BUON NATALE e felice 2010

A TUTTI I NOSTRI LETTORI

 

Di Tony Assante

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Come ogni anno, abbiamo chiesto al nostro collaboratore Roberto Allegri, giornalista e   scrittore ma anche un vero e apprezzato poeta, di preparare una sua composizione ispirata al Natale, per trasmettere ai lettori i nostri auguri e anche un messaggio.

E Roberto ci ha mandato questa poesia, che ha intitolato “Vento di Natale”.

E’ una composizione molto significativa, come potete constatare leggendola. Non astratta, idilliaca, come potrebbe suggerire l’idea di un Natale qualunque o qualunquista. Ma “piantata” nella nostra realtà, nel nostro Natale, anno 2009, Natale di crisi pesante soprattutto per le persone povere e medio-povere e per i Paesi del Terzo mondo, dove la povertà diventa tragedia quotidiana di morte, soprattutto per i bambini.

Per questo, i versi che il Natale, simbolo della vita innocente e indifesa, suggerisce a Roberto sono intrisi di tristezza.  Il poeta non può chiudere gli occhi sulla cruda realtà per illudersi e illudere con immagini commoventi e sentimenti buonisti. Non è tempo il nostro di  consolanti inganni. Il vivere degli uomini d’oggi,  che i mass media ci fanno conoscere in tempo reale e a 360 gradi, è denso di drammatiche contraddizioni. Ci sono minoranze che sperperano superbe e ciniche e intere nazioni dove il dolore è enorme. Il canto si fa perciò triste,  dolente, ma non scettico. Si trasforma in preghiera, vivificandosi così di una speranza affidabile. Preghiera che chiede a Dio, al Dio del Natale, il Dio che si fa bimbo indifeso, il dono della “solitudine”, per riflettere e capire, del “pianto”, per essere purificati, del “tuono” e della “tempesta”, per esseri scossi, liberati dal torpore, diventare  “uomini nuovi”, pronti a combattere i “lupi ciechi” che “popolano il mondo, sbranano gli indifesi e minacciano i forti con promesse di sabbia”.

E’ questo l’augurio che, a nome di tutta la redazione e dei collaboratori del “Faustino”,  faccio di cuore ai nostri lettori per il Natale e per il nuovo anno.

 

Ecco qui di seguito la poesia di Roberto Allegri. Ed ho voluto impaginarla con accanto una serie di immagini di presepi appartenenti a famiglie di varie parti del mondo, fotografati da Nicola Allegri

 

 

VENTO DI NATALE

Vento di Natale, prendi il mondo.

Ha bisogno d’essere pulito.

Coprilo di neve e di silenzio,

che le anime si sentano sole.

Cada il pianto della vergogna

e il grido del perdono.

Siamo una corteccia levigata

ma il cuore del tronco è marcio

da tempo.

 

C’è una terra dove i piccoli

hanno occhi grandi e allagati.

Come lune senza luce.

Dove i padri calano

l’ultima carezza nella tomba

dei bimbi sepolti dalla fame.

 

Vento di Natale, prendi le nostre mani.

Ci sentiamo abbandonati.

Lupi ciechi popolano il mondo

sbranano gli indifesi e minacciano

i forti con promesse di sabbia.

Fumiamo il tempo e resta solo

cenere e sulla polvere

non si riesce a stare in piedi.

 

C’è una terra dove mamma e papà

sono parole lontane.

Di vicino, solo gli artigli

da mostro e occhi come fuochi

e fame che non è umana.

 

Vento di Natale, soffia via le foglie

della colpa e solleva petali

di dignità al posto loro.

Cerchiamo un canto da seguire,

una voce cui tendere le dita.

 

C’è un posto dove i piccoli

hanno braccia come rami bruciati

e dovrebbero stringere giocattoli.

Sono cupe fortezze di dolore,

la speranza chiusa fuori.

 

Vento di Natale, non ci servono

luci colorate.

Vogliamo vivere d’amore.

Portaci il tuono e la tempesta,

colpisci con lacrime d’angeli.

Fai di noi uomini nuovi.

Vogliamo essere frutti

di ghiaccio brillante. 

Vento di Natale………