"Ci sono storie che non sono canzoni"!
Così esordisce Paul Hewson (meglio conosciuto come Bono degli U2), nel "suo" libro "Bono on Bono", chiacchierando con l'amico giornalista Michka Assayas. Michka in tutto il libro, mantiene un ritmo incalzante spesso contraccambiato da Bono, il quale non perde occasione di rigirare spesso e volentieri le domande più provocatorie, "a volte irritanti ma sempre tese ad accertare la verità" (come Bono stesso scrive nella prefazione)!
Domande, domande, domande..........sull'infanzia, sugli U2, sulla famiglia, sul padre, sul Rock, sul suo impegno sociale-politico col DATA.....ecc.ecc.
Bono racconta al suo amico di come, dopo la prematura morte della madre, si trova a convivere con il fratello e un padre che definisce: "uomo affascinante, piacevole ma anche molto cinico con il mondo e i suoi abitanti.....ma adorava i suoi nipoti e con Ali*  andava molto daccordo....piaceva alle donne."
(*NDR: moglie di Bono, impegnata anche lei in prima persona con progetti a favore delle vittime e dei bambini di Chernobyl)
Bono parla della sua band, dove non si sente leader: "...Senza Edge (straordinario musicista) e senza Larry e Adam non avrei avuto nessuna speranza. E' sempre difficile dover contare sugli altri.... ma il bello della debolezza è che ti obbliga a fare amicizia".
Ad un certo punto Michka, parlando della famiglia, domanda a Bono: " Nella tua vita c'è una cosa che trovo straordinaria per una rock star! Sei monogamo da 25 anni"! Bono risponde: " Ho incontrato una donna straordinaria e non potevo lasciarmela scappare. Sento di non conoscerla ancora del tutto......Servono rispetto e amore.....Io sono ancora innamorato!" (nota di Fausta: Hanno buttato via lo stampo di uomini così? PECCATO)
Oltre  che per gli U2, Bono è noto nel mondo per il suo impegno come ambasciatore DATA (debito, AIDS e Commercio per L'Africa); è stato sempre, insieme agli U2, protagonista del Live Aid; ha lavorato con Amnesty e Greenpeace; e mille altre cose! Molti, per questo suo impegno, lo accusano di essere ipocrita, megalomane e quant'altro (infatti l'ironica copertina del Time del 4 marzo del 2002, veniva intitolata :"Can Bono save the world?")
Io penso che si tratti solo di una "semplice" passione e rispetto per la vita e per l'uomo. Lui stesso scrive: "Mi affascina l'applicazione della Bibbia alla vita quotidiana delle persone.......Quando guardo la Croce di Cristo ci vedo tutte le mie stronzate e quelle degli altri..."
Inoltre non posso che condividere la sua "scoperta" alla vista del Bambino nella mangiatoia: "...Dio cerca di spiegare se stesso incarnandosi in un bambino povero, nato in mezzo alla paglia e allo sterco. Un bambino....Pensai....wow!!!! Che poesia. L'amore, il potere insondabile, che si definisce nella sua massima vulnerabilità. Ecco....Rimasi là seduto e, anche se non era la prima volta che avevo quel pensiero, sul viso cominciarono a scorrermi le lacrime e capii il genio di tutto questo, la pura e semplice genialità della scelta di un particolare punto del tempo per innescare il meccanismo..... Deve accadere. Ci deve essere un'incarnazione. L'amore deve diventare carne."
Concludo postando un ultimo "batti e ribatti" tra Bono e Michka!
-Michka:Quindi non ti consideri una celebrità.
-Bono: No, non sono una celebrità.
-Michka: E chi diavolo sei?
-Bono: Sono un musicista scribacchino che fuma il sigaro, beve vino e legge la Bibbia. Un buffone (ride)... che ama dipingere quadri di ciò che non può vedere. Un marito, un padre, un amico dei poveri e talvolta dei ricchi. Un commesso viaggiatore attivista che vende idee. Un giocatore di scacchi, una rock star part-time, un cantante d'opera e faccio parte del gruppo folk più rumoroso del mondo. Va bene così?
Michka: Mmmmmmmm...... te la passo.....ma solo questa volta!