Padre Ulderico Pasquale Magni, celebre teologo e filosofo parla dei rapporti tra il paranormale e la dottrina della Chiesa

ANCHE I FENOMENI PARANORMALI

TESTIMONIANO L’ESISTENZA DELL’ALDILA’

Di Roberto Allegri Foto di Nicola Allegri

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Un giorno vorrò scrivere un libro raccogliendo tutte le persone che ho conosciuto durante il mio lavoro di giornalista. E’ la promessa che faccio a me stesso tutte le volte che incontro qualcuno che mi colpisce, le cui parole operano quel lento processo di miglioramento delle idee che sta alla base dell’imparare.

Padre Ulderico Pasquale Magni è una di queste persone. Classe 1912, è una specie di leggenda nel mondo della teologia e delle filosofia, ed è un grande esperto di in epistemologia, la filosofia della scienza. E’ un religioso e un sacerdote ma anche un uomo di sceinza. E con libri, articoli e conferenze, da almeno settant’anni è sulla breccia come straordinario mediatore tra scienza, fede e fenomenologia di confine, ossia quelli che si chiamano più comunemente “fenomeni paranormali”.

Io che di questi fenomeni mi interesso da anni, ho colto al volo l’occasione di incontrare padre Magni e il pomeriggio trascorso con lui, nella “Casa di Redenzione Sociale” di Niguarda dove viene ospitato quando si trova a Milano, è stato vero e proprio tempo di arricchimento personale. La sua visione della vita, la chiarezza delle idee e la precisione con cui le espone sono esemplari. E non solo perché espresse da un uomo che ha novantacinque anni ma perché riflettono una mente acuta che ha fatto piazza pulita dei preconcetti e dimostra di aver compreso la realtà in un modo diverso, di certo più profondo.

Poco prima di mettermi a scrivere questo articolo e di ricordare il nostro incontro, gli ho telefonato. E’ in viaggio, sta tenendo una lunga serie di conferenza in giro per l’Italia per seguitare a divulgare le sue teorie, originali e suggestive, apprezzate e condivise anche da molti di coloro che si dichiarano ostili al paranormale.

A prima vista, padre Magni appare piccolo e delicato, un “nonno” da coccolare ed aiutare nel fare le scale. Ma è un’impressione sbagliata. Quando inizia a parlare, ecco che prende fuoco. Ed è impossibile non stare ad ascoltarlo, rapiti.

<<Sono un religioso e un sacerdote, ma anche un uomo di scienza>>, mi ha detto. <<E ho studiato a fondo i fenomeni paranormali. Come religioso, dico che la Chiesa è aperta al “paranormale” quando si riferisce a fatti e esperienze legati alla “vita oltre l’attuale vita”. E come ricercatore, affermo che la scienza ha già dimostrato l’esistenza del mondo dell’aldilà. Gli scienziati che non vogliono accettare questo fatto, sono indietro di un secolo.

<<Ho insegnato teologia e soprattutto Filosofia della Scienza, e mi sono trovato spesso di fronte ai problemi cosidetti “di confine”. Volendo approfondire questi temi prima di tutto dal punto di vista scientifico, ho studiato la fisica teorica, la fisica quantistica, la fisica di Einstein ed è stato attraverso gli scienziati del Novecento, che ho avuto le prove della presenza, in questo nostro mondo fisico, dell’aldilà.

<<Su questi temi la Chiesa è prudente. Le gerarchie religiose sono molto guardinghe su questo argomento, ed hanno ragione. Si trovano di fronte una schiera infinita di maghi, fatucchieri, imbonitori e ciarlatani, per cui ne restano abbastanza spaventate. Ma quando ascoltano ragionamenti seri e dimostrazioni ineccepibili, allora non sono ostili. Io posso affermare che un modo per comunicare con l’aldilà esiste ed è stato sperimentato anche da me. Io ho fatto diverse esperienze di trasmissione del pensiero. In un’occasione ho trasmesso almeno venti comandi mentali e tutti sono stati eseguiti tanto da trovare, in una sala di settanta individui, la persona, la giacca, la tasca, il pacchetto di sigarette in cui avevo messo uno spillo. Ditemi se questo è spiegabile con il caso.

<<Ho voluto anche ascoltare le “voci dell’aldilà” durante una seduta. Sono andato, diversi anni fa, da Gabriella Alvisi a Mariano Comense, che era un’esperta di questi argomenti. Diceva di comunicare con l’aldilà attraverso la figlia che era morta giovane. Io non mi sono presentato dicendo che ero un sacerdote, ma come amico del grande scienziato Enrico Medi. Chiesi alla Alvisi se potevo avere da Medi, che era morto, un qualche segnale. Ed ho avuto un preciso segnale da lui. Non voglio dire che cosa nello specifico ma nel magnetofono io ho sentito chiaramente la sua voce che rispondeva alla mia domanda. Non contento ne ho fatta anche una seconda e ho avuto risposta anche per quella. Ho cominciato allora a pensare che il discorso della psicofonia, la registrazione delle voci dall’aldilà, non era tanto da strapazzare o disprezzare, come facevano e fanno in tanti, ma che era una cosa seria. Ho partecipato anche ai fenomeni di Grosseto dove, attraverso una radio, avvengono lunghi discorsi con entità trapassate. Ma, certo, nella mia lunga esperienza, ho anche incontrato tante fenomenologie che non erano serie, che erano delle bufale. E sono queste che creano dubbi, avversioni, condanne.

<<Esperienze del genere hanno solidificato in me la convizione che i fenomeni paranormali siano seri ed attendibili. Per dire questo, mi baso sulla conoscenze della scienza più avanzata. La scienza oggi non è più quella di cento anni fa, legata all’atomo. Oggi siamo arrivato all’elettrone, e al fotone. Nella scienza del nostro tempo è in atto una rivoluzione grandissima, che supera tutte quelle avvenute nel passato. Da quella copernicana, con la descrizione dei corpi celesti, alle scoperte della fisica e della chimica che hanno portato alla definizione della Tavola periodica degli Elementi. Quando, nel 1897, avvenne la scoperta dell’elettrone si capì che l’atomo non era il punto di partenza, non era indivisibile ma possedeva un suo interno. L’elettrone è stato talmente importante da dar vita ad una civiltà detta “elettronica” che ha coperto tutto il pianeta di cavi portatori di messaggi. Ma è stato lo sviluppo della teoria della luce a dare il via alla nuova rivoluzione. L’elettrone è da una parte fatto di piccoli corpi ma nello stesso tempo genera il fotone, la più piccola scintilla di luce, che è libero di materia e di corporeità, tanto è vero che la velocità della luce è la velocità dell’universo.

<<La scoperta del fotone è un punto fondamentale per arrivare anche alla definizione di “paranormale.” Cioè di quella realtà che sta “sopra” il normale, e che non trova spiegazioni nella logica della materia. Con i miei studi, io sono partito da Marconi e dalla sua concezione di “senza filo”. Non ci si rende conto che la realtà del “senza filo” è in grado di superare tutto il mondo materiale.

<<La nostra è la civiltà “radio”, la civiltà del “senza filo”. Pensiamo alla radio-astronomia, alla radio-televisione, al radio-telefonino. E’ una nuova civiltà. Tutte le volte che si usa uno strumento come il telefonino si viene trasportati in un altro mondo, in un’altra realtà e cioè quella del “senza filo”. Col telefonino parli con le corde vocali, con la materia quindi. Ma quello che dici raggiunge distanze immense senza contatti con la materia. La tua voce, assunta dai fotoni, viaggia a 300 mila chilometri ogni battito di cuore! E quando ha i finito di parlare, la tua voce continua a viaggiare nello spazio sottoforma di fotoni: dopo dieci minuti potrebbe arrivare a Marte, dopo otto anni potrebbe arrivare a Sirio e dopo 33 anni ad Arcturus, la grande stella dell’Orsa Maggiore. Il tuo messaggio, la tua immagine fotonica, continua a restare viva anche quando il tuo corpo materiale si è disfatto. Tutto questo, scombussola il modo di pensare all’aldilà. E’ il fotone che fa il salto nel nuovo mondo. L’atomo non si può legare alle onde ma il fotone sì.

<<Sono piccole riflessioni che fanno capire come tutta la fenomenologia del paranormale, considerata con sospetto da molti, può invece trovare spiegazioni molto logiche e convincenti.

<<Mi si chiede spesso: “la Chiesa accetta queste sue teorie”. Ma non si tratta di teorie. Sono spiegazioni scientifiche. L’unica religione che oggi è in sintonia con le nuove scoperte dell’umanità è la religione cristiana, quella di un Dio che si fa uomo, la parola che si fa carne. L’incarnazione e la resurrezione ci fanno pensare ad un corpo “tipo luce”. Non si deve dimenticare che l’uomo è sì anima e corpo, ma un corpo “tipo luce”. Un corpo che era già stato intuito dai primi pensatori della Bibbia, basti pensare ad Adamo che fu “rivestito di luce” e che solo dopo il peccato perse la sua veste luminosa. Il corpo “tipo luce” è la potenza della creazione, e anche la chiave per capire quel mondo che, con tutte le sue manifestazioni, sta “sopra” il normale visibile.>>

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