Franco Tassi, stusioso di criprozoologia

 

VIAGGIO NEL MONDO

DEGLI ANIMALI MISTERIOSI

 

di Roberto Allegri

 

Foto di Nicola Allegri

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Criptozoologia. Una parola strana, quasi difficile da pronunciare. Un termine inusuale, che non si sente spesso. Ma che evoca un mondo misterioso e fantastico.

La Criptozoologia è la scienza che studia gli animali misteriosi, quelle creature che, per diversi motivi, sfuggono alla scienza ufficiale. Interessano i criptozoologi le specie che si credevano estinte e che invece sopravvivono nascoste, oppure gli animali che appaiono diversi da come dovrebbero essere, per forma o dimensione. Ma l’aspetto più affascinante della Criptozoologia è che essa indaga in modo serio su quelle creature che l’opinione pubblica giudica frutto della fantasia come il mostro di Loch Ness, l’Uomo delle Nevi, i dinosauri che sarebbero stati avvistati in Africa, i giganteschi Serpenti Marini.

La Criptozoologia mi attrae fin da quando, ancora ragazzino, lessi un libro scritto da un esperto della materia, uno studioso parigino, Jean-Jacques Barloy. Nel libro si raccontava di animali giganteschi, mostruosi, che moltissimi testimoni affermavano di aver visto in tempi recenti. Da quel momento cominciai a seguire le vicende dei criptozoologi cercando altri testi, ritagliando gli articoli dei giornali che parlavano di spedizioni sul lago Loch Ness alla ricerca del leggendario mostro o sull’Himalaya alla ricerca dello Yeti. E che emozione quando lo scalatore Reinhold Messner affermò di averlo visto! Poi Messner ritrattò, anche se io continuo a credere che qualcosa di strano l’abbia visto sul serio.

Infine, poco tempo fa, ho avuto la fortuna di trascorrere un’intera mattina con il dottor Franco Tassi, uno dei massimi esperti di Criptozoologia in Italia. E’ stato emozionante e vorrei dividere con i lettori de “Il Faustino” le incredibili storie che mi ha raccontato.

Autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche e di una ventina di libri, Franco Tassi è fondatore e presidente del “Gruppo Criptozoologia Italia” collegato con la prestigiosa “Società Internazionale di Criptozoologia” di Tucson, in Arizona. Quando l’ho conosciuto, nel dicembre scorso, era da poco uscito nei cinema il film “King Kong” di Peter Jackson e così fu naturale domandare a Tassi se era possibile che un gorilla di dimensioni gigantesche potesse esistere sul serio.

<<E’ improbabile che animali di dimensioni colossali, come il gorilla del film di Jackson, possano esistere senza che qualcuno li abbia finora notati>>, mi disse. <<Ma è altrettanto vero che ci sono zone in Africa, in Amazzonia, in Asia e nel Nordamerica praticamente inesplorate. E in quelle zone potrebbero vivere animali misteriosi, sconosciuti anche alla scienza. Numerosi avvistamenti lo proverebbero. A quanto pare, in quei luoghi inaccessibili all’uomo vivono grosse creature simili a scimmie, che camminano su due zampe, che sono alte quasi tre metri e pesanti oltre trecento chili. La loro esistenza è nota da sempre ma la Scienza ufficiale si rifiuta di riconoscerle.>>

Io non aspettavo altro. Nel sentire queste parole, dimenticai qualsiasi regola di buona educazione e comincia a bombardare il dottor Tassi di domande. Ero tornato un ragazzino emozionato con gli occhi sgranati dallo stupore.

<<Negli Stati Uniti, nella zona tra la California del Nord e l’Oregon del Sud, esistono immense foreste in cui l’uomo si reca raramente e che quindi sono quasi completamente inesplorate>> continuò Tassi. <<In quelle foreste vengono trovate spesso gigantesche impronte di piedi nudi, lunghe anche quaranta centimetri. Ecco, questo è il calco in gesso di una di quella impronte. Come vedete, è impressionante.>> E così dicendo mi mise in mano il calco di un piede umano enorme, lungo quasi come il mio braccio.

<<Queste impronte appartengono ad una creatura misteriosa che proprio per le dimensioni è stata soprannominata “Bigfoot”, cioè “piedone”. Non si sa esattamente di cosa si tratti. Le leggende dei nativi americani di quei territori parlano di un grossi animali simili ad uomini che vivono nei boschi e che loro chiamano “Sasquatch”. Ogni tanto qualche boscaiolo, qualche cacciatore o campeggiatore li avvista. I testimoni descrivono le creature come una sorta di scimmioni enormi, coperti di pelo rossiccio. Non si può essere certi dell’esistenza di queste creature ma le impronte ci sono e rappresentano una prova di un certo peso. Il professor Grover Krantz, un antropologo che da trent’anni studia i reperti e le tracce dei “Bigfoot”, ha avuto occasione di esaminare insieme alla polizia scientifica anche delle impronte molto nette in cui erano visibili addirittura le impronte digitali. E in più occasioni sono stati trovati anche dei peli. Esaminati da esperti, sono risultati non appartenere a nessuna specie animale conosciuta. Bisogna tenere conto che queste tracce si trovano in luoghi quasi inaccessibili, dove vengono rinvenute per caso. E’ quindi difficile pensare che qualcuno si dia tanto da fare per falsificare un’impronta di “Bigfoot” e poi sistemarla dove forse non verrà mai trovata. E poi le impronte digitali sono difficili da riprodurre. Ma c’è di più. Le misteriose creature dei boschi nordamericani sono state anche fotografate e filmate. Molti di questi reperti sono fasulli, è vero. Ma esiste un filmato, realizzato nel 1967 da un certo Brian Patterson, che fa ancora discutere gli esperti.

<<Nel filmato si vede un grosso ominide dalla pelliccia molto scura che si muove velocemente in posizione eretta. Sembra quasi un grosso gorilla, che però si muove come farebbe un uomo. Ha il cranio appuntito e le braccia lunghissime. Il filmato, giudicato da molti un falso clamoroso, venne però sottoposto a numerosi esami. Il professor Krantz lo studiò con attenzione. Nel filmato, la creatura si gira verso la telecamera e il professor Krantz fece notare come, se si fosse trattato di un uomo, avrebbe voltato solo la testa perché il mento negli esseri umani è più alto delle spalle. Nel filmato invece, la creatura ruota anche il busto, proprio come farebbe una scimmia. In seguito, un professore di biomeccanica dell’Istituto di Cultura Fisica di Mosca che potè visionare il film, affermò che i movimenti della creatura, il modo di camminare e di posare a terra il piede non potevano assolutamente essere quelli di un essere umano.

<<Le ipotesi che si sono fatte su questo essere misterioso sono diverse. C’è chi pensa si tratti di un orso, ma le impronte, i peli e i movimenti sono più simili a quelli di un primate, cioè una grossa scimmia. Forse appartenente ad una specie che si considerava ormai estinta come il Gigantopithecus, la scimmia più grande di cui si abbia notizia. Viveva in Asia 500 mila anni fa e potrebbe essere passata in America quando i due continenti erano ancora uniti.

<<Una popolazione di Gigantopithecus potrebbe, quindi, essere sopravvissuta e avere colonizzato zone nascoste, lontane dagli esseri umani, come appunto le foreste del Nordamerica. Oppure dell’Asia, perché anche nelle giungle asiatiche pare vivano creature del genere. Vengono chiamate in altri modi, a seconda del luogo: Almass, Almasty, Ksy-gyik. Si trovano nelle steppe, sulle montagne e nelle foreste, e dalle descrizioni fatte da chi li ha potuti vedere sono grandi ominidi pelosi, camminano eretti, sono estremamente timidi e fuggono non appena vengono avvistati.

<<Anche in questi casi, come capita per i “Bigfoot”, le popolazioni del luogo sono abituate alla loro presenza e affermano di vederli spesso. Nelle zone più selvagge dell’Indonesia, ad esempio, vivrebbe un essere che gli indigeni chiamano “Orang Pendek”, una specie di uomo-scimmia dalle abitudini furtive. E famoso divenne negli anni Settanta il ritrovamento di uno stranissimo ominide racchiuso in un blocco di ghiaccio. Se ne interessò persino la Casa Bianca.

<<La storia è questa. Un certo Frank Hansen girava col suo camper per gli Stati Uniti esibendo un oggetto insolito: un grande blocco di ghiaccio che conteneva un uomo interamente coperto di pelo. Il reperto venne esaminato da alcuni esperti, tra cui Bernard Heuvalmans, il padre della Criptozoologia. Il corpo conservato nel ghiaccio misurava circa un metro e ottanta ed era coperto di pelo bruno. Le braccia erano incredibilmente lunghe, le mani erano enormi. Si poteva vedere molto chiaramente che quell’uomo era stato crivellato da colpi d’arma da fuoco. Ben presto la notizia fece il giro del mondo e della cosa se ne interessò anche la Casa Bianca. Ma, prima che fosse possibile esaminarlo con un’autopsia, il corpo scomparve. Non venne più ritrovato. Si seppe poi che qualche anno prima durante uno scontro a fuoco in Vietnam, i soldati americani avevano ucciso uno strano essere simile ad una enorme scimmia sbucato all’improvviso dal folto della giungla. Avevano poi spedito il corpo in America, nascosto in una delle bare destinate ai militari uccisi. Ma era davvero una scimmia appartenente ad una specie sconosciuta? Era un uomo primitivo sopravvissuto in qualche modo? Forse non lo sapremo mai.

<<Non si parla spesso di questo genere di avvistamenti. Ne scrivono a volte i giornali del posto dove si verifica l’avvistamento ma per lo più con un tono divertito, come se si trattasse di una burla. Il fatto è che nessuno si interessa seriamente di queste tematiche, perché teme di essere ridicolizzato. Eppure, da sempre si trovano tracce di “uomini selvaggi” nel folklore e nelle leggende di tutti i popoli, miti che possono anche avere più di un fondamento reale. Già lo storico Plutarco, vissuto tra il 46 e il 120 dopo Cristo, riporta un fatto avvenuto in Albania al tempo del generale romano Lucio Cornelio Silla. Dice Plutarco: “Vi fu catturato, si dice, un satiro addormentato: era simile a quelli rappresentati dagli scultori e dai pittori. Fu condotto davanti a Silla, il quale gli fece chiedere chi egli fosse da diversi interpreti. Senza rispondere nulla di intelligibile, egli fece udire a gran fatica una voce rozza, a metà tra il nitrito del cavallo e il belato del caprone.” Quel “satiro” potrebbe benissimo essere una delle misteriose creature dall’aspetto scimmiesco che ogni tanto vengono avvistate.>>

 

Per immergersi nel mondo della Criptozoologia ecco due siti che si possono visitare:

www.comitatoparchi.it/GRUPPOCRIPTOZOOLOGIA.htm

www.x-creatures.com