Claudio Baglioni protagonista di due serate insolite. E oggi canta in alta quota il poeta e il suo pianoforte Il "poeta" Claudio Baglioni è stato protagonista, giovedì e venerdì scorso, in due serate decisamente particolari per l'artista romano, all'Arena dell'Hit Casinò Perla di Nova Gorica. "Buonasera a tutti, dober vecer!" esordisce in entrambe le serate (alla prima potevano entrare esclusivamente i "clienti migliori" del Casinò mentre alla seconda c'è stato il "full"), entrando così in pieno nel clima transfrontaliero. Il cantautore romano, in pista da 35 anni, ha da poco concluso la sua tournèe "Crescendo" che l'ha visto impegnato per oltre nove mesi con un pubblico, si stima, di ben 800mila persone. L'abbigliamento scuro che nelle due serate lo vestiva, ben si abbinava con il colore argenteo della capigliatura. Due appuntamenti senza dubbio originali, dicevamo, dato che non c'era nessun muiscista ad accompagnarlo ma solo il "suo" pianoforte a coda, la chitarra, la tastiera. "Mi sento molto strano - confessa alla platea -, dopo tutti i live di questi ultimi mesi mi sembra di essere a casa di amici". Certo, anche perchè la sua è stata una prova difficile, impegnativa, perchè ogni stecca si sarebbe sentita benissimo, ma lui, soprattutto la prima sera, tra pochi intimi, ha saputo con maestria tenere sapientemente le corde vocali, pur non risparmiandosi per niente. La scaletta? beh, quasi identica in entrambe le esibizioni (anche le battute erano fotocopiate), da "Strada Facendo" a "Solo", "Poster", "Quante volte", "Tutto l'amore che posso", "E Tu..", ma anche "Avrai", "Io sono qui", "Tienimi con te" (con tanto di striscione tra il pubblico), "Tu come stai", tantissime insomma in un'ora e quaranta di show, la prima sera, due ore la seconda. Gran finale con il bis per "La vita è adesso", "Questo Piccolo Grande Amore"e "Mille Giorni di te e di me", nessun supplementare la seconda serata. Nè tanto meno autografi, saluti, abbracci, foto con il pubblico, che è quello che decreta il suo successo. Baglioni è così riservato, schivo, introverso, in più ci si sono messi i suoi gorilla che hanno impedito a chiunque di avvicinarlo, nonostante il precedente "ok" del road-manager. E' rimasto al nord, Baglioni, anche quest'oggi: alle 14, difatti, sarà a 2500 metri d'altezza, protagonista del concerto sul ghiaccio ad alta quota denominato "Livigno ice Party", in occasione della conclusione della stagione sciistica, raggiungibile solo con gli impianti di risalita. Roberto Semoli
24 Aprile 2004 Ripercorsi 35 anni di carriera EMOZIONANTE CONCERTO DI BAGLIONI AL PERLA PER UN PUBBLICO RECORD
di Giuliano Almerigogna È stato l’evento musicale sin qui più rilevante proposto quest’anno, jazz e classica a parte, nelle due Gorizie fra poco senza confine: Claudio Baglioni ha proposto, giovedì sera, per un non foltissimo gruppo di “invitati speciali” e venerdì per una folla strabocchevole in visibilio, un concerto informale e del tutto particolare, molto caldo e ricco di poesia e professionalità, nell’Arena dell’Hit Casinò Perla di Nuova Gorizia. Claudio è uno dei giganti della canzone d’autore italiana. Nelle due sere ha ribadito il suo grandissimo talento di compositore e interprete, in magnifica solitudine sul palco, con l’ausilio di chitarra acustica, pianoforte e tastiera. L’artista, che ha ben 35 anni di carriera discografica fatta di successi che sono nella memoria collettiva di molte generazioni, ha offerto circa 100 minuti di grandi canzoni, scegliendo non soltanto fra quelle arcinote e cantate in coro dai presenti, ma anche fra le chicche meno note, «perché – ha detto – spesso si amano di più i figli che non hanno avuto tanta fortuna». La voce è di quelle sempre in forma, che cresce con il passare dei minuti: Claudio deve scaldarla e all’inizio incappa in qualche piccola imperfezione, irrilevante ai fini della forza del pezzo, in “Strada facendo”. Baglioni ora sa giocare su un’estensione più ampia che in passato, in quanto riesce a dare emozioni anche sul registro basso, timbricamente caratterizzato dal suo tipico vibrato. Fiato il “ragazzo dai capelli d’argento”, fisico in formissima e vestito di nero, ne ha da vendere: in certi passaggi e finali si è divertito a tenere la nota per vari secondi. La scaletta ha visto i brani dei primi 70 e altri degli 80 amalgamarsi perfettamente con quelli dei 90 come “Io sono qui” e “Cuore d’aliante” e i più recenti, dal cd “Sono io” dell’anno scorso, come la traccia-titolo “Mai più come te” e “Tutto in un abbraccio”, splendida anche per le liriche ricche d’intelligenti e ripetute assonanze che danno più vigore alla “comunicazione”. Presentazioni sobrie, divertite e mai sopra le righe: l’impianto del Perla, ottimo, ci ha offerto la voce di Claudio “nuda”, avvolgente e carismatica, con solo un pò di eco e riverbero. Gran finale con “La vita è adesso”, “Questo piccolo grande amore” e una “Mille giorni di me e di te” da mozzare il fiato. Due giorni sul confine più aperto d’Europa che anche l’artista ricorderà con piacere per l’abbraccio caldissimo del pubblico e per aver fatto “tutto da solo” dopo un lungo tour zeppo di musicisti ed effetti speciali.
24 Aprile 2004
Ripercorsi 35 anni di carriera EMOZIONANTE CONCERTO DI BAGLIONI AL PERLA PER UN PUBBLICO RECORD
di Giuliano Almerigogna È stato l’evento musicale sin qui più rilevante proposto quest’anno, jazz e classica a parte, nelle due Gorizie fra poco senza confine: Claudio Baglioni ha proposto, giovedì sera, per un non foltissimo gruppo di “invitati speciali” e venerdì per una folla strabocchevole in visibilio, un concerto informale e del tutto particolare, molto caldo e ricco di poesia e professionalità, nell’Arena dell’Hit Casinò Perla di Nuova Gorizia. Claudio è uno dei giganti della canzone d’autore italiana. Nelle due sere ha ribadito il suo grandissimo talento di compositore e interprete, in magnifica solitudine sul palco, con l’ausilio di chitarra acustica, pianoforte e tastiera. L’artista, che ha ben 35 anni di carriera discografica fatta di successi che sono nella memoria collettiva di molte generazioni, ha offerto circa 100 minuti di grandi canzoni, scegliendo non soltanto fra quelle arcinote e cantate in coro dai presenti, ma anche fra le chicche meno note, «perché – ha detto – spesso si amano di più i figli che non hanno avuto tanta fortuna». La voce è di quelle sempre in forma, che cresce con il passare dei minuti: Claudio deve scaldarla e all’inizio incappa in qualche piccola imperfezione, irrilevante ai fini della forza del pezzo, in “Strada facendo”. Baglioni ora sa giocare su un’estensione più ampia che in passato, in quanto riesce a dare emozioni anche sul registro basso, timbricamente caratterizzato dal suo tipico vibrato. Fiato il “ragazzo dai capelli d’argento”, fisico in formissima e vestito di nero, ne ha da vendere: in certi passaggi e finali si è divertito a tenere la nota per vari secondi. La scaletta ha visto i brani dei primi 70 e altri degli 80 amalgamarsi perfettamente con quelli dei 90 come “Io sono qui” e “Cuore d’aliante” e i più recenti, dal cd “Sono io” dell’anno scorso, come la traccia-titolo “Mai più come te” e “Tutto in un abbraccio”, splendida anche per le liriche ricche d’intelligenti e ripetute assonanze che danno più vigore alla “comunicazione”. Presentazioni sobrie, divertite e mai sopra le righe: l’impianto del Perla, ottimo, ci ha offerto la voce di Claudio “nuda”, avvolgente e carismatica, con solo un pò di eco e riverbero. Gran finale con “La vita è adesso”, “Questo piccolo grande amore” e una “Mille giorni di me e di te” da mozzare il fiato. Due giorni sul confine più aperto d’Europa che anche l’artista ricorderà con piacere per l’abbraccio caldissimo del pubblico e per aver fatto “tutto da solo” dopo un lungo tour zeppo di musicisti ed effetti speciali.
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