25/4/04

Claudio Baglioni protagonista di due serate
insolite. E oggi canta in alta
quota
il poeta e il suo pianoforte

Il "poeta" Claudio Baglioni è stato protagonista,
giovedì e venerdì scorso,
in due serate decisamente particolari per
l'artista romano, all'Arena
dell'Hit Casinò Perla di Nova Gorica. "Buonasera
a tutti, dober vecer!"
esordisce in entrambe le serate (alla prima
potevano entrare esclusivamente
i "clienti migliori" del Casinò mentre alla
seconda c'è stato il "full"),
entrando così in pieno nel clima
transfrontaliero. Il cantautore romano, in
pista da 35 anni, ha da poco concluso la sua
tournèe "Crescendo" che l'ha
visto impegnato per oltre nove mesi con un
pubblico, si stima, di ben
800mila persone. L'abbigliamento scuro che nelle
due serate lo vestiva, ben
si abbinava con il colore argenteo della
capigliatura. Due appuntamenti
senza dubbio originali, dicevamo, dato che non
c'era nessun muiscista ad
accompagnarlo ma solo il "suo" pianoforte a coda,
la chitarra, la tastiera.
"Mi sento molto strano - confessa alla platea -,
dopo tutti i  live di
questi ultimi mesi mi sembra di essere a casa di
amici". Certo, anche perchè
la sua è stata una prova difficile, impegnativa,
perchè ogni stecca si
sarebbe sentita benissimo, ma lui, soprattutto la
prima sera, tra pochi
intimi, ha saputo con maestria tenere
sapientemente le corde vocali, pur non
risparmiandosi per niente. La scaletta? beh,
quasi identica in entrambe le
esibizioni (anche le battute erano fotocopiate),
da  "Strada Facendo"  a
"Solo", "Poster", "Quante volte", "Tutto l'amore
che posso", "E  Tu..", ma
anche "Avrai", "Io sono qui", "Tienimi con te"
(con tanto di striscione tra
il pubblico), "Tu come stai", tantissime insomma
in un'ora e quaranta di
show, la prima sera, due ore la seconda. Gran
finale con il bis per "La vita
è adesso", "Questo Piccolo Grande Amore"e "Mille
Giorni di te e di me",
nessun supplementare la seconda serata. Nè tanto
meno autografi, saluti,
abbracci, foto con il pubblico, che è quello che
decreta il suo successo.
Baglioni è così riservato, schivo, introverso, in
più ci si sono messi i
suoi gorilla che hanno impedito a chiunque di
avvicinarlo, nonostante il
precedente "ok" del road-manager. E' rimasto al
nord, Baglioni, anche
quest'oggi: alle 14, difatti, sarà a 2500 metri
d'altezza, protagonista del
concerto  sul ghiaccio ad alta quota denominato
"Livigno ice Party", in
occasione della conclusione della stagione
sciistica, raggiungibile solo con
gli impianti di risalita.
Roberto Semoli

 

24 Aprile 2004

Ripercorsi 35 anni di carriera

EMOZIONANTE CONCERTO DI BAGLIONI AL PERLA PER UN PUBBLICO RECORD

 

di Giuliano Almerigogna

È stato l’evento musicale sin qui più rilevante proposto quest’anno, jazz e classica a parte, nelle due Gorizie fra poco senza confine: Claudio Baglioni ha proposto, giovedì sera, per un non foltissimo gruppo di “invitati speciali” e venerdì per una folla strabocchevole in visibilio, un concerto informale e del tutto particolare, molto caldo e ricco di poesia e professionalità, nell’Arena dell’Hit Casinò Perla di Nuova Gorizia. Claudio è uno dei giganti della canzone d’autore italiana. Nelle due sere ha ribadito il suo grandissimo talento di compositore e interprete, in magnifica solitudine sul palco, con l’ausilio di chitarra acustica, pianoforte e tastiera. L’artista, che ha ben 35 anni di carriera discografica fatta di successi che sono nella memoria collettiva di molte generazioni, ha offerto circa 100 minuti di grandi canzoni, scegliendo non soltanto fra quelle arcinote e cantate in coro dai presenti, ma anche fra le chicche meno note, «perché – ha detto – spesso si amano di più i figli che non hanno avuto tanta fortuna». La voce è di quelle sempre in forma, che cresce con il passare dei minuti: Claudio deve scaldarla e all’inizio incappa in qualche piccola imperfezione, irrilevante ai fini della forza del pezzo, in “Strada facendo”. Baglioni ora sa giocare su un’estensione più ampia che in passato, in quanto riesce a dare emozioni anche sul registro basso, timbricamente caratterizzato dal suo tipico vibrato. Fiato il “ragazzo dai capelli d’argento”, fisico in formissima e vestito di nero, ne ha da vendere: in certi passaggi e finali si è divertito a tenere la nota per vari secondi. La scaletta ha visto i brani dei primi 70 e altri degli 80 amalgamarsi perfettamente con quelli dei 90 come “Io sono qui” e “Cuore d’aliante” e i più recenti, dal cd “Sono io” dell’anno scorso, come la traccia-titolo “Mai più come te” e “Tutto in un abbraccio”, splendida anche per le liriche ricche d’intelligenti e ripetute assonanze che danno più vigore alla “comunicazione”. Presentazioni sobrie, divertite e mai sopra le righe: l’impianto del Perla, ottimo, ci ha offerto la voce di Claudio “nuda”, avvolgente e carismatica, con solo un pò di eco e riverbero. Gran finale con “La vita è adesso”, “Questo piccolo grande amore” e una “Mille giorni di me e di te” da mozzare il fiato. Due giorni sul confine più aperto d’Europa che anche l’artista ricorderà con piacere per l’abbraccio caldissimo del pubblico e per aver fatto “tutto da solo” dopo un lungo tour zeppo di musicisti ed effetti speciali.

 

24 Aprile 2004

 

Ripercorsi 35 anni di carriera

EMOZIONANTE CONCERTO DI BAGLIONI AL PERLA PER UN PUBBLICO RECORD

 

di Giuliano Almerigogna

È stato l’evento musicale sin qui più rilevante proposto quest’anno, jazz e classica a parte, nelle due Gorizie fra poco senza confine: Claudio Baglioni ha proposto, giovedì sera, per un non foltissimo gruppo di “invitati speciali” e venerdì per una folla strabocchevole in visibilio, un concerto informale e del tutto particolare, molto caldo e ricco di poesia e professionalità, nell’Arena dell’Hit Casinò Perla di Nuova Gorizia. Claudio è uno dei giganti della canzone d’autore italiana. Nelle due sere ha ribadito il suo grandissimo talento di compositore e interprete, in magnifica solitudine sul palco, con l’ausilio di chitarra acustica, pianoforte e tastiera. L’artista, che ha ben 35 anni di carriera discografica fatta di successi che sono nella memoria collettiva di molte generazioni, ha offerto circa 100 minuti di grandi canzoni, scegliendo non soltanto fra quelle arcinote e cantate in coro dai presenti, ma anche fra le chicche meno note, «perché – ha detto – spesso si amano di più i figli che non hanno avuto tanta fortuna». La voce è di quelle sempre in forma, che cresce con il passare dei minuti: Claudio deve scaldarla e all’inizio incappa in qualche piccola imperfezione, irrilevante ai fini della forza del pezzo, in “Strada facendo”. Baglioni ora sa giocare su un’estensione più ampia che in passato, in quanto riesce a dare emozioni anche sul registro basso, timbricamente caratterizzato dal suo tipico vibrato. Fiato il “ragazzo dai capelli d’argento”, fisico in formissima e vestito di nero, ne ha da vendere: in certi passaggi e finali si è divertito a tenere la nota per vari secondi. La scaletta ha visto i brani dei primi 70 e altri degli 80 amalgamarsi perfettamente con quelli dei 90 come “Io sono qui” e “Cuore d’aliante” e i più recenti, dal cd “Sono io” dell’anno scorso, come la traccia-titolo “Mai più come te” e “Tutto in un abbraccio”, splendida anche per le liriche ricche d’intelligenti e ripetute assonanze che danno più vigore alla “comunicazione”. Presentazioni sobrie, divertite e mai sopra le righe: l’impianto del Perla, ottimo, ci ha offerto la voce di Claudio “nuda”, avvolgente e carismatica, con solo un pò di eco e riverbero. Gran finale con “La vita è adesso”, “Questo piccolo grande amore” e una “Mille giorni di me e di te” da mozzare il fiato. Due giorni sul confine più aperto d’Europa che anche l’artista ricorderà con piacere per l’abbraccio caldissimo del pubblico e per aver fatto “tutto da solo” dopo un lungo tour zeppo di musicisti ed effetti speciali.

22/4/2004

Il cantautore romano si esibirà con chitarra e piano nell'Arena del casinò La "Perla" di Baglioni

Domani sera a Nova Gorica in un concerto "solo"

Domani al Perla di Nova Gorica arriva Claudio Baglioni. Il cantautore romano farà tappa all'Arena del Casinò in un concerto unplugged non facente parte della sua tournèe «Crescendo», e quindi non troveremo ad accompagnarlo i suoi prodi compagni di viaggio Paolo Gianolio (tra i migliori chitarristi italiani), Walter Savelli (grande acrobata della tastiera), Gavin Harrison(tra i migliori batteristi della scena internazionale), Elio Rivagli (uno dei più apprezzati e ricercati batteristi-percussionisti), Danilo Rea (musicista colto e raffinato), Paolo Costa (al Basso) e Giovanni Boscariol (tastiere e programmazione) ma solo lui, con chitarra e piano.

Baglioni, cinquantatré anni il prossimo 16 maggio, i primi successi li ottenne già nel '67 quando a soli sedici anni firmò un contratto con la Rca per «Signora Lia», ma il vero successo lo raggiunse nel settantadue con «Questo piccolo grande amore» (alla quale è stato assegnato il premio di «Canzone del secolo» al Festival di Sanremo, nell'85), seguita da altre pietre miliari come «E tu...» (con la collaborazione di Vangelis), «Sabato Pomeriggio», «Poster» (che eseguì nei live del Sudamerica assieme ad Astor Piazzolla), «Solo».

Nel '78 passa alla Cbs e sforna «E tu come stai», poi «Strada facendo», nell'82 «Avrai» (dedicata al figlio), «La vita è adesso»", con la collaborazione di Celso Valli, e tantissime altre hit negli anni novanta e duemila.

Baglioni annovera tra le sue collaborazioni nomi di spicco del panorama internazionale come Peter Gabriel, Bruce Springsteen, Sting, Tracy Chapman, Youssou N'Dour, solo per citarne alcuni.

Netta è la distinzione tra i suoi estimatori: c'è chi lo preferisce così com'è oggi, con canzoni sicuramente più mature, arrangiamenti al top, testi più impegnati ed incisivi e chi, invece, serba dolci ricordi per le sue prime incisioni, più melodiche, sdolcinate, quasi caramellose («passerotto, non andare via...» ne è un esempio evidente) perché, magari, ricordano la loro adolescenza.

Fatto sta che ancora oggi Claudio Baglioni riempie gli stadi con migliaia di persone, caterve di fans accaniti ed individui più «maturi» che vogliono assaporare la musica d'ottima fattura.
L'appuntamento è per venerdì sera alle dieci in un'Arena che si prevede traboccante".

- articolo di Roberto Semoli -