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9
novembre 1969
Ad un anno dalla morte di Padre Pio, ha inizio la causa di
beatificazione. Padre Bernardino da Siena, Postulatore Generale dei
Cappuccini, chiede formalmente al Vescovo di Lucera, Mon. Cunal, di
avviare la causa.
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16
gennaio 1973
L'Arcivescovo di Manfredonia e Vieste, Mons. Vailati, consegna la
documentazione necessaria alla Congregazione per le Cause dei Santi.
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20
marzo 1983
A S. Giovanni Rotondo, nel convento di Santa Maria delle Grazie, si
apre ufficialmente il Processo cognizionale. L'inchiesta della
diocesi sulla vita e sulle virtù di Padre Pio si concluderà il 21
gennaio 1990. Le testimonianze sono raccolte in 104 volumi che sono
consegnati il 13 febbraio dello stesso anno alla Congregazione delle
Cause dei Santi, insieme alla documentazione raccolta dalla
Commissione storica. Relatore della causa è Padre Cristoforo Bove.
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13
giugno 1997
Il Congresso dei Teologi Consultori riconosce l'eroicità delle virtù
di Padre Pio, così come fa la Commissione Cardinalizia il 21
ottobre dello stesso anno. Il decreto sulle virtù eroiche viene
promulgato il 18 dicembre 1997 alla presenza di Giovanni Paolo II.
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30
aprile 1998
La Consulta medica, organo della Congregazione delle Cause dei
Santi, riconosce la "straordinarietà e inspiegabilità
scientifica" della guarigione di Consiglia De Martino. Alla
signora De Martino, salernitana, madre di tre figli e devota di
Padre Pio, fu diagnosticato il Primo novembre 1995 un versamento
linfatico dovuto alla rottura traumatica del dotto toracico. La
signora De Martino chiese l'aiuto di Padre Pio sollecitando Fra
Modestino di S. Giovanni Rotondo a pregare per lei presso la tomba
del frate. Alcuni esami effettuati il 3 ed il 6 novembre costatarono
la completa guarigione senza che la signora De Martino fosse stata
sottoposta ad alcuna terapia.
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21
dicembre 1998
Dopo il parere favorevole espresso dal Congresso dei Teologi e della
Sessione ordinaria dei Padri Cardinali e dei Vescovi, viene
promulgato il Decreto sul miracolo.
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2
maggio 1999
In Piazza S. Pietro, Giovanni Paolo II proclama Beato Padre Pio da
Pietrelcina con la formula: "Noi, accogliendo il desiderio del
nostro fratello Mons. Vincenzo D'Addario, Vescovo di
Manfredonia-Vieste e di molti altri fratelli nell'episcopato e di
molti fedeli, dopo aver avuto il parere della Congregazione della
Cause dei Santi, con la Nostra autorità apostolica, concediamo che
il Venerabile Servo di Dio Padre Pio da Pietrelcina, al secolo
Francesco Forgione, sia chiamato Beato e che si possa celebrare la
sua festa nei luoghi e secondo le regole stabilite dal diritto, ogni
anno il 23 settembre. Nel nome del Padre e del Figlio e dello
Spirito Santo".
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16
giugno 2002
Sua Santità Giovanni
Paolo II iscrive il Beato Padre Pio nell'Albo dei Santi, cosi come
gli era stato chiesto sul sagrato di San Pietro dal cardinale
prefetto postulatore Josè Saraiva Martins. Questa la formula usata
dal papa: "dichiariamo e definiamo Santo il Beato Pio da
Pietrelcina".Sono le 10,25 di una giornata caldissima: il
piazzale di San Pietro e via della Conciliazione sono, però,
stracolmi di devoti di Padre Pio, spesso in attesa da molte ore.
L'applauso scrosciante ed interminabile di almeno trecentomila
persone interrompe Giovanni Paolo II mentre completa la formula di
canonizzazione. Il riconoscimento del miracolo della guarigione del
piccolo Matteo Colella, che Padre Pio salvò da una meningite
fulminante mentre i medici disperavano di salvarlo, ha chiuso dunque
positivamente la causa della canonizzazione. San Pio sarà
festeggiato "in forma solenne e obbligatoria" il 23
settembre, cioè il giorno della morte del francescano. Il papa nel
suo discorso ha detto: "Padre Pio è stato generoso
dispensatore della misericordia divina, rendendosi a tutti
disponibile attraverso l'accoglienza, la direzione spirituale e
specialmente l'amministrazione del sacramento della penitenza".
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