Le notizie di

Luglio 2004 

GADGET SHOP

Entra nel forum dei fans di Claudio Baglioni

CLAUDIOSHOP

 20 Luglio

Baglioni, Battiato, Ligabue, Iannacci e compagni
liberi di scegliere come ricordarlo 
 di MARCO MOLENDINI

ROMA - Una settimana per Gaber, attorno a Gaber e
dintorni. Una rassegna destinata a ripetersi
negli anni, ma che vuole superare la forma liturgica
del festival, lasciando agli ospiti (nomi celebri
della musica, del teatro e dello show, ma anche
giovani artisti da scoprire) la libertà di
improvvisare tenendo come centro gravitazionale il caro
amico Giorgio.
Sei sere alla Cittadella del Carnevale di
Viareggio (la Versilia è un luogo caro alla famiglia
Gaber), da domani a domenica: con Biagio Antonacci,
Gioele Dix, Giorgio Panariello, Claudio Baglioni,
Luca Barbareschi, Ron, Roberto Vecchioni, Franco
Battiato, Gianni Morandi, Claudio Bisio, Luciano
Ligabue e l’amico di sempre Enzo Iannacci. A
condurre, Enzo Iacchetti. Un cast messo insieme dalla
figlia Dalia Gaberscick (questo era il cognome
completo di Giorgio) e che lascia agli artisti la
libertà di pescare nel repertorio proprio e in
quello di Gaber. Per esempio, nella prima serata, il
comico Gioele Dix ha scelto dei frammenti di
monologhi di Giorgio, mentre Panariello gli dedicherà
un suo assolo e Biagio Antonacci farà un set di
canzoni costruite alla Gaber, cioè con un testo di
collegamento fra un pezzo e l’altro.
Luca Barbareschi, invece, ha voluto carta bianca,
sarà ospite il giovedì, e ha detto di aver voglia
di lanciarsi in un intervento provocatorio
assistito, per l’occasione, dall’ottimo sassofonista
napoletano Marco Zurzolo. Claudio Baglioni, che
salirà sul palco dopo l’attore, proverà a spiegare
con i suoi successi cosa è il Teatro canzone di
Giorgio Gaber. Quello di Franco Battiato
(accompagnato ovviamente da Manlio Sgalambro), venerdì,
sarà una sorta di ritorno alle radici. Quando era
appena un’esordiente, Franco bussò alla porta di
Giorgio, che allora frequentava ancora la
televisione, per avere un aiuto. Finì, così, ospite di
Diamoci del tu , programma Rai condotto da Giorgio e
da Caterina Caselli. In un angolo del programma i
due conduttori faecevano da padrini a due voci
nuove, una a testa. Gaber lanciò Franco e Caterina
puntò su Francesco Guccini: la testimonianza
filmata di quel debutto farà da corredo alla serata.
Sempre venerdì, Ron offrirà un saggio del suo
Teatro canzone, mentre il professor Roberto
Vecchioni terrà una vera e propria lezione sul collega,
mescolando parole e musica. Morandi (la sua serata
è quella di sabato) offrirà un ricordo con un
viaggio di canzoni, mentre Claudio Bisio si lancerà
nel suo monologo I bambini sono di sinistra
ispirato al gaberiano Qualcuno era comunista . La
canzone, una delle sue ultime composizioni, sarà
anche oggetto di una sorta di divagazione che avrà
come protagonista domenica, giornata conclusiva del
festival, Luciano Ligabue che dialogherà con il
giornalista Curzio Maltese. Conclusione della sei
giorni giustamente affidata all’amico della prima
ora, Enzo Iannacci che si tufferà nel repertorio
di Giorgio, rileggendolo a modo suo.
Ogni serata darà spazio anche a un gruppo di
esordienti selezionati da una giuria giuidata
dall’inseprabile partner di Gaber, Sandro Luporini.

20 Luglio
Este

Sotto le mura del castello di Este, nel cortile
fra le torri trasformato in teatro, passano le
note della "Signora delle ore scure" una delle
canzoni che Claudio Baglioni ha ritrovato dal suo
repertorio meno abusato, in questa terza data di un
tour estivo fatto per andar "cercando" luoghi e
suoni diversi dal consueto.

Tremila sono i posti disponibili, in gran parte a
sedere, il resto a difficile visuale perchè non
solo la pedana si ferma al limitare delle
poltroncine, ma anche i "seduti" decidono che il cantante
romano va ascoltato in piedi in rumorosa
partecipazione.

I fan sono fan. E quelli (quelle) di Claudio sono
molto partecipativi. Se si esimono per una volta
dal cantare tutto a memoria partecipano alla
scenografia ridotta all'essenziale (tre pedane e sei
figure nere che reggono dischi argentati,
aggiungendo di propria iniziativa le bolle sparate da
due pistole a sapone e i palloncini colorati
distribuiti capillarmente prima delo show.

E mentre il servizio d'ordine ha il suo daffare a
respingere l'assalto delle fanciulle (chi più chi
meno) in amore fin sotto al palco - ma chi è
spinto a destra risorge subito a sinistra, sul palco
Claudio in camicia bianca si diverte a
rispolverare il repertorio dimenticanto gran parte del
sostegno tecnologico dell'ultimo tour per una
versione "combo" della sua band guidata da Gianolio che
recupera Gavin Harrison alla batteria, John
Giblin al basso, e aggiunge Pio Spiriti al violino,
tastiere e fisarmonica, Roberto Pagani el resto
inteso come vibrafono, fisarmonica, Hammond,
clarinetto e tastiere.

Il Baglioni "delle ore scure" in realtà non
aspetta il calar del sole per offrire un nuovo
assemblaggio di canzoni diverso dal solito e comunque
ripresentato in nuova veste. Parte da una versione
a sei chitarre di "Strada facendo" per poi
riscoprire canzoni come "Male di me", "Ancora la
pioggia cadrà", "Mal d'universo", "Un mondo a forma di
te", "Con tutto l'amore che posso" e perfino
"Gagarin" che affiancano alcuni dei suoi classici,
giocati tra piano e chitarra, con l'inserimento di
fisarmoniche e violini, e qualche gioco musicale
che veste di country e reggae "Adesso la
pubblicità", o svela le inflkuenze di Peter gabriel
nell'intro di "Chi c'è in ascolto", lasciando al
"canzoniere finale" il gusto della cantata corale che
i fan attendono, mentre le pietre delle mura
diventano fondale per proiezione di disegni luminosi.

Stasera il tour tocca Firenze, dove Baglioni è
arrivato ieri dopo essere andato a far visita a
Padova a Alessandro Manzella, il ragazzo colpito da
una grave inarrestabile malattia, che gli ha
disegnato il papiro di laurea.

Il tour durerà almeno fino a settembre, quando si
chiuderà di nuovo a Nordest con due concerti al
Castello di Udine (2) e al piazzale Monteberico di
Vicenza (3).

Il castello di Este continua invece il suo
programma con il concerto di Franco Battiato sabato e
l'esibizione dei Momix, la straordinaria compagnia
di balletto contemporaneo di Moses Pendleton il
27 e 28.
Giò Alajmo


 

www.patapan.it

Gazometro-"Spazi nuovi per uomini nuovi"

Roma. Un pomeriggio di quelli che solo la Città
Eterna sa confezionare.  Cielo terso. Vento da
Sud. L'aria frizzante di ogni vigilia. Lo sguardo
spazia a 360 gradi nel cuore di Ostiense, dove
Piramide si cuce a S. Paolo, tra edilizia popolare,
mercati e magazzini generali e gli oltre centomila
metri quadri di quella che una volta era la
"fabbrica del gas". Immergersi negli stabilimenti
Italgas è come entrare in un'icona neo-realista. La
magia è quella di una delle tante sequenze che, da
Rossellini a Pasolini a Ozpetek, si sono impresse
in noi, fino a far diventare la misteriosa
topografia di quest'area uno dei tratti essenziali del
profilo della Capitale. Passeggiando su questi
sampietrini, tra prospettive di mattoni rossi ed
esoterici cilindri di acciaio e calcestruzzo si ha
l'impressione di trovarsi, alternativamente, in
un serial di fantascienza o in una stampa di metà
ottocento, all'epoca in cui Pio IX diede,
finalmente, il via libera all'uso del gas per illuminare
le strade di Roma e i lavori di edificazione
della fabbrica ebbero inizio. La cosa che colpisce di
più è la possibilità di abitare,
contemporaneamente, passato e futuro. Le distanze temporali
sembrano annullate e saltare, avanti o indietro, di
cento o duecento anni dipende, semplicemente, da
una disposizione d'animo, da un improvviso sussulto
della fantasia. Archeologia industriale, la
chiamano, ma la le voci e i rumori che riecheggiano in
questi spazi non sono solo l'eredità di un
passato ormai estinto, ma il richiamo di un futuro che
attende che questo universo affascinante si apra
a nuove idee, per poter invadere questi luoghi
con il carico di promesse che solo il futuro può
contenere. L'idea di "Cercando" è proprio qui:
riqualificare gli spazi, per riqualificare le aree
urbane in cui questi spazi si trovano, creando
nuove "piazze", nuovi punti di incontro, nuovi spazi
per l'intrattenimento, l'arte, la cultura. Spazi
nuovi, per uomini nuovi, appunto. Perché se è
vero che lo spazio parla di noi è altrettanto vero
che parla a noi e -proprio come quest'area che,
per la prima volta, ospita la musica- suggerisce
nuovi percorsi, nuove storie, nuove idee, nuove
possibilità. Non sembra, ma c'è molto in comune tra
gas e canzoni. Innanzitutto, la materia. La
stessa: impalpabile e leggera. E -come il gas- le
canzoni non hanno forma propria, ma assumono quella
del contenitore che le ospita: la mente, l'anima,
il cuore di ciascuno di noi.  E, proprio come il
gas, che per tanto tempo ha illuminato le strade
dell'uomo, anche le canzoni, a volte, riescono a
fare luce fuori e dentro di noi, aiutandoci a
trovare risposte non sempre facili e a capire se la
direzione di marcia è quella giusta o se è giunto
il momento di un colpo di timone e un cambio di
rotta. Sono da poco passate le 17, quando Claudio
sale sul palco, allestito -in questa immensa
voliera scoperchiata- a più di venti metri d'altezza,
nel cuore di un magico cilindro dal quale, per
una volta, usciranno emozioni. L'incontro del
pomeriggio è di quelli che lasciano il segno. Un
pomeriggio "dedicato "alle tante storie, professionali
e personali, che hanno reso vivo questo posto,
che -dice Claudio- mi ha sempre affascinato. Sin da
quando ero piccolo - ricorda- ogni volta che
passavo di qui, mi chiedevo a cosa servissero queste
incredibili gabbie d'acciaio. E, mio padre, che
aveva la straordinaria capacità di costruire e
regalare piccoli sogni, mi diceva che era un
cilindro magico dal quale un giorno sarebbe uscito
qualcosa di sorprendente. Mi piacerebbe poter pensare
che questo giorno è arrivato". Non un concerto
vero e proprio, nè una prova generale di quello che
accadrà sul palco di "Cercando", ma un incontro
di anime e storie, per scambiarsi emozioni e
pensieri e augurarsi -gli uni gli altri- buon viaggio
nella vita. Molto di più di una prima. Un evento
unico e, davvero, irripetibile. E non solo per
Claudio. Tutti siamo contagiati dalla magia del
posto e dalla sensazione che questo momento, in
qualche modo, possa rappresentare un piccolo punto di
contatto tra il passato e il futuro e che le
canzoni -con la forza incontenibile della poesia-
possano emozionare e far riflettere su quanto il
futuro può dare a uno spazio così e, ancora di più,
su quanto un posto così può dare al futuro. Una
magia che ha contagiato Pepi Morgia -"Il
principe"- l'anima del progetto "aree dismesse"; il
maestro Enzo Catellani, creatore degli "Uomini della
luce", le figure simbolo di "Cercando"; Guido "JM"
Tognetti, arteficie, insieme a Claudio e Pepi,
delle due anime di "Cercando"; Maurizio "Magic"
Maggi, sublime architetto di suoni; Mariano de
Tassis, grande disegnatore di spazi di luce; Daniele
Savaiano e Alice Bettolo, che, per il terzo tour
consecutivo, sono gli occhi di Claudio; e tutto il
gruppo di Claudio, dalla poderosa sezione ritmica
(Gavin Harrison e John Ghiblin) a due giovani ma
sorprendenti polistrumentisti come Pio Spiriti e
(...), fino al timoniere della "NewMen Band" (la
band degli "Uomini Nuovi"), il grande Paolo
Gianolio. Alle 21, quando comincia il secondo incontro
ravvicinato della giornata (poco più di trecento
gli invitati) l'atmosfera è incandescente.  Anche
il vento presagisce il momento e si abbassa per
non disturbare. La scaletta: due ore di emozione
allo stato puro. "Io sono qui", "Strada facendo",
"Tutto in un abbraccio", "Signora delle ore
scure" -uno dei testi più sensuali e seducenti di
Claudio- "Quante volte" ("una canzone che amo
molto"), la trascinante "Notti", "Mai più come te", "Un
mondo a forma di te", "Ancora la pioggia cadrà"
-ruvida e tagliente come mai- "Adesso la
pubblicità", "Avrai", "Cuore d'aliante", in una nuova,
affascinante, versione "unplugged", "Sono io",
"Grand'uomo", "Gagarin" ("il primo a vedere la terra
da lontano"), "Tienimi con te", uno straordinario
"Medley" di supersuccessi anni '70 e quattro,
devastanti, bis: "Noi no", "Mille giorni di te e di
me", "La vita è adesso" e "Via". Non è ancora
mezzanotte. Le ultime note lasciano la gabbia
d'acciaio. Noi, la città e la notte, lentamente
torniamo verso quelli che eravamo. Forse. Un ultimo
sguardo al Gasometro. Forse era davvero una voliera
scoperchiata, penso. Ma i suoi vecchi ospiti
-volati via, come le note che lo hanno appena
abbandonato- non sembra si siano allontanati molto.
Decine di gabbiani, infatti, si affollano su gru,
montanti e anelli d'acciaio. Ci allontaniamo in
ordine sparso. Ad ogni passo, la nostalgia per ciò che
ci lasciamo alle spalle cresce. Ma va così.
Sempre. E' la legge del desiderio. Una legge
importante. Serve a non farci mai perdere la cosa più
preziosa di tutte: la voglia di desiderare ancora.
Un'ultima cosa. Se vi capita di passare da queste
parti, non limitatevi a lasciare che il vostro
sguardo si perda tra queste ammalianti geometrie
d'acciaio. Tendete l'orecchio. Nei pomeriggi di aria
tersa, quando il vento sale da Sud, non è raro
che -tra le voci e i rumori di quella che è stata
la fabbrica del gas- capiti di ascoltare alcune
tra le note e le parole più ispirate di un...
cantastorie dei nostri giorni. Del resto, si sa: la
città, come la casa, nasconde, ma non ruba.
Giuseppe Cesaro

 

20 Luglio

IL PROGRAMMA Gli amici lo ricorderanno con show esclusivi VIAREGGIO - La manifestazione dedicata a Gaber ha due anime: una proiettata verso il futuro, cioè verificare se esistono dei possibili continuatori di questo genere spettacolare che combina prosa, teatro, cabaret e musica inventato da Giorgio Gaber; l’altra, più celebrativa e spettacolare, costituita dal prestigioso cast di ospiti - da Baglioni a Ligabue, da Panariello a Jannacci - impegnati a ricordare, con dei minishow creati apposta per l’occasione, l’artista scomparso. Pur essendoci una giuria (presieduta dal coautore di Gaber, Sandro Luporini e composta da Francesco Alberoni, Massimo Bernardini, Luca Doninelli, Curzio Maltese, Sergio Escobar, Giampiero Solari, Ferruccio de Bortoli, Claudio Ferrante, Andrea Tagliasacchi e Franco Migliacci), non ci sarà una classifica vera e propria, ma solo delle menzioni e delle segnalazioni. La sfida teatro-canzone occuperà la prima parte di ogni spettacolo, gli ospiti la seconda. Si inizia quindi domani, alle 21, al teatro La cittadella del Carnevale. Sul palco sfileranno Raffaella De Vita, Bobo Rondelli, Gioele Dix, Biagio Antonacci ,Giorgio Panariello. Il giorno seguente sarà la volta di Giulio Casale, Andrea Rivera, Luca Barbareschi e Claudio Baglioni. Venerdì la scena sarà occupata da Anna Maria Castelli, Pierfrancesco Poggi, Ron, Roberto Vecchioni e Battiato, mentre sabato si esibiranno prima Carlo Fava e Simone Tuttobene, poi toccherà a Gianni Morandi e Claudio Bisio. Per domenica sono previsti gli interventi di Giampiero Mancini e Davide Giandrini, a seguire gran finale con Ligabue e Enzo Jannacci. Una sintesi degli spettacoli sarà trasmessa domenica 25 e il primo agosto alle 21 su Radiodue. Intanto stasera (ore 21), presso l’ottagono in Galleria Vittorio Emanuele a Milano, «Omaggio a Gaber» con Tiziana Abate, Giulio Casale, Fausto Russo Alesi e Paolo Dal Bon.

20 Luglio

dalle pagine del Nordest Concerto al castello di Este del cantautore romano che ieri ha fatto visita all’amico Alessandro Manzella Passa il Baglioni delle ore scure Sabato arriverà Battiato, poi due giorni con le straordinarie coreografie dei Momix Este – Sotto le mura del castello di Este, nel cortile fra le torri trasformato in teatro, passano le note della “Signora delle ore scure” una delle canzoni che Claudio Baglioni ha ritrovato dal suo repertorio meno abusato, in questa terza data di un tour estivo fatto per andar “cercando” luoghi e suoni diversi dal consueto. Tremila sono i posti disponibili, in gran parte a sedere, il resto a difficile visuale perché non solo la pedana si ferma al limitare delle poltroncine, ma anche i “seduti” decidono che il cantante romano va ascoltato in piedi in rumorosa partecipazione. I fan sono fan. E quelli (quelle) di Claudio sono molto partecipativi. Se si esimono per una volta dal cantare tutto a memoria partecipano alla scenografia ridotta all’essenziale (tre pedane e sei figure nere che reggono dischi argentati, aggiungendo di propria iniziativa le bolle sparate da due pistole a sapone e i palloncini colorati distribuiti capillarmente prima dello show). E mentre il servizio d’ordine ha il suo daffare a respingere l’assalto delle fanciulle (chi più chi meno) in amore fin sotto il palco al palco – ma chi è spinto a destra risorge subito a sinistra, sul palco Claudio in camicia bianca si diverte a rispolverare il repertorio dimenticando gran parte del sostegno tecnologico dell’ultimo tour per una versione “combo” della sua band guidata da Gianolio che recupera Gavin Harrison alla batteria, John Giblin al basso, e aggiunge Pio Spiriti al violino, tastiere e fisarmonica, Roberto Pagani del resto inteso come vibrafono, fisarmonica, Hammond, clarinetto e tastiere. Il Baglioni “delle ore scure” in realtà non aspetta il calar del sole per offrire un nuovo assemblaggio di canzoni diverso dal solito e comunque ripresentato in nuova veste. Parte da una versione a sei chitarre di “Strada Facendo” per poi riscoprire canzoni come “Male di me”, “Ancora la pioggia cadrà”, “Mal d’Universo”, “Un mondo a forma di te”, “Con tutto l’amore che posso”, e perfino “Gagarin” che affiancano alcuni dei suoi classici, giocati tra piano e chitarra, con l’inserimento di disarmoniche e violini, e qualche gioco musicale che veste di country e reggae “ E adesso la pubblicità”, o svela le influenze di Peter Gabriel nell’intro di “Chi c’è in ascolto”, lasciando al “canzoniere finale” il gusto della cantata corale che i fan attendono, mentre le pietre delle mura diventano fondale per proiezioni e disegni luminosi. Stasera il tour tocca Firenze, dove Baglioni è arrivato ieri dopo essere andato a far visita a Padova a Alessandro Manzella, il ragazzo colpito da una grave inarrestabile malattia, che gli ha disegnato il papiro di laurea. Il tour durerà almeno a fine settembre, quando si chiuderà di nuovo a Nordest con due concerti al Castello di Udine (2) e Vicenza (3). Il castello di Este continua invece il suo programma con il concerto di Franco Battiato sabato e l’esibizione dei Momix, la straordinaria compagnia di balletto contemporaneo di Moses Pendleton il 27 e il 28. Giò Alajmo

20 Luglio

Traffico e parcheggi sotto controllo domenica sera ad Este, pronta ad accogliere migliaia di fans In cinquemila per Claudio Niente caos, poca l'attesa i cancelli d'ingresso, nessuna ansia se non quella di vedere lui, Claudio Baglioni. Este ha accolto così, con il buon ton di una signora dai modi garbati ma decisi, il fiume di quasi cinquemila persone che l'altra sera ha affollato il castello di Este per assistere allo spettacolo di quasi tre ore, offerto dal cantautore neo laureato in architettura. Tutto è filato nel migliore dei modi. I parcheggi individuati per ospitare le auto dei fans hanno retto bene l'urto. Niente caos nelle vie del centro. Attenta e discreta la vigilanza delle forze dell'ordine che non hanno mai dovuto intervenire. «Abbiamo trasformato un sogno in realtà - ha detto l'assessore alla Cultura di Este, Sergio Gobbo, prima che Baglioni entrasse in scena toccando tutti i tasti delle emozioni con i suoi motivi più o meno celebri - e ciò ci induce a guardare verso nuovi ambiziosi appuntamenti a cominciare da Franco Battiato ed i Momix. Con Baglioni abbiamo aperto una stagione fatta di grandi artisti, di cultura e di tante emozioni da vivere insieme». Freme il pubblico, in particolare la componente femminile che è decisamente in maggioranza, che smania e vuole il suoi idolo. Ma non può tacere il suoi ringraziamenti a quanti hanno collaborato alla buona riuscita del concerto Marco Spanò, l'anima della grande musica che da qualche anno si tiene a Este, e presidente dell'associazione musicale "Giacomo Spanò". «E' una serata bellissima, godiamocela pensando all'impegno di tante persone che hanno lavorato e continuano a lavorare perchè l'evento sia grande fino in fondo anche in termini in tutta tranquillità». Poi è toccato a Baglioni calcare la scena per quasi tre ore: una performance notevole, apprezzatissima dai cinquemila di Este, dai quali Baglioni s'è congedato così: «Non perdiamoci di vista. Buon viaggio nella vita». Orfeo Meneghetti

20 Luglio
CONCERTI

E' il giorno di Baglioni
Nel parco di Villa Demidoff

PRATOLINO (FIRENZE) 20 LUGLIO 2004 Pochissimi biglietti disponibili (un centinaio in tutto). Obbligatorio provarci per i fan che troveranno un posto da sogno per un concerto indimenticabile.

Tutti in carrozza fin sotto il palco a vedere il concerto di Claudio Baglioni. L’appuntamento è fissato per questa sera a Villa Demidoff di Pratolino, in occasione dell’unica tappa toscana del tour Cercando del cantautore romano partito da gazometro di Roma martedì della settimana scorsa che toccherà alcuni fra i luoghi più belli d’Italia come i Sassi di Matera e i Templi di Paestum.

Per il concerto fiorentino, lo scenario scelto dal neoarchitetto Claudio Baglioni è quello del parco mediceo di Pratolino, tenuta rinascimentale in cui Francesco I fece lavorare il Buontalenti e oggi di proprietà della Provincia.

Ad attendere i fan all’ingresso della tenuta ci sarà una carrozza che farà la spola tra l’ingresso e il teatro all’aperto allestito per l’occasione che potrà ospitare 4.500 persone. A godere del servizio carrozza, però, non potranno essere tutti gli spettatori, ma solo i più fortunati che la troveranno libera quando si presenteranno all’ingresso del parco.

Le ricchezze artistiche e architettoniche del parco, quindi, saranno la scenografia di un concerto in cui Baglioni canterà i brani più recenti e quelli storici. Nei dintorni della platea, gli spettatori potranno ammirare quella che fu la paggeria del complesso mediceo, che nel 1872 venne trasformata in villa dagli ultimi proprietari, i principi russi Demidoff, le grotte artificiali con i loro giochi d’acqua e il giardino all' inglese.

Come ''oggetto di scena'' gli organizzatori hanno scelto un platano centenario, che dominerà alle spalle del palco. «Recuperare e riqualificare questi spazi — ha sottolineato il musicista romano — significa anche recuperare e riqualificare la comunità che vive quegli spazi. Perché lo spazio non si limita a parlare di noi, ma parla anche a noi. A quanti ogni giorno lo guardano, lo vivono, lo usano, lo attraversano. Lo spazio è capace di raccontare il passato, ma è anche capace di suggerire un modo nuovo di guardare le cose: una nuova prospettiva».

Per raggiungere il parco di Pratolino (nella giornata sono previste anche visite guidate: una alle 18.30), che dista una decina di chilometri da Firenze, Trenitalia e Ataf hanno organizzato treni e autobus speciali; per quel che concerne i secondi saranno infatti inserite 4 vetture straordinarie che svolgeranno servizio dalle 18,30 alle 1.

Istituita per l’occasione istituita una fermata provvisoria in via Mafalda di Savoia di fronte all’ingresso del parcheggio del Parterre, che dovrà essere osservata dalle vetture della linea 25. All’interno del parco stesso sarà in esercizio un bussino per disabili che collegherà i parcheggi con la zona del concerto

19 Luglio

EMOZIONI BAGLIONI

Quasi cinquemila al Castello di Este per le canzoni di una generazione

Este. L'Anfiteatro del castello estense si è a mano a mano riempito fino a raccogliere i 4500 spettatori che non hanno voluto perdersi, ieri sera, il concerto di Claudio Baglioni. Pubblico in gran parte giovane, molti venuti da fuori, per un concerto di un esponente ormai classico della musica italiana. Le intramontabili hit di Baglioni hanno procurato, come prevedibile, partecipazione e commozione, in molti gli hanno fatto da coro. Il cantautore romano, in splendida forma, ha proposto i suoi successi di sempre e dell'ultimo cd, alcuni con nuovi arrangiamenti.

18 Luglio

A SETTEMBRE BAGLIONI IN TICOSA PER POCHI INTIMI

 

Giovedì scorso l’«architetto» Claudio Baglioni ha fatto un sopralluogo nell’ex Ticosa con il sindaco Stefano Bruni e con l?assessore alla Cultura Sergio Gaddi (nella foto, con il professor Giorgio Luraschi). Poi, dopo il concerto di Villa Erba di sabato, ha chiacchierato con i politici fino a notte fonda.

Interessato al progetto di recupero dell’ex area industriale, vi farà ritorno in settembre per un concerto a inviti per 50 persone. La sua attenzione si è concentrata in particolare sull’edificio della Santarella.

18 Luglio

Parco Mediceo

BAGLIONI LUNEDÌ IN CONCERTO

ANCHE UNA CARROZZA PER I FAN

 

Super atteso, bello come un sole, sempreverde e adesso pure laureato architetto, ritorna il mito indissolubile degli anni ’70, Claudio Baglioni che sarà martedì 20 a Pratolino. I cancelli del parco saranno aperti alle ore 18,30. Permetteteci per questo di darvi qualche consiglio: il primo, arrivare presto al Parco.

Oltre ad evitare le punte di traffico si potrà visitare questo bellissimo complesso naturale ed architettonico. per chi vorrà seguire questo consiglio segnaliamo che alle 18,30 la direzione del Parco ha previsto una visita guidata con partenza dalla Locanda. All'interno del Parco saranno in funzione tre punti di ristoro: nell’edificio della Locanda, all’area cinematografica e all’interno dell'area di spettacolo.

Non è ammesso l'uso e l'introduzione nello spazio adibito al concerto di apparecchi per la registrazione audio e video, comprese cineprese e macchine fotografiche anche digitali. Non sarà consentito introdurre bottiglie, alcolici, ombrelli o ogni altro oggetto contundente o pericoloso.

Il nuovo tour estivo del cantautore tra i più amati dagli italiani toccherà, insieme a Pratolino, i luoghi più ricchi di storia e fascino del nostro Paese (anfiteatri greci e romani, antiche ville, piazze storiche, parchi). Come si arriva: è vivamente consigliato l'uso del mezzo pubblico. Il loro potenziamento (bus e treno) rende la scelta più semplice . Informazioni su www.baglioniapratolino.it e su www.baglioni.it

Ad attendere i fan all' ingresso della tenuta ci sarà una carrozza che farà la spola tra l'ingresso e il teatro all'aperto allestito per l' occasione. A godere del servizio carrozza, però, non saranno tutti gli spettatori, ma solo i fortunati che la troveranno libera quando si presenteranno all' ingresso del parco

 

www.girodivite.it

18 Luglio

Il tour estivo di Baglioni
Pubblicato mercoledì 16 giugno 2004

Il tour estivo di Baglioni

Appuntamenti in musica nel segno della poesia.
Questo e altro ancora, si
prevede per lo straordinario tour estivo di
Claudio Baglioni, che partirà
giorno 16 Luglio da Cernobbio. "Un evento
eccezionale."-ha dichiarato in una
recente intervista il cantautore romano- che
mettendo insieme episodi della
sua vita da uomo e da musicista, ha dato vita
fino a pochi mesi fa al
"Crescendo tour". I concerti hanno registrato il
tutto esaurito, e
susseguendosi secondo una programmazione quasi
teatrale, hanno rappresentato
un'ulteriore evoluzione per l'ex ragazzo di
Centocelle, che sulle notte di
"Questo piccolo grande amore", infiamma ancora i
cuori di chi ama lui e la
sua arte.
Danilo Saddi



La provincia di Como

18 Luglio

l'idea Il cantante romano, da poco laureatosi in architettura, in città per salvare l'ex tintostamperia E Baglioni canterà nel rudere A settembre in tour nelle aree dismesse. Ticosa compresa

Il sopralluogo Da sin. il sindaco Stefano Bruni, Claudio Baglioni, l'assessore Sergio Gaddi e il professor Giorgio Luraschi.

«Strada facendo» Claudio Baglioni è arrivato fino ai ruderi della Ticosa. Fino a quello scheletro ridotto a brandelli che un tempo era il simbolo della Como regina della seta, oggi dell'incapacità di intervenire. E per quegli edifici che dando il benvenuto in città ricordano l'immobilismo ventennale la strada sarà ancora lunga. Non sono bastati vent'anni di polemiche, dibattiti e promesse e per riportare l'attenzione su angolo di città dimenticata ci vuole addirittura un cantante. A settembre inizierà un tour in dieci città italiane che avrà come location altrettante aree dismesse e ci sono buone probabilità che il cantante romano faccia tappa anche a Como. Baglioni si è infatti da poco laureato - il 24 giugno scorso - in architettura nella capitale discutendo una testi dal titolo «Riqualificazione urbana del gasometro di Roma», che gli ha fruttato un bel 108 su 110. Il suo interesse per le aree dismesse lo ha portato, giovedì pomeriggio - si trovava in città per il concerto di Villa Erba dell'altra sera - a fare un sopralluogo in forma strettamente privata nell'area Ticosa accompagnato dal sindaco Stefano Bruni, dall'assessore alla cultura Sergio Gaddie dal professor Giorgio Luraschi. Il giro tra i resti della fabbrica dismessa, che ospita oggi soltanto senzatetto e clandestini in cerca di un riparo per la notte, è durato oltre un'ora. «Baglioni - commenta Gaddi - si è dimostrato molto interessato alla storia della Ticosa: ha chiesto dettagli e particolari». Della possibilità che l'idolo di un buon numero di signore italiane torni a Como a cantare tra le macerie dell'ex tintostamperia, magari dando qualche consiglio nella sua nuova veste di architetto, se ne stanno occupando da un lato gli uffici di Palazzo Cernezzi e, dall'altro, lo staff del cantante romano. Con tutta probabilità l'evento dovrebbe svolgersi a settembre e sarà in ogni caso riservato a un numero ben definito di persone, si parla di un centinaio. «Stiamo seriamente verificando l'ipotesi di portarlo di nuovo a Como. L'obiettivo vuole essere quello di sollevare l'attenzione su uno dei simboli del degrado comasco, ma, più in generale, sul problema delle aree dismesse che interessa tutta Italia». Intanto, però, l'iter per la riqualificazione dell'area Ticosa va avanti: nel mese di agosto la maggioranza predisporrà la delibera con le prescrizioni urbanistiche che verrà vagliata dal consiglio comunale a settembre. Elementi essenziali per il recupero dell'area sono l'interramento di via Grandi, la realizzazione di almeno 700 parcheggi ad uso pubblico oltre a quelli necessari per le attività che vi sorgeranno e, infine, la previsione di un centro di produzione privato d'eccellenza ad alta specializzazione tecnologica anche in stretto collegamento con l'università. Gi. Ro.

18 Luglio

APPUNTAMENTI A NORDEST
ESTE
Claudio Baglioni stasera al Castello

Dopo la festa di laurea al vecchio Gazometro di
Roma e la prima tappa a
villa Erba di Cernobbio, arriva stasera alle 21
al Castello di Este il
cantautore romano Claudio Baglioni (nella foto)
in formato estivo, con una
nuova band e un nuovo spettacolo che recupera con
strumenti anomali molte
canzoni "dimenticate" del suo trentennale
repertorio. I posti numerati sono
già tutti esauriti, restano disponibili biglietti
per quelli in piedi.

ESTE - Anfiteatro al castello ore 21.15 Claudio
Baglioni in concerto.
Ingresso da 40 a 20 euro. (Infoline: 329.5828516
- 0429.600462).

17 Luglio

A Villa Erba quattromila 'illuminati' da Baglioni  

 Caccia al biglietto fino all'ultimo minuto per i
quattromila spettatori che ieri sera hanno
assistito al nuovo show di Claudio Baglioni. Niente
palchi faraonici, questa volta. A far da cornice al
concerto è stato lo splendido contesto di Villa
Erba a Cernobbio.
Cercando, il nuovo tour del popolare cantautore
romano, partito la scorsa settimana dal Gasometro
di Roma, il cui recupero urbanistico è stato
oggetto della sua recente tesi di laurea in
Architettuta, ha infatti abbandonato gli stadi per
attraversare alcuni dei luoghi più affascinanti e ricchi
di storia del Paese, senza dimenticare la
riqualificazione delle aree dismesse.
Insomma Baglioni, come ha dimostrato la sua
visita di giovedì in Ticosa a Como, sembra
intenzionato a far capire che il suo titolo non è solo lo
sfizio di un 50enne in cerca di nuovi stimoli, ma
il passo indispensabile per esercitare una
professione che già in passato aveva affascinato il
collega Edoardo Bennato, da sempre innamorato - vedi
Campi Flegrei - di aree degradate.
Per fortuna delle sue accanite fan, che ieri si
sono divise tra nostalgiche e fautrici del Claudio
di oggi con i capelli argentei, ieri sera
Baglioni si è occupato solo di musica. Nel nuovo
spettacolo ha cercato strade diverse negli arrangiamenti
e nelle atmosfere contaminate da ricche
incursioni nei linguaggi musicali non più rigidamente
legati solo al pop. Insomma un sound variegato, meno
tradizionale, nel quale non sono mancati i
momenti più intimi per solo voce, pianoforte e
chitarra.
Il progetto, diretto dal chitarrista Paolo
Gianolio, si è avvalso per questo live di una band
internazionale - composta da John Giblin basso,
contrabbasso e violoncello, Gavin Harrison batteria e
percussioni, Roberto Pagani pianoforte, organo e
fiati, Pio Spiriti, violino, tastiere e
fisarmonica - e ricalca l'idea del tour estivo del 2000
che diede poi vita al doppio cd live acustico Sogno
di una notte di note.
Sul palco campeggiavano anche cinque soli che
hanno voluto, nei pensieri sempre più 'illuminati'
di Baglioni, riaffermare simbolicamente il valore
della luce, fonte di energia e strumento
attraverso il quale provare ad esplorare nuove strade.
Se è lui, come afferma nel suo ultimo disco,
'l'uomo della porta accanto', non c'è da annoiarsi.
Ed infatti il pubblico, superata la sorpresa di
questa sorta di conversione mistica, si è divertito
come sempre a cantare vecchi e nuovi successi del
dottor Baglioni.
La scaletta ha presentato qualche sorpresa
cercando, nel vasto repertorio del musicista, anche
brani meno noti ma adatti allo spirito del tour.
Così, accanto a Strada Facendo, che ha aperto lo
show con sei chitarre acustiche sul palco, Io Sono
qui, Amori in corso, titoli che la dicono lunga
sul percorso artistico e umano di Baglioni, hanno
trovato posto Male di me, Mal universo e Cuore di
aliante. Dall'ultimo disco sono state estratte
invece Tutto in un abbraccio, Mai più come te, Quei
due e Grand'uomo. L'immancabile medley con Amore
bello, E tu e Sabato pomeriggio ha preceduto i
sei bis dello spettacolo: Noi no, Mille giorni di
me e di te, La vita è adesso, Via, Fianco a fianco
e Arrivederci o addio.
Intanto è ufficiale: il concerto di Robben Ford
previsto nell'ambito del Lario Jazz&R'n'b Festival
promosso da Villa Saporiti per lunedì 19 luglio a
Erba è stato spostato a domenica 18 luglio alle
21.30 in piazza Garibaldi a Menaggio, con ingresso
gratuito. Sarà aperto dalla Ingala Band, la cui
esibizione era già prevista nella stessa data e
nella stessa sede. Non ci sarà invece
l'avant-concert jazz. Inoltre il concerto di Solomon Burke a
Erba previsto per il 20 luglio nella medesima
kermesse è stato spostato alle 21.30 al Parco
Mainoni, a Erba. Chi avesse già acquistato i biglietti
potrà essere rimborsato dal rivenditore che li ha
rilasciati.
A sinistra, Baglioni ieri a Villa Erba. Sopra, il
pubblico

La provincia di Como

 18 Luglio

Pop Sobrio ed elegante: Claudio Baglioni sbanca a
Villa Erba

 puristi felici Claudio Baglioni, a destra, con
Paolo Gianolio foto Pozzoni

Enrico Romanò Il discorso è sempre quello:
Claudio Baglioni piace o non piace. Divide in due la
platea: c'è chi lo ama visceralmente, e chi
altrettanto visceralmente lo detesta. E non c'è niente
che si possa dire o fare per convincere l'uno a
passare dalla parte dell'altro. Ma se esiste un
concerto capace di scalfire le granitiche
convinzioni dei «No, per favore, Baglioni no», ebbene,
questo era quello di giovedì sera. È stato uno
spettacolo sobrio ed elegante, quello di Villa Erba.
Depurato dagli orpelli barocchi (una "debolezza"
dell'artista) che più sì che no appesantiscono
inutilmente le performance di Baglioni, la prima
tappa (esclusa l'anteprima al gazometro
dell'Ostiense, a due passi da Roma) del tour Crescendo è stata
all'insegna dell'essenzialità: pane al pane, e
musica alla musica, per intendersi. Poca
l'elettronica, pochi gli effetti scenici: giusto qualche
(azzeccato) gioco di luce sulla facciata della
villa, e non molto di più. E i "puristi" hanno
apprezzato. Il merito di Baglioni è stato sicuramente
quello di essersi presentato in quel di Cernobbio
senza trucco e senza inganni. Ma anche quello di
essersi apprestato alla tenzone scortato da
cinque baldi scudieri, tutti musicisti di primo
livello: a cominciare dal bassista (ma anche
violoncellista) John Giblin, ex Simple Minds dei tempi
d'oro, abituato a lavorare con gente tipo Peterl
Gabriel, Annie Lennox, Phil Collins, tanto per
gradire. O come quel Gavin Harrison dal batterista (ma
anche percussionista, bassista e tastierista), ex
Level 42, abituato a lavorare con star
internazionali come Iggy Pop, Tom Robinson, Lisa Stanfield
e, per rimanere in Italia, Eros Ramazzotti. Senza
dimenticare il violinista Pio Spiriti, il
tastierista Roberto Pagani, e il chitarrista Paolo
Gianolio, ormai presenza fisso delle scorribande
baglioniane, che ha in cura anche gli arrangiamenti e
la direzione musicale. Il repertorio ha spaziato
lungo trentadue anni di carriera, con i pezzi
"storici" affidati, come vuole tradizione, a un
medley a fine concerto. Tra le "chicche" da
ricordare, oltre agli evergreen, anche brani meno
frequenti dal vivo: come la post-modernista Chi c'è in
ascolto. Oppure l'eterea (nell'originale) Gagarin,
riproposta con un arrangiamento vagamente ska: un
esperimento tutto sommato riuscito, nulla a che
vedere con l'atroce violenza subita, qualche anno
fa, da Poster in versione rap (e cantata pure da
Jovanotti). O , per continuare tra le felici
intuizioni, E ancora la pioggia cadrà, cantata e
suonata a ritmo sostenuto. Dal canto suo, Baglioni
non s'è affatto risparmiato. E che ce la stesse
mettendo tutta (in quasi tre ore di concerto filate,
senza nemmeno uno straccio di pausa per bersi un
bicchier d'acqua) lo si è capito nelle ultime
battute: quando le corde vocali, allo stremo dopo
una maratona corsa con passo da mezzofondista,
qualche volta si son rifiutate di arrivare fin dove
Claudio avrebbe voluto. Ma ad ogni "mancamento",
un boato e un applauso dal pubblico: anche questo
è amore.


La provincia di Como

18 Luglio

L'idea Il cantante romano, da poco laureatosi in
architettura, in città per salvare l'ex
tintostamperia E Baglioni canterà nel rudere A settembre
in tour nelle aree dismesse. Ticosa compresa

 Il sopralluogo Da sin. il sindaco Stefano Bruni,
Claudio Baglioni, l'assessore Sergio Gaddi e il
professor Giorgio Luraschi

«Strada facendo» Claudio Baglioni è arrivato fino
ai ruderi della Ticosa. Fino a quello scheletro
ridotto a brandelli che un tempo era il simbolo
della Como regina della seta, oggi dell'incapacità
di intervenire. E per quegli edifici che dando il
benvenuto in città ricordano l'immobilismo
ventennale la strada sarà ancora lunga. Non sono
bastati vent'anni di polemiche, dibattiti e promesse e
per riportare l'attenzione su angolo di città
dimenticata ci vuole addirittura un cantante. A
settembre inizierà un tour in dieci città italiane
che avrà come location altrettante aree dismesse e
ci sono buone probabilità che il cantante romano
faccia tappa anche a Como. Baglioni si è infatti
da poco laureato - il 24 giugno scorso - in
architettura nella capitale discutendo una testi dal
titolo «Riqualificazione urbana del gasometro di
Roma», che gli ha fruttato un bel 108 su 110. Il
suo interesse per le aree dismesse lo ha portato,
giovedì pomeriggio - si trovava in città per il
concerto di Villa Erba dell'altra sera - a fare un
sopralluogo in forma strettamente privata
nell'area Ticosa accompagnato dal sindaco Stefano Bruni,
dall'assessore alla cultura Sergio Gaddie dal
professor Giorgio Luraschi. Il giro tra i resti
della fabbrica dismessa, che ospita oggi soltanto
senzatetto e clandestini in cerca di un riparo per
la notte, è durato oltre un'ora. «Baglioni -
commenta Gaddi - si è dimostrato molto interessato
alla storia della Ticosa: ha chiesto dettagli e
particolari». Della possibilità che l'idolo di un
buon numero di signore italiane torni a Como a
cantare tra le macerie dell'ex tintostamperia, magari
dando qualche consiglio nella sua nuova veste di
architetto, se ne stanno occupando da un lato gli
uffici di Palazzo Cernezzi e, dall'altro, lo
staff del cantante romano. Con tutta probabilità
l'evento dovrebbe svolgersi a settembre e sarà in
ogni caso riservato a un numero ben definito di
persone, si parla di un centinaio. «Stiamo seriamente
verificando l'ipotesi di portarlo di nuovo a
Como. L'obiettivo vuole essere quello di sollevare
l'attenzione su uno dei simboli del degrado
comasco, ma, più in generale, sul problema delle aree
dismesse che interessa tutta Italia». Intanto,
però, l'iter per la riqualificazione dell'area Ticosa
va avanti: nel mese di agosto la maggioranza
predisporrà la delibera con le prescrizioni
urbanistiche che verrà vagliata dal consiglio comunale a
settembre. Elementi essenziali per il recupero
dell'area sono l'interramento di via Grandi, la
realizzazione di almeno 700 parcheggi ad uso pubblico
oltre a quelli necessari per le attività che vi
sorgeranno e, infine, la previsione di un centro
di produzione privato d'eccellenza ad alta
specializzazione tecnologica anche in stretto
collegamento con l'università. Gi. Ro.

 

17 Luglio

ESTE Varato un piano parcheggi per il concerto di Baglioni Este (F.G.) La cittadina è in fibrillazione per l'evento più importante dell'estate all'ombra della porta Vecchia. Domani sera infatti, nell'anfiteatro del castello, arriva Claudio Baglioni con il suo tour estivo. Di conseguenza Este si prepara a reggere l'urto che un evento del genere può portare. Più di 4mila biglietti sono già stati venduti e, se i posti a sedere sono andati letteralmente "bruciati" nei primi giorni di prevendita, qualche tagliando è ancora disponibile per quelli in piedi. Per quanto concerne invece le notizie di servizio l'Amministrazione ha già predisposto un piano per gestire al meglio le migliaia di auto che si riverseranno in zona: per chi arriva dalla zona di Monselice sono già pronti i parcheggi della Komatsu in via Borgofuro e della scuola Corradini in viale Fiume, con quasi 300 posti auto ciascuno. Chi proviene dal Montagnanese potrà invece fermarsi nell'area park dell'ex Saffa e dirigersi a piedi verso il castello. Saranno comunque a disposizione i soliti parcheggi di via Isidoro Alessi, a ridosso del ponte di San Francesco, e infine di via Stazie Bragadine, nell'area degli impianti sportivi. Carabinieri, polizia municipale e Protezione civile saranno all'opera fin dal tardo pomeriggio perché tutto si svolga senza problemi, ma il consiglio rimane quello di non cercare assolutamente di raggiungere il centro storico per lasciare l'auto vicino al castello.

La provincia di Como 

17 Luglio

 In quattromila a villa erba cernobbio Una lunga attesa resa trepidante dal timore della pioggia poi, finalmente, le prime note come a scacciare un incubo. Il numeroso pubblico - circa quattromila persone - accorso ieri sera a Villa Erba per il concerto di Claudio Baglioni - inserito nel programma del festival «The Rhythm of the Lake» - ha accolto il cantautore romano, come sempre, con la più calorosa delle ovazioni. Il Claudio nazionale è salito sul palco indossando una camicia bianca e pantaloni neri. Il concerto si è aperto con il brano «Strada facendo» e forse la scelta del brano d'esordio non è stata casuale, visto che il brano fu composto proprio sul lago di Como, a Moltrasio. La musica proposta ieri sera è stata quasi sempre acustica. La prima parte del concerto è stata una cavalcata di brani vecchi e nuovi tra cui «Tutto in un abbraccio» tratta dall'ultimo lp «Sono io». È un inno all'affetto, quello che Baglioni, parole sue, ha voluto restituire a chi gli stava di fronte e ha pagato un biglietto, nemmeno troppo a buon mercato. Poi, un volo sopra canzoni distribuite in un lasso di trenta e più anni. Romanò

17 Luglio 

BAGLIONI NEL PARCO DEI MEDICI

Il tour “Cercando” fa tappa a Pratolino, nella villa Demidoff

Martedì il concerto per quattromila Trasporti: Ataf e Trenitalia hanno predisposto un piano straordinario

 

di Luca Girotti

ROMA. Missione impossibile: sono due parole sconosciute al dizionario di Claudio Baglioni che mercoledì sera ha dato il via all’operazione più ardita delle tante di questi 35 anni di carriera: adibire un gasometro, anche se solo per una notte, all’uso di concerto. L’esperimento, anteprima del tour estivo partito venerdì da Cernobbio, è stata anche l’occasione per festeggiare la brillante laurea in architettura (voto 108 su 110) conseguita pochi giorni fa a La Sapienza di Roma. Dal gasometro alla villa medicea, Claudio Baglioni sarà martedì in concerto a Pratolino, nel parco Mediceo di Villa Demidoff: il luogo si inserisce perfettamente nella filosofia di questi concerti dove l’artista punta a raccogliere la bellezza in alcuni dei posti più ricchi di storia e fascino del nostro paese (i Templi di Paestum, Villa Erba a Cernobbio, la Valle dei Templi ad Agrigento, il Teatro Greco di Taormina). Prima del concerto sarà possibile una visita alla tenuta che fu acquistata da Francesco I de’ Medici nel 1568 per farne il soggiorno fiabesco per Bianca Cappello, con interventi del Buontalenti e del Giambologna. Passato poi attraverso i Lorena e i Demidoff, il parco (la villa dell’epoca è andata perduta) è, dal 1981, proprietà della Provincia di Firenze, che l’ha destinato ad uso pubblico. E’ la prima volta che al parco di Villa Demidoff viene effettuato un concerto con un teatro da quattromila posti divisi in quattro settori tutti numerati. Viste le caratteristiche del luogo - è raggiungibile solo attraverso la regionale 65 della Futa - e i limitati parcheggi chi non vorrà perdere l’occasione di vedere in azione Baglioni farà bene a utilizzare i mezzi pubblici. Ataf e Trenitalia hanno predisposto a questo proposito un piano straordinario. Sul sito www.baglionipratolino.it si possono trovare tutte le informazioni utili. Dopo il trionfale tour “Crescendo”, Baglioni ha deciso di intitolare “Cercando” questo nuovo giro di concerti, che sarà anche l’occasione per andare in giro per l’Italia alla ricerca di altre aree dismesse da riqualificare. Nello spettacolo sono presenti sul parco molti strumenti: oltre a quelli più tradizionali, anche un clarino, un vibrafono e alcune fisarmoniche. Nella serata romana il cantante-architetto è partito con la ritmata “Io sono qui” e ha concluso con l’energia di “Via”, passando attraverso un itinerario sonoro di successi vecchi e nuovi: da “Quante volte” a “Strada facendo”, “Notti”, “Avrai” alle nuove “Tutto in un abbraccio”, “Mai più come te”, “Grand’uomo” e “Tienimi con te”. «Mi sono appassionato alle storie che hanno attraversato l’area del gasometro - ha detto Baglioni - si tratta di una zona (officina San Paolo, nel quartiere Ostiense n.d.r.) che dal Novecento vive e dà alimento alla capitale, dalla capacità di cucinare a quella di illuminare le strade. Ha un fascino formidabile. Io non ero un ragazzino di questa borgata, ma di Centocelle, dall’altra parte di Roma e ogni volta che vedevo questo misterioso cilindro magico mio padre mi spiegava che conteneva il gas e io pensavo: “Da qui uscirà prima o poi una sorpresa...”. Così ho iniziato a fare studi su quest’area e a leggere storie delle famiglie dei gasisti che, un po’ come accade nelle miniere, qui facevano comunioni e battesimi. Queste - ha detto il cantante - potrebbero diventare, se riqualificate, le nuove piazze della città. Sono sempre più convinto che l’ambiente faccia la vita delle persone». Dopo Pratolino, Baglioni canterà il 28 a Paestum (Napoli), il 29 a Potenza e il 21 a Manduria (Taranto) e, ad agosto il 1 a Lecce; il 3 a Trani (Bari), il 4 a Lucera (Fg), il 6 e 7 a Nettuno (Roma), il 9 a Cagliari, l’11 ad Alghero, il 18 a Diamante (Cs), il 20 a Catanzaro, il 22 a Taormina, il 23 a Siracusa, il 25 a Palermo, il 28 a Matera, il 30 a Siena e il 31 a Macerata. Il tour sì conclude il 2 settembre ad Udine e il 3 a Vicenza.

 

17 Luglio 

Martedì 20 luglio il Parco Mediceo di Pratolino ospiterà un concerto di Claudio Baglioni

L’Inizio del concerto è alle 21.15, l’apertura dei cancelli alle 18.30.
Il primo consiglio è di arrivare presto al Parco. Oltre ad evitare le punte di traffico si potrà visitare questo bellissimo complesso naturale ed architettonico. A chi vorrà seguire questo consiglio segnaliamo che alle 18,30 la Direzione del Parco ha previsto una visita guidata con partenza dalla Locanda.
All'interno del Parco saranno in funzione tre punti di ristoro: nell’edificio della Locanda, all’area cinematografica e all’interno dell'area di spettacolo.
Non è ammesso l'uso e l'introduzione nello spazio adibito al concerto di apparecchi per la registrazione audio e video, comprese cineprese e macchine fotografiche anche digitali. Non sarà consentito introdurre bottiglie, alcolici, ombrelli o ogni altro oggetto contundente o pericoloso. Il nuovo tour estivo di Baglioni toccherà, insieme a Pratolino, i luoghi più ricchi di storia e fascino del nostro Paese (anfiteatri greci e romani, antiche ville, piazze storiche, parchi.

Note sul Parco di Villa Demidoff
La tenuta di Pratolino fu acquistata nel 1568 da Francesco I de' Medici, che dette incarico al Buontalenti di trasformarla in un soggiorno fiabesco per Bianca Cappello. I lavori furono eseguiti dal 1569 al 1581.
La villa, ora perduta, circondata da un parco di abetine, aveva al piano terreno un complesso di grotte artificiali, con giochi d'acqua e automi. Anche il parco era pieno di fantasiose trovate e tutto il complesso aveva un'anima omogenea.
Lasciati in abbandono, la villa ed il suo parco furono rispettivamente demolita e ristrutturato dal Granduca Ferdinando III di Lorena.
Successivamente il complesso venne venduto al Principe Paolo Demidoff che nel 1872 fece trasformare il superstite edificio della Paggeria nell'attuale villa, restaurare le altre strutture rinascimentali e ripristinare il parco.
Il 4 agosto 1981 il complesso viene acquistato dalla Amministrazione Provinciale di Firenze per essere destinato ad uso pubblico.
Dell'impianto rinascimentale sono giunte a noi la colossale statua dell'Appennino, del Giambologna e aiuti, con il laghetto prospiciente, la scalea del dio Pan, la cappella a pianta centrale con cupola, progettata dal Buontalenti.
Come comportarsi nel parco
- camminare solo sui sentieri segnalati
- rispettare alberi e animali
- fare attenzione a dove si lasciano i mozziconi di sigarette
- non accendere mai fuochi
- non bere l'acqua delle fonti perché non è potabile
- gettare i rifiuti negli appositi cestini

Informazioni utili per il concerto di Firenze
Come si arriva
- Per arrivare al concerto è vivamente consigliato l'uso del mezzo pubblico. I tre parcheggi esistenti (due in prossimità del parco e uno subito dietro denominato dell'Uccellatoio) potrebbero riempirsi con grande velocità rendendo difficile trovare una sistemazione per le macchine in eccesso. Il potenziamento dei servizi pubblici (bus e treno) rende la scelta più semplice come evidenziato nel testo qua sotto.
- Auto e moto: il Parco di Villa Demidoff si trova circa dieci chilometri a nord di Firenze (partendo da Piazza della Libertà). In particolare dal Ponte Rosso si prende la Strada Regionale 65 della Futa (via Bolognese) verso Borgo San Lorenzo (sui cartelli è segnata ancora come SS, su alcune carte stradali è indicata come SP, ma è comunque la 65). Seguendo sempre la strada principale si incontrano nell'ordine le località La Lastra, Trespiano e Montorsoli. Poco dopo Montorsoli si trova il bivio per Monte Morello (la SP 130 è a sinistra). Tenendo la destra basta percorrere alcune centinaia di metri e si incontra un semaforo: è quello il primo ingresso al parco per chi viene da Firenze (ingresso B). Qui dentro c'è un parcheggio da 700 posti circa. Quando questo sarà esaurito si potrà proseguire per la SR 65 verso Pratolino-Vaglia dove si trova l'altro ingresso (è indicato in pianta come A) ed un'altra zona parcheggio da 300 posti circa. Quando anche questo parcheggio sarà completato, si potrà parcheggiare solo in zona "Uccellatoio". Questo parcheggio si trova vicino al Parco, a circa duecento metri a piedi dall'ingresso A, ma vi si accede (venendo da Firenze) prendendo a sinistra il bivio per la SP 130 verso Monte Morello. E' consigliabile consultare la pianta che potete scaricare da questo sito. I tre parcheggi sono gestiti da personale della protezione civile e sono gratuiti.
- Mezzi pubblici
- Al Parco di Pratolino si arriva normalmente anche con i mezzi pubblici ed in particolare con
- - l'autobus ATAF 25/A con partenza da Piazza Stazione, lato arrivi.
- SITA con partenza da Piazza Stazione
- - CAP con partenza da Via Nazionale
- In occasione del concerto di Baglioni sono state organizzate iniziative speciali che intendono integrare i grandi parcheggi cittadini con bus e treno. In particolare:
- - ATAF: l'azienda di trasporto pubblico fiorentina realizzerà per l'andata oltre alle corse normali, quattro corse straordinarie con partenza da Piazza Stazione e fermata eccezionale al parcheggio del Parterre. Arrivando da altre zone della città si potrà dunque parcheggiare qui l'auto (tariffa speciale oraria di 0,90 euro (sconto del 40%) a chi si presenta con il biglietto o il voucher del concerto) e poi prendere il bus verso Villa Demidoff. Per il ritorno l'Ataf garantirà un numero adeguato di mezzi verso Firenze (Piazza Stazione) con fermata eccezionale al Parterre.
- - TRENO: il Parco di Villa Demidoff dista meno di tre chilometri dalla stazione di Fontebuona. Il giorno del concerto un servizio di bus navetta realizzato da Li-nea garantirà dalle 17,00 il passaggio da e per il Parco. Il treno è dunque un mezzo fortemente consigliato per arrivare e tornare dal concerto. Oltre ai normali treni che percorrono durante la giornata la linea Faentina, Trenitalia ha disposto una treno straordinario con partenza da Santa Maria Novella.

16 Luglio 

Claudio Baglioni a Cernobbio Dopo Bob Dylan, Giorgia, Pino Daniele e i Deep Purple, il calendario del festival «The Rhythm of the Lake» prosegue con un grande nome della canzone italiana. Sul palco nel parco di Villa Erba, a Cernobbio, ci sarà Claudio Baglioni (foto) , accompagnato da cinque polistrumentisti, nell’ambito del suo «Cercando Tour 2004». CLAUDIO BAGLIONI, Villa Erba, Cernobbio (Co), ore 21, biglietti 40,30/34,50/23, tel. 031.24.21.76

16 Luglio 

Al via stasera da Cernobbio il nuovo tour estivo «Cercando», per il cantautore che ha appena conseguito la laurea in Architettura Baglioni, un tour di musica e bellezza «La tv è l’ultimo dei miei pensieri» - «Torno volentieri a Brescia e amo la Franciacorta» Emanuela Castellini ROMA Claudio Baglioni, neo architetto, inaugura questa sera a Villa Erba di Cernobbio il nuovo tour estivo denominato «Cercando», che farà tappa in alcuni dei luoghi d’arte italiani ricchi di storia e di fascino. - Baglioni, perché «Cercando»? Cercando cosa? «Di cogliere, ma anche di dare un senso al viaggio della vita; di lasciare una traccia, il più possibile significativa, del proprio passaggio, di essere un punto di congiunzione tra i valori del passato e quelli del futuro». E ancora: «Di riportare sotto i riflettori alcuni tra i luoghi più suggestivi del nostro Paese; provare ad essere portatori di una nuova bellezza in quei luoghi nascosti, dimenticati o feriti dove la vita non abita più». Gli scenari scelti, in questa ottica, per le varie tappe della tournée vanno dal Parco Mediceo di Firenze il 20 luglio, ai Templi di Paestum il 28, al Teatro Greco di Taormina il 22 agosto, dalla valle dei Templi di Agrigento il 26, allo Sferisterio di Macerata il 31 agosto. Claudio Baglioni, in ottima forma, ha tagliato, a 53 anni, il traguardo della laurea con 108/110, pagando per 25 anni le tasse universitarie, discutendo una tesi di laurea sul restauro architettonico e la riqualificazione urbana del gazometro di Roma. - Parlando di riqualificazione delle aree dimesse qual è la sua tesi? «In un momento in cui la tendenza modaiola è quella di recuperare l’archeologia industriale per farne strane mediateche o librerie, mi piacerebbe che diventassero le nuove piazze dove le persone possano tornare a socializzare. Ad esempio, l’ area del Gazometro, dove ho festeggiato con un piccolo concerto, la mia festa di laurea, era un mondo a sé stante, come quello delle miniere, lì si celebravano battesimi, cresime e comunioni. Per me che venivo dalla borgata di Centocelle vederlo provocava sempre un’enorme emozione». - La sua ha tutta l’aria di essere una laurea fortemente voluta... Sorride. «Sì. Mia madre mi spinse verso la musica, lo studio - diceva - ti rovina gli occhi, che poi si sono rovinati lo stesso. E pensare che mio figlio Giovanni, che studia Giurisprudenza, quando alla mia tesi gli hanno chiesto quale sarebbe stata la sua ha risposto: «Nuovi capi di imputazione per quelli che riqualificano le aree», pensate un po’...». - Lei in televisione ha trionfato in molti programmi. A quando un suo ritorno in televisione? «Qualsiasi artista è ammaliato dalla grande platea televisiva - risponde Claudio Baglioni -, ma in questo momento è l’ultimo dei miei pensieri perché la tv vive un momento pericoloso: scotenna chiunque. E anche noi cantanti, andando in tivù, diamo il peggio di noi stessi». - In cantiere c’è un nuovo disco? «Per quanto abbia fiducia nei miei mezzi (quando dovevo laurearmi, terminati i concerti andavo a casa a studiare, e il mattino dopo, spesso, davo gli esami), non riesco a fare molte cose insieme. Dai concerti, spesso, nascono le idee per fare i dischi. Vedremo alla fine della tournée». - Lei ha tenuto concerti a Brescia. Qual è il suo rapporto con la nostra città? «Buono. Vengo sempre con piacere perché le persone mi dimostrano affetto e simpatia. E poi, il vostro centro storico è ricco di fascino, come i dintorni. Trovo la Franciacorta - conclude simpaticamente il cantautore di "Strada facendo" - un luogo davvero speciale».

La provincia di Como

16 Luglio 

Nel 1972 la registrazione di «Questo piccolo grande amore» lo consacra ufficialmente come stella della musica leggera Il decollo comincia da San Francesco Stroncato dal direttore artistico della Rca, ebbe successo «cantando» Zeffirelli «Claudio Baglioni», 1970 Tanto questo non farà mai niente». Il giudizio, lapidario, è attribuito a tal Ettore Zeppagno, direttore artistico della Rca alla fine degli anni '60. Oggetto della stroncatura, un sedicenne di poche speranze: un tipo allampanato, tristarello, col naso lungo e vestito di nero. Sulla carta d'identità, sopra la riga "nome", c'era scritto Claudio; e su quella "cognome", Baglioni. Facile, col senno di poi, farsi beffe della scarsa lungimiranza del Zeppegno. Ma nel 1967, anno della stroncatura, era difficile prevedere l'oceanico successo del futuro "Claudio nazionale". I primi vinile sono del 1969: tra quelli spicca Notte di Natale, brano strappalacrime su un amore finito. Il 1970 vede il debutto su 45 giri: da una parte c'è la lieve Una favola blu (alla quale Baglioni presta solo la voce), dall'altra Signora Lia, storia di tradimento e di rimorso. Segue dopo poco un altro 45 giri, dove Baglioni ripropone Notte di Natale e la campagnola Isolina. Il successo è ancora una chimera, e per non scomparire Baglioni s'adatta a comporre brani per voci altrui. Di pari passo, ripropone canzoni di gusto sanremese (edite solo di recente come Rarità) firmate da personaggi come Albano (13 Storia d'oggi), Don Backy (Bianchi cristalli sereni), Giancarlo Bigazzi (Non voglio innamorarmi mai). C'è pure il tempo per il primo album intitolato, con somma fantasia, Claudio Baglioni: vende uno striminzito migliaio di copie, e finisce presto al macero. Il successo, però, è dietro l'angolo. Non certo grazie al suo secondo lp Un cantastorie dei nostri giorni, una raccolta di brani vecchi e nuovi che passa quasi inosservata. Ci vuole un miracolo per sfondare. E il miracolo arriva. Ci pensa San Francesco: Baglioni interpreta tre brani della colonna sonora del film Fratello Sole, sorella Luna di Franco Zeffirelli. Caso sì, caso no, da lì in avanti Baglioni decolla. Il 27 agosto iniziano le registrazioni di Questo piccolo grande amore, album anticipato da un 45 giri che, inizialmente, contiene il brano omonimo e il "sovversivo" Caro padrone, prontamente sostituito dalla più rassicurante Porta Portese. È l'apoteosi. Baglioni si vede trasformato in un amen da volenteroso sconosciuto, in stella di prima grandezza. Funziona la formula del concept album, canzoni legate l'una all'altra da un unico filo conduttore: nella fattispecie, una storia d'amore post adolescenziale. Nel 1973 Baglioni ci riprova con Gira che ti rigira amore bello, racconto di un avventuroso (e infine tragico) viaggio su una Due Cavalli. Gli arrangiamenti sono ancora di Tony Mimms. Ma, nonostante la maggior cura dei particolari e la presenza di canzoni del calibro di Amore bello, il lavoro vende bene, ma non sfonda. L'inerzia è però tutta a favore di Claudio, che appena un anno dopo sforna il "rivoluzionario" E tu registrato a Parigi, con la visionaria impronta di Vangelis Papathanassiou. Il brano eponimo ripete il boom di Questo piccolo grande amore, e il nome di Baglioni entra definitivamente nell'Olimpo della musica italiana. Da lì in avanti è una cavalcata inarrestabile. Il clamoroso trionfo del malinconico-leopardiano Sabato Pomeriggio, arrangiato da Luis Enrique Bacalov e uscito nel 1975, fa capire a Baglioni di essere pronto per l'"autarchia". Nel gennaio 1977 esce Solo (titolo emblematico), dove rinuncia alla storica collaborazione di Tonino Coggio e si propone come unico autore, produttore e arrangiatore. Del 1978 è E tu come stai? e, dopo tre anni di trepida attesa, Strada facendo. Poi, nel 1982, la "chicca" di Avrai, incisa in soli due giorni a Londra per celebrare la nascita del figlio Giovanni. Comincia l'epoca dei grandi tour, fedelmente seguiti da album live arricchiti da qualche inedito. E per Baglioni, placati i furori giovanili, arriva la maturità. Scaglionati nel tempo si susseguono La vita è adesso (1985, considerato da molti come il capolavoro di Baglioni), il doppio Oltre (1990, con duetti insieme a Pino Daniele, Mia Martini, Youssou N'Dour), Io sono qui (1995, di accattivante taglio cinematografico), Viaggiatore sulla coda del tempo (2000, un fenomeno più mediatico che artistico) e l'ultimo Sono io (2003), sintesi originale di trent'anni e più di carriera. In mezzo anche alcuni divertissement: come Anime in Gioco, scanzonata rielaborazione di sigle Tv e hit degli anni '70, o come il singolo Da me a te, inno della Nazionale di calcio. E. R.

La provincia di Como

16 Luglio 

il programma Biglietti disponibili cancelli aperti a partire dalle 18 Lo spettacolo di questa sera che vedrà protagonista Claudio Baglioni è previsto per le 21 a villa Erba di Cernobbio, Como. Per accedere al concerto c'è ancora la disponibilità di qualche biglietto di platea. I costi degli ingressi variano: primo settore, 40,30 euro (platea numerata), secondo settore 34,50 euro (platea numerata), terzo settore 23 euro (posto unico in piedi). Le casse verranno aperte oggi pomeriggio alle 15, mentre i cancelli alle 18.30. Giunto alla sua quinta edizione, «The Rhythm of the Lake», il festival di musica internazionale, organizzato dalla Four One Music, in programma fino al 24 luglio, dopo Bob Dylan, Pino Daniele e Deep Purple, ospita il nazionale Claudio Baglioni. Anche per lui sarà l'unica data lombarda e il cantautore romano si esibirà sul grande palco situato nel parco di villa Erba di fronte all'ingresso della villa Antica (la stessa esclusiva location utilizzata anche per il concerto di Pino Daniele). Baglioni presenterà il suo «Cercando Tour 2004». Il tour proseguirà attraverso luoghi ricchi di storia e fascino andando alla ricerca anche di altri luoghi che potrebbero essere riutilizzati e rivissuti in futuro. Il tutto con il linguaggio della musica popolare, «Cercando» nuove forme di spettacolo. Infoline Four One Music, tel. 031/242176, www.fourone.it

La provincia di Como

16 Luglio 

Enrico Romanò 

Rieccolo qua, Claudio Baglioni. Lo avevamo lasciato al Pianella di Cucciago, giusto lo scorso gennaio, ad affabulare il palasport con il suo Crescendo di note. Prima ancora, ma nemmeno poi tanto, lo avevamo invece visto protagonista di una serata da Incanto al teatro Sociale di Como: era il giugno 2001. Adesso il "Claudio nazionale" è tornato. Nella sontuosa cornice di Villa Erba a Cernobbio - stasera alle 21 - per ribadire il legame speciale con il Lario, i lariani, e tutto quel che ci sta attorno. Un affetto contraccambiato, tra l'altro: ci fosse bisogno di conferme, ecco l'immancabile sold-out che accompagna ogni sua apparizione. Non poteva essere altrimenti, visto che proprio le acque del lago hanno battezzato uno degli album che gli sono più cari: quello Strada facendo che ha preso le mosse da Moltrasio, molto prima che questo divenisse tappa obbligata per i Vip di mezzo mondo. Con la laurea di architetto in tasca (conquistata appena lo scorso 24 giugno con 108 punti su 110) e con tanta voglia di rimettersi in gioco, Baglioni promette uno spettacolo nuovo, stasera: più solare di Incanto, più intimo di Crescendo. Si chiama, il suo nuovo tour, Cercando ed è, come ama dire lui stesso, un viaggio attraverso «spazi nuovi per uomini nuovi»: un percorso reale e virtuale insieme, rischiarato dalla luce interiore della musica popolare. A poche ore dal concerto, Baglioni affida le sue emozioni e i suoi progetti a La Provincia. E quel che esce dalla sua confessione è il ritratto di un artista al quale i milioni di dischi venduti non hanno rubato la voglia di sognare. Baglioni, allora: com'è il mondo visto attraverso gli occhi di un architetto? «Direi che non cambia molto, anche se adesso, quando entro in un edificio, ho il "vizio" di guardare con un po' più di attenzione quello che mi sta attorno. Ormai è una specie di riflesso condizionato. Per il resto, il mondo va avanti allo stesso modo, caotico come sempre: dal punto di vista generale, ma anche da quello squisitamente architettonico». In che senso? «Nel senso che il nostro è un Paese che negli ultimi cinquant'anni ha prodotto poca vera architettura: e non parlo solo di quella monumentale. Abbiamo assistito al progressivo degrado, anche urbanistico, del nostro territorio. Di contro, possediamo edifici di notevole importanza che sono stati abbandonati a loro stessi, e ora sono lì in piedi ad accusare la nostra negligenza». Come la Ticosa di Como, che Claudio Baglioni ha visitato ieri pomeriggio. «Baglioni è rimasto affascinato dagli spazi abbandonati e decadenti - si legge in una nota diffusa dal Comune - dall'imponenza dell'interno dell'edificio della Santarella e si è fatto raccontare dal sindaco e dall'assessore alla Cultura l'intera storia dell'ex tintostamperia». «Questo mio ultimo tour - spiega l'artista a La Provincia - si sviluppa su due linee. Una è quella della memoria storica, della bellezza che rivive nelle ville, nei teatri e negli anfiteatri: sono beni che vanno tenuti vivi e vitali, anche grazie all'intrattenimento musicale. L'altra è quella della riscoperta di tutto quel patrimonio dimenticato, fatto soprattutto di architettura industriale, che cade sotto la terminologia di aree dismesse; cercando, se non altro, di segnalare almeno i casi più notevoli. E il mezzo di questa riscoperta è la musica, anche se magari dentro questi stabili sarà possibile organizzare solo piccoli concerti per un pubblico ristretto, visto che molte di queste strutture sono in precarie condizioni di sicurezza. Lo scopo è di riportare questi edifici in attività: senza tradire le funzioni per le quali sono stati pensati, ma tentando di attribuire loro anche nuovi significati. E quello di Villa Erba, che concerto sarà? «Sarà ridotto all'essenza musicale. Mi muoverò su un palco di piccole dimensioni, che anche questa volta ho disegnato io. Ci saranno cinque musicisti più il sottoscritto: a differenza di altre volte, mi troverò a dover suonare parecchio. La struttura portante è costituita da tre linee che si intersecano tra di loro: una acustica, una elettrica, e una anche elettronica, diciamo di atmosfera». Che cosa ascolteremo? «Sarà un concerto piuttosto corposo. Durerà due ore e quarantacinque, due ore e cinquanta. Percorreremo un po' tutto il repertorio della mia carriera. Però con una sostanziosa presenza di canzoni che da parecchio non eseguivo dal vivo. Sono andato a riprendere diversi brani di atmosfera degli anni Settanta, come Gagarin, oppure come E ancora la pioggia cadrà. Sono brani intensi e forse meno noti, che alternerò a quelli più popolari. Al contrario dei precedenti, questo sarà un concerto che concede meno allo spettacolo, per concentrarsi di più sulla musica. C'è un unico elemento scenico importante: cinque grandi "uomini della luce", che portano tra le braccia dischi luminosi che prendono la luce, e la riflettono sul pubblico. E' un po' il leit-motiv di Cercando: la ricerca, simboleggiata proprio dalla luce, della verità, della conoscenza, dell'innocenza, della speranza». Intanto già monta l'attesa per il prossimo album... «Beh, diciamo che ogni tanto ci penso, e anche con un poco di terrore, perché non c'è mai tempo per fermarsi un attimo, e per metterci mano con un po' di calma: sono quattro anni di fila che sono in tour. Ma questi giri mi servono anche per raccogliere nuove suggestioni, nuova "benzina". Credo che non appena avrò terminato quest'ultima esperienza, quindi nel mese di settembre, sarà il momento di fare una pausa, e di lavorare all'album». Quale sarà il filo conduttore? «Ci sono alcuni temi che mi stanno intrigando. Dal punto di vista sonoro, sarà un lavoro dove prevarrà il musicista vero, lo strumento reale, dove le campionature e l'elettronica avranno un ruolo minimo. Dal punto di vista dei testi, secondo me c'è ancora un tema molto importante che può essere sviluppato, antico eppure sempre ricco di nuovi spunti: quello del futuro, con le eterne domande "Chi siamo?" e "Dove stiamo andando?". Cercherò di raccontare il mondo che stiamo vivendo: un mondo molto complicato, fatto di storie grandi e di storie piccole, ma tutte egualmente importanti». Intanto torna a respirare l'aria del lago. Come ci si trova? «Beh, io sul lago ci ho abitato. Stavo in una casa di Moltrasio, ci sono rimasto per tre mesi, era forse il 1980, mentre componevo Strada facendo, un album che per me è stato di grande cambiamento. Credo che Moltrasio sia l'unico posto dove posso dire di aver abitato per davvero, a parte Roma. Ricordo questo panorama, questo mondo particolare che è diventato anche un po' mio. Ci sono immagini che probabilmente porterò dentro di me per sempre: il cielo, i colori... Ricordo tra l'altro che era un inverno piuttosto freddo e piovoso, e io un po' dovevo fare forza su me stesso per scrivere canzoni felici in un clima di così struggente malinconia. È inevitabile che tra me e il lago si sia creato un legame particolare. È difficile staccarsi da un luogo che ha ispirato». E adesso è meta di vip... «Di "vippissimi", direi. Ricordo il lago come un luogo tranquillo, abitato da gente riservata e per bene. E penso che, a dispetto dei divi, lo spirito delle persone non sia cambiato affatto».

La provincia di Como

16 Luglio 

editoria Soltanto tre libri, tante fotografie e altrettanti dvd Tre-titoli-tre. Tanto prolifico quando c'è da mettere pensieri ed emozioni in note, quanto restio davanti alla sfida della pagina bianca. Non a caso, protagoniste del primo volume con il placet di Baglioni non sono le parole, ma le immagini. E' il 1986 quando per i tipi di Rusconi esce "Notti di note", racconto partorito insieme al fotografo Guido Harari giusto un anno dopo l'uscita dell'album "La vita è adesso". Per il raddoppio bisogna aspettare solo pochi mesi: sempre per Rusconi, nel 1987 è uscito "Assolo. Non solo", documento visivo dell'omonimo tour. Del 1998, invece, il terzo libro, edito da Mondadori: una sorta di diario per immagini e testo, in cui Baglioni rivive le tappe del Tour giallo e del Tour rosso. Recentissima l'avventura dei Dvd. L'ultimo in ordine di tempo è "Tutto in un abbraccio", testimonianza del concerto del 1° luglio 2003 allo stadio Olimpico di Roma. L'avventura in Vhs parte invece nel 1991 con "Oltre una bellissima notte", video del concerto del luglio 1991 "Oltre", mentre nel novembre 1996 vede la luce "Baglioni nel rosso", testimone del "Tour Rosso". Segue nel 1997 "Il meglio di Anima mia" tratto dalla trasmissione Tv di Fabio Fazio. Quindi, nel dicembre 2000 "Acustico - Sogno di una notte di note" dedicato alla performance del settembre 2000 al Teatro Romano di Benevento.

La provincia di Como

16 Luglio 

Curiosita' L'artista-architetto «affascinato dall'ambiente». Con il cantante Bruni e Gaddi Baglioni in Ticosa, un blitz in gran segreto Stasera sul palco Claudio Baglioni si esibisce alle 21 a Villa Erba Sopralluogo in gran segreto alla Ticosa per il neo-architetto Claudio Baglioni. Ieri pomeriggio il cantante ha visitato la struttura insieme al sindaco Stefano Bruni e all'assessore alla cultura Sergio Gaddi. Proprio quest'ultimo racconta: «Baglioni si è dimostrato molto interessato ed ha apprezzato il fascino di un'area comunque nodale della città di Como. Una persona come lui è in grado di rendere nota la Ticosa anche a livello nazionale». Un'ora di visita prima tra le macerie degli shed, quindi al primo piano del copro «c», poi nella parte ristrutturata dal Comune, dove gli studenti della fondazione Ratti stavano lavorando per allestire la mostra. Sembra che l'attenzione del cantante si sia concentrata in particolare sull'edificio Santarella: Baglioni sarebbe rimasto affascinato dagli spazi abbandonati e decadenti, facendosi raccontare da sindaco e dall' assessore l'intera storia dell'ex tintostamperia, comprese le ultime vicissitudini. Domani il cantante è atteso da migliaia di fans a Villa Erba, ma visto il particolare interesse in qualità di architetto per le aree dismesse, il fascino della Ticosa potrebbe convincerlo a organizzare un evento artistico tra i ruderi. Baglioni sta infatti programmando un tour tra le aree italiane dismesse che potrebbe coinvolgere e mettere sotto le luci dei riflettori anche Como

La provincia di Como

16 Luglio 

 

l'opinione La giornalista Silvana Giacobini: «Le sue canzoni, la mia memoria» (sa.ce. ) - Anche Silvana Giacobini, il direttore del settimanale di costume e spettacolo «Chi», edito da Mondadori, mostra di apprezzare molto le canzoni di Claudio Baglioni, il cantante romano che si esibirà questa sera davanti alla platea comasca. Come tanti dei fans del “divo” Claudio, diversi forse dal punto di vista anagrafico ma accomunati dalla passione per le melodie coinvolgenti e i testi romantici, anche la giornalista sottolinea l'importanza di alcuni particolari grandi successi del musicista come colonna sonora dei propri ricordi. Basta riascoltare anche poche note per evocare alla mente i momenti del passato. «Le canzoni di Baglioni sono per me il filo della memoria della vita - afferma Silvana Giacobini - Potrei citare brani notissimi che tutti conoscono come “Piccolo grande amore”, “Tu come stai”, ma anche “Io sono qui” oppure “La vita è adesso”. Non so dire quale sia la più bella o la più importante, ognuna di loro mi è rimasta sotto la pelle e riaffora come una emozione profonda ogni volta, ad ogni ascolto».

La provincia di Como

16 Luglio 

 attrice Elisabetta De Palo Sara Cerrato Non so se posso definirmi una vera e propria fan di Claudio Baglioni. Nel tempo, si sa, i gusti musicali possono modificarsi e nella mia vita mi sono presto innamorata del jazz che vivo in prima persona sul palco. Baglioni però con la sua musica davvero inconfondibile, resta un personaggio notevole del nostro panorama nazionale. Lo apprezzo molto per alcune sue scelte coerenti e per la capacità di restare fedele a se stesso nonostante le trasformazioni». A parlare è Elisabetta De Palo, che il grande pubblico conosce per la sua interpretazione, nei panni di Mirella Bonelli, sul set di Vivere, la soap lariana. Invece lei è anche un'apprezzata cantante jazz e proprio come addetta ai lavori, oltre che come estimatrice di Baglioni, accetta questa chiacchierata sul cantante che suonerà stasera sul Lario. Signora De Palo, c'è un ricordo che la lega particolarmente a questo artista e alle sue più celebri canzoni? Sicuramente molti ma in particolare, il ricordo più bello è quello legato al mio amore. Ricordo che quando ero fidanzata con quello che sarebbe diventato poi il padre di mia figlia, lui suonava per me alla chitarra Questo piccolo grande amore, la più famosa e intensa, sicuramente, tra le sue canzoni (contenuta nell'omonimo album datato 1972, ndr). Ricordo che quando attaccava con il celebre «Quella sua maglietta fina…», era per me un'emozione grandissima. Mi emozionavo perché per il mio innamorato, la “maglietta fina” della canzone ero io. Credo che questa capacità di scrivere testi in cui ci si possa identificare sia davvero importantissima, capace di giustificare la fama del personaggio. Durante la sua lunga avventura artistica, Baglioni ha attraversato varie fasi. Quale apprezza maggiormente? A dire la verità, non posso affermare di preferire un periodo piuttosto che un altro di questo autore. Anzi, proprio la sua longevità artistica è un elemento che gioca a suo favore. Mi piacciono ovviamente i successi del passato come E tu (altra hit contenuta nell'omonimo album del '74) ma anche i brani bellissimi degli anni 80, tra cui Strada facendo (il brano risale all'81 e anche in questo caso l'album porta lo stesso nome ndr). Tra le più “recenti” non i può dimenticare un brano davvero bello, con un testo struggente come Mille giorni di te e di me (successo appartenente al cd Oltre del '91, ndr). Dunque la musica di Baglioni ci accompagna con immutata fortuna da trent'anni? Sì e non per tutti accade lo stesso. Pensi all'ultimo Battisti, con i testi di Panella. A mio modo di vedere, aveva purtroppo perso quella linea melodica che ce lo aveva fatto tanto apprezzare negli anni migliori. Il “divo” Claudio invece non subisce il tempo che passa? Direi di no. La sua evoluzione alla ricerca di un linguaggio meno scontato è importante e da sottolineare positivamente. In più non ha perso il fascino di una vocalità che va a colpire le corde dell'anima. Lo sa bene il suo pubblico che è composto da gente che lo ha amato in passato e continua ad amarlo ma anche da tanti giovani. Quando ero ragazza non avrei mai pensato di essere fan di cantanti apprezzati da mia madre. Per Baglioni succede anche questo ed è bello perché significa che la musica può unire le generazioni. Che dire inoltre del fascino che Baglioni esercita da sempre sulle platee femminili? Insomma, è vero anche questo. Lo vediamo in scena da una vita ma sembra sempre un ragazzo. E' bello e ha fascino. Per questo piace alle signore e alle ragazze.

Metro

16 luglio 2004

BAGLIONI A VILLA ERBA

Il divo Claudio si riaffaccia in Lombardia.
Con una fresca laurea in Architettura
e un nuovo tour da dividersi fra aree
dismesse recuperate all'arte
e spazi di bellezza naturali.
Alla seconda si questa appartiene
il Parco di Vilal Este a Cernobbio,
dove stasera Baglioni (ore 21.00
30/35 euro più prevendita)
proporrà un concerto abilmente diviso
fra momenti acustici, elettrci ed alettronici.
Rispetto alla produzioni Kolossal a cui
Claudio ci ha abituato, questo recital
si annuncia più minimale e intimista, giocato
più sulla musica e voce che non su ballerini
ed effetti speciali. Sarà l'occasione
per riascoltare classici sempreverdi
e qualche ripescaggio a sorpresa, nel consueto
stile melodico-sentimentale del cantautore.

 

16 luglio 2004

BAGLIONI UN ARCHITETTO SUL LAGO

Dopo Bob Dylan, Pino Daniele e i Deep Purple,
anche Baglioni questa sera entar a far parte
del già ricco cast della Kermess "The rhythm of the lake",
di scena a Villa Erba a Cernobbio (Como).
Anche per il neo Architetto (laureatosi a Roma
lo scorso 24 Giugno col voto di 108/110)
si tratterà dell'unica data lombarda in programma.
La scaletta dello show, scandita da una tripla anima
acustica, elettrica ed elettronica, avrà come protagonista
l'ultimo album "Sono io - L'uomo della storia accanto".
informazioni allo 031/3491

TGCOM.IT

15 luglio 2004

Con Baglioni Cercando sorprese live

Prima tappa a Cernobbio il 16 luglio

Dopo l'anteprima tenutasi al gazometro di Roma il
13 luglio, Claudio Baglioni dà il via al suo tour
estivo "Cercando 2004" da Cernobbio al Festival
"The Rhythm of the Lake", per poi girare in 25
date tutta l'Italia. Il tour si concluderà a Vicenza
il 3 settembre. A concerti "tradizionali", con
momenti acustici, atmosfere elettroniche e
l'energia del rock, si alternernano momenti live inediti,
all'alba o al tramonto, con brani a sorpresa.


La scaletta del concerto include brani più
recenti, vecchi successi e chicche come "Signora delle
ore scure", "Ancora la pioggia cadra" e
"Gagarin". Molto spazio sarà dedicato alle canzoni
dell'ultimo album "Sono io l'uomo della storia accanto".
Tra queste "Tutto in un abbraccio", "Mai più come
te", "Sono io" e "Grand'uomo", e medley amati
come "Noi no", "Mille giorni di te e di me" e "Via".

Il cantautore romano è accompagnato sul palco da
un supergruppo di cinque polistrumentisti di
livello internazionale, coordinati e diretti da Paolo
Gianolio. Baglioni canterà in luoghi insoliti,
ricchi di storia: anfiteatri romani (come il 23
luglio a Siracusa), Teatri Greci (il 22 luglio a
Taormina) antiche ville e parchi.  Lo stesso slogan
del tour di Baglioni è "cercando spazi nuovi per
uomini nuovi".

Tra le 25 tappe della tournée sono previsti anche
concerti privati, non in presenza di pubblico.
"Verranno solo filmati - ha detto il cantautore
romano - poiché il tour segue due percorsi: uno in
aree storiche e un altro in zone ancora da
ristrutturare, come l'Arsenale di Venezia". Il tour
rappresenta per l'artista romano un modo per
festeggiare la laurea in architettura (voto 108/110)
conseguita pochi giorni fa a La Sapienza di Roma.


INFORMAZIONI
16 Luglio Parco Di Villa Erba, Como
Inizio spettacolo: ore 21.00
prezzi: i settore euro 40,30 (platea numerata)
II settore euro 34,50 (platea numerata)
III settore euro 23 (posto unico in piedi)
Apertura casse: ore 15.00
Aperture cancelli: ore 18.30
Biglietti di platea ancora disponibili
Infoline e prevendite Four One Music Tel.
031/242176 – www.Fourone.It

TUTTE LE DATE DEL TOUR
18 luglio a Este (Pordenone), il 20 a Firenze, il
26 a San Leucio (Caserta), il
28 a Paestum (Napoli), il 29 a Potenza e il 21 a
Manduria (Taranto) e, ad agosto il 1 a Lecce; il
3 a Trani (Bari), il 4 a Lucera (Fg), il 6 e 7 a
Nettuno (Roma), il 9 a Cagliari, l'11 ad Alghero,
il 18 a Diamante (Cs), il 20 a Catanzaro, il 22 a
Taormina, il 23 a Siracusa, il 25 a Palermo, il
28 a Matera, il 30 a Siena e il 31 a Macerata. Si
conclude il 2 settembre ad
Udine e il 3 a Vicenza.


 

IL GIORNALE

Popstar e Dottore

L'ACHITETTO BAGLIONI: L'HO FATTO PER MIA MADRE

 

Articolo di: Paolo SCOTTI

 

Qualunque altro mortale avesse voluto festeggiare, l'avrebbe fatto così: alla buona.

Lui no.... Lui, Baglioni Claudio, neodottore in Architetture, laurea premiata

da 108/110, ha festeggiato a modo suo: con un concerto. E che concerto!

Riservato a solo 270 esclusivissimi invitati, nel medesimo, suggestivo luogo

trattato dalla sua tesi ("Riqualificazione ambientale delle aree dismesse):

il gasometro di Roma. E scusate se è poco. "Beh: questi sono i lussi che può

permettersi un personaggio pubblico – ammette lui gongolando -.
E poi il gasometro è un luogo che riassume perfettamente i temi di Cercando
il tour che, da qui, mi porterà in giro per tutta l’estate. La luce. Il Work in progress
”:
Imponente come un’esotica voliera, enigmatica quanto una volta architettonica alla

De Chirico, la caratteristica struttura in ferro sembra all’Architetto Baglioni

“simile a un cilindro magico”. “Quando da ragazzino ci passavo davanti con mio padre-

racconta – lui diceva:”Vedrai: prima o poi ne verrà fuori una sorpresa per te…
Ebbene, eccola: me la sono costruita da me la sorpresa!”

E non c’è dubbio che l’essenziale palco su cui Martedì sera trovando posto solo Baglioni
con il piano e pochi altri inusuali strumenti (clarino, fisarmonica,  vibrafono) abbia trasmesso
una suggestione innegabile lì al centro, di questa enorme gabbiona vuota, gli arabeschi
di traversine contro un cielo nudo e desolato, le note a gareggiare con i richiami dei gabbiani del vicino Tevere.
”Si dice che la musica sia un’architettura senza edificio. E in qualche modo è vero.

Nella mia tesi parlavo della necessità di trasformare posti come questo in quotidiani luoghi d’incontro:
nelle nuove piazze di Roma. Non posti “modaioli” e snob genere
”archeologia industriale”, no: spazi comuni per gente comune. Certo: organizzare

L’inusuale festa di Laurea non è stato facile. Temevamo le proteste degli abitanti

del quartiere Ostiense” (che poi erano tutti li appesi a grappolo a tutti i balconi.

A tutte le terrazze del circondario). E le quasi due ore di uno show che ha inanellato
gli immancabili evergreen (come Io sono qui, Strada facendo, Avrai, La vita è adesso)
ai successi più recenti (Cuore di aliante, Adesso la pubblicità, Granduomo) sono filate via
nel gusto di una performance intima, intensa, il tutto consegnata all’eccezionalità.
Nelle altre tappe del Tuor - (tra cui Cernobbio, Firenze, Cagliari, Taormina, Palermo,
Siena, Udine, Vicenza
) – cercheremo luoghi, dismessi o recuperati, altrettanto inconsueti”.
Ma perché Claudio Baglioni ha voluto laurearsi? “Per mia madre. Anche se fu proprio lei a spingermi
a fare il cantante. “Perché a studiare – diceva – ti si sciupano gli occhi”.
”Poi però gli occhi me li sono sciupati lo stesso, a furia di scrivere note”.
Ma non parlategli ora che è Architetto, da andare per scuole o Università.
“Mi sembrerebbe di essere Marilyn Monroe che parla alle truppe.
Basta laurearsi, per diventare una celebrità?
No. Meglio che continui a cantare. E basta

News - 14 luglio 2004 (h.12:58)

BAGLIONI, PARTE IL TOUR
Data zero come prova generale della tournèe
"Cercando"
 È partita dal Gazometro di Roma la nuova tournèe
del cantautore romano Claudio Baglioni, che
attraverserà in 25 tappe l'intera Italia.
È stata una data speciale perchè proprio con una
tesi sulla ristrutturazione dell'area urbana del
gazometro Baglioni si è laureato in architettura
il 24 giugno scorso.
Il concerto, riservato a soli 270 invitati, è
stato anche un modo per festeggiare il diploma di
laurea.
La tournee ufficiale partirà venerdì 16 da
Cernobbio, e si concluderà a Vicenza i primi di
settembre.
Baglioni canterà in luoghi insoliti, anfiteatri
greci e romani, antiche ville e parchi.

14 Luglio
Due ore di successi, da “Notti” ad “Avrai” 
     
 ROMA - Accompagnato da Paolo Gianolio, chitarre
e direzione artistica, Gavin harrison, batteria,
John Giblin, basso, Pio Spiriti, violino,
tastiere, chitarra acustica, fisarmonica e cori, e
Roberto Pagani, pianoforte e tastiere, nella
suggestiva, spettrale, futuribile certo cornice del
Gazometro Baglioni ha dato ieri un bell’assaggio del
tour estivo Cercando , i romani potranno goderselo
il 6 e 7 agosto a Nettuno. Quasi due ore di suoi
grandi successi tra i quali ha offerto,
splendidamente, Io sono qui , Strada facendo , Tutto in un
abbraccio , Signora delle ore scure , Quante
volte , Notti , Mai più come te , Un mondo a forma di
te , ancora la pioggia cadrà , adesso la
pubblicità , avrai , Cuopre di aliante , Sono io ,
Grand’uomo , Gagarin , Tienimi con te , Noi no , Mille
giorni di te e di me , la vita è adesso e Via .
Ancora una volta a cantare un’Italia che crede
ancora possa amare e cambiare.
 

14 Luglio
 GENZANO ESTATE 
 In cinquemila per Baglioni alla prima serata del
festival 
    di GIOVANNI DEL FRATE

La sesta edizione del festival “Genzano Estate”
non poteva ricevere battesimo più esaltante e
frenetico: l’esibizione canora di Claudio Baglioni.
Oltre cinquemila persone, prevalentemente giovani,
tremila sedute e più di duemila in piedi, hanno
affollato, il parco del seicentesco Palazzo Sforza
Cesarini chiamandolo a gran voce, urlando,
scalpitando, ballando nel corso delle venticinque
canzoni presentate in due ore e dieci minuti.
In partenza per il suo “Tour estate 2004”, la
star ha voluto “regalare” ai suoi fans castellani
lunedì sera, in una serata speciale con ingresso
limitato ad inviti, le prove generali del concerto
preparato proprio nella cittadina genzanese, dove
ha soggiornato fin dal 23 giugno presso il Diana
Park Hotel.
Da “Io sono qui”, “Tutto in un abbraccio”,
“Grand’uomo” a “Tienimi con te” e “La vita è adesso”
alcune delle canzoni del suo repertorio è stata una
esultanza, un tripudio incontenibile. Avendo
effettuato a Genzano due concerti gratuiti in otto
mesi e assicurato l’arrivederci a settembre
prossimo, per la terza volta, Claudio Baglioni ha
confermato di essere innamorato della città
dell’Infiorata.

 

 14/07/2004


EVENTI Baglioni al Gazometro
Notte di note per l’architetto

di Beatrice Bertuccioli
ROMA — Era un sogno che accarezzava da quando era piccolo e suo padre gli ripeteva che quella struttura circolare di tubi metallici alta oltre cento metri era un cilindro magico. Prima o poi, da lì - pensava quel bambino, di nome Claudio Baglioni - spunterà fuori una sorpresa. Alla fine è successo. E’ accaduto ieri sera: parole, luci, suoni, insomma un concerto, uscito fuori, oplà, proprio da lì, dal magico Gazometro. E’ stato il regalo che lo stesso autore di «Piccolo grande amore» si è voluto fare, presenti duecentosettanta selezionatissimi invitati, per il recente conseguimento della laurea in architettura e per dare il via al tour estivo, «Cercando». E ieri, anche il presidente della Repubblica Ciampi ha telefonato a Baglioni per complimentarsi con lui.
Il cantautore Baglioni ha voluto assecondare la proposta del neoarchitetto Baglioni che, lo scorso 24 giugno, ha conseguito la laurea in architettura, con 108/110, proprio discutendo una tesi sul restauro architettonico e la riqualificazione urbana dell’area intorno al gazometro. «Penso che aree come questa possano essere risanate e possano tornare a essere — dice Baglioni — dei luoghi dove ospitare eventi, ma anche e soprattutto dove, ogni giorno, si possa incontrare la gente del quartiere: delle piazze aperte alla comunità». Cosa riserveranno il futuro, e l’amministrazione locale, a questa area, si vedrà. Per ora, un primo grande evento c’è già stato. Con il concerto di ieri sera, Baglioni ha anche inaugurato il suo tour estivo. Cercando cosa? «Di cogliere, ma anche di dare un senso al viaggio della vita; di lasciare una traccia — spiega Baglioni — il più possibile significativa, del proprio passaggio; di essere un punto di congiunzione tra i valori del passato e quelli del futuro». E ancora: «Di riportare sotto i riflettori alcuni tra i luoghi più ricchi di storia e fascino del nostro Paese; provare a essere portatori di una nuova bellezza in quei luoghi - nascosti, dimenticati o feriti - dove la vita non abita più». E allora, scenari scelti in questa ottica per le tappe del tour: da villa Erba di Cernobbio (16 luglio) al Parco Mediceo di Pratolino, a Firenze (20 luglio), dai Templi di Paestum (28 luglio) al teatro Greco di Taormina (22 agosto), dalla valle dei Templi di Agrigento (26 agosto) alla Fortezza Medicea di Siena (30 agosto).
Tagliato, a cinquantatre anni, il traguardo della laurea e pronto a partire con il nuovo tour, Baglioni esclude, almeno per ora, di tornare in televisione. «Anche se è sempre forte la tentazione di andare in tv, perché è la platea più grande, in questo momento è il mio ultimo pensiero perché la tv vive un momento pericoloso: scotenna chiunque. E anche noi cantanti, andando in tv, diamo il peggio di noi stessi».
Ieri sera, dunque, festa grande per il cantautore romano che si è esibito per un’ora e mezzo, accompagnato da John Giblin al basso, Gavin Harrison alla batteria, Roberto Pagani al piano e alle tastiere, Pio Spiriti alla chitarra acustica. Alle 21.30 via al concerto, ma prima, per Baglioni, brindisi d’obbligo con i tanti amici, a cominciare da Fabio Fazio, arrivati per congraturalarsi con lui

 14/07/2004

Ieri sera, in uno dei gasometri, il concerto per la laurea in architettura sul quartiere romano
E Baglioni canta: "Ostiense, sono qui"
Quasi 300 invitati e spettatori anche sui tetti. Una telefonata di Ciampi
CARLO MORETTI
Claudio Baglioni inizia il concerto cantando «Io sono qui». Il palco e il pubblico (280 invitati) sono dentro uno dei quattro gasometri dell´area Italgas dell´Ostiense e anche sui tetti intorno. Cento metri di altezza, il profilo di acciaio visto in tanti film del neorealismo. Baglioni, che è arrivato su una Bianchina rossa d´epoca, con quella canzone vuole anche ricordare a tutti che idealmente sta suonando proprio al centro della sua fresca tesi in architettura. Ieri il cantautore romano ha tenuto il primo dei concerti della tournée, intitolata «Cercando», proprio per festeggiare la laurea conquistata qualche giorno fa con uno studio sul recupero dell´area Italgas. Una tesi che ha già attirato l´attenzione del Comune e della Regione: «Vogliono conoscerla più a fondo» dice con soddisfazione Baglioni mostrando uno dei suoi disegni.
Tutta la tournée sarà dedicata al recupero delle aree industriali dismesse o ad aree già recuperate e di particolare prestigio. Nel pomeriggio la prova generale di fronte ai dipendenti Italgas. Grandi problemi tecnici ma nessuna lamentela da parte dei residenti della zona, preoccupati dall´impatto del concerto. «Ho sentito delle lamentele, ma poi li ho visti sistemati per bene sui balconi, pronti a seguirci» dice Baglioni sorridendo. Tra gli invitati c´è Fabio Fazio, manca il sindaco Veltroni «Mi ha detto che si è ammalato» dice Baglioni. Ieri mattina la telefonata da Ciampi: «Mi ha fatto i complimenti per la laurea: a 53 anni sei un esempio per i più giovani». Il concerto finisce con «Via». E Baglioni è già sulla strada per le altre 25 date.

Mercoledi 14 Luglio

Ieri il neoarchitetto ha aperto il suo tour al vecchio Gazometro di Roma, oggetto della sua tesi di laurea

Il nuovo viaggio del dott. Baglioni

Cinque musicisti per un progetto diverso. Domenica sarà a Este, in settembre a Udine e Vicenza

Claudio Baglioni ha appeso alla parete il diploma di laurea in architettura appena conseguito ed ha festeggiato ieri notte il nuovo titolo di "dottore" aprendo con un concerto al vecchio Gazometro di Roma il suo nuovo tour, un altro, il quarto o quinto diverso nel giro di un paio d'anni considerando la fine del giro dei teatri a voce e pianoforte, la breve pausa estiva con mille figuranti sul ponte gettato negli stadi, qualche appuntamento estemporaneo e la casa a tre palchi mobili con cui ha fatto quello che è il suo tour nei palasport più lungo in carriera.

Ora si riparte, con un nuovo progetto, chiamato "Crescendo", e una nuova band: «In realtà - dice il cantautore romano - avevo pensato a un periodo di riposo, me l'ero anche programmato bene, ma poi ho cominciato un po' per gioco a uno spettacolo da fare lì dove avevo incentrato la tesi di laurea, e da lì è venuta l'idea di farne un altro e poi di provare a girare per ville, castelli, teatri antichi, e siccome una cosa tira l'altra e poi c'era la concomitanza del ritorno di Gavin Harrison e di John Giblin e la voglia di suonare di nuovo insieme, insomma, eccoci qui».

Il tour toccherà domenica il Castello di Este e finirà in settembre a Udine (il 2) e Vicenza (il 3). Con Baglioni sono Paolo Gianolio (chitarre), Gavin Harrison (batteria), John Giblin (basso), Roberto Pagani (tastiere), Pio Spiriti (violino e altro).

Cosa ti sei inventato stavolta?

«Nulla di particolarmente strano. C'è solo un doppio percorso fatto di spettacoli consueti in luoghi che, anche se non sono stati costruiti per l'intrattenimento, lo diventano, cercando posti belli come ville e castelli o spazi dismessi, ex fabbriche, porti, stazioni ferroviarie, magari l'Arsenale di venezia dove già suonai anni fa, sull'acqua, ben prima dei Pink Floyd. Andiamo avanti "cercando", cercando un'Italia ancora bella che può essere riportata in vita».

Quali sono i luoghi più particolari?

«Le fabbriche sono i posti più semplici. Più difficile invece entrare nelle stazioni, perchè servono un sacco di permessi. Alcuni concerti potrebbero essere solo delle citazioni che riprenderemo a futura memoria, toccate e fughe senza pubblico, se non è possibile farlo accedere».

Il portale "libero.it" annuncerà presto una tua presenza dal vivo su internet. Cosa significa?

«Stiamo vedendo di fare dei flash sulla rete, anche collegandoci in tempo reale per alcuni minuti rendendo la gente testimone dei nostri eventi».

L'idea è quindi di fare concerti ma anche di andare in luoghi particolari anche solo per filmare. Ma per farne cosa?

«Non so ancora. Qualcosa uscirà sicuramente, o un dvd o qualcosa per la tv».

Gli ultimi concerti erano pieni di campionamenti e tecnologia. Qui che musica sarà?

«Un'altra cosa, molto acustica, un po' elettrica, molta commistione e poca tecnologia. Cerco di recuperare brani complessi anche di vecchi album o brani messi in disparte come "Male di me", "Un mondo a forma di te", pezzi da "Oltre" o di album predecenti cone "La pioggia cadrà" o "Gagarin" che arriva dal mio repertorio del mesozoico».

A fare da scenario vedo che c'è una specie di Atlante di fil di ferro che sorregge un disco luminoso. Cos'è? Il musicista che cerca di sostenere i suoi cd in tempo di crisi?

«Potrebbe essere anche così sì. È una delle opere di Catellani&Smith che aveva già creato elementi per il tour teatrale. Rappresenta un uomo che cerca la luce e la riporta in giro. Ce n'è uno alto 4 metri e forse altri 5 più piccoli che faranno da "testimoni" dei nostri concerti».

L'Associazione Spanò che organizza il concerto di Este ti ha fatto avere planimetria dell'area all'interno del castello e la proposta di vedere se ti viene in mente qualcosa per migliorare l'area adibita a spettacoli. La cosa ha avuto un seguito?

«Ancora no. Aspetto di vedere il posto con un sopralluogo reale quando andrò lì domenica per suonarci. Come architetto cerco lavoro e sono curioso - ride - ma bisogna anche stare attenti a non cadere troppo nella tentazione di fare di ogni area dismessa un museo e un luogo da intrattenimento. Le aree devono vivere una vita vera e far sì che oltre che parlare di noi, parlino a noi. Al Gazometro di Roma per esempio si sono vissute tante di quelle storie che sarebbe giusto che diventasse un luogo d'incontro, una "piazza del villaggio" che sostuisca la piazza telematica dove siamo condannati a trovarci oggi, parlandoci coi telefonini o via internet».

C'è una polemica fra architetti sul fatto di costruire monumenti piuttosto che strutture integrate col territorio...

«Capita, e a volte ti trovi di fronte a edifici che sembrano caduti lì dallo spazio. Però l'Italia ne soffre e sconta il suo passato, l'idea che da un certo periodo in poi l'architettura non avesse grande importanza, perchè l'ambiente è fatto dalle persone. Ma una strada stretta o trafficata, la mancanza di un parco, possono cambiare la vita».

Basta passare il confine per vedere come tutto cambia, belle casette ordinate e curate, coordinate fra loro a nord, blocchi di cemento scrostato buttati a casaccio appena entri in Italia...

«In Austria, ma anche in Francia vedi paesi carini. L'Italia è invece un paese che non ha architettura a differenza di altri. Dalla fine della guerra in poi è stato un disastro, si è costruito tanto e in fretta, distruggendo l'ambiente, il territorio, le campagne, per non parlare degli abusi».

Applicando l'architettura alla musica, i Pink Floyd costruivano spesso i loro brani e i dischi seguendo progetti dinamici che precedevano la composizione. E tu?

«Non è molto dissimile da ciò che faccio io. C'è chi dice che la musica è un'architettura senza edificio e ci sono molte somiglianze. Perfino parole in comune: si dice "ponte" il passaggio tra due strofe, c'è l'introduzione o ouverture che è come l'atrio di una casa e le simmetrie che si cercano tra armonia, altezza delle note e voci. L'orchestra sinfonica è architettura ed è disposta secondo concetti architettonici e spaziali. Le somiglianze sono tante ed è anche l'amo per riprendere gli studi. Il preside dell'Università di valle Giulia mi chiamò a parlare sulle analogie tra musica e architettura. E io portai anche i bozzetti dei palchi, le esperienze fatte negli stadi, il palco fatto come un ponte, come una casa. E lui mi convinse poi a iscrivermi e finire gli studi».

Quali sono le fondamenta della casa musica?

«Penso la grande resistenza della memoria. C'è un concetto di ricerca di musica, che per un italiano non può prescindere da melodramma, da Puccini, poi c'è quello che si sente in giro per il mondo. La musica pop non può avere più un'unica origine. Il pavimento diventa l'insieme delle tante esperienze fatte in giro. Sopra ci metti mobili e suppellettili dati da smania e curiosità. Non si inventa più niente. Tutto è già stato scritto ma si può mescolarlo e scarnificarlo, aggiungendo l'emozione. C'è la musica e la suggestione. E il musicista in fondo, è sempre più un viaggiatore. Più che la smania di stare sul palco e suonare, il bello è la strada, mettersi in viaggio».

Torni al palco frontale?

«Si, semplice, senza orpelli. In questo tipo di spettacolo la soluzione centrale era tecnicamente improponibile. Sarà un concerto da due ore e mezza, due e quaranta. Usiamo strumenti molto duttili, fra cui due fisarmoniche, violoncello, violino, clarino, con cui si possono fare brani in molti modi diversi. Metà concerto sarà fatto di canzoni fatte di rado o addirittura mai, ma possiamo provare brani anche da un giorno all'altro, quindi è probabile che cominceremo il tour in un modo e lo finiremo in un altro».

Hai messo in cantiere anche ipotesi di concerti all'alba o al tramonto. Che vuol dire?

«Che qualche volta mi piacerebbe cogliere in alcuni luoghi la suggestione del suonare uscendo dall'ora canonica delle 21.30. In alcune zone archelogiche, come in Sicilia, a Segesta, mi piacerebbe fare un concertino all'alba o al tramonto, anche se non so con che pubblico davanti, magari solo venti amici. È una tentazione».

Scritto nulla di nuovo intanto?

«No. Ci ho provato in qualche notte insonne, ma ancora non è uscito nulla».

Giò Alajmo

 

Musica: Fabio Fazio, Baglioni e' Vero Amico
Di (Isb-Stg/Ct/Adnkronos)

Roma, 13 lug. - (Adnkronos) - ''Claudio Baglioni e' un vero amico. Ci sentiamo spessissimo'. Lo ha detto Fabio Fazio all'ADNKRONOS intervenuto alla serata di presentazione del nuovo tour del cantautore romano che si terra' questa sera al gazometro di Roma. ''Baglioni e' l'artista che ho seguito di piu' in tutta la mia vita''. ''Io spero che Claudio torni presto in Tv perche' puo' fare molto, ma occorrono delle condizioni adatte. Oggi la musica sul piccolo schermo e' un bene solo se inserita in contesti adatti''. Quanto ad un ritorno sul palco di Sanremo Fazio dice: ''mi piacerebbe molto tornare all'Ariston come conduttore, ma devo prima trovare un'idea da sviluppare.

Mercoledi 14 Luglio

Il cantautore festeggia la laurea con un concerto nel vecchio gasometro di Roma

Baglioni: il mio primo tour da architetto

«Terrò i prossimi show in aree da riqualificare per richiamarvi l’attenzione»

ROMA - Con due concerti nel cuore di uno dei vecchi gasometri di Roma, Claudio Baglioni ha festeggiato ieri a modo suo la sua recente laurea in architettura. La scelta del luogo non era casuale visto che la sua tesi verteva proprio sulla riqualificazione di quest’area dismessa: «L’immenso cilindro, quando passavo da queste parti, veniva descritto da mio padre come qualcosa di magico, che dal 1900 consentiva ai romani di riscaldarsi e di cucinare». Così nel pomeriggio Baglioni ha suonato per i dipendenti dell’Italgas e alla sera per circa 250 invitati fra cui Fabio Fazio. In mattinata Baglioni aveva ricevuto una telefonata del Capo dello Stato che si congratulava per la laurea e si scusava per la mancata presenza al concerto. Che si è aperto con «Io sono qui» e si è concluso con «Via» recependo moltissime canzoni dell’ultimo album, fra cui «Tutto in un abbraccio» e «Grand’uomo», oltre a classici come «Strada facendo» e «La vita è adesso».
«Ho voluto aprire la mia tournée che sarà ospitata in aree riqualificate o da riqualificare, in un posto carico di storia, in cui i gasisti lavoravano, anche in condizioni durissime, quando il gas si ricavava dal coke, ma che era anche la loro casa, ci facevano pure le cresime. Al di là della tendenza modaiola di recuperare la cosiddetta archeologia industriale, credo che l’attenzione degli amministratori debba spostarsi dai centri storici e la loro monumentalità a queste aree che dovrebbero diventare le nuove piazze in cui la gente si incontra e si diverte».
La presenza di Fabio Fazio in questa serata va letta come un possibile ritorno in televisione? «Assolutamente no - ha replicato Baglioni -. In questo momento la tv scotenna chiunque. Tutti gli artisti, anche se riempiono stadi e piazze, finiscono per cadere nella trappola e in televisione poi danno il peggio di sé».
Il nuovo spettacolo, che nell’area del Gasometro per ovvi motivi tecnici si è tenuto in forma ridotta, si intitola «Cercando». «Perché - chiarisce Baglioni - la musica è una architettura senza edificio e io credo che girare spazi nuovi che hanno una bellezza intrinseca significa poi aver qualcosa da raccontare». I concerti si terranno con pubblico in spazi come Villa Erba di Cernobbio, il castello di Villa d’Este a Padova o il Parco mediceo do Pratolino, ma anche, senza pubblico e a solo beneficio delle telecamere, in luoghi ancora da qualificare come per esempio l’Arsenale di Venezia.

Mario Luzzatto Fegiz

Martedi 13 Luglio 2004

EVENTO AL GAZOMETRO

Dottor Baglioni, brindisi musicale

Il neolaureato Claudio festeggia con un concerto per 400 invitati

di PAOLO ZACCAGNINI

IL 24 giugno scorso il signor Baglioni Claudio da Roma, dove è nato il 16 maggio ’51, è divenuto architetto con il voto finale di 108, non male considerato che la votazione iniziale era 97, e allora oggi festeggia. Alla sua maniera. Unendo la musica, la sua vita, all’architettura, il caparbio sogno divenuto realtà. E proprio nell’area del Gasometro di via Ostiense che, trattando la tesi della possibile riqualificazione e futuro riutilizzo di aree dismesse, appare, è luogo ideale.
Il concerto odierno, organizzato dall’Italgas - si è scusata in anticipo con gli abitanti della zona per i possibili disagi, traffico e volume dei suoni, che l’esibizione potrebbe arrecare - e dalla BAG, l’organizzazione che cura i concerti di Baglioni, sarà strettamente a inviti, circa 400 persone tra le quali sicuramente la giustamente orgogliosa mamma Silvia e il sindaco Veltroni, e segnerà anche l’inizio del tour estivo del cantautore romano che fino a settembre toccherà una trentina di luoghi di particolare valore architettonico-storico, i primi dei quali saranno il 16 luglio Villa Erba a Cernobbio, Como, il 18 il Castello di Este, Padova, e il 20 il Parco Mediceo di Pratoino, Firenze.
Una scelta, quella di esibirsi al Gasometro, che se funzionasse, cioè se l’area venisse prontamente bonificata e risistemata, potrebbe davvero dare il là, visto che siamo in tema di musica, a quella che potrebbe diventare un’immensa ”area spettacolare capitolina” visto che il sindaco ha già dato il via ai lavori di riqualificazione della zona che per decenni ha ospitato i Mercati Generali e che, nei suoi intenti, dovrebbe, potrebbe divenire una Covent Garden romana.
Con Baglioni stasera suoneranno l’amico di sempre Paolo Gianolio, chitarre e direzione artistica, John Giblin, ex Simple Minds, al basso, Gavin Harrison, già con lui, Eros Ramazzotti, Franco Battiato e Alice solo per citare gli artisti italiani con cui ha lavorato, alla batteria, Roberto Pagani, pianoforte e organo, e Pio Spiriti, violino, tastiere e chitarra acustica.

FESTA DI LAUREA - BAGLIONI AL GASOMETRO Il cantante romano festeggia questa sera la sua laurea in Architettura. E lo farà con una festa-evento all'Italgas di via del Commercio. I fan però dovranno accontentarsi di seguirlo nella sua tournée estiv a, visto che la serata è riservata a pochi eletti. Un cocktail aprirà i festeggiamenti che alle 21 proseguiranno con un concerto. La scelta di suonare al gasometo ha un significato ben preciso per l'artista romano. Baglioni si è laureato con una tesi sul "Gasometro e le aree dismesse". Da qui l'idea di inaugurare all'Italgas il suo tour, con un evento che ricordi anche l'architetto oltre che l'autore di successi

Martedi 13 Luglio

FESTA DI LAUREA
Baglioni canta al Gazometro, per pochi amici

Prima una tesi di laurea sulla sua «riqualificazione urbana», ora Claudio Baglioni nel Gazometro ci va a suonare. Stasera l’autore di «Piccolo grande amore» terrà un concerto per quattrocento invitati in uno dei tre «cilindri» in via del Commercio 9, sede dell’Italgas. Festeggerà così la sua nuova qualifica di dottore in Architettura, ottenuta il 24 giugno con il voto di 108. Un cocktail accoglierà alle 20,30 gli ospiti (dovrebbe intervenire anche il sindaco Walter Veltroni). Baglioni salirà sull’improvvisato palco alle 21,30 e andrà avanti fino alle 23, cantando tutti i suoi più grandi successi. Il cantautore romano sarà accompagnato da John Giblin al basso, Gavin Harrison alla batteria, Roberto Pagani al piano e alle tastiere, Pio Spiriti alla chitarra acustica.

GENTE – Settimanale  n. 29 13/7/04

Baglioni – Questo piccolo grande architetto
“Da ragazzo avevo lasciato gli studi a metà,
ricominciare a 50 anni è stata
dura, ma alla fine ce l’ho fatta”, dice “Ora
sogno di progettare spettacoli
in piazza”
di Renzo Magosso

Per sostenere l'esame finale, Claudio Baglioni è
andato all'università a
piedi. «Volevo rivivere in qualche modo le
emozioni di quand'ero ragazzo e
non avevo ancora deciso se continuare con la
chitarra al collo o i libri in
mano».
Non ha trovato lo stesso clima: «A quei tempi i
sessantottini, a migliaia,
tiravano sassi, scandivano slogan. E la polizia
li bombardava con i
lacrimogeni a Valle Giulia, la storica sede
romana di Architettura».
Invece la settimana scorsa ha trovato ben altra
ressa sui gradini
dell'università: fotografi, cineoperatori e
tantissimi fan disposti a tutto
pur di avere un autografo. In aula una decina di
accigliati professori. 
Pronti  ad ascoltare la tesi di laurea del futuro
architetto Claudio
Baglioni, classe 1951, professione cantante.
«Nei primi cinque minuti ho raccontato gli ultimi
vent'anni di carriera
musicale», spiega, «poi ne ho spesi 40 a spiegare
la mia tesi di laurea».
Argomento?
«La riqualificazione urbana della zona del
Gazometro di Roma».
Il Gazometro...
«Ma sì. L'avevo in mente da quand'ero bambino. Ci
passavo davanti con mio
padre, quando si andava al mare, lungo la via
Ostiense .
E allora?
«Io  gli  domandavo: "Che cos'è quella torre?". E
lui rispondeva: "È un
cilindro magico". Sognavo che da lì venisse fuori
la sorpresa... ».
Una tesi di laurea da un sogno di bambino...
"una realtà, altro che sogno. Quell'area, quasi
12 ettari, può davvero
diventare un nuovo punto d'incontro per la gente.
È un pezzo di storia della
città che può essere riqualificato, restituito
alla vita quotidiana».
Quale storia?
«Quella di migliala di romani che dall'inizio del
Novecento hanno lavorato
lì, per dare luce e gas alla città. Lì
s'incontravano anche la domenica,
mangiavano, ballavano, celebravano cresime e
battesimi. Quante storie,
quanti sudori, quante fatiche. Molti ci hanno
anche lasciato la vita,
intossicati. Adesso questa testimonianza può
diventare nuovo centro di vita,
di aggregazione. Insomma. questo sarebbe il mio
nuovo sogno».
Aggregarsi per cosa?
«Per vivere insieme grandi e piccoli eventi,
teatro, musica, mostre. Per
ricreare atmosfere d'altri tempi, da vecchio
villaggio: quelle che,
purtroppo, mancano in questa società troppo
telematica, virtuale, senza
vibrazioni, senza profumi nè odori. Senza quelle
sensazioni che si provano
soltanto quando si vivono gli uni accanto agli
altri».
Perché un cinquantenne di successo decide di
laurearsi in Architettura?
«Ormai non pensavo più alla laurea. Anche se da
ragazzo avevo fatto quasi
tutti gli esami e l'obiettivo era proprio
diventare architetto».
Chi l'ha convinta?
«Il professor Roberto Palumbo, preside della
facoltà. Un giorno l'ho
incontrato e mi ha domandato di fare una
chiacchierata agli studenti. Gli ho
risposto: "Da me hanno poco da imparare". E lui:
"Prova. Anzi, ti consiglio
di riprendere in mano i libri, dopotutto ti
mancano pochi esami per 
iventare architetto"»
E lei l'ha preso sul serio...
«Ci ho provato. Da quel momento, tre anni fa, ho
capito che cosa vuoi dire
fare lo studente lavoratore. Anche se, in un
certo senso, un lavoratore di
lusso. La sera andavo in giro a fare spettacoli.
Di giorno, preparavo gli
esami».
Quali sono stati i più duri?
«Quelli tecnici, per esempio Costruzioni. Agli
esami c'erano gli ingegneri.
Non puoi chiacchierare del più e del meno con gli
ingegneri, vogliono sapere
le formule, la tecnica. A quel punto o le cose le
sai, oppure ti
rispediscono a casa».
Risultato?
«Ho superato anche quegli esami. Ma, su consiglio
del preside, sono andato a
ripetizione da una giovane architetto che ne
sapeva molto più di me. Alla
fine ero preparato per davvero. Ho preso 27. Mica
male per uno studente
cinquantenne, no?».
Come fa un cantante a usare una laurea in
architettura?
«Continuo, nel mio piccolo e senza pretese, a
fare cose che già sto
facendo».
Cioè?
«Da anni curo, per esempio, le scenografìe e l'
"arredo" dei miei concerti.
È stata mia l'idea di mettere il palco al centro
della scena, al Palasport
di Roma e allo stadio. Un palco enorme,
semovente. tecnologico. Pare che
qualcuno, abbia persino apprezzato... ».
Musica e architettura, dunque...
«In un certo senso, sì. Ma non da adesso. Chiedo
sempre, quando sono in
tournée in giro per l'Italia, di potermi esibire
in luoghi storici pieni di
significati culturali, chiese, anfiteatri,
antiche arene, teatri medioevali.
Io vado lì, canto. E il pubblico sta "dentro"
scenari d'altri tempi che
testimoniano chi siamo, da dove veniamo».
Funziona?
«Credo di sì. Sono andato a Bari, al Teatro
Petruzzelli che era ancora un
cantiere, dopo che l'hanno incendiato. La gente
era commossa. Molti mi hanno
ringraziato: "Era l'orgoglio della nostra città",
dicevano, "tu ci stai
aiutando a non farlo dimenticare". Sono cose che
lasciano il segno».
Chi le ha arredato casa?
«Confesso: sono stato io. A volte, uno i danni
preferisce farseli da solo.
Scherzi a parte, non voglio fare l'arredatore. Ma
sarei davvero felice se
qualcuno, tra i professionisti bravi, quelli che
conoscono bene il mestiere,
fosse disposto a tirarmi dentro in qualche
progetto: parlo di iniziative a
metà strada tra il mondo dello spettacolo e la
riqualificazione di aree
urbane. Non posso certo aspirare di diventare un
nuovo Vittorio Gregotti o
Renzo Piano. Quello dell'architetto è solo il mio
piccolo grande amore».

Domenica 11 luglio dalle ore 21 alle 22.30 Radio Due

 

AZNAVOUR, BAGLIONI E JAMES BROWN

 

Inizia da Domenica 11 Luglio l’edizione estiva di “Fegiz Files”, che cambia orario. Andrà infatti in onda, sempre su Rai Radio Due, . Il cambiamento di dislocazione ha portato ad un incremento della durata del programma di circa mezz’ora. Ogni puntata si dividerà in due parti: la prima di 30 minuti e la seconda di 50.

Nel corso della puntata di oggi verrà mandata in onda un’intervista esclusiva a Charles Aznavour. Lo chansonnier francese ripercorrerà attraverso i microfoni di “Fegiz Files” il suo percorso umano e artistico, raccontando aneddoti e curiosità sulle sue canzoni e la sua carriera. Parlerà inoltre dell’autobiografia “I giorni prima: il mio palcoscenico, la mia vita” (Mondadori) con cui celebra il traguardo degli ottant’anni.

Altri ospiti della puntata di oggi saranno Claudio Baglioni (recentemente laureatosi in Architettura e pronto ad inaugurare un tour estivo), James Brown (in concerto il 15 luglio all’Idroscalo di Milano, il 16 a Marostica e il 17 a Perugia) e Dr. John, uno dei musicisti più stimati e richiesti dai colleghi (fondamentale il suo apporto a lavori di Ringo Starr, Eric Clapton e Mick Jagger), considerato uno dei pochi geni bianchi della musica nera e portabandiera del sound di New Orleans, che presenterà il nuovo album intitolato “N'Awlinz: Dis, Dat or D'udda”, in cui duetta con B.B. King, Willie Nelson e Randy Newman.

8 Luglio 04 

Il noto cantautore invitato dall'assessore Gaddi nella tintostamperia La visita dovrebbe coincidere con il concerto del 16 a Villa Erba
(g.m.) Claudio Baglioni, il noto cantautore romano, fresco di laurea in Architettura, potrebbe occuparsi della Ticosa. Il prossimo 16 luglio il cantante si esibirà a Villa Erba, e l'argomento della sua tesi è stato il futuro delle aree dismesse. Baglioni diventa quindi un ottimo testimonial per il rilancio di una zona ritenuta strategica della città.
L'idea di coinvolgere Baglioni nel dibattito sul riutilizzo dell'ex Ticosa è dell'assessore alla Cultura, al Bilancio e al Turismo del Comune di Como, Sergio Gaddi. I primi contatti risalgono a due settimane orsono.
«La prima ipotesi su cui stiamo lavorando - spiega l'assessore Gaddi - è proprio invitare Baglioni all'interno dell'ex tintostamperia, nell'ambito di un evento piccolo, senza la presenza di pubblico, prima del concerto in programma a Cernobbio».
«Sarebbe un modo per far toccare direttamente al cantautore la nostra situazione - prosegue Gaddi - Potrebbe anche accadere che, una volta resosi conto personalmente della situazione, lo stesso Baglioni, potrebbe fornire qualche spunto in particolare sul piano culturale, magari sfruttando le conoscenze che ha acquisito personalmente nel corsi dei suoi studi. Si tratta naturalmente di un primo contatto, ma che potrebbe favorire l'avvio di un rapporto culturale più proficuo nell'immediato futuro».
Lo staff di Baglioni è tra l'altro già venuto a Como. Grazie alla mediazione del promoter lariano Vittorio Quattrone, l'équipe che lavora con il cantautore, ha già effettuato la scorsa settimana un sopralluogo nell'area dell'ex Ticosa.
Il gruppo che lavora a stretto contatto con il cantante romano ha già trovato l'area stessa «interessante» dal punto di vista della possibilità di realizzare eventi artistici.
Allo stato attuale è ancora prematura ogni previsione su che cosa potrebbe realizzare nella ex Ticosa Claudio Baglioni.
Secondo l'assessore alla Cultura «la trattativa è molto aperta. Qualsiasi progetto potrà essere concretizzato soltanto nei prossimi giorni. Possiamo soltanto dire che stiamo cercando di sensibilizzare un artista poliedrico, che pochi sapevano avesse coltivato anche notevoli interessi nel campo della progettazione architettonica. Certi interessi solitamente si coltivano per l'intera vita, anche al di fuori dei rispettivi impegni professionali».

Baglioni a Pratolino (FI) il prossimo 20 luglio, e a Siena lunedì 30 agosto alla Festa dell'Unità in Fortezza

Canzone d’autore e, soprattutto, un personaggio che ha fatto la storia della melodia made in Italy, da molti anni protagonista delle scene musicali. Un concetto radicalmente nuovo di palco, costruito sull'interazione di tre pedane realizzate e rivestite di materiali diversi, poste a varie altezze e con orientamenti divergenti, un allestimento decisamente insolito rispetto agli standard comunemente adottati nei concerti dal vivo. Un supergruppo di cinque polistrumentisti di livello internazionale arricchiranno con la propria personalità uno dei progetti musicali più innovativi di sempre.
Il tour di Baglioni, “Cercando”, parte dal Gazometro di Roma, farà tappa nello splendido Parco di Villa Demidoff a Pratolino il prossimo 20 luglio. Il Parco, che era già stato aperto lo scorso anno al pop con una due giorni di musica dal vivo, si appresta ad ospitare una delle produzioni più importanti della prossima stagione.

Il nuovo tour estivo di Claudio Baglioni farà tappa anche a Siena lunedì 30 agosto. Per l’occasione, è previsto in Fortezza un allestimento particolare.
“L’ho amato da bambino e studiato da adulto. Mi piaceva per quella sua forma strana e un po’ magica (che ricorda il cilindro di un prestigiatore) e mi ha appassionato l’idea di recuperarlo alla vita della città, trasformandolo in un’area dedicata alla cultura e all’intrattenimento. Alla fine, il progetto mi ha preso così tanto che ho deciso di suonarci dentro”.

Così Claudio Baglioni, a proposito del gazometro di Roma, dal quale martedì 13 luglio prossimo partirà “Cercando”, il tour 2004 del musicista romano.
Un tour che, spiega Baglioni, “punta a raccogliere la bellezza in alcuni dei luoghi più ricchi di storia e fascino del nostro paese (anfiteatri greci e romani, antiche ville, piazze storiche, parchi, ecc.), per provare a "piantarne i semi" nei terreni abbandonati di quelle aree dismesse che, come ferite ancora aperte, segnano la pelle delle nostre città”.

“Recuperare e riqualificare questi spazi - ha sottolineato il musicista romano - significa anche recuperare e riqualificare la comunità che vive quegli spazi. Perché lo spazio non si limita a parlare di noi, ma parla anche a noi. A quanti, ogni giorno, lo guardano, lo vivono, lo usano, lo attraversano. Lo spazio è capace di raccontare il passato, ma è anche capace di suggerire un modo nuovo di guardare le cose: una nuova prospettiva”.

Il tutto, attraverso il linguaggio universale e immediato della musica popolare, "Cercando" nuovi linguaggi e nuove forme-spettacolo. A concerti più “tradizionali”, con momenti acustici, atmosfere elettroniche e l'energia del miglior pop-rock italiano, si alterneranno momenti live assolutamente inediti, all'alba o al tramonto, con brani scelti tra i più ricercati ed intensi del vasto repertorio di Baglioni, eseguiti con il solo accompagnamento del pianoforte o della chitarra.

Baglioni sarà accompagnato da un supergruppo di cinque polistrumentisti di livello internazionale - coordinati e diretti da Paolo Gianolio - per uno dei progetti musicali più innovativi e affascinanti di sempre, in una formazione che supererà la tradizionale rigidità del gruppo pop, per dar vita ad una ensemble che vivrà delle contaminazioni e delle incursioni nei diversi linguaggi musicali e farà dello scambio dei ruoli uno dei punti di forza del proprio fare musica.

Infoline: 0577.220000

Tv: "Parte"Cercando", Nuovo Tour Di Claudio Baglioni"

Roma 7 lug. (Adnkronos Multimedia) -"L'ho amato da bambino e studiato da adulto. Mi piaceva per quella sua forma strana e un po' magica mi ha appassionato l'idea di recuperarlo alla vita della citta'cosi' ho deciso di suonarci dentro". Cosi' il cantautore romano a proposito della scelta del Gazometro da cui, martedi' 13 luglio, partira'"Cercando", il tour del 2004 in cui sara' accompagnato da un gruppo di cinque polistrumentisti di livello internazionale, coordinati e diretti da Paolo Gianolio. Tra le tappe, Firenze, Paestum, Ischia, Matera, Siena

 7 Luglio 04 

Notte d’incanto al Circolo

di MARIA SERENA PATRIARCA

Prendete un neoarchitetto che è anche un pezzo da novanta delle musica italiana, come Claudio Baglioni . Aggiungete ai brani cult del suo repertorio, cantati dal vivo, il brio tipicamente partenopeo che solo una band arrivata direttamente da Capri, come gli Anema e Core, può comunicare. Disponete il tutto a bordo piscina, al chiaro di luna, e miscelate con giochi pirotecnici e 900 invitati doc. Ecco la ricetta di una serata di successo, come quella che ieri ha sancito il decennale dell ’Antico Tiro a Volo . Il Circolo, fondato nel 1898 per il tiro a piccione e il tiro al piattello, e meta delle famiglie della nobiltà romana, ha festeggiato i dieci anni dalla sua ristrutturazione, nel 1994: data spartiacque che ne ha rivoluzionato l’immagine, puntando sulla funzione sociale e sportiva per i soci.
Ai tavoli, contrassegnati con il nome di un monumento romano, il ministro degli Esteri Franco Frattini , il ministro della Funzione Pubblica Luigi Mazzella , il vicepresidente del Senato Domenico Fisichella , il segretario generale della Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà , il presidente del Consiglio di Stato Lino De Lise , il generale dei Carabinieri Baldassarre Favara . Gongola il presidente del Circolo, Michele Anastasio Pugliese : «Ringrazio tutto lo staff che ha collaborato alla riuscita dell’evento», afferma soddisfatto. E non manca il risvolto “charity” della serata: parte del ricavato sarà devoluto in beneficenza al Bambin Gesù e al Don Orione. Mentre gli ospiti si servono ai ricchi buffet, Alessandra Canale in lungo rosso rubino presenta lo spettacolo e la guest star: Claudio Baglioni, in concerto sotto le stelle. I soci del Circolo cantano con lui. Applausi anche da Angelo Balducci (provveditore alle Opere Pubbliche del Lazio), di Mario Girotti e Massimo Sarmi (rispettivamente, amministratore delegato di Bnl e di Poste Italiane), dell’imprenditore Enrico Lorenzoni , dell’assessore comunale al Patrimonio Claudio Minelli , della principessa Claudia Ruspoli e dell’industriale Paolo Bruno , accompagnato dalla moglie Pia de’ Tolomei (lontana discendente della nobildonna di dantesca memoria). Grande emozione da parte dei soci Anna Tarantino e Claudio Cosenza , che hanno collaborato all’organizzazione della soirée. Omaggi floreali per le signore e carrettino antico con i gelati artigianali siciliani fanno da fil rouge fra le canzoni di Baglioni e i venti minuti di fuochi artificiali sul panorama mozzafiato di Roma by night. E a mezzanotte anche i più impettiti gessati si scatenano in pista all’aperto sulle note travolgenti di Guido Lembo e degli Anema e Core, che (novità) portano sul palco due voci al femminile: Francesca Mignogna e Lorenza Marmo. Fra “Tammurriata Nera” e “O surdato ’nammurato” la notte è piccola. Fioccano i saluti prima delle vacanze, poi si riprenderà con la stagione mondana che riserverà altre sorprese, a partire dal concerto di Fabio Concato a fine settembre.

 5 Luglio 04 

Eventi clou i concerti di Baglioni e Ranieri organizzati a Villa Borghese in collaborazione con Nettuno Un cartellone per tutti i gusti Anzio, musica e teatro saranno i piatti forti degli appuntamenti estivi di IVO IANNOZZI Musica, concerti e tanto, tanto teatro. E' un'estate spettacolo densa di appuntamenti quella presentata ieri dall'amministrazione comunle di Anzio.. Che offre un cartello fitto per tutti i gesti dal prossimo fine settimana al 3 settembre. Eventi "clou" dell'estate anziate 2004 sono sicuramente i concerti di Claudio Baglioni e Massimo Ranieri (rispettivamente il 6 e l'8 agosto) organizzati in collaborazione con il Comune di Nettuno nel parco di Villa Borghese. «Presentiamo un programma che va incontro ai gusti di tutti», spiega Sebastiano Attoni, assessore al Turismo del Comune di Anzio. Tra gli appuntamenti forti ci sono sicuramente i concerti. Nell'ambito della rassegna "Musicablu" finanziati dalla Regione Lazio e dalla Provincia di Roma sarà infatti possibile assistere gratuitamente nello spazio di Villa Adele ai concerti di Paolo Meneguzzi , Silvia Salemi e Paola Turci rispettivamente il 2, 9 e 14 agosto. La stessa rassegna offrirà altri tre concerti in programma a Lavinio: Marcello il 10 luglio e Anna Oxa il 22 agosto. Fuori dalla rassegna "Mareblu", il programma prevede altri due concerti, questi a pagamento, ancora a Villa Adele: il 20 agosto Fiorella Mannoia e il 29 Pino Daniele . Da non perdere il 24 luglio a Villa Adele lo spettacolo dei Pandemonium "Il signor G" dedicato a Giorgio Gaber. La data non è stata definita con precisione, ma a cavallo di Ferragosto è previsto un altro spettacolo musicale, questa volta nella centrale piazza Garibaldi, con la musica e cantanti degli anni '70. L'altro pezzo forte del cartellone è il programma tetrale che si snoderà tra lo spazio di Villa Adele e, per la prima volta, nella sala degli Specchi del Paradiso sul mare sulla Riviera Zanardelli. Si parte il 27 luglio con il Festival del teatro italiano che si concluderà l'8 agosto: si tratta di dieci appuntamenti che vedranno, tra gli altri, salire sul palcoscenico attori importanti come Giuseppe Pambieri (27 luglio), Daniele Formica (28 e 29) e Anna Mazzamauro (30). Oltre al festival sono previsti altri appuntamenti teatrali a Villa Adele: il concerto-cabaret del 31 luglio con Greg&Lillo e "Latte e i suoi derivati" , Enrico Montesano che il 5 agosto reciterà "Riccardo III" da Shakespeare; "Tutto quanto fa spettacolo" con Vincenzo Salemme (il 7 agosto), "Pane e cipolla" con Enzo Salvi (l'8), "Smaranza" con Rodolfo Laganà (il 12), "Tutto il sesso in 90 minuti" presentato dai Picari il 16 agosto, "Di profilo mi sembra pazzo" (il 18) con Gianfranco D'Angelo e Sandra Milo , " Pippo Franco Show" il 19. Chiuderà il programma dei grandi nomi Enrico Brignano il 21 agosto con lo spettacolo "Non si sa mai viene qualcuno". Ma ci sarà anche altro: ad esempio il teatro dei gruppi locali che animerà le serate di Villa Adele il 14, 15, 19, 21 e 25 luglio. E ancora il jazz di Roberto Ciotti l'8 agosto, il recital del tenore anziate Nazareno Antinori che il 13 festeggia i venticinque anni di attività. E Ferragosto non mancherà il tradizionale Padellone, la megafrittura di pesce sul porto che accompagnerà le serate del 13, 14 e 15 agosto.

Il 25 agosto al Velodromo
il grande ritorno di Claudio Baglioni

Martedi 6 Luglio 2004

Tornerà a Palermo il prossimo 25 agosto, dopo due anni di assenza, Claudio Baglioni. Il cantautore romano ha scelto il Velodromo come location del suo nuovo tour estivo, del tutto rivisitato rispetto a quello della scorsa stagione che, come ricorderanno i fan, non ha toccato il capoluogo siciliano.
Un ritorno in Sicilia con un nuovo tour, completamente diverso, come si diceva, rispetto a quello della precedente stagione. Quattro gli appuntamenti nell'Isola, con altrettante locatiom: due siti archeologici, un' area dismessa (ancora da definire), e appunto il Velodromo di Palermo, scelto su indicazione dello stesso Baglioni, che lo aveva visitato in un inatteso blitz alla vigilia del concerto di Elton John, sarà riallestito - come già fu per la popstar inglese - nella veste di «Gran Teatro all' aperto».
Il calendario degli appuntamenti siciliani partirà dal debutto di Taormina (Teatro Antico, 22 agosto), per proseguire a Palermo (Velodromo «Paolo Borsellino», 25 agosto) ed Agrigento (Teatro Valle dei Templi, 26 agosto).
E adesso scatta la corsa alla prevendita. I fan palermitani del cantautore romano da troppo tempo sono «in astinenza». E anche se hanno raggiunto il loro beniamino nelle location più vicine degli ultimi tour - Catania per quello dell'estate scorsa, e Catania e Marsala per quello invernale - di certo non si lasceranno scappare l'occasione di rivedere Baglioni proprio in città. Lo spettacolo - lo ha già annunciato lo stesso artista - sarà completamente rinnovato. Di certo però non mancheranno i grandi classici, quelli che hanno fatto sognare generazioni, e le proposte più recenti.
M. C.

Martedi 6 Luglio 2004

Lampedusa. Arrivano i vip sulla più grande delle isole Pelagie. Da sabato scorso sono presenti sull'isola, diversi personaggi del mondo dello spettacolo. Per le strade dell'isola e soprattutto nella centralissima via Roma è facile incontrare personaggi famosi che, con la massima tranquillità, girano indisturbati come dei normali turisti.
La cittadinanza dell'isola in effetti rispetta molto la privacy dei divi, che preferiscono Lampedusa come meta per le loro vacanze; Claudio Baglioni che ha acquistato una bellissima casa a Lampedusa, abitualmente la sera lo si può vedere passeggiare per la centrale Via Roma insieme alla moglie e a i suoi tantissimi amici che con lui, passano delle intere settimane, fra un impegno e l'altro di lavoro.
Sabato scorso, è arrivata sull'isola anche Stefania Orlando, la nota conduttrice di uno dei programmi più seguiti delle reti Rai, «I Fatti vostri».
La giovane e bellissima presentatrice, sta passando sull'isola un lungo periodo di vacanza, insieme al suo fidanzato.
Stefania Orlando, sta gradendo moltissimo la vacanza a Lampedusa, giro in barca intorno all'isola, pranzo a bordo, fino a pomeriggio inoltrato. Dopo cena, passeggiata mano nella mano nella centralissima Via Roma per fare compere. Ma Stefania, ama anche un'altra cosa di Lampedusa: la sua cucina; un locale frequentato dalla nota presentatrice è la trattoria «La Pugliese», gestito a livello familiare da una signora che prepara dei manicaretti a base di pesce nelle maniere tipicamente lampedusane, non dimenticando però le proprie origini (pugliesi appunto) e facendo trovare ai propri clienti delle pietanze che risultano molto prelibate.
La Orlando ama moltissimo le pietanze dove è possibile apprezzare il sapore inconfondibile del pesce di Lampedusa che, vivendo in acque molto pulite, ha una fragranza che è difficile trovare in altri posti di mare.
Stefania Orlando, verrà spesso a Lampedusa anche per le vacanze future anche perché la famiglia del fidanzato ha acquistato una casa sulla più grande delle Pelagie in una zona centrale, dove lei è ovviamente ospitata.
In settimana, visiterà anche Linosa, dove conta di starci per una giornata intera o addirittura due giorni. La bellezza della giovane conduttrice è esplosiva e la dolcezza del suo sguardo mette nelle condizioni chi la guarda di rimanere incantato. Per le strade dell'isola tutti la riconoscono e lei molto cordialmente sorride e saluta. I più fortunati hanno avuto la possibilità di realizzare una foto ricordo.
ELIO DESIDERIO

Il cantautore romano il 22 sara' al Teatro Antico di Taormina

Claudio Baglioni in Sicilia ad agosto
Nei concerti portera' tre differenti 'anime musicali': l'acustica, l'elettrica e l'elettronica

 

Catania, 5 lug. . (Adnkronos) -

 

Tris di appuntamenti in Sicilia per Claudio Baglioni che il prossimo mese di agosto sara' impegnato in un 'mini tour' nell'isola. Due siti archeologici ed un velodromo sono le tre location degli altrettanti concerti di Claudio Baglioni. Il cantautore romano il 22 di agosto sara' al Teatro Antico di Taormina, il 25 agosto al Velodromo di Palermo e il 26 agosto al Teatro Valle dei Templi di Agrigento.
''Un nuovo, grande sforzo organizzativo -ha spiegato l'organizzatore Giuseppe Rapisarda- che segnera' come debutto siciliano, al Teatro Antico di Taormina, la chiusura del cartello di spettacoli organizzati per l'estate 2004 da Taormina Arte e per la data al Velodromo di Palermo, la sinergia tra l'assessorato regionale al Turismo e la citta' di Palermo''. Il nuovo show di Claudio Baglioni, si legge in una nota, sara' scandito da tre differenti 'anime musicali' l'acustica, l'elettrica e l'elettronica con una scaletta che rappresentera' un vero viaggio alla ricerca di nuovi linguaggi e di nuove forme espressive.

 

Concerti: Claudio Baglioni in Sicilia ad agosto

 

Catania, 5 lug. . (Adnkronos) -
Tris di appuntamenti in Sicilia per Claudio Baglioni che il prossimo mese di agosto sara' impegnato in un 'mini tour' nell'isola. Due siti archeologici ed un velodromo sono le tre location degli altrettanti concerti di Claudio Baglioni. Il cantautore romano il 22 di agosto sara' al Teatro Antico di Taormina, il 25 agosto al Velodromo di Palermo e il 26 agosto al Teatro Valle dei Templi di Agrigento. ''Un nuovo, grande sforzo organizzativo -ha spiegato l'organizzatore Giuseppe Rapisarda- che segnera' come debutto siciliano, al Teatro Antico di Taormina, la chiusura del cartello di spettacoli organizzati per l'estate 2004 da Taormina Arte e per la data al Velodromo di Palermo, la sinergia tra l'assessorato regionale al Turismo e la citta' di Palermo.

Toscanaoggi.it

 2 Luglio
VIAREGGIO, DEDICATO A GABER IL PRIMO FESTIVAL DEL
TEATRO CANZONE

“Un toscano di adozione, così potremmo definire
Gaber, che amava la Toscana anche perché questa
terra ben si adattava con il suo spirito ironico e
pungente. A questo ‘figlio adottivo’ oggi la
Toscana dedica un festival che vuol essere un
omaggio, ma non solo. Vuol essere la prosecuzione della
sua opera, dal singolare genere teatrale, il
Teatro-Canzone, da lui creato”. Così l’assessore
regionale alla cultura, Mariella Zoppi, ha
sottolineato il legame che ha a lungo unito Giorgio Gaber e
la Toscana, in particolare la Versilia, e che è
alla base della scelta di far nascere a Viareggio
un festival nel quale si esibiranno talenti
emergenti ed artisti affermati.

Dal 19 al 25 luglio, nella Cittadella del
Carnevale di Viareggio, nomi celebri come Biagio
Antonacci, Claudio Baglioni, Luca Barbareschi, Franco
Battiato, Claudio Bisio, Gioele Dix, Enzo Jannacci,
Luciano Ligabue, Fiorella Mannoia, Gianni
Morandi, Giorgio Panariello, Ron, Paolo Rossi e Roberto
Vecchioni, interpreteranno Gaber coniugando i
propri, personalissimi, stili ai testi del ‘Signor
G’. Al tempo stesso dieci artisti emergenti,
scelti da un Comitato presieduto da Sandro Luporini,
storico collaboratore di Giorgio Gaber, si
esibiranno per mostrare quelle che sono oggi, in Italia,
le diverse facce del Teatro-Canzone. Sul palco
saliranno Giulio Casale, Anna Maria Castelli,
Raffaella de Vita, Carlo Fava, Davide Guandrini,
Giampiero Mancini, Pierfrancesco Poggi, Andrea
Riviera, Bobo Rondelli e Simone Tuttobene, attori,
musicisti, registi provenienti da varie parti
d’Italia, da scuole e da esperienze artistiche
differenti.

“La Regione – conclude l’assessore Zoppi - è
stata tra i primi enti a credere nel progetto di un
festival dedicato a Gaber ed al Teatro-Canzone. E’
sempre forte l’ammirazione per la figura e
l’opera di Giorgio Gaber, ma forte è anche il desiderio
di dare un futuro al suo stile, così attento ai
sentimenti ed alle contraddizioni della
contemporaneità. Viareggio e Gaber, un binomio nel segno
dell’ironia che pensiamo possa dare frutti e fare
della Toscana un crocevia di talenti a livello
nazionale ed internazionale”. (cs-pp)


Sabato 3 Luglio 2004

Big ed emergenti canteranno a Viareggio le canzoni di Gaber

Omaggio al « Signor G. »

Tra i protagonisti Morandi, Antonacci e Baglioni

Viareggio. Non poteva iniziare in un modo migliore, con un omaggio canoro a Giorgio Gaber («Far finta di essere sani»), interpretato da Giulio D’Agnello, la conferenza stampa di presentazione, oggi a Firenze, del Primo Festival Teatro Canzone dedicato all’artista milanese, ma toscano di adozione. Promossa dall’Associazione culturale Giorgio Gaber e sostenuta da Regione Toscana e Provincia di Lucca, la manifestazione, in programma dal 21 al 25 luglio alla Cittadella del Carnevale di Viareggio, oltre a lanciare dieci artisti emergenti provenienti da tutta Italia, vedrà la partecipazione di molti big del mondo della musica e dello spettacolo in generale. Tra i confermati, Biagio Antonacci, Gianni Morandi, Claudio Baglioni, Luciano Ligabue e Giorgio Panariello.
Intanto l’incontro fiorentino con i giornalisti, moderato da Massimo Bernardini - presenti, tra gli altri, l’assessore regionale alla cultura Mariella Zoppi e il presidente della Provincia di Lucca Andrea Tagliasacchi - è servito per un’ulteriore riflessione sull’eredità lasciata dal «signor G».
Complice anche la presenza di sei dei dieci nuovi talenti che con le loro canzoni animeranno il Festival.
Durante le serate, che saranno condotte da Enzo Iacchetti, una giuria di esperti valuterà le performance dei giovani artisti emergenti: oltre a Luporini, storico collaboratore ed "alter ego" teatrale di Gaber, ne fanno parte Francesco Alberoni, Massimo Bernardini, Luca Doninelli, Sergio Escobar e Claudio Ferrante, direttore della casa discografica Carosello. L’obiettivo principale dell’iniziativa è quello di promuovere e diffondere il teatro canzone, individuando quei talenti in grado di rappresentare e proseguire il percoso avviato da Gaber.
La rassegna ospita anche la mostra «Qualcuno era... Giorgio Gaber», costituita da 20 pannelli bifacciali che documentano la carriera dell’artista attraverso fotografie, interviste, recensioni, testi di canzoni, e completata dalla proiezione di un lungometraggio di circa due ore.

2 Luglio

Il prossimo 27 luglio tappa lucana. Ad agosto a Diamante e Catanzaro
Alla Grancia "Cercando" Baglioni


POTENZA - "Cercando". Due diverse ambientazioni sceniche, due modi completamente nuovi di interpretare la forma-concerto, 3 palchi per altrettante "anime musicali", 40 date, 3 ore di spettacolo live, 1 supergruppo di 5 musicisti polistrumentisti.
Sono questi i numeri essenziali di "Cercando", il nuovo percorso musicale estivo di Claudio Baglioni, che si snoderà tra siti d'arte e aree dimesse d'Italia.
E sarà proprio Claudio Baglioni ad incantare con le sue note il Parco della Grancia di Brindisi di Montagna, il prossimo 27 luglio.
Il cantautore romano sarà poi di scena il 18 agosto nell'anfiteatro romano di Diamante, mentre il 20 toccherà l'Arena Magna Grecia di Catanzaro Lido.
Un viaggio musicale per "raccogliere" la bellezza in alcuni dei luoghi più ricchi di storia e fascino del nostro paese (anfiteatri greci e teatri romani, antiche ville, piazze storiche, parchi,) per provare a "piantare i semi" nei terreni abbandonati di quelle aree dimesse che, come ferite aperte, ne segnano ancora la pelle.
E' questo il senso del un progetto, portato avanti dall'autore di "Questo piccolo grande amore" che si animerà delle suggestioni e provocazioni che il "Belpaese" offrirà alle note e alle parole di uno degli artisti italiani più amati.Un concetto radicalmente nuovo di tour che, per originalità e forza espressiva, rappresenterà il momento più emozionante ed intenso dell'estate 2004. Il tour estivo di Baglioni prenderà il via, il prossimo 16 luglio da Villa Erba di Cernobio
"Un evento eccezionale", ha dichiarato in una recente intervista il cantautore romano- che mettendo insieme episodi della sua vita da uomo e da musicista, ha dato vita fino a pochi mesi fa al "Crescendo tour". I concerti hanno registrato il tutto esaurito, e susseguendosi secondo una programmazione quasi teatrale, hanno rappresentato un'ulteriore evoluzione per l'ex ragazzo di Centocelle, che sulle notte di "Questo piccolo grande amore", infiamma ancora i cuori di chi ama lui e la sua arte.
Una festa. Questo, anche il senso del tour estivo di Claudio Baglioni, che in ogni tappa cambierà la scaletta del suo concercto, invitando ospiti a sorpresa e non facendo la solita promozione del nuovo disco, di cui, a quanto pare, verranno eseguiti soltanto cinque brani su tredici.
E' chiaro che il concetto di festa da un lato fa sì che lo spettacolo sia come un'antologia dal vivo del meglio di Baglioni, da Avrai a Io sono qui passando per un'Acqua dalla luna sempre emozionante, una Fammi andar via struggente, una vigorosa Dagli il via, una caricatissima La vita è adesso. D'altro canto, però, non si può parlare di un concerto vero e proprio, pensato e studiato con attenzione, perché molto si basa appunto sull'automatico effetto-karaoke dell'impatto dei brani noti, e l'uso di comparse reclutate di città in città produce coreografie molto "vissute" dagli interpreti.
Baglioni però lo dice subito, che lo fa sostanzialmente perché ci teneva a tornare a suonare dal vivo; e fa capire, ad un certo punto, che il senso del suo mestiere sta proprio in quello scambio fortissimo e reciproco di emozioni che solo lui e pochi altri in Italia sanno stabilire, su di un palco, con oltre sessantamila persone.
Anche perché emozionano i pezzi nuovi (specie Tutto in un abbraccio e Mai più come te), colpisce una Buona fortuna solo voce solista e coro (dei sei musicisti della band), hanno ben altra tessitura -con l'uso dell'orchestra- Avrai e la stessa La vita è adesso. E poi Baglioni, fra repertorio, voce e sensibilità da palcoscenico, è comunque sempre un bel vedere (e sentire), in un Paese dove troppo spesso ci si accontenta del cantautore chitarrina e voce, senza luci e senza idee.

 

Fonte giospecialblog

Il tour viene chiamato "Cercando Tour Estate 2004", 3 ore di
spettacolo con brani anche "rari", suonati da un gruppo incaricato di
"rinnovare" gli arrangiamenti e formato dai seguenti elementi:
- John Giblin (basso, contrabbasso elettrico e acustico, violoncello);
- Gavin Harrison (batteria, percussioni, basso, tastiere);
- Roberto Pagani (pianoforte, organo Hammond, tastiere, vibrafono,
clarinetto, sax contralto, fisarmonica e cori);
- Pio Spiriti (violino, tastiere, chitarra acustica, fisarmonica, mandolino,
cori)
- Paolo Gianolio (chitarre, basso, tastiera, banjo, cori).

1 Luglio

A Lampedusa sono cominciati ad arrivare i primi
vip
La modella di colore Youma si è concessa 4 giorni

Lampedusa.  Primi vip a Lampedusa per questa
estate 2004. I lampedusani,
soprattutto i più giovani, non credevano ai
propri occhi quando hanno visto
passeggiare tranquillamente con il fidanzato al
seguito per la centralissima
via Roma, la sosia di Naomi Campbell, la modella
Youma che si è concessa
alcuni giorni di vacanza nella più grande delle
Pelagie.
Ieri sera è arrivato invece uno dei più grandi
del pop mondiale, Terence
Trentd'Arby che starà sull'isola per una intera
settimana. E' ufficiale
invece la seconda edizione di «O Cià» il concerto
di Claudio Baglioni che è
ormai un habituè di Lampedusa. Baglioni appena ha
qualche giorno libero
ritorna volentieri a Lampedusa dove possiede una
grande villa, distante
quanto basta dal centro, per potersi rilassare
anche se spesso e volentieri
si vede in centro a fare shopping assieme alla
biondissima moglie.
A giorni arriveranno alcuni calciatori tedeschi a
bordo dei loro yatch come
avviene di consueto ad ogni stagione estiva.
Quest'anno l'arrivo è stato
posticipato perché alcuni di loro sono stati
impegnati ai Campionati europei
di calcio attualmente in fase di svolgimento in
Portogallo.
Elio Desiderio

 

1 Luglio
Udine
Dopo il grande successo riscosso nei mesi scorsi
al PalaTrieste, Claudio
Baglioni approderà anche nel capoluogo friulano
nell'ambito di UdinEstate.
L'appuntamento con "Cercando Tour Estate 2004" è
per il 2 settembre, sul
piazzale del Castello. Claudio Baglioni sarà
accompagnato dalla
affiatatissima band di polistrumentisti composta
da Paolo Gianolio alle
chitarre elettriche, acustiche, classiche,
chitarra midi, basso, tastiera,
banjo e cori; John Giblin al basso, contrabbasso
elettrico, contrabbasso
acustico e violoncello; Gavin Harrison alla
batteria, batteria elettronica
d-drum, percussioni, basso e tastiere; Roberto
Pagani al pianoforte, organo
Hammond, tastiere, vibrafono, clarinetto, sax
contralto, fisarmonica e cori;
Pio Spiriti al violino, tastiere, chitarra
acustica, fisarmonica, mandolino
e cori.

È un tour concepito con una formula inedita
questo "Cercando" estivo di
Claudio Baglioni, con due diverse ambientazioni
sceniche, due modi
completamente nuovi di interpretare la
forma-concerto, tre piattaforme sullo
stesso megapalco per altrettante "anime"
musicali, tre ore di concerto dal
vivo.

In pratica, "Cercando" vuole essere un inno alla
bellezza, tra siti d'arte e
aree dismesse. Il cantautore intende, in pratica,
"raccogliere" la bellezza
in alcuni dei luoghi più ricchi di storia e
fascino del nostro Paese per
provare a "piantarne i semi" nei terreni
abbandonati di quelle aree dismesse
che, come ferite aperte, ne segnano ancora la
pelle. È questo il senso di un
progetto che si animerà delle suggestioni e
provocazioni che il "Belpaese"
offrirà alle note e alle parole di uno degli
artisti più amati. Inedite
esibizioni live, con brani scelti tra i più
ricercati e intensi del vasto
repertorio del musicista romano, eseguiti con il
solo accompagnamento del
pianoforte o della chitarra, si alterneranno a
rarefatte atmosfere
elettroniche e tutta l'energia che solo la
migliore musica popolare sa dare.

Tre anime musicali - acustica, elettrica ed
elettronica - per un viaggio
alla ricerca di nuovi linguaggi e nuove forme
espressive, attraverso
arrangiamenti innovativi, sonorità che
privilegiano l'intensità e
l'emozione, ma anche un repertorio nel quale si
fondono, sapientemente,
classici, grandi successi e brani che raramente
capita di poter ascoltare
dal vivo e qui presentati in una veste frutto di
una lunga e accurata
ricerca sonora.Il concerto di Claudio Baglioni è
proposto da Azalea
Promotion, che per UdinEstate porterà sul
piazzale del Castello anche The
Blues Brothers Band (martedì 27 luglio) e il
musical "New York to Broadway"
(sabato 7 agosto).

Il nuovo Baglioni?

E' architetto!
Claudio Baglioni si è laureato in archittetura giovedì 24 giugno
discutendo una tesi sulla riqualificazione urbana della zona
del Gazometro di Roma.
L'architetto cantante ha spuntato una buona votazione: 108.
In futuro Baglioni affiancherà al canto la progettazione?

Estate “Musicablu” 30/06/2004 A pochi chilometri da Roma il caldo può essere sconfitto immergendosi in “Musicablu”. Mai titolo poteva essere più azzeccato per la duplice location: due luoghi di mare, Anzio e Nettuno, uniti da un colore che non è solo, genericamente, il blu. Infatti, Anzio si fregia (unico comune della Provincia di Roma) della bandiera blu che connota la massima qualità delle acque di balneazione; lo stesso colore, con un’altra bandiera blu, qualifica la condizione dei servizi portuali di Nettuno. Insomma, un bel tocco di sanissima ecologia per bagnare la presentazione di “Musicablu”, contenitore di musica e di teatro che il 10 agosto da Lido dei Pini fino a Nettuno vivrà “La notte bianca”. Prima e dopo concerti di spessore con Claudio Baglioni il 6 agosto e Massimo Ranieri l’8 agosto a Villa Borghese di Nettuno; Fiorella Mannoia il 20 agosto e Pino Daniele il 29 agosto a Villa Adele di Anzio. Sempre ad Anzio, nella stessa Villa, ampio spazio al teatro e al cabaret: al via con Pandemonium il 24 luglio, Rodolfo Laganà il 4 agosto, Enrico Montesano il 7 agosto, I Picari il 13 agosto, Gianfranco D’Angelo il 16 agosto, Enrico Brignano il 18 agosto, Anna Mazzamauro il 21 agosto, Giuseppe Pambieri il 24 agosto e ancora Greg e Lillo il 31 agosto. E non è finita perché, con date diverse, a ingresso gratuito, “Musicablu” propone altri straordinari artisti: a Lavinio Marcello il 10 luglio; a Nettuno, Fausto Leali l’11 luglio; ad Anzio Paolo Meneguzzi il 1 agosto; sempre ad Anzio sarà la volta di Silvia Salemi il 9 agosto; a Nettuno “The King” - I grandi del rock dal 10 al 15 agosto; ad Anzio Abcdefg Hilmo il 14 agosto; a Nettuno Marco Masini il 21 agosto; a Lavinio Anna Oxa il 22 agosto. Alla conferenza stampa di giovedì 1 luglio, condotta da Tiberio Timperi nell’elegante sede romana messa gentilmente a disposizione dalla Martini&Rossi in Viale Mazzini, saranno presenti molti degli artisti protagonisti, i sindaci di Anzio, Candido De Angelis, e di Nettuno Vittorio Marzoli, i consiglieri provinciali Stefano Di Magno e Aurelio Lo Fazio, l’assessore all’ambiente del Comune di Anzio, Luigi Tardino, e gli assessori allo spettacolo di Anzio e Nettuno, rispettivamente Sebastiano Attoni e Marcello Armocida.

1 Luglio

L'estate in città. Il Comune propone lirica in luglio

  Baglioni a Vicenza Concerto di fine estate

 Il 3 settembre il cantautore sul piazzale di Monte Berico



Vicenza. Un'estate che segna il ritorno del cinema all'aperto, come
riferiamo sotto, e di pochi ma selezionati appuntamenti per il pubblico
giovane e adulto che non ama solo i festival rock. Ecco le scelte dell'
assessorato alla Cultura e di quello ai Giovani del Comune di Vicenza per la
scaletta degli spettacoli che vedranno l'appuntamento sicuramente più atteso
con Claudio Baglioni: il cantautore romano terrà un concerto venerdì 3
settembre, alle 21.30, nel piazzale di Monte Berico, con posti numerati ed
in piedi ( poltronissime 40 euro, poltrone numerate 35, posti in piedi 18;
più diritti di prevendita). La sera prima il cantante si esibirà al Castello
di Udine. Proprio piazzale della Vittoria, con uno sguardo dall'alto sulla
città, è il luogo scelto anche per le altre manifestazioni: l'8 luglio alle
21.30 in scena l'opera, Il Nabucco, con le voci di Ettore Nova, Paola
Romanò, Lucia Mastromarino e Franco Anile (posto unico 23 euro); il 12
luglio ore 20.30 Notte pop con Roberto Angelini, I Rio, I Nucleo, ingresso
gratuito; il 15 luglio La notte dei tenori italiani, ore 21.30 con i tenori
Cristiano Olivieri, Franco Anile, Federico Lepre e il soprano Brigitta Picco
(posto unico 20 euro più diritti di prevendita). Un'altra serata è in
programma sempre a metà luglio a Monte Berico con il vicentino Bruno Conte,
già noto per le interpretazioni di Lucio Battisti, che proporrà cantautori
italiani.
La gestione degli eventi è della Azalea Promotion, che gestisce un nutrito
pacchetto di concerti nel Nord Est e soprattutto in Friuli Venezia Giulia;
informazioni sul sito
www.azalea.it
dove saranno inseriti anche i luoghi di
prevendita. Al ciclo di manifestazioni collabora anche Zed di Padova.

30 Giugno 

Baglioni a Udine in settembre Udine: Dopo il successo di Vasco Rossi, udine si prepara a un nuovo apèpuntamento con la musica italiana. Il 2 settembre, in Castello, arriverà Claudio Baglioni con il suo "Cercando tour 2004", che coinvolge un gruppo formato da cinque ottimi polistrumentisti. Sempre con l'organizzazione di Azalea, arriveranno anche The Blues Brothers Band martedì 27 luglio.

CLAUDIO BAGLIONI

giovedì 2 settembre Castello di Udine
BIGLIETTI DISPONIBILI A BREVE
Poltronissime numerate: euro 40 + d.p. euro 6 = euro 46
Poltrone numerate: euro 35 + d.p. euro 5,25 = euro 40,25
Posti in piedi: euro 18 + d.p. euro 2,70 = euro 20,70

SFERISTERIO DI MACERATA
CONCERTI STAGIONE 2004
Per il concerto di Claudio Baglioni : I
settore euro 45,00 + 6,80 di prevendita, II settore euro 35,00 + 5,30 di
prevendita; III settore euro 25,00 + 3,80 di prevendita; IV settore euro
13,00 + 2,00 di prevendita.


Sono in vendita i biglietti per i concerti della stagione 2004 dello Sferisterio di Macerata, in cui si esibiranno Lucio dalla, Pino Daniele, Paolo Conte, Claudio Baglioni e van Morrison.

MACERATA - Sono in vendita, presso la Biglietteria dei Teatri di Macerata in Piazza Mazzini, in tutte le biglietterie del circuito Tbox e nei punti vendita Amat/Charta di Porto Recanati (c/o Pro Loco, piazza Brancondi tel. 071/7591872), di Ancona (c/o Amat, corso Mazini 99 tel. 071/2072439) i biglietti per la stagione di concerti dello Sferisterio promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Macerata insieme all’Amat-Associazione Marchigiana Attività Teatrali e con la collaborazione di ComStar e AnnoZero.

Per informazioni ci si può rivolgere alla Biglietteria dei Teatri di Macerata allo 0733.230735, all’Amat 071.2072439 e alla società Anno Zero 071.2901224.