Le notizie di

Giugno 2005

LO SHOP DI CLAUDIO

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Il Messaggero 30 Giugno

Non c’è soltanto il mercato: salviamo la dignità dell’Africa

di CLAUDIO BAGLIONI
SE QUESTO è un uomo...
«A chi ha sarà dato, a chi non ha sarà tolto anche quel poco che ha». Sono parole indigeste. Urticanti. Disorientano. Come alcol su ferita bruciano. Indignano e fanno gridare allo scandalo. E, invece, basta guardarsi intorno per capire che lo scandalo non è un rischio confinato nel futuro. Lo scandalo è presente. Per gran parte del mondo, infatti, l’apocalisse non è possibilità. E’ certezza. Qui e adesso. Una certezza che svuota e priva di ogni senso parole per noi fondamentali, come identità, libertà, cibo, salute, lavoro, famiglia, figli, terra, casa, scuola, futuro. Quelli che consideriamo diritti irrinunciabili e inalienabili, per centinaia di milioni di persone come noi, non sono nemmeno speranze. Sono sogni. Anzi incubi. L’incubo di una vita che non ha alcuna possibilità nemmeno di sfiorare la soglia della dignità. Di queste cose abbiamo brevi lampi di coscienza. Durano lo spazio di un servizio di telegiornale; la coda d’emozione suscitata da immagini “forti” o da statistiche che hanno dell’incredibile.
Del resto «cosa possiamo fare?». E’ il mercato. Mercato, globalizzazione, competizione. Non sembrano nemmeno invenzioni umane. Sembrano divinità. Divinità cieche e insaziabili, per ingraziarsi le quali il popolo della terra non può far altro che offrire sacrifici. Sacrifici umani, evidentemente. E dato che questo Mercato vive e si alimenta di differenze e squilibri, per renderlo più florido e più capace di produrre ricchezza, occorre generare squilibri e differenze: produrre povertà. «Mors tua, vita mea».
Non è così. O abdichiamo al senso di essere uomini e alziamo bandiera bianca, o dobbiamo ammettere che governare il mercato è possibile. Non un problema di strumenti; un problema di volontà. Se le cose non cambiano non è perché mancano idee, capacità o risorse. E’ perché gli interessi che premono perché tutto resti com’è sono più forti di quelli (che pure esistono) che spingono per il cambiamento. E’ questa l’equazione da ribaltare. Prima nelle coscienze individuali, poi in quelle collettive. Quindi nelle scelte di politica economica e sociale di parlamenti e governi. Soprattutto dei governi di quei Paesi come la “vecchia Europa” e le altre grandi potenze industriali che “possono” e, dunque, hanno l’obbligo di concorrere a risolvere quei problemi rispetto al sorgere dei quali non sono privi di responsabilità. Il mercato è sovranazionale, certo. Ma non soprannaturale. Passare da un mondo nel quale l’uomo vive per il mercato a uno nel quale il mercato è fatto per l’uomo per tutti gli uomini è possibile.
Questo vogliamo dire, sabato 2 luglio, agli 8 paesi che decidono delle sorti degli altri 200. “Live 8” non è la risposta. E’ la domanda. Domanda di valore e di senso. Domanda di un’altra economia che globalizzi e reinvesta gli utili, ridistribuisca le risorse e, finalmente, promuova ed esporti valori come libertà, solidarietà, sviluppo, salute. Un’istanza etica universale non più rinviabile, per la quale facciamo appello a tutta la forza di cui solo certe parole sono capaci: «Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando la sera cibo caldo e visi amici: considerate se questo è un uomo». 

Il Gazzettino 30 Giugno

Strada facendo, Baglioni fa scuola agli industriali
Il concerto del cantautore romano ha chiuso a Vicenza l’assemblea generale

Vicenza
Per celebrare il sessantesimo anniversario gli Industriali vicentini non hanno certo badato a spese.È stata una parata di imprenditori ed istituzioni l'altro giorno nel quartiere fieristico vicentino, alla presenza del presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo.
E l'atmosfera si è accesa nei cuori di giovani e meno giovani quando Claudio Baglioni, ospite d'onore chiamato a chiudere in musica l'Assemblea generale di Assindustria, ha imbracciato la chitarra e si è esibito nel repertorio storico che l'ha reso noto in tutto il mondo.
Alle canzoni l'architetto romano ha intercalato battute su personaggi dello spettacolo e cantanti, non ha mancato di fare dell'autoironia, fino a rendersi disponibile per quanti dei presenti potessero avere il desiderio di farsi progettare da lui la stanza da bagno, e di spiegare la sua posizione politica, che è quella "della sentinella che sta sul chi va là", osserva e scruta lo scenario degli uomini che rappresentano l'Italia in Parlamento ed al Governo, ma sempre rimanendo distaccato dalle turbolenze e dalle faziosità del teatrino.
Con estremo ordine e compostezza gli imprenditori berici più noti hanno seguito il concerto. I momenti di silenzio sono stati moltissimi e nella sala si vedevano molti volti seri, ma con gli occhi lucidi ed i telefonini alla mano per catturare l'immagine dell'idolo di molte generazioni. Uomini e donne abbracciati, nei loro stretti doppiopetti ed abiti da sera guarniti da luccichii, mescolati tra la gente comune che è riuscita ad intrufolarsi in quello che doveva essere un concerto "a numero chiuso".
"Questo piccolo grande amore", "Avrai" e "La vita è adesso" sono soltanto alcuni dei brani che hanno accompagnato la chiusura della convention, quando Claudio Baglioni ha intonato "Strada facendo", con la volontà di celebrare la forza del sentimento e dell'unione che aiuta ad andare avanti, così come avviene nell'imprenditoria, che oggi più che mai ha bisogno di fare squadra per contrastare la concorrenza dei mercati internazionali emergenti.
I grandi nomi dell'imprenditoria vicentina nel mondo, tra cui Renzo Rosso, Alberto Zamparla, Lino Dainese e Adamo Dalla Fontana, affiancati agli oltre 400 giovani imprenditori iscritti all'Associazione, dopo aver ascoltato la relazione del presidente di Confindustria Montezemolo, dalla loggia riservata ai vip hanno seguito alcune canzoni del cantante romano ed hanno riconosciuto nella sua verve l'entusiasmo che deve riscoprire anche la classe imprenditoriale, per rimettersi in discussione e proseguire lungo una strada difficile, ma capace di rivelarsi piena di soddisfazioni.
Matteo Crestani
 

 

Corriere della sera 29 Giugno

Si tratta con Cat Stevens

Il «Live 8» in dieci città
Roma punta sul cantante islamico. Sul palco anche Fiorello Adesione di Mosca all’evento mondiale voluto da Bob Geldof

Potrebbe esserci anche Cat Stevens sul palco romano di Live 8 del 2 luglio che continua ad arricchirsi di nomi della musica e non e di sorprese. Trattative col grande artista autore di successi indimenticabili che da decenni ha abbracciato la religione islamica e dirige una scuola coranica a Londra (ma in questo momento è a Los Angeles per la preparazione di un nuovo album) sembrano a buon punto. In programma canzoni del repertorio pre-conversione, quelle più popolari e «Caritas» dall’album «Mona Bona Jackson». L’altra sorpresa riguarda Zucchero che avrebbe deciso di raddoppiare la sua esibizione: la prima da Roma intorno alle 16, la seconda in serata dal palco di Parigi. Una scelta legata all’idea non «snobbare» i colleghi italiani e in linea con l’iperattivismo del rocker. E sul piano internazionale altre notizie: anche Mosca si unirà al coro musicale con un concerto di artisti locali, mentre sembrano superate le difficoltà che incombevano sulla scena berlinese dove gli organizzatori hanno avuto grosse difficoltà a trovare gli sponsor per coprire i costi vivi e dove la location è stata incerta fino all’ultimo per via dei lavori in corso intorno alla Porta di Brandeburgo. I costi organizzativi dei singoli concerti, secondo fonti dell’organizzazione italiana, sono altissimi: una media di 2 milioni di euro in ogni piazza. Attualmente in Italia gli sponsor hanno coperto circa 1,7 milioni di euro. Con l’ingresso di Mosca nel Live 8, salgono dunque a 10 i concerti della mondovisione del 2 luglio: uno in ogni paese del G8, più uno in Sudafrica e uno più raccolto a Eden Project nel sudovest dell'Inghilterra dove suoneranno solo band africane. Un altro evento musicale è previsto il 6 luglio in Scozia, dove si terrà proprio dal 6 all'8 luglio il prossimo incontro dei leader G8.

Intanto il cartellone di Roma si arricchisce di nuove adesioni e rischia il sovraffollamento: si sono aggiunti Ron, Alex Britti, Francesco Renga, Monica Bellucci, Cesare Cremonini, Ivano Fossati, i Planet Funk, Fiorello, Raoul Bova, Carlo Conti, Paola Cortellesi, Michelle Hunziker, Carlo Massarini, Valerio Mastandrea, Giovanna Mezzogiorno, Jane Alexander e il sindaco di Lampedusa Sebastiano Siracusa. Restano confermati Claudio Baglioni, Luciano Ligabue, Jovanotti, Renato Zero, Antonello Venditti, Piero Pelù, Laura Pausini, Biagio Antonacci, Articolo 31, Pino Daniele, Francesco De Gregori, Elisa, Gemelli Diversi, Irene Grandi, Faith Hill, Le Vibrazioni, Tim Mc Graw, Negramaro, Negrita, Nek, Noa, Max Pezzali, Povia, Tiromancino, Velvet. Un’offerta di collegamento televisivo col concomitante concerto di Vasco Rossi ad Ancona sarebbe ancora al vaglio del direttore artistico Stefano Senardi. Il rocker irlandese Bob Geldof, che ha organizzato quello che potrebbe essere il più grande evento pop della storia, vuole che i concerti attirino l'attenzione del mondo sulla povertà, soprattutto dell'Africa. E Geldof assieme a 40 giovani spettatori di Mtv provenienti da 24 Paesi interrogherà il premier inglese Tony Blair: un’ora di domande e risposte che andrà in inda su Mtv sabato. Il primo concerto prenderà il via a Tokyo in Oriente, per concludersi a Philadelphia e nei pressi di Toronto a Occidente, passando per Johannesburg, Parigi, Berlino, Roma, Londra e Mosca.
 
Mario Luzzatto Fegiz
29 giugno 2005

ANSA 29 Giugno

MUSICA: BAGLIONI;TROPPI CONCERTONI BENEFICI,CORSERA MAGAZINE MA CHI HA VOCE DEVE INFORMARE IL MONDO

In Italia come ti muovi, ti affibbiano un'etichetta. Sui grandi temi anche chi e' considerato disimpegnato alla fine si impegna. Io ho qualche perplessita' sui concertoni benefici. Credo che ce ne siano troppi e c'e' sempre il sospetto che servano a promuovere i cantanti o candeggiare le loro coscienze'': parola di Claudio Baglioni, intervistato dal Corriere della Sera Magazine, nel numero in edicola domani. ''Ma poi penso - precisa il cantautore romano, che ha deciso di partecipare sabato al Live 8 romano al Circo Massimo - che sia importante che chi ha voce si prenda la responsabilita' di informare il mondo. Io per esempio sulla pace mi sono speso molto''. Baglioni si considera ''da sempre un uomo impegnato. Ma oggi non penso che un cantante debba per forza infilare nei suoi testi slogan politici e denunce sociali''. Baglioni ricorda il suo periodo 'barricadero', quando con il gruppo Studio 10, negli anni '60, ''giravamo i teatrini di periferia leggendo cose colte e dure...''. Nel 1972, poi, scrisse 'In viaggio', una ''storia di popoli che si ribellano. Il discografico - racconta - preferi' non inserirla nell'album 'Questo piccolo grande amore'. ''Allora provai con il pezzo Caro padrone, la lettera di un operaio che sarcasticamente ringraziava il padrone per le angherie subite. Niente, anche di quella canzone esistono solo i provini''. Insomma, Baglioni ci teneva a far parte degli 'impegnati', ma capiva che doveva usare un linguaggio piu' comprensibile. ''E poi - sottolinea - non avevo nessuna intenzione di entrare in una delle parrocchie politiche che allora fagocitavano gli artisti. L'avevo capito a scuola, quando non volendo scegliere tra maoisti e fascisti, ero considerato un nemico da tutti. Alla fine venni sbattuto nella gabbietta dei musicisti melensi''. L'artista nell'intervista lamenta il fatto che i cosiddetti 'impegnati' non capivano che anche le sue canzoni ''avevano un valore sociale''. E cita Francesco De Gregori, secondo il quale Baglioni produceva 'un mare troppo tranquillizzante'. I due si incontrarono, si chiarirono e ''finimmo insieme a suonare canzoni napoletane. Ora de Gregori va al Festivalbar. Una cosa inimmaginabile 30 anni fa''.

IL MESSAGGERO 29 Giugno

E se al posto del classico «Tanti auguri a te...» si sentisse cantare Claudio Baglioni live al proprio compleanno? 

Chissà quanti coetanei avrebbero fatto carte false per una simile sorpresa nello spegnere le candeline. Un debutto in società decisamente al top, quello di Claudio D'Alessio (figlio del cantante Gigi D'Alessio ) che, in occasione del suo 18° compleanno, complice il papà (che si è esibito anche lui live), ha potuto applaudire con gli amici Claudio Baglioni che gli dedicava "Avrai", la canzone scritta in occasione della nascita di suo figlio. Scenario del party? Le Antiche Scuderie Odescalchi a Bracciano dove, divisi fra il bar di ghiaccio (sì, avete capito bene: scolpito nel ghiaccio) e la sala "oriental style" dove si degustavano ostriche e champagne, si riconoscevano molti rampolli doc come Marco Luciani, Giovanni Naldi (figlio del proprietario dell'hotel Parco dei Principi, Roberto ) e il cugino Federico Gioia, Andrea e Dario Antoniozzi. E mentre sul lago, allo scoccare della mezzanotte, impazzavano i fuochi d'artificio a Roma, al Supperclub , un'altra figlia d'arte brindava alle sue 18 primavere: Maria Rosa De Sica. Per lei un allestimento tutto piume bianche, e look "total white" (secondo il must del momento) per i suoi 150 invitati. Brindisi con papà Christian De Sica , mamma Silvia Verdone e con gli zii Carlo e Luca Verdone . Fra gli amici giovani e meno giovani spiccavano Aurelio De Laurentiis e Paolo Conticini. Performers, statue viventi e danze chill-out fino a notte fonda.

Il Gazzettino 28 Giugno 2005 

Grandi spettacoli nascosti dalla... "grammatica" Ivano Fossati, Gloria Gaynor, Manhattan Transfer, Miriam Makeba, Peter Cincotti... e se non vi basta ci sono anche Claudio Baglioni, Francesco De Gregori, Giorgia, Noa e ancora altri. Sono tutti cantanti - ah, a proposito, non solo musica, ma anche divertimento con Ficarra e Picone - che si stanno esibendo e si esibiranno nel giardino di Ca' Vendramin Calergi, sede storica del Casinò di Venezia, o nell'arena di Ca' Noghera. Un programma davvero interessante e in grado di attrarre gente, anche non necessariamente giocatori. Peccato che il programma ufficiale nel sito internet del Casinò (www.casinovenezia.it) sia preceduto da una presentazione che "ammoscierebbe" anche l'entusiasmo del più avveduto e attento, probabile, spettatore. Provare per credere, basta collegarsi a internet.

Yahoo.it  28 Giugno 2005, 17:38 

Musica: Live 8- Anche Renga, Ron e Britti Al Circo Massimo Roma, 28 giu. - (Adnkronos) - Francesco Renga, Ron, Cesare Cremonini e Alex Britti si aggiungono al cast del Live 8 italiano, l'evento che si terra' al Circo Massimo il 2 luglio prossimo. Confermati Biagio Antonacci, Claudio Baglioni, Pino Daniele, Francesco De Gregori, Elisa, Ligabue, Velvet, Antonello Venditti, Articolo 31, Gemelli Diversi, Irene Grandi, Faith Hill, Jovanotti, Le Vibrazioni, Tim Mc Graw, Negramaro, Negrita, Nek, Noa, Laura Pausini, Piero Pelu', Max Pezzali, Povia, Tiromancino e Renato Zero.

Il Messaggero 28 giugno 2005 

Parte l’estate romana con Arbore Lo showman questa sera a Piazza de Popolo per il primo dei concerti gratuiti. E sabato sarà “Live 8” Tempo d’afa e di canzoni. "L’Estate romana" si accende e invade la città offrendo il miraggio di una fuga dal solleone e di un refolo notturno. Dicono che saranno giorni caldi. E anche in musica questa rischia di essere la settimana più calda dell’anno. Si apre questa sera a piazza del Popolo con Renzo Arbore, pugliese-napoletano diventato civis romanus da quarant’anni, e la sua Orchestra Italiana che canta Napoli e i Caraibi, si chiude sabato al Circo Massimo dove la musica italiana correrà al "Live 8" Tempo d’afa e di canzoni. L’Estate romana si accende e invade la città offrendo il miraggio di una fuga dal solleone e di un refolo notturno. Dicono che saranno giorni caldi. E anche in musica questa rischia di essere la settimana più calda dell’anno. Si apre questa sera a piazza del Popolo con Renzo Arbore, pugliese-napoletano diventato civis romanus da quarant’anni, e la sua Orchestra Italiana che canta Napoli e i Caraibi, si chiude sabato al Circo Massimo dove la musica italiana correrà al Live 8: dopo le bizze, gli astensionismi, i “non vengo”, canteranno tutti o quasi. Non era mai successo. E non finisce qui: se Baglioni duetterà con Renato Zero, anche gli altri, dalla Pausini a De Gregori, non si tireranno indietro. In queste ore è un fiorire di telefonate, di proposte, di duetti da costruire. E la canzone italiana rischia di diventare adulta, mettendo da parte capricci e individualismi da provincia dell’impero. Domenica, sotto il sole cocente del pomeriggio, Renzo Arbore è andato a visitare il suo palco a piazza del Popolo. L’emozione, o trepidazione che sia, è comprensibile: è la sua prima volta nella città in cui vive dai primi anni Sessanta. “Ho fatto concerti popolari dappertutto, a Napoli, a Siviglia, a Miami, ma mai qui. Sì, questo è il mio primo incontro con il senatus populusque romani”. Pugliese di nascita, di quel genere particolare che sono i foggiani, napoletano di formazione (l’università, la musica) e di frequentazione, in realtà è diventato anche romano se non altro per diritto di residenza. “E’ una città che mi ha accolto subito e, per uno timido come me, è stata una vera sorpresa. Ricordo la mia prima sera: era estate, arrivai da Foggia in “500” e andai dritto proprio a piazza del Popolo, che all’epoca era un centro di ritrovo del mondo dello spettacolo. Riuscii subito a conoscere personaggi eccellenti e a stringere un rapporto con Gabriella Ferri. È lei che mi ha fatto conoscere la città, i Castelli, Squarciarelli, San Giovanni con la festa delle lumache del 24 giugno, le gite a Marino con Lucio Battisti, il ristorante dei fratelli Menghi a piazzale Flaminio, la Buca di Ripetta, dove andavamo tutti perché si pagava poco. È stata una grande esperienza, nella straordinaria Roma dei primi anni Sessanta”.

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L'Arena 28 Giugno 2005 

Made in Verona/1. Il suo primo mini-album è prodotto da Exetra Record Moris, una nuova voce del pop italiano Una produzione musicale tutta veronese per una nuova voce del pop italiano. Nei prossimi giorni verrà pubblicato il primo mini-album di Moris (nella foto, la copertina), cantante e autore nato a Ostiglia ma prodotto da un team scaligero, quel Laboratorio Spettacolo che riunisce diverse realtà del settore dell'intrattenimento (Exetra Sound Project e Records, Exe' Diffusion, Noize Area e Move Easy). Moris, che di cognome fa Pradella e vive tuttora nel Mantovano, ha studiato pianoforte e composizione al conservatorio e suona in pubblico da un decina d'anni, collaborando con musicisti come Adriano Molinari (già con Zucchero e Claudio Baglioni), Daniele Dall'Omo (Paolo Conte) e Giuseppe Isgrò (Nek). Tra le sue passioni c'è Jimi Hendrix, tanto che ha partecipato a serate-tributo al grande chitarrista di Seattle. Il suo primo min-album è però lontanissimo dal rock urticante del mancino di "Voodoo chile". Siamo infatti nel territorio del pop italiano d'alta classifica, dalle parti di Antonacci e Renga (Moris ha provato anche a partecipare al festival di Sanremo - ma questa è tutta un'altra storia...). Il mini-album sarà pubblicato nei prossimi giorni su etichetta Exetra Records, verrà distribuito in tutta Italia ed è composto da cinque brani, scritti e arrangiati da Moris allo studio Nas Noize Area di Caselle di Sommacampagna, insieme a Davide Rossi, responsabile anche delle registrazioni. Si parte con "Sento Luna", un rock soffice da FM americana, influenzato dal pop emozionale di Renga, dominato da chitarre elettro/ acustiche e dal pianoforte. La voce di Moris ha una bella presenza e riesce subito a stabilire un contatto con l'ascoltatore, anche grazie a un certo calore e pastosità, specie quando interviene una seconda voce (femminile?). "Così bella" è il brano estivo e Moris mescola il pop elettronico dei Subsonica a un ritornello molto leggero e subito memorizzabile. "Come stai" chiude il mini-cd con una punta di malinconia, con Moris accompagnato solo da voce e chitarra acustica. Ed è la vera sorpresa, al di là del testo non troppo complicato. Completano il mini-cd "Chiamami tu" e "Fuori di me". Un prodotto ben confezionato, arrangiato anche meglio. Certo, avremmo preferito un cantante che rischiasse di più ma certi salti nel buio non appartengono più alla musica italiana. (g.br.)

Il Mattino 27 Giugno

L’INVITO DEL DIRETTORE ARTISTICO SENARDI PER L’APPUNTAMENTO ROMANO «Al Circo Massimo le star italiane duettino tra loro» Francesco Bardi Roma. Dopo le adesioni eccellenti da parte degli artisti, la data romana del «Live 8» si è data una struttura organizzativa più «ecumenica», quasi a placare le polemiche tra organizzatori che ne stavano minando la riuscita. Ecco quindi il coinvolgimento di Assomusica, l’organizzazione di catagoria della musica dal vivo, la discesa in campo di un pool di manager al fianco di Roberto De Luca di Clear Channell e la scelta di Stefano Senardi come direttore artistico. Da lui, ieri, è venuto un appello per una partecipazione diffusa e sentita al concertone al Circo Massimo, che, ricorda, «non è una serata come il Festivalbar». «Ringrazio tutti, ma vorrei che non si dimenticassero le motivazioni per cui saremo tutti insieme il 2 luglio: la campagna per far sì che il 6 luglio gli 8 grandi del mondo aboliscano il debito dei paesi del Terzo Mondo. ”Live 8” sarà un evento artistico e spettacolare, ma non è solo un fatto musicale, perché saremo sul palco innanzitutto per raccogliere il grido di dolore del mondo povero». «Ho accettato con entusiasmo questo impegno difficile e sono felice di aver constatato l'ottima reazione della musica italiana con le adesioni di Claudio Baglioni, Luciano Ligabue, Pino Daniele, Jovanotti, Renato Zero, Piero Pelù senza dimenticare l'intervento straordinario di Laura Pausini», continua Senardi che intanto sta facendo pressioni per avere a Roma anche Giorgia, Carmen Consoli e Gianna Nannini. Ma il manager non si ferma qui: ha infatti intenzione di portare al Circo Massimo «tutti quei personaggi di primo piano della cultura, dello spettacolo italiani che hanno negli anni dimostrato una sensibilità verso certi temi. Penso per esempio a Fernanda Pivano, per la quale abbiamo proposto una nomina a senatrice a vita, a Francesco Totti, a Giobbe Covatta da anni in prima fila nelle iniziative di solidarietà per l'Africa, ad Aldo Giovanni e Giacomo, a Raul Bova e tanti altri che sono da sempre un simbolo nell'impegno nei campo della solidarietà. Non accetteremo interventi in collegamento, che sono contrari alla logica di ”Live 8”. E sarebbe bello vedere che anche le star italiane riescono a dar vita a duetti e collaborazioni inedite nello spirito tipico dell’iniziativa». Iniziativa che guarda già oltre il 2 luglio: un dvd, inutile dirlo dopo il successo di quello tratto dal ”Live Aid” del 1985, sarà tratto dalle maratone di Londra, Roma, Filadelfia, Berlino e Parigi.

Il Giornale 27 Giugno

Live 8, duetto tra Baglioni e Zero Invitati anche Benigni e Grillo 

da Milano Vabbé ora proviamoci. 

Dopo la carestia iniziale, ora il cast (potenziale) del Live 8 romano, in onda sabato 2 luglio dal Circo Massimo, si è allungato tanto da essere quasi smisurato. Oltre ai cantanti, l'invito si è allargato anche a personaggi della televisione o addirittura del cinema. «Non è necessario che salgano sul palco, ci piacerebbe anche solo che passassero a dare un saluto» ha detto ieri Stefano Senardi. Senardi, che è un discografico di lungo corso, da tre giorni è il direttore artistico dello show e «da quando ho avuto la nomina passo il mio tempo a contattare, parlare, telefonare agli artisti, per spiegare che il Live 8, insomma, è uno degli eventi più importanti della storia recente». Forse per questo l'invito è stato allargato anche a Roberto Benigni, Beppe Grillo, Gabriele Muccino, Renzo Arbore o Fernanda Pivano «perché appunto non vogliamo solo cantanti». Intanto di quelli si ha quasi l'elenco completo, almeno per ciò che riguarda gli artisti italiani. Di Vasco corrono solo voci «ma naturalmente sarebbe il benvenuto, anche se è meglio non in collegamento» dice Senardi. Di Carmen Consoli, Gianna Nannini e Fiorella Mannoia si lamenta l'assenza. Di Ron è arrivata proprio ieri la conferma della partecipazione. «Ma ora è il momento di pensare a che cosa fare sul palco, ai duetti e alle esecuzioni particolari che renderebbero l'idea di questo evento». Così sembra quasi sicuro che Claudio Baglioni e Renato Zero si siano già parlati per portare in scena un duetto e lo stesso dovrebbe fare Laura Pausini, che si era subito detta disponibile a incrociare la sua voce con qualche altro artista. «Intanto Jovanotti sta pensando a una performance molto particolare» dice Senardi, che non si sbilancia forse perché i contorni sono ancora tutti da stabilire. D'altronde è solo di ieri la conferma che Bjork interromperà la sua assenza dai palchi per apparire al Live 8 che andrà in scena allo stadio Makuhari Messe di Tokyo e quindi tutto è possibile. Tornando in Italia, sul fronte straniero c'è la conferma «al settanta per cento» dei Duran Duran, che dovrebbero salire sul palco del Circo Massimo prima di volare con un volo privato al Festival di Roskilde in Danimarca, facendo anche loro un giorno di doppio lavoro in una giornata così speciale. Forse ha fatto effetto la minaccia di Bob Geldof: «Non esserci significa fare una figuraccia».

L'Opinione 27 Giugno

La fame delle rockstar e quella degli africani di Arturo Diaconale Possiamo stare tranquilli. 

Claudio Baglioni ha annunciato che non seguirà l’esempio di Vasco Rossi e di Eros Ramazzotti. Non diserterà il concerto del 2 luglio del Circo Massimo dedicato al tema della solidarietà e degli aiuti per i paesi poveri dell’Africa. E se ci sarà lui, il campione del disimpegno degli anni ’70, ogni altra defezione è oscurata ed il concerto è salvo. L’ironia è obbligatoria per commentare una vicenda così intrisa di conformismo ed ipocrisia da nauseare anche chi è sempre stato sulla barricata delle battaglie per il Terzo Modo oppresso e sfruttato dall’Occidente capitalista. Il concerto del Circo Massimo è una delle tappe di quella specie di canta-mondo che si terrà in otto diverse città dei paesi ricchi ed industrializzati allo scopo di premere sul G8 del 6 luglio fissato in Scozia per aiutare l’Africa ad uscire dalla povertà. Ma, soprattutto, è la goccia che dopo trent’anni di buoni sentimenti profusi a piene mani in favore delle vittime del passato colonialismo, ha fatto traboccare il vaso. Finalmente qualcuno si accorge che dietro tanta bontà è sempre esistita una accorta operazione commerciale tesa a promuovere dischi, video e qualsiasi altri prodotto commerciale del cosiddetto sar-system. Contemporaneamente qualche altro si rende conto che le lotte per l’azzeramento del debito dei paesi africani non hanno più senso visto che i governi occidentali hanno accolto le richieste delle loro rockstar guidate dal cantante degli U2 Bono. Nello stesso tempo altri ancora scoprono che la maggior parte degli immensi aiuti finanziari dati negli ultimi quarant’anni dai paesi occidentali a quelli africani sono serviti solo ad arricchire ed a consolidare al potere i dittatori più feroci e sanguinari del continente nero. E non manca chi si accorge e tira alla luce le cifre di questa truffa gigantesca che le oligarchie criminali dei paesi poveri hanno compiuto ai danni dei rispettivi popoli grazie al combinato disposto di stolida buona fede e protervo interesse personale dei più viziati personaggi dello spettacolo del mondo occidentale. E non basta. Una volta che la goccia ha fatto traboccare il vaso della falsa solidarietà incomincia ad emergere anche un’altra e più pesante responsabilità. Quella di chi parlando di pace e di amore è stato complice dei massacri realizzati ai danni delle popolazioni inermi dai governi corrotti pronti ad ogni nefandezza pur di continuare ad incassare il bengodi alimentato dagli imbecilli dell’occidente. Quei pacifisti sono complici dei carnefici. Come loro hanno le mani sporche di sangue. Ed anche se riempiono le piazze e gli stadi delle città dei paesi ricchi fornendo emozioni ed evasione alle giovani generazioni alienate dell’occidente, sono corresponsabili dei misfatti degli ultimi quattro decenni. Non si tratta di giudizi troppo severi. E c’è un argomento che lo chiarisce in maniera inequivocabile. I concerti del “Live 8” sono previsti a Roma, Londra, Philadelphia, Berlino, Parigi, Johannesburg, Tokio e Toronto. Le rockstars gireranno il mondo a predicare pace, amore e aiuti all’Africa. Ma si guarderanno bene dal fermarsi in un qualsiasi paesino delle zone rurali della Francia. Se lo facessero dovrebbero spiegare ai villani che per eliminare la fame degli africani basterebbe eliminare gli aiuti che la Ue assicura all’agricoltura francese ed i dazi con cui la stessa Ue blocca alle frontiere i prodotti del continente più povero del mondo. Ma se lo facessero le rockstars dovrebbero vedersela con le roncole ed i forconi dei paesani di Chirac. Così preferiscono continuare ad essere ipocriti e complici dei dittatori. Con l’esibizione della bontà si imbroglia meglio!

IL MESSAGGERO 27 Giugno

Gli organizzatori: «Sabato niente interventi video»

Baglioni e Zero, prove tecniche di duetto

ROMA - «Non accetteremo interventi in collegamento che sono contrari alla logica di Live Aid» ha dichiarato ieri alle agenzie Stefano Senardi, da oggi direttore artistico della parte italiana di Live 8. Il suo no non ha destinatari espliciti, ma da un paio di giorni si era sparsa la notizia di un parziale ripensamento da parte di Vasco Rossi, che sarebbe stato disposto a farsi vivo, sabato al Circo Massimo, con un collegamento da Ancona, dove fa tappa il suo tour.
L’offerta, però, non sarebbe stata accolta benissimo (molti artisti hanno spostato le date dei loro concerti, altri come De Gregori viaggeranno di notte pur di esserci) e quindi ecco il senso delle parole di Senardi, il quale, però, sollecita ancora il mondo della musica a partecipare al concertone ricordando che «non è una serata come il Festivalbar : saremo lì, innanzitutto, per raccogliere il grido di dolore del mondo povero». L’invito è esteso anche all’intero mondo dello spettacolo, dello sport e della cultura (dalla Pivano, a Totti, a Aldo, Giovanni e Giacomo, Raoul Bova).
Ma il lavoro che si sta svolgendo in queste ore è soprattutto di raccordo fra le varie adesioni. L’intenzione è di caratterizzare il concerto romano soprattutto sulla linea degli incontri e dei duetti, liberandolo da personalismi e dando spazio a brani fuori contesto: così, in queste ore, si stanno parlando Claudio Baglioni e Renato Zero disposti a cantare assieme. Ma l’atteggiamento di apertura riguarda un po’ tutti: dalla Pausini, che ha già detto di voler realizzare qualcosa di speciale, a Jovanotti, da De Gregori a Elisa, da Pino Daniele a Antonello Venditti, che al Circo Massimo si sente davvero di casa.
m.mol.

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IL MESSAGGERO 27 Giugno

Roma, parte l’estate più pazza del mondo

di MARCO MOLENDINI
È TEMPO d’afa e di canzoni. L’Estate romana si accende e invade la città offrendo il miraggio di una fuga dal solleone e di un refolo notturno. Dicono che saranno giorni caldi. E anche in musica questa rischia di essere la settimana più calda dell’anno. Si apre domani a piazza del Popolo con Renzo Arbore, pugliese-napoletano diventato civis romanus da quarant’anni, e la sua Orchestra che canta Napoli e i Caraibi, si chiude sabato al Circo Massimo dove la musica italiana correrà al Live 8: dopo le bizze, gli astensionismi, i “non vengo”, canteranno tutti o quasi. Non era mai successo. E non finisce qui: se Baglioni duetterà con Renato Zero, anche gli altri, dalla Pausini a De Gregori, non si tireranno indietro. In queste ore è un fiorire di telefonate, di proposte, di duetti da costruire. E la canzone italiana rischia di diventare adulta, mettendo da parte capricci e individualismi da provincia dell’impero.
Ieri, sotto il sole cocente del pomeriggio domenicale, Renzo Arbore è andato a visitare il suo palco a piazza del Popolo. L’emozione, o trepidazione che sia, è comprensibile: è la sua prima volta nella città in cui vive dai primi anni Sessanta. «Ho fatto concerti popolari dappertutto, a Napoli, a Siviglia, a Miami, ma mai qui. Sì, questo è il mio primo incontro con il senatus populusque romani». Pugliese di nascita, di quel genere particolare che sono i foggiani, napoletano di formazione (l’università, la musica) e di frequentazione, in realtà è diventato anche romano se non altro per diritto di residenza. «E’ una città che mi ha accolto subito e, per uno timido come me, è stata una vera sorpresa. Ricordo la mia prima sera: era estate, arrivai da Foggia in “500” e andai dritto proprio a piazza del Popolo, che all’epoca era un centro di ritrovo del mondo dello spettacolo. Riuscii subito a conoscere personaggi eccellenti e a stringere un rapporto con Gabriella Ferri. È lei che mi ha fatto conoscere la città, i Castelli, Squarciarelli, San Giovanni con la festa delle lumache del 24 giugno, le gite a Marino con Lucio Battisti, il ristorante dei fratelli Menghi a piazzale Flaminio, la Buca di Ripetta, dove andavamo tutti perché si pagava poco. È stata una grande esperienza, nella straordinaria Roma dei primi anni Sessanta».
E oggi?
«È una città vivacissima. Ospita l’estate più eccitante del mondo: non ci sono luglio o agosto così ricchi da nessun’altra parte, New York inclusa».
Il sindaco Veltroni ha definito il concerto dell’Orchestra italiana a piazza del Popolo come la festa d’avvio dell’Estate romana.
«Per questo l’ho chiamato Festa per Roma. E’ da tempo che sia Veltroni che Borgna mi chiedono di suonare, non potevo più dire di no. Sarà l’occasione per stare in allegria con una scaletta ad hoc fatta di pezzi napoletani, delle mie canzoni della tv, di qualche sorpresa con Gegè Telesforo. Caldo permettendo, sfodererò anche il clarinetto. Poi ci saranno un paio di omaggi alla città. La canzone romana merita di essere riscoperta. Io sono un ascoltatore di vecchia data, ricordo la bellissima antologia di Sergio Centi, le composizioni antiche di Romolo Balzani come Barcarolo romano , il primo Claudio Villa e il suo rivale Alvaro Amici».
L’Orchestra italiana spesso bazzica i ritmi latini.
«Ci piace mescolare la musica dei Sud del mondo, come abbiamo fatto con Por dos besos , tratta dal mio ultimo disco, Vintage ma non li dimostra , che è la rielaborazione di un pezzo che avevo puntato da tempo. Diciamo che è stato l’occasione per la mia ultima pensata, il Formentera sound. Un misto di finto spagnolo che usiamo noi italiani arrampicandoci sugli specchi quando siamo in Spagna o a Cuba e quel suono tipico dei tramonti delle spiagge di Formentera, quando i ragazzi si riuniscono attorno a un grammofono gracchiante e cantano in coro».
Il passato è un serbatoio infinito per la musica?
«Ho scoperto di non essere più il solo a pescare nel passato. Proprio oggi il mio amico Maurizio Riganti, era lui il responsabile alla radio di Alto gradimento , mi ha fato ascoltare un disco di Diana Krall che canta le canzoni di Nat King Cole e, in questi giorni, è uscito un bel disco di Ry Cooder che da anni rivisita il repertorio antico sempre sul filone latino. Il fatto è che la grande musica non ha tempo. Le stesse canzoni napoletane sono intramontabili e continuano a essere le più belle del mondo, assieme a quelle americane degli anni Trenta e Quaranta».
Il concerto a piazza del Popolo apre una settimana di grandi appuntamenti che sabato sarà chiusa dal Live 8 di Bob Geldof al Circo Massimo.
«Credo che Geldof abbia il merito di mettere in evidenza il fatto che gli artisti della musica sono i più generosi e attenti alla solidarietà».
Si apre l’Estate romana e si chiude la sua stagione di lavoro?
«E’ stato un anno vissuto intensamente, il tour nel 2004, il concerto alla Carnegie Hall, quello all’Opera, il programma in tv che ha riscosso il plauso anche dei critici più esigenti».
Largo alla pigrizia, dunque?
«Mi abbandono all’ozio che merito. Purtroppo, però, durante questi periodi la mia creatività si palesa, magari suggerendomi altre imprese. Evidentemente il vecchio slogan “meditate gente, meditate” era fatto su misura per me»

www.musicalnews.com 27 Giugno

Live 8: i DVD saranno realizzati dalla Emi

di Antonio Ranalli

Sarà la Emi ad occuparsi della realizzazione dei DVD dedicato al "Live 8". Sono previsti titoli diversi a seconda delle nazioni organizzatrici, con il dietro le quinte della manifestazione. I DVD sono attesi per novembre.

Emi e Live 8 hanno concluso uno speciale accordo grazie al quale Emi fornirà all’organizzazione di Live 8 un notevole contributo economico ricevendo i diritti per tutto il mondo per il DVD dei concerti che si terranno il 2 luglio in Gran Bretagna, USA, Canada, Francia, Germania e Italia. È prevista per novembre la pubblicazione, in tutto il mondo, di versioni locali dei DVD che conterranno i “dietro le quinte” dei concerti. Tra gli artisti che si esibiranno ci sono Bryan Adams, Bon Jovi, Coldplay, Sheryl Crow, Deep Purple, Dido, Green Day, Jay-Z, Elton John, Annie Lennox, Linkin Park, Madonna, Maroon 5, Paul McCartney, Pink Floyd, REM, Scissor Sisters, Sting, Joss Stone, U2, Keith Urban, Velvet Revolver, Robbie Williams, Brian Wilson e Stevie Wonder. Bob Geldof ha dichiarato: “Spero che questo diventi il DVD più venduto di tutti i tempi. Se lo merita. Fondamentalmente forse, lo dovrebbe essere, perchè ci aiuterebbe a raggiungere il nostro obbiettivo di cambiare le vite dei più poveri in meglio e a rendere la nostra generazione l’unica in grado di porre fine alla disgrazia della povertà. Siamo molto grati a EMI per l’aiuto finanziario che ha reso possibile che tutti i concerti del 2 luglio si tenessero ovunque e, così facendo, ha spinto il mondo un po’ più vicino al nostro comune scopo”. I concerti si terranno a ridosso del vertice G8 in Scozia il 6 luglio, dove verrà presentato agli otto leader mondiali un piano di lavoro per raddoppiare gli aiuti, ridurre il debito e adottare giuste leggi per impedire che 30.000 bambini muoiano di povertà ogni giorno senza un motivo. Alain Levy, Presidente e amministratore delegato di EMI Music ha dichiarato: “EMI è onorata di offrire il proprio contributo a questo stimolante progetto e di lavorare con un cast davvero sorprendente di star che dimostrano, ancora una volta, il potere che la musica ha di cambiare le cose”.

http://www.centumcellae.it 25 Giugno

Jovannotti: voglio garanzie

Adesioni di Luciano Ligabue, Claudio Baglioni, Pino Daniele, di Elisa e dei Negrita. Jovannotti spiega i suoi dubbi.
"L'altro ieri a Roma c'è stata la conferenza stampa, alla quale nessun artista è stato invitato, per presentare il concerto di Roma del 2 luglio. Molti giornali sono polemici verso gli artisti che hanno detto no interpretando questo rifiuto come un gesto egoista, nessun media ha pensato che dietro a questo NO possano esistere dubbi legittimi sulla gestione italiana dell'evento. Per quanto mi riguarda la mia conferma nel cast è legata ad alcuni chiarimenti che ho richiesto sulla trasparenza, l'efficacia politica dell'evento, il coinvolgimento degli artisti, l'organizzazione italiana (fino ad ora molto sconclusionata), la gestione economica ed etica della faccenda. Non siamo più negli anni ottanta, oggi non sono permesse ingenuità, la lotta alla povertà non è una scampagnata estiva, la musica mette in campo emozioni forti. BOB GELDOF è una garanzia, BONO è una garanzia, ma loro sono in Inghilterra. La mia storia personale è legata alla campagna CANCELLA IL DEBITO, che oggi è arrivata ad un punto cruciale, sono giorni decisivi per questo non vorrei mai che questo LIVE 8 finisse per essere solo una inutile rievocazione dello spirito del 1985. Se ho chiesto maggiori informazioni sullo svolgimento del concerto romano non è per disinformazione ma perchè non bisogna perdere l'occasione di rendere questa giornata utile alla causa della lotta alla povertà. Gli artisti che partecipano al LIVE EIGHT sono il cuore della faccenda e sul loro coinvolgimento e sulla loro passione è basata la credibilità di LIVE EIGHT al tavolo della politica internazionale. Da questo LIVE EIGHT i nostri politici devono sapere che c'è un grande movimento di opinione che chiede giustizia, non carità, giustizia nei rapporti con i paesi più poveri. Non si tratta di elemosina e di piccoli gesti dimostrativi, si tratta di un cammino di Giustizia. Migliori condizioni nel mercato, rapporti più equi, politica degli aiuti reale, emergenza AIDS, gestione delle risorse. Le modalità potranno essere discusse dai migliori economisti del pianeta ma l'intenzione deve essere chiara e deve nascere dal prossimo G8.
Il LIVE 8 può accendere la fiamma che riscaldi i cuori gelidi dei nostri goverananti, che fino a prova contraria sono eletti anche dal pubblico delle nostre canzonette. In questo LIVE eight gli artisti mettono in gioco la loro onestà intellettuale, certo che si tratta pur sempre di rock n roll, e che palle quando i cantanti fanno i buoni, ma qui non si tratta di fare i buoni, si tratta di partecipare ad una manifestazione sulla Giustizia. Per questo ho chiesto maggiori informazioni, sono disposto a mettermi in gioco, a salire su quel palco per far ballare il Circo Massimo insieme agli altri artisti invitati, sono pronto, l’ho sempre fatto quando ho creduto che fosse giusto, e vorrei farlo anche stavolta. Stavolta però la buona fede non basta, ci vogliono garanzie sugli scopi degli organizzatori e sulla trasparenza degli affari conivolti. Per la promozione estiva ci sono un sacco di altri programmi".
I Negrita hanno dichiarato: "Venti anni fa eravamo ragazzini e il Live AID segnò le coscienze della nostra generazione. Oggi per noi, suonare su quel palco, oltre ad essere sinonimo di continuità, è un dovere come musicisti e come uomini".

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Il messaggero Venerdì 24 Giugno 2005 

Chiudi Dopo i primi no, pioggia di adesioni: a Roma anche Ligabue, Jovanotti, Elisa, Pino Daniele e Renato Zero Contrordine, il Live 8 fa il pieno 

Claudio Baglioni: «Facciamo musica leggera ma non siamo affatto leggeri» di MICAELA URBANO ROMA «Facciamo musica leggera, ma non siamo affatto leggeri. McCartney e gli U2, Madonna e Sting rappresentano l’unione. Noi? Il contrario. Noi, l’ultima provincia dell’Impero... Italiani, che italiani moriremo. Ma forse un giorno o l’altro la smetteremo anche. E invece del nostro naso, guarderemo finalmente la luna». Ci sarà Claudio Baglioni al Live 8: ci sarà. «Prima come uomo, e poi come artista». Non si arrende al menefreghismo, agli individualisti per superficialità, ai mastini custodi «di un orticello senza senso». E il 2 luglio, per essere là, sul palco del Circo Massimo, ha rimandato una serie di concerti in Spagna, «ma non mi ammalerò per questo». Sorride come chi ha visto di tutto e di più. Come uno scettico stanco di esserlo: «So che eventi come questo non sono risolutivi. Ma di sicuro tentano di spostare il tiro. In un momento in cui siamo presi dalla Cina troppo vicina, dal debito pubblico e dintorni, abbiamo dimenticato l’Africa. E le centinaia di migliaia persone a cac cia di sopravvivenza, ch e fuggono verso le coste del Mediterraneo». Due sere fa si è incontrato con Bob Geldof, leader del Live 8. Anzi, c’è chi giura che Geldof lo abbia inseguito. Non sapendo che l’uomo di Strada facendo e tanti altri indimenticati brani, aveva già scelto di partecipare al Live 8. «Perché comunque credo nella forza dell’unione. E sono convinto che il 2 luglio non sarà una stanca rievocazione del passato. Né una parata di stelle, non c’è niente da celebrare e molto su cui riflettere». Il no di Vasco Rossi? «Partecipare non è costrizione, ma libertà». Libero, Vasco. Che nemmeno ieri, quando molti si sono precipitati a cambiare idea, a torto o a ragione, è rimasto sulle sue posizioni. Non cede, dopo le bacchettate di Geldof, in Campidoglio. Né dopo la corsa all’ultimo momento di di tanti colleghi. Ci ripensa Ligabue. E si convince Renato Zero, anche se la sua adesione sarà ufficiale solo oggi. E così Pino Daniele. Elisa. I Negrita. E Geldof li inonda di grazie, non dimenticando Laura Pausini e gli altri che per primi hanno detto sì: «Sono grato a tutti gli artisti italiani che saliranno su quel palco». Geldof, organizzatore d’acciaio che è riuscito a mettere insieme star mondiali nel segno di una nobile causa: il Live 8 potrebbe far presa e scuotere l’opinione dell’intero globo. E, chissà, potrebbe davvero in qualche modo influenzare la riunione del G8, che si svolgerà il 6 luglio in Scozia, quando i grandi della Terra si ritroveranno a tu per tu con la domanda: cancellare o no il debito del terzo mondo? D’altronde, il passato insegna. E’ vero o no che dopo il megaconcerto di Wembley il mondo scese in piazza e si spolmonò per la liberazione di Nelson Mandela? Potere del rock e dei suoi divi. Amati dalla gente più di qualsiasi politico contemporaneo. Non è più tempo di Kennedy, Gandhi, Golda Meir. Ma è ancora tempo della musica che, se non riesce a riempire lo stomaco, riesce però a sfamare la voglia d’emozione. Dopo giorni e giorni di perplessità, di svogliatezza di capirne di più attraverso i giornali, come ha scritto qualcuno, anche Jovanotti ha accettato l’invito di Geldof. «Sono disposto a mettermi in gioco, a salire su quel palco per far ballare il Circo Massimo insieme agli altri artisti invitati. Sono pronto, l’ho sempre fatto quando ho creduto che fosse giusto, e lo farò anche stavolta», spiegava Cherubini che però, nel primo pomeriggio di ieri ancora chiedeva «garanzie sugli scopi degli organizzatori e sulla trasparenza degli affari coinvolti. Insomma, credo sia legittimo nutrire nubbi sulla gestione italiana dell’evento». Poi, in serata, il suo sì. E un fiume di parole rivolte ai politici: «Devono sapere che chiediamo giustizia e non carità. Non elemosina, ma aiuti reali, emergenza Aids, gestione delle risorse. Questo deve essere chiaro a chi sta al Governo, eletto, fino a prova contraria dal pubblico delle nostre canzonette». Cesare Cremonini invece resterà fuori. Suo malgrado (e nessuno fatica a crederci) spiega il suo ufficio stampa: «Ha saputo troppo tardi, e leggendo i quotidiani perché nessuno lo ha avvertito, di essere stato inserito nel cast».. Così, tra rifiuti, oramai ridotti all’osso, le polemiche e le patetiche gare su chi avesse aderito per primo, il Live 8 si farà. Anzi si farà in sei, fra Londra, Philadelphia, Parigi, Tokyo, Johannesburg, Toronto Berlino e Roma. E con un fuoco d’artificio di nomi, dai R.E.M. a Elton John, dai Coldplay ai Pink Floyd. Ottimista è Baglioni, che vuole ancora «poter credere. Da anni mi batto in lungo e in largo affinché le cose cambino. Grandi e piccoli tentativi. Piccoli come quello che si ripete da tre anni, a Lampedusa. Quando, in settembre, coinvolgo altri autori e altri cantanti per far vivere la spiaggia di musica e di parole. Un raduno intimo in confronto ai grandi eventi. Eppure un incontro. Perché quelle notti, con la luna e i falò, la gente non è più, questa sconosciuta. Ma, questa conosciuta».

Adnkronos  Giovedì 23 Giugno 2005, 17:38 

BAGLIONI, SARO' AL CIRCO MASSIMO PER LIVE 8 ANNULLAMENTO DEBITO PRIORITA' ASSOLUTA, GUARDIAMO LA LUNA E NON IL DITO Roma, 23 giu. (Adnkronos) - ''Smettiamola di guardare il dito e, per una volta, guardiamo la luna. L'annullamento del debito e' una priorita' assoluta: per questo saro' al Circo Massimo. Senza se e senza ma''. Con queste parole Claudio Baglioni -cancellati tutti gli impegni promozionali esteri- annuncia la propria partecipazione al ''Live 8'', il concerto di sabato 2 luglio al Circo Massimo per l'annullamento del debito dei paesi in via di sviluppo.

Adnkronos Giovedì 23 Giugno 2005, 17:38 

Musica, Ligabue: ''Sarò al Live 8 di Roma'' Di(Adnkronos) Roma, 21 giu. - (Adnkronos/Ign) - Luciano Ligabue ha rotto gli indugi ed ha deciso di partecipare al Live 8, che si terra' il 2 luglio a Roma, proponendo un paio di brani in versione acustica. Il sì del rocker emiliano è arrivato nonostante sia in questo momento impegnato nella delicata fase finale della realizzazione del suo nuovo disco di inediti, in uscita il 16 settembre, e si accinga a preparare il concerto che terra' il 10 settembre al Campovolo di Reggio Emilia. ''Le scadenze di lavoro ravvicinate e inderogabili avevano sconsigliato la partecipazione all'evento promosso da Bob Geldof - dichiara Claudio Maioli, manager dell'artista - ma poi Ligabue, nonostante gli impegni pressanti di cui sopra, ha deciso di dare il proprio contributo, nelle condizioni che gli sono possibili (voce e chitarra), alla buona causa del Live 8''. Da Londra, arriva il 'grazie' del patron della manifestazione, Bob Geldof: ''Questo e' lo spirito del Live 8: Pink Floyd, Ligabue e Madonna, tra gli altri, ne hanno colto l'essenza. Grazie Ligabue!''. Tra gli artisti che saranno presenti al Circo Massimo anche un altro big della musica leggera italiana, Claudio Baglioni. ''Smettiamola - ha detto il cantante romano - di guardare il dito e, per una volta, guardiamo la luna. L'annullamento del debito è una priorità assoluta: per questo ci sarò anch'io. Senza se e senza ma''. 'Non si tratta -sottolinea Baglioni- di una sterile rievocazione nostalgica del ''Live Aid'' di vent'anni fa. La formula può anche essere la stessa, ma l'obiettivo è un obiettivo contingente ed estremamente urgente: una forte pressione sui governi dei paesi che compongono il G8 per annullare il debito dei paesi in via di sviluppo''. Disponibile a salire sul palco anche Jovanotti. Ma a determinate condizioni. ''Sono disposto a mettermi in gioco - ha detto Lorenzo Cherubini -, a salire su quel palco per far ballare il Circo Massimo insieme agli altri artisti invitati. Sono pronto, l'ho sempre fatto quando ho creduto che fosse giusto, e vorrei farlo anche stavolta. Stavolta pero' la buona fede non basta, ci vogliono garanzie sugli scopi degli organizzatori e sulla trasparenza degli affari coinvolti''.

Il Messaggero  Giovedì 23 Giugno 2005 

Chiudi La star italiana commenta le diserzioni dei colleghi: «Per essere al Circo Massimo ho spostato un concerto» Chi ha paura del Live 8? Laura Pausini: «Chiamarsi fuori è un vero peccato» di MARCO MOLENDINI 

ROMA Archiviata la pratica Vasco Rossi, il Live 8 versione italica fa i conti con i sì, i no, i non so dello starsystem nazionale. Allora, Zucchero preferisce la Tour Eiffel al Circo Massimo, De Gregori è rimasto sul suo “non ho ancora detto che ci sarò” ma gli organizzatori sono convinti che scioglierà positivamente i suoi dubbi (d’altra parte che giustificazione ci sarebbe ad andare al Festivalbar e dire di no al Live 8?). Jovanotti si sta informando, Baglioni e Renato Zero ancora devono pronunciare il fatidico sì. Certo, il no di Vasco ha creato un po’ di scompiglio con il rischio di far passare l’idea che fa fino dire di no. Poi ci sono i problemi più terra terra, categoria amministrativa (tipo rimborsi spese). Chi non ha mai avuto problemi, comunque, è Laura Pausini, una delle vere star italiane internazionali: in poco più di dieci anni di carriera ha venduto 22 milioni di dischi e ha incassato 160 dischi di platino. Con Eros Ramazzotti (un altro che ha preferito sfilarsi dall’impegno) è la cantante pop italiana più celebre al mondo. «Esserci è la cosa più importante» taglia corto la Pausini che sta per completare il suo lungo tour cominciato a febbraio e che andrà avanti fino a metà luglio («è la prima volta nella mia vita che faccio concerti estivi, e trovo che sia una situazione più impegnativa: il pubblico è più è presente, persino più attento» dice). Quando l’hanno chiamata per cantare il 2 luglio al Circo Massimo, Laura non ci ha pensato su un attimo: si è ricordata di quello che aveva significato il Live Aid di vent’anni fa (era ancora giovanissima) e il sì è arrivato immediatamente. Bob Geldof non ha avuto bisogno di telefonarle, di convincerla, di blandirla, le ha semplicemente inviato i suoi saluti. «Mi avevano già invitata a cantare al concerto di Parigi, ma ovviamente ho preferito essere protagonista nel mio paese». Nello stesso giorno avrebbe dovuto cantare nell’Arena Magna Grecia di Catanzaro: «Ho chiesto di spostare il concerto di un giorno, al 3 luglio, voglio essere a Roma, al Circo Massimo a cantare per i più deboli. Assolutamente». Insomma, niente dubbi amletici. Anzi, disponibilità completa: «Non so ancora quanto tempo avrò a disposizione, quante canzoni potrò cantare. Mi piacerebbe fare dei duetti, delle cose diverse, queste occasioni sono fatte per questo. Ho anche già in mente un progetto, ma visto il clima di polemiche e di voci che si è creato preferisco ancora tenerlo per me. Ne riparleremo più avanti». Sui colleghi del no e del non so, Laura preferisce essere cauta. Chiamiamola solidarietà di categoria, però il suo invito è chiaro: «Non esserci è un vero peccato - dice - La mia decisione l’ho presa come essere umano più che come cantante. L’importanza degli argomenti e dei temi che vengono affrontati è tale che il resto è tutto senza senso. Mi auguro che non ci sia paura di un’occasione così grossa, del resto siamo tutti persone con alle spalle lunghi anni di carriera, affrontiamo il pubblico tutte le sere, sappiamo quali sono le nostre possibilità». 

Libero.it" Notizia del 23 giugno 2005 - 17:30

Live 8: chi ci sarà (davvero) Dopo un tira e molla di conferme e smentite, sembra certa la partecipazione di Ligabue e di Baglioni. Mentre Vasco declina e Jovanotti dice: "Voglio capire meglio"... Alla fine Ligabue, Negrita e Baglioni ci saranno, mentre ancora in forse sono Jovanotti e Vasco. Questa per ora, l'evoluzione del tira e molla degli artisti nei confronti della loro partecipazione al Live 8, il mega evento live promosso da Bob Geldof che, a 20 anni di distanza dal Live Aid, ha organizzato 8 concerti in contemporanea in altrettante città su 4 continenti cui parteciperanno oltre 1000 artisti di fama mondiale.Con l'obiettivo dichiarato di richiamare l'attenzione degli 8 potenti del Mondo sulla situazione - e la povertà- del continente africano. La polemica sulla data italiana è nata alcuni giorni fa, quando in conferenza stampa l'organizzazione del live 8 italiano aveva diffuso la lista e data per certa l'adesione di moltissimi artisti, anche senza averne appurato la disponibilità e la reale l'intenzione. Tra gli altri: Antonacci, Articolo 31, Baglioni, Consoli, De Gregori, Grignani, Daniele, Gemelli Diversi, Elisa, Giorgia, Irene Grandi, Jovanotti, Ligabue, Mannoia, Gianni Morandi, Nek, Negramaro, Negrita, Noa, Laura Pausini, Max Pezzali, Planet Funk, Eros Ramazzotti, Francesco Renga, Vasco Rossi, Subsonica, Sugarfree, Tiromancino, Velvet, Antonello Venditti, Vibrazioni, Renato Zero e Zucchero. Immediata la replica di molti artisti. Ligabue inizialmente fa sapere che, pur aderendo moralmente all'inziativa, non ne avrebbe fatto parte perchè impegnato nella realizzazione del nuovo disco in uscita a settembre. Anche Vasco smentisce la sua presenza perché impegnato nella tappa del suo tour ad Ancona. «I miei concerti -dice il rocker - non sono uno scherzo e non posso farne due in un giorno. D'altra parte la manifestazione di Bob Geldof, che ringrazio per l'invito, è una tale parata di stelle planetarie che mi sento di aggiungere che se manco io...c'e' sempre Bono». Jovanotti non conferma la sua partecipazione ma resta ''in attesa di maggiori informazioni'' sulla manifestazione, per decidere su una eventuale partecipazione''. La polemica di Lorenzo infatti non riguarda la manifestazione in sé e le sue finalità, quanto la gestione che è stata fatta della data italiana: «Molti giornali sono polemici verso gli artisti che hanno detto no interpretando questo rifiuto come un gesto egoista, nessun media ha pensato che dietro a questo no possano esistere dubbi legittimi sulla gestione italiana dell'evento. L'altroieri a Roma - ha detto il cantante- c'è stata la conferenza stampa, alla quale nessun artista è stato invitato, per presentare il concerto di Roma del 2 luglio. Francesco De Gregori fa sapere che la sua presenza al Circo Massimo non è assicurata ''pur condividendo lo spirito e le finalità della manifestazione''. Stesso discorso per i Negrita e i Subsonica che, fanno sapere, "non hanno mai comunicato la loro partecipazione all'evento. Smentita secca, infine,da parte di Francesco Renga, che non parteciperà all'evento perchè impeganto nel suo tour. Ma oggi, improvvise, nuove evoluzioni: Ligabue cambia idea e in un comunicato annuncia che ci sarà. Lo seguono a ruota Baglioni e i Negrita. Il rocker emiliano sul palco eseguirà due suoi brani per voce e chitarra acustica. «Nonostante le scadenze di lavoro ravvicinate e inderogabili (è nella fase finale della realizzazione del suo nuovo disco di inediti, in uscita il 16 settembre) avevano sconsigliato la partecipazione all'evento promosso da Bob Geldof - dichiara Claudio Maioli, manager del cantante - ma poi Ligabue, nonostante questi impegni pressanti, ha deciso di dare il proprio contributo, nelle condizioni che gli sono possibili, alla causa del Live 8». Claudio Baglioni, cancellati tutti gli impegni promozionali esteri annuncia la propria partecipazione all'evento prendendo una posizione netta: «Smettiamola di guardare il dito e,per una volta, guardiamo la luna. L'annullamento del debito è una priorità assoluta: per questo sarò al Circo Massimo. Senza se e senza ma''. Anche i Negrita cambiano idea e annunciano al loro partecipazione mettendo fine alle incertezze dei giorni scorsi: «Suonare su quel palco - fanno sapere in un comunicato - è un dovere come musicisti e come uomini. Le ricchezze del mondo sono distribuite in modo insensato ed egoistico, è evidente. L'Africa sta chiamando ogni giorno più forte. Questo dobbiamo capirlo tutti». Conferme arrivano anche da Pino Daniele ed Elisa. E mentre Bob Geldof ringrazia pubblicamente Ligabue e gli altri artisti che hanno aderito, replica a Vasco: «Anche gli U2, i Coldplay, i Green Day ed Elton John suoneranno anche in altre performance lo stesso giorno del Live 8. Inoltre loro gli chiedono solo due canzoni, senza il rischio che possa perdere la voce. Vasco è una grande stella e credo che dovrebbe esserci al nostro evento». Il cantante irlandese commenta poi la presa di posizione di Jovanotti dicendo di comprendere le ragioni della sua reticenza. «Credo che Jovanotti abbia fatto una cosa corretta a chiedere questi chiarimenti . Ha capito di cosa si tratta, sono domande che può fare solo un artista serio. Ha capito che è un evento non solo musicale ma anche politico. Sarò più che lieto di dargli i chiarimenti che ha chiesto e di fargli capire la logica che sta dietro a questo evento». Sara Gambèro

Il messaggero 22 Giugno

L’INCONTRO “SALTATO”
Caso Baglioni, favorevole al Comune la prima causa 

(nota di Tony: quanto riportato da "IL MESSAGGERO" si riferisce al concerto di Nettuno dell'estate 2004. Noi ci limitiamo, come al solito, a pubblicare le News e non le commentiamo mai. Lasciamo commenti e rimostranze, a quanto espresso dai quotidiani, agli organi competenti.)

Il Comune ha vinto in primo grado la causa intentata da Claudio Baglioni per ottenere il pagamento del suo concerto della scorsa estate, bloccato dalla pioggia. «L’artista - spiega l’assessore Marcello Armocida - aveva chiesto 60 mila euro per la serata, sfumata non a causa della nostra organizzazione ma del maltempo. Alle 23 era tutto risistemato, ma il suo manager non ritenne più possibile il concerto perchè Baglioni non aveva avuto il tempo di fare il sound ceck». La serata successiva fu un caos perchè erano stati fatti entrare gli spettatori di quella precedente. «Non accettammo la data sostitutiva proposta da Baglioni - dice Armocida - perchè era a tre giorni dal suo concerto a Sabaudia. E siamo rimasti colpiti dalle sue reazioni: nel dibattimento abbiamo chiesto noi un risarcimento danni».

ANSA  21 Giugno

Bicentenario Mazzini con Morricone Domani all'Auditorium di Roma con Carlo Azeglio Ciampi Anche musiche di Morricone cantate da Claudio Baglioni domani all'Auditorium di Roma per il 200/o anniversario della nascita di Giuseppe Mazzini.Insieme per la prima volta, e alla presenza di Carlo Azeglio Ciampi, le bande di tutti i corpi di Stato eseguiranno musiche di Rossini, Bellini, Donizetti e Verdi. Il concerto si concludera' con la diffusione delle registrazioni di 'Dammi la mano', 'Inno a Mazzini' e 'Per il Bicentenario mazziniano', di Ennio Morricone e interpretati da Claudio Baglioni.

Romaone.it 21 Giugno

La musica di Roma per i "dimenticati del mondo" Il 2 luglio il Circo Massimo ospiterà, Live Aid, il più grande concerto di solidarietà mai realizzato nella Capitale. Mentre sul palco saliranno i big della canzone italiana, altre rock star si esibiranno a Parigi, Berlino, Londra e Philadelphia. L'ideatore Bob Geldof: "Un messaggio per i grandi della Terra: cancellate i debiti del Terzo Mondo" Andrea De Vito Roma, 21 giugno 2005 - Non un concerto di musica ma un grande evento sociale e civile. Roma si prepara a ospitare la più grande macchina di solidarietà mai realizzata prima nella Città Eterna. Il 2 luglio, in contemporanea con Parigi, Londra, Berlino e Philadelphia, un milione di persone assiterà dal vivo all'esibizione di oltre 100 rockstar. Lo scopo: mandare un messaggio fortissimo agli otto grandi della Terra per chiedere di porre fine alla povertà nei paesi del Terzo Mondo. Il grande evento, ribattezzato "Live8", che si terrà dalle 15 nel suggestivo scenario del Circo Massimo, non sarà un concerto come gli altri. Mentre sul palco saliranno i grandi nomi della musica italiana, e non solo, le note arriveranno fino ai capi di Stato che il 6 luglio, quattro giorni dopo, si incontreranno a Gleneagles in Scozia: al tavolo di una sala d'hotel siedereanno Bush, Blair, Chirac, Schroeder, Berlusconi, Martin, Koizumi e Putin. A loro sarà rivolto il grande appello di un evento che torna a ripetersi 20 anni dopo. A lanciarlo, ancora una volta, Bob Geldof, che dopo il grande concerto del 1985 a Londra, decise di non ripetere più il Live Aid. "La beneficenza - spiega - non risolverà mai completamente il problema. E' tempo che giustizia sia fatta". Nell' Aula Giulio Cesare del Campidoglio, gremita come nelle grandi occasioni, il sindaco Walter Veltroni ha lo sguardo serio e la voce decisa di chi sa che l'appuntamento è imperdibile: "Roma è orgogliosa di ospitare la parte italiana di questa manifestazione. E' un grande evento di musica mondiale per i dimenticati della Terra. Spero nella grande partecipazione di migliaia di persone. Sarà un momento di proporzioni irripetute e irripetibili". Accanto al sindaco siede Bob Geldof, giacca chiara di lino e occhiali scuri, ideatore del primo Live 8: "Venti anni fa c'era un mondo diverso. Abbiamo varato il live8 per impedire che la gente continuasse a morire di fame. Adesso abbiamo comunicazioni di massa e possiamo portare a conoscenza del mondo intero le condizioni dell' Africa. Venti anni fa raccogliemmo fondi per duecento milioni di dollari. A Catania non si muore di siccità, in Africa sì. A Milano non si muore di Aids, in Africa sì. Abbiamo - prosegue - una generazione di leader. Tony Blair ha a cuore la condizione della gente d' Africa e ha disposto una Commissione che lancia un appello per la cancellazione del 1005 del debito dei paesi poveri". Il 2 luglio, secondo Geldof, ci si concenterà su un unico punto, con la lingua universale che è la musica. "Quel giorno - prosegue Geldof - si esibiranno oltre mille artisti in 8 città del mondo. Se domani 50 mila bambini morissero a Torino, o Sheffield, gli 8 leader mondiali risolverebbero in poco tempo il problema. Sono orgoglioso di fare il Live8 a Roma, la città più bella del mondo. Un artista non ha scuse per non essere quel giorno sul palcoscenico". Tra i tanti nomi della grande musica italiana che aderiranno all'evento si leggono i nomi di Biagio Antonacci, Claudio Baglioni, Adriano celentano, Carmen Consoli, Gianluca Grignani, Elisa, Giorgia, Pino Daniele, Irene Grandi, Fiorella Mannoia, Gianni Morandi, Ennio Morricone, Nek, Laura Puasini, Max Pezzali, Roberto Renga, Subsonica, Tiromancino, Antonello venditti, Zucchero e Renato Zero. A presentare la serata sarà il giornalista e conduttore di Ballarò Giovanni Floris. L'evento sarà trasmesso integralmente e in diretta da Raitre e Sky.

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Resto del Carlino 21 Giugno

Il Live 8 aspetta Vasco Ma potrebbe rimanere deluso Roma, 21 giugno 2005 - Il Live 8 è sempre più imponente e aspetta Vasco Rossi. Bob Geldof, 'mente dell'evento', è arrivato oggi a Roma per fare il punto sulla situazione. Subito ha replicato al 'no' di Vasco Rossi che nel pomeriggio ha fatto sapere di essere impossibilitato a partecipare all'evento del 2 luglio prossimo a Roma perchè impegnato lo stesso giorno in un concerto ad Ancona. 'Sia gli U2 che i Coldplay che i Green Day che Elton John suoneranno anche in altre performance lo stesso giorno del Live 8, quindi Vasco dove sei? - ha chiesto Geldof - Gli chiediamo solo due canzoni, non perderà la voce. I fan di Ancona saranno contenti di sapere che si è esibito anche da noi. Vasco è una grande stella e credo che dovrebbe esserci al nostro evento'. Geldof ha annunciato altre superstar che prenderanno parte al concerto di Roma: probabilmente Claudio Baglioni e Renato Zero, sicuramente Antonello Venditti, Biagio Antonacci, gli Articolo 31, Francesco De Gregori, i Gemelli Diversi, Nek, Laura Pausini, Francesco Renga, i Tiromancino e Zucchero. 'Abbiamo ricevuto telefonate anche di Adriano Celentano e Mina - ha spiegato Andrea Olcese, responsabile per la parte italiana dell'evento - non saranno presenti ma faranno in modo di dare il loro contributo', ha detto. Quanto a Jovanotti, che ieri ha espresso forti perplessità sulla sua partecipazione, Geldof ha dato ragione almusicista italiano: 'Credo che Jovanotti abbia fatto una cosa corretta a chiedere questi chiarimenti - ha spiegato l'ex leader dei Boomtown Rats - ha capito di cosa si tratta, sono domande che può fare solo un artista serio. Ha capito che è un evento non solo musicale ma anche politico. Sarò più che lieto di dargli i chiarimenti che ha chiesto e di fargli capire la logica che sta dietro a questo evento, domani lo incontrerò'. Il concerto al Circo Massimo sarà ripreso in diretta su Raitre con la conduzione di Giovanni Floris (non sul palco) mentre Sky trasmetterà l'evento mondiale con tutti i concerti previsti nelle 8 città visibili con altrettante finestre contemporaneamente sul canale 109 e informazioni continue su Sky Tg24. Tra i nomi confermati nelle performance che si terranno a Filadelfia, Toronto, Tokio, Joahnnesburg, Berlino, Parigi e Londra, Paul McCartney, che aprirà l'evento, i Pink Floyd, gli U2, i Rem, Mariah Carey, Madonna, 50 Cent, Destiny's child, Dido, Green Day e Muse.

Yahoo news Martedì 21 Giugno 

Live 8, anche Vasco dà forfait Roma, 21 giu. (Adnkronos/Ign) - Dopo le perplessità di Jovanotti circa la sua partecipazione al Live 8 in programma il prossimo 2 luglio a Roma, anche Vasco Rossi fa sapere che non ci sarà. ''Non posso fare due concerti in un giorno'', spiega il cantate impegnato lo stesso giorno nel concerto di Ancona, già previsto da tempo nell'ambito della sua tournee. ''Mi sono reso conto -ha detto Vasco, impegnato a Lecce per le prove del concerto che terrà domani- che la mia solidarietà morale ad una manifestazione di finalità nobili e condivisibili per chiunque, ha generato aspettative superiori alle intenzioni soprattutto nella città di Roma''. ''I miei concerti -dice Vasco- non sono uno scherzo e non posso farne due in un giorno. L'impegno che ho con i fan che mi aspettano ad Ancona è precedente a questo straordinario evento mediatico mondiale. D'altra parte la manifestazione di Bob Geldof, che ringrazio per l'invito, è una tale parata di stelle planetarie che mi sento di aggiungere che se manco io... c'è sempre Bono''. Allo stesso tempo Vasco promette di diventare ''più buono e di concordare fin da ora con il sindaco Veltroni un concerto da organizzarsi in un futuro prossimo tutto dedicato alla città di Roma che lo ha sempre accolto con molto affetto''. Giunto a Roma per fare il punto della situazione, Geldof ha immediatamente replicato a Blasco. ''Sia gli U2 che i Coldplay che i Green Day che Elton John suoneranno anche in altre performance lo stesso giorno del Live 8, quindi Vasco dove sei? -ha chiesto Geldof- Gli chiediamo solo due canzoni, non perderà la voce. I fan di Ancona saranno contenti di sapere che si è esibito anche da noi. Vasco è una grande stella e credo che dovrebbe esserci al nostro evento''. Geldof ha annunciato le altre superstar che prenderanno parte al concerto di Roma. Ci saranno probabilmente Claudio Baglioni e Renato Zero, sicuramente Antonello Venditti, Biagio Antonacci, gli Articolo 31, Francesco De Gregori, i Gemelli Diversi, Nek, Laura Pausini, Francesco Renga, i Tiromancino e Zucchero. ''Abbiamo ricevuto telefonate anche di Adriano Celentano e Mina -ha spiegato Andrea Olcese, responsabile per la parte italiana dell'evento- non saranno presenti ma faranno in modo di dare il loro contributo'', ha detto. Quanto a Jovanotti, che ieri ha espresso forti perplessità sulla sua partecipazione, Geldof dà ragione al musicista italiano: ''Credo che Jovanotti abbia fatto una cosa corretta a chiedere questi chiarimenti -ha spiegato l'ex leader dei Boomtown Rats- ha capito di cosa si tratta, sono domande che può fare solo un artista serio. Ha capito che è un evento non solo musicale ma anche politico. Sarò più che lieto di dargli i chiarimenti che ha chiesto e di fargli capire la logica che sta dietro a questo evento, domani lo incontrerò''. Il concerto al Circo Massimo sarà ripreso in diretta su Raitre con la conduzione di Giovanni Floris (non sul palco) mentre Sky trasmetterà l'evento mondiale con tutti i concerti previsti nelle 8 città sul canale 109 e informazioni continue su Sky Tg24. Tra i nomi confermati nelle performance che si terranno a Philadelphia, Toronto, Tokyo, Johannesburg, Berlino, Parigi e Londra, Paul McCartney, che aprirà l'evento, i Pink Floyd, gli U2, i Rem, Mariah Carey, Madonna, 50 Cent, Destiny's Child, Dido, Green Day e Pubblicità

Giordano Vini

Virgilio.it 21 Giugno

Presentato a Roma il "Live 8" Bob Geldof ha annunciato nomi e numeri dell'evento. E vuole a tutti i costi Vasco Rossi Bob Geldof non vuole sentire ragioni. Sul palco del Circo Massimo, che il 2 luglio dalle ore 15 ospiterà a Roma il Live 8 in contemporanea con altre sette città del mondo, l'artista irlandese vuole anche Vasco Rossi. Il rocker emiliano, che ha declinato l'invito perché coincideva con la data di un suo concerto, per Geldof è un grande. E proprio per questo non deve mancare... "Vasco dove sei?", ha detto oggi Geldof durante la conferenza stampa di presentazione dell'evento in Campidoglio, "Gli U2 hanno un concerto a Vienna: ma partecipano al Live 8. Così come Elton John, i Coldplay, i Rem e i Green Day. In fondo ti chiediamo di cantare solo un paio di canzoni, non ti rovinerai la voce. Devi esserci". All'evento romano hanno aderito molti nomi "pesanti" del panorama musicale italiano. Da Mina ad Adriano Celentano, da Luciano Ligabue a Carmen Consoli. Ma la scaletta, per ora, non è stata definita anche se è certa la partecipazione, tra gli altri, di De Gregori, di Antonello Venditti, di Biagio Antonacci e di Zucchero. Ancora non confermato Claudio Baglioni, alla cui presenza Geldof ha detto di tenere in particolar modo. E in forse c'è anche Jovanotti che, recentemente, aveva avanzato dei dubbi sull'organizzazione del concerto e chiesto chiarimenti sulle finalità dell'evento. "Domande legittime - ha commentato Geldof - che confermano la serietà di Jovanotti". Domani i due artisti si incontreranno: "Sarò lieto di chiarire tutti i suoi dubbi e di spiegargli quali sono le finalità di questo evento...". Il concerto romano, la cui durata dovrebbe sfondare la soglia delle otto ore, sarà interamente trasmesso da Rai3 in una trasmissione speciale condotta da Giovanni Floris. "Avremo una postazione al Circo Massimo - ha spiegato il giornalista - e commenteremmo le varie fasi del concerto non solo dal punto di vista musicale ma anche soffermandoci sui contenuti politici di questa iniziativa". Sul palco del Circo Massimo, hanno detto gli organizzatori, non è prevista la presenza di un conduttore: i vari artisti si alterneranno seguendo una scaletta ancora da definire nei dettagli. A venti anni esatti dal Live Aid, un concerto che è rimasto nella storia della musica, il Live 8, targato anche questa volta Bob Geldof, si preannuncia davvero unico nel suo genere. Si tratta di otto concerti in contemporanea in altrettante città su quattro continenti. Oltre mille artisti si esibiranno sui palchi allestiti a Londra, Parigi, Berlino, Roma, Philadelphia, Tokyo, Toronto e Johannesburg. E l'audience sarà il mondo intero. "Attraverso il linguaggio universale della musica - ha chiarito Geldof - vogliamo che gli 8 potenti del mondo che si riuniscono a Gleneagles dal 6 all'8 luglio ascoltino la nostra voce e prendano decisioni per porre fine a un pazzia: la povertà del continente Africano. Faremo tanto rumore e vi prometto una cosa: se non ci ascolteranno ne subiranno le conseguenze nelle urne elettorali".

Xtm.it 21 Giugno

Niente Vasco al Live 8, trasmesso su Rai 3 e Sky Bob Geldof, giunto a Roma per lanciare il concerto del Circo Massimo nell'ambito del Live 8, ha fornito l'elenco degli artisti che hanno finora confermato la propria partecipazione. Assente Vasco Rossi, che lo stesso giorno si deve esibire ad Ancona, la line-up per ora è la seguente: Alì Farka Touré, Biagio Antonacci, Articolo 31, Carmen Consoli, Cesare Cremonini, Francesco De Gregori, Gianluca Grignani, Pino Daniele, Gemelli Diversi, Elisa, Giorgia, Irene Grandi, Faith Hill, Khaled, Fiorella Mannoia, Tim McGraw, Ennio Morricone, Nek, Negramaro, Negrita, Noa, Laura Pausini, Max Pezzali, Planet Funk, Eros Ramazzotti, Francesco Renga, Sugarfree, Tiromancino, Velvet, Antonello Venditti, le Vibrazioni e Zucchero. Si attendono conferme (probabili) da Claudio Baglioni, Renato Zero e Jovanotti, mentre Ligabue probabilmente non parteciperà. L'evento del Circo Massimo sarà trasmesso in diretta su Raitre con la conduzione di Giovanni Floris, mentre Sky sul canale 109 e finestre a ritmo continuo su Sky Tg24 trasmetterà tutti i concerti previsti nelle 8 città.

Miaeconomia.it 20 Giugno

Radio: la sfida è sul digitale (20/06/2005) Con più di 37 milioni di ascoltatori al giorno e un fatturato complessivo di 400 milioni di euro, pari al 5% degli investimenti pubblicitari in Italia, la radio si conferma come uno dei settori strategici dell’editoria. “La radio è un ottimo strumento per il paese, ma occorre che gli editori siano messi nelle condizioni di poter compiere la loro missione”. Esordisce così il presidente della Radio nazionali associate (Rna) e fondatore di Rds, Eduardo Montefusco, in occasione delle celebrazioni per i 30 anni delle radio private in Italia. Artisti e addetti ai lavori hanno ripercorso insieme tutte le tappe di un mezzo che ha fatto la storia delle comunicazioni di massa, interrogandosi sulle prospettive future, in un convegno dal titolo “La radio privata in Italia: trent’anni di libertà e mercato al servizio dei cittadini”. L’evento ha rappresentato anche l’occasione per scagliare un attacco alle tre reti radio della Rai, responsabili, secondo Montefusco, di assorbire la maggior parte degli introiti pubblicitari (nonostante il canone), di concentrare l’attenzione solo sul mezzo televisivo, e di non aver accolto il passaggio al digitale per la radio. Per il presidente della Radio nazionali associate “la fase pionieristica è finita, ora dobbiamo pensare a progettare il futuro, perché la radio sia sempre più moderna e a fianco dei cittadini. L’innovazione è certamente la nostra prossima sfida. Ma è un passaggio complesso, che molti editori radiofonici, forse quelli più piccoli, vorrebbero evitare. Altri invece hanno cercato di cavalcarla senza regole, magari sperando di guadagnare spazio con nuovi arrembaggi”. Le radio che aderiscono alla Rna chiedono dunque al parlamento e al governo che “siano garantite tutte le condizioni per un corretto sviluppo delle nuove tecnologie, per tutti i soggetti, e tra questi la radiofonia”. Pronta la replica del Ministro delle Comunicazioni Mario Landolfi: “stiamo studiando l’ipotesi di un piano di incentivi per la radio per aiutare il passaggio al digitale, ma anche per la formazione delle professionalità necessarie. L’ipotesi è quella di dare contributi agli utenti per l’acquisto degli apparecchi digitali, così come è avvenuto per la tv digitale terrestre”. Al convegno sono intervenuti tra gli altri, il ministro per l’innovazione tecnologica, Lucio Stanca, il sindaco di Roma, Walter Veltroni, l’ex presidente della repubblica, Francesco Cossiga, il direttore del dipartimento protezione civile, Guido Bertolaso, e artisti come Amadeus, Carlo Conti, Fiorello, Pino Daniele e Claudio Baglioni. A ribadire il nesso tra radio e impresa è stato il brand promotion manager di Fiat Auto, Lapo Elkann che ha così commentato: “libertà, mercato, servizio sono i valori sui quali si è basato lo sviluppo delle radio private. Trovo interessantissimo che queste stesse parole siano alla base di un sistema capitalistico liberale che si ispira alla logica della trasparenza e del rapporto con il proprio mercato di cittadini, liberi di scegliere l’azienda che meglio delle altre si ponga al servizio delle proprie esigenze. Niente di molto diverso dal concetto di marketing”. 

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http://www.musicalnews.com 18 Giugno

Ad Aulla con Stefano De Martino per il Premio Lunezia di Antonio Ranalli

Intervista a Stefano De Martino, direttore artistico del celeberrimo “Premio Lunezia”, in programma il 21, 22 e 24 luglio ad Aulla. La manifestazione, che premia il valore musical-letterario delle canzoni, apre anche ai giovani emergenti.

Il “Premio Lunezia” riapre le porte alle nuove proposte. Band, cantautori e autori di testi possono iscriversi al “Premio Lunezia Giovani Autori 2005” (tutte le informazioni sono sul sito della manifestazione). L'etichetta discografica della Rai “Rai Trade” e l'etichetta romana “AlfaMusic” cercheranno sul palco del “Premio Lunezia Giovani Autori”: band , cantautori e autori di testo da seguire e promuovere nel panorama musicale italiano. L'iniziativa è sostenuta dalla Siae, da Radio In Blu e per il primo anno anche dall'Imaie. Le iscrizioni sono aperte fino al 9 luglio, ma l'organizzazione invita a spedire il materiale con anticipo, ciò per favorire il lavoro di selezione ed analisi del materiale pervenuto. Circa venti fra band, cantautori ed autori di testo conquisteranno il palco delle due serate finali (21 e 22 Luglio) del “Premio Lunezia Giovani Autori”, un ulteriore selezione porterà sul palco del “Lunezia Big” una band e un cantautore (24 Luglio). Il “Lunezia Big” sarà presentato da Pippo Baudo. Ne abbiamo parlato con il patron Stefano De Martino (nella foto con Claudio Baglioni).

Il “Premio Lunezia” continua a dare ampio spazio ai giovani. Il concorso sembra ormai avere raggiunto ottimi risultati. Quali sono le sue aspettative per quest’anno?

Una cosa che mi preme molto adesso è quella di invitare le nuove proposte ad iscriversi al concorso. C’è possibilità di iscriversi fino al 9 luglio per band, cantautori e autori di testo. In questa edizione si rafforza il ruolo di “Rai Trade” per seguire e promuovere questi giovani, che si esibiranno nelle prime due serate (22 e 23 luglio), dove comunque si avvicenderanno anche alcuni big della canzone italiana, come Teresa De Sio e Tetes De Bois. Gli autori di testo prescelti vedranno recitata la loro opera da attori professionisti. Le opere migliori saranno musicate, diventeranno canzoni e saranno inserite in una compilation che sarà prodotta da “Rai Trade”. Nei giorni della manifestazione uscirà la compilation con gli autori che hanno partecipato alle ultime due edizioni del “Lunezia”. A questo si aggiunge un secondo CD con tredici big, che hanno partecipato in questi anni alla manifestazione, come Claudio Baglioni, Carmen Consoli e Vasco Rossi. Il CD si chiamerà “Lunezia Hit”.

L’edizione di quest’anno sarà presentata da Pippo Baudo. Com’è avvenuta la scelta?

La scelta è stata per noi un po’ una sorta di prova del nove. Cercare Baudo e chiedergli di presentare questa manifestazione è stato utile anche per capire che tipo di comprensione c’era da parte di personaggi del suo calibro di alcune realtà del panorama musicale italiano. Il fatto che Pippo Baudo abbia accettato è per noi un grosso onore, visto che lui ha tante richieste, e accetta solo poche manifestazioni. La sua presenza da una definitiva affermazione all’evento, e dà una peculiarità a tutto il programma. Ma non ci sarà solo Baudo. Claudio Capone, voce dei documentari di Quark e noto doppiatore (Ridge di Beautiful ecc.) reciterà alcune delle opere finaliste, intersecandosi con l’orchestra.

Al “Premio Lunezia” sono passati tanti nomi importanti della canzone italiana. Penso a Samuele Bersani, Vasco Rossi, Claudio Baglioni ecc. Ha qualche ricordo particolare su qualche autore?

I ricordi sono tanti. Sono passati più o meno tutti i cantautori più importanti della nostra canzone. Ho un ricordo piacevolissimo, ma non per fare retorica visto che è un personaggio di cui si parla tanto, di Fabrizio De Andrè. Non posso fare a meno di ricordare la semplicità e la bellezza del suo porsi nei nostri confronti. Venne alla seconda edizione, in questa piccola città. Ricevette il premio con un’aria lusingata, un fare timido. Insomma una persona straordinaria. Da un punto di vista di spettacolo forse il ricordo più vivo è quello legato a Claudio Baglioni, che io ho sempre molto amato artisticamente, e che si sublima in questo ricordo di “Lunezia 2003”, esibendosi piano e voce. L’esibizione è in qualche modo un omaggio, un piccolo scambio che avviene sul palco. Nel caso di Baglioni, visto anche il calore che ha sentito intorno, si è tramutato in un vero e proprio concerto, che si è prolungato anche nel dopo show a cena, suonando con noi con chitarra e voce.

E tra i giovani?

Abbiamo un nome ancora non noto, ma che ha già fatto un vero plebiscito di vittorie. Si tratta di Maria Pierantoni Giua, una ragazza che è stata originariamente segnalata nel 2003 al “Lunezia”. Successivamente ha vinto Castrocaro e Recanati, e adesso “Rai Trade” sta lavorando su di lei per trovare una produzione importante. E’ l’artista con più potenziale per uscire sul mercato e avere una considerazione artistica che possa perpetuarsi nel tempo. Tra i giovani è l’artista che mi ha colpito di più, anche se ci sono stati tanti altri bravi autori.

Se dovesse definire e spiegare il“Premio Lunezia”, come lo definirebbe?

Abbiamo coniato questo valore musical-letterario della canzone, che va al di là del premiare la canzone in sé per sé, come fa Sanremo, che comunque merita rispetto. Si tratta di fare una cosa un po’ diversa, perché la canzone viene celebrata, posta e vista da un’angolazione diversa. Percependo di più questa magia e questo mistero delle parole nella musica, che effettivamente consegnano spesso delle grandi emozioni. Queste emozioni sono legate a quell’alchimia misteriosa di fondere le parole con la musica. Il “Premio Lunezia” nasce da un amore mio personale per le canzoni italiane, assolutamente italiane, perché mi piace capire cosa viene detto in una canzone, e la comunicazione poetica letteraria della musica.

Quest’anno assegnerete un premio anche al miglior libro musicale dell’anno. La scelta è ricaduta sull’ottimo saggio “Legata ad un granello di sabbia” di Enzo Gentile. Com’è avvenuta questa scelta?

Un’idea che è nata un po’ nell’entourage dei miei collaboratori, che mi hanno suggerito l’idea di premiare un libro di natura musicale. Noi tra l’altro siamo vicini ad una città che assegna ogni anno il “Premio Bancarella”, uno dei più prestigiosi per la narrativa, ma che appunto non tiene conto della musica. E allora abbiamo pensato di istituire questo premio riservati ai libri musicali. Nello specifico la scelta è ricaduta sull’opera di Enzo Gentile, che merita interesse.

La Provincia di Como 17 Giugno  

live Claudio Baglioni «salottiero» ieri a Campione

Con il brano «Solo» Claudio Baglioni ha aperto ieri sera il suo concerto nel salone delle feste del Casinò di Campione d'Italia, nell'occasione gremito. Dopo il primo brano - eseguito con il solo accompagnamento della chitarra - il cantautore romano, completo scuro e cravatta nera, si è a lungo intrattenuto con il pubblico in un simpatico scambio di battute.

La Provincia di Como 16 Giugno 

Baglioni è al Casinò Recital intimistico campione d'italia Week-end campionese all'insegna della buona musica e della comicità. Ovviamente Claudio Baglioni, attesissimo per l'esibizione di stasera al Casinò (una performance in perfetta solitudine, accompagnato solo da pianoforte e chitarra), è un discorso a parte, una star impareggiabile che nulla ha a che vedere con Simona Bencini, Nino Frassica e Memo Remigi ospiti della sala da gioco rispettivamente venerdì, sabato e domenica sera. Ma facendo scivolare lo sguardo dalla vetta dell'Olimpo sulla quale è arroccato Baglioni, è bene comunque soffermare l'attenzione anche sulla Bencini. Chi la conosce sa quanto sia brava la vocalist dei Dirotta su Cuba. Chi la conosce poco, invece, forse non sa del suo album solista intitolato Sorgente e dal quale è stato tratto il singolo Perfetto, in onda nelle radio già da metà maggio. La serata al Casinò è una buona occasione per ascoltarlo dal vivo. Con l'artista erbese Memo Remigi - ospite del Casinò in occasione della presentazione della gara ciclistica «Tre valli varesine» - rivivranno invece alcuni dei grandi successi che hanno spopolato nella frizzante Milano degli anni '60. Basti citare le classicissime Innamorati a Milano, Io ti darò di più, Gocce di luna. Dario Alemanno Baglioni in concerto Campione d'Italia, Casinò, stasera ore 22 (cena ore 20). Info: 0041.91-640.11.11.

Giordano Vini

ANSA 16 Giugno 

RADIO: LE PRIVATE CONTRO LA RAI, CI SUCCHIANO IL SANGUE/ANSA ore 17:43 MONTEFUSCO,RADIO RAI HA CANONE MA ASSORBE 50% RISORSE PUBBICITA' ROMA (ANSA) - 

ROMA, 16 giu - Le radio private riunite sotto il marchio Rna (Radio nazionali associate) si sono riunite oggi per ripercorrere le tappe passate, e soprattutto per interrogarsi sulle prospettive future, in un convegno dal titolo 'La radio privata in Italia: trent'anni di libertà e mercato al servizio dei cittadinì, organizzato a Roma, a Palazzo Rospigliosi. L'incontro, aperto a personalità legate, a vario titolo, all'etere, è stato, tra l'altro, l'occasione per un attacco alle tre reti radio della Rai, "colpevoli", secondo il presidente di Rna Eduardo Montefusco (presidente e direttore giornalistico di Radio Dimensione Suono) di assorbire ampia parte degli introiti pubblicitari (nonostante il canone), di non aver accolto il passaggio al digitale per la radio, e di concentrare l'attenzione solo sul mezzo televisivo. Tanti i personaggi intervenuti: il sindaco di Roma Walter Veltroni, il senatore Francesco Cossiga, Fausto Colombo (ordinario di Scienze delle Comunicazioni Università Cattolica di Milano), il direttore del Dipartimento della Protezione Civile Guido Bertolaso (che ha sottolineato "l'importanza del mezzo radiofonico per l'informazione tempestiva nei casi di emergenza, come il blackout"), e ancora il presidente Upa Giulio Malgara, Claudio Baglioni e Pino Daniele, e l'esilarante terzetto di ex dj Fiorello - Carlo Conti - Amadeus. In programma inoltre l'intervento del ministro per l'Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca, del ministro delle Comunicazioni Mario Landolfi, del presidente de Il Sole 24 ore Innocenzo Cipolletta e di Lapo Elkann. Montefusco ha aperto il lavori. Presenti in platea anche Maurizio Gasparri ed Enrico Mentana. Il presidente di Rna ha ricordato il potere della radio, che conta su un bacino di ascolto giornaliero di più di 37 milioni di persone. "Il mercato - ha aggiunto - ci premia: il fatturato del comparto ha raggiunto oggi i 400 milioni di euro che rappresentano solo il 5% degli investimenti pubblicitari in Italia (contro l'11% della Francia, il 7% della Spagna e l'8% della Germania) ma il dato è in crescita e il potenziale è ancora tutto da sfruttare. Ben lo hanno capito i gruppi editoriali che dimostrano sempre più interesse per la radio". Ricordando che "il digitale è un'opportunità e non certo un obbligo", Montefusco ha denunciato "i ritardi, che hanno una valenza politica, dell'Autorità (nell'emanare il regolamento per l'avvio delle diffusioni digitali) e del Ministero delle Comunicazioni (nel dare compimento alla fase successiva, con la pubblicazione del bando per il rilascio delle licenze)". E si è scagliato anche contro il servizio pubblico, giudicato "indifferente", impegnato "a puntare tutto sulla tv. Chi non vuole il passaggio al digitale per la radio - ha continuato Montefusco - Rai in testa, lo dica chiaramente". A nome degli editori nazionali rappresentati da Rna, il presidente ha invitato il nuovo cda Rai e il prossimo presidente e il dg, a trovare forme nuove per costruire un rapporto con l'universo radiofonico privato. Per operare su questo fronte, Rna ha già chiesto al ministro Landolfi "che nel rinnovo del contratto triennale di servizio tra l'emittente pubblica e lo stato siano coinvolti, per la parte radiofonica, anche i nostri editori". Ancora un attacco al servizio pubblico che, a differenza delle radio commerciali, gode anche del finanziamento del canone. "La raccolta pubblicitaria delle reti radiofoniche Rai - ha continuato Montefusco - sfiora il 50% delle risorse totali di settore: un livello altissimo che sarebbe bene ridurre, proprio perché c'é il finanziamento pubblico". Rincara la dose l'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga: "Solo in Italia il servizio pubblico può fare pubblicità. Credo che la Rai - ha poi aggiunto - non abbia compreso il valore della radio, così come, a mio giudizio, non lo ha compreso a fondo neanche il potere politico". (ANSA).

Il Corriere di Como 15 Giugno

Claudio Baglioni canta al Casinò LIVE Valentino e Vasco, entrambi Rossi di cognome, non hanno sudato sui libri per guadagnarla. Lui invece sì. Il neodottore in architettura, nonché amatissimo cantautore, Claudio Baglioni - che è molto interessato pure al recupero dell'area dell'ex Ticosa - per il momento ha messo da parte lo studio e i libri (di recente ha pubblicato Senza musica dove racconta se stesso) e ha in mente solo di cantare. L'ugola d'oro romana sarà infatti in concerto giovedì 16 giugno al Casinò di Campione d'Italia, una delle innumerevoli tappe del suo lungo tour. Sarà il Salone delle Feste, alle 22, ad ospitare l'attesissimo concerto, nel quale Baglioni presenterà i successi del suo ultimo album 'Crescendo e cercando' - Tutto in un abbraccio, Mai più come te, Quei due e Grand'uomo - accanto ad alcuni tra i suoi intramontabili cavalli di battaglia quali Strada Facendo, Io Sono qui, Amori in corso. Un romantico viaggio nei ricordi dell'adoloscenza attraverso i testi di un cantautore che si riconferma tra i più amati, come testimoniano le centinaia di migliaia di presenze alle sue recenti apparizioni. Prima del concerto, alle 20, cena di gala con prenotazione. Per informazioni chiamare lo 004191.640.

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Agenzia AISE 15 Giugno

Cultura ANNUNCIATI GLI OTTO VINCITORI DI "MUSICULTURA" IL FESTIVAL DELLA CANZONE POPOLARE E D'AUTORE DI MACERATA MACERATA\ aise\ - Sono stati proclamati gli otto vincitori della XVI edizione del Festival della Canzone Popolare e d'Autore "Musicultura", le cui serate finali si svolgeranno dal 23 al 25 giugno nella splendida cornice dell'Arena Sferisterio di Macerata in diretta su Radio 1 Rai. Elisa Amistadi (TN), Caraserena (RM), Compagnia D'Encelado Superbo (SR), Pier Cortese (RM), Simone Cristicchi (RM), Fabula Rasa (BA), Carlo Alberto Ferrara (RM), I Beatipaoli (PA): sono loro i vincitori selezionati dall’esame di ben 1.176 canzoni, che si alterneranno sul palco dell’Arena insieme a tanti "colleghi" illustri della musica e della parola. Saranno dunque loro i protagonisti del Festival della Canzone Popolare e d'Autore, che in passato ha offerto un terreno credibile per mettersi alla prova ad altri grandi autori della musica italiana, quali Pacifico, Povia, gli Avion Travel, Gian Maria Testa, Amalia Grè e Patrizia Laquidara. Il percorso che ha condotto alla scelta degli otto vincitori è stato lungo e articolato. Dopo l'esame di 1176 canzoni e una fase di scrupolose audizioni live, Musicultura ha individuato 16 finalisti, le cui proposte sono state sottoposte al vaglio del Comitato Artistico di Garanzia e contemporaneamente affidate alla valutazione di un pubblico vasto e composito (radiofonico, della carta stampata, della rete), espressione di modalità variegate di approccio alla musica. Per due mesi gli ascoltatori di Radio 1 Rai (con i programmi "Musica Village", "Ho perso il trend", "Zapping", "Demo" e "Stereonotte") i lettori del RadiocorriereTV e gli utenti di Internet hanno ascoltato ed espresso le proprie preferenze in merito ai 16 brani finalisti. Battuto ogni precedente record di partecipazione al voto: oltre 120.000 sono stati a titolo di esempio i contatti registrati col televoto su Radio 1Rai; 180.000 i voti in internet). Le sedici proposte che si sono confrontate con tanto seguito per oltre due mesi, saranno raccolte in un CD, curato da Musicultura col sostegno della Camera di Commercio di Macerata, in uscita nei giorni del festival con distribuzione Delta. Tra gli otto vincitori, i Caraserena e i Fabularasa sono stati designati dal pubblico di Radio 1 Rai, Carlo Alberto Ferrara dai lettori del RadiocorriereTV, la Compagnia d'Encelado Superbo ha primeggiato nel voto on line, Simone Cristicchi, Pier Cortese, I Beatipaoli ed Elisa Amistadi sono stati scelti a insindacabile giudizio del Comitato Artistico, in questa edizione così composto: Claudio Baglioni, Edoardo Bennato, Samuele Bersani, Carmen Consoli, Tiziano Ferro, Max Gazzè, Dacia Maraini, Gianna Nannini, Pacifico, Gino Paoli, Elio Pecora, Fernanda Pivano, Vasco Rossi, Michele Serra, Daniele Silvestri, Sandro Veronesi, Antonello Venditti, Federico Zampaglione. Le otto proposte si esibiranno all'Arena Sferisterio tra giovedì 23 giugno e venerdì 24; le due proposte più votate di ciascuna serata si contenderanno nella serata finale di sabato 25 giugno, il primo Premio assoluto di 20mila euro e la Targa della critica (5mila euro) offerta dalla Camera di Commercio di Macerata. Ogni artista proporrà due brani e, se vorrà, potrà presentare e spiegare al pubblico il proprio lavoro. A decidere l'esito della "gara" concorreranno gli spettatori dell'Arena Sferisterio, il voto telefonico dei radioascoltatori e le indicazioni di una giuria di giornalisti. Saranno assegnate anche le borse di studio "Università della Marche - Università delle armonie", "Imaie" e "Siae", ciascuna del valore di 2.500 euro, rispettivamente per la miglior parte letteraria, la migliore interpretazione e la migliore musica. Protagoniste indiscusse della tre-giorni di Musicultura, realizzato con il sostegno del Comune e della Provincia di Macerata, della Regione Marche, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali della Camera di Commercio di Macerata, saranno dunque la musica, la parola, la voce, per uno spettacolo in bilico tra ricerca e tradizione, aperto alla contaminazione di codici espressivi diversi. È aderendo a questo spirito che i tanti ospiti porteranno la loro testimonianza sul palcoscenico dell'Arena. Tra i protagonisti della serata di giovedì 23 ci saranno Ivano Fossati, per la prima volta al festival, dove per il suo speciale contributo artistico alle sorti della forma canzone sarà tra l'altro premiato dai rettori delle Università di Camerino e di Macerata, Antonella Ruggiero in versione Big Band, Enzo Avitabile & Bottari, Morgan e Fernanda Pivano, che insieme rivisiteranno "Non al denaro, non all'amore, né al cielo", l'opera di Fabrizio De Andrè ispirata da "Spoon River" di Edgar Lee Masters; venerdì 24 andranno in scena Edoardo Bennato, Povia e Gian Maria Testa (entrambi già vincitori di Musicultura), i Cousteau, alla prima apparizione live in Italia con il nuovo progetto musicale, Dacia Maraini; sabato 25 sarà la volta di Massimo Ranieri, Noa, Teresa De Sio - che nel suo set ospiterà Raiz, già voce degli Almamegretta), Sergio Cammariere e dei poeti Marco Palladini ed Elio Pecora. (aise)

Millecanali.it 15 Giugno 2005 1

Canale: "Radio" / Categoria: "RADIO" La RNA ricorda i trent’anni della radio privata in Italia “Trent’anni di libertà e mercato al servizio dei cittadini”. È lo slogan che accompagna l’incontro romano organizzato per domani dalla RNA, l’associazione delle radio nazionali private italiane. La radiofonia privata italiana celebra, quest’anno, il suo trentesimo anniversario. È un avvenimento importante, un’occasione per riflettere sul valore del medium radiofonico che, grazie all’attività di migliaia di pionieri, è, oggi, strumento vivace, moderno ed efficace per comunicare rapidamente, ogni giorno, con quasi quaranta milioni di cittadini italiani. La RNA – Radio Nazionali Associate, che rappresenta le imprese radiofoniche italiane operanti in ambito nazionale, intende ricordare questo anniversario con un convegno internazionale, che si svolgerà a Roma, nel prestigioso Palazzo Rospigliosi, sul colle del Quirinale (via XXIV maggio 43), domani, giovedì 16 giugno, a partire dale ore 10. Hanno dato la loro adesione il Ministero delle Comunicazioni e quello dell’Innovazione, esponenti politici e parlamentari, economisti, esperti della comunicazione e del marketing, imprenditori e personaggi del mondo dello spettacolo, oltre agli amministratori delle emittenti radiofoniche nazionali commerciali e comunitarie. Fra gli interventi previsti, oltre a quello iniziale di Eduardo Montefusco per la RNA, citiamo quelli, anche inconsueti per questo tipo di convegni, dell’ex presidente Cossiga, di Guido Bertolaso della Protezione Civile, persino di Claudio Baglioni e Pino Daniele sul tema ‘musica e radio’. Ricordiamo poi, fra gli altri oratori, Innocenzo Cipolletta, Lapo Elkann, il ministro Stanca, Giulio Malgara. Chiuderà i lavori, nel pomeriggio, il ministro delle Comunicazioni Mario Landolfi.

La Provincia di Como 14 Giugno

Nei dialoghi con il pubblico potrebbe anticipare l'attesa «Senza musica», biografia in uscita a fine mese Baglioni, «assolo» intimista a Campione Giovedì torna a esibirsi nel Comasco, al Casinò, in un recital che ricorda le atmosfere di «Incanto» Claudio Baglioni nel luglio del 2001 al teatro Sociale di Como, tappa del tour «Incanto» CAMPIONE D'ITALIA E meno male che dopo la sfacchinata di Crescendo e Cercando aveva detto di volersi fermare per un po'. Per riposarsi finalmente a casa sua, dopo quattro anni praticamente ininterrotti di tour, in giro per stadi, teatri, palazzetti, parchi, piazze, ville e aree dismesse, proprio per non lasciarsi mancare nulla. Per riposarsi, e magari anche per mettere un poco d'ordine negli appunti buttati giù dove capitava, tra un concerto e l'altro; parole e note che dovranno dare vita al suo prossimo album. Ma la vera verità è che lui, senza un microfono davanti e uno strumento in mano, proprio non ci sa stare. Claudio Baglioni torna allora ad esibirsi. Lo farà giovedì 16 giugno, sul palco del Casinò di Campione d'Italia. Sarà lui la stella assoluta della cena di gala (o meglio: dello spettacolo a seguire) che avrà luogo al ristorante La Boule, nel salone delle feste. La cena inizierà alle 20.30, ma le prime note non dovrebbero risuonare prima delle 22. Salvo sorprese dell'ultima ora, Baglioni dovrebbe presentarsi da solo, senza alcun musicista ad accompagnarlo. Per la sua prima volta nell'enclave ha scelto come unici compagni d'avventura un pianoforte e qualche chitarra. Si offrirà al pubblico come "one man show", insomma. Nulla a che vedere, tuttavia, con il mattatore che fece furore nell'ormai lontano 1986, anno del tour Assolo. Assomiglierà di più, invece, all'intimo e discreto cantastorie che ha popolato i teatri storici italiani nell'assai più recente tour Incanto, che nel 2001 fece tappa anche al Sociale di Como. E proprio l'atmosfera raccolta del salone potrebbe tentare Baglioni, convincendolo a lasciarsi andare un po', e a raccontarsi a ruota libera tra un brano e l'altro. Magari anticipando i contenuti di Senza musica, l'autobiografia curata da Giuseppe Cesaro ed edita da Bompiani che dovrebbe uscire in libreria entro fine mese. Dopo Campione d'Italia, Baglioni il 30 agosto sarà ancora di scena in un altro casinò: il Ca' Vendramin Calergi di Venezia. Prima però potrebbe fare capolino anche a Roma: il suo nome è uno di quelli che circolano per il Live 8 del 2 luglio. Intanto il musicista romano ha raggiunto il 24esimo posto nelle hit spagnole con la raccolta Todo Baglioni grandes éxitos, en español: il disco dovrebbe uscire presto anche in Italia. Ma prima, l'11 luglio, suonerà al Patio de Conde Duque Calle a Madrid. E chissà che anche giovedì, in riva al Ceresio, non si ascolti un Baglioni nella lingua di Cervantes. Enrico Romanò Baglioni live Campione, Casinò, 16 giugno. Info: 0041.91-640.11.11.

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PubblicitàItalia.it 14 Giugno

Rna celebra i 30 anni della radio privata [14/06/2005 - 08.42] Rna, l’associazione presieduta da Eduardo Montefusco (nella foto) che raggruppa i principali network radiofonici nazionali, celebrerà con un convegno il 16 giugno a Roma, nella Sala delle statue di Palazzo Rospigliosi, il trentesimo anniversario della liberalizzazione del sistema radiofonico privato. Parteciperanno organi istituzionali dello Stato (dal ministro delle comunicazioni Mario Landolfi, al sindaco di Roma Walter Veltroni, al presidente della Vigilanza Rai Claudio Petruccioli, all’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga), rappresentanti del mondo economico e del marketing (Lapo Elkann e Giulio Malgara), esperti delle nuove tecnologie (che parleranno delle frontiere multimediali verso cui si muove il mezzo) e personaggi del mondo dello spettacolo, da Claudio Baglioni, a Pino Daniele, ad Amadeus, a Carlo Conti, a Fiorello. Saranno premiati con medaglia d’oro i pionieri della radiofonia privata italiana e una targa sarà assegnata alla prima emittente libera italiana. Le prime ‘radio libere’ nacquero negli anni ’70, sull’onda della contestazione giovanile, quando un enorme numero di piccoli soggetti cominciò a trasmettere in Italia quasi esclusivamente per hobby o per impegno politico, Moltiplicatesi in breve tempo grazie a una serie di condizioni sociali, economiche e tecniche, le ‘radio pirata’, una volta rese legali, divennero vere e proprie attività produttive con l’idea di renderle in futuro profittevoli economicamente. La radiofonia commerciale vera e propria iniziò a costituirsi negli anni Ottanta, quando alcune radio estesero il segnale fino a diventare nazionali. Oggi l’espansione quantitativa si è fermata perché non ci sono più frequenze disponibili e la porzione ridotta del mercato pubblicitario rende molto critico il raggiungimento della soglia minima di sopravvivenza delle piccole radio locali. Dopo aver fatto da apripista alle tv locali, molto più profittevoli dal punto di vista commerciale, che hanno drenato la raccolta pubblicitaria delle radio fermandone così l’espansione, ora la radio è costretta a ripensare se stessa in un chiave qualitativa. Il futuro è infatti la radio digitale terrestre (Dab) con cui gli utenti radio potranno finalmente ascoltare tutte le radio di un’area metropolitana senza interferenze tra esse, senza perdita del segnale cambiando zona, e senza necessità di sintonizzare le stazioni. Inoltre il numero di radio o di trasmissioni potrà aumentare sensibilmente, fino a quattro volte.

LUCERAWEB.COM

Dopo Claudio Baglioni, quest’anno sarà Giorgia ad esibirsi all’interno del castello di Lucera il 2 agosto in un concerto che la cantante romana propone in questa stagione estiva in forma “unplugged”.

Dopo circa 2 anni di sosta, infatti, Giorgia presenterà il suo nuovo,  primo, album "unplugged" registrato rigorosamente dal vivo durante le riprese del concerto che ha avuto luogo a Milano lo scorso 29 aprile. Ai prossimi concerti saranno ospiti due grandi come Terence Blanchard e Ricky Fante, quattro straordinari musicisti e dodici elementi d’orchestra che accompagneranno la “Ladra di vento” sul palco, offrendo una perfetta alchimia di magia ed emozioni ancora più “live”.

La stessa formula “unplugged”, infatti, sarà mantenuta anche per il tour che toccherà Lucera nella serata del 2 agosto che si preannuncia magica in un’atmosfera “storica” che solo il Castello di Lucera può offrire.

Nei prossimi giorni saranno resi noti i luoghi delle prevendite e i prezzi dei biglietti.

f.g.  

Giordano Vini

Il Messaggero Domenica 12 Giugno 2005

Estate romana, tutta la città è un grande
spettacolo
di MARCO MOLENDINI

L’Estate romana quest’anno pesa un chilo e ottocento grammi. Il bollettino delle manifestazioni, dei festival, dei singoli concerti, delle rassegne, degli eventi raccolto in un contenitore di plastica è stato consegnato ieri mattina nell’aula consiliare del Campidoglio. Cerimonia ufficiale (e inevitabile) per dichiarare aperta la stagione, anche se ormai l’Estate romana segue le regole della metereologia: come per le stagioni che non
sono più quelle di prima, non si capisce quando si comincia e, neppure, quando si finisce. Tanto per fare un esempio: il concerto dei Rem, l’altra sera all’Olimpico, era già da considerare Estate romana? E il concertone al Colosseo (l’appuntamento gratuito che, negli anni passati, ha visto in scena Paul McCartney e Simon&Garfunkel e quest’anno, slittato al 3 settembre, dovrebbe avere come protagonista Elton John alla testa della sua band) è ancora Estate romana? La verità è che Roma diventa sempre più una città spettacolo, un laboratorio che sforna eventi lungo tutti i dodici mesi dell’anno. Un’offerta culturale che non ha paragoni (ed è sicuramente uno dei motivi per cui il sindaco Veltroni è finito sulla copertina di Time , guadagnandosi la definizione di ”action man”) e che, a giugno e luglio,
respira a pieni polmoni, invade la città, fa ballare, fa cantare, fa suonare, fa largo alle culture del mondo, fa sbollire la noia, dilaga dal centro alla periferia, coinvolge giovani, bambini e anziani. Un manifesto e un fenomeno unico per quantità e qualità. Musica, soprattutto (la musica è il piatto forte per vocazione, per interesse, per richiamo, per naturale adattabilità), ma anche danza, cinema, letteratura, teatro.
Dieci milioni di visitatori l’anno scorso (nel 94 erano solo un milione e sembrava un successo straordinario) e, nei primi tre mesi di quest’anno, i soli frequentatori di manifestazioni musicali sono aumentati del 36 per cento. Eppure la crisi economica si fa sentire, eccome, nel consumo culturale: si acquistano meno libri, si va meno al cinema, si comprano meno libri, si va meno a teatro. «A Roma siamo in piena controtendenza» dice il
sindaco e ribadisce il suo impegno. Sa anche, però, che nel determinare l’anomalia romana
l’intervento del Comune ha il suo peso specifico: «La scelta degli eventi gratuiti è uno dei fattori di coesione sociale della città» ribadisce. E spinge perchè l’Estate romana continui a crescere, perpetuando un miracolo che ha ricadute economiche: l’investimento pubblico, ha spiegato l’assessore alla cultura Gianni Borgna (un veterano da 13 anni al timone), è di 4 milioni di euro, più uno offerto da vari sponsor: «Ma il giro d’affari complessivo è
di almeno 50 milioni, quindi dieci volte superiore». Quest’anno siamo a un totale di 134
manifestazioni (la prima è la Festa della musica, tre giorni di concerti dal 19 al 21). L’incremento, rispetto al 2004, è del 7 per cento con una decisa accelerazione delle caratteristiche della stagione intesa come festa di popolo. E, se da una parte si è completata la cintura culturale per gli specialisti (per esempio con l’arrivo della nuova Casa del jazz e di quella del Cinema), continuano a essere determinanti proprio gli eventi gratuiti: domenica prossima con il Cornetto free music Festival a San Giovanni (protagonisti i Duran Duran, Beck, Laura Pausini), il 28 con il concerto di Renzo Arbore e della sua Orchestra italiana a piazza del Popolo, il 2 luglio con il Live 8 al Circo Massimo, ovvero la riedizione a dieci anni di distanza del celebre Live Aid, ancora una volta con l’organizzazione di Bob Geldof. E, stavolta con il conivolgimento diretto di Roma che assieme a Londra, Parigi, Berlino e Filadelfia sarà una delle città teatro dell’evento (il cast sarà annunciato la prossima settimana: per ora prevede, oltre a Vasco Rossi, Francesco de Gregori, Biagio Antonacci, Le Vibrazioni, Antonello Venditti, Francesco Renga, Nek, Irene Grandi, Jovanotti mentre sono in corso le trattative, Lucio Dalla, Claudio Baglioni, Renato Zero, Luciano Ligabue). Ma non finisce qui: ecco l’appuntamento del 3 settembre con il
concerto al Colosseo del Progetto Telecom, la Maratona per ricordare quella storica del ’60 di Abebe Bikila (il 10 settembre), e la Notte bianca a chiusura (il 17).
In mezzo decin