Le notizie di

Novembre 2005

LO SHOP DI CLAUDIO

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IL MATTINO 30 Novembre

Notte bianca. La lunga festa del dietro le quinte di CECILIA DONADIO [foto annessa]

Dal tramonto all’alba. Di nuovo. Come un mese fa, quando quasi due milioni di napoletani riscoprirono la notte e la strada, la voglia di stare insieme e il piacere di farlo. Solo che stavolta i nottambuli protagonisti sono stati quelli che la prima Notte bianca a Napoli l'hanno vissuta sì, ma ad organizzare, ottimizzare, preparare, affinché fosse il successo che poi si è rivelata. Mostra d'Oltremare, padiglione 10, è qui la festa per tutti quelli che... la Notte bianca dietro le quinte, coordinatori artistici e protezione civile, segreteria e vigili urbani, operai da palcoscenico e security, mentre a sorpresa arriva anche il governatore Antonio Bassolino. «Ho trovato bellissima - dirà poi Bassolino - la strofa di ”Napule è” di Pino Daniele rimaneggiata dai ragazzi napoletani: ”Napule è ’na notte ’ianca e nisciune ca se move”, dai posti gremiti per le tante iniziative». Alle pareti 15 gigantografie realizzate dagli scatti dell’Associazione fotoreporter napoletani rimandavano i momenti più suggestivi di un evento memorabile, fermati per sempre dall'obiettivo attento di tutti i fotografi sguinzagliati per la città, travolti dalla folla, immersi loro stessi in un fiume in piena inarrestabile e pacifico: «È stato talmente entusiasmante rivedere quelle istantanee - ha detto l’assessore alle attività produttive della Regione Campania Andrea Cozzolino, fra i più accesi sostenitori della Notte bianca napoletana - che abbiamo deciso di allestire con quelle foto una mostra alla quale potranno prendere parte non solo i professionisti ma anche tutti i fotografi occasionali che quella sera con le loro macchinette digitali o anche con i cellulari hanno interpretato a loro modo l’evento». Dai prossimi giorni sul sito www.nottebiancanapoli.com  le regole per partecipare alla mostra e per inviare le foto che saranno giudicate dai fotoreporter napoletani in un vero e proprio concorso a premi. I flashback sulla lunga notte sono stati il filo conduttore di tutto il party. A cominciare da un reportage in presa diretta da tutti i luoghi e da tutti i palchi coinvolti nella kermesse, dall’Auditorium Rai di Pino Daniele alla piazza Dante di Beppe Grillo, dai danzatori acrobatici del Cirque du Soleil ai fans di Claudio Baglioni. Fra le chicche anche immagini inedite e originali come quelle di Bassolino che, sorpreso in uno dei tanti negozi di abbigliamento aperti fino a tarda ora, non esitava a partecipare divertito ad un balletto improvvisato da esuberanti commessi. Diversa invece l’impostazione del cortometraggio sulla notte bianca partenopea prodotto dalla Film Commission Campania e firmato dal regista Sandro Dionisio che ne ha presentato ieri sera in anteprima 4 minuti già montati, raccontati come una storia. Scopo dichiarato dell'autore mostrare Napoli in una versione del tutto inedita una città di notte ma in festa e sopratutto senza auto, dal centro alla periferia. Per il resto il palcoscenico ha visto alternarsi molti dei protagonisti del 29 ottobre, i cabarettisti Gigi e Ross e Antonio e Michele, le tammorre di Carlo Faiello, la provocante bellezza di Yulia Mayarchuck, i dj Enzo Casella, quello degli autobus musicali della notte bianca, e Frank Carpentieri colonna sonora della serata alla Rotonda Diaz e colonna sonora ieri sera. Quando la musica è finita, gli amici se ne sono andati e le luci del capannone si sono spente i reduci, più che stanchi sembravano galvanizzati. Pronti a fare il bis. Alla prossima notte.

 

THE HORSE CITY 30 Novembre

Baglioni ispira gli Archi Romani

Sandro Camerani-Marco Ortolani

“Uno schiocco e… patapan! Al galoppo e all’avventura…” sono le parole della struggente, straordinaria canzone dedicata da Claudio Baglioni ai ricordi dell’infanzia e al padre, recentemente scomparso, che lo spronava al galoppo di un improvvisato “cavallo”, ricavato da un legno inarcato.


“Patapan” è, appunto, quella voce di bambino che riproduce il rumore della cavalcatura; un suono e un’immagine che si coniugano perfettamente con lo sprint di un galoppatore lanciato in rettilineo.


Impossibile, per gli allevatori romani Paolo ed Emma Agostini, resistere alla tentazione di attribuire questo nome a uno dei più promettenti purosangue della scuderia Archi Romani, di cui sono proprietari da un trentennio.


Proprio Claudio Baglioni, di cui Agostini ha sposato la cognata, con le sue canzoni, è legato alla nomenclatura di tutti i cavalli dell’allevamento, ad eccezione di Pappa Reale, la cavalla che diede il via alla loro carriera di allevatori, peraltro trasmessa da una antica passione di famiglia. “Claudio, con la sua enorme produzione, non ci ha fatto mancare gli spunti: siamo andati da Avrai a Signora Lia a Naso di Falco a Cuore di Aliante. Nel mettere i nomi possiamo sbizzarrirci, attenendoci al limite massimo di 18 caratteri e senza citare nomi propri, per i quali occorrerebbe una specifica autorizzazione. Attualmente - prosegue Agostini – schieriamo Patapan e Cantastorie Muto (immagine tratta dal brano “Acqua dalla Luna”, ndr), anche se i fans più attenti sentiranno parlare di una Stai Su, che è però stata ceduta ad altra scuderia. Tutti gli appassionati, poi, conoscono Le Vie dei Colori, il cavallo che ci ha dato le maggiori soddisfazioni”.


Eccolo, il nome nuovo del galoppo italiano, la più bella realizzazione fino a questo momento dell'allevamento romano: “Le Vie Dei Colori – illustra Agostini – è stato per due volte giudicato il galoppatore italiano dell’anno; è caratterizzato da un posteriore molto potente, da un muso espressivo e da intelligenza e sensibilità del tutto particolari, oltreché da una certa propensione a far valere il suo ruolo di leader fra i cavalli della scuderia e ad approfittare delle attenzioni particolari che riceve. La separazione, necessaria per fargli continuare gli allenamenti in Inghilterra, è stata dolorosissima per tutti, specialmente per il caporale di scuderia, con il quale aveva stretto un eccezionale rapporto. Ma purtroppo è la strada necessaria per garantire ai nostri cavalli gli spazi e gli allenamenti di cui necessitano. Quanto alle nostre fattrici (attualmente due) sono dislocate presso primari allevamenti all’estero (America ed Irlanda) sia perchè non possediamo un “nostro allevamento” e/o azienda agricola e sia soprattutto perchè le migliori opportunità, intese come stalloni, pascoli, sono nei paesi “ippicamente più evoluti” come quelli sopracitati.


“Successivamente i puledri nati dalle nostre fattrici, per normative finalizzate a nazionalizzare la produzione ed usufruire pertanto di agevolazioni e contributi, vengono in Italia (più precisamente di norma in un allevamento vicino Roma nel Reatino) entro l’anno in cui sono nati".


Torniamo a Claudio Baglioni: segue la vostra attività? “Sì, ma con discrezione, perché ogni suo arrivo alle Capannelle crea piccoli problemi di ordine pubblico per l’esuberanza dei suoi fans. Una volta venne e si emozionò per la vittoria di Dagli Il Via, inizialmente riottoso a presentarsi alla partenza. L’episodio più recente risale al Gran Premio del Presidente di qualche settimana fa, quando tutti attendevano Le Vie Dei Colori, che invece deluse parzialmente, essendo ormai abituato a gareggiare su altre distanze. Ma ci fu la consolazione di Patapan, che si impose in un’altra corsa del programma”.


Esiste un rapporto fra i cavalli e la musica? “In Italia non mi pare che questa pratica sia diffusa; però nell’ultimo viaggio in Inghilterra abbiamo notato che nelle scuderie veniva mandata una musica in filodiffusione… direi né troppo aggressiva, né troppo sinfonica… la definirei la classica musica da filodiffusione”. Chissà se l’abitudine prenderà piede anche da noi”.


Infine qualche idea per un prossimo nome da dare ai vostri cavalli? “C’è un po’ di incertezza fra due brani dell’ultimo album: “Fianco a Fianco” e “Per Incanto”. A volte scherzo con Claudio, sfidandolo ad invertire i ruoli, cioè a fare lui la canzone sul nome nuovo che metterò a uno dei miei galoppatori…”.

 

 

 

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unimagazine.it

Claudio Baglioni: 40 anni di carriera alla Sapienza di Roma

“Parole e Canzoni” è il titolo del cofanetto in uscita con Einaudi dedicato ai quarant’anni di carriera di Claudio Baglioni. Il cofanetto, composto di un libro e di un dvd, sarà presentato nell’Aula Magna de “La Sapienza”, l’ateneo presso il quale il cantautore si è laureato in architettura lo scorso anno.
Il libro contiene il canzoniere integrale del musicista e contributi di Roberto Cotroneo, Ennio Morricone, Giuseppe Tornatore e Walter Veltroni. Nel dvd Baglioni si racconta ai giovani, in un’antologia video e in una lunga intervista di Vincenzo Mollica.

Darà il benvenuto il Rettore Renato Guarini. Interverranno il professor Alberto Asor Rosa, la professoressa Elisabetta Mondello, il preside della Facoltà di Scienze Umanistiche Roberto Antonelli, il preside della Facoltà di Architettura “Valle Giulia” Roberto Palumbo e il giornalista Vincenzo Mollica.
La manifestazione è organizzata dall'Università di Roma "La Sapienza", Dipartimento di studi filologici linguistici e letterari, e dalla Giulio Einaudi editore.
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.

Claudio Baglioni, 40 anni di carriera tra parole e canzoni
Roma, 1 dicembre 2005 - ore 18.00
Università “La Sapienza” - Aula Magna - Piazzale Aldo Moro, 5

cpdconsulta.it 28 Novembre

Via il Gradino, una campagna torinese

Verrà presentata il 30 novembre - nel corso di una conferenza stampa - la campagna "Via il Gradino", promossa a Torino dalla Consulta per le Persone in Difficoltà (ONLUS), in occasione del 3 dicembre, Giornata Europea per le Persone Disabili. Numerose le iniziative previste, tra cui la realizzazione di una pedana mobile per gli esercizi commerciali che aderiranno
Il 3 dicembre 2005Giornata Europea per le Persone Disabili (che quest'anno festeggia il proprio decennale) - sarà dedicato a Torino alla campagna denominata Via il Gradino, iniziativa che prevede, tra i tanti interventi,  la progettazione e realizzazione di una pedana mobile da installare presso gli esercizi commerciali, che servirà a renderne accessibili gli ingressi anche ai cittadini in carrozzina.
Il tutto verrà presentato il
30 novembre (presso l'Esercizio Commerciale FNAC, Via Roma, 56, Torino, ore 11.30), nel corso di una conferenza stampa che si terrà nel capoluogo piemontese.
Via il Gradino” - 3 dicembre è promossa dalla Consulta per le Persone in Difficoltà
(CPD) ONLUS e patrocinata dalla Commissione Europea, con il coinvolgimento della Regione Piemonte, della Provincia e della Città di Torino, di TIM e del Politecnico di Torino.
Oltre all'iniziativa della pedana amovibile (progettata e prodotta dalla Cooperativa Sociale Piero&Gianni del Gruppo Abele), che verrà donata ai commercianti non solo del capoluogo, ma anche delle Province e dei Comuni aderenti all'iniziativa, molti altri sono gli appuntamenti proposti dalla CPD, tutti con il comune obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica
sull’abbattimento delle microbarriere architettoniche.

Innanzitutto
Dialogando, incontro con gli studenti degli istituti scolastici regionali impegnati in un concorso multidisciplinare sul tema Nuovi percorsi di integrazione nella città per tutti, promosso dalla CPD e dal Centro Servizi per il Volontariato Idea Solidale. La premiazione dei ragazzi è prevista per il 2 dicembre (ore 9-13), presso il Palaruffini.
Poi
Testimoniando, cena evento sull’integrazione sociale, con testimonianze dalla cultura del volontariato, talk-show e la terza edizione del Premio "3 dicembre". Ospite d’onore della serata del 3 dicembre (Teatro 7 di Corso Regio Parco, 146) sarà proprio la pedana amovibile, che verrà consegnata ufficialmente alle istituzioni aderenti a Via il Gradino.E ancora 1 euro per contribuire all’abbattimento delle barriere, con il supporto di TIM, che ha messo a disposizione il numero di telefono 48568 per le donazioni via sms, consentendo così a tutti gli utenti di quella rete di donare 1 euro per l’acquisto delle pedane amovibili.
Da segnalare infine la preparazione di un concerto di
Claudio Baglioni (che ha aderito a titolo gratuito), destinato alla raccolta fondi (Teatro Regio di Torino, in data da definire) e la collaborazione gratuita con l'Agenzia Armando Testa, per la campagna di comunicazione e per uno spot televisivo con Fabio Cannavaro
, capitano della Nazionale di calcio e difensore della Juventus.
 

«La Giornata Europea delle Persone  Disabili 2005 - ha dichiarato Paolo Osiride Ferrero, presidente della Consulta per le Persone in Difficoltà - si propone sostanzialmente due obiettivi: la rimozione immediata delle microbarriere architettoniche negli esercizi pubblici e un’azione di contrasto alle barriere culturali e psicologiche. Adottiamo il linguaggio concreto dei fatti: via il gradino. Affrontiamo il problema dello spazio per tutti posando sulle microbarriere una pedana amovibile. Un segno, questo, un simbolo visibile di una barriera che si spezza, di una microqualità della vita che si amplia».
E in questo senso Torino intende essere la città capofila di un progetto che coinvolga altri capoluoghi per portare il messaggio di Via il Gradino in tutto il nostro Paese.
(S.B.)

Per ulteriori informazioni:
Ufficio Stampa CPD ONLUS, Monica Sauna
tel. 011 3198145-347 1096420, uffstampa@cpdconsulta.it
CPD - Consulta per le Persone in Difficoltà ONLUS
Via San Marino, 10, 10134 Torino, tel. 011 3198145-3188285
fax 011 3187656,
www.cpdconsulta.it

 

 

IL MATTINO 24 Novembre
Natale in Vaticano: l’addio di Makeba Mercury polemica
Gigi D'Alessio canterà con Gigi Finizio e Sal Da Vinci una originale versione di «Caruso» il 3 dicembre in Vaticano per il tradizionale Concerto di Natale, in onda su Canale 5 la sera del 24. A condurre la serata, Gerry Scotti. Tra gli ospiti Claudio Baglioni, Riccardo Cocciante, Dolores O’Riordan e Miriam Makeba che darà l'addio alle scene. Polemica Daniela Mecury: a suo dire le sarebbe stato proibito di cantare in Vaticano a causa della partecipazione a una campagna anti-Aids per l’uso del profilattico.

 

GIORNALE DI BRESCIA 24 Novembre
Sarà registrato il 3 dicembre ed andrà in onda il 24 il concerto che accosta la musica contemporanea alle melodie tradizionali
Con Negramaro, in Vaticano il Natale è rock
Gerry Scotti presentatore. Sul palco anche Baglioni, D’Alessio, Britti, Cocciante e Makeba
Gerry Scotti conduttore, Claudio Baglioni, Riccardo Cocciante, Gigi D’Alessio, Alex Britti, Miriam Makeba - che darà l’addio al palcoscenico - e i debuttanti Negramaro tra le star: sono questi i nomi di spicco del «Natale in Vaticano. Concerto per le Missioni d’Oriente», l’evento musicale che si registrerà nell’Aula Paolo VI il 3 dicembre e che Canale 5 manderà in onda la vigilia di Natale alle 21, in contemporanea con Rtl 102,5. Sul palcoscenico i brani più celebri della musica leggera nazionale e internazionale, assieme ai motivi della tradizione natalizia e agli ever green più amati. Claudio Baglioni riproporrà in un medley le sue hit «Avrai», «Strada facendo», «La vita è adesso», insieme al classico «Fratello sole, sorella luna» e all’ultimo «Tutti qui». Riccardo Cocciante presenterà il nuovo brano «Tu Italia» e «Sulle labbra e nel pensiero». Il tradizionale «Adeste fideles» sarà affidato alla voce di Dolores O’Riordan in duetto con il tenore Gianluca Terranova. La cantante irlandese proporrà anche «Linger» in una versione spoglia ed essenziale. Gigi D’Alessio, oltre a presentare il suo «M’innamorerò sempre di te», canterà con Gigi Finizio e Sal Da Vinci una versione di «Caruso» particolarmente emozionante. Miriam Makeba darà l’addio al palcoscenico con «Mbube» ma soprattutto con «Africa is where my heart lies» che rappresenta un po’ la sintesi della sua vita artistica e del suo impegno di eroina della causa africana. Alex Britti presenterà «Festa» e duetterà con i Negramaro nel superclassico «Over the rainbow». I Negramaro, reduci dalla vittoria agli M tv Award eseguiranno anche la bellissima «Solo per te» in una originale versione con Stefano Di Battista al sax. Allo stesso Di Battista in Quartet con Nicky Nicolai verrà affidato un medley di grandi classici natalizi d’oltreoceano. Atmosfere natalizie con Mango («Silent night», ma anche «Ti amo così»), Giada Nobile («Tu scendi dalle stelle »), Dolcenera con il Milk, Chocolate and Honey FAO International Children Choir («Happy Christmas» e «We are sailing») . Lo stesso coro multietnico di bambini intonerà «We are the World». Accanto al gospel «made in Usa» del Virginia State Gospel Chorale («Oh happy day »), anche le cornamuse scozzesi della Strathclyde Police Pipe Band. Ad accompagnare tutte le esecuzioni sarà la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana diretta dal Maestro Renato Serio, autore di tutti gli arrangiamenti orchestrali, e il coro padovano Summertime. Un discorso a parte merita l’oratorio moderno «Xavier - Sognando la Cina» (musiche di Enrico Blatti e testi di Ennio Speranza) composto in occasione dell’Anno Saveriano, indetto dalla Compagnia di Gesù per ricordare San Francesco Saverio . La figura del grande evangelizzatore dell’Oriente e patrono delle missioni sarà rievocata dall’attore Giancarlo Giannini.

 

IL MESSAGGERO 24 Novembre
Geldof, Baglioni e Sting Serata da Nobel agli Horti

Bob Geldof oggi al sesto Summit mondiale per la pace. Geldof sarà premiato in Campidoglio con il prestigioso “Man of Peace Award 2005” e sarà festeggiato anche dal suo amico Sting , sostenitore di movimenti ambientalisti e umanitari. Sting è arrivato ieri sera a Roma ed ha cenato alla Fiaschetteria in via della Croce. Per i due artisti erano state riservate delle suite all'hotel Sofitel Roma. Geldof, reduce dal successo del Live 8 che nel luglio scorso ha visto artisti di fama mondiale esibirsi simultaneamente in 10 città del mondo, è accompagnato dalla famiglia, composta dal vecchio padre di 92 anni, due sorelle e la moglie. Geldof riceverà oggi, durante la prima giornata del Summit, il Man For Peace dalle mani del sindaco Walter Veltroni e da Mikhail Gorbaciov . Prima di lui il premio era stato assegnato a Roberto Benigni , alla Nazionale Italiana Cantanti e, lo scorso anno, a Yusuf Islam . L'artista in serata parteciperà a un esclusivissimo ricevimento di benvenuto in onore dei premi Nobel, agli Horti Sallustiani al quale prenderà parte anche Claudio Baglioni.

 

TGCOM 24 Novembre

Cristina passa la fiaccola a Gerry. Scotti sarà il nuovo conduttore del concerto di Natale in Vaticano - Concerto per le Missioni d'Oriente. L'evento musicale si terrà come sempre nell'Aula Paolo VI il 3 dicembre e Canale 5 lo manderà in onda la sera della vigilia di Natale alle 21, in contemporanea con RTL 102,5.

Dopo anni di conduzione di Cristina Parodi, sarà Scotti ad introdurre gli artisti in un programma musicale che prevede la riproposta dei loro brani più celebri insieme ai motivi della tradizione natalizia e agli evergreen più amati.

Hit italiane e internazionali e i grandi classici della tradizione musicale natalizia saranno gli ingredienti dell'appuntamento annuale.

Claudio Baglioni riproporrà in un medley le sue hit Avrai, Strada facendo, La vita è adesso, insieme al classico Fratello sole, sorella luna e all'ultimo singolo Tutti qui.

Riccardo Cocciante presenterà il nuovo Tu Italia e Sulle Labbra e nel Pensiero.

Dolores O'Riordan, insieme al tenore Gianluca Terranova, si esibirà nel tradizionale Adeste fideles, oltre a ritornare al suo Linger con una nuova vocalità particolarmente spoglia ed essenziale.

Gigi D'Alessio, oltre a presentare il suo M'innamorerò sempre di te, canterà con Gigi Finizio e Sal Da Vinci una originale versione di Caruso.

Miriam Makeba darà l'addio al palcoscenico con Mbube ma soprattutto con Africa Is Where My Heart Lies che rappresenta un po' la sintesi della sua vita artistica e del suo impegno di eroina della causa africana.

Alex Britti presenterà Festa e duetterà con i Negramaro nel classico Over The Rainbow.

I Negramaro, reduci dal trionfo agli MTV Awards, eseguiranno anche Solo per te in una originale versione con Stefano Di Battista al sax. Allo stesso Di Battista in Quartet con Nicky Nicolai verrà affidato un medley di grandi classici natalizi d'oltreoceano, mentre Nicky Nicolai canterà anche Theme From Mahogany.

L'immancabile brano Silent night sarà interpretato dalla voce particolarissima di Mango che eseguira' anche Ti amo così. Non mancherà una versione di Tu scendi dalle stelle affidata a Giada Nobile, la protagonista di vari musical a sfondo religioso come Madre Teresa.

Dolcenera, accompagnata dal Milk, Chocolate and Honey FAO International Children Choir, farà Happy Christmas e We are sailing. Lo stesso coro multietnico di bambini intonerà il festoso We Are the World.

Non mancherà il tradizionale coro Gospel made in USA - che sarà il Virginia State Gospel Chorale - per l'esecuzione dell'altrettanto tradizionale Oh Happy Day; sarà presente inoltre la classica formazione di cornamuse scozzesi che quest'anno sarà la Strathclyde Police Pipe Band. A questi si aggiungeranno altri ospiti in via di definizione.

Ad accompagnare tutte le esecuzioni sarà la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana diretta dal Maestro Renato Serio, che è anche l'autore di tutti gli arrangiamenti orchestrali. Tutti gli accompagnamenti corali saranno affidati al coro padovano Summertime.

Un discorso a parte merita l'oratorio moderno Xavier - Sognando la Cina (musiche di Enrico Blatti e testi di Ennio Speranza) in occasione dell'Anno Saveriano, l'anno di celebrazioni indetto dalla Compagnia di Gesù per ricordare San Francesco Saverio, grande evangelizzatore dell'Oriente e patrono delle Missioni. Alcuni brani dell'oratorio verranno eseguiti in anteprima mondiale, mentre Giancarlo Giannini rievocherà la figura di Francesco Saverio sullo sfondo del leit-motiv del film Mission. Il concerto viene prodotto e organizzato dalla Prime Time Promotions a supporto della Compagnia di Gesù e delle sue Missioni d'Oriente.

 

 

IL MATTINO 22 Novembre

 

Gran festa per i 50 anni di Dino Lombardi, medico, conosciuto anche per la sua poliedrica attività che spazia fra il mondo dello sport, quello teatrale, senza dimenticare il suo ricco passato trascorso nei boy scouts. Un incontro zeppo di sorprese che - nel compiere la carrellata del suo mezzo secolo di vita attraverso immagini, telegiornali impossibili condotti da Mimmo Mingione ed inviati davvero speciali in "diretta" da Bologna (luogo natio di Dino perché il padre Emidio, medico militare, nel '55 era di stanza nel capoluogo emiliano) - ha ripercorso in realtà anche 50 anni di vita casertana. Il ristorante Leucio si è presto trasformato in una di macchina del tempo: ecco la nonna materna Carmela Ferraro, titolare del caffè del corso Trieste che fungeva da primo ufficio di corrispondenza de Il Mattino; ecco le immagini dello scudetto della Juvecaserta di cui Dino è stato medico sociale; eccolo nelle vesti di esilarante attore del Canovaccio; ecco la gratitudine di Claudio Baglioni che il dottor Lombardi curò (e fermò) durante una delle sue tournée al Palamaggiò. Il tutto rallegrato dal cabarettista Yuri Merola e dai colleghi-attori di Dino, Tina Ascione, Massimo De Lucia, Umberto e Laura Mariconda. Poi, quando l'alba era più vicina, in alto i calici per augurare a Dino Lombardi tutto il bene che merita per la sua disponibilità e grande bontà d'animo. A brindare con lui mamma Elisa, i fratelli Emilio, Anna, Gianni con le famiglie, gli zii, i cugini, (fra i quali Emilio, Costantino e Rossella Vardaro), i nipoti, i parenti, gli amici di sempre, i colleghi medici più cari.

 

 

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TGCOM 21 Novembre
Hit parade: Madonna subito in testa
E' il suo l'album più venduto in Italia
La top ten italiana ha la sua regina indiscussa. Dopo aver conquistato la vetta della "classifica singoli" con il brano "Hung Up", Madonna fa di nuovo centro e con il nuovo album (appena uscito) balza in testa alla classifica degli album più venduti. Eros Ramazzotti scivola al secondo posto, seguito da Baglioni con "Tutti qui". Un'altra sorpresa in quarta posizione, dove c'è Mina nuova entrata con l'album "L'allieva".
Hit parade all'insegna di due importanti new entry femminili: la regina della classifica Fimi-Nielsen degli album piu' venduti della settimana è Madonna, al vertice con il nuovo Confessions on a dance floor (e ancora prima tra i singoli con Hung up). Entra invece al quarto posto l'ultimo, atteso, lavoro di Mina "L'allieva". Si segnalano ancora tre nuovi ingressi nella top ten: settimo posto per Tiromancino con il cd "95 05", ottavo per i Green Day con "Bullet in a bible" e nono per Eurythmics con "Ultimate collection".

Questa la classifica Fimi Nielsen dei dischi piu' venduti dall' 11 ottobre al 17 novembre (negozi specializzati) e dal 7 novembre al 13 novembre (grande distribuzione):
1) 'Confessions on a dance floor', Madonna (Warner Bros/Wmi);
2) 'Calma apparente', Eros Ramazzotti (Ariola/Sony Bmg);
3) 'Tutti qui', Claudio Baglioni (Columbia/Sony Bmg);
4) 'L'allieva', Mina (Pdu S4/Sony Bmg);
5) 'Intensive care', Robbie Williams (Capitol/Emi);
6) 'Pieces of a Dream', Anastacia (Epic/Sony Bmg);
7) '95 05', Tiromancino (Virgin/Emi);
8) 'Bullet in a bible', Green Day (Warner Bros/Wmi);
9) 'Ultimate collection', Eurythmics (Rca/Sony Bmg);
10)'Playing the angel', Depeche Mode (Virgin/Emi)

Questa la classifica dei singoli:
1) 'Hung Up', Madonna (Warner Bros/Wmi)
2) 'Big city life', Mattafix (Virgin/Emi)
3) 'Tripping', Robbie Williams (Capitol/Emi);
4) 'All about us', T.A.T.U. (Interscope/Universal);
5) 'Semplicemente', Zero Assoluto (Universo/Sony Bmg).

Questa la classifica delle compilation:
1) 'M20 Compilation Vol.10' (Time/Self);
2) 'Blue Note Platinum-Coffret 3cd-A Story' (Emi Mktg/Emi);
3) 'Hit mania Club dance' (Magika/Sony Bmg);
4) 'One shot 1984' (Universal Strategic/Universal);
5) 'Albertino pres danc' (Time/Self)

 

21 Novembre
Dolcenera speciale
Esce venerdì l´edizione speciale del disco di Dolcenera con oltre all´album "Un mondo perfetto" anche un bonus DVD ...
l 25 Novembre e’ prevista l’uscita dell’edizione speciale dell’album “Un mondo perfetto” di Dolcenera,
http://www.internetbookshop.it/cd/ser/serdsp.asp?shop=2214&e=4029758639689
contenente, oltre all’album, gia’ best seller del 2005, un “Bonus DVD” con quattro videoclip piu’ una serie di filmati dal vivo realizzati nel corso dell’estate 2005, piu’ un re-styling del libretto interno, al fine di ottenere una vera e propria versione “regalo” per il periodo Natalizio.
 
Fra questi vi sono alcune “chicche” come per esempio un duetto con Claudio Baglioni e uno con Loredana Berte’.
 
La confezione-lusso sara’ in formato “Digi-pack”.
Il Messaggero 20 Novembre
Pattinaggio senza Claudio
Non ci sarà Claudio Baglioni, mercoledi 23, ad inaugurare la cerimonia di apertura dei campionati mondiali di pattinaggio artistico a rotelle categoria senior. L’artista, infatti, inizialmente tra i nomi candidati, non accompagnerà la sfilata degli 8 campioni mondiali che apriranno la serata presentata da Milly Carlucci. Per il momento gli atleti in gara si stanno allenando al centro Fonte Roma Eur di Alberto di Blasi. Giovedì scorso, intanto, sono iniziati i mondiali per gli juniores. . Avvio positivo per gli azzurri. Con Silvia Marangoni, campionessa in carica della specialità inline, che si è subito imposta sulle avversarie. Dopo di lei, a distanza ravvicinata, le due pericolose australiane, Tammy Briant e Kristin Slade. Bene anche le due coppie danza, Remondini-Piva e Soffi-Brogi, che dopo gli esercizi obbligatori sono in una zona molto alta della classifica. Gli unici che possono impensierirli sembrano gli statunitensi Rosko-Ovens.

 

Il Messaggero 18 Novembre
Baglioni e Milly Carlucci per gli artisti dei pattini
di VERONICA CURSI
Roma, capitale mondiale del pattinaggio artistico a rotelle, ha inaugurato ieri le prime gare del campionato. Quattro giorni dedicati ai più giovani, a cui seguiranno dal 21 al 27 le esibizioni delle categorie senior. In un Palalottomatica allestito a festa, dopo l’apertura ufficiale da parte del presidente della Federazione Italiana e Mondiale di pattinaggio artistico, Sabatino Aracu, i campionati mondiali hanno preso il via. Alle 19 il simbolico taglio del nastro. Poi, ad inaugurare le prime prove, la sfilata ufficiale di 60 atleti romani aderenti alle società di pattinaggio della città.
Tra i primi a scendere in pista gli juniores. Insieme a loro gli atleti della specialità inline maschile e femminile. In gara, nella serata di ieri, oltre 20 atleti provenienti da più di 30 nazioni diverse, tra cui India e Mongolia che partecipano per la prima volta nella storia dei mondiali. Tra le novità del campionato, due nuove specialità: l’inline, dove i classici pattini a 4 rotelle vengono sostituiti da un’unica linea molto simile alla lama dei pattini da ghiaccio, e il pattinaggio spettacolo, oltre all’esibizione delle coppie danza. Alle 22 dopo lo spettacolo di Silvia Marangoni, campionessa mondiale inline in carica è stata la volta di due coppie italiane. Livia Soffi e Marco Brogi, viterbesi e campioni europei del 2004, Anna Remondini e Alessandro Piva di Mantova, tra i favoriti del campionato. La serata di ieri, però, è stata solo un assaggio delle esibizioni che il Palottomatica ospiterà fino a domenica 27. Dieci giorni di spettacolo e agonismo a livello mondiale, più di mille atleti provenienti da 35 paesi diversi che si sfideranno a colpi di volteggi e piroette a partire da giovedi 24. Tra le novità, una pista di pattinaggio completamente bianca che ricorderà uno stadio del ghiaccio. Mercoledi 23 una serata di gala aprirà i campionati senior. Proprio nel giorno in cui si festeggiano i 50 anni dalla nascita del pattinaggio artistico in una città dell’Inghilterra. Madrina d’eccezione la presentatrice Milly Carlucci, già campionessa di pattinaggio. Alle 21 in pista, ad aprire la serata, sfileranno 8 campioni mondiali accompagnati per l’occasione dalle note di Claudio Baglioni, ospite straordinario della serata.
Tra gli appuntamenti da non perdere nel campionato, le gare programma donne e coppie artistico il 25 dalle 17,30, le gare free dance e programma lungo uomini, il 26 dalle 20. Domenica 27, alle 15,25 inizierà la tappa finale di Roller World Cup. La squadra azzurra è composta da 36 atleti, di cui 14 junior, 21 senior e una di inline. Proprio nella categoria senior l’Italia vanta i campioni più affermati, da Tanja Romano, campionessa mondiale in carica nel singolo femminile di libero e combinata a Luca D’Alisera, campione mondiale nel singolo maschile per arrivare alle coppie Marika Zanforlin-Federico Degli Espositi, campioni mondiali di coppia artistico e Monica Coffele-Marco Bornati, iridati di coppia danza.

 

La Gazzetta del Mezzogiorno 16 Novembre
Probabilmente al palasport prima di Natale
CONCERTO. Baglioni torna ad Andria un concerto per l'oratorio
ANDRIA
Un concerto per l'oratorio, Claudio Baglioni per il quartiere Croci-Camaggio di Andria. Il cantautore romano, infatti, terrà un concerto di beneficenza (e sarà la seconda volta) ad Andria, per il quartiere delle Croci-Camaggio, per recuperare fondi, grazie ai biglietti venduti e agli sponsor, che serviranno a dare il via alla costruzione dell'oratorio nel quartiere. Un oratorio che il rione attende da tempo: il Comune ha concesso il diritto di superficie di un suolo, il vescovo di Andria si è impegnato a sostenere il progetto, i cittadini organizzano iniziative per recuperare fondi. E don Riccardo Agresti, il parroco di Santa Maria Addolorata alle Croci, che ha stretto una forte e personale amicizia col musicista romano, è da tempo impegnato a far sì che il quartiere possa darsi un'identità precisa ed uscire dall'isolamento. Sabato prossimo, don Riccardo incontrerà il management del cantautore per concordare data (presumibilmente prima di Natale), luogo (il palasport) e modi dell'esibizione di Baglioni, che ha appena pubblicato un album antologico triplo a prezzo contenuto. «Il nuovo impulso di solidarietà di Claudio - ha spiegato don Riccardo - in favore della città, deve trovare la nostra comunità pronta a collaborare perché l'iniziativa possa suscitare entusiasmo e condivisione. L'invito viene rivolto ai benefattori, agli sponsor, al Comune, perché tutti insieme possiamo veramente far nascere nel quartiere Croci-Camaggio un luogo educativo, formativo e di aggregazione sociale». Michele Palumbo

 

IL MESSAGERO 16 Novembre
Erika, la campionessa con le rotelle a posto
Nata a Cinecittà, 25 anni, 5 mondiali vinti, ora insegna alle bambine i passi che l’hanno portata alla vittoria. Il sogno? Un film
Sarà la madrina dei campionati di pattinaggio artistico al via domani al Palalottomatica
di VERONICA CURSI

Sfilerà in pista davanti a mille atleti e oltre 35 paesi provenienti da tutto il mondo. Madrina d’eccezione, mercoledi 23, per la serata d’apertura dei campionati mondiali di pattinaggio artistico a rotelle, categoria senior (domani inizierà la serie junior). Sulle note di Luciano Pavarotti e le musiche di Claudio Baglioni, Erika Colaceci, 5 volte campionessa del mondo, volteggerà ancora una volta. Ad accompagnarla sulla pista del Palottomatica, alla presenza del sindaco Veltroni, altri 8 campioni mondiali.
Atleta, studentessa e insegnante, a soli 25 anni Erika ha già raggiunto una carriera d’eccezione: 5 titoli italiani, due europei, 5 medaglie d’oro ai mondiali. Venticinque anni, nata a Cinecittà «dove nel piccolo parchetto vicino casa, a 4 anni, m’innamorai per la prima volta del pattinaggio» quando entra in pista gli occhi le se illuminano ancora di una luce intensa: «pattinare mi fa sentire libera» dice sorridendo. Una passione, la sua, nata per caso, che in pochi anni la porta a scalare le classifiche di tutto il mondo: Spagna, Colombia, America. «Mi dividevo tra allenamenti, scuola e famiglia - racconta divertita - mangiavo poco, ma uscivo ancora di meno».
Oggi Erika è l’insegnante di una scuola di pattinaggio, 70 bambine dai 4 ai 18 anni, che allena da più di un anno al centro sportivo Fonte Roma Eur di Alberto Di Blasi. «Per non trascurarle - confessa - ho rinunciato ad allenarmi per i campionati mondiali. Ma sono felicissima comunque di parteciparvi come ospite». «Poi - dice - vorrei provare a fare anche altre cose. Un sogno? Mi piacerebbe girare un film sulla vita di una pattinatrice». Così intanto ha iniziato un corso di recitazione nella scuola di Giulio Scarpati. Una vita intera sui pattini, la sua, fatta di vittorie si, ma anche di rinunce e sogni spezzati. «Il pattinaggio non è uno sport riconosciuto - racconta - mancano i finanziamenti e le sponsorizzazioni necessarie che possono aiutare un atleta a crescere. Non è il calcio o il ciclismo, per intenderci». E così «proprio perché non potevo vivere solo del mio sogno» dopo 5 mondiali vinti, Erika decide di smettere di gareggiare e si dedica all’insegnamento. Cinque volte a settimana dove in una pista al coperto, l’unica nel Lazio, piccole campionesse crescono. «Alle mie allieve insegno la passione per questo sport - dice - ma anche per altri valori, altrettanto importanti, della vita». Oggi Erika si divide tra il lavoro dei genitori «in un banco di frutta a Cinecittà», l’insegnamento e la facoltà di Scienze dell’Educazione a Tor Vergata, «dove - ci tiene a precisare - ho la media del 30». E’ una ragazza «molto cresciuta» per la sua età con un fidanzato, Stefano, 27 anni, con cui sta da 5 e «che vorrei sposare» e il sogno di una villa a Nettuno «che sto costruendo con i soldi guadagnati dalle gare». Ma è in pista che i suoi occhi neri, intensissimi, si illuminano davvero. D’altronde lei lo sport ce l’ha nel sangue. Un fratello, Andrea, cresciuto nelle giovanili della Sampdoria, passato al calcio a 5 e campione d’Italia con la Roma Rcb e un nonno, Giovanni, campione europeo di nuoto. «Morì quando cominciai a gareggiare - racconta - ma so che mi guarda da lassù e che ha potuto gioire con me di tutte le mie vittorie». Successi, traguardi, rinunce. Erika si emoziona ancora quando ricorda «quei momenti in pista». Quando a soli 16 anni riuscì a convincere il commissario tecnico a farla partecipare ai campionati del mondo Juniores in Argentina (a cui in realtà si partecipa a 17), dove portò a casa due medaglie d’oro, unica campionessa romana a vincere il titolo. «Fu un emozione fortissima - racconta - se ci penso ho ancora i brividi». E quando invece nel ’99 fu costretta a lasciare il Forte Roma «perchè chiudevano il settore agonismo». «Mi sentì abbandonata - racconta - e capì che da allora il mio sogno si era ormai spento».
IL MESSAGERO 14 Novembre
Nuova esibizione televisiva, ma stavolta Roberto “si controlla”: promuove il suo film ringraziando

E Benigni fece il lento...
Da Baudo poco “politik”, poi trio con Baglioni

di MARCO MOLENDINI

ROMA - Niente strizzate, niente baci in bocca. «Salutiamoci da uomo a Pippo» irrompe Benigni a Domenica in , nella mezz’ora più calda, quella che precede il Tg1. Schizza, salta, balla, canta con
Baglioni due settimane dopo il suo blitz da Celentano. Non si scatena stavolta, come era successo a Rock politik , ma ha l’aria di chi si trova a casa, con una vecchia spalla come Baudo: «Per la
prima volta diamoci la mano e basta» insiste, ricordando i tanti precedenti, da Fantastico a Sanremo: baci sulle labbra, abbracci, ruzzoloni, strette intime. «Ho visto che anche stavolta c’è la
signora Ricciarelli, come l’ultima volta al Festival, non è che sia gelosa del fatto che sono il primo uomo a essere entrato nelle tue intimità?» scherza il comico-regista. Ma è l’unico riferimento alle
vicende private di Pippo e Katia.
È una domenica ricca quella di Pippo. Non solo perchè c’è la moglie Katia invitata come attrice, protagonista del film di Pupi Avati La seconda notte di nozze . Il conduttore è compito, regala una
rosa alla ex consorte («ma faccio così con tutte le ospiti», si giustifica), le fa dei complimenti «è brava». Non scivola, però, sul privato. Ma la parte più corposa del pomeriggio è lasciata a
Claudio Baglioni che, seduto al piano, ripercorre buona oparte della sua carriera con i suoi grandi successi in occasione dell’uscita di una raccolta delle sua canzoni.
E’ la Domenica in classica, quella di una volta, dove lo spazio serve da locandina per dare spazio e promuovere gli spettacoli. È il modo per avere grandi ospiti e chiacchierare tranquillamente con
loro. Anche Benigni arriva per fare il lancio del suo film La tigre e la neve . Lo fa divagando sull’amore e sulla guerra. Ma senza rinunciare a giocare: «Scegli o me o Fiorello» intima Roberto,
riconosce però che il collega «domenica scorsa è stato eccezionale». E consiglia a Pippo: «Dopo Celentano la tv è cambiata. Ora devi rimodernarti, devi spogliarti, ormai è tutto libertà». Salta sulla poltrona: «Possiamo fare la pipì. Celentano ha
fatto diventare tutto libero. Questa è la Casa delle libertà». Ancora: «Fai un tormentone ”questo è bello questo è Baudo”. Dilla grossa che poi ne parlano tutti». Altro consiglio: «Invita chi non
c’è più in tv. Per esempio, perchè non chiami Mina? Anche Adriano la voleva. L’ha invitata ma lui sbaglia gli accenti ed è arrivato Minà». E la politica, poca, pochissima: «Basta Berlusconi, parliamo del presidente del consiglio, del capo di Forza Italia, del presidente del Milan», ma finisce lì. L’invito è: «Facciamo un dialogo
pacato sul mondo. Bisogna stare attenti che poi Berlusconi si vendica. Celentano ha parlato male degli immobiliaristi e lui ha dato le case a tutti».
Il meglio arriva alla fine, quando Roberto si fa accompagnare da Baglioni al piano in Quanto ti ho amato , il valzer scritto con Piovani, che diventa una sorta di dichiarazione d’amore a Pippo che balla insieme a lui.

 
L'Arena 14 Novembre
Tv. Tifo da stadio per il comico. «Pippo sposami, facciamo un Pacs a tre con Fiorello»
Benigni: Dio è sempre contro la guerra Show del comico a «Domenica In»

Roma. «In tutte le guerre c’è uno scandalo ed è che tutti invocano Dio per andare a sterminare altri popoli, dicono "Dio è con noi": è una frase che andrebbe abolita per sempre e vorrei che gli
eserciti quando sentono quelle parole si girassero e sputassero in faccia a chi le dice perchè se c’è una cosa certa è che Dio la guerra non la vuole»: accolto da un tifo da stadio, Roberto Benigni
è stato il protagonista dell’ ultima parte della Domenica In di Pippo Baudo su Raiuno e ha preso spunto dal tema del suo film «La tigre e la neve» per un discorso sulla guerra.
Benigni è arrivato alla sua maniera, correndo e ballando, e poi ha salutato Baudo in modo «normale»: «per la prima volta io e il signor Baudo ci siamo salutati dandoci la mano. È un momento
storico».
Poi ha scherzato sulle vicende private di Pippo: «La prima volta a Sanremo c’era la Ricciarelli e oggi lei ancora c’è: non è che sarà gelosa perchè prima di tutte le donne sono io che ho conosciuto
la sua intimità». Poi l’ invocazione: «Pippo sposami, non ti lascerò mai, lo so te l’ha detto pure Fiorello: allora scegli o me o Fiorello oppure facciamo un Pacs a tre».
Poi Benigni ha scherzato su Rockpolitik, di cui pure è stato ospite: «Tu Pippo - ha detto il comico - fai una trasmissione bella però ti devi rimodernare, ti devi ignudare, dopo Celentano la tv ormai è tutta libertà, possiamo fare tutto, dài facciamo la pipì» e sale sulla sedia mimando l’ atto di fare la pipì.
Poi benigni «svela» che anche Celentano «aveva invitato Mina ma siccome sbaglia gli accenti è venuto Minà».
A questo punto, con Baudo ormai in camicia slacciata a metà, Benigni dice che vorrebbe «fare un dialogo pacato anche perchè sennò Berlusconi si vendica: hai visto? Celentano lui ha parlato male degli immobiliaristi e lui ha detto "case a tutti" non l’erba per tutti».
Infine, ha cantato con Baglioni al piano «Quanto t’ho amato», la canzone con musica di Nicola Piovani.

 

IL GAZZETTINO 14 Novembre
"Domenica in", trionfo di fiori e fair play: da Pippo una rosa per Katia, poi il ciclone Benigni
In un solo pomeriggio, incurante di non avere l'obbligo della "controprogrammazione" ("Serie A" era ferma, consentendo di respirare a Mediaset dopo il ciclone Bonolis e l'avvicendamento con Mentana), "Domenica in" sforna tutti insieme appassionatamente Simona Ventura, Cameron Diaz, Toni Collette, Giampiero Mughini, Veronica Pivetti, Claudio Baglioni, Katia Ricciarelli e Roberto Benigni. E, con astuzia, li "usa" per parlare di tv: non solo di quella di casa propria, ma anche di casa altrui.
La domenica televisiva di ieri sarà ricordata non tanto per la prevedibile, e facile, egemonia degli ascolti, quando per aver tangibilmente dimostrato che l'autoreferenzialità, il parlarsi addosso, il fingere l'esistenza di un problema (ieri toccava al tormentone della "tv usata per fatti personali o privati") soltanto per accanirvisi e riproporlo all'infinito, è ormai la legge dominante e trasversale alle reti: che si rimpallano i rispettivi cadaveri nell'armadio in un continuo, infinito riciclaggio "dibattitologico" che trasforma continuamente i conduttori in ospiti, gli ospiti in imputati, gli imputati in autodifensori, e così via. E verrà ricordata anche per aver ulteriormente sancito in un leone della vecchia guardia televisiva come Pippo Baudo il rappresentante di un fair play e di una professionalità che altrove e in altri tempi sarebbero "normali", e magari un po' obsoleti; ma che di questi tempi sono merce rara e preziosa.
Il megacontenitore festivo di Raiuno continua ad avere un andamento oscillatorio, seguendo ovviamente gli stili dei diversi conduttori. Comincia Simona Ventura, che va da Mara Venier a lamentarsi dell'invasione della propria privacy ai tempi degli sms con Giorgio Gori sbattuti in prima pagina: e alla faccia della privacy (lei, conduttrice dell'"Isola dei famosi"...) parla poi di ex mariti e nuovi amori e quant'altro. Simona ce l'ha con Massimo Giletti che strapazza il suo programma, e così più tardi Giletti, strizzando ancor di più gli occhietti, le offre un mazzone di fiori. Che gentleman.
Ma nel mezzo c'è stato tempo perchè la Venier intervistasse una sfolgorante Cameron Diaz, accanto a Toni Collette, protagonista di "In her shoes": e, domanda dopo domanda, accade che Mara e Cameron si scambiano le scarpe, magnificando il marchio Gucci (una volta si chiamava pubblicità occulta, ma erano altre ere geotelevisive...).
Nell'Arena di Giletti si discetta di privacy e si rivanga il caso Bonolis, con ampi stralci del contestatissimo intervento di Paolo su "er penombra" e della risposta furiosa di Piccinini e Mughini, la sera medesima, a Controcampo. Mughini, che ovunque sieda è sempre una divertente maschera da commedia dell'arte, difende quel "camorrista" («toni da camorrista», precisa) appioppato all'ex conduttore di "Serie A" e dice quel che tutti pensavano e pensano: l'insuccesso di Bonolis è dovuto al fatto che «la liturgia del gol» non può essere infranta e che il telespettatore appassionato di calcio alle 18 di domenica «non vuole svolazzi, ma solo un vigile urbano che smista i gol». Il resto è un chiacchiericcio abbastanza vacuo sui "paletti" che tutti invocano e nessuno mette, e c'è pure spazio per riproporre la vituperata telefonata all'"Isola" con lite da postinnamorati tra Loredana Lecciso ad Al Bano. Amen.
Poichè la classe non s'improvvisa, a costo di qualche sbadiglio, ecco che Superpippo zompa nello studio carico di ospiti doc. C'è Veronica Pivetti, e c'è subito dopo l'incontro con Katia Ricciarelli, insieme a Pupi Avati, per parlare di "La seconda notte di nozze". I due ex si guardano inizialmente con un lieve imbarazzo, Pippo offre una rosa a Katia (ieri toccavano i fiori...), poi si parla come niente fosse né fosse stato; qualche battuta lieve (quando Baudo, rivolto ad Avati che non aveva fatto provini alla Ricciarelli, ha detto: «coraggioso l'hai presa a scatola chiusa...»), e alla fine un congedo che Pippo vorrebbe amichevole (stretta di mano) ma che Katia spinge sull'affettuoso (bacio sulla guancia). Teneri. E sobri.
La lunga cavalcata baglioniana suscita, onestamente, qualche sbadiglio, soprattutto sul fronte predicatorio (Celentano ci è bastato, grazie...) e l'onnipresenza del cantautore (ieri anche protagonista di uno Speciale Tg1) sta divenendo bulimica; ma Claudio al pianoforte, dal vivo, che ripercorre i suoi successi, è comunque un tocco di classe musicale rara.
Last but not least, torna Benigni. Pippo, memore di passate esperienze, si stringe bene i pantaloni ma Roberto, fresco dei trionfi celentaniani, non ha cattive intenzioni; vuole solo sposare Baudo, baciarlo, fare pipì in diretta con lui, ecc.ecc. Tutte cose note. Anche Benigni si ripete molto, le battute su Berlusconi ormai sono una rubrica, le massime abbastanza prevedibili ed ecumeniche («Dio è contro la guerra sempre») e l'allegria motoria e sudaticcia del comico toscano denota un certo affaticamento e, forse, qualche forzatura. Si magnificano le sorti di "La tigre e la neve", ovviamente (non dimentichiamo che tutta questa parte della trasmissione è sostanzialmente promozionale), e poi finisce in baci e abbracci a tre: Pippo, Claudio e Roberto. «Che bei momenti», avrebbe detto Fabio Fazio.

 

Corriere.it 14 Novembre

E su Berlusconi: Celentano attacca gli immobiliaristi e lui dà case a tutti

Benigni da Baudo: «Dio non vuole guerre»

Show del comico a Domenica In: nei conflitti c'è sempre chi invoca il Signore per sterminare altri popoli. Duetto finale con Baglioni

Roberto Benigni con Pippo Baudo e Claudio Baglioni a "Domenica In" (Ansa)

ROMA - «In tutte le guerre c'è uno scandalo ed è che tutti invocano Dio per andare a sterminare altri popoli, dicono "Dio è con noi": è una frase che andrebbe abolita per sempre e vorrei che gli eserciti quando sentono quelle parole si girassero e sputassero in faccia a chi le dice perchè se c'è una cosa certa è che Dio la guerra non la vuole». Accolto da un tifo da stadio, Roberto Benigni è stato il protagonista dell'ultima parte della Domenica In di Pippo Baudo su Raiuno e ha preso spunto dal tema del suo film La tigre e la neve per un discorso sulla guerra.

BAUDO E KATIA - Benigni è arrivato alla sua maniera, correndo e ballando, e poi ha salutato Baudo in modo «normale»: «Per la prima volta io e il signor Baudo ci siamo salutati dandoci la mano. È un momento storico». Poi ha scherzato sulle vicende private di Pippo, prendendo anche spunto dal fatto che poco prima Baudo aveva intervistato il regista Pupi Avati e la sua ex moglie Katia Ricciarelli che ha debuttato in qualità di attrice: «La prima volta a Sanremo c'era la Ricciarelli e oggi lei ancora c'è: non è che sarà gelosa perché prima di tutte le donne sono io che ho conosciuto la tua intimità. Vi siete lasciati - ha detto poi - ma la notizia era quando vi siete messi insieme». Poi l' invocazione: «Pippo sposami, non ti lascerò mai, lo so te l'ha detto pure Fiorello: allora scegli o me o Fiorello oppure facciamo un Pacs a tre».

«COPIA DA CELENTANO» - Poi Benigni ha scherzato su Rockpolitik, la trasmissione di Adriano Celentano di cui è stato ospite il 27 ottobre: «Tu Pippo - ha detto il comico - fai una trasmissione bella però ti devi rimodernare, ti devi ignudare. Dopo Celentano la tv ormai è tutta libertà, possiamo fare tutto, dài facciamo la pipì» e sale sulla sedia mimando l'atto di fare la pipì. «Celentano ha fatto diventare tutto libero, crea un tormentone tipo "questo è bello, questo è Baudo", è tutto libero, è la casa della liberta». Benigni allora dà un consiglio a Baudo per «rimodernarsi»: «Devi dirla grossa, pigliare in giro un personaggio, quello che ti viene in mente no non lui, sempre lo stesso, non lo nominiamo, si può prendere in giro anche il capo del governo, il presidente del consiglio, il presidente del Milan, chi ti pare... Oppure parli male di Vespa, dici che fa schifo e lui fa la puntata su di te con dietro scritto "Vespa fa schifo?" e tutti parlano. Poi devi invitare chi non è più in tv da tempo, ad esempio Mina che non c'è più perchè Berlusconi ha detto in Ungheria "basta Mina!"». Poi Benigni «svela» che anche Celentano «aveva invitato Mina ma siccome sbaglia gli accenti è venuto Minà».

CAPELLI TRAPIANTATI - A questo punto, con Baudo ormai in camicia slacciata a metà, Benigni dice che vorrebbe «fare un dialogo pacato anche perchè sennò Berlusconi si vendica: hai visto? Celentano lui ha parlato male degli immobiliaristi e lui ha detto "case a tutti" non l'erba per tutti». L'ultima gag, prima del discorso sulla guerra, è ancora su Berlusconi: «Baudo - dice Benigni - quando arriverai davanti a nostro Signore ti dirà: che faceva lei? Lavorava la domenica? Ma come? Io ho lavorato sei giorni e la domenica ho riposato e lei lavora la domenica? Poi perchè non la "piazza" in testa? Io avevo programmato la perdita dei capelli, che ha fatto? E poi lei è divorziato.. quindi è ricco, divorziato, coi capelli trapiantati e veste in doppiopetto: se ne vada! Venga avanti un altro: chi è, Berlusconi?».

DUETTO CON BAGLIONI - Infine, prima di cantare con Baglioni al piano Quanto t'ho amato, la canzone con musica di Nicola Piovani e parole dello stesso Benigni, ha parlato delle guerre fatte in nome di Dio: «C'è uno scandalo nelle guerre, tutti invocano Dio per andare a sterminare altri popoli e dicono: 'Dio è con noì. È una frase che andrebbe abolita per sempre». Per fortuna, aggiunge Benigni, «l'arte ci protegge, neutralizza l'orrore, ogni cosa ben fatta, dove c'è la scintilla del divino, ci fa sopportare questi orrori. E un'immagine - aggiunge con evidente riferimento a Celentano - dice più di un lungo monologo». Finale con ringraziamenti e abbraccio a tre con Baudo e Baglioni.

 
 

 

 

Intervista ad Ezio Greggio

«Io e Berlusconi? Come cane e gatto»

di PAOLO CALCAGNO MILANO

«Non mi sembrava giusto che Enzino restasse "solo come un cane" e, così, da lunedì prossimo lo riportiamo a fare il mezzobusto, accanto al suo compagno storico Ezio Greggio, per la dodicesima volta da quando incominciarono assieme, nel '94, con "Striscia la Notizia-la voce dell'insistenza"». Il "beffardo signore della risata", Antonio Ricci, autore del popolare tg satirico di Canale 5, non sgarra dalla sua massima, secondo la quale «non bisogna avere riguardo e rispetto per niente e per nessuno», nemmeno per il fedelissimo Iacchetti ("Solo come un cane" è la commedia che lo vede protagonista a teatro). La presentazione del ritorno di Enzino all'ovile di "Striscia" è l'occasione per il graffiante autore di sferzare a modo suo il mondo e i personaggi della tv. Ricci, s'è goduto il flop di Bonolis? «Le disgrazie di Paolino dimostrano che nessuno ha bisogno di eroi, nemmeno Canale 5. Bonolis rimane il difensore delle maghe che parlano coi morti; noi, invece, abbiamo sotterrato il mago di Vanna Marchi che parlava ai vivi. Adesso, lo aspetto al varco per suggere il famoso "chi siamo, da dove veniamo", quando partirà col suo prossimo programma "Il senso della vita"». Bonolis ha accusato "Striscia" di essere cambiata da quando non attacca più i poteri forti. Che fa, replica? «Ricordo a Paolino che siamo stati i primi a dare addosso al Governatore della Banca d'Italia, Fazio, per non parlare della Fiat, della mafia. Quando in Puglia tocchi i canili, attacchi la Sacra Corona Unita e, quando tocchi le discariche della Campania, vai contro la camorra. Altro che maghe e maghette che Bonolis ha avuto il coraggio di difendere al Tg1, invece di scusarsi. Anche con Fiorani siamo stati i primi a denunciare le spese bancarie gonfiate, grazie al nostro pubblico che ci segnala le malefatte sul sito di "Striscia". La credibilità e l'affetto della gente sono il nostro principale patrimonio. Tra poco toccherà alle assicurazioni. Ma non lo scriva, se no si organizzano». "Striscia" ha compiuto i 18 anni, per festeggiare si regalerà il nuovo album di Baglioni? «Andiamo sul pesante. Dal momento che lei conosce i miei punti deboli, le rivelerò che una volta, a Natale, mia moglie mi regalò il cofanetto con i cd di Baglioni. Di solito ci rido su, ma allora mi arrabbiai moltissimo. Ce l'ho avuta anche con Iacchetti che ci è andato assieme a Lampedusa, ma l'ho perdonato quando ho saputo che va dallo stesso chirurgo plastico di Baglioni. È vero, "Striscia" va per i 18 anni: ormai le "veline" hanno la stessa età del programma». E il nuovo programma che ha nel cassetto, quando lo tirerà fuori? «Finché "Paperissima" farà il maggiore ascolto della rete non posso ammazzarlo. Sa perché ho avuto fortuna in tv? Perché ho sempre fatto il contrario di Berlusconi. Lui voleva le star e io facevo "Drive in" con gli sconosciuti; lui puntava su "Premiatissima" e io tiravo fuori "Paperissima". Quando avrò 60 anni, metterò su una società di produzioni, poi comprerò 3 reti tv». E si candiderà alle elezioni politiche? «Come fa a saperlo? Prima, però, devo generare un figlio maschio: lo chiamerò Pier Antonio. A parte gli scherzi, a volte, a fare il contrario ci azzecchi. "Noisette" Del Noce, ad esempio, è una manna per gli altri: grazie a lui e al programma della Carlucci, al sabato sera, persino la De Filippi sembra moderna». Che ne è del suo ex bersaglio Bruno Vespa? «Lo sto rivalutando: nella sfrenata rincorsa al Leccisume chi può fare Vespa meglio di Vespa? Però, ho notato che si sta ringalluzzendo, è in preda a una tempesta ormonale e, quasi, quasi, ci ritorno su». Sabina Guzzanti ha fatto un docu-film e pare che anche Santoro ne abbia realizzato uno. E lei? «Sono pronto: mi basta mettere assieme dei servizi del Gabibbo-Moore e il gioco è fatto».

 

 

La Provincia 13 Novembre

Televisione. Anche Katia Ricciarelli ospite di Baudo
La domenica di Pippo tra Benigni e l’ex moglie
 

ROMA — «Come sempre mi aspetto di tutto: Benigni è imprevedibile, è uno degli artisti più estrosi che esistano, ma la sua grande forza è la leggerezza, come ha dimostrato a Rockpolitik, dove è stato l’ospite più grande, fantasioso e poetico che Celentano abbia avuto». A fare i conti con il genio e la sregolatezza dell’attore-regista sarà Pippo Baudo, che oggi chiuderà il suo spazio a Domenica in, Ieri, Oggi e Domani, con una lunga intervista al premio Oscar. Per oltre mezz’ora, Baudo e Benigni ripercorreranno momenti di vita e tappe artistiche, tra cui l’ultimo film La Tigre e la neve: «Ma Roberto — sottolinea Baudo — non è uno che ha bisogno di promuovere la sua opera. La sua sarà una presenza affettuosa, visto che vantiamo una lunga serie di incontri. Quando ci siamo sentiti mi ha detto: ‘Non posso mancare a una tua trasmissione’». In scaletta anche un incontro con Katia Ricciarelli e Pupi Avati per parlare del film La seconda notte di nozze, in questi giorni nelle sale: «Ho invitato Katia, era mio dovere farlo — dice Baudo parlando con schiettezza del rapporto con la ex moglie — perché si tratta di una bellissima produzione: non ci ho pensato neanche un secondo. In una tv come quella di oggi che mette tutto sul personale, in cui trionfa la villania, le persone vanno rispettate per quello che sono. E’ la civiltà che deve vincere». Spazio anche a Veronica Pivetti e a Claudio Baglioni, che presenterà dal vivo i maggiori successi della lunga carriera fino all’ultimo album Tutti qui: «Racconteremo — annuncia il conduttore — la creatività musicale di un artista che ha accompagnato gli ultimi trenta-quarant’anni di vita dell’Italia».

 

 

IL Mattino 11 Novembre

«La mia notte di note andrà in onda il 20 o il 27 novembre,

testimoniata con ”Cuorincoro” anche su dvd e doppio cd»

Federico Vacalebre

Il divorzio è consumato, anche se il format dell’album dal vivo permette a Gigi D’Alessio di firmare solo due canzoni senza l’usuale apporto del paroliere Vincenzo D’Agostino, il «Mogol di Portacapuana» come fu soprannominato negli anni del boom neomelodico e delle canzoni scritte a cottimo, un tot a pezzo, per gli aspiranti eredi del divo di «Annarè». «In tempi di crisi di coppia e della famiglia, non deve stupire se si divide un team artistico», spiega il cantautore partenopeo che torna nei negozi con «Cuorincoro», doppio cd testimonianza del suo ultimo tour, che mette in fila hit recenti con l’aggiunta delle nuove «M’innamorerò sempre di te» e «Fino a quando scura notte», verace storia di tradimenti che sorprendentemente lo riporta - per il tema e l’uso del dialetto più che per lo stile e le sonorità - agli albori della sua carriera. Una carriera che finora sembrava indivisibile da quella di D’Agostino: «Nella vita si cambia, non rinnego nulla di quello che ho costruito con il fondamentale apporto di Enzo, ma certe discussioni tra di noi hanno lasciato il segno, hanno portato a questa rottura inevitabile. Io ho fatto quanto era possibile per scongiurarla, ma...». Amico che va, amico che viene: l’incontro con l’ex Blue Lee Ryan sulle note di «La donna che vorrei» arriva direttamente dalla Piedigrotta D’Alessio del 30 settembre in piazza del Plebiscito, notte di note e di duetti eccellenti, consegnata ai fan grazie anche al dvd di «Cuorincoro», in uscita subito subito dopo la messa in onda del concerto grosso con Baglioni, Panariello, Dalla, Da Vinci, Finizio & Co, il 20 o il 27 in prima serata su Canale 5. Gigi conclude così un anno vissuto intensamente, iniziato con la sfida controcorrente di un Sanremo da vincitore annunciato e anche per questo sconfitto, e poi riscattata da un tour da un milione di presenze, culminato nella sua Napoli. Da quella serata per duecentomila d’alessiani il cd riprende anche pagine come «Mon amour» e «Quanti amori», mentre il montaggio del dvd pasticcia un po’ visto che abbina le immagini partenopee alla registrazione di uno show romano, con annesso saluto al pubblico della capitale. Melodista a presa rapida, D’Alessio si prepara a diventare paroliere tout court o ricorrerà in futuro a nuove collaborazioni? «Non lo so, i versi naif di D’Agostino erano il frutto di un lavoro d’insieme, esprimevano i miei stati d’animo, le immagini dettatemi - o quasi - dalle melodie composte al pianoforte. Scrivere tutto da solo mi è piaciuto, probabilmente continuerò su questa strada, ma non escludo che in futuro ci siano altri incontri importanti, come è successo in passato con Mariella Nava. Ora, però, è tempo delle canzoni per i ”Cuorincoro” che mi accompagnano in concerto, per le liriche nate quando il matrimonio artistico con D’Agostino funzionava alla grande».

 

IL TEMPO 11 Novembre

Benigni bipartisan va pure da Baudo

Non solo Rockpolitik.
Il regista alla prossima puntata di Domenica in
di MARIDA CATERINI
PUNTATA di grandissima importanza quella di «Domenica in» del prossimo 13 novembre. Nell’ultima fascia del contenitore festivo di Raiuno, che va in onda dalle 18 alle 20, infatti, il padrone di casa Pippo Baudo ospiterà in diretta Roberto Benigni. Il regista che non si concede spesso al piccolo schermo torna in video dopo la sua spettacolare esibizione a «Rockpolitik» di due settimane fa, quando accanto a Celentano cantò con l’abito tolto di dosso a Luisa Ranieri, «La coppia più bella del mondo». Anche nel programma di Baudo è prevista una esibizione particolare del comico e regista toscano al quale il padrone di casa farà da spalla. Non è solo per reclamizzare il film «La tigre e la neve» che, tra l’altro, sta andando anche abbastanza bene, che Benigni torna in Rai, si dice negli ambienti di Domenica in. È soprattutto la grande amicizia che lo lega a Baudo ad averlo convinto. E si ricorda come Benigni fu ospite del festival di Sanremo del 2002, quando il Pippo nazionale ne era direttore artistico e conduttore. Ma la prossima puntata di «Domenica in, Ieri oggi e domani» riserva due altre sorprese: innanzitutto la presenza in studio di Claudio Baglioni che oltre ad interagire con il padrone di casa canterà un mix delle sue canzoni più note e poi, come già abbiamo anticipato, un’intervista di Baudo a Pupi Avati ed alla ex moglie Katia Ricciarelli, presente nel cast del film «La seconda notte di nozze» in uscita nelle sale italiane. L’intervista è già stata registrata da una decina di giorni.

 

Fonte KATAWEB 10 Novembre
Baglioni, l'incontro tra bellezza e impegno
Per Claudio uno splendido concerto con la Royal Philharmonic Orchestra a favore del FAI. Diventerà un DVD
di Giorgio Casari
Incontenibile Baglioni. Per il cantautore, una stagione che è un domino infinito di impegni discografici, umanitari e anche stupendamente popolari. Claudio che va al Live8, a Lampedusa, poi Re della notte bianca di Napoli. Claudio "pifferaio magico", che a mezzanotte percorre gli scalini di Trinità dei Monti con la chitarra in mano, trascinandosi dietro un fiume di fan fino alle Messaggerie di via del Corso per poi firmare autografi fino alle sei del mattino. Lunedi scorso, 7 novembre, Claudio all'Auditorium di via della Conciliazione assieme alla Royal Philharmonic Orchestra per un concerto unico e straordinario a favore del Fai, il Fondo per l'Ambiente Italiano.
Concerto riservato a un pubblico ristretto e fortunato, ma ripreso da più telecamere per una più che probabile uscita in DVD. In sala il brusio intimorito e spaesato di un pubblico eterogeneo, l'atmosfera quasi bloccata. Entrano in scena i musicisti: concentrati e professionali, come si addice ai 67 maestri diretti da Margherita Graczyk e riuniti nella Royal Philharmonic Orchestra. Si siedono e aspettano, senza fretta, l'arrivo del solista.
Baglioni arriva in frac. Sembra un illusionista, estrae dal cilindro la prima canzone: Io sono qui, poi cambia totalmente la scaletta distribuita alla stampa prima del concerto. Il mago non svela i suoi trucchi, ma racconta la sua magia. "Questa è una grande occasione - dice Baglioni -dove s'incontrano parole, musica e bellezza. Perché spesso bellezza e musica s'incontrano...Tutto in un abbraccio".
Baglioni torna cantautore e grazie all'orchestra il pubblico scopre mille nuove sfumature in canzoni così tanto sentite. Claudio si ferma solo un attimo per raccontare la parabola del ritmo: "Ognuno di noi ha un cuore, un ritmo interno che ci fa ballare: il ritmo della vita. Se vedi qualcuno che balla in modo strano e buffo non lo criticare, anche lui sta ballando seguendo il ritmo del suo cuore...". Partono le note di Tamburi lontani.
Si prosegue con Ninna nanna. Alla fine dell'esecuzione Baglioni racconta: "Nel 1917 Trilussa scrisse il testo di questa...canzone... Sembra che il tempo non passi e le cose vadano sempre nello stesso modo...sbagliato. I musicisti non possono fare molto per evitare le guerre, possono solo impugnare il loro strumento e suonare più forte del rumore della guerra". E Claudio canta Requiem. "...E allora suona forte più di così di più e più che puoi più forte della morte che è fuori di qui e dentro di noi...".
"Da una cantata di Bach - spiega il cantautore - ho scritto una canzone di musica leggera, perché la musica è come l'acqua. Non importa se è di mare o se è di fiume, l'importante è saper navigare. Spero che in futuro non ci sarà più bisogno di un Requiem".
Ecco la pausa, proprio come nelle migliori rappresentazioni teatrali. Baglioni torna in giacca scura e in Io me ne andrei duetta con il pubblico. Il coro cresce al punto di indurre persino il direttore d'orchestra, abituato ad educati applausi, a distogliere lo sguardo dai "maestri" e a voltarsi verso la platea con un sorriso.
Nel "medley" Baglioni canta Questo piccolo grande amore, la canzone che meno ama ma a cui deve gran parte del suo mito. Baglioni, pianoforte e orchestra, rende giustizia a "quella maglietta fina" che, nei vari concerti, ha subito fin troppi esperimenti. Con il pudore dell'uomo che sa quant'è grande il suo potere, Baglioni "Don Chisciotte" parla di nuovi mulini a vento da abbattere: il brutto, il passivo, il gretto materialismo, l'indifferenza. Racconta di nuove speranze fatte di arte, di bello, di rivoluzione e di mari che avvicineranno diversità.
Così Claudio racconta il Fondo per l'Ambiente Italiano: impegno concreto, rivoluzionario nel suo voler costruire bellezza, da condividere, da regalare. Artisti di un mondo che verrà. Per dare un aiuto concreto al Fai: telefono 02-46.76.15.60 (www.fondoambiente.it). "La buona musica è quella che penetra nell'orecchio con facilità e va via dalla memoria con difficoltà". Le parole del fondatore della Royal Philarmonic Orchestra, Sir Thomas Beecham, spiegano come e perché i "maestri" piegano le note di Baglioni per restituire al massimo della bellezza una musica lungamente studiata. Tornano le parole di Schneider: "Dio creò i musicisti con una tale sensibilità che la loro vita ne sarebbe stata consumata prima del tempo per donare agli uomini quella incoscienza divina che si ha ascoltandoli".
Claudio Baglioni & Royal Philarmonic Orchestra
Roma, Auditorium di via della Conciliazione
7 novembre 2005
La scaletta:
Io sono qui
Tutto in un abbraccio
Poster
Fotografie
Sono io
Fammi andar via
Tamburi lontani
Ninna nanna
Requiem
Per incanto e per amore
Cuore di aliante
Mai più come te
Quei due
Quante volte
Io me ne andrei
Bolero
Tienimi con te
Mille giorni di te e di me
Medley (Questo piccolo grande amore; Amore bello; E tu; Sabato pomeriggio; E tu come stai)
Avrai
Strada facendo
La vita è adesso
Via

 

 

Il Messagero 8 Novembre

Tutto esaurito al concerto dell’artista con la Royal Ensemble Orchestra. Spettatrice d’eccezione, Donna Franca Ciampi

Baglioni, sinfonia sulle note della solidarietà

di LAURA BOGLIOLO

Archi, violini e la bacchetta del maestro Margherita Graczyk . Il silenzio assoluto non appena le luci si spengono, qualche striscione sventolato timidamente e l'emozione di un incontro tutto particolare tra la musica leggera di Claudio Baglioni , che ha tracciato le vite in quasi quarant'anni di storia, e gli arrangiamenti di un ensemble musicale travolgente, la prestigiosa Royal Philarmonic Orchestra. Notte di sorprese. La prima, una spettatrice d’eccezione: Franca Ciampi , arrivata con una sua amica.
Tutto esaurito ieri sera all'Auditorium Conciliazione per il concerto di beneficenza a favore del Fai, il Fondo per l'Ambiente Italiano, la principale fondazione no profit per la tutela, la salvaguardia e la cura del patrimonio artistico e naturalistico del nostro Paese. Il cantautore romano, che non ha mai nascosto la sua passione per la tutela dei beni artistici e dell'ambiente, ancora una volta sembra aver vinto una scommessa fatta con se stesso: far apprezzare i suoi grandi successi confezionati, questa volta, in versione sinfonica. Da Io sono qui , a Tutto in un abbraccio fino ad Avrai , scritta subito dopo la nascita del figlio Giovanni (presente in sala), le note dei 67 professori d'orchestra hanno accompagnato il poeta della musica leggera che non finisce mai di stupire. Giovedì notte ha indossato i panni del cantante di strada. Accompagnato solo dalla sua chitarra ha regalato un concerto a sorpresa di 45 minuti sulla scalinata di Trinità dei Monti e una passeggiata per il Centro fino al megastore Messaggerie Musicali dove ha autografato il suo nuovo triplo cd. Ieri sera Baglioni, in abito scuro, è stato il protagonista di un concerto a metà tra un'opera sinfonica e un'esibizione pop. Da menestrello che non dimentica le vie della periferia di Centocelle, dove è cresciuto, a musicista di grande livello, capace di coniugare il suo Cuore di aliante rock con i violini della musica classica.
Milleottocento persone in sala. Ad applaudire Baglioni, Giulia Maria Mozzoni Crespi , presidente del Fai, Susanna Agnelli , da sempre impegnata nel sociale, Carla Fendi, presidente del gruppo omonimo, Fulvio Conti , amministratore delegato di Enel, il presidente della Regione Piero Marrazzo , Maurizio Gasparri, Luigi Abete , presidente della Bnl, e Giovanni Malagò . Non manca l’incursione divertente di Dario Ballantini nei panni di Gianni Morandi versione calciatore. Il ricavato della serata verrà utilizzato per sostenere la gestione dei beni posti sotto la tutela del Fai. Tra le sorprese più apprezzate e applaudite della serata le canzoni Via e Strada facendo riviste completamente in chiave sinfonica. Quasi un boato di applausi per la storica Poster , la romanticissima Mille giorni di te e di me e Tienimi con te e l'intramontabile La vita è adesso . I fans, gli affezionati di ogni età, non hanno mai smesso di sostenere il loro «mago» e di agitare lo striscione che riassume la passione di tre generazioni di appassionati: «Claudio, Tienici con te!». E anche dicembre vedrà Baglioni cantare: appuntamento il 3 per Natale in Vaticano - Concerto per le Missioni d'Oriente .

 

Il Messagero 8 Novembre

E’ nato Christian primogenito di Francesco e Ilary Il saluto e i fiori di Veltroni Folla di giornalisti

«Il pupo? Mi somiglia»

Totti felice: mio figlio è bellissimo. Valanga di fiori dai tifosi

di SALVATORE TAVERNA

ROMA- Clinica assediata: fotoreporter armati di cannoncini (teleobiettivi), cameramen all’assalto, cronisti sul piede di guerra. Tutti, forzatamente , fuori dalla Quisisana, casa di cura che regna nel cuore dei Parioli. E’ nato il Pupino , figlio del Pupone , Francesco Totti e di Ilary Blasi. Si chiama Christian, dorme molto e piange poco. Curiosità: in giornata i fans arrivati si contano con le dita, solo cinque. Cosa succede? Voce dal fondo di una bionda reporter: «Gli ammiratori del gladiatore sono radio-tv dipendenti. E lo seguono volentieri sul piccolo schermo. Dal Prenestino, dal Tuscolano, da Testaccio fino ai Parioli..., rischiano di perdersi».
Accompagnato dal fido Agostino Spinella, la stessa guardia del corpo che ha vigilato durante il matrimonio, Francesco Totti, che ha dormito in clinica sul divano letto accanto a Ilary, all’ora di pranzo abbandona, per un’ora, la sua bella show-girl. All’uscita dice: «Mio figlio è bellissimo. Il bimbo ci somiglia molto». Si sparge la voce: «Arriva il sindaco». E in pochi minuti le telegiornaliste si moltiplicano come nel miracolo dei pani e dei pesci. Ragazze di tutti i colori, svettanti su tacchi a spillo, impugnano il sacrale microfono. Ma Walter, con il suo stile soffice, rimanda la chiacchierata all’uscita. Un mazzo di fiori nella mano destra e un gran sorriso, il suo lasciapassare. Intanto Totti, volato al ristorante, rientra in tempo per salutare il sindaco, che all’uscita sostiene: «Christian è un bambino bellissimo, come i suoi genitori. L’ho visto mentre dormiva tranquillo e pacioso». Sotto il fuoco incrociato delle telecamere, conclude: «A Francesco voglio veramente bene per com’è: un romano dal cuore generoso che non dimentica chi soffre».
I tifosi non si vedono ma i mazzi di rose, gladioli, orchidee continuano ad arrivare: dieci, venti, trenta. Un tipo che somiglia a Claudio Baglioni viene circondato dai paparazzi: falso allarme. Nel pomeriggio, dall’ingresso laterale appare Rosella Sensi, con piccolo-grande pacco regalo. Si complimenta con Mamma, Pupone & Pupino . Quando si fa sera, nel cielo, falce di luna. «Totti ha portato la sua Ilary in questa clinica perchè gli ho salvato il ginocchio e lui è tornato il gladiatore del pallone di sempre», ricorda l’ortopedico, professor Alfredo Carfagni. «Francesco era ricoverato al piano di sotto, al primo. Sono felice per lui».
Da non dimenticare: anche il presidente dell’Unicef Italia, Antonio Sclavi, dà il benvenuto a Christian: «Un augurio speciale al nostro ambasciatore Francesco e al suo tenero bambino».

 

Il Tempo 8 Novembre

di SIMONA CAPORILLI

«OGNUNO di noi ha un cuore, ognuno ha un proprio ritmo interiore che dà il via a ...

... una strana danza, la strana danza della vita», solo un assaggio di una delle frasi recitate ieri sera da Claudio Baglioni tra un brano e l’altro del concerto - che ha registrato il tutto esaurito - all’Auditorium in via della Conciliazione per la raccolta fondi in favore del Fai, Fondo per l’Ambiente Italiano. A «Io sono qui» è stata affidata l’apertura del live di due ore, e non poteva essere altrimenti: due ore in mezzo alle quali c’è stato spazio per un’unica pausa, quanto basta a riprendere fiato e continuare a cantare sugli archi, eleganti, della Royal Philarmonic Orchestra. Oltre 120 minuti durante i quali il Baglioni è salito sul palco con i brani che gli hanno regalato il successo e che lo hanno consacrato a essere - in decenni e decenni passati tra salette prova e concerti improvvisati sulla scalinata di piazza di Spagna ("tutto è iniziato da lì, dirà quaranta anni dopo") - un cantastorie di sentimenti. In scaletta, tra le altre canzoni da intonare tutti insieme sotto un gioco di luci colorate ora soft, ora puntate sul protagonista (in completo nero) nei momenti di particolare pathos: «Tutto in un abbraccio», «Per incanto e per amore», «Cuore di aliante», «Poster», «Mai più come te», «Sono io», «Avrai» (insieme alla dedica, implicita nel testo, rivolta al figlio, per una canzone che, lo stesso Baglioni, decise di interpretare davanti al Santo Padre) e ancora «Mille giorni», «Medley», «Tienimi con te», «Strada facendo», «La vita è adesso» e «Via», a chiudere il live: a scaldare la platea e far alzare il pubblico ci ha pensato il testo «Io me ne andrei». E c’è stato spazio anche per una riflessione sull’arte, che non è niente altro che un abbraccio tra «musica, vita e bellezza, che a volte si incontrano. Io spero di essere tra i protagonisti di quell’abbraccio». Sold out, quindi, nella platea dell’Auditorium nei pressi della Basilica di San Pietro per un concerto suggestivo da condurre fianco a fianco con la Royal Philharmonic Orchestra: e sebbene non potesse essere definito un live «alla portata di tutte le tasche», il connubio tra tradizione classica e musica «pop», nel senso di popolare, è riuscito a perfezione. Sulla cresta dell’onda, se solo pochi giorni fa Baglioni era a Napoli per un live organizzato in occasione della Notte Bianca, fra poche settimane - precisamente il giorno di Natale - farà parte di quella rosa di nomi papabili per salire sul palco allestito in Vaticano. E non sembrano passati poi tanti anni da quando quel «cantastorie dei nostri giorni» decise di mettersi in gioco con «Questo piccolo grande amore», brano datato anni Settanta che - piaccia o meno per la semplicità del testo - spopolò eletta, come fu, a canzone italiana del secolo bollando, a torto o a ragione, Baglioni come cantore di storie d’amore romantico fino allo sfinimento sia per i testi che per le musiche, orecchiabili e commerciali nel senso che, adagiate su note ora lente, ora rock, hanno fatto ballare e, soprattutto, innamorare: anche quando Baglioni, lontano dai riflettori, rimase anni e anni in silenzio. Periodi di ripensamento, come quello che il cantautore ebbe nel 1981, per tre anni, poco prima la nascita del figlio o quello, più lungo, in conseguenza a un tour «poco fortunato». Il 2005 potrebbe essere considerato, per lo stesso motivo, l’anno del ripensamento: innanzitutto perché, solo pochi mesi fa, Baglioni ha pubblicato il libro «Senza musica», una raccolta di scritti-diaro intimo datato 1974 nelle pagine del quale, nero su bianco, Baglioni racconta una carriera trascorsa tra spartiti e parole per oltre quaranta anni. Sempre al 2005 risale la pubblicazione del cd «Tutto qui» all’interno del quale, allo stesso modo, vengono ripercorsi i brani che lo hanno reso celebre: da «Piccolo grande amore, appunto», a «Strada facendo». Accanto al concerto - visto l’evento organizzato dal Fai - anche la mondanità, e non potevano mancare ospiti illustri come Mariapia Fanfani, Susanna e Mario Pescante, Giulia Maria Mozzoni Crespi e Franca Ciampi, Susanna Agnelli, il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo con la moglie Roberta, Carla Fendi, Pino Strabioli.

 

 

Il Messaggero 7 Novembre
Baglioni, viaggio sinfonico intorno alle sue canzoni
di MARCO MOLENDINI

La promessa è di offrire qualcosa di completamente diverso. Il viaggio attorno alle sue canzoni (in un’occasione del genere non si possono non scegliere le più importanti e significative), riviste, rivisitate, confezionate in versione sinfonica. L’occasione è fornita dall’incontro con i sessantasette professori d’orchestra della londinese e prestigiosa Royal Philarmonic che stasera accompagnerà Claudio Baglioni all’Auditorium di via della Conciliazione. «L’idea è di partire da una matrice pop per arrivare ad una commistione classico-sinfonica» dice Claudio. E racconta come con Paolo Gianolio, inseparabile compagno di avventure musicali, abbiano fatto un gran lavoro di preparazione «rivedendo i vecchi arrangiamenti e, in alcuni casi, trasformandoli completamente. Abbiamo riadattato anche brani rock come Via e Strada facendo e sono molto curioso di vedere che effetto farà».
Stesso trattamento sarà riservato agli altri classici del repertorio baglioniano da Questo piccolo grande amore a Mille giorni di te e di me , fino all’ultima creatura, Tutto qui , l’inedito che ha accompagnato la recente pubblicazione di un cofanetto che messo insieme le tappe della ormai quarantennale carriera di Baglioni: dagli esordi (quando Claudio era soprannominato dagli amici Agonia, per la sua mania di vestirsi sempre di nero) fino ad oggi. Il concerto di stasera è organizzato a beneficio del Fai, la fondazione che si occupa di valorizzare il patrimonio artistico e ambientale del nostro Paese: «Sono convinto - dice Claudio - che la prossima vera rivoluzione avverrà quando ci metteremo a cercare la bellezza e l’armonia delle cose».

 

Il Gazzettino 5 Novembre

Il cast del Concerto di Natale in Vaticano: da Baglioni e D'Alessio all'addio di Miriam Makeba

Roma

Claudio Baglioni, Riccardo Cocciante, Gigi D'Alessio, Black Eyed Peas, Negramaro, Alex Britti, Nicky Nicolai e Stefano Di Battista Quartet sono alcuni degli artisti che si esibiranno sabato 3 dicembre alle 18 nell'Aula Paolo VI in occasione di "Natale in Vaticano - Concerto per le Missioni d'Oriente". Il tradizionale appuntamento musicale è organizzato dalla prime Time Promotions in collaborazione con la Compagnia di Gesù.

Il concerto verrà trasmesso da Canale 5 alle 21 del 24 dicembre, in contemporanea con il network radiofonico nazionale Rtl 102,5. L'evento si propone quest'anno di sensibilizzare il grande pubblico al tema della vocazione missionaria della Chiesa e di raccogliere fondi per sostenere le Missioni nell'Est asiatico. Un po' perché questo tema sta particolarmente a cuore al nuovo Papa Benedetto XVI, un pò perché il 2006 è stato proclamato "Anno Saveriano" in onore del patrono delle Missioni, San Francesco Saverio, del quale ricorre il quinto centenario della nascita, e il concerto ne segna ufficialmente l'apertura.In onore del santo il programma dello spettacolo ospiterà alcuni brani inediti di un musical sulla sua vita, "Xavier sognando la Cina" (Musiche di Enrico Blatti, testi di Ennio Speranza) mentre Giancarlo Giannini rievocherà, di quella intensa vita, le tappe e il senso.Gli artisti che si avvicenderanno sul palcoscenico, nel segno dell'incontro tra le diversità di paesi, culture, religioni, esperienze di vita, ideali, generi e stili musicali, arriveranno da tutto il mondo per sottolineare, una volta di più, l'universalità della Chiesa., presenteranno loro brani e proporranno duetti inediti.Il cast prevede un ricco elenco di artisti. Ecco i nomi confermati dagli organizzatori fino a questo momento. A rappresentare gli Usa, oltre ai tradizionali gruppi Gospel che quest'anno saranno due, il Benedict Gospel Choir di Columbia e il Chicago High Spirit, ci saranno anche i Black Eyed Peas, gruppo al top delle hit parade. Dal Canada un grande nome di ieri e di sempre, Paul Anka. Dall'Irlanda ritorna, dopo lo scioglimento dei Cranberries, Dolores ÒRiordan, mentre dal Brasile arriva Daniela Mercury e dal Sudafrica Miriam Makeba, che con questa partecipazione al Concerto chiude ufficialmente le esibizioni pubbliche della sua storica carriera artistica. Un coro che si può considerare multinazionale e multietnico è il Milk, Chocolate and Honey Fao Children Choir, una formazione di bambini di tutti i continenti.Per l'Italia alcuni big della canzone: Claudio Baglioni, Riccardo Cocciante, Gigi D'Alessio (che si esibisce insieme a Gigi Finizio e Sal da Vinci), i Negramaro, Alex Britti, Mango, Dolcenera, Giada Nobile (dal cast di Notre Dame de Paris) e jazzisti di grande talento come Nicky Nicolai e Stefano Di Battista Quartet. A rappresentare il mondo della lirica un giovane tenore, Gian Luca Terranova, recente autore e interprete di un musical su Caruso.Informazioni sul concerto sul sito www.concertodinatale.it

 

TG COM 5 Novembre

Star della musica in Vaticano

Al concerto natalizio anche Baglioni

Cast stellare per l'edizione 2005 di  "Natale in Vaticano - Concerto per le Missioni d'Oriente": Claudio Baglioni, Riccardo Cocciante, Gigi D'Alessio, Black Eyed Peas, Negramaro (vincitori della categoria 'Miglior artista italiano' agli Mtv Music Awards), Alex Britti, Nicky Nicolai e Stefano Di Battista Quartet. Tutti si esibiranno sabato 3 dicembre alle 18 nell'Aula Paolo VI. Il concerto verrà trasmesso da Canale 5 alle 21 del 24 dicembre.

In onore del santo il programma dello spettacolo ospiterà alcuni brani inediti di un musical sulla sua vita, 'Xavier sognando la Cina' (Musiche di Enrico Blatti, testi di Ennio Speranza) mentre Giancarlo Giannini rievocherà, di quella intensa vita, le tappe e il senso. Il cast prevede un ricco elenco di artisti. Ecco i nomi confermati dagli organizzatori fino a questo momento.

A rappresentare gli Usa, oltre ai tradizionali gruppi Gospel che quest'anno saranno due, il Benedict Gospel Choir di Columbia e il Chicago High Spirit, ci saranno anche i Black Eyed Peas, gruppo al top delle hit parade. Dal Canada un grande nome di ieri e di sempre, Paul Anka. Dall'Irlanda ritorna, dopo lo scioglimento dei Cranberries, Dolores O'Riordan, mentre dal Brasile arriva Daniela Mercury e dal Sudafrica Miriam Makeba, che con questa partecipazione al Concerto chiude ufficialmente le esibizioni pubbliche della sua storica carriera artistica.

Un coro che si può considerare multinazionale e multietnico è il Milk, Chocolate and Honey Fao Children Choir, una formazione di bambini di tutti i continenti. Per l'Italia alcuni big della canzone: Claudio Baglioni, Riccardo Cocciante, Gigi D'Alessio (che si esibisce insieme a Gigi Finizio e Sal da Vinci), i Negramaro, Alex Britti, Mango, Dolcenera, Giada Nobile (dal cast di Notre Dame de Paris) e jazzisti di grande talento come Nicky Nicolai e Stefano Di Battista Quartet. A rappresentare il mondo della lirica un giovane tenore, Gian Luca Terranova, recente autore e interprete di un musical su Caruso.

Oltre ad interpretare melodie natalizie tradizionali e grandi hit del loro repertorio, gli artisti duetteranno tra loro in esecuzioni originali, che non hanno riscontro nella loro produzione discografica. Tutti i brani sono arrangiati dal maestro Renato Serio che dirige la Fondazione Orchestra Sinfonica di Palermo ed e'accompagnato dal coro S.A.T.&B e dal Coro Filarmonico della Fao.

Il tradizionale appuntamento musicale è organizzato dalla prime Time Promotions in collaborazione con la Compagnia di Gesù. L'evento si propone quest'anno di sensibilizzare il grande pubblico al tema della vocazione missionaria della Chiesa e di raccogliere fondi per sostenere le Missioni nell'Est asiatico. Un po' perché questo tema sta particolarmente a cuore al nuovo Papa Benedetto XVI, un po' perché il 2006 è stato proclamato 'Anno Saveriano' in onore del patrono delle Missioni, San Francesco Saverio, del quale ricorre il quinto centenario della nascita, e il concerto ne segna  ufficialmente l'apertura.

INFORMAZIONI
I biglietti del concerto sono in  vendita presso la Prime Time Promotions al numero 06-68136738, agli sportelli Banca Monte dei Paschi di Siena, Banca Toscana, Banca Agricola Mantovana, o chiamando la Universal Ticket al numero unico nazionale 199.10.99.10. Info: www.concertodinatale.it

 

ANSA 4 Novembre
Natale in Vaticano con Baglioni
Il 3 dicembre attesi anche i Black Eyed Peas e i Negramaro (ANSA) - ROMA, 4 NOV - Anche Claudio Baglioni e i Black Eyed Peas il 3 dicembre presso l'Aula Paolo VI per 'Natale in Vaticano - Concerto per le Missioni d'Oriente'. Il concerto verra' trasmesso da Canale 5 il 24 dicembre in contemporanea con radio Rtl 102,5. L'evento si propone di sensibilizzare il pubblico al tema della vocazione missionaria della Chiesa e di raccogliere fondi per sostenere le Missioni nell'Est asiatico. Tra gli artisti che si esibiranno, anche i Negramaro, Riccardo Cocciante e Alex Britti.

 

Il Messagero 4 Novembre

VIA DEL CORSO
«Tutti qui», Baglioni firma cd ai fan

«IO SONO qui», «Strada facendo», «Dagli il via», «Tutto in un abbraccio», «Mai più come te», «Avrai», «1000 giorni di te e di me», «La vita è adesso», «Piccolo grande amore», «Voglio andar via»: sono solo alcuni dei grandi successi che hanno segnato la carriera di Claudio Baglioni, tutti raccolti in un cd che ripercorre la storia del cantautore romano. Ieri sera, a mezzanotte in punto,
erano centinaia e centinaia i fan che si sono piazzati davanti allo store delle Messaggerie Musicali in via del Corso per farsi firmare le prime copie - fresche di stampa - dell’ultima fatica di Claudio Baglioni che colleziona, oltre a brani su brani, anche un inedito dal titolo «Tutti qui», accanto a tre rarità tra le quali spunta «Annabel Lee»: il successo, storico, con il quale iniziò più di tre decenni fa e ispirato a una poesia firmata da Edgar Allan Poe, che Baglioni eseguì miliardi di volte in fila nei provini della Rca, confidando in qualcuno che potesse essere interessato al cantautore.

 

Il Messagero 3 Novembre

"Tutti qui": Baglioni incontra i fans a
Messaggerie Musicali

Una interminabile processione di gente, questa notte, ha affollato il megastore romano di Messaggerie Musicali, presso via del Corso, per incontrare Claudio Baglioni. Una folla emozionata, commossa, esaltata, ha atteso il cantautore romano per farsi autografare le prime copie, fresche di stampa, dell’ultimo album antologico “Tutti qui”, una grande raccolta che riprende i brani più rappresentativi della sua straordinaria carriera, dal 1967 ad oggi. Claudio è arrivato intorno alla mezzanotte, vestito in maniera sportiva. Jeans, camicia grigia ed un viso rilassato e sorridente. Lo abbiamo trovato in grande forma, con una frase carina per ogni fan che, a turno, si avvicinava al bancone per stringergli la mano e farsi autografare il cofanetto contenente tre straordinari cd, sempre pochi in confronto alla mole di favolose canzoni scritte in questi anni.Sulle note di sottofondo di “Strada facendo”, “Mille giorni di te e di me”, “La vita è adesso”, Baglioni ha distribuito al suo pubblico, notoriamente eterogeneo, una quantità innumerevole di baci e ringraziamenti. Centinaia di ragazze dai venti ai trent’anni, ma anche persone non più giovanissime, hanno sfilato per ore per raggiungere il bancone, la loro agognata terra promessa. Ancora una volta, Claudio ha confermato la propria natura di artista trasversale, che ha attraversato quarant’anni di musica trascinando con sé un pubblico che, appena lo ha conosciuto, non ha più potuto fare a meno di lui e delle sue canzoni.
L’incontro è continuato fino a tarda notte, in un clima di assoluta allegria e di soddisfazione per la riuscita di questa serata.Insomma, una grande nottata di festa, di lacrime di gioia, di edificante e sana commozione. Solo artisti come Baglioni riescono ancora a suscitare queste emozioni, a marchiare a fuoco ricordi indelebili, che con le sue canzoni diventano parte integrante, patrimonio inestimabile delle nostre vite.
Salvatore Coccoluto

 

Il Messagero 3 Novembre
Mezzanotte, nessun dorma: c’è Baglioni a via del Corso
di LAURA BOGLIOLO
Una notte di note fatta di attesa, emozione e grandi sorprese. L'appuntamento è a Messaggerie Musicali , il megastore di via del Corso che questa sera rimarrà aperto dalle 24 all'1.30 per un incontro speciale: “ Claudio Baglioni Night”. Il cantautore romano incontrerà i suoi fan, i rimbaglioniti di ogni età (come a loro piace essere definiti), e firmerà le primissime copie messe sul mercato di “Tutti qui”, il triplo cd in vendita dal 4 novembre che raccoglie 40 anni di canzoni, un nuovo brano (“Tutti qui”) e rarità come “Annabel Lee”, registrata come provino da uno sconosciuto e un po' cupo ragazzo di Centocelle che tentava la via del successo e “Ci fosse lei”, la canzone che, rivista dopo anni, sarebbe diventata il successo “Questo piccolo grande amore”. Tutto è pronto per il bagno di folla del cantante. Anche le misure di sicurezza «ingenti», come fanno sapere dal megastore che stanotte si trasformerà in un palcoscenico metropolitano di musica e magia

KATAWEB 3 Novembre
Baglioni stasera festeggia Tutti qui con i fan alle Messaggerie Musicali
Claudio Baglioni aspetta i fan stasera alle Messaggerie Musicali di via del Corso, a Roma, in occasione dell'uscita dell'antologia in tre CD Tutti qui. Il cantautore incontrerà il suo pubblico a ridosso della mezzanotte per brindare all'evento. I fan potranno farsi
autografare le prime copie di Tutti qui. Pubblicato da Sony Bmg, il box in tre CD raccoglie 40 successi, dal 1967 a oggi, rimasterizzati in digitale: da Sabato pomeriggio a Questo piccolo grande amore, Poster, Strada facendo, Avrai, Cuore di aliante. Non mancano le rarità. Annabel Lee, ad esempio, è il primo brano scritto da Baglioni, nel 1967, mai uscito su disco; Ci fosse lei è la primissima versione di Questo piccolo grande amore; La suggestione è il primo brano scritto dal cantautore per un altro artista, Rita Pavone, che
ne vendette un milione di copie Oltralpe con la versione in francese.
Il cofanetto si chiude con il brano inedito Tutti qui, in download digitale anche sul sito ufficiale di Messaggerie Musicali.

 

 

Giornale di Brescia 2 Novembre

Esce venerdì il triplo cd con 40 brani, dai provini d’esordio a un inedito recente
I Baglioni adesso sono «Tutti qui»

Dal primo provino mai pubblicato all’ultimo inedito passando per la canzone poi diventata «Questo piccolo grande amore» e tutti i titoli più famosi: dopo 40 anni di musica e 200 canzoni firmate, Claudio Baglioni pubblica l’antologia «Tutti qui» (nei negozi da venerdì) che mette insieme tutti i titoli della sua produzione in un triplo cd con 40 brani tra i quali un inedito. Sono le tre rarità i titoli più sorprendenti, «i primi impacciati tentativi di avere udienza e uscire dal cono d’ombra», li definisce Baglioni stesso. Il primo è «Annabel Lee» un pezzo del ’67 mai uscito su disco e ripescato dalla lacca originale sulla quale era stato registrato il provino, dove si ascolta un sorprendente Baglioni in «progressive rock». «Ci fosse lei», più o meno degli stessi anni, è diviso in due: una parte quasi rock e il ritornello che con le stesse parole diventerà «Questo piccolo grande amore», il brano eletto dal pubblico tv «Canzone del secolo». Il terzo pezzo raro rappresenta l’unica occasione in cui Baglioni ha scritto per un altro interprete: «La suggestione» infatti fu cantata da Rita Pavone, che la trasformò in un successo internazionale da milioni di copie. «Tutti qui», che è il titolo della raccolta, è l’inedito scritto di questi tempi. Il triplo cofanetto contiene classici come «Signora Lia», «E tu», «Poster», «Sabato pomeriggio», «Un po’ di più», «Strada facendo», «Avrai», «Mille giorni di te e di me» fino a «Tienimi con te» e «Questo piccolo grande amore».