Uno straordinario traguardo per lo scrittore Renzo Allegri

STA PER USCIRE IL SUO 50° LIBRO ED E’ UNA BIOGRAFIA DI PAPA WOJTYLA

Intervista di Tony ASSANTE

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Scrivere libri è il sogno di molti. Soprattutto di tanti giovani. E’ un sogno perché si tratta di un’esperienza sublime, densa di significati eclatanti.

Il libro è una porzione dell’anima di chi lo scrive. Gira per il mondo e finisce nelle mani di altre persone che l’autore del libro non hai mai conosciuto. Ma mentre queste persone leggono, nasce un dialogo, un’intesa con l’autore, una convergenza di idee e sentimenti che supera il tempo e lo spazio per diventare incontro vitale. L’autore dona, nel bene e nel male, qualche cosa di se stesso.

E sta proprio in questo, nella consapevolezza di poter donare qualche cosa ad altre persone, il fascino segreto del desiderio di scrivere libri.

Renzo Allegri, giornalista, scrittore molto noto, nostro caro amico e collaboratore, sta per festeggiare l’uscita del suo cinquantesimo libro.  Ci sono, quindi, cinquanta diverse porzioni della sua anima che viaggiano per il mondo a raccontare ad altri qualche cosa di se stesso. Molti di questi libri hanno valicato le frontiere della nostra patria, le barriere della nostra lingua per raggiungere popoli diversi. Alcuni dei suoi libri, infatti, sono stati tradotti in francese, tedesco, inglese, giapponese, spagnolo, portoghese, rumeno, slovacco, polacco e cinese. Quante persone hanno dialogato con lui attraverso l’immaginario incontro sulle pagine di un libro? Impossibile stabilirlo, ma è un fatto che si è verificato ed è ciò che conta.

Mentre facciamo di cuore gli auguri a Renzo Allegri per questo eccezionale traguardo, approfittiamo per porgli tre domande.

Renzo, cosa provi quando guardi i libri che hai scritto?

<<Una stretta al cuore, provocata dalla responsabilità nei confronti di coloro che hanno comperato i miei libri e li hanno letti. Mi chiedo, con preoccupazione, se sono riuscito a trasmettere loro qualche cosa di positivo, sentimenti di speranza, di gioia, o se invece ho lasciato segni di noia e di inutilità. M quella stretta al cuore è provocata anche da un sentimento di grande tenerezza perché, in realtà, sento di avere un legame affettivo reale verso tutti coloro che hanno tenuto tra le mani un mio libro>>.

Pensi di scrivere altri libri?

<<Se Dio mi darà tempo, sì. Ho molti progetti per la mente e alcuni sono già in lavorazione. Mi sono sempre guadagnato da vivere scrivendo. Non so fare altri mestieri. Continuerò perciò a scrivere finchè ne sarò capace>>.

Puoi dirci di che cosa tratta l’ultimo libro che hai scritto, quello di cui attendiamo l’uscita e che, nella serie della tua produzione porta il numero 50?

<<E’ una biografia di Giovanni Paolo II. Una biografia un po’ particolare. Ho cercato di raccontare le vicende dell’esistenza di questo grande uomo e l’immensa l’attività che ha esercitato nel mondo, partendo da un fatto clamoroso: Egli, da Papa, si è riconosciuto in quel “vescovo vestito di bianco” di cui si parla nella terza parte del Segreto di Fatima. Quel segreto fu rivelato ai tre bambini portoghesi il 13 luglio 1917, cioè tre anni prima che Karol Wojtyla venisse al mondo. Quindi, la Madonna parlò di lui, lo conosceva, sapeva che sarebbe diventato Papa quando non era ancora stato progettato dai suoi genitori. Cosa assurda, pazzesca, per chi non crede. Ma per i credenti, questo dato ha significati enormi. E a un biografo offre spunti interpretativi straordinari>>.