Contro lo sterminio e le sofferenze gratuite

 

S.O.S. CANI RANDAGI IN ROMANIA

 

Testo di Roberto Allegri

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<<La bella notizia è che ora abbiamo anche una clinica mobile. E’ stata inaugurata il 2 aprile. E’ un camper attrezzato per l’urgenza veterinaria e ci è stato regalato da Bridget Maasland, una presentatrice famosissima in Olanda che ha molto a cuore la sorte dei cani in Romania.>>

Così mi dice Sara Turetta. Il suo non è un nome famoso, non appartiene al mondo dello spettacolo. Sara non fa l’attrice o la cantante, non conduce trasmissioni in televisione. Ma è una di quelle persone speciali che in silenzio, con passione e incredibile tenacia, tentano di dare consistenza alla parola “speranza”. Sara Turetta è l’anima e il cuore di “Save The Dogs”, un’associazione onlus che porta aiuto ai cani in Romania, Paese dove si sta verificando un vero e proprio eccidio contro questi poveri animali.

<<A Bucarest, i cani randagi erano un problema>>, racconta Sara. <<Erano troppi, bisognava fare qualcosa. E allora il sindaco ha dato ordine di iniziare una vera e propria opera di sterminio. Con i metodi più violenti che si possano immaginare, i più orrendi che la mente possa concepire, in tre anni sono stati massacrati oltre 150 mila cani.>>

Quando Sara me ne ha parlato la prima volta, sono rimasto senza fiato. Possibile un simile scenario da Medioevo nel 2006? <<E’ tutto vero>>, mi ha spiegato. <<Si tratta di una situazione catastrofica. In Romania assistiamo ogni giorno a scene di inaudita ferocia. I cani vengono uccisi a bastonate, con punture di alcool nel cuore, bagnati con l’acqua e poi folgorati con la corrente elettrica. Sono uccisioni così barbare e gratuite che Brigitte Bardot, tramite la sua famosa associazione animalista, ha recuperato grandi quantitativi di anestetico per poter almeno addormentare i cani dei canili rumeni prima dell’esecuzione. Ma nemmeno questo ha portato un sebbene minuscolo giovamento alla situazione. Una volta arrivato in Romania, infatti, tutto l’anestetico è sparito, finito di colpo chissà dove.

<<I canili di Bucarest sono veri e propri lager, strapieni di cani. E lì vengono soppressi anche 3000 animali al mese. Ma è una stima approssimata, il numero è certo più alto perché ci sono anche molti canili improvvisati, di cui non si sa praticamente nulla.

<<Noi stiamo cercando di sensibilizzare le autorità rumene, stiamo cercando di far capire loro che la sterilizzazione dei cani in libertà è una via alternativa al massacro, che può scongiurare il riempirsi delle strade di nuove generazioni di randagi. Alcune cittadine vicino a Bucarest, come Cernavoda, hanno raccolto il nostro appello e fino a questo momento abbiamo sterilizzato oltre 4000 cani. Ma il lavoro da fare è ancora immenso.

<<”Save The Dogs” è un’associazione onlus che comprende volontari, veterinari, operai. Grazie a loro, e all’aiuto dei sostenitori, siamo riusciti a costruire a Cernavoda una sorta di piccola clinica veterinaria e un rifugio per i cani che riscattiamo dal canile pubblico dove sono destinati alla morte. Si tratta di un progetto che è andato migliorando col tempo e da quest’anno, grazie alla generosità del presentatore Paolo Limiti, abbiamo anche una zona per la quarantena, dove sistemare e curare i cani prelevati dalla strada prima di metterli insieme agli altri.

<<Ma abbiamo sempre bisogno di aiuto. Di qualsiasi genere. Ci servono donazioni, cerchiamo volontari veterinari che possano trascorrere in Romania almeno un periodo di dieci giorni. Ci servono medicinali di tutti i tipi come bende, garze, siringhe, guanti in lattice, disinfettanti. E poi cestine, trasportini, ciotole. Ma non possiamo accettare cibo né coperte perché sono troppo ingombranti e i costi per il trasporto in Romania sono troppo elevati. Per conoscere quello che facciamo e per sapere come darci una mano basta visitare il sito www.canibucarest.it oppure telefonare al numero 320.6521564.>>

 

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