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            A te in poche (o tante) parole le emozioni 
            di una serata fantastica! 
            Si torna a scendere in pista per raccontare 
            una nuova esperienza in compagnia del nostro novello Orfeo 
            (conoscete il mito di Orfeo vero? Il cantore che con il suo melodie 
            riusciva ad ammansire le belve e a farsi seguire dagli alberi e dai 
            sassi; anche se stavolta, rispetto a al raduno non è riuscito a 
            tenere lontano le nuvole e la pioggia soprattutto). 
            Le avventure del nostro eroe dal 
            costume ricco di colori sgargianti (bianco e nero tanto per 
            cambiare) si svolgono stavolta nel "profondo" sud (anche se io vivo 
            ancora più a sud) precisamente in quel di Cosenza.    
            Il tour è ancora Cercando, dopo due mesi 
            estenuanti l'uomo in bianco e nero ha ancora la forza di saltar sul 
            palco come un ragazzino. 
            Ma andiamo a raccontare le particolarità di 
            quest'altra notte di note.  
            Siamo davanti allo stadio intorno alle 16, 
            ma già Giulia, Stefania, la bella Maria Greca, Anna (che si è poi 
            commossa durante il medley) ed altre sono già lì ad aspettare 
            l'arrivo di Claudio che, però, è già dentro dalle 13:30. Non ci 
            crederete ma per la terza volta (su tre!) mi tocca (ma è un piacere) 
            tenere i palloncini! 
            Siamo alle solite: Stefania e Giulia 
            preparano la coreografia per Claudio. Non siamo ai livelli di 
            Catanzaro, ma poco gli manca: palloncini rossi e blu in onore 
            dell'Uomo Ragno (scherzo! sono i colori della città), le scintille, 
            i coriandoli che piovono su Claudio mentre canta "Serenata in sol" e 
            i soliti striscioni su cui spiccava un "Tamburi Lontani in Viaggio" 
            durante "Chi c'è in ascolto". 
           
            Nonostante Giulia si fosse da tempo messa 
            d'accordo con l'organizzatore Roberto Iacobino che ci avrebbe dovuto 
            far entrare prima (e che per volontà di Clà saremmo dovuti entrare 
            dieci minuti prima dell'apertura dei cancelli), alla fine entriamo 
            quando il parterre è già strapieno. Per fortuna riusciamo comunque a 
            conquistare le prime tre file di fronte ai musicisti. 
            Fortunatamente ci troviamo in un settore che 
            riusciamo facilmente a convertire alla moda dei Clabber del concerto 
            "tutto in piedi". 
            Ore 21:30 si parte col concerto: Claudio 
            entra intonando Strada facendo e pian piano arrivano tutti gli altri 
            musicisti; si continua con la solita scaletta in cui stasera si 
            segnalano, a mio parere, "Amori in corso", "Ancora la pioggia cadrà" 
            (con un grande Pio SPIRITI nell'assolo finale di violino) la 
            solita "Quante volte" e una bellissima versione di "Con tutto 
            l'amore che posso", oltre che la stupenda versione di "Noi no" con 
            chitarra elettrica che ho ascoltato per la prima volta al Crescendo 
            di Reggio Calabria e me ne sono subito innamorato. 
            Il concerto prosegue spedito e, dopo Cuore 
            di aliante (in cui nell'ultima strofe cantiamo la seconda voce) e il 
            medley (con la sua solita "Ti amo lo giuro su Arturo" e la nostra 
            ormai classica "Mi fa caldo lo sai" in risposta a "Senti freddo 
            anche tu"), siamo già sotto il palco al ritorno dei musicisti per il 
            bis. Alla fine di "Noi no" una ragazza sale sul palco ad abbracciare 
            e baciare Claudio. Lui lancia un'occhiataccia all'omone (credo sia 
            Sandro) che dovrebbe invece tenere a bada i più esaltati di noi. 
            Dopo il concerto, Stefania, che come al 
            solito alla fine si commuove, mi presenta il simpaticissimo e 
            disponibilissimo Roberto Pagani da cui mi faccio autografare il 
            pass. Aspettiamo Claudio fuori dai cancelli, poi davanti all'hotel, 
            ma è tutto inutile perché il nostro mago preferito è già scomparso 
            nella notte. 
            Dite la verità: è proprio vero che Claudio è 
            il nuovo Orfeo:  noi non siamo né sassi né alberi, ma è vero che lo 
            seguiremmo dappertutto! A presto. Raffaele | 
