VENTO DI NATALE
Vento di
Natale, prendi il mondo.
Ha bisogno
d’essere pulito.
Coprilo di
neve e di silenzio,
che le
anime si sentano sole.
Cada il
pianto della vergogna
e il grido
del perdono.
Siamo una
corteccia levigata
ma il
cuore del tronco è marcio
da tempo.
C’è una
terra dove i piccoli
hanno
occhi grandi e allagati.
Come lune
senza luce.
Dove i
padri calano
l’ultima
carezza nella tomba
dei bimbi
sepolti dalla fame.
Vento di
Natale, prendi le nostre mani.
Ci
sentiamo abbandonati.
Lupi
ciechi popolano il mondo
sbranano
gli indifesi e minacciano
i forti
con promesse di sabbia.
Fumiamo il
tempo e resta solo
cenere e
sulla polvere
non si
riesce a stare in piedi.
C’è una
terra dove mamma e papà
sono
parole lontane.
Di vicino,
solo gli artigli
da mostro
e occhi come fuochi
e fame che
non è umana.
Vento di
Natale, soffia via le foglie
della
colpa e solleva petali
di dignità
al posto loro.
Cerchiamo
un canto da seguire,
una voce
cui tendere le dita.
C’è un
posto dove i piccoli
hanno
braccia come rami bruciati
e
dovrebbero stringere giocattoli.
Sono cupe
fortezze di dolore,
la
speranza chiusa fuori.
Vento di
Natale, non ci servono
luci
colorate.
Vogliamo
vivere d’amore.
Portaci il
tuono e la tempesta,
colpisci
con lacrime d’angeli.
Fai di noi
uomini nuovi.
Vogliamo
essere frutti
di
ghiaccio brillante.
Vento di
Natale………
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