BUON NATALE e felice 2011

A TUTTI I NOSTRI LETTORI

 

Di Tony Assante

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Buon Natale. E’ con gioia che anche quest’anno, come direttore di questo periodico on-line, faccio gli auguri a tutti i nostri amici lettori.
Il 2010 che volge al termine, è stato un anno difficile. Non solo a causa dell’arcinota crisi economica che fa soffrire il mondo intero e alle molte inquietudini che dalla crisi sono derivate, ma anche per altre vicende, politiche, sociali, climatiche, ecologiche, che nel corso di quest’anno si sono fatte particolarmente sentire nel nostro Paese. Ma il Natale ci invita alla speranza, all’ottimismo e bisogna, almeno in questi giorni, dimenticare i guai e cercare di sorridere e di fortificare la fiducia in un futuro migliore.

 

Anche quest’anno ho chiesto al nostro collaboratore Roberto Allegri, giornalista e scrittore, ma anche poeta, di sintetizzare in alcuni versi un messaggio, un augurio, un pensiero da consegnare ai nostri lettori come ricordo di questo Natale e come augurio per l’anno nuovo che ci attende. Mi sembra che la poesia che Roberto mi ha mandato rispecchi la situazione dei giorni difficili che stiamo vivendo e nello stesso tempo quella della nostra condizione umana in questa precisa epoca. Una condizione anch’essa piuttosto frastornata dagli eventi, ma alla quale il Natale, con i suoi valori, può offrire luce e gioia.

 

La poesia si intitola “E tu mi chiami”. Nel nostro concitato vivere quotidiano siamo, spesso, come dicono i versi di Roberto Allegri, vestiti di fango, abbiamo l’odio sul viso, fuggiamo dalla luce della verità, gridiamo esaperati, ma se troviamo il coraggio di girare lo sguardo verso il bambino misterioso del Natale, scopriamo che Lui può trasformarci e dare un senso preciso alle nostre sofferenze.

 

E’ questo l’augurio che faccio a tutti. Che il Bambino, (non il Natale che è una parola, in un certo senso, astratta), ma il Bambino del Natale, quel Bambino che si chiama Gesù, trasformi la nostra vita e ci guidi verso la Verità che non muta

 

Ecco qui di seguito la poesia di Roberto Allegri. Ed ho voluto impaginarla con accanto una serie di immagini Natalizie

 

E tu mi chiami…

 

Ho le vesti di fango

ma tu m’abbracci.

Ho l’odio sul viso

ma tu mi vuoi baciare.

Fuggo la luce e tu,

lo stesso, m’illumini

e mi fai di colore.

Sto in basso e mi sollevi,

nascosto e mi riveli.

Urlo e tu muti il grido

in canto. E sorridi.

Ti volto le spalle

e tu mi chiami, insistente.

Finchè non mi giro

e ti vedo.

Sei il Bambino

biondo e castano, bianco e nero.

“Ti aspetto” mi dici

e vuoi giocare con me.

Ma io posso solo cadere

in ginocchio perché

hai catturato il mio cuore

e cambiato la mia anima

      in un diamante.