Parola
di gatto
- Roberto Allegri, esperto in etologia, autore di diversi libri sul
comportamento degli animali domestici, in questo articolo ricorda,
attraverso le confidenze della sua gatta Kundry, come molti grandi
poeti furono “gattari” appassionati e scrissero pagine bellissime
sul misterioso felino amico dell’uomo.
“UN GATTO E’ POESIA”
Testo Roberto Allegri -
Foto di
Nicola Allegri
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E’ molto stretto il legame tra i gatti e la poesia. Molto
probabilmente i poeti di tutti i tempi sono sempre rimasti incantati
dalle eleganti movenze feline, da quel carattere così dolce e
indipendente al tempo stesso, dall’affetto che i gatti sanno
esprimere a chi si occupa di loro. E così, innamorati perdutamente
del loro animale, i poeti dedicano da sempre ai mici versi
appassionati. Come ha scritto Jean Burden, poeta contemporaneo
americano: “Un cane è prosa, un gatto è poesia.”
Ne parlo con la mia gatta Kundry. E’ ormai anziana, diventa sottile
ogni giorno che passa, consumata dalla vita che trascorre. Resta
sempre dolce e attenta, saggia oltremodo e spiega a chiunque la stia
a guardare il miracolo della caducità dell’esistenza.
<<Noi
siamo poesia>>, mi dice. <<Ma non più di ogni altra creatura sulla
terra. E’ che noi gatti viviamo al vostro fianco pur restando legati
alla natura selvaggia. Così vi ricordiamo da dove venite anche voi.
Questo vi anima il cuore. Ma tu lo sapevi che una delle più belle
poesie dedicate ad un gatto risale addirittura al VIII secolo?>>
<<Davvero? E chi la scrisse?>>, le domando curioso.
<<Un monaco irlandese. La scrisse in lingua gaelica e la intitolò
“Pangur Bàn” cioè “più bianco del bianco”. Il micio a cui era
dedicata doveva avere il pelo candido come il mio. Ma la lista dei
poeti “gattari” è molto lunga. Ti posso citare il celebre Aldous
Leonard Huxley. Un giorno disse ad uno dei suoi allievi che gli
aveva chiesto il segreto per avere successo in letteratura: “Se
volete scrivere, tenete con voi dei gatti”. E poi il grande Pablo
Neruda, che vinse il premio Nobel nel 1971, era un amante dei gatti
sfegatato. E lo era anche Charles Baudelaire, il sommo poeta
francese autore de “I fiori del male”. Scrisse:
“Come le grandi sfingi che indugiano attraverso
l’eternità in nobili atteggiamenti sulla sabbia del deserto, i gatti
osservano tutto senza curiosità, calmi e saggi”.>>
<<Fantastico.
Dai, dimmi di altri poeti che hanno scritto sui gatti.>>
<<Ti posso raccontare di poeti del Settecento come
William Wordsworth,
Christopher Smart e Heinrich Heine. E poi Torquato Tasso, sommo vate
del Rinascimento, che scrisse “Sonetto per i miei gatti”, in cui
chiedeva alla sua micia di prestargli gli occhi, per poter scrivere
anche di notte. L’immortale Francesco Petrarca amava teneramente il
proprio micio ma purtroppo l’autore del “Canzoniere” morì prima del
suo animale. Si racconta che gli amici, dimostrandosi crudeli e
senza sensibilità, uccisero il gatto per seppellirlo accanto al
padrone e sulla lapide della povera bestiola misero un epitaffio,
che Petrarca stesso aveva scritto pensando a lui. L’iscrizione
diceva: “Secondo solo a Laura”, la donna che lui aveva tanto amato.
Il poeta e premio Nobel Thomas S. Eliot dedicò molti versi ai gatti
e a quelli si è ispirato il famosissimo musical “Cats” di Andrew
Lloyd Webber, lo spettacolo teatrale più replicato di tutti i tempi.
Scrisse Eliot: “Se il gatto decide di adottarvi non c’è nient’altro
da fare se non prendere atto della situazione e aspettare che il
vento cambi.>>
Poi è silenzio. E mi
accorgo che la mia gatta si è addormentata, perché è anziana e si
stanca in fretta e il calore della stufa accesa le ha cantato la
ninna nanna.
La
guardo dormire serena, il respiro che vibra adagio. Mi accorgo che
ho di fronte la vera poesia, la più grande. Quella talmente forte e
potente da restare dentro di me, inespressa. Da non riuscire a
volare via dal cuore e andare al braccio, alle dita e quindi alla
penna. Un gatto che ha vissuto tanto come la mia Kundry, che evoca
in me ricordi e fasi della mia vita, che è stata presente in tante
tappe della mia famiglia è veramente poesia. Abbiamo tutti fatto in
modo che fosse sempre protetta, al caldo e ben nutrita. Ci ha
ripagato con un amore che solo i gatti sanno esprimere, l’amore che
cambia il carattere delle persone ed edifica dentro il loro spirito.
Appagato
da tante emozioni, mi siedo accanto al fuoco e rimango in silenzio a
vegliare su quel sonno così fragile diventando più ricco di minuto
in minuto.
