Sotto un cielo grigio

carico di nuvole, rifletto sul fatto, che questo che stiamo vivendo, non è un tempo di filosofi. La filosofia: Amore per la Sapienza, è un problema filosofico di per se.

E' tutt'altro che un'attività meramente intellettuale, ma finalizzata espressamente al vivere bene. Se la filosofia indaga se stessa dialetticamente, dove possiamo collocare il suo domandare? Non avendo un campo materiale d'indagine specifico, può essere considerata la "madre delle scienze".

Non a caso, ho usato il termine può e messo in evidenza la parola considerata, perché nei nostri giorni essa non PUO' e non è CONSIDERATA.


Io la lego spesso alla saggezza... la capacità di pochi di valutare in modo corretto, prudente ed equilibrato le varie opportunità che si presentano, decidendo sempre per quella più efficace.


Ralph Waldo Emerson, filosofo statunitense, disse che: " Il saggio per eccesso di saggezza diventa un folle ". La follia è definita come una sovrapposizione della parte degli istinti su quella della ragione. La gente si smarrisce dietro ai mille piccoli dettagli che ti vengono quotidianamente addosso, e in essi si perde e si annega. Sono questi piccoli dettagli che ci fanno trovare assurda la vita. Vivere tra la pederastia o più semplicemente nella pedofilia, esistere tra persone che perdono la propria identità togliendo quel soffio vitale indispensabile per la sopravvivenza, o entrare in contatto con coloro che hanno sfiducia verso il mondo, tutto questo non è assurdo?


Non potrò mai dimenticare che un bambino di diciotto mesi, quasi due anni fa, fu rapito dalla sua casa e barbaramente ucciso dai suoi rapitori nelle ore successive. Si, sto parlando del piccolo Tommaso Onofri...

La sua foto e il suo ricordo sono sempre presenti in me.


E di esempi del genere, purtroppo, ce ne sono tanti e ce ne saranno ancora di più, per diventare con il tempo episodi quasi "banali".


Si dice che non sono i fatti che contano nella vita, ma conta solo ciò che grazie ai fatti si diventa. E noi esseri... umani? Chi e cosa diventeremo, chi siamo? E' come se il dolore in qualunque forma lo si incontri, non facesse parte dell'esistenza umana. Io credo che per ogni evento, l'uomo possieda un organo che gli consente di superarlo. Vorrei tanto scoprire il mio... eh si! Essere una generazione vitale non è facile e diventare una generazione che sa affrontare nelle teste e nei cuori i fatti duri per trasformarli in fattori di crescita e comprensione, è decisamente difficile ma ci si può provare... In bocca al lupo Umanità!

 

Sabrina Panfili