NATALE di Giorgio Giovanni Lai
Luminarie, gli zampognari, vetrine addobbate. Persone veloci che velocemente spendono in poche ore quanto hanno guadagnato in giorni o mesi di lavoro. Il traffico è ancora più caotico, ci sono i regali, il cenone, il panettone, qualcosa di nuovo da indossare, gli auguri, le linee telefoniche occupate, i messaggini nel telefonino, la Messa di mezzanotte. E' nato Gesù, in una grotta, al freddo. Per scaldarlo soltanto il fiato di un bue e di un asinello. E' nato per indicare a noi la via, la verità e la vita. Noi, dopo duemila anni, non abbiamo ancora messo in pratica il Suo insegnamento: ama il tuo prossimo. Al semaforo un povero, vestito di stracci, mi chiede l'elemosina. Fa freddo come in quella grotta. Dentro la mia auto c'è un bel tepore ed io osservo il mio vestito nuovo, regalo di Natale. Natale è già passato.
Giorgio Giovanni Lai |