
Traguardo mitico per la più popolare canzone di Al Bano.
I PRIMI 40 ANNI
DI “NEL SOLE”
Di Tony Assante e
Roberto Allegri
Foto di Nicola
Allegri
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Nel mese di giugno di 40 anni fa, trionfava in Italia, nel corso della
manifestazione “Disco per l’estate”, la canzone “Nel sole” di Al
Bano. Un successo strepitoso, che raggiunse il primo posto nelle
classifiche di vendita dei
45 giri,
rivelando la straordinaria potenzialità della voce del cantante
pugliese che, dal pubblico e dalla stampa venne subito indicato come
un "secondo
Claudio Villa".
In pochi mesi, le vendite del disco raggiunsero il milione di copie
e da allora la popolarità di questa canzone non venne mai meno. “Nel
sole” è entrata nel mito delle più belle melodie italiane.
Abbiamo chiesto a Roberto Allegri, nostro collaboratore, di raccontarci
come nacque questa fortunata canzone. Roberto Allegri sa tutto su Al
Bano, è il suo biografo. Con lui, infatti, ha scritto recentemente
il libro “E’ la mia vita”, pubblicato dalla Mondadori. Un libro
estremamente affascinante, che il pubblico ha premiato: in sei mesi
il volume ha già raggiunto la settima edizione. Questo dimostra
quanto grande sia la popolarità di Al Bano, ma anche quanto
raffinata e suggestiva sia l’arte narrativa di Roberto Allegri.
Ecco come Roberto racconta la nascita di “Nel sole”.
Buona lettura.
Tony Assante
Durante
l’estate scorsa ho passato molti giorni con Al Bano, nella sua
tenuta di Cellino San Marco. Lavoravamo insieme al suo libro
autobiografico, “E’ la mia vita”.
Al Bano è un ciclone di attività. Con lui si lavora ovunque: ogni
angolo diventa uno studio, una biblioteca, una sala d’incisione.
Siamo stati ore seduti sotto un ulivo con le pietre di un vecchio
pozzo a fare da scrivania; abbiamo trascorso mattinate intere nella
torre che è il suo ufficio privato. Abbiamo lavorato camminando nel
bosco, viaggiando in macchina, facendo le ore piccole nella sua
cucina. E ovviamente mangiando. Al Bano, provetto cuoco, adora
cucinare perché per lui è la quintessenza della socialità. E proprio
a tavola, tra pesci ai ferri, zuppe di cozze e intingoli piccanti,
mi ha raccontato la storia della canzone “Nel sole”.
E’ la sua canzone più famosa, il più grande successo, ancora la più
richiesta quando fa le serate. E i motivi di tanto lungo successo
sono essenzialmente due. Primo, perché la tessitura musicale di
questa canzone dà modo ad Al Bano di usare la sua arma più micidiale
e cioè la potenza della voce. E poi è una canzone che parla di lui,
dei suoi sogni e della sua vita. E questa onestà, il pubblico l’ha
sempre apprezzata.
“Nel Sole” fu incisa alla fine di aprile del 1967. In quel periodo
Al Bano era già affermato nel mondo della musica. Era stato nel Clan
di Celentano, poi aveva firmato un contratto con la EMI. Era
arrivato secondo al prestigioso “Festival delle Rose”, a Roma, e
aveva ottenuto un buon successo con la canzone “Io di notte”. Ma
soprattutto per un mese aveva trionfato a “Settevoci”, la famosa
trasmissione televisiva musicale condotta da Pippo Baudo. Ad Al Bano,
però, mancava una canzone con cui fare esplodere le masse.
Continuava a comporre musica e quando aveva tra le mani una nuova
canzone la sottoponeva all’esame del maestro Pino Massara, che aveva
conosciuto al Clan di Celentano e che gli aveva fatto incidere il
primo disco nel 1964. Un giorno portò due brani a Massara e glieli
fece ascoltare. Il maestro li trovò belli entrambi, ma fece degli
aggiustamenti. Prese l’attacco di uno e vi aggiunse il ritornello
dell’altro. Da quei due brani nacque così una nuova canzone. Ed era
una canzone eccezionale. Massara incaricò Vito Pallavicini di
scrivere il testo e “Nel Sole” vide la luce.
<<Pallavicini
si ispirò alla mia vita per il testo>>, mi ha detto Al Bano. <<Ha
usato le mie idee legate alla natura, il mio amore per il sole che
in Puglia è così abbagliante da riempire i pensieri.
La linea melodica di “Nel Sole” è semplice ma nello stesso tempo
piena di energia. Mi dà modo di cantare apertamente come i contadini
pugliesi quando sono nei campi. Fin dalle prime volte che la
eseguii, mi sembrava di essere sotto gli ulivi di Cellino, a
lavorare la mia terra. Era una canzone che mi faceva ritrovare le
mie radici, mi parlava di casa e della mia infanzia. Erano e sono
ancora oggi emozioni molto forti e il pubblico le ha sempre
avvertite.>>
Con “Nel Sole”, Al Bano conquistò i primi posti nelle classifiche
delle vendite. La casa discografica diffuse la canzone anche
all’estero e così Al Bano raggiunse un’enorme popolarità
internazionale. “Nel Sole” gli diede, e continua a farlo ancora
oggi, moltissime soddisfazioni. Anche in campo umano. Al Bano mi ha
raccontato, infatti, un episodio bellissimo che abbiamo inserito
anche nel libro.
<<Alcuni anni dopo la nascita della canzone>>, mi ha raccontato Al
Bano <<mi trovavo a Rimini e fui avvicinato da un uomo anziano che
non avevo mai visto prima. Mi salutò e mi disse: “La tua canzone
“Nel sole” è stata per me miracolosa. Non esagero, io sono un
ingegnere e sono abituato alle cose concrete. Ero malato di cancro e
dovevo morire. Per distrarmi ascoltavo la radio e sentivo spesso la
tua canzone. Mi piaceva. Comperai il disco e continuavo ad
ascoltarla perché mi dava anche uno strano benessere fisico. Quando
i dolori mordevano forte, accendevo il giradischi e la ascoltavo e
riascoltavo in continuazione. Non so se sono state le medicine o la
tua canzone, ma io ora sto bene. La tua musica mi ha aiutato molto.
Ed è molto bello per me ora poterti dire “Grazie”>>
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