PAROLA DI GATTO - Roberto Allegri, esperto in etologia, autore di diversi libri sul comportamento degli animali domestici, cerca di interpretare ciò che i nostri gattii vorrebbero dirci

 

“IL VETERINARIO MI FA PAURA”

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Io cerco di non andare mai dal medico. L’idea di entrare nell’ambulatorio, di annusare quel sentore di disinfettante e medicinali basta a farmi correre nella direzione opposta. Faccio un vanto del non avere ancora conosciuto il mio medico della mutua, del non sapere nemmeno che faccia abbia. E spero che questo stato di cose duri a lungo.

La mia gatta Kundry la pensa esattamente come me. Anche lei detesta i dottori e solo quando è stato davvero necessario l’ho costretta, a volte usando anche un po’ di forza, a farsi visitare.

<<Me le sono legate alla coda>>, mi dice, <<tutte le volte che mi hai portato dal medico. Prima o poi te le faccio pagare. Lo sai che non voglio essere toccata dal veterinario!>>

<<Ma è per il tuo bene!>>, le rispondo.

<<Lo so. Ma i dottori mi rendono nervosa, mi agitano. Lo sai che è stato accertato che quando noi gatti siamo manipolati dal veterinario, la pressione del sangue aumenta in modo significativo? E mica me la sono inventata questa cosa. E’ una notizia pubblicata sulla prestigiosa rivista “Journal of Veterinary Internal Medicine!>>

<<Ma perché ti dà tanto fastidio?>> le domando.

<<Prima di tutto perché odio che una persona sconosciuta mi tocchi>>, risponde la mia Kundry. <<Il veterinario ha in genere un modo di fare energico e deciso che mina la nostra dignità. Ci apre la bocca anche se non vogliamo, ci controlla i denti, ci misura la febbre, ci ispezione le orecchie e, cosa terribile, ci fa anche le iniezioni. Come puoi pretendere che un simile trattamento mi faccia impazzire dall’entusiasmo?>>

<<Ecco perché ti agiti tanto quando scendiamo in paese per la visita. Ecco perché soffi e tenti di mordere la mano del medico!>>

<<Io sono brava. Ci sono gatti che diventano davvero violenti e, per sfuggire alle mani del dottore, sviluppano una forza incredibile riuscendo a divincolarsi anche a costo di farsi del male.>>

<<Ok. Ma andare dal medico è importante, almeno una volta all’anno.>>

<<Parli proprio tu che non ci vai mai. Lo so che hai buone intenzioni e allora ecco cosa devi fare. Ti svelo un segreto. Non devi mai smettere di parlarmi, per tutto il tempo della visita medica. Anzi, anche prima, durante il tragitto verso l’ambulatorio. Se io sento la tua voce, calma e rassicurante, almeno un po’ riesco a rilassarmi. Ma attenzione, la tua voce deve davvero essere calma e sicura. Se mi comunichi ansia e preoccupazione, io mi spavento ancora di più e mi aspetto il peggio ad ogni istante che passa. Inutile che fai finta. Io ti leggo sul viso se hai paura o sei in apprensione e allora vado nel panico perché perdo i punti di riferimento. Questo vale per tutti i gatti. Noi accettiamo di andare dal veterinario ma a patto che voi riusciate a starci accanto mantenendo sangue freddo e dandoci la certezza che tutto è a posto. Hai capito? Pensi di riuscirci?>>

<<Certo Kundry. La prossima volta farò del mio meglio. Ma non credere che la cosa valga anche al contrario. Non mi importa se vorrai accompagnarmi dal dottore: io non ci vado!>>