L'uovo rappresenta la Pasqua nel mondo intero: c'è quello dipinto, intagliato, di cioccolato, di terracotta e di carta pesta. Ma mentre le uova di cartone o di cioccolato sono di origine recente, quelle vere, colorate o dorate hanno un'origine radicata nel lontano passato.

Le uova, infatti, forse per la loro forma e sostanza molto particolare, hanno sempre rivestito un ruolo unico, quello del simbolo della vita in sé, ma anche del mistero, quasi della sacralità. Già al tempo del paganesimo in alcune credenze, il Cielo e la Terra erano ritenuti due metà dello stesso uovo, e le uova erano il simbolo del ritorno della vita.

Gli uccelli infatti si preparavano il nido e lo utilizzavano per le uova: a quel punto tutti sapevano che l'inverno ed il freddo erano ormai passati.

I Greci, i Cinesi ed i Persiani se li scambiavano come dono per le feste Primaverili, così come nell'antico Egitto le uova decorate erano scambiate all'equinozio di primavera, data di inizio del "nuovo anno", quando ancora l'anno si basava sulle le stagioni.

L'uovo era visto come simbolo di fertilità e quasi magia, a causa dell'allora inspiegabile nascita di un essere vivente da un oggetto così particolare.
Le uova venivano pertanto considerate oggetti dai poteri speciali, ed erano interrate sotto le fondamenta degli edifici per tenere lontano il male, portate in grembo dalle donne in stato interessante per scoprire il sesso del nascituro e le spose vi passavano sopra prima di entrare nella loro nuova casa.

Le uova, associate alla primavera per secoli, con l'avvento del Cristianesimo divennero simbolo della rinascita non della natura ma dell'uomo stesso, della resurrezione del Cristo: come un pulcino esce dell'uovo, oggetto a prima vista inerte, Cristo uscì vivo dalla sua tomba.

Nella simbologia, le uova colorate con colori brillanti rappresentano i colori della primavera e la luce del sole. Quelle colorate di rosso scuro sono invece simbolo del sangue del Cristo.

L'usanza di donare uova decorate con elementi preziosi va molto indietro nel tempo e già nei libri contabili di Edoardo I di Inghilterra risulta segnata una spesa per 450 uova rivestite d'oro e decorate da donare come regalo di Pasqua.

Ma le uova più famose furono indubbiamente quelle di un maestro orafo, Peter Carl Fabergé, che nel 1883 ricevette dallo zar Alessandro, la commissione per la creazione di un dono speciale per la zarina Maria.
Il primo Fabergé fu un uovo di platino smaltato bianco che si apriva per rivelare un uovo d'oro che a sua volta contenva un piccolo pulcino d'oro ed una miniatura della corona imperiale.
Gli zar ne furono così entusiasti che ordinarono a Fabergé di preparare tutta una serie di uova da donare tutti gli anni.

 

Ricetta e curiosità:l'uovo di Pasqua


L'uovo ha sempre avuto,fin dal passato un valore molto importante. Esso è considerato il simbolo della vita e della fertilità e i romani dicevano "Omne vivum ex ovo" proprio per confermare ciò.
I cristiani attribuivano all'uovo un significato particolare: l'uovo non solo è vita, ma rappresenta la rinascita della vita dopo la morte.
Oggi si è perso il ricordo del significato originario dell'uovo che in realtà è testimonianza di grande amicizia e amore.
Si narra che il primo uovo di Pasqua fu regalato a Francesco I di Francia agli albori del XVI sec.: da qui probabilmente ha origine l'usanza di inserire un dono all'interno dell'uovo di cioccolato.
Ma è nella Russia degli zar che le uova preziose e decorate diventano regalo di Pasqua, e Peter Carl Fabergé è l’artista orafo che con grande inventiva e genialità ha segnato la storia delle uova pasquali decorate.

 

Ricetta per un uovo fai da te



Ingredienti ed occorrente:
due mezzi stampi per uova di Pasqua di media grandezza (nei grandi casalinghi ben forniti o nei reparti dei grandi magazzini) - 500 gr di cioccolato fondente di copertura (in pasticceria) - un termometro per dolci (detto anche caramellometro) - molta pazienza e precisione.
 

  • Portare ad ebollizione una grande pentola non completamente piena d'acqua;
  • abbassare la fiamma ed immergere il pentolino con il cioccolato a pezzi; lasciare fondere completamente;
  • controllare che la temperatura del cioccolato rimanga intorno ai 42 gradi centigradi;
  • spegnere il fuoco; versare 3/4 del cioccolato su una superficie liscia (vetro, ceramica, porcellana o al limite marmo); il rimanente cioccolato rimetterlo a bagnomaria ma a fiamma spenta;
  • lavorare il cioccolato con una cucchiaio di plastica, o qualcosa del genere, sino a che raggiunga i 30 gradi centigradi;
  • raccogliere il cioccolato lavorato e versarlo nel pentolino dove si trova il resto del cioccolato;
  • controllare la temperatura: se è sensibilmente minore di 35 gradi, rimettere il pentolino a bagnomaria sino al raggiungimento di tale temperatura;
  • versare in fretta il cioccolato nei due mezzi stampi facendoli roteare, in modo da foderarli completamente di cioccolato;
  • dopo alcuni minuti il cioccolato inizia a solidificarsi; mettere in frigo per un paio di ore;
  • togliere da frigo; per togliere le due metà di uovo, premere delicatamente dietro i due mezzi stampi;
  • prima di riunire le due metà, con un coltellino pareggiare i bordi;
  • infornare una teglia da forno vuota nel forno gia caldo per 15 minuti;
  • appoggiare per un attimo sulla teglia calda le due metà in modo fa ammorbidire leggermente i bordi ed immediatamente riunirle in modo da ricomporre l'uovo facendo combaciare i bordi.