Natalia Strozzi, trent’anni, discendente di una delle più antiche nobili
famiglie del nostro Paese, in un sorprendente libro racconta la
storia della sua giovane esistenza, zeppa di straordinarie
esperienze artistiche.
LA PRINCIPESSA INFATICABILE
Di
Renzo Allegri - Foto di Nicola Allegri
Copyright
© 2004 editorialegliolmi.it
tonyassante.com
Quando
si parla di principesse, si pensa a donne lontane dalla quotidianità
della vita reale. Gli esemplari celebrati dai rotocalchi non
suscitano entusiasmi. In genere, si tratta di persone che, almeno
come si presentano o vengono dipinte, sono vanesie, pigre, oziose,
capricciose. Ma a conoscerle, poi, si scopre che non sempre è così.
Anzi, si incontrano personaggi eccelsi. Proprio in questi giorni mi
è capitato in mano un libro che spazza via di prepotenza questi
pregiudizi e, mentre lo leggevo, mi ha fatto più volte sobbalzare
sulla sedia dall’entusiasmo e dall’ammirazione. Il libro si intitola
“Facile
da ricordare…(album di ricordi di una giovane artista)” ed è
firmato da Natalia Strozzi, una giovane principessa appunto.
Il libro me lo ha portato a casa mio
figlio Nicola, fotoreporter, al rientro da un servizio fotografico
fatto a Firenze. Mi sono messo a leggerlo attratto dalle numerose
immagini che contiene, dove appaiono molti personaggi della musica
classica, del Balletto, del cinema, della letteratura, i più grandi
e celebri. Un mondo sorprendente, trascurato dai media del nostro
tempo, ma che rappresenta la vera cultura, la vera arte, quella
immortale, che resterà nella storia. E sono rimasto molto colpito
nello scoprire che, l’autrice del libro, Natalia Strozzi, è
cresciuta, fin da quando era bambina, in mezzo a tutte quelle
personalità, trovandosi bene con loro, felice, entusiasta,
appassionata di tutto quello che essi rappresentavano.
Natalia
Strozzi è una giovane donna. Compie, infatti, trent’anni quest’anno.
Ma ha un curriculum artistico da far paura. Ballerina classica,
pianista, regista, attrice, pittrice, imprenditrice a anche
scrittrice, perché il suo libro è veramente bello e affascinante. E
tutte queste attività, Natalia le svolge da professionista ad alto
livello. Le ha apprese attraverso studi rigorosi. Come ballerina,
vanta titoli di straordinario prestigio. Iniziò i primi corsi a
Firenze, a cinque anni. A 14 anni, si trasferì in Russia, patria
del Balletto, per seguire i corsi alla celebre “Accademia Vaganova”
di San Pietroburgo, dove si diplomò a pieni voti, tanto da trovare
subito posto come ballerina solista al teatro Kirov-Marinsky di San
Pietroburgo, altro luogo sacro del Balletto. E lì rimase alcuni anni
avendo come partner nelle sue esibizioni i miti del Balletto
classico, da Rudolf Nureyev, a Vladimir Vassiliev, Gheorghe Iancu,
Vladimir Derevinko. Ma la sua attività di ballerina classica non si
esaurì a San Pietroburgo, ma continuò nei più prestigiosi teatri
del mondo, compresi quelli italiani.
E mentre si dedicava alla danza,
continuò lo studio del pianoforte, per cui si è esibita poi anche
come concertista.
E si è affermata pure come scenografa,
come attrice e anche come regista. Un’esistenza, la sua, ancora
breve, ma intensa, dove lo studio e il lavoro hanno lasciato poco
spazio al riposo e pochissimo alle distrazioni. Ma che hanno dato
alla giovane principessa soddisfazioni grandissime.
Incontrare
nel nostro tempo ragazze che si battono per simili traguardi è raro
e entusiasmante. Se poi queste ragazze sono delle principesse, ci si
convince che il titolo nobiliare ricevuto dalla famiglia lo onorano
per davvero.
Natalia Strozzi discende da una delle più antiche nobili famiglie
italiane. Se si fosse affermata come “velina”, come protagonista di
spot pubblicitari, come belloccia televisiva, come vincitrice di
qualche concorso per Miss, verrebbe il sospetto che il suo titolo
nobiliare e le amicizie della famiglia abbiano avuto un
determinante peso nella vicenda. Ma poiché i settori di attività
artistica di questa principessa sono quelli della cultura più
prestigiosa e della professionalità più rigorosa, dove le
raccomandazioni, i soldi, le amicizie non possono comperare niente,
allora ci si sente felici perché si constata che ci sono ancora
esseri umani meravigliosi che vogliono affermare le loro doti, i
loro talenti pagando di persona a affrontando la meta con la fatica,
l’impegno estremo e il sacrificio continuo.
Ed è bello trovare nel libro di
Natalia Strozzi frasi come queste: <<Tutto ciò ha fatto parte del
mio "tormento" di artista, mi ha segnato l'animo e il carattere, mi
ha insegnato che la sofferenza può essere la ragione della nostra
crescita e maturità….Anche se tutto ciò fa parte degli aspetti più
"duri" del mondo artistico… voglio portarlo con me lungo la mia
futura carriera. Sono le lacrime che hanno reso ancora più esaltanti
i sorrisi e la gioia di quando il successo mi ha benevolmente
strizzato l'occhio…>>.
E
anche queste altre affermazioni che dimostrano come questa giovane
artista sia aperta ai valori che superano la contingenza: <<Sono
così intimamente gelosa di ciò che Dio mi ha dato, che non voglio
rinunciare neppure a un istante delle mie esperienze, neanche ai
timori, neanche alle lacrime, perché tutto appartiene a questa mia
grande avventura nel mondo dell'arte.. Questi momenti della mia
vita, Dio me li ha mandati dal cielo. Così è successo. Dio mi ha
anche donato il talento artistico, o per lo meno la sconfinata
passione che a volte sento così forte da togliermi il respiro, che
però non è sufficiente senza il lavoro, soprattutto se si vuole
arrivare al punto massimo della carriera...>>
Pur non abbandonando completamente la carriera artistica, Natalia
Strozzi, da qualche anno è impegnata nella conduzione dell’Azienda
vinicola familiare “Fattoria Cusona”, insieme alla sorella Irina,
laureata alla Bocconi di Milano.
<<Dei nostri vini>>, dice con orgoglio << hanno scritto Dante e
Boccaccio. Michelangelo li cantò in una sua poesia. La famiglia dei
Medici beveva il nostro vino come rimedio per il mal di stomaco.
Lorenzo de Medici lo ordinava per regalarlo al Papa.
<< La nostra Fattoria è
anche un luogo di pace e di silenzio ed ha ospitato spesso
personaggi celebri. Nureyev, per esempio, si fermava spesso da noi.
Andrea Bocelli è di casa. Tony Blair, Lamberto Dini, Pier Ferdinando
Casini, Luca Cordero di Montezemolo sono spesso qui. Veniva anche
Gregory Peck con la moglie Veronique. In questo modo ho conosciuto
persone straordinarie>>.
A
chi le chiede che cosa le piace di più nella vita, risponde: <<Amo
stare con la mia famiglia, i miei animali, soprattutto a Cusona in
campagna, amo giocare a tennis, nuotare, andare a cavallo,
passeggiare, cantare con mia sorella romanze russe che mi accompagno
al pianoforte, o cantare nel coro della chiesa durante la Messa>>.
Ideali tranquilli. Ma dietro quella calma bucolica, Natalia Strozzi
alimenta vulcanici progetti e la sua fantasia galoppa furiosa verso
nuovi traguardi. Il suo libro autobiografico, che si ferma alla
prima giovinezza, è piano di realizzazioni, così importanti e
numerose da sorprendere anche in una lunga esistenza. C’è da
chiedersi che cosa combinerà nel corso della sua età matura. Ma sono
proprio queste le persone che “nobilitano” lo scorrere del tempo sul
nostro pianeta. Non per la storia che portano nel nome, ma per
quella che loro stesse modellano con la loro quotidiana attività.
