| Ciao
      a tutti, amici e colleghi “rimbaglioniti”, curiosi di sapere come si
      é sviluppata la giornata di ieri a Genzano, tappa 0 di un Tour che
      inizierà ufficialmente il 16 luglio, ma nella realtà avrà la sua prima
      aulica espressione oggi,  nella serata ristrettissima per pochissimi invitati al
      Gazometro di Roma. La
      mia giornata comincia sin dalla mattina alla ricerca di un biglietto
      d’invito per Genzano, tanto promesso, ma che riesco ad avere solo alle
      ore 17,15. Nel corso delle ore d’attesa, in ufficio, fra una riunione ed
      una telefonata, incerta sul da farsi e su come riuscire ad entrare
      comunque, l’ansia cresceva fino a sentire per tutto il pomeriggio un
      dolorosissimo nodo alla gola, che si scioglierà soltanto nel momento in
      cui riuscirò a raggiungere il palco. Una volta avuta la certezza di aver
      ottenuto l’ambito biglietto d’invito “riservato”, ricevo la
      chiamata di Tony che mi chiede di potermi mettere in contatto con Manila
      (ahimè senza invito!!!), che desidera tanto assistere a queste prove
      generali; a questo punto incomincia una serie di telefonate che consente a
      me e Manila di metterci d’accordo per incontrarci a metà strada per
      andare insieme a Genzano ... ma chi di noi si ricorda la strada? Io no, ma
      Luca, il marito di Manila sì, e si trasforma in navigatore vivente,
      dandoci indicazioni preziose per raggiungere Genzano e soprattutto il
      Parco Sforza Cesarini. Manila, appena intravede ai cancelli una piccola
      folla, ma soprattutto le forze dell’ordine che controllano tutti gli
      inviti, incomincia a scoraggiarsi, vedendo per lei l’impossibilità ad
      entrare... Fasi concitate di chiamate a Tony, ma poi tutto si risolve: io
      entro con il mio biglietto, Manila, “sgamata”, viene bloccata dopo i
      cancelli e lasciata in disparte ad attendere un invito che forse non
      arriverà mai. Ma non é così: arrivata al mio posto, intravedo quel
      sosia di Claudio che tutti conosciamo e gli espongo candidamente il
      problema della mia amica, chiedendogli di risolvere lui la questione ...
      gentilissimo, va a prendere Manila ai cancelli, portandole un biglietto di
      entrata ed accompagnandola nella zona vicino ai tecnici del suono e delle
      luci (un po’ lontano, ma sempre un posto ambito!!!). Risolto il problema
      di Manila, incomincio a guardarmi intorno e, tra facce note e non,
      intravedo Donella (sempre gentile e disponibile) che mi permette di
      consegnare un regalo di laurea che avevo portato a Claudio (un acquarello
      con disegnata una finestra attraverso la quale si intravede il Gazometro,
      un tavolo da disegno con progetti e spartiti, tanti fogli appallottolati
      ad indicare un’inquietudine interiore nell’approvare le sue mille
      idee, una Fender Stratocaster ... la sua ... in un angolo di questa
      fantasiosa stanza, la locandina di “CERCANDO”, un calendario fermo al
      24 giugno ed una dedica ... la mia personale per lui, pareti interrotte da
      mattoncini tipo quelli della copertina dell’ultimo CD ... il tutto color
      seppia su fondo avorio – invierò a Tony la foto, appena disponibile); e
      poi Fabrizio di ClaB, sempre gentile ed amichevole, Guido Tognetti, lo
      staff di ClaB al completo e ... la mamma di Cla’, con il suo passo lento
      ma felice, l’atteggiamento sereno di una madre fiera di quel suo unico
      figlio, che tante soddisfazioni le ha dato, fra cui l’ultima ... il
      conseguimento di quella laurea che lei tanto desiderava. Ormai
      il concerto sta incominciando ed io mi trovo in prima fila, accanto alla
      mamma di Claudio, vicino ad un gruppo di ragazze simpaticissime,
      scalmanate quasi quanto me. Ed
      ecco le 21,10, entrano i 5 musicisti e quasi alla chetichella, nascosto
      dal suo pianoforte nero, il nostro cavaliere bianco e nero (bianchi i
      pantaloni e la camicia, neri l’immancabile giubbotto di pelle e la
      famosa sciarpa) che sulle prime note viene illuminato dal bravissimo
      tecnico delle luci; il  palco  é
      costituito da più pedane, sulle quali trovano posto una serie invidiabile
      di strumenti, dai più classici a quelli maggiormente fokloristici, 
      con musicisti di valore come Roberto Pagani, Pio Spiriti, John
      Ghiblin, l’indimenticabile Gavin Harrison ed infine l’amico di sempre,
      l’inossidabile Paolo “Paolone” Gianolio, che Claudio ci indica come
      suo ricattatore per avere costui delle foto compromettenti ... tutto
      questo per non dire quello che tutti noi sappiamo, per non parlare della
      loro amicizia e complicità che li lega ormai da anni. E
      la musica inizia, sempre emozionante e coinvolgente, in un fiume di note e
      parole che noi fans affezionati conosciamo come lui, forse talvolta meglio
      (ogni tanto perde qualche pezzo, una parola quì, una lì, tutti dicono
      perchè non le ricorda, io credo perché si diverte a sentirle cantare da
      noi che animiamo la prima fila). Incomincia
      con SONO QUI, poi
      STRADA FACENDO alla chitarra, TUTTO
      IN UN ABBRACCIO, la
      mitica SIGNORA DELL ORE SCURE (nuovo arrangiamento da sogno), che ha
      studiato con noi Clabber durante le prove di CRESCENDO, QUANTE
      VOLTE, in cui balla e salta dalle pedane, NOTTI
      (da brivido quando si toglie il giubbotto e compare a noi completamente in
      bianco), TIENIMI
      CON TE, E
      ADESSO LA PUBBLICITA’, e
      poi AVRAI (emozionatissima la mamma che canta pensando a Giovanni), CUORE
      DI ALIANTE,  L’UOMO
      DELLA STORIA ACCANTO, GRAND’UOMO, GAGARIN e TIENIMI CON TE. Ci parla della
      nostalgia, buona compagna della nostra vita, ed introduce così MAI PIU’
      COME TE. Ogni tanto mi chiama Giulia (Cartolinarosa), clabber fedelissima nonchè mia amica, per sentire da Catanzaro qualche nota rubata. Claudio
      presenta la band e ringraziati tutti i tecnici, la Friends&Partners e
      tutti i presenti, ma siamo noi in coro che ringraziamo lui.  Si
      lamenta dell’umidità, spera in serate più calde, chiede maggior calore
      alle prime file (sono tutti un po’ “ingessati” ... é l’effetto
      “invito riservato”), ma poi, aiutati dal solito ma preziosissimo
      MEDLEY (QPGA, AMORE BELLO, E TU, SABATO PONMERIGGIO, SOLO, TU COME STAI) ,
      che tutti conoscono (da 0 a 90 anni), anche i più formali incominciano a
      scaldarsi e a cantare. Fa’
      una finta, saluta, esce con tutti i musicisti, lo richiamiamo a gran voce,
      tornano tutti al loro posto e  finalmente,
      NOI NO; noi fans scalmanate riusciamo a coinvolgere tutti e dopo esserci
      alzate, incominciamo a ballare sotto il palco; lui ci guarda, si coordina
      con noi che, pugni chiusi al cielo, scandiamo il tempo del ritornello, ci
      sorride con timida soddisfazione. A
      questo punto non sono più prove, ma un vero concerto, con l’emozione
      dei tempi migliori ... si avvicina a noi la polizia, chiedendoci di
      arretrare, ma il mitico Sandrone interviene a nostro favore (siamo volti
      noti, non teme atti di follia, lui sa che Claudio si sta divertendo con
      noi ad un passo da lui e che ci vuole lì). Cla’ si avvicina la
      pianoforte, canta emozionato 1000 GIORNI, poi si ritira, poi torna di
      nuovo ed ecco LA VITA E’ ADESSO; noi che lo conosciamo bene sappiamo che
      é arrivata la fine, ci dispiace, siamo stanchi, ma non ci mancano le
      energie per accompagnarlo nell’ultimo saluto della serata: VIA, cantata
      da Dio, con il volto soddisfatto di chi finalmente ha trovato il calore
      che desiderava, con il sorriso aperto verso di noi, si vede che
      nell’ultima parte del concerto si é veramente divertito, continua a
      guardarci e sa che questi volti, che gli sono familiari, li rivedrà fra
      giorni, durante il tour CERCANDO. Ci
      saluta, ci  anticipa una data
      di chiusura a Genzano, chiedendo al Comune ospitalità e minaccia che, in
      caso contrario, si candiderà alle prossime elezioni amministrative,
      ovviamente vincendo con il 100% dei voti. Un
      ultimo saluto, noi fedelissimi sotto il palco, un grazie commosso da lui,
      un arrivederci ansioso da noi. E’
      finito, ringrazio di nuovo il sosia di Claudio, saluto lo staff di ClaB,
      recupero Manila ed andiamo verso la mia auto; ma riusciamo a vederlo di
      nuovo, all’altra uscita del Parco, sulla Mercedes classe A, che ci
      saluta con la mano. Ora
      torniamo a casa, ognuno di noi con le sue emozioni; lascio Manila
      all’appuntamento con il marito ed il figlio, torno a casa sulle note di
      Claudio, racconto tutto a mio marito; Valerio e Lulù, i miei bimbi,
      dormono; é tardi, sono le due di notte, mi addormento esausta e sogno
      tutto il concerto. Mi
      risveglio stamattina con un po’ di nostalgia, canticchiando VIA; ma poi
      cos’é la nostalgia se non una buona compagna di vita?  ...
      lo dice Cla’, quindi é vero. Vi
      ho raccontato quello che ho visto, quello che ho provato e spero di avervi
      fatto emozionare. Arrivederci
      a presto, arrivederci in CERCANDO Stefania |