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    anni di silenzio si raccontano tra i 
    muri sbrecciati di costruzioni… han assorbito vita… raccolto sudori e 
    fatiche di quel luogo di lavoro aperto davanti al mare… tetti bassi e piatti 
    dove il sole… la pioggia e il vento han coperto con un abito di terra 
    regalando il germoglio di erbe e fiori selvatici… qualche gancio 
    arrugginito… pencolante e immobile nella staticità dell’abbandono… sembra una cornice abbruttita dal tempo e dalla dimenticanza 
    dell’uomo… in fondo a questo grande corridoio di
 asfalto e pietre lastricate sconnesse lo sguardo si appoggia alla costa 
    verde e rigogliosa… il punto esclamativo del Faro della Vittoria ancora 
    spento ci guarda e si chiede chi osi disturbare quel silenzio di memoria… il 
    cielo sopra di noi è azzurro e
 la bora si è magicamente acquietata… forse ha spostato i suoi refoli più 
    dispettosi in mezzo al mare che è poco distante da noi… dietro le 
    costruzioni… ora è in attesa anche lei… osserva gli uomini muti… portatori 
    di luce e ogni tanto ne sfiora delicatamente lo
 stendardo rotondo facendoli oscillare appena…
 Claudio regala belle parole alla mia città… a questo angolo sconosciuto 
    perché chiuso agli occhi della gente… c’è speranza per questa ferita aperta 
    sulla costa… una speranza di nuove luci e colori… per ora…  intanto… il 
    dono di suoni e note mentre il cielo comincia a trascolorarsi nel tramonto… 
    sarà questa l’unica scenografia di luce in questo
 pomeriggio accaldato e incredibile… Claudio sorride e ci regala quasi due 
    ore di “Cercando”… una versione ridotta per forza di cose e di tempo a 
    disposizione… ma carica
 della stessa energia che riserva in ogni sua performance…
 Un Mondo a Forma di Te… per Trieste… una dedica delicata che spero i 
    fortunati politici e giornalisti delle prime file abbiano potuto apprezzare 
    nella sua completezza e nel messaggio che racchiude… poi l’allegria e il 
    coinvolgimento di noi pazzi sbandieratori di canzoni cantate a squarciagola…
 Tienimi con Te e lo striscione che è volato dietro al piano dove Claudio la 
    suonava… “Tienici con te” recitava nelle sue scritte bianche a fondo nero 
    mentre la brezza lo gonfiava leggermente a dargli vita e renderlo quasi una 
    vela al vento… Sono io… e tanti “Sono Io” su cartoncini azzurri e arancione 
    a fare da corolla intorno a Claudio… solo il suo volto sbucava assieme al 
    microfono… cantare con lui e non capire di essere lì… accanto…
 Serenata in Sol fatta appena in tempo… a parole di Claudio “facciamola fino 
    a che almeno ancora il Sol c’è” :)la security  ci ha un po’ impedito 
    nelle foto e di alzarci per trovare un posticino dove ballare… ma tutto 
    questo non ha disturbato più di tanto…
 c’era troppa felicità nella consapevolezza di essere lì… doveva essere un 
    incontro chiuso… a inviti… tutti rigorosamente personali… 400 fortunati 
    possessori di un biglietto che a cercarlo uno si perdeva la salute… poi però 
    troppa folla all’esterno… credo che il numero dei presenti alla fine… con o 
    senza invito… è stato almeno il
 doppio…grazie ai miei compagni di viaggio… davvero breve stavolta… ma che mi 
    ha
 portato come al solito in alto e lontano…e grazie a Claudio che mi ha dato 
    la possibilità di essere presente semplicemente chiedendo…
 
 
 Maria Grazia - Trieste
 (grace...)
 
 
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