Torna alla HomePage      Torna al Menu' di Lourdes

Sono appena tornata da Lourdes,la nostalgia assedia la mia mente, ma è una nostalgia diversa da quella del
dopo vacanze , perché non si tratta della mancanza di divertimenti e seratecon gli amici, ma più che altro di un'atmosfera di fratellanza...Il ricordo più bello che conservo è quello della condivisione, la gentilezza
delle persone e la valorizzazione di quei piccoli e semplici gesti come unsaluto o un sorriso che si perdono nel quotidiano delle grandi metropoli.Questi luoghi di fede sembrano godere di un immunità dal male, perché
nessuno grida, si arrabbia o è mal predisposto nei confronti deglialtri..tutti sorridono e pare che la più grande aspirazione sia quella diaiutare gli altri.Il male fisico di molti malati sembra essere bilanciato da
una sorta di benessere spirituale e pace.Forse è questo il miracolo...

Tutto è cominciato così....
Alle 17:00 circa di domenica 24 marzo Franco è venuto a prendermi alla mia
casa di Frassinello .Io ho 24 anni.
A Casale Monferrato carichiamo il resto del gruppo. Siamo in 6 tra cui io,
Andrea, Franco ,Fauzio, Natalino e Pierangelo. Dopo aver caricato i bagagli
di tutti sul ducato generosamente prestato dalla Croce Rossa ,siamo partiti
alla volta di Ventimiglia.Destinazione Lourdes.Nei pressi del confine abbiamo consumato l'ultimo pasto italiano attorno altavolo imbandito dai cibi portati da tutti ,tra cui persino una deliziosatorta sbrisolona fatta dalla mamma di Fauzio. Qui forse è incominciato ilviaggio della condivisione ,"vivre c'est partager".
Caffè molto lunghi e Yogurt di latte in polvere ci aspettano negliautogrill, preludio di una settimana di cucina e caffè francese. Curiosa era la metamorfosi miracolosa che trasformava agli occhi degli assonnati
casellanti notturni il ducato talvolta in semplice vettura e altre inpullman nella tariffa del pedaggio autostradale francese. Dopo 12 ore circa ,4 o5 fermate in autogrill e più o meno 1011 Km divisi tra Franco e Andrea, alle 6:30 circa del mattino eravamo a Lourdes. La prima impressione di una città ancora addormentata è stata gelida, perché la temperatura era notevolmente al di sotto delle mie incaute previsioni. La prima cosa che abbiamo fatto è stata espletare le necessità di una rinfrescata risvegliante al viso e la toilette, poi siamo andati alla cripta
quasi a dire "eccoci" grati di un viaggio pressoché tranquillo. Lunedì è stato un giorno di presentazioni, alloggiamento, assegnazione di sevizio e di primi pasti veramente francesi. Io Fauzio e Pierangelo che ci presentavamo alla prima esperienza di stage, abbiamo fatto la prima parte del corso con la svizzera Alice e il francese Dominique. Abbiamo conosciuto un prete che ci ha spiegato i segni religiosi di Lourdes e ci hanno fatto poi vedere un video. In seguito Emanuela (Nota del WebMaster: Menconi) , una vicepresidente italiana dell'Hospitalitè ci ha portato a visitare la ville di Lourdes . La mia personale impressione è stata leggermente negativa il primo giorno perché mi sono ritrovata sola, assegnata a un servizio poco chiaro e alloggiata in una palazzina "Marthe e Marie"in cui ero la prima ad arrivare e la sola per quel giorno.
Trovarmi in un silenzio sconosciuto in un luogo sconosciuto forse ha impresso una nota di tristezza mista a preoccupazione per quel servizio a Lourdes.
Ma presto le cose hanno assunto colori diversi. In genere essere benevoles -volontari a Lourdes vuol dire lavorare in gruppo e questo consente un melange di colture e lingue che risulta veramente bello e che consente di comunicare non solo a parole, visto che sovente la lingua costituisce un ostacolo.
Martedì ho conosciuto "Lourdes"  che è spagnola e la francese Emmanuelle e abbiamo fatto amicizia, ho prestato servizio presso suor Marie-Ange nell'Accueil aiutando a preparare le camere per l'arrivo dei malati. Da mercoledì tutto è andato veramente bene.La mattina è cominciata di buon ora alla stazione ferroviaria dove abbiamo preparato l'arrivo dei malati e dei pellegrini di Bergamo e Brescia. Qui il lavoro è consistito nel predisporre sedie e barelle per il trasporto. All'accueil ho avuto l'opportunità di conoscere i volontari della Sofferenza e di stringere
amicizie che credo continueranno. Ma sicuramente la cosa che ricorderò di più e la più importante di quel
giorno è stata la cerimonia della sera in cui Franco ed Andrea sono diventati Hospitaliers a vita,
non avevo mai visto Franco così raggiante di felicità, forse addirittura commosso. Non comprendo ancora l'importanza di entrare nell'associazione ,ma penso che per loro sia stata una sorta di "consacrazione" definitiva di un atteggiamento di vita e di accoglienza molto importante e già abbracciato nella vita quotidiana da molto tempo.
Il mio lavoro si è svolto da ora nella cucina del 4 piano dell'Accueil ad asciugare le stoviglie usate per i pasti dei malati, altri invece erano in servizio alle piscine per aiutare a bagnare i malati nell'acqua di Lourdes e
gli uomini Brancaliers svolgevano anche il servizio d'ordine durante le funzioni religiose.
Dopo le funzioni religiose serali della settimana santa andavamo in gruppo al vicino caffè per fare quattro chiacchere. Il tempo è passato inaspettatamente in fretta e mi sono sentita partecipe a   mio modo anche della religiosità di Lourdes, perché ho partecipato  attivamente alla via Crucis. In questo ruolo, io atea ero in verità a
disagio perché mi sembrava di indossare impropriamente panni non fatti per    me....
Le mie giornate sono continuate tra funzioni religiose e servizio.  Sabato Patrique,un responsabile della formazione, ci ha condotto in una nuova e molto accurata visita dei luoghi dove è vissuta Bernadette e al
museo.
Il bilancio di questa settimana è stato sicuramente molto positivo, tanto che vorrei ripetere quest'esperienza e magari prolungarla prestando servizio anche al villaggio della gioventù del Santuario. Ho conosciuto molte persone
soprattutto straniere e questo mi ha fornito nuovi spunti di conoscenza e mi ha permesso di mettere in pratica le mie scarse abilità linguistiche in francese ed inglese, con risultati non troppo negativi .
Per quanto riguarda la spesa ,è stata ben al di sotto delle mie previsioni, in quanto per 6 notti ho pagato 21,60 euro e per 13 pasti ho pagato 65 euro circa.
Non facendo d'abitudine colazione, non so quanto questa incida nelle spese, ma di sicuro non costa oltre i 2 euro a petit-dejeuner.
Spero che questo lungo e noioso resoconto non abbia sortito l'effetto contrario a quello che mi propongo. Nelle mie intenzioni c'era la volontà di trasmettere l'entusiasmo che mi accompagna a seguito di quest'esperienza..
E' stata veramente bella! Consiglio a tutti di provare a vivere questo servizio perchè è stimolo di
crescita e arricchisce. Vorrei inoltre aggiungere che non è necessario essere credenti per vivere quest'esperienza,non ci sono imposizioni o obblighi neanche impliciti.Io ho potuto vivere il mio ateismo senza sensi di colpa e ho avuto tempo per riflettere.L'arricchimento che ho avuto non è stato in termini di fede,ma si
impara a condividere e a vivere valori che sono universali e indipendenti da qualsiasi sorta di dottrina o fede.

Ciao a tutti e arrivederci a Lourdes.

A.L.