Ecco il momento più bello
della giornata. Mi godo la serata di giugno sotto il portico,
ascolto la musica dei grilli e accarezzo l’enorme testa di Wagner,
seduto accanto a me.
Non gli dico nulla. Non c’è
alcun bisogno di farlo. Stiamo comunicando con la sola nostra
presenza, con il contatto. In questi piccoli gesti c’è un intero
mondo.
Ogni tanto, Wagner si alza.
Qualche passo e sparisce nel buio. Va a controllare che tutto sia a
posto e io so perfettamente dove si trova, anche se non lo vedo. Lo
sento sbuffare, lanciare qualche ringhio verso un rumore lontano.
Anche se si allontana, è sempre come se stesse vicino.
Mi viene da sorridere. Ho
letto sul giornale che c’è chi vorrebbe monitorare il proprio
cane usando il GPS, il navigatore satellitare. Proprio così. Pare
sia un’invenzione di Steve Wozniak, il cofondatore della Apple,
uno che di computer se ne intende. Maniaco dell’informatica al
punto da inserirla con forza in ogni aspetto della sua vita, Wozniak
si è dichiarato stanco di perdere i suoi cani e così ha escogitato
un sistema per tenerli sempre sotto controllo. E’ nato “Wheel of
Zeus”, un sistema intergrato di GPS che permette di monitorare gli
animali di casa inviando un messaggio sul telefonino quando il cane
esce dalla zona designata. Che ne dici Wagner? Meraviglie della
tecnologia? Se ne può discutere.
L’idea che si debba ricorrere ai computer per accudire il
proprio cane è triste e scoraggiante. Significa considerarlo un
qualunque oggetto che può facilmente perdersi come le chiavi della
macchina, il portafogli, l’accendino, la penna stilografica. E’
un po’ come quando si telefona al proprio numero di cellulare per
capire dove lo si è messo. Riflettiamoci sopra un istante, capiremo
che qualcosa non torna.
Se qualcuno ammette di essere
stanco di perdere i cani vuol dire che i cani non è proprio in
grado di tenerli, che non presta loro attenzione e cure, che si
disinteressa dei loro bisogni. I cani, se si trovano bene nella casa
in cui vivono, difficilmente si allontanano. Può capitare, certo,
ma si tratta sempre e solo di incidenti. I cuccioli, curiosi e
intraprendenti, possono varcare un cancello rimasto aperto spinti
dalla voglia di conoscere l’ambiente oppure un maschio adulto può
avvertire l’odore di una cagna in calore e trovare quindi
irresistibile la “fuga d’amore”. Succede anche che, spaventato
da un rumore molto forte come un tuono o un petardo, il cane fugga
in preda al terrore. Ma si tratta di eventualità che si evitano
facilmente se i padroni prestano le dovute attenzioni. Questo non
significa certo legare gli animali a catena o rinchiuderli in
angusti recinti per impedire loro di allontanarsi, come purtroppo
capita ancora di osservare, specie qui in campagna. Significa invece
avere la pazienza di dialogare con il proprio cane, di osservare cioè
il suo comportamento e le sue reazioni, di conoscere le esigenze di
quella particolare razza, di prevenire i suoi desideri: insomma,
tentando di immedesimarsi in lui come si dovrebbe sempre fare quando
si tratta di un amico.
Abbandonare il cane a se stesso, consolati dal fatto che, se
dovesse perdersi, non sarà difficile rintracciarlo grazie al
telefono cellulare è alquanto demoralizzante. Vieni da chiedersi:
perché tenere un cane allora? Perché prendersi la briga di
adottare un animale se poi non si ha il tempo o la voglia di
trascorrere del tempo con lui? Dobbiamo ricordarci che possedere un
animale DEVE essere un impegno, DEVE essere faticoso e
pieno di responsabilità perché è solamente così che sono tutte
le azioni importanti nella vita, gli amori e le amicizie e i
rapporti che contano. Invece oggi la parola d’ordine è
“disimpegno”, e in tutti i modi ci si ingegna per eludere i
doveri e così i matrimoni falliscono, i figli crescono senza ideali
e i cani vengono abbandonati sulle strade.
Ovviamente, tutto questo non rappresenta la regola. Per
fortuna, la maggior parte della gente è di coscienza e conosce il
valore dell’impegno e del sacrificio, e riesce a vedere il lato
positivo anche in una strumentazione come il GPS per i cani. Quella
tecnologia infatti si dimostrerà fondamentale non tanto per tenere
sotto controllo gli spostamenti degli animali domestici ma
soprattutto per monitorare i bambini e gli anziani con seri problemi
di memoria che facilmente possono aprire la porta e uscire di casa.
Wagner scuote la testa. Quante follie negli esseri umani,
sembra voler dire divertito.
Foto di
Nicola ALLEGRI
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