Parola di gatto.

Roberto Allegri, esperto in etologia, autore di diversi libri sul comportamento degli animali domestici, cerca di interpretare perché i nostri mici a volte compiono azioni che riproviamo...

 

“IO PARLO CON GLI ARTIGLI”

 

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Un urlo improvviso mi colpisce come una freccia e spacca in due il silenzio del primo pomeriggio

<<IL DIVANO NUOVO! FILA VIA! VIA!>>

Poi una seconda freccia. E’ Luka, il nuovo arrivato, che infila la porta del mio studio e si infila sotto la poltrona. Un gattino che abita con noi da pochi mesi e che ancora non conosce le regole di casa. Ma che ora deve aver imparato che il divano nuovo non si deve graffiare.

Guardo nella sua direzione e lui spunta da sotto la poltrona con aria attenta. Mi pare quasi divertito. Forse, invece di avere imparato la lezione ha scoperto un nuovo gioco: fare arrabbiare le donne di casa.

Mi avvicino, mi siedo sul tappeto accanto a lui e gli domando:

<<Mi spieghi perché ti diverti tanto a graffiare i mobili?>>,

<<Non lo faccio per dispetto!>>, mi risponde sicuro. <<Voglio solo far capire che abito qui e che mi trovo bene.>>

<<E lo devi per forza fare con gli artigli?>>.   <<Certo! E’ così che agiamo noi gatti. Il nostro è un comportamento istintivo con il quale marchiamo il territorio. E’ come se appendessimo un cartello con sopra scritto “Proprietà Privata. Vietato l’accesso”.

<<Quando mi vedi graffiare il divano, l’armadio o la corteccia di un albero in giardino, sto lasciando la mia firma ben visibile. Ma non solo. Deposito anche una traccia odorosa inconfondibile. Tra i cuscinetti carnosi delle zampe ho alcune ghiandole che lasciano il mio odore personale, troppo fine perché le persone possano percepirlo ma che per l’olfatto dei gatti equivale ad una carta d’identità. Quell’odore contiene informazioni per eventuali intrusi: quanti anni ho, di che sesso sono, se sono in salute oppure malato.>>

<<Però se ti metti a firmare troppo spesso i mobili di casa rischi di essere sgridato. Sicuro che non ci sia un modo per lasciarti “fare il gatto” e nello stesso tempo salvare l’arredamento?>>

<<Beh, potresti regalarmi un “grattatoio”. Si trova in tutti i negozi di animali ed è una specie di paletto, ricoperto di tessuto o corda robusta, che io posso graffiare a mio piacimento. Ma attenzione: non va posizionato dove capita altrimenti io non lo guarderò nemmeno. I graffi li deposito solo in posti particolari, ben visibili, dove il passaggio delle persone e degli altri gatti è maggiore. In questo modo ho la sicurezza che i miei segnali, visivi e odorosi, vengano notati. Il grattatoio perciò, lo devi mettere in questi punti strategici ad esempio nei pressi dell’ingresso o davanti alla porta della cucina.>>

<<D’accordo. Farò come dici. Ma dimmi un’altra cosa: è vero che voi gatti vi “fate le unghie” anche per fare ginnastica?>>

   <<Certo. Lasciando la firma con gli artigli, mi tengo anche in forma. I movimenti che faccio stirano e allungano i muscoli delle zampe e della schiena. Ed è una sorta di “manicure” perché coi graffi elimino lo strato superficiale degli artigli così da renderli sempre affilati.>>

 

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