LA PROCESSIONE

Bisogna partecipare a questo cammino di persone, malate e sane. Bisogna affrontare questi sguardi.Ci si sente veramente al limite dell’assurdo o … del Regno. Da sempre la Chiesa ama esprimere la sua fede con le processioni, che permettono di adorare Gesù nell’Eucarestia, di onorare la Vergine Maria o un Santo.Questa forma di preghiera popolare, vissuta nella gioia e nel fervore, rimane viva a Lourdes. Essa risponde alla richiesta della Vergine Maria: “Và a dire ai preti che si venga qui in processione e che si costruisca una cappella”

 LA PROCESSIONE EUCARISTICA

Si svolge ogni pomeriggio alle ore 17.00 (da fine marzo a fine ottobre). Un sacerdote, o un Vescovo, porta l’ostensorio, che presenta all’adorazione, lOstia consacrata. E’ la “Festa del Corpo e Sangue del Signore (il “Corpus Domini”) quotidiana, che si conclude con la benedizione del Santissimo Sacramento. Tutti sono riuniti nella Basilica San Pio Xo fin dall’inizio della celebrazione. Quelli che lo desiderano accompagnano il Santissimo Sacramento dalla Tenda dell’Adorazione fino alla Basilica sotterranea.

 LA PROCESSIONE “AUX FLAMBEAUX”

Tutte le sere (da fine marzo a fine ottobre), alle ore 21.15, la Processione con le candele (“flambeaux”) riunisce i pellegrini per la recita del Rosario. Migliaia di ceri accesi creano un’atmosfera di gioia e di festa. Con tutto il cuore i partecipanti cantano al Signore e alla Vergine Maria.

 ADORARE

L’adorazione del Santissimo Sacramento è possibile solo se si crede nella reale presenza eucaristica di Gesù nella grande Ostia consacrata, custodita nell’ostensorio. L’adorazione è una preghiera di lode, di riconoscenza e ringraziamento per la sua bontà, è una preghiera accessibile a tutti. Dimenticate i vostri fardelli o le vostre sicurezze, i vostri successi o le vostre delusioni; inginocchiati o seduti, rimanete alla sua presenza, fiduciosi e aperti al suo amore di Padre, Egli vi ascolta e vi parla.

 RICONCILIARSI

“Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori. Non c’indurre in tentazione, ma liberaci dal male” Quante volte si sente parlare delle difficoltà a vivere veramente la seconda parte del Padre nostro? Il  perdono è difficile: amare, perdonare, riprendere il cammino con quella stessa persona che ci ha traditi, feriti o ingannati. Il riconoscimento della nostra debolezza non è mai facile. Ma, una volta deposte le nostre fragilità e debolezze, Dio offre a ciascuno di noi una nuova meta. Dio ci chiede di fare il passo di affidargli i nostri pesi, i nostri peccati. La riconciliazione dona pace e tranquillità nella coscienza; spesso è accompagnata da un’intensa consolazione spirituale. Si può guarire anche dal peggiore dei mali. San Paolo perseguitava i cristiani; Dio ha fatto di lui l’apostolo del vangelo al mondo intero. Senza giudizio e senza critica, il sacerdote prolunga questo gesto di perdono di Gesù Cristo.

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