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![]() 14 e 15 Agosto 2004 il PAPA a Lourdes by tonyassante.com |
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Le foto
L'arrivo a Lourdes |
News da France 2 |
Le prime foto dal sito ufficiale |
Fonte http://www.korazym.org |
Fonte http://www.korazym.org |
Fonte http://www.korazym.org |
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News e Stampa
PAPA:
LOURDES, 'SENTO DI AVER RAGGIUNTO META DEL MIO PELLEGRINAGGIO'
14-AGO-04 17:57Lourdes, 14 ago. - (Adnkronos) - ''Inginocchiandomi qui, presso la grotta di Massabielle, sento con emozione di aver raggiunto la meta del mio pellegrinaggio. Questa grotta, dove apparve Maria, e' il cuore di Lourdes''. Sotto un sole cocente, davanti ad una una folla raccolta nella verde e immensa spianata 'La Prairie' del Santuario di Notre-Dame di Lourdes, Giovanni Paolo II, ha introdotto cosi' la recita del Rosario. Ritemprato dal riposo pomeridiano all''Accueil', il Papa aveva poco prima attraversato a bordo della 'papamobile' l'intera area sacra del Santuario, costeggiando il fiume Gave applaudito da migliaia di fedeli. Davanti alla Grotta, Giovanni Paolo II ha introdotto il rosario leggendo interamente il suo discorso. Stg/Ct/Adnkronos)
ore
04,45 Grazie al nostro inviato da Lourdes Mario Latella:
Cominciano ad arrivare malati e pellegrini in prateriabe coadiuvati
ed accolti dai responsabili di sevizio dell'hospitalitè NDL
ore
02,00 Grazie al nostro inviato da Lourdes Mario Latella:
Rendez vous dei responsabili di sevizio dell'hospitalitè NDL
per il servizio d'ordine in prateria
Ore
22,00 TelePace intervista il nostro inviato da Lourdes
Rocco Severino....
Il Papa Presiede la fiaccolata dalla terrazza
del quinto piano
dell'Accueill Notre Dame
Il Papa Presiede il rosario in cinque tappe
dalle piscine
alla basilica Santa Bernardette
ore
18,51 Grazie al nostro inviato da Lourdes Mario Latella:
Il PAPA lascia il Sagrato della Chiesa Santa Bernardette
per tornare nel suo alloggio
ANSA
14/08/2004 13:38 LOURDES
PAPA: LOURDES; A MARIA UNA ROSA D'ORO, DONO DA REGINA
LOURDES
- Una rosa d'oro alta circa 40 centimetri in regalo alla Vergine Maria, un dono
che anticamente i papi facevano alle regine cattoliche che andavano da loro in
udienza in Vaticano. Una usanza non piu' praticata da almeno 50 anni, ma che
Giovanni Paolo II ha voluto ripristinare per una ''regina'' molto particolare,
una ''regina'' a cui lui e' molto affezionato: Maria, e in particolare la
madonna di Lourdes. Come primo gesto simbolico del suo ''pellegrinaggio
apostolico'' in terra di Francia, Karol Wojtyla ha donato oggi nel corso della
preghiera dell'Angelus nella grotta di Massabielle del complesso del Santuario
mariano, la rosa d'oro, contenuta in una scrigno di legno bianco foderato di
raso. La rosa d'oro e' in realta' composta da un ramo con fiori e foglie. Il
gambo poggia su un piccolo vaso in argento, di circa 10 centimetri di altezza,
decorato con un piccolo stemma papale sempre in oro. Alla base del vaso c'e' una
scritta in latino, che spiega il perche' del dono: ''Giovanni Paolo II,
Pontefice Massimo, al santuario di Lourdes dedicato alla Vergine Maria nel 150mo
della definizione dogmatica della Immacolata Concezione diede in dono''. La rosa
e' stata realizzata da una famiglia di orefici romani, i Fratelli Tavani, ed e'
stata portata a Lourdes a bordo dell'aereo papale. E' stata mostrata in
anteprima ai giornalisti durante il volo dal direttore della sala stampa della
Santa Sede, Joaquin Navarro Valls. Quella di donare una rosa d'oro alle regine
cattoliche che si recavano in visita ai pontefici romani in Vaticano e'
un'antica usanza ormai caduta nel dimenticatoio. Risale agli anni Cinquanta
l'ultima volta che e' stata regalata una rosa d'oro, e a riceverla fu l'allora
granduchessa del Lussemburgo. (ANSA).
14/08/2004 13:38
Al
suo arrivo alla grotta il PAPA ha riservato il suo primo saluto agli ammalati
ANSA 14/08/2004
13:00 LOURDES - ''Sono con voi'' cari malati,
e con voi ''condivido un tempo della vita segnato dalla sofferenza fisica'' non
per questo ''meno fecondo''. E ''come un pellegrino presso la Vergine'', vorrei
''stringervi fra le mie braccia con affetto, uno dopo l'altro e dirvi quanto
sono vicino e solidale con voi''. Va ai malati il primo pensiero del papa nel
suo viaggio a Lourdes, nella grotta di Massabielle, dove ha recitato l'Angelus.
Un pensiero che e' stato letto dal card. Roger Etchegaray, per non affaticare
ulteriormente il pontefice appena reduce dal viaggio aereo.
Un saluto ai malati, ''che sempre piu' numerosi vengono in questo santuario, a
quanti li accompagnano, a coloro che se ne prendono cura e alle loro famiglie''.
''Vi domando - ha aggiunto il papa - di unirvi a me, durante questo
pellegrinaggio, per presentare a Dio, per intercessione della Vergine Maria,
tute le intenzioni della Chiesa e del mondo''.
''Cari fratelli e sorelle ammalati - ha concluso - vorrei stringervi fra le mie
braccia con affetto, uno dopo l'altro, e dirvi quanto sono vicino e solidale con
voi. Lo faccio spiritualmente, affidandovi all'amore materno della madre del
Signore, e chiedendo a Lei di ottenere per voi le benedizioni e le consolazioni
di suo figlio Gesu'''.
À
son arrivée à la grotte de Massabielle, le Saint-Père a adressé son premier
salut aux malades.
Arrivant à la grotte de
Massabielle, je souhaite adresser mon premier salut aux malades, qui viennent
toujours plus nombreux dans ce sanctuaire, à ceux qui les accompagnent, à ceux
qui les soignent et à leurs familles.
Je suis avec vous, chers frères et soeurs, comme un pèlerin auprès de la
Vierge ; je fais miennes vos prières et vos espérances ; je partage
avec vous un temps de vie marqué par la souffrance physique, mais non pour
autant moins fécond dans le dessein admirable de Dieu. Avec vous, je prie pour
ceux qui se sont confiés à notre prière.
Pour mon ministère apostolique, j’ai toujours eu une grande confiance dans
l’offrande, dans la prière et dans le sacrifice de ceux qui souffrent. Je
vous demande de vous unir à moi au cours de ce pèlerinage, pour présenter à
Dieu, par l’intercession de la Vierge Marie, toutes les intentions de l’Église
et du monde.
Chers frères et soeurs malades, je voudrais vous serrer dans mes bras, l’un
après l’autre, de manière affectueuse et vous dire combien je suis
proche de vous et solidaire de vous. Je le fais spirituellement, vous confiant
à l’amour maternel de la Mère du Seigneur et lui demandant de vous obtenir
les bénédictions et les consolations de son Fils Jésus.
ore
12,51 Grazie al nostro inviato da Lourdes Mario Latella:
Il rettore del Santuario NDL ha consegnato l'acqua della grotta al PAPA
ora sta iniziando con L'ANGELUS
ore
12,47 Grazie al nostro inviato da Lourdes Mario Latella:
Il PAPA arriva alla GROTTA, aiutato a scendere dalla Papamobile e fatto sistemare su una sedia. Accolto dal vescovo di LOURDES per L'angelus. Grande emozione tra i barellieri e i presenti..
ore
12,30 Grazie al nostro inviato da Lourdes Mario Latella:
Il PAPA arriva alle 12,42 al SANTUARIO per l'Angelus alla GROTTA poi si ritirerà nella sua stanza al 5° piano dell'Accueill Notre Dame, dove resterà fino al pomeriggio -
il tutto in diretta su TELEPACE
Il
Papa e' giunto a Lourdes, accolto dal presidente Chirac
Benedico
il Signor per essere di nuovo qui'
(ANSA) - TARBES, 14 AGO - Giovanni Paolo II e' stato accolto dal presidente
francese Chirac all'aeroporto di Tarbes-Lourdes-Pyrenees. 'Benedico il Signore
che mi permette di fare ritorno ancora una volta in questa amata terra di
Francia'', ha detto il Papa nel suo messaggio di saluto a Chirac. Sono in
migliaia, fra pellegrini, turisti e malati, ad aver atteso il passaggio dell'
automobile di Giovanni Paolo II in viaggio dall' aeroporto di Tarbes alla
cittadina di Lourdes. /writer
14/08/2004 12:08
Discorso
del PAPA al suo arrivo a Lourdes
Allocution
du pape Jean-Paul II à son arrivée en France, en réponse au discours d’accueil
du président de la République, le samedi 14 août 2004.
Monsieur le président,
Chers frères dans l’épiscopat,
Mesdames et messieurs les responsables de la société qui êtes venus ici,
Je bénis le Seigneur qui me permet de revenir encore une fois sur cette terre
bien-aimée de France et de vous adresser à tous mes souhaits de grâce et de
paix. La raison de ma venue est la célébration du cent cinquantième
anniversaire de la définition du dogme de l’Immaculée Conception de la
Bienheureuse Vierge Marie.
Par une démarche personnelle, je désire donc m’unir aux millions de pèlerins
qui, de toutes les parties du monde, convergent chaque année à Lourdes, pour
confier à la Mère du Seigneur les intentions qu’ils portent dans leur coeur
et pour demander son aide et son intercession.
Me rendant vers ce lieu béni, je désire dès à présent adresser à Votre
Excellence, monsieur le Président, mon salut cordial, ainsi qu’aux fils et
aux filles de votre noble pays qui célèbre en ces jours le soixantième
anniversaire du « débarquement de Provence ». Je souhaite que ces célébrations
favorisent la concorde entre les peuples et participent au renouvellement de
leur engagement commun dans la recherche et la construction de la paix.
Je me souviens avec joie de mes précédentes visites en France et je profite
aussi volontiers de cette occasion pour rendre hommage au grand patrimoine de
culture et de foi qui en a marqué l’histoire. Je ne peux oublier, en effet,
les grands saints de votre terre, les maîtres illustres de la pensée chrétienne,
les écoles de spiritualité, les nombreux missionnaires qui ont quitté leur
patrie pour annoncer au monde le Christ Seigneur. Et je me tourne avec confiance
vers la communauté chrétienne d’aujourd’hui, qui accueille avec générosité
l’invitation à animer notre temps avec la sagesse et l’espérance qui
viennent de l’Évangile.
3. Dans le respect des responsabilités et des compétences de chacun, l’Église
catholique désire offrir à la société sa contribution spécifique en vue de
l’édification d’un monde dans lequel les grands idéaux de liberté, d’égalité,
de fraternité puissent constituer la base de la vie sociale, dans la recherche
et la promotion incessante du bien commun.
Je confie ces voeux à l’intercession de la jeune Bernadette Soubirous, humble
fille du pays de Bigorre, et j’implore sur tout le pays, par l’intercession
maternelle de la Vierge Marie, les Bénédictions de Dieu, gage d’un présent
et d’un avenir de prospérité et de paix.
DISCORSO
DI BENVENUTO DI JACQUES CHIRAC
Allocution de bienvenue de
Jacques Chirac, président de la République, à l’occasion de la venue du
pape Jean-Paul II, le samedi 14 août 2004.
Très Saint-Père, C’est pour moi un plaisir et un honneur de vous accueillir et de vous souhaiter la bienvenue à Tarbes aujourd’hui. La France se réjouit de Vous recevoir une nouvelle fois à l’occasion de ce pèlerinage à Lourdes, le second après celui que vous aviez effectué en 1983.
Sept fois déjà, Très Saint Père, Vous êtes venu dans notre pays, vieille terre de chrétienté, en particulier pour ces Journées mondiales de la jeunesse qui, en août 1997, réunirent à Paris plus d’un million de jeunes. Les Françaises et les Français en gardent un puissant souvenir.
L’an dernier, Vous avez fêté à Rome la vingt-cinquième année de votre pontificat, entouré de celles et de ceux qui s’étaient déplacés de tous les continents pour vous témoigner leur admiration, leur affection et les vœux qu’ils forment à votre intention.
Cette année, Vous avez choisi de revenir à Lourdes, où s’incarne le souvenir d’une sainte française, Bernadette Soubirous, femme de cœur et de foi qui a donné de l’espoir aux plus démunis, source de réconfort et d’inspiration pour les catholiques du monde entier.
Chacun mesure la portée de votre venue en ces lieux exceptionnels où s’expriment tant de courage, de dévouement et de solidarité.
Pèlerin parmi les pèlerins, votre présence, votre sollicitude, votre exemple raviveront la ferveur de toutes celles et de tous ceux qui, souvent dans la souffrance et dans la maladie, viennent prier à Lourdes, ce haut lieu de foi et d’espérance.
Demain, vous célébrerez l’Eucharistie qui, en ce lieu et en ce jour consacré à la Vierge Marie, prendra une résonance toute particulière.
Car, par delà les croyances et les convictions de chacun, une conscience universelle se fait jour peu à peu. Trop lentement sans doute, mais inexorablement pouvons-nous l’espérer, les peuples, les Nations, les Etats reconnaissent que la sauvegarde du plus faible, du plus fragile, du plus démuni constitue un devoir, un impératif moral qui transcende les frontières.
La France et le Saint-Siège se rejoignent dans ce combat pour un monde qui place l’homme au cœur de tout projet.
Un combat pour la paix, pour que les relations entre les Etats soient soumises à la loi, récusant la politique du fait accompli, prônant le dialogue des cultures comme antidote à la violence et au rejet de l’autre.
Un combat pour la liberté, la reconnaissance de l’égale dignité de tous, femmes et hommes, le refus de toutes les formes de discrimination, d’oppression de racisme et de haine, particulièrement urgent devant la montée du fanatisme et de l’intolérance.
Un combat pour la solidarité, la justice et le progrès social, pour que cessent les scandales de la pauvreté de masse, de l’analphabétisme ou de la faim alors que jamais le monde n’a été aussi riche.
Un combat pour la nature, que l’homme a reçue en partage, qu’il doit traiter avec respect et précaution s’il veut assurer son avenir et celui des générations futures.
L’idéal qui nous anime est celui d’une humanité unie autour de valeurs universelles, et capable par là même de respecter et célébrer la diversité de ses histoires et de ses cultures ; d’une humanité d’autant plus assurée dans sa quête de connaissance et de progrès qu’elle se soumet à l’éthique de responsabilité et à l’exigence de solidarité.
L’inlassable pèlerin que vous êtes incarne ces combats, comme il incarne l’audace, le courage et cette force qui fait de vous, Très Saint Père, un pasteur universel et un homme de paix.
Puisse votre séjour sur la terre de France apporter sérénité et espérance à celles et à ceux qui vous écoutent et qui vous suivent.
14/08/2004
11:00 - Il
PAPA PELLEGRINO A LOURDES, PREGHERA' INSIEME AI MALATI
LOURDES - L'aereo di papa Giovanni Paolo II e' atterrato alle 11.00 all'aeroporto di Tarbes-Lourdes-Pyrenees per il pellegrinaggio per il 150/o anniversario della promulgazione del dogma dell'Immacolata Concezione. L'aereo papale, un Airbus A 321 dell'Alitalia, battezzato ''Piazza Maggiore Bologna', e' decollato dall'aeroporto militare di Ciampino alle 9:22.Giovanni Paolo II e' giunto allo scalo di Ciampino pochi minuti prima delle nove a bordo di una monovulume nera, scortata da due auto della sicurezza vaticana, entrata nell'aerea militare denominata ''Remoca'' (Reparto movimento carichi dell'aeronautica militare).La vettura si e' quindi fermata vicino all'aereo. Qui il Papa e' sceso ed e' stato fatto accomodare su una poltroncina bianca, dove si e' soffermato qualche minuto ricevendo i saluti, tra gli altri, del sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta, del prefetto di Roma Achille Serra, e del cardinale vicario di Roma Camillo Ruini. Alle 9 il Pontefice e' quindi salito a bordo del velivolo con un apposito elevatore meccanico, messo a disposizione dalla societa' Aeroporti di Roma.Giovanni Paolo II raggiungera' il santuario francese ai piedi dei Pirenei, per quello che sara' un vero e proprio ''pellegrinaggio apostolico'', anche se negli annali del pontificato figurera' come un normale viaggio all'estero, il numero 104 in piu' di 25 anni. L'anziano pontefice sara' un ''malato tra i malati'': da anni sofferente per una forma parkinsoniana, Wojtyla a Lourdes alloggera' presso la residenza Accueil Notre-Dame, uno dei due centri per l'ospitalita' dei pellegrini infermi, e come tutti i fedeli che si recano al santuario mariano, circa sei milioni ogni anno, effettuera' il ''gesto simbolico di bere l'acqua della sorgente'', la recita del Rosario, la partecipazione, dal terrazzo della sua residenza, alla tradizionale processione aux flambeaux, e ''la preghiera personale, silenziosa, davanti alla grotta''. Il Papa raggiungera' poi in auto la Grotta di Massabielle per raccogliersi davanti alla Statua dell'Immacolata Concezione e guidare la preghiera dell'Angelus. Il programma di domani, domenica, si aprira' con il secondo momento forte del viaggio, la celebrazione Eucaristica con la recita dell'Angelus Domini, presieduta da Giovanni Paolo II sulla Prairie del Santuario, la grande spianata erbosa di fronte alla Grotta sulle rive del Gave. Il ritorno a Roma e' previsto per la serata di domani.14/08/2004 11:00
14/08/2004
09:45 - Messaggio
a Ciampi, Italia tuteli chi e' malato
(ANSA) -ROMA, 14 AGO- Il Papa e' in volo per Lourdes per il pellegrinaggio per
il 150esimo anniversario della promulgazione del dogma dell'Immacolata
Concezione. Mentre si accinge 'ad incontrare pellegrini e specialmente malati
che da tutto il mondo accorrono' a Lourdes, in un messaggio di saluto al
presidente Ciampi, Giovanni Paolo II ha chiesto alla 'cara Italia' di continuare
a 'tutelare con impegno coloro che si trovano in precarie situazioni di salute'.
Il Papa concludera' domani il suo 104mo viaggio. /writer
14/08/2004 09:45
ANSA
14/08/2004 09:25 LOURDES - Papa Giovanni Paolo
II e' in volo per Lourdes, in occasione del pellegrinaggio per il 150/o
anniversario della promulgazione del dogma dell'Immacolata Concezione. L'aereo
papale, un Airbus A 321 dell'Alitalia, battezzato ''Piazza Maggiore Bologna', e'
decollato dall'aeroporto militare di Ciampino alle 9:22. L'arrivo dell'aereo del
Pontefice all'aeroporto di Tarbes (Francia) e' previsto dopo circa due ore di
volo. Giovanni Paolo II e' giunto allo scalo di Ciampino pochi minuti prima
delle nove a bordo di una monovulume nera, scortata da due auto della sicurezza
vaticana, entrata nell'aerea militare denominata ''Remoca'' (Reparto movimento
carichi dell'aeronautica militare). La vettura si e' quindi fermata vicino
all'aereo. Qui il Papa e' sceso ed e' stato fatto accomodare su una poltroncina
bianca, dove si e' soffermato qualche minuto ricevendo i saluti, tra gli altri,
del sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta, del prefetto di
Roma Achille Serra, e del cardinale vicario di Roma Camillo Ruini. Alle 9 il
Pontefice e' quindi salito a bordo del velivolo con un apposito elevatore
meccanico, messo a disposizione dalla societa' Aeroporti di Roma. Giovanni Paolo
II raggiungera' il santuario francese ai piedi dei Pirenei, per quello che sara'
un vero e proprio ''pellegrinaggio apostolico'', anche se negli annali del
pontificato figurera' come un normale viaggio all'estero, il numero 104 in piu'
di 25 anni. L'anziano pontefice sara' un ''malato tra i malati'': da anni
sofferente per una forma parkinsoniana, Wojtyla a Lourdes alloggera' presso la
residenza Accueil Notre-Dame, uno dei due centri per l'ospitalita' dei
pellegrini infermi, e come tutti i fedeli che si recano al santuario mariano,
circa sei milioni ogni anno, effettuera' il ''gesto simbolico di bere l'acqua
della sorgente'', la recita del Rosario, la partecipazione, dal terrazzo della
sua residenza, alla tradizionale processione aux flambeaux, e ''la preghiera
personale, silenziosa, davanti alla grotta''. Il Papa raggiungera' poi in auto
la Grotta di Massabielle per raccogliersi davanti alla Statua dell'Immacolata
Concezione e guidare la preghiera dell'Angelus. Il programma di domani,
domenica, si aprira' con il secondo momento forte del viaggio, la celebrazione
Eucaristica con la recita dell'Angelus Domini, presieduta da Giovanni Paolo II
sulla Prairie del Santuario, la grande spianata erbosa di fronte alla Grotta
sulle rive del Gave. Il ritorno a Roma e' previsto per la serata di domani.14/08/2004
09:25
Rai news 24 Lourdes, 14 agosto 2004
Inizia oggi il viaggio del Papa a Lourdes. Gli organizzatori calcolano che saranno circa 300 mila coloro che, nei due giorni di visita, provenienti da tutta Europa, seguiranno la visita spirituale di Giovanni Paolo II. Strettissime le misure di sicurezza predisposte dalle forze dell'ordine d'Oltralpe, circa 3 mila tra poliziotti e gendarmi che si preparano a trascorrere un ferragosto di intenso lavoro.
Tutto è pronto: le 300.000
ostie da impartire ai fedeli, i 1.200 cibori dove conservarle, il vino bianco
Bordeaux. Fervono i preparativi dei sagrestani di Lourdes per la messa che
celebrerà domani papa Giovanni Paolo II. Quel giorno, i preziosi assistenti
della Chiesa dovranno essere operativi addirittura dalle tre del mattino, perchè
tutto sia pronto all'arrivo delle ispezioni degli addetti alla sicurezza.
Lourdes è stata letteralmente presa d'assalto dai pellegrini per la visita del
Papa nel santuario dove apparve la Madonna alla piccola Bernadette Soubirou nel
1858. Le strutture ricettive della cittadina, ma anche nei dintorni, registrano
il tutto esaurito da giorni. Strettissime le misure di sicurezza predisposte
dalle forze dell'ordine d'Oltralpe. Quasi 3 mila tra poliziotti e gendarmi si
preparano a trascorrere un ferragosto di superlavoro.
Rai
news 24 Lourdes, 14 agosto 2004
Una grande
folla, assiepata lungo tutti i quattro chilometri di trada che dall'aeroporto di
Tarbes porta al santuario di Lourdes, ha accolto Giovanni Paolo II. Al passaggio
della papamobile blindata, guardata dall'alto da un elicottero militare,
esplodeva l'entusiasmo. Chi salutava, chi teneva in alto medagliette, chi
sventolava bandiere bianche e gialle, i colori del Vaticano, chi si faceva il
segno della croce. Nella cittadina dei Pirenei che conta 15 mila abitanti sono
arrivati circa 300 mila pellegrini, secondo le stime degli organizzatori della
diocesi, tanto che le strutture ricettive della zona di Tarbes registrerebbero
il tutto esaurito. Nelle strade attorno al santuario i fedeli sono accalcati
attorno alle transenne e ai varchi predisposti dalla gendarmeria per i controlli
anti terrorismo. Le misure di sicurezza sono imponenti.
In ginocchio alla grotta di Masabielle
Il primo atto devozionale del suo pellegrinaggio a Lourdes il Papa lo compie
alla grotta di Masabielle, dove la piccola Bernadette vide la Madonna e
ricevette il messaggio di convertire il mondo. E' un Wojtyla stanchissimo e
debole quello che arriva nel santuario mariano più famoso del mondo. Aiutato
dal segretario personale monsignor Stanislao e da monsignor Renato Boccardo,
l'anziano pontefice viene condotto davanti alla statua della Vergine e aiutato a
sistemarsi su un inginocchiatoio. Ma la debolezza è tale da fargli quasi
perdere l'equilibrio.
Ma non legge il discorso
Il programma ufficiale prevedeva un discorso brevissimo da rivolgersi ai malati.
Ma anche in questo caso lo stato di salute non glielo ha consentito. Il Papa è
rimasto muto in preghiera, col capo chino, gli occhi chiusi. Al suo posto è
stato il cardinale Roger Etchegaray a leggere. Il breve testo conteneva un
saluto a tutti coloro che soffrono assicurando preghiere e una benedizione
speciale."Sono con voi" cari malati, e con voi "condivido un
tempo della vita segnato dalla sofferenza fisica" non per questo "meno
fecondo". E "come un pellegrino presso la Vergine", vorrei
"stringervi fra le mie braccia con affetto, uno dopo l'altro e dirvi quanto
sono vicino e solidale con voi". Ai malati Wojtyla dice che condivide con
loro "un tempo della vita segnato dalla sofferenza fisica, ma non per
questo meno fecondo nel disegno mirabile di Dio".
La rosa d'oro
Come vuole la tradizione il pontefice ha poi donato al vescovo di Lourdes la rosa
d'oro in onore dell'Immacolata Concezione di cui quest'anno ricorre il
150esimo anniversario della proclamazione del dogma. In passato la rosa
d'oro era donata dai pontefici alle regine, poi l'usanza si è tramutata ed
ora il prezioso oggetto viene offerto dal Papa a Maria. Proprio come aveva già
avuto modo di fare nel 1983, nel corso della sua prima visita a Lourdes,
Giovanni Paolo II ha portato con sè una rosa d'oro alta 30 centimetri,
finemente cesellata, contenuta in un vaso d'argento, opera di un orafo romano.
Davanti a Chirac rivendica il ruolo della Chiesa
Il papa, al suo arrivo in terra di Francia, davanti a Chirac rivendica per la
Chiesa un ruolo specifico nella società francese. "Nel rispetto delle
responsabilità e delle competenze di ciascuno, la Chiesa cattolica desidera
offrire un suo specifico contributo nell'edificazione di un mondo in cui i
grandi ideali di libertà, di uguaglianza e di fraternità possano costituire la
base del vivere sociale, nella ricerca e nella promozione instancabile del bene
comune".
Nessun accenno diretto alle polemiche sulle mancate radici cristiane nella
costituzione europea e alla recente legge sulla laicità, ma Wojtyla, non appena
sceso dall'aereo che lo ha condotto a Lourdes per la seconda volta, nel discorso
di benvenuto non esita a rivolgersi alle autorità d'Oltralpe per difendere
l'azione della Chiesa in campo sociale e politico. Nel breve testo pronunciato
in francese, trova spazio un altro grande tema: quello della pace nel mondo.
Per la seconda volta sul luogo di apparizione della Madonna
La
repubblica 14 AGOSTO 2004
Il
Pontefice a Lourdes in occasione del 150esimo anniversario della
promulgazione del dogma dell'Immacolata Concezione
Il Papa è arrivato in Francia
Lo accoglie Jacques Chirac
"La Chiesa vuole contribuire a far crescere una società
sugli ideali di libertà, fraternità, uguaglianza"
PARIGI - "La Chiesa vuole contribuire a far crescere una società basata sugli ideali di libertà, fraternità, uguaglianza". Lo ha detto il Papa al presidente francese Jacques Chirac, che ha accolto il Pontefice al suo arrivo all'aeroporto dei Pirenei di Tarbes. E' la settima volta che il Pontefice tocca il suolo francese. E questa è la sua seconda visita a Lourdes dove inizia oggi la sua visita al santuario mariano in occasione del pellegrinaggio per il 150esimo anniversario della promulgazione del dogma dell'Immacolata Concezione. L'anziano Pontefice, arrivato all'aeroporto di Tarbes con un Airbus A 321 dell'Alitalia partito stamane da Ciampino, è apparso in forma discreta dopo il viaggio anche se con una voce a tratti affaticata. E' sceso con un particolare montacarichi ed è stato portato in poltrona su una pedana mobile. Durante il volo, Giovanni Paolo II ha indirizzato un messaggio a Carlo Azeglio Ciampi assicurando che a Lourdes invocherà "copiosi doni celesti sulla cara Italia, affinchè continui a tutelare con impegno coloro che si trovano in precarie condizioni di salute". "Benedico il Signore che mi permette di fare ritorno ancora una volta in questa amata terra di Francia", ha detto appena sceso dall'aereo. Porgendo il suo saluto "a tutti i figli e le figlie di questo nobile Paese", il Papa ha ricordato che "proprio in questi giorni ricorre il 60esimo anniversario dello sbarco in Provenza e si è augurato che "tali celebrazioni favoriscano la concordia tra i popoli e servano a rinnovare l'impegno comune nella ricerca e nella costruzione della pace". "Intendo unirmi con intimo trasporto - ha affermato ancora il Papa - ai milioni di pellegrini che da ogni parte del mondo giungono ogni anno a Lourdes, per affidare alla Madre del Signore le intenzioni che portano nel cuore e chiedere il suo aiuto e la sua intercessione". Così, nel ricordo delle sei precedenti visite in Francia, Wojtyla ha colto "volentieri" anche questa occasione per "rendere omaggio al grande patrimonio di cultura e di fede che ne ha segnato la storia". Jacques Chirac, accanto alla moglie Bernadette Chodron de Courcel in tailler bianco con bordi blu, ha salutato il Papa dicendogli che "la Francia è felice di accoglierla per questo suo secondo pellegrinaggio a Lourdes che - ha aggiunto - è un luogo di fede e di speranza, qualunque siano le convinzioni di ciascuno" Nel suo saluto il presidente ha poi esaltato l'impegno del Papa "per il dialogo e la pace fra popoli e culture diverse" esprimendo una ferma condanna di "ogni discriminazione etnica o religiosa" e associandosi a nome del suo Paese all'impegno del Papa, "Pastore universale", a favore di un'umanità rinnovata. Dopo lo scambio di saluti con il capo dello stato francese, il Papa ha percorso con l'auto panoramica il centro della piccola cittadina pirenaica, tra gli applausi e le acclamazioni dei numerosi fedeli presenti lungo le vie, e ha raggiunto Lourdes e la Grotta di Massabielle per il primo impegno della giornata al santuario francese. Davanti alla Grotta, ai piedi della Madonna che apparve a Santa Bernardette Soubirous, Papa Wojtyla ha cercato di inginocchiarsi, ma dopo un breve attimo di cedimento, i suoi assistenti lo hanno aiutato a sistemarsi nella sua poltrona trasportabile. Il Rettore del Santuario, padre Raymond Zambelli, ha consegnato poi a Giovanni Paolo II l'acqua della sorgente. Il pontefice ha accennato per un attimo un moto di sofferenza fisica. Non ha letto, come avrebbe voluto, il saluto indirizzato ai malati, pronunciato al suo posto da Jacques Perrier, vescovo di Lourdes e Tarbes: "Desidero rivolgere il mio primo saluto ai malati -ha letto Perrier- che sempre più numerosi vengono in questo santuario. Sono con voi come un pellegrino presso la Vergine, faccio mie le vostre preghiere e le vostre speranze; condivido con voi un tempo della visita segnato dalla sofferenza fisica, ma non per questo meno fecondo nel disegno mirabile di Dio". Un Papa, dunque, 'malato tra malati', che proprio davanti alla Grotta ha manifestato un momento di apparente sofferenza. A terminare la preghiera dell'Angelus, però, è stato lui stesso. Al termine, Giovanni Paolo II si è soffermato per qualche istante in preghiera silenziosa davanti alla Grotta. Per ora è moderato l'afflusso dei pellegrini, dove si attendono dalle 3 alle 400.000 presenze in occasione della visita papale. Sono mobilitati 290 pompieri e 60 veicoli, 60 persone tra medici e infermieri e 400 soccorritori. Non si temono invece incidenti: "In generale, gli assembramenti religiosi non generano incidenti violenti. La folla - chiarisce un ufficiale dei pompieri - costituita per gran parte da persone anziane ma anche da giovani scout disciplinati, è pacifica".
Il programma del Papa proseguirà nel pomeriggio con la recita del rosario e stasera con un breve saluto ai partecipanti alla processione notturna e moltissimi veglieranno tutta la notte in attesa della messa di domani, alle 10, sulla spianata che si estende su un lato del santuario.
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