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Il Nuovo

10/06/2003

Eros spodesta Baglioni Poteva essere un testa a testa tra i due artisti romani, ma Ramazzotti è volato dritto al numero uno della classifica degli album più venduti. Ed è in testa anche con il singolo Un'emozione per sempre. MILANO - Eros Ramazzotti spodesta Claudio Baglioni piazzandosi in vetta alla classifica degli album più venduti. Poteva essere un testa a testa quello tra i due artisti romani, ma Eros è volato dritto al numero uno. Non contento del primato, il cantautore ha conquistato anche la classifica dei singoli (da sei settimane consecutive è al primo posto del Music Control) e quella dei brani più trasmessi in radio con Un'emozione per sempre. Merito del nuovo album, 9, pubblicato lo scorso 30 maggio, che in soli sette giorni ha venduto duecentocinquantamila copie. Baglioni scivola quindi in seconda posizione, seguito dai Nomadi e dalla new entry Cicciput di Elio e le Storie Tese. Nella top ten da segnalare anche il debutto di Irene Grandi, che con Prima di partire si piazza subito all'ottavo posto, e la forte ascesa degli Evanescence che con Fallen.

10/06/2003

Appuntamento per il 27 giugno sempre al Franchi E ORA TOCCA A CLAUDIO TUTTO IL PRATO PER PALCO Il prossimo appuntamento al Franchi è il concerto di Claudio Baglioni, venerdì 27 giugno. Un concerto ambizioso, che utilizzerà il Franchi in maniera inedita: tutto il campo da gioco, infatti, farà da palcoscenico; il pubblico sarà seduto sugli spalti tutt´intorno, come in una partita di calcio, il che significa oltre 40 mila persone. Riuscirà il Claudio nazionale a metterle insieme tutte? Lo show avrà nel coinvolgimento e nell´improvvisazione due tra i principali elementi di vitalità e forza: ogni sera, porterà al centro della scena fino a mille artisti, tra band, orchestra, performers, ballerini, atleti e artisti di strada scelti nelle città toccate dal breve tour. Un vero e proprio cantiere d´arte a cielo aperto, un work in progress destinato a trasformarsi e crescere di sera in sera. Intanto, è stata diffusa anche la notizia di un concerto di Vasco Rossi, sempre al Franchi, il 13 settembre ma il ritorno del Blasco a Firenze non è ancora confermato.

10/06/2003


Per gli scolari Claudio Baglioni firma Occhio alla strada 


Strada facendo vedrai che non sarai da solo Firmato Claudio Baglioni. Questa la frase riprodotta sui diplomi che 200 alunni hanno ricevuto nella manifestazione conclusiva del progetto di educazione stradale promosso dalla scuola elementare di via F.lli Cervi con la Polizia municipale di Macerata. Il cantautore romano, sollecitato dall’insegnante Caterina Matè, legata a Baglioni da amicizia di vecchia data, ha accettato di firmare il manifesto con cui è stata propagandata l’iniziativa e ha acconsentito volentieri alla proposta di riportare la sua testimonianza nei diplomi consegnanti ai bambini che hanno frequentato il corso “Occhio alla strada". Nel corso dell?iniziativa una giornata è stata dedicata al concorso di disegno Occhio alla strada vinto da Maria Melchorri della III B: la sua opera è stata riportata nel materiale pubblicitario del progetto. 

Martedi 10 Giugno 2003


Arriva Baglioni, incontro con quel «piccolo grande amore»


E' romano, ma con Milano, Claudio Baglioni ha da sempre un rapporto speciale. «E' la città del confronto, della sfida, fin da quando arrivai per il mio primo provino che ero ancora minorenne». E la sfida di oggi si chiama «Faccia a Faccia», ovvero un incontro ravvicinato con i lettori organizzato da ViviMilano nella Sala Montanelli di via Solferino. Baglioni si confronterà con il pubblico lunedì 16 (alla vigilia dell’atteso concerto di San Siro, il 18): potrete partecipare seguendo le istruzioni pubblicate su ViviMilano che questa settimana, eccezionalmente, sarà in edicola con il Corriere non domani, ma giovedì, a causa dello sciopero dei giornalisti. Baglioni è diventato un po’ milanese, ha vissuto per oltre due mesi all'Hotel Diana di Porta Venezia per registrare il nuovo album. E la città gli ha ispirato una sensazione speciale, che lui definisce «nostalgia del futuro». Di che cosa si tratta? «In qualsiasi momento in cui si vive il passato - e lo si vive in questo presente - c'è una voglia di futuro senza la quale niente esisterebbe». Timido per natura, quando si trova costretto al confronto verbale vende cara la pelle: «Faccio grande fatica a creare quel che creo, ma poi lo difendo, anche se preferirei non ce ne fosse bisogno». Il suo processo creativo è sempre lungo, faticoso e doloroso. «Io non sono affatto inseguito dall'ispirazione, come certi miei fortunati colleghi - confida - anzi, sono io che devo inseguirla». Nel suo nuovo album, «Sono io», l’artista sembra aver ritrovato le certezze delle origini, quelle di «Poster», «Sabato pomeriggio» e «Piccolo grande amore», mediate però attraverso un linguaggio poetico e musicale molto più sofisticato. Che non gli ha impedito di creare canzoni orecchiabili e peculiari, capaci di entrare sotto la pelle nonostante i giochi di parole a volte ermetici o paradossali. Un gran bel ritorno, dunque, di cui avremo la possibilità di parlare direttamente con lui lunedì prossimo. 

Mario Luzzatto Fegiz

Il corriere Adriatico 

10/06/2003


"A tempo di musica", il libro di Claudio 


ANCONA - Cinque anni sulla strada "A tempo di musica", con oltre trecento immagini inedite di un Claudio Baglioni, musicista e uomo, pubblico e privato. Dal tour dei record ("Da me a te", 1998) negli stadi di Roma, Milano, Napoli e Palermo, alla dimensione onirica e fantastica de "Il viaggio" (il cosiddetto "tour blu", in cinquanta tra i più importanti palasport italiani -1999); dalla magia delle notti "unplugged" nei luoghi d'arte più ricchi di storia del nostro Paese ("Sogno di una notte di note", 2000), al fascino del rigore minimalista dei soli pianoforte e voce, nei principali teatri italiani ("Incanto, tra pianoforte e voce", 2001-2002); fino ad alcuni scatti rubati durante la lavorazione di "Sono io, l'uomo della storia accanto", l'ultimo album di inediti di Claudio Baglioni,uscito lo scorso 23 maggio. 

Una storia per immagini (cucita insieme da un viaggio-simbolo a bordo di un'auto-mito: la storica jaguar jx3p) raccontata dallo stesso Baglioni, fotografata da Alessandro Dobici e curata da Guido Tognetti, raccolta in un volume (152 pagine, 15 euro) edito da Cosa Edizioni e distribuito da 2EFFE, che sarà disponibile, esclusivamente, presso lo stadio di Ancona, prima nazionale del tour 2003 organizzato dall'Amministrazione Comunale in collaborazione con Capitanicoraggiosi ed Anno Zero e durante le altre date(Milano 19/6; Padova 23/6; Firenze 27/6; Roma 1/7; Napoli 5/7; Catania 12/7) o su Internet, al sito www.claudiobaglioni.it 

Corriere Adriatico

Lunedi 9 Giugno

Sono proseguiti anche ieri i lavori per allestire lo show di Baglioni
Sarà uno stadio arancione
Inizia a prendere corpo il megapalco dove si esibirà il cantautore

ANCONA - Prosegue anche di domenica il lavoro per allestire il mega spettacolo di Claudio Baglioni. Una puntata unica che si ripeterà per altre sette volte in altrettante "prime". E' così che il cantautore romano, con la regia di Pepi Morgia e coadiuvato dal coreografo Luca Tomassini, ha immaginato questo rientro per il suo pubblico: grandi spazi dove allestire una scenografia maestosa, ma al contempo semplice, d'impatto, ma fruibile. Soprattutto di valore artistico visto il coinvolgimento delle Accademie di Belle Arti (per le Marche, quella di Macerata). Poche le notizie che trapelano dagli interessati. Parole centellinate, sguardi vaghi anche se accompagnati da sorrisi.

Lo stadio Del Conero è ormai un cantiere. Oltre 100 tra tecnici e maestranze sono all'opera per allestire un megapalco da 2.000 metri quadrati. Per il concerto saranno accesi 500 punti luce e saranno in funzione 100 casse acustiche. Numeri che danno già l'idea di quello che sarà l'evento di quest'estate. Per Baglioni sicuramente è una nuova sfida dopo l'esperienza nei teatri. E ad accompagnare questa avventura anche un nuovo Cd che ha già conquistato la testa delle classifiche.

Un'altra particolarità sarà data dal colore predominante sia sul palco che sugli spalti: l'arancione. Baglioni è legato a questa "cabala" cromatica che è andata dal rosso al giallo al blu. Ora è la volta dell'arancione, colore predominante della copertina dell'album e colore che i suoi fans hanno da subito adottato lanciando, anche attraverso il nostro giornale, l'invito a tutti coloro che si recheranno alla stadio ad avere con sè un elemento arancione. Se la richiesta avrà successo è sicuro il grandioso effetto visivo che ne verrà fuori. E conoscendo l'affetto con il quale i fedelissimi di Claudio lo seguono è da giurarci che lo stadio Del Conero si vestirà interamente di arancio. E' anche questa la forza del musicista che proprio dalle Marche, nel lontano 1971, ha iniziato i suoi primi passi.

STEFANO FABRIZI

ADNKRONOS

Domenica 8 Giugno

SUL PALCO DELLO STADIO DEL CONERO DI ANCONA BAGLIONI PROVA NELLO STADIO IL TOUR

PER L'APPRONTAMENTO DELLA STRUTTURA SONO INTERVENUTI OLTRE 100 ALLESTITORI LOCALI IMPEGNATI PER 15 GIORNI

 

Primi 'passi' di Claudio Baglioni sul palco dello stadio Del Conero di Ancona, teatro del concerto che sabato 14 giugno dara' il via al suo nuovo tour. Un palco da 'mille e una notte', che permettera' all'autore di 'Sono io, l'uomo della storia accanto' ed alla sua band di esprimere tutta la sua forza musicale. Quasi 2.000 metri quadrati di estensione daranno la possibilita' ai molti artisti selezionati per l'evento di animare lo show live del cantautore romano, in cui si ritrovera' il meglio del suo intramontabile repertorio e si assaporeranno alcuni passaggi del suo nuovo album. Posizionato al centro del terreno verde dello stadio Del Conero, il palco e' sovrastato da 350 luci motorizzate e 150 analogiche. La potenza delle 100 casse acustiche, misurata in 200.000 watt, viene fornita da 5 gruppi elettronici e la loro posizione e' distribuita in 10 torri che abbracciano lo stadio anconetano nella sua totalita'. Per l'approntamento della struttura sono intervenuti oltre 100 allestitori locali, impegnati per 15 giorni e che continuano la loro opera per dare la forma definitiva.

Corriere Adriatico

Domenica 8 Giugno

Posizionato al centro del terreno verde dello stadio Del Conero, il palco è sovrastato da 350 luci motorizzate e 150 analogiche. La potenza delle 100 casse acustiche viene fornita da 5 gruppi elettronici.

Montata la struttura da 2000 metri quadri

 

IL MEGAPALCO DI CLAUDIO

ANCONA - Primi "passi" di Claudio Baglioni sul palco dello stadio Del Conero di Ancona, teatro del concerto che sabato 14 giugno darà il via al suo nuovo tour. Un palco da "mille e una notte", che permetterà all'autore di "Sono io, l'uomo della storia accanto" ed alla sua band di esprimere tutta la sua forza musicale.

Quasi 2.000 metri quadrati di estensione daranno la possibilità ai molti artisti selezionati per l'evento di animare lo show live del cantautore romano, in cui ritroveremo il meglio del suo intramontabile repertorio ed assaporeremo alcuni passaggi del suo nuovo album.

Ma forse l'imponenza della struttura si percepisce osservando i suoi connotati. Posizionato al centro del terreno verde dello stadio Del Conero, il palco è sovrastato da 350 luci motorizzate e 150 analogiche. La potenza delle 100 casse acustiche, misurata in 200.000 watt, viene fornita da 5 gruppi elettronici e la loro posizione è distribuita in 10 torri che abbracciano lo stadio anconetano nella sua totalità.

Per l'approntamento della struttura sono intervenuti oltre 100 allestitori locali, impegnati per 15 giorni e che continuano la loro opera per dare la forma definitiva, mentre per il trasporto sono stati utilizzati 20 bilici, uniti ai 3 pullman e 35 automobili.

Ricordiamo che sono ancora disponibili i biglietti per assistere al concerto. I tagliandi relativi alla tribuna coperta (costo 46 euro ed ai restanti settori (costo 28,80 euro).

Dunque si è messa in moto la mega macchina scenica che crea lo spazio dove si consumerà l'evento, un evento atteso da giorni che promette sorprese e un Baglioni che si fa ancora diverso da sé per il suo pubblico. Un pubblico che lo segue da tre generazioni con un affetto immutato, e al quale il Claudio nazionale ha saputo donare tante emozioni. Emozioni che si snodano negli anni, legate ai momenti di vita di ognuno di noi. In tanti sono cresciuti con la sua musica e Claudio e cresciuto e ogni volta ci ha raccontato un'altra storia. Cambiando pelle per regalare sogni nuovi, nuove passioni.

Allo Stadio del Conero il gran debutto. Con lui un ospite d'eccezione, quell'Andrea Bocelli applaudito dal pubblico di mezzo mondo e che sarà sul megapalco di Claudio per tenere a battesimo questo nuovo viaggio del cantautore, che in offrirà sette appuntamenti in tutta Italia, che saranno ogni volta dei pezzi unici, delle "prime" a tutti gli effetti.

Intanto aspettiamo questo debutto anconetano, che vista l'imponenza del palco, che sta prendendo forma al Del Conero, promette davvero meraviglie. E d'altra parte Claudio Baglioni ci ha abituato a cose grandi e anche stavolta non ci deluderà.

Il Corriere delle Alpi

Domenica 8 Giugno

MEGA PALCO PER LO SHOW DI CLAUDIO BAGLIONI

 

Primi passi di Claudio Baglioni sul palco dello stadio Del Conero di Ancona, teatro del concerto che sabato darà il via al suo nuovo tour. Un palco gigantesco, quasi 2.000 metri quadrati per esprimere tutta la sua forza musicale, con artisti che animeranno lo show live.

 

Domenica 8 Giugno

BAGLIONI, UN’IMPRESA TITANICA L’INSTALLAZIONE DEL PALCOSCENICO

 

ANCONA - Comincia a prendere forma il palcoscenico che il 14 giugno ospiterà il concerto anconetano di Claudio Baglioni, il primo di 8 date in giro per l'Italia. Duemila metri quadrati di superficie, illuminati da 500 luci (350 motorizzate e 150 analogiche), 100 casse acustiche e altrettanti tecnici costituiscono il grandioso impianto che verrà posizionato al centro dello Stadio Del Conero. Palco che per essere allestito sta mobilitando oltre 100 esperti impegnati a tempo continuato. I tanti artisti figuranti (tra ballerini e artisti vari) che in questi giorni stanno provando insieme ai musicisti per l'imponente spettacolo, e che quella notte arriveranno a quota 1000, si muoveranno su tutta la superficie del campo, sovrastati dalla potenza di 200 mila watt sparati da ben 100 casse.

Per domare tale energia ci vorranno ben 10 torrette (e altrettanti tecnici specializzati) disposte intorno a tutto il terreno di gioco. Il colpo d'occhio si preannuncia impressionante. L'acustica curata in ogni dettaglio permetterà ai fan di apprezzare ancora una volta la storia musicale del longevo cantautore romano, autore di classici come Piccolo grande amore, Signora Lia, Poster, insieme a un assaggio dal nuovo disco Sono io, l'uomo della storia accanto, da poco nei negozi e in programmazione alla radio. C'è ancora ampia disponibilità di biglietti per assistere alla prima di Baglioni che inizierà alle 21. Si possono trovare al T.Box del Palarossini di Ancona, aperto tutti i giorni feriali dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19,30. Info 071.2901224

 

Sabato 7 Giugno 2003

ANCONA

Megapalco per lo show di Baglioni

Primi passi di Claudio Baglioni sul palco dello stadio Del Conero di Ancona, teatro del concerto che sabato 14 giugno darà il via al suo nuovo tour. Un palco gigantesco, quasi 2.000 metri quadrati, che ospiterà l' autore di "Sono io, l' uomo della storia accanto" e la sua band, circondati da un migliaio di artisti che animeranno lo show live. Al centro del prato verde , il palco è sovrastato da 350 luci motorizzate e 150 analogiche. La potenza delle 100 casse acustiche, misurata in 200.000 watt.

Claudio Baglioni
Il nuovo palco
ha dieci torri


Sabato 7 Giugno 2003

ANCONA. Primi passi di Claudio Baglioni sul palco dello stadio Del Conero di Ancona, teatro del concerto che sabato 14 giugno darà il via al suo nuovo tour che poi farà tappa a Padova (23 giugno stadio Euganeo).
Un palco gigantesco, quasi 2.000 metri quadrati, che permetterà all' autore di Sono io, l'uomo della storia accanto e alla sua band di esprimere tutta la loro forza musicale, accompagnati da artisti che animeranno lo show live. Al centro del prato verde dello stadio Del Conero, il palco è sovrastato da 350 luci motorizzate e 150 analogiche. La potenza delle 100 casse acustiche, misurata in 200.000 watt, viene fornita da cinque gruppi elettronici e distribuita in 10 torri che abbracciano tutto lo stadio Per allestire la struttura 100 persone lavorano da 15 giorni.

Sabato 7 Giugno 2003

CLAUDIO BAGLIONI L'8 LUGLIO ALL'ARENA DELLA VITTORIA DI BARI - Martedì 8 luglio, allo stadio Arena della Vittoria, unica data in Puglia del tour 2003 concerto di Claudio Baglioni. I biglietti saranno disponibili presso le prevendite di tutta la regione a partire dalla prossima settimana. Per informazioni 080/5096931. Da oggii è già possibile la prenotazione dei posti presso il Box Office di Bari 080.524.04.64.
Questi i prezzi, compreso i diritti di prevendita, dei vari ordini di settori: Tribuna Numerata Coperta e. 40,00; distinti e. 34,50; posto unico curva e. 28,80. www.deltaconcerti.it.

Sabato 7 Giugno 2003

La giornata-tipo. Baglioni prepara il megaconcerto del 14 al Del Conero. Prove su prove, niente è lasciato al caso
Il segreto di Claudio: orzo a colazione
Una tazza di caffè al mattino, un bicchiere di vino a cena. E scopre i “paccasassi"

di CLAUDIA GENTILI

Lo aspettano all'ingresso dell'albergo. Lo aspettano anche a notte fonda per salutarlo, fargli i complimenti, chiedergli un autografo, i suoi fan. E lui, Claudio Baglioni, non si nega mai. Ha sempre un sorriso, un gesto gentile e affettuoso per tutti. Si ferma a scambiare due chiacchiere. Ma soprattutto regala uno sguardo dritto negli occhi ad ognuno. A volte sorpreso, a volte curioso e timido, ma mai di sfuggita. Ci tiene al contatto umano, Claudio Baglioni. Ci tiene tanto che «questo - ha affermato più e più volte in questi giorni il popolare cantautore, ad Ancona per preparare il primo di otto concerti in giro per l'Italia - non sarà un vero e proprio tour. Sarà più una festa, una possibilità per incontrare persone, conoscersi, condividere emozioni e idee, momenti. Un'occasione anche per gustarsi e amare il percorso, le località». Prima fra tutte, questa Ancona, dove inaugurerà il suo laboratorio d'arte durante il plenilunio del 14 giugno, e che gli fa da casa da qualche settimana, con le specialità gastronomiche, la rigogliosa natura del Conero e gli splendidi tramonti che in questi giorni baciano la città. Ma non si lascia distrarre Baglioni. Lettore onnivoro e curioso come è, non si è portato neanche un libro. Sa di doversi concentrare nelle prove e preparare un grande momento per i fan che lo raggiungeranno da tutto l'Adriatico. Per questo è attento a ogni aspetto e meticoloso. Nulla deve essere “stonato". Ogni giorno si tuffa nel Palazzetto per lavorare con i suoi musicisti, fare sopralluoghi al Del Conero e osservare l'allestimento del palco o le coreografie che solleticheranno l'erba dello Stadio, insieme alle installazioni di diversi artisti e alla sua musica nel plenilunio di sabato prossimo. Sveglia intorno alle 10, una colazione varia in cui non può mancare una tazza d'orzo bollente e poi, al lavoro. Prove tirate fino alle 15 circa. Si stacca solo per mangiare al catering, il luogo e il momento dove ci si ritrova tutti, dove Baglioni approfitta per scherzare con quelli che ormai sono amici. Ci sono persone dell'entourage che lo seguono da anni. Un primo e un contorno di verdure per restare leggeri, l'immancabile tazza d'orzo e poi di nuovo a studiare la scenografia, la scaletta, le luci in serrate riunioni insieme a Pepi Morgia, regista e amico sincero. Non ha ancora avuto il tempo per farsi una bella nuotata. Ma per rilassarsi, si ferma a contemplarlo quel mare, luogo quasi mitico di tante sue canzoni. Ci si immerge con gli occhi. Dicono che gli piaccia soprattutto stare sott'acqua, calarsi ed estraniarsi in quelle profondità e per un appassionato come lui, il fondale di Portonovo riserverebbe mille stupori. È a cena (certo non ad orari proprio convenzionali, per chi non è musicista) che, spenti i microfoni e chiuse le porte del palazzetto, Baglioni si gode le chiacchiere con gli amici e il piacere del cibo e del buon vino, seduto a tavola in ristoranti della zona. Basta un solo bicchiere a fare buon sangue, specie se accompagnato dalle risate e dalle riflessioni su argomenti che non siano il concerto. Tra i piatti gustati in questi giorni, menzione speciale va agli "spaccasassi". Li ha assaggiati due sere fa e gli sono piaciuti moltissimo. Queste giornate anconetane, hanno regalato a Baglioni, appassionato tifoso della Roma, grandi emozioni sportive durante la partita dell'Ancona contro il Venezia, sabato scorso. E tra una prova e l'altra, ne ha approfittato per riabbracciare l'amico Gigi Simoni, alla ripresa degli allenamenti in vista del match decisivo di stasera contro il Livorno. I biglietti costano 46 euro (tribuna coperta) e 28 euro (gradinate e curve). Info T.Box 071.2901224

Corriere Adriatico

7 Giugno 

 L'EMOZIONE DELLO STADIO

 

di Claudio Baglioni

NON suono in uno stadio dal '98, ma, certo, non ho dimenticato cosa significa veder ondeggiare a ritmo di musica una muraglia di corpi, avvertire i loro cuori battere insieme al tuo, mentre decine di migliaia di voci intonano parole e note frutto della tua fantasia. E' un'emozione senza paragoni. E l'emozione incontenibile di questa vigilia è un po' alleggerita al pensiero che, sabato 14 giugno, al centro dello Stadio del Conero non sarò solo. Mi accompagneranno sei straordinari musicisti, 42 elementi di orchestra, un balletto di 80 persone e quasi un migliaio tra performer, atleti e artisti di strada, che mi aiuteranno a dar vita a qualcosa di più di un semplice concerto: uno spettacolo di suoni, gesti, colori e immagini ogni sera, diverso. E non perché io abbia un particolare gusto per il kolossal o perché -come talvolta si dice- i grandi spazi chiamano i grandi numeri. Al contrario.

Il concerto che ho in mente è la risultante di una pluralità di voci, di linguaggi, di gesti, di elementi. Ogni concerto sarà diverso perché ogni sera daremo una diversa lettura, una diversa interpretazione, una nuova valenza a questo nostro abitare la scena. Proprio come in uno spartito, dove ogni nota ha un valore fondamentale, senza il quale quella musica non sarebbe completa e, comunque, non sarebbe più la stessa musica.

E questo accento sull'insieme, sul valore di una molteplicità costituita da diverse individualità è uno dei temi di questo mio nuovo disco.

Una riflessione sull'importanza dei tanti "io" che con le loro piccole storie animano la grande storia la quale, senza queste mille anime sconosciute, non sarebbe quell'affascinante linea che conosciamo, ma un confuso insieme di segmenti senza senso. 

 

La Gazzetta del Mezzogiorno 

6 Giugno 

CLAUDIO BAGLIONI L'8 LUGLIO

 ALL'ARENA DELLA VITTORIA DI BARI - 

Martedì 8 luglio, allo stadio Arena della Vittoria, unica data in Puglia del tour 2003 concerto di Claudio Baglioni. I biglietti saranno disponibili presso le prevendite di tutta la regione a partire dalla prossima settimana. Per informazioni 080/5096931. Da oggii è già possibile la prenotazione dei posti presso il Box Office di Bari 080.524.04.64.

(Verissimo 5 Giugno) Claudio Baglioni: 

"Ho scritto una canzone per mio figlio" "Mio figlio ormai ha 21 anni. Mi rendo conto che non sono stato un padre normale. Ma adesso gli ho dedicato una canzone, ‘Grand’uomo’, e la suonerò nel mio tour. E’ un musicista anche lui, e abbiamo un rapporto che sfocia nell’amicizia, e anche in certe cialtronerie un po’ sciocche". Claudio Baglioni si racconta, e spiega: "Non mi sento un poeta. Da ragazzo non sono mai stato uno di quelli che teneva un diario. Questo mestiere mi è servito a vincere la timidezza. Sono figlio unico e sono un adulto timido".

www.gdmland.it

6 Giugno 2003

CLAUDIO BAGLIONI L'8 LUGLIO ALL'ARENA DELLA VITTORIA DI BARI –

 

Martedì 8 luglio, allo stadio Arena della Vittoria, unica data in Puglia del tour 2003 concerto di Claudio Baglioni. I biglietti saranno disponibili presso le prevendite di tutta la regione a partire dalla prossima settimana. Per informazioni 080/5096931. Da oggii è già possibile la prenotazione dei posti presso il Box Office di Bari 080.524.04.64.

6 Giugno 2003

SI ARRICCHISCE L’ESTATE DI EVENTI POI TOCCHERÀ A REM ED EROS

LA BANDA DI ZELIG IL 18 LUGLIO ALLO STADIO

E BOCELLI SARÀ OSPITE AL CONCERTO DI BAGLIONI

 

Michelle Hunziker e la banda di Zelig con Claudio Bisio il 18 luglio sarà allo stadio "Del Conero". Ora è ufficiale. Biglietti in vendita dal 16 giugno. Intanto un’altra novità riguarda il concerto di Claudio Baglioni sabato 14 giugno sempre allo stadio: oltre ai mille figuranti che invaderanno il campo in occasione della prima data del tour di Claudio Baglioni, ad assistere al concerto ci sarà anche un ospite speciale: il cantante Andrea Bocelli. Un debutto che nasce quindi sotto i migliori auspici musicali e che vedrà Baglioni impegnato in tre ore di spettacolo per la gioia dei fan.

6 Giugno 2003

 

CELEBRITA’ IN ARRIVO

C’È BOCELLI, MA ANCHE MICHELLE

 

ANCONA - Intense precipitazioni di musica e risate sono previste sullo stadio Del Conero di Ancona a partire dal 14 giugno. Oltre ai mille figuranti che invaderanno il campo in occasione della prima data del tour di Claudio Baglioni, ad assistere al concerto ci sarà anche un ospite speciale: il cantante Andrea Bocelli. Un debutto che nasce quindi sotto i migliori auspici musicali e che vedrà Baglioni impegnato in tre ore di spettacolo per la gioia dei fan. Sei musicisti e una formazione orchestrale di 30 elementi daranno il via al tour proponendo alcuni brani del nuovo album Sono io, l’uomo della storia accanto, ma soprattutto proponendo tutti quelle melodie che hanno fatto di Baglioni, il Claudio per antonomasia. I biglietti per il concerto, lo ricordiamo, ci sono ancora e sono in vendita a 46 euro per il posto numerato e 28,80 per posto unico.

E sarà sempre lo stadio Del Conero ad accogliere la carovana del circo più entusiasmante della tv. E’ ufficiale. Il 18 luglio arriva la banda di Zelig. La bionda Michelle Hunziker e l’ironico Claudio Bisio si metteranno alla guida della carovana più comica e divertente dell’anno. I biglietti per la data anconetana dello Zelig in tour saranno disponibili da lunedì 16 giugno al T.Box del Palarossini aperto tutti i giorni feriali dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19,30. I prezzi sono i seguenti: posto numerato di primo settore a 28 euro; secondo settore 23 euro; posto non numerato 15 euro (prezzi comprensivi di prevendita). L’estate anconetana non si metterà certo in pausa dopo questi due attesi appuntamenti. Anzi. Al Del Conero ci sarà ancora grande musica con il concerto di una band internazionale da non perdere. Il 24 luglio, il campo anconetano sarà infatti dei Rem. Ad ottobre un’altra prestigiosa occasione di musica grazie alla società Annozero: l’11 ottobre da Ancona partirà il tour europeo di Eros Ramazzotti.

 

Tratto da PORTA PORTESE weekly,

 in edicola venerdì 6 giugno, pagina 255

STADIO OLIMPICO
 

CLAUDIO BAGLIONI IN CONCERTO

Sarà un grande evento live il concerto di Claudio Baglioni allo stadio Olimpico di Roma il prossimo 1 luglio.

Prodotto dalla Friends&Partners e dalla BarleyArts "Ci sono anch'io", questo il nome del tour del cantautore romano, sarà un vero e proprio "happening" che vedrà di volta in volta coinvolte centinaia di artisti selezionati in tutta Italia.

Intanto c'è ancora disponibiltà di biglietti, mentre la prevendita della data all'Olimpico va avanti spedita: a più di un mese dal concerto (Oh, ma quando l'hanno scritto??? :-O ) infatti sono tantissime le richieste e non è difficile prevedere già UNO STADIO GREMITO ALL'INVEROSIMILE!!!

5 Giugno 2003

UN GRANDE SHOW PER BAGLIONI

 

Grande attesa anche per Claudio Baglioni, 52 anni, uno dei due «big» italiani, assieme a Vasco Rossi, dell’estate musicale milanese. Il cantautore romano ha aggiunto un’altra data alle sette previste (sarà anche a Bari l’8 luglio) e terminerà il concerto alle 23.30, per un totale di ben tre ore di spettacolo, tra musica e esibizioni di danza, sport, figuranti. I prezzi dei biglietti: 28,80/ 46/57,50/60 euro (più 9 di prevendita).

5 Giugno 2003

Baglioni «ospita»Andrea Bocelli

 

ANCONA — Un evento nell'evento. L'attesissimo debutto del «concerto-show» di Claudio Baglioni, in programma il 14 giugno allo stadio «Del Conero», sarà impreziosito dalla presenza di Andrea Bocelli. Il grande cantante, celebre in tutto il mondo, sarà infatti «ospite» dello spettacolo di Baglioni, che proporrà i brani del nuovo album «Sono io, l'uomo della porta accanto», e i suoi classici

Il Gazzettino

5 Giugno 2003

BOCELLI OSPITE DI BAGLIONI

ad Ancona per la prima tappa del tour

 

Un ospite d'eccezione, Andrea Bocelli, saluterà il debutto del nuovo tour di Claudio Baglioni il 14 giugno al Palarossini di Ancona. Lo hanno annunciato oggi gli organizzatori. Dopo la prima, Baglioni porterà il suo spettacolo in altre sette città, ogni volta con ospiti diversi. Nelle tre ore di show, il cantautore romano, accompagnato da un gruppo di sei musicisti e un'orchestra di 30 elementi, presenterà alcuni brani del suo nuovo album "Sono io, l'uomo della porta accanto", e altri classici del suo repertorio. Lo spettacolo approderà il 23 giugno allo stadio Euganeo di Padova.

 

“TG5” on web

5 Giugno 2003

CLAUDIO BAGLIONI: 

"HO SCRITTO UNA CANZONE PER MIO FIGLIO

 

"Mio figlio ormai ha 21 anni. Mi rendo conto che non sono stato un padre normale. Ma adesso gli ho dedicato una canzone, ‘Grand’uomo’, e la suonerò nel mio tour. E’ un musicista anche lui, e abbiamo un rapporto che sfocia nell’amicizia, e anche in certe cialtronerie un po’ sciocche". Claudio Baglioni si racconta, e spiega: "Non mi sento un poeta. Da ragazzo non sono mai stato uno di quelli che teneva un diario. Questo mestiere mi è servito a vincere la timidezza. Sono figlio unico e sono un adulto timido".

TG-COm

5 Giugno 2003

BAGLIONI E I SUOI LIVE IN PROGRESS

Presentato a Milano il mini-tour

 

Sciarpa al collo, giubbino di pelle, occhiali da vista e sorrisi per tutti. Si presenta così Claudio Baglioni al meeting per il lancio del suo mini-tour. Otto le date previste: si comincia il 14 giugno con il mega show anconetano allo Stadio Del Conero. Vicini più ai musical che ai concerti canonici i live di Baglioni punteranno soprattuto sulla spettacolarizzazione della musica con una serie di performance reclutate in loco.

 

"Non parlerei di tournè vera e propria, ma più di una grande festa": comincia così la nuova avventura musicale di Claudio Baglioni, che, prima di partire con il vero tour in programma per la fine del 2003, scalda i motori con una serie di show live ricchi di fascino e novità.

Dopo aver "chiamato alle armi" i musicisti storici che lo accompagnano da tempo e dopo aver "arruolato" un'orchestra di ben 35 elementi, Claudio ha infatti deciso di presentare degli show atipici ogni volta diversi.

Come in una sorta di stage, nelle otto date previste, infatti, i live saranno arricchiti da danze, arti figurative, performance circensi, esibizioni sportive coreografiche reclutate ogni volta sul luogo del concerto. Una sorta di spettacolo dinamico in cui per ogni data la scaletta sarà suscettibile di cambiamenti a seconda degli elementi e delle possibilità a disposizione dello staff "Non parlerei di tournè vera e propria, ma più di una grande festa": comincia così la nuova avventura musicale di Claudio Baglioni, che, prima di partire con il vero tour in programma per la fine del 2003, scalda i motori con una serie di show live ricchi di fascino e novità.

Dopo aver "chiamato alle armi" i musicisti storici che lo accompagnano da tempo e dopo aver "arruolato" un'orchestra di ben 35 elementi, Claudio ha infatti deciso di presentare degli show atipici ogni volta diversi.

Come in una sorta di stage, nelle otto date previste, infatti, i live saranno arricchiti da danze, arti figurative, performance circensi, esibizioni sportive coreografiche reclutate ogni volta sul luogo del concerto. Una sorta di spettacolo dinamico in cui per ogni data la scaletta sarà suscettibile di cambiamenti a seconda degli elementi e delle possibilità a disposizione dello staff.

Centrale rimane sempre la musica, ma anche la parte scenografica svolge un ruolo importante negli show. Vicino alla laurea in Architettura, Baglioni, ha infatti deciso  di dare libero sfogo anche al contorno per completare l'esperienza musicale con una serie di installazioni dinamiche per fornire un'emozione totale. Ecco spiegato allora l'esperimento di un palco centrale dilatato, e l'esigenza un impiato a tutto tondo in grado di diminuire la distanza con il pubblico in una scena sviluppata a 360 gradi.

Nonostante i numeri dell'evento, che in totale punta a raccogliere 250 mila partecipanti, la nuova avventura di Baglioni sembra volgere verso gli show di nicchia, puntando tutto sull'effetto sorpresa e sulla rottura della monotonia dei tour tradizionali, statici e ripetitivi.

LE DATE DEL TOUR

14 Giugno- Ancona: Stadio del Conero

19 Giugno- Milano: Stadio Meazza

23 Giugno- Padova: Stadio Euganeo

27 Giugno- Firenze: Stadio Franchi

1 Luglio- Roma: Stadio Olimpico

5 Luglio- Napoli: Stadio S. Paolo

12 Luglio- Catania: Stadio

PER INFORMAZIONI

www.barleyarts.com

 

Nota di Tony: C'e' anche Bari L'8 Luglio

 

La Gazzetta del Mezzogiorno

5 Giugno 2003

TOUR. CONCERTO L'8 LUGLIO

E BAGLIONI NON TRADISCE LA «SUA» BARI

 

di Lucio Palazzo

Nei sette concerti estivi la tappa di Bari non era prevista; la grande mole di richieste però, mi ha spinto ad aggiungere l'ottava esibizione e ne sono felicissimo». Bari chiama e Claudio Baglioni risponde: quello che ormai sembrava un evento sfumato, come d'incanto si materializza nella mattinata di ieri. Il cantautore romano sarà a Bari l'8 luglio per un concerto fuori dalle regole all'Arena della Vittoria (infotel: 080.509.69.31).

Forte e viscerale il legame fra Baglioni e la città di Bari: l'esibizione all'interno dei resti del Petruzzelli, la canzone (Requiem) nell'ultimo album, dedicata alla città e a quell'esperienza, gli artisti e le band baresi che Baglioni selezionerà personalmente per farli esibire con lui l'8 di luglio.

«Questa mattina (ieri, ndr) - ci ha raccontato Claudio pochi istanti dopo l'ufficializzazione della data di Bari - abbiamo deciso di venire incontro alle numerosissime richieste arrivateci dalla Puglia. Sull'onda dell'entusiasmo mostrato dalla gente abbiamo deciso di allungare la serie di concerti che così diventano otto». - Un ritorno a Bari dopo la vibrante esibizione fra i ruderi del Petruzzelli.

«Sono legato al capoluogo pugliese da eventi forti. Quell'esibizione è stata decisamente indimenticabile. Speravo di dare un modesto contributo alla ricostruzione del teatro».

 

Oggi, dopo dodici anni, sembra che qualcosa si stia muovendo.

«C'è tantissimo lavoro da fare. Exploit come il mio servono ma i risultati arrivano con il lavoro di chi segue determinate cose in maniera quotidiana».

 

Quale riflessione le stimolò quella esperienza?

«Continuo a pensare a quanto tempo ci voglia per risolvere problemi così importanti, ho una sensazione di lentezza, quasi di pigrizia».

 

Una lentezza legata ad un certo modo di fare politica nella prima metà degli anni 90 o che riscontra anche oggi?

«Penso che questo sia un difetto slegato dalle epoche. Inutile fare del catastrofismo; quella fu un'occasione per riflettere».

 

Un'occasione che le ha ispirato «requiem», presente nell'ultimo album, canzone dedicata a quel giorno a Bari.

«È un pezzo che mi è venuto in mente quella sera dell'Epifania 2002, nel freddo del Petruzzelli semiaperto, guardando gli orchestrali con i cappotti. Sembrava una metafora di una umanità che ha freddo, che suona con dita rattrappite ma con la voglia di stare insieme ed insieme ricominciare».

 

Alla Puglia la legano anche molti rapporti di amicizia: come giudica la gente di questa terra?

«La Puglia è piena di gente attenta alle cose, allo scambio di opinioni, ai contenuti. Persone concrete e realiste, sensibili e vicine alla profondità delle cose».

 

Questi concerti di quello che lei non definisce un tour, vedranno molti artisti sconosciuti selezionati di città in città.

«Cercheremo personaggi sconosciuti anche a Bari nei giorni precedenti il concerto dell'8 luglio. La musica è al centro dello spettacolo. Sul palco ci sarò io con altri 6 musicisti ed un'orchestra di 35 elementi. Insieme a noi i personaggi che recluteremo prima di ogni tappa: solisti o gruppi».

 

Questo dovrebbe rendere ogni concerto diverso dall'altro...

«Soprattutto legherà ogni esibizione al territorio in cui la realizzeremo. Nei giorni che precederanno lo spettacolo metteremo su una sorta di laboratorio in cui selezioneremo gli artisti».

 

Esiste una nuova scena cantautorale viva e creativa?

«Penso di sì. Molti artisti li conosco personalmente, altri li ho incontrati durante esibizioni televisive. Apprezzo molto Elisa, Carmen Consoli, mi piace molto lo stile con cui Silvestri e Bersani compongono i loro pezzi».

 

Quindi non è la creatività ad essere in crisi, ma il sistema discografico.

«È un problema culturale. Si dovrebbero amare di più le arti popolari e incentivarle: penso alla riduzione dell'Iva sui dischi, ma anche a premi come il Recanati o il Tenco che sono diventati eccessivamente di nicchia, quasi da riserva indiana».

 

Ed il festival di Sanremo?

«È una montagna che partorisce il classico topolino. Quest'anno poi sono andati i crisi anche gli ascolti. Bisogna rivoluzionare o creare un Sanremo parallelo».

 

«Sono io, l'uomo della storia accanto», l'album del ritorno al Baglioni classico: definizione riduttiva?

«Penso di sì. Dopo i tre album Oltre, Io sono qui e Il viaggiatore, sono tornato a linguaggi più semplici, ma nel cd si trovano tante letture diverse».

 

Se riuscisse ad avere un giorno completamente libero a bari, cosa farebbe?

«Mi perderei nei vicoli del centro storico. Adoro i luoghi dove di sente forte l'identità della gente. Mi piace curiosare e resto affascinato dalle città di mare. Spero di avere del tempo da passare così».

 

5 Giugno 2003

BAGLIONI: OTTO CONCERTI PER SORPRENDERMI

Nuovo numero uno della classifica degli album con Sono io, l'uomo della storia accanto, Claudio parla dello spettacolo che lo vedrà protagonista negli stadi in otto città. "Io no global? In tanti anni mi hanno arruolato ovunque"

 

di Enrico Deregibus

Fresco di un primo posto in classifica e 130mila copie vendute con il suo recentissimo Sono io, l'uomo della storia accanto, Claudio Baglioni - capelli bianchi, magro, oppure snello, a seconda dei punti di vista – sta per partire con un nuovo progetto live. Saranno otto concerti intesi come otto 'prime', una diversa dall'altra, che si terranno in otto stadi fra giugno e luglio: 14 giugno Ancona, 19 giugno Milano, 23 giugno Padova, 27 giugno Firenze, 1 luglio Roma, 5 luglio Napoli, 8 luglio Bari (aggiunto all'ultimo momento), 12 luglio Catania. Tre ore di show in cui la musica si accompagnerà in alcuni momenti a una dimensione di spettacolo vero e proprio, con la partecipazione di artisti locali reclutati dopo mesi di selezioni. E poi ci sarà una band di sei elementi e un'orchestra di trenta.

 

Da cinque anni non suona negli stadi, che idea c'è dietro a questi concerti?

 

Non è un tour, ma otto concerti diversi fra loro. Spero poi entro la fine dell'anno di fare un tour vero e proprio. Questi concerti nascono dalla voglia che mi è spuntata di fare musica suonata, come nell'album appena uscito. Ho avuto quest'urgenza, dopo due anni in giro da solo con il pianoforte nei teatri, di fare musica insieme ad altri. Il motore sarà la musica, anche se ci saranno degli animatori della scena, una parte di spettacolo: danza, arti figurative, alcune discipline circensi. Fare questo mestiere significa a volte abituarsi, quindi bisogna trovare la possibilità di sorprendersi per poter sorprendere gli altri. I numeri di questa cosa sono molto grandi, ma quel che vogliamo fare è una festa.

 

Come avverrà l'interazione e come è stata pensata la scenografia?

 

L'interazione potrà essere di due tipi. Può essere un sostegno alla musica, al ritmo o può essere un'interpretazione simbolica dei brani. Quello che chiediamo al pubblico è di partecipare a un'emozione più totale, anche visiva. Io tra qualche mese spero di laurearmi in architettura, e certe cose, come l'idea del bello, spero possano essere ampliate dalla musica.

 

Su cosa sarà la tesi?

 

Il restauro e il riutilizzo di zone degradate o originariamente destinate ad altri scopi, per l'intrattenimento, non solo musicale.

 

All'uscita del disco, il Secolo d'Italia ha scritto che lei era dei loro e ora flirta con i no global. Come l'ha presa?

 

Ci sono stati anche altri precedenti. Una volta non mi hanno passato in radio perché dicevano che ero un estremista di sinistra, poi hanno detto che ero democristiano. Non mi sono fatto mancare niente. In realtà non riesco a identificarmi del tutto con nessuna formazione. Amo di più un’idea individuale. Credo che un artista non debba essere un affiliato ma una sentinella, visto anche che gode di una popolarità pari a quella dei politici. Negli anni Settanta c'erano le fazioni, c'erano quelli con lo stemma della fiamma e quelli con lo stemma di Mao. Io e un mio amico cercavamo di mediare e ce le siamo prese sia dagli uni che dagli altri perché pensavano fossimo della parte opposta.

 

15 anni fa in un concerto a Torino per Amnesty con Springsteen, Sting e Gabriel fu contestato. Ha ancora delle cicatrici, dei segni?

Qualsiasi cosa ti lascia un segno. Ora da anni quella cicatrice non è più dolente. Ma sono contento di aver fatto quell'esperienza, in una manifestazione che però era stata equivocata. Era una manifestazione sul rispetto e ci furono due episodi di intolleranza, anche se non grossi: uno verso di me e uno verso un filmato sulla tortura.

 

Il messaggio insomma fallì e quell'esperienza non fu più ripetuta.

 

Io partecipai con un po' di ingenuità, c'era una prevendita un po' scarsa e diedi una mano per riempire lo stadio. Oggi per una causa così lo rifarei ma con più attenzione per la comunicazione.

 

Ci saranno ospiti durante i concerti?

 

Sì, penso che arriverà qualche ospite, anche famoso. Non so nient'altro per ora, tanto ho gli occhiali e se mi si allunga il naso non si vede.

5 Giugno 2003

NOSTRO SERVIZIO Non ... 

Non sette ma otto. Al nuovo "appuntamento delle meraviglie" con Claudio Baglioni negli stadi, che iniziando il 14 giugno da Ancona toccherà l' Euganeo di Padova il 23 giugno, si è aggiunta da poche ore una nuova data a Bari, stadio San Nicola, l' 8 luglio. Come d' abitudine per il cantautore romano, lo spettacolo, ispirato al nuovo cd "Sono io... ", durerà tre ore e nelle intenzioni unirà il lato musicale ("Suoneremo una trentina di brani, ma forse non "Poster"... ") a quello culturale e scenografico. Grande palco centrale illuminato da Pepi Morgia con le coreografie di Luca Tommassini, lo show si avvarrà di "comparse" reclutate in loco tra Associazioni sportive e ricreative, musicali e culturali, attraverso una selezione che nella sola Padova ha interessato ben 800 persone.

«Così - spiega Baglioni - ogni spettacolo sarà differente dal precedente e dal successivo, visto che non si tratta di un tour ma di una serie di concerti. Verrà adattata anche la scaletta delle canzoni e cambieranno alcune scenografie. Un tour vero e proprio invece ci sarà tra la fine dell' anno e l' inizio di quello nuovo. Dopo due anni passati andando in giro con il pianoforte ho richiamato i miei sei musicisti perchè avevo voglia di fare musica insieme. A noi si unirà un' orchestra di 35 elementi e non mancheranno ospiti famosi in alcune tappe. Mi piace dare al pubblico un forte tasso di spettacolarizzazione. Non si tratta di un circo o di un musical però, anche se si avvicina grazie alle realtà locali che fanno, sport, danza e arti figurative».

Torna insomma, come nel '98 a San Siro, l' idea della festa e dell' happening. En passant Baglioni annuncia anche la sua prossima laurea in architettura: «Credo che abbiano accettato la mia tesi che riguarda il restauro e il riattamento di zone degradate da utilizzare per l' intrattenimento, ovviamente non solo musicale». A chi gli ricorda un recente attacco del giornale di AN "Il Secolo d' Italia", che in soldoni lo definisce "vicino ai no global dopo aver abbandonato la Destra", Claudio risponde sereno e caustico: «Anni fa ero "estremista di Sinistra" e altro ancora. Non mi sono mai fatto mancare niente... A me non interessa. Amo un' idea individuale di pensiero. Credo che un artista abbia il privilegio di essere non un affiliato ma una specie di "sentinella" che compete con i politici». «Ferita cicatrizzata da anni e occasione persa» invece quella per "Human Rights Now" a Torino 15 anni fa, show in cui fu contestato. «Successe a me e a un video sulle torture, e questo la dice lunga sulle motivazioni del pubblico. Io poi ero stato chiamato perchè le prevendite andavano male. Ne ho riparlato spesso con Peter Gabriel - spiega - e abbiamo convenuto su tale giudizio».

Tornando allo show, il promoter Ferdinando Salzano prevede «almeno 250mila presenze», mentre Baglioni annuncia che «tra le molte canzoni significative di 35 anni di lavoro, cinque o sei saranno tratte dal nuovo disco e molte dal passato remoto. Molti arrangiamenti saranno "vintage", cioè simili alle vecchie registrazioni originali, ma un paio di brani, d' accordo con la band, saranno completamente "sparigliati" e quasi irriconoscibili. So che questo non farà piacere ai fan "puristi" ma d' altronde...».

Bruno Marzi

5 Giugno 2003

SFIDA A DISTANZA CON GIGI D’ALESSIO, ATTESO IL 21 ALLO STADIO
Claudio Baglioni all’assalto del San Paolo
Già venduti 16.000 biglietti per il 5 luglio 
Primo in hit parade con 130.000 copie già vendute di «Sono io», stasera protagonista alle 20.35 su Raiuno (canterà «Tutto in un abbraccio») dalla spiaggia di Porto Novo, Ancona), Claudio Baglioni è pronto per la prova del nove dal vivo: «Ho aggiunto un’ottava data, l’8 luglio a Bari, e spero di portare a casa 250.000 spettatori», racconta il cantautore: «Per la tappa napoletana del 5 luglio abbiamo già venduto 16.000 biglietti, alla fine nel San Paolo potrebbero esserci almeno 40.000 persone. Mica male, no?». 
Tra le novità dell’ultima ora, la presenza sul palco di ospiti: «Penso che arriverà qualche amico famoso ad aiutarmi, ma diverso sera dopo sera». Più della sfida a distanza con Gigi D’Alessio (al San Paolo il 21 giugno) e del ricordo dei fischi di 15 anni fa allo stadio comunale di Torino, quando fu contestato dai fans di Springsteen nel megaconcerto per Amnesty International, a Baglioni brucia che ancora oggi ci sia chi cerca di «marchiarlo» politicamente: «Negli anni ’70 la sinistra dicevo che non ero ”impegnato”, oggi la destra dice che ho tradito i miei ideali... Ma i miei ideali chi li conosce? Io sono soltanto Claudio, un individuo libero, accusato di essere no global perché canto contro la guerra». 

5 Giugno 2003

Claudio Baglioni porta l'orchestra negli stadi

Claudio Baglioni alla conferenza stampa di ieri a Milano
MILANO Dopo cinque anni Claudio Baglioni torna ad esibirsi negli stadi e si appresta a tenere otto concerti negli impianti di altrettante città: Ancona (il 14 giugno), Milano (il 19), Padova (il 23), Firenze (il 27), Roma (il 1° luglio), Napoli (il 5), Bari (l'8) e Catania (il 12).
Otto show imponenti diretti da Pepi Morgia che vogliono essere ognuno diverso dall'altro, in attesa di un vero tour a fine anno, come spiega il cantautore romano: «Questi concerti escono dalla voglia di fare musica "suonata" che mi è venuta all'inizio dell'anno. Il disco che ho appena terminato e che mi sta già dando tante soddisfazioni, è un album "fatto a mano", con musicisti veri e strumenti reali. Sull'onda di questa produzione ho sentito l'urgenza di rifare musica insieme dopo due anni trascorsi nei teatri italiani solo con un pianoforte. Ho quindi richiamato i miei sei musicisti più fedeli e insieme a loro un'orchestra di 35 elementi con sezioni di archi, legni e ottoni». Ma sul palco non ci saranno solo i musicisti. «Ci saranno anche degli animatori della scena reclutati direttamente in loco - prosegue Baglioni - perché dopo diversi esperimenti ho ancora un palco centrale e ancora più grande (120 x 18 metri, ndr ) a darmi la possibilità di abbattere il più possibile le distanze che ci sono in un grande stadio. Non si tratta di un circo né di un musical, anche se incorpora alcuni ingredienti di questi tipi di show». Gli «animatori» di cui parla il cantante sono persone che a livello amatoriale si cimentano nella danza, nelle arti figurative, in certe discipline circensi o sportive (ma vicine all'elemento coreografico).
«Questo come omaggio alla località che ci ospita e per creare un incontro di due o tre giorni con persone che condivideranno con noi la voglia di fare spettacolo». Allo Stadio Meazza di Milano il concerto avrà inizio alle 20,30 per concludersi alle 23,30.
Diego Ancordi

5 Giugno 2003

Debutto il 14 giugno a Ancona. Poi Padova, Firenze, Roma, Napoli, Catania e Bari Ballerini e performers reclutati in ogni città. Intanto, l’album «Sono io, l’uomo della storia accanto» è in testa alla hit parade ed è già «Disco di platino»

L’estate di Baglioni
Milano . Claudio Baglioni ha incontrato ieri la stampa a Milano per presentare il tour estivo negli Stadi, che partirà il prossimo 14 giugno dallo Stadio del Conero di Ancona e toccherà le principali città italiane: Milano, Stadio San Siro il 19; Padova, Stadio Euganeo il 23; Firenze, Stadio Artemio Franchi, il 27; Roma, Stadio Olimpico l’1 Luglio; Napoli, Stadio San Paolo il 5; Catania, Stadio Cibali il 5; Bari Stadio San Nicola, l’8 Luglio. Uno spettacolo grandioso ed imponente, diverso di volta in volta, grazie al coinvolgimento di artisti, ballerini e performers, reclutati in ognuna delle 8 città del tour, ideato da Baglioni insieme a Pepi Morgia e Luca Tommasini, nella veste, rispettivamente di scenografo e coreografo del tour. Basti pensare che alle selezioni per partecipare allo spettacolo si sono presentati tra le 8 città quasi 10 mila aspiranti. Si preannuncia un grande successo, almeno stando al riscontro ottenuto da «Sono io, l’uomo della storia accanto», l’ultimo album del cantautore romano, che, a solo una settimana dall’uscita, secondo i dati Nielsen, è già al primo posto della classifica di vendita- ha scalzato il dominatore delle hit mondiali, Marilyn Manson- con 130 mila copie vendute, ed ha ottenuto il «Disco di Platino». 
Felice ed elettrizzato, Baglioni ha dichiarato: «Abbiamo avuto così tante richieste dal centro- sud, che abbiamo deciso di aggiungere anche la data di Bari. Ma non chiamatelo tour, perchè per me è una serie di concerti - evento. Ognuno durerà almeno tre ore perchè ripercorrerò tutta la mia carriera; in scaletta ci saranno 4/5 brani dell’ultimo album, più tutti i miei cavalli di battaglia, alcuni dei quali riarrangiati in maniera inedita. Il tour vero e proprio lo comincerò quest’inverno, tra la fine dell’anno e l’inizio del 2004. Semplicemente, agli inizi di quest’anno mi è venuta una gran voglia di tornare a suonare negli stadi, dopo 2 anni di concerti al piano nei teatri lirici, cos ì ho radunato i miei musicisti e collaboratori ed è nata questa idea». 
Fortunatamente, si è risolta anche la diatriba con il Comune di Milano sulla questione dell’orario della fine del concerto a San Siro; per non penalizzare il pubblico milanese riducendo la durata dello spettacolo, da tre ore a due, se ne anticiperà l’inizio alle 20.30. 

5 Giugno 2003

Baglioni, caccia ai biglietti per il concerto al «Conero» 

ANCONA — Un piccolo grande evento musicale in onda da Portonovo. Stasera (ore 20.35) Raiuno trasmetterà l'anteprima assoluta di «Tutto in un abbraccio», il brano tratto da «Sono io, l'uomo della storia accanto», il nuovo album di Claudio Baglioni. 
Sarà una serata davvero particolare, con il tramonto sulla baia anconetana a far da sfondo all'esibizione del cantautore. 
«Il mare — dice Baglioni — è da sempre uno dei richiami più forti. Mi sono sempre chiesto quale effetto faccia a chi senza averlo mai visto lo incontri per la prima volta, dato l'effetto che fa a me ogni volta che mi ci trovo davanti. E, forse, è anche per questo che il mare è così presente nel mio lavoro e anche in questo nuovo brano (“e il sole taglia il mare e il nostro amore in due come un aratro”), nel quale il dolore e il rimpianto per un amore infelice si sciolgono e si stemperano nel tiepido abbraccio della memoria». Intanto, sono ancora disponibili i biglietti per assistere al grande concerto di Baglioni in programma il 14 giugno allo Stadio del Conero di Ancona, in anteprima nazionale. I tagliandi possono essere acquistati nelle prevendite abituali al prezzo, comprensivo di prevendita di 46 euro (posto numerato) e 28,80 euro (posto unico). E' ancora possibile, dunque assicurarsi un posto per assistere al grande spettacolo diretto ed ideato dallo stesso Baglioni e dal suo regista Pepi Morgia. Uno straordinario evento organizzato ad Ancona per iniziativa del Comune in collaborazione con le società Capitanicoraggiosi ed Annozero, in esclusiva per Marche, Abruzzo, Molise, Romagna, Puglia e Umbria. Uno show innovativo, che attingerà all'energia del pubblico e all'improvvisazione, grazie alla presenza di ginnasti, atleti ed artisti di strada. Per informazioni telefono 071 2901224. 

5 Giugno 2003

Baglioni: «Ecco il mio tour»
A Padova il 23 giugno, ballerini e circensi insieme a lui

MILANO. «Non è un tour, perchè il tour vero e proprio inizierà entro la fine dell'anno, al massimo l'anno prossimo»: così Claudio Baglioni presenta a Milano i suoi otto concerti negli stadi (sarà a Padova il 23 giugno). Sulla data milanese del 19 giugno al Meazza, in particolare, il cantautore ha spiegato che il concerto inizierà alle 20,30, anzichè alle 21 come inizialmente previsto. L'esibizione di Baglioni, come quella di tutti gli ospiti musicali del Meazza, si dovrà infatti chiudere alle 23.30, come stabilito dal Comune di Milano. Per non ridurre la scaletta, perciò, "l'uomo della storia accanto" ha deciso di anticipare il fischio d'inizio del concerto, una delle otto tappe negli stadi nate da quella che definisce «una voglia improvvisa di fare musica suonata». Tra le novità del tour, che dopo Ancona (14 giugno) toccherà Milano, Padova (stadio Euganeo, 23 giugno), Firenze, Roma, Napoli e Catania, c'è la collaborazione con i diversi centri di produzione artistica dei territori che ospiteranno gli spettacoli. «A Milano voglio incontrare persone che fanno danza, arti figurative, discipline circensi e sportive, per un omaggio alla località e - spiega l'artista - per uno scambio, visto che queste persone saranno con noi già da qualche giorno prima del concerto». Per dare massimo risalto alla componente spettacolare del concerto, e garantire una migliore diffusione del suono, il palco di Baglioni sarà sistemato al centro del prato di ogni stadio. Su questo stage dilatato, spazio alle diverse rappresentazioni, in un happening di musica, spettacolo e installazioni, diverso da concerto a concerto. Oltre a tutto ciò, «penso che - annuncia Baglioni - arriverà qualche amico famoso ad aiutarmi». Presentando questi nuovi concerti, a Baglioni è stato chiesto un commento sulla sua esibizione di 15 anni fa allo stadio comunale di Torino, per Amnesty International, contestata dai fans di Bruce Springsteen, venuti in massa per il Boss. «Non è più un tasto dolente da anni - commenta - mi rimane la fierezza di aver partecipato a una manifestazione giusta, poi equivocata. Quel giorno gli spettatori contestarono me e un video sulla tortura, segno che erano venuti solo per la musica. Io dissi con ingenuità che avrei partecipato perchè mi avevano chiesto di tirare la volata per i biglietti».

 

5 Giugno 2003

Scrivi a Claudio Baglioni

Il quotidiano La Sicilia e il nostro sito, in collaborazione con J.G. Angels e Sebastiano Timpanaro Comunicazione, invitano i lettori a scrivere una domanda o una riflessione destinata a Claudio Baglioni. I testi vanno inviati entro il 10 luglio alla casella di posta elettronica segreteria@ngweb.it  completi di nome, cognome, indirizzo e numero di telefono.

I cinque lettori che verranno scelti avranno la possibilità di assistere al concerto e di porre direttamente a Claudio Baglioni le loro domande nel corso di un incontro esclusivo organizzato in occasione del concerto che l'artista terrà a Catania, allo stadio Angelo Massimino, il 12 luglio prossimo.

Per dare massimo risalto alla componente spettacolare del concerto, e garantire una migliore diffusione del suono, il palco di Baglioni sarà sistemato al centro del prato. Su questo stage dilatato, spazio alle diverse rappresentazioni, in un happening di musica, spettacolo e installazioni, diverso da concerto a concerto.

Il progetto del nuovo tour è stato ideato dallo stesso Baglioni con il regista Pepi Morgia ed il coreografo Luca Tommasini. «Gli elementi (di singolarità, ndr) si aggiungono per dei pensieri che sto portando avanti da 10/15 anni, ma lo spettacolo resta fondamentalmente la musica», ha detto Baglioni, che tra qualche mese si laurea in architettura e che con lo spettacolo ha voluto mostrare che «la ricerca del bello può essere fatto anche al concerto». Dal nuovo album «Sono io, l'uomo della storia accanto», uscito a maggio, suonerà solo 5 o 6 brani. Verranno, invece, ripresi 3 o 4 brani del passato «remoto» con arrangiamenti originali, oggi «vintage». Oltre 250 mila le presenze complessive stimate.

MUSICA, BAGLIONI LIVE IN 8 CONCERTI SPETTACOLO

Di Ilaria Polleschi 

MILANO (Reuters) 

 

4 Giugno 2003

 

- Debutterà ad Ancona il prossimo 14 giugno Claudio Baglioni, nella prima delle otto date che lo porteranno in alcuni dei maggiori stadi italiani, dopo il successo di pubblico e di vendite che sta ottenendo il suo nuovo album "Sono io", attualmente primo nella classifica dei più venduti.

"Saranno otto concerti ognuno diverso dall'altro che non vogliono essere un tour, perché spero che quello vero ci sarà entro la fine dell'anno o all'inizio del prossimo"; ha raccontato oggi il cantante a Milano.

In tutto dunque otto tappe, una in più rispetto alle sette programmate inizialmente, con l'aggiunta di Bari l'8 luglio, oltre alle previste Milano il 19 giugno, Padova il 23, Firenze il 27, Roma il primo luglio, Napoli il 5 e Catania il 12.

 

"Mi è venuta una voglia quasi improvvisa di fare musica suonata insieme dopo oltre due anni in giro con il mio pianoforte nei teatri lirici", spiega, facendo riferimento alla sua tournée teatrale voce e pianoforte che lo ha portato un po' dappertutto.

 

"Ho richiamato i miei musicisti, e ci sarà anche un'orchestra di 35 elementi tra archi, ottoni e legni", precisa, sottolineando che per ogni tappa su palco saranno presenti anche una serie di "animatori" che daranno vita a delle "raffigurazione" per una certa parte dello spettacolo, in cui la protagonista fondamentale "resta comunque la musica".

 

Sul palco ogni sera ci saranno infatti circa 300 performer reclutati ognuno nella città in cui si svolge lo spettacolo, tra persone che amatorialmente o semiprofessionalmente si occupano di danza, arti figurative, discipline sportive.

 

"Ci sarà un forte tasso di spettacolarizzazione", sottolinea Baglioni. "Vogliamo anche stabilire l'idea della festa e un elemento di sorpresa per ogni show".

 

Il concerto durerà circa tre ore (e a Milano inizierà alle 20:30 e si chiuderà tassativamente alle 23:30, come da disposizioni comunali) e, spiega il cantante 53enne, "non è ancora stato del tutto delineato".

 

Ci saranno schermidori, sbandieratori, circensi, ballerini -- oltre ai 34 componenti del corpo di ballo -- pattinatori, danzatori del ventre ma, ci tiene a precisare Baglioni, "non sarà un circo".

 

Per quanto riguarda la musica, vera protagonista degli show, senz'altro saranno presenti i cavalli di battaglia che hanno reso Baglioni una colonna della musica italiana, alcuni con arrangiamenti nuovi, altri "vintage", mentre del nuovo album saranno presenti solo cinque o sei canzoni.

 

"E' troppo recente, sono due progetti che sono nati quasi contemporaneamente", spiega e annuncia che sul palco con lui potrebbe esserci anche qualche "amico famoso".

 

Poi, svelando di essere quasi laureato in architettura -- sta preparando "una tesi sul restauro e il riutilizzo di zone degradate per intrattenimento spettacolare" -- annuncia anche la scena del concerto sarà modificata da "installazioni in progresso" durante tutto il concerto.

Nessun dato ufficiale su quanto costerà lo show: "Esattamente non lo so, ma è sicuramente un grande sforzo produttivo, senz'altro è tra i più costosi che abbia mai fatto".

Ma, assicurano gli organizzatori, per gli otto concerti di Claudio sono attesi in tutto 250mila spettatori che valgono l'impegno.

 

MUSICA, BAGLIONI E RAMAZZOTTI 

AI PRIMI POSTI DELLA CLASSIFICA 

MILANO (Reuters)

 

4 Giugno 2003

 - Gli italiani conquistano questa settimana i primi posti della classifica musicale: "Sono io - L'uomo della storia accanto" di Claudio Baglioni è l'album più venduto, seguito dal nuovo disco dei Nomadi, "Nomadi 40".

Si conferma al numero uno il nuovo singolo di Eros Ramazzotti, "Un'emozione per sempre", che anticipa il nuovo disco "9", mentre rimangono invariate la seconda e la terza posizione con "Gocce di memoria" di Giorgia (nella colonna sonora di "La finestra di fronte") e "Chihuahua", che si candida a diventare il tormentone di questa estate.

Tra gli album più venduti scende dal primo al quinto posto "The Golden Age of Grotesque", del discusso rocker statunitense Marilyn Manson, mentre tre new entry balzano nella top ten della settimana: "Fleshwounds", album di debutto di Skin, ex cantante degli Skunk Anansie, "How the west was won", il triplo cd live dei Led Zeppelin e "Tribalistas", sodalizio musicale di tre grandi della musica contemporanea brasiliana, Marisa Monte, Arnaldo Antunes e Carlinhos Brown.

Lo riferisce AcNielsen C.R.A., che ha stilato le classifiche dei dischi più venduti in Italia - dal 23 al 29 maggio per i negozi specializzati, e dal 19 al 25 maggio per la grande distribuzione - per conto della Fimi, l'associazione dei discografici italiani.

Il numero tra parentesi si riferisce alla posizione occupata precedentemente dal disco. Il simbolo (-) indica una nuova entrata nella top ten.

ALBUM

1. SONO IO - L'UOMO DELLA STORIA ACCANTO (-), Claudio Baglioni

2. NOMADI 40 (-), Nomadi

3. HOME (2), Simply Red

4. ALMA DEL SILENCIO (3), Ricky Martin

5. THE GOLDEN AGE OF GROTESQUE (1), Marilyn Manson

6. FLESHWOUNDS (-), Skin

7. HOW THE WEST WAS WON (-), Led Zeppelin

8. TRIBALISTAS (-), Carlinhos Brown, Marisa Monte, Arnaldo Antunes

9. METEORA (7), Linkin Park

10. ONE HEART (10), Celine Dion

DA MUSICAITALANA.COM

 

4 Giugno 2003

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Baglioni presenta il tour: "Sarà uno spettacolo 'democratico'"

 

La conferenza di presentazione del tour di Claudio Baglioni è iniziata parlando dei dettagli della data milanese (19 giugno), e non poteva essere altrimenti essendosi svolta, oggi, a Milano alla presenza di Giovanni Bozzetti, Assessore agli Eventi, Turismo e Moda del Comune lombardo. Lo spettacolo che il cantautore romano si appresta a portare in otto stadi italiani (vedi Concerti) avrà, infatti, la durata di tre ore, tempo che porta inevitabilmente a sforare la normale tempistica dei concerti tenuti a San Siro.

 

"Ringrazio l’amministrazione comunale per gli sforzi fatti per concederci mezz’ora in più di musica", dice Baglioni in apertura di conferenza, "è da mesi che si parla di questa tenzone fra residenti e invasori, ma io non voglio penalizzare Milano e oltre a questa mezz’ora in più, vista la durata del concerto, anticiperemo di un’altra mezz’ora anche l’inizio dello spettacolo", che quindi avverrà alle 20,30 e non alle 21.

 

Dopo aver sottolineato come alle sette tappe previste si sia aggiunta anche quella di Bari (in programma il prossimo 8 luglio), Baglioni spiega che quello che si accinge ad iniziare non è un vero tour, ma "una ‘cavalcata’ di otto concerti, tutti diversi. Questo perché penso e spero entro la fine dell’anno o l’inizio del 2004 di intraprendere una tournée vera e propria con tutte le tecniche e le logiche che la rendono tale".

 

Il perché di questi concerti estivi è riconducibile all'esigenza avvertita dal cantautore romano di fare musica ‘suonata’: "Sull’onda della produzione del disco appena uscito, che mi sta già dando tante soddisfazioni", spiega Baglioni, "ho sentito l’urgenza di ritrovare, dopo due anni trascorsi nei teatri italiani con un pianoforte, la voglia di fare musica insieme. Ho quindi richiamato agli strumenti i miei sei musicisti più fedeli e insieme a loro un’orchestra di 35 elementi con sezioni di archi, legni e ottoni".

 

Non solo musica però, ma anche animatori di scena, persone che a livello amatoriale si cimentano nella danza, nelle arti figurative, in certe discipline circensi o sportive (dal pattinaggio alla scherma, dalla danza del ventre al tango), a creare una coreografia plurale. "L’interazione e l’integrazione avverranno con meccanismi vari", spiega ancora il cantautore, "può esserci un'interpretazione puramente musicale oppure si può avere un’interpretazione simbolica o coreografica del testo o del momento. Non c’è una regola fissa. E’ anche vero che queste rappresentazioni interesseranno solo una parte del concerto, perché comunque quella che facciamo è sempre musica".

 

Tante le variabili, dunque, dalla scaletta alla scenografia, ogni data avrà la sua particolarità: "Stiamo studiando la possibilità di modificare la situazione scenica persino durante il concerto", aggiunge Baglioni, "con installazioni che saranno presenti fin dall’inizio e altre che possano essere create durante lo spettacolo stesso". Gli stadi verranno utilizzati nella loro interezza, garantendo così a Baglioni e ai suoi musicisti la centralità della scena: "Dopo diversi esperimenti ho ancora un palco centrale e più grande, una sorta di spettacolo ‘democratico’, perché tende ad abbattere il più possibile le distanze che ci sono in un grande stadio. Lo spazio scenico è dilatato quasi in tutto il campo da gioco e questo ci permette di creare dei veri e propri set di rappresentazione e anche qui le scalette sono suscettibili di cambiamenti a seconda degli interventi".

 

Baglioni ci tiene, però, a precisare che quello che sta per essere inaugurato non è un musical né tantomeno un circo, "anche se incorpora molti ingredienti di questi tipi di show", ma è un concerto con un alto tasso di spettacolarizzazione, grazie alla grande animazione prevista. "Fare questo mestiere per tanti anni significa a un certo punto abituarsi a una sorta di ripetitività - conclude - e allora bisogna ogni tanto trovare la possibilità di sorprendersi per sorprendere gli altri. Quindi questo happening, che è la parte innovativa del concerto, dovrebbe garantirci l’elemento della sorpresa".

 

Dal 10 giugno, sul sito ufficiale di Baglioni, saranno disponibili anticipazioni video, con immagini del backstage e delle fasi di allestimento dello spettacolo.

Notizia realizzata con la collaborazione di www.rockol.it


DA MUSICAITALIANA.COM -

4 Giugno 2003

INTERVISTA DI PAOLA DE SIMONE

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E' uscito da un paio di settimane il tuo nuovo album, "Sono io l'uomo della storia accanto", ascoltandolo si ha l'impressione che tu abbia voluto ripetere alcuni suoni del passato. E' una scelta consapevole o inconscia?
Un po' è un po', nel senso che uno dei presupposti a questo lavoro era proprio quello di inaugurare una stagione diversa rispetto alle ultime produzioni, quelle degli anni '90, a partire da "Oltre", "Io sono qui" e "Viaggiatore sulla coda del tempo". Questo voleva essere proprio un album meno pensato, meno stratificato, meno strutturato. E poi, mentre questi tre album che ho citato erano delle ricerche, sia in termini di contenuti che di sonorità, questa volta volevo cercare un'identità che fosse frutto di tutti questi anni di musica, di parole e di suoni. Allora, partendo da un presupposto come questo, la lavorazione del disco risente chiaramente della ricerca voluta sia di innovazioni e novità sia di suoni anche vintage, di sonorità che possono riproporre anche suggestioni passate, un po' come profumi che ti riportano indietro nel tempo. Secondo me questo è un album che sta a cavallo tra una sorta di riassunto e un ponte verso il futuro.

In alcuni brani si coglie come la voglia di stendere un bilancio della tua vita privata, che però appare non molto positivo. Ti faccio due esempi: in "Sono io" dici "ad un figlio non ho dato tutto", in "Grand'uomo" canti "se non sono stato io allora cerca tu di essere un grand'uomo". Perché questo bilancio negativo?
Perché secondo me si può essere consapevoli di se stessi ma mai eccessivamente fieri. Sarebbe anche un po' spudorato essere tanto convinti della propria esistenza, anche perché significherebbe non poter far meglio nella strada che ancora c'è da fare per il futuro, per i giorni che arriveranno. E, semmai si può parlare di bilancio, ce n'è uno alla pari, nel senso che nessuno sa mai quanto effettivamente ha fatto bene o ha fatto male. Ognuno dei nostri gesti provoca per forza di cose come un piccolo terremoto, ognuno di noi è in grado di dare una scossa che in una direzione diventa positiva e in un'altra può essere negativa. Io mi interrogo, come tantissime altre persone, in un momento sociale molto confuso, in cui si ha difficoltà ad assumersi una propria identità. Per questo ho fatto un album nel quale vado alla ricerca di un'identità musicale, cercando di fare un identikit, una foto tessera di una lunga carriera. Anche dal punto di vista umano, individuale, mi prendo sulle spalle delle domande, cercando di dare delle risposte. Per me, però, è più importante farsi domande, che dare risposte.

So che i testi non andrebbero spiegati, ma in "Per incanto e per amore" dici "fa che un pugno di riso non sia solo un altro abbandono". E' forse un richiamo al valore del matrimonio?


E' un richiamo a quello che un pugno di riso vale sia in un'occasione di festa, come quella che hai citato, sia nel caso di un primo soccorso dato a un affamato. Quindi vale in qualsiasi tipo di fame: da quella reale a quella dei sentimenti.

A proposito di sentimenti, nei crediti finali del disco c'è anche il nome della tua compagna, Rossella Barattolo, presente per il suo apporto organizzativo. Lei ti è quindi vicina anche nella vita artistica?


Adesso sì, mentre all'inizio della nostra relazione no. Anzi, lei addirittura non sapeva neanche bene chi io fossi (sorride), perché avendo vissuto molto in Inghilterra si era persa qualcosa... questo, però, ha creato anche una fase divertente e non sospetta. Nel tempo, poi, si crea comunque quella sorta di vicinanza che si deve riversare per forza di cose anche nel lavoro, perché altrimenti sarebbe difficile stare accanto a una persona che fa un mestiere come questo, sempre sotto le luci. E' già difficile stare accanto a una persona che fa il mio mestiere, che essere addirittura esclusi da questa attività renderebbe le cose ancora più complicate.

Spesso nelle tue canzoni ricorre il tema del "chissà cosa sarebbe stato se", in questo album lo ritroviamo in "Tutto in un abbraccio". E' solo un vezzo artistico o ti è capitato altrettanto spesso nella vita di dover tenere in sospeso degli amori al punto da chiederti chissà cosa sarebbe stato se li avessi vissuti?


Si dice che in fondo tante casualità fanno ognuna delle esistenze. In tutto questo disco vorrei spiegarmi e spiegare che ognuno ha una storia e che tutte queste storie vivono accanto l'una all'altra, in parallelo, a volte si intersecano, in qualche occasione si separano. Tutto questo crea la strana partitura dell'esistenza, in cui ci si conosce, come adesso io e te, e poi possono succedere mille altre cose... Sì, ogni tanto mi diverto a fare il gioco delle combinazioni, se fossi stato, se fossi arrivato tre minuti prima, se avessi detto... In un'altra canzone dico che è sempre tardi per amare, perché spesso la potenzialità di affetto che abbiamo la teniamo un po' schiacciata, poi quando non abbiamo più la persona verso la quale riversarla, ci accorgiamo di avere il serbatoio pieno e non abbiamo più strada da fare. In me è molto presente questa malinconia, questa nostalgia, che però è anche una buona compagna dell'esistenza.

A chiudere l'album è una bellissima preghiera, "Per incanto e per amore", ma tu sei credente?


Io sono un credente con un percorso non sempre dritto. Negli anni addietro ho avuto qualche crisi anche forte nei confronti della fede e oggi cammino su una strada un po' più matura, con un'urgenza e un bisogno di forte religiosità. Sì, credo di essere a tutti gli effetti un credente, un credente in cerca.

Sei un uomo molto attento all'immagine e noi siamo abituati a vederti sempre impeccabile. All'interno del booklet dell'album, però, c'è una foto, tra l'altro molto intensa, in cui appari con la pelle macchiata, mi riferisco a quella in cui sei preso nella lettura di alcune lettere. Perché hai accettato di pubblicarla?


Sai, io non l'ho neanche vista (sorride). E' la prima volta che sono preso talmente tanto dalla parte musicale e dai contenuti dell'album, che sono meno vicino alle foto e alle illustrazioni. E poi, secondo me, arrivati a un certo punto, la questione del look e dell'immagine assume un aspetto secondario. Nella vita, normalmente, se uno ama curarsi o non curarsi, fa la differenza, però dal punto di vista professionale mi interessa un pochino meno.

Stai preparando un grande spettacolo da portare negli stadi, per i quali stai reclutando un gran numero di partecipanti, compresa una grande orchestra. Adesso che i preparativi si sono fatti più concreti, puoi dirci qualcosa di più?


Sì, sarà un giro di concerti, non è un tour vero e proprio. Il tour penso che vedrà la partenza intorno all'inizio del 2004, questa è più un desiderio di suonare dal vivo, nato all'inizio dell'anno addirittura a disco non ancora ultimato. Sentivo e sento il bisogno di sprigionare l'energia che c'è ancora in me e nei miei musicisti più affezionati, con un'orchestra di 33 elementi che sarà con noi sempre. In genere le mie produzioni, compresa quest'ultima, sono sempre molto suonate, quindi ci vogliono musicisti in carne ed ossa per riproporle anche dal vivo. La musica sarà al centro sia dello stadio che dello spettacolo, però ci sarà anche un forte tasso di spettacolarizzazione, anche per proseguire l'esperienza cominciata nel '90/'91 con "Oltre il concerto" e poi continuata attraverso altre esperienze, le più diverse. Questo perché io penso che in uno stadio non si può fare un concerto rigorosissimo, come li ho fatti nei teatri lirici, da solo con voce e pianoforte, penso che occorra anche qualcosa che sia festoso, che occupi gli occhi e che sia anche un po' una sorpresa.

Una sorpresa sarà senz'altro il cast?


Sì, innanzitutto ci sarà un cast fisso di altre quaranta persone che animeranno la scena con diversi ruoli e attraverso un percorso anche divertente, che è già quasi ultimato. In ognuna delle otto città in cui si terrà il concerto (alle sette già diffuse si è aggiunta la data di Bari, l'8 luglio), ci sarà anche l'intervento di gruppi locali in termini di coreografia e anche di scenografia. Oltre ad artisti dell'accademia di danza abbiamo visionato anche artisti dell'accademia delle belle arti e di arti figurative, per creare un insieme di discipline che in una parte del concerto, non in tutto, saranno chiamate a formare quadri coreografici e scenografici. E' stata un'esperienza appassionante e divertente conoscere quasi in ogni città intorno alle 1.000/1.500 persone che fanno le cose più disparate e quindi vedere anche come ci si può integrare a loro. Tutti questi partecipanti saranno con noi anche nei due/tre giorni di prove e faranno una sorta di stage all'interno di un laboratorio bizzarro, come quello che stiamo mettendo su.

Il pubblico sarà coinvolto attivamente nello spettacolo?


Mi piacerebbe. Già in passato mi capitò di coinvolgere il pubblico, addirittura un album live lo chiamai "Attori e spettatori". Certo in questo caso io e gli altri artisti siamo i protagonisti della scena, però mi piacerebbe che ci fosse la possibilità di rendere questo incontro non uno spettacolo generico, ma un insieme di tante interazioni, con noi che facciamo un po' più d'attori e gli altri che fanno un po' più da spettatori.

Mentre prepari le scenografie e coreografie del tuo spettacolo,

 i tuoi fans della mailing list chiamata Tamburi Lontani stanno preparando una sorpresa per te, una sorta di contro-scenografia: vogliono colorare gli stadi di arancione...


Ah, sì l'ho saputo (sorride), ma perché proprio arancione?

Perché è il colore predominante nella copertina del tuo album...


Ah, per quello. Anche la scenografia che stiamo preparando noi è tra il bianco e l'arancione (sorride e fa una pausa)... Ci sono quei gruppi naturali che a volte mi mettono proprio a disagio, perché è tale la loro capacità creativa e anche organizzativa, che i risultati sono estremamente brillanti, anche se a volte vengono sottovalutati. Per quanto sia difficile avere un rapporto continuo e continuativo con loro, questi episodi sono di grande stimolo per me.

Come riesci a stare dietro alla grande voglia di contatto che i fans mostrano nei tuoi confronti?


Effettivamente ricevo molta corrispondenza e provo a leggere un po' tutto quello che mi arriva, anche se, un po' per pudore un po' per mancanza di tempo, rispondo solo a un 8-10% delle lettere o dei messaggi, però leggo davvero tutto. Sono questi contatti il mio rifornimento, perché sono gli unici appuntamenti in cui leggo il cuore degli altri, quindi sono tutti benvenuti e io mi sento sempre in debito.

Intervista di Paola De Simone

03/06/2003

ROMA — A una settimana dall'uscita nei negozi,

 il nuovo album di Claudio Baglioni "Sono io - l'uomo della storia accanto" è primo in classifica e spodesta dal vertice il rock satanico di Marilyn Manson. Il cantautore romano ottiene anche il disco di platino per le oltre 130 mila copie vendute. Al secondo posto i Nomadi con "Nomadi 40", seguiti dai Simply Red, terzi; da Ricky Martin quarto, e Marilyn Manson, scivolato in quinta posizione.

Corriere Adriatico

03/06/2003

Simoni: "Un grande"
Baglioni saluta la squadra

Prima dell'allenamento una visita gradita all'Ancona: il cantante Claudio Baglioni, in questi giorni nella Dorica per un concerto, ha infatti fatto una capatina al del Conero accompagnato dal suo manager Pepimorgia. «So che Baglioni era alla partita anche sabato sera - ha commentato Simoni - Bravo, ci ha portato bene! Conosco Claudio dai tempi in cui ero la Lazio perchè lui veniva a fare un po' di corsa dove ci allenavamo noi. Claudio è un bravissimo ragazzo oltre che un grande cantante, ai tempi di Roma abbiamo fatto amicizia e ci trovavamo spesso a cena insieme. L'unico rammarico di Claudio è che il sottoscritto non ha mai allenato la sua Roma...».

Musica: Claudio Baglioni In Testa Alla Top Ten

Roma, 3 giu. (Adnkronos) - Claudio Baglioni e' in testa alla classifica degli album piu' venduti nei negozi di dischi con 'Sono io - l'uomo della storia accanto', che ha ottenuto il disco di platino per le oltre 130 mila copie vendute. Secondo la classifica Nielsen, al secondo posto tra gli album piu' venduti c'e' la raccolta 'Nomadi 40', al terzo 'Home' dei Simply Red, al quarto 'Almas del silencio' di Ricky Martin, al quinto 'The golden age of grotesque' di Marilyn Manson, al sesto 'Fleshwounds' di Skin, al settimo 'How the west was won' dei Led Zeppelin, all'ottavo 'Tribalistas', al nono 'Meteora' dei Linkin Park e al decimo 'One heart' di Celine Dion. (Ken/Rs/Adnkronos)

Corriere Adriatico

03/06/2003

ancona mi da' forza

..proprio all'artista, accreditato dello straordinario privilegio di cogliere le cose in profondità, non sia data, poi, anche la possibilità di capire anche quale sarà l'effetto di quel privilegio.

Forse perché l'artista -se quella delle canzoni è arte- è artista solo per gli altri e mai per se stesso e, come ogni uomo, può vedere tutto tranne il proprio volto. Per quello ha bisogno di uno specchio e, per un musicista, lo specchio è il cuore di chi ascolta. Le sue labbra che sillabano le tue canzoni. Ecco perché, da oltre trent'anni, aspetto dal pubblico la risposta alla domanda più importante. L'unica alla quale, da solo, non posso dare una risposta. Ed ecco perché alla sola idea di trovarmi al centro di uno stadio, mi sento attraversare da una scarica di adrenalina difficile da sostenere. Cerco di addomesticarla per ricavarne l'energia che serve -e ce ne vuole davvero tanta- a raccogliere la sfida. Perché trovarsi da soli al centro di uno stadio è più o meno come trovarsi su una spiaggia deserta, nel momento nel quale l'Oceano indossa la faccia più burrascosa che ha e decide di scaricarti addosso un'onda gigantesca. C'è solo da sperare che, ancora una volta, l'affetto e la passione della gente ti portino così in alto da riuscire a cavalcare quell'onda fino all'ultimo, indimenticabile, istante. Ad Ancona è così.

CLAUDIO BAGLIONI

Ansa

03/06/2003

 Baglioni spodesta Marylin Manson: (ANSA) - ROMA, 3 GIU - A una settimana dall'uscita, il nuovo album di Claudio Baglioni 'Sono io-l'uomo della storia accanto' e' primo in classifica e spodesta Marylin Manson. Il cantautore romano ottiene anche il disco di platino per le oltre 130 mila copie vendute. Al secondo posto un'altra new entry, i Nomadi con 'Nomadi 40', seguiti dai Simply Red, il cui Home passa in terza posizione, da Ricky Martin ('Almas del silencio'), quarto, e Marylin Manson, scivolato in quinta posizione

Belle Arti sul palco con Baglioni

2 Giugno 2003

MACERATA — Saranno le opere realizzate dagli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Macerata a fare da sfondo ai concerti di Claudio Baglioni (foto), il cui debutto è fissato ad Ancona il 14 giugno. «Abbiamo preparato — spiega Paolo Benvenuti, docente di Pittura e responsabili delle Arti visive dell'Accademia maceratese — una installazione ironica e simpatica. Sul palcoscenico ci sono appendiabiti con sacchetti di plastica contenenti un liquido azzurro che simboleggia il nostro mare. Non per niente il titolo dell'opera è “S-porta a casa l'Adriatico”». Attorno al palco saranno installate le opere realizzate da sei Accademie. «Macerata, Milano, Venezia, Firenze, Roma e Catania — ricorda il docente — siamo stati invitati dal regista Pepi Morgia a dare un contributo. Il lavoro è stato eseguito dai nostri allievi della sezione pittura e decorazione, naturalmente dietro il decisivo apporto e sostegno del corpo docente».
Per l'Accademia maceratese è motivo di soddisfazione il fatto di essere stata chiamata dal noto regista a contribuire alla scenografia del tour di uno dei cantautori più amati e seguiti dal pubblico. «Senza dubbio siamo molto contenti — conclude il professor Benvenuti — ma molti nostri studenti sono spesso chiamati a mostrare il proprio talento. Nel prossimo mese, ad esempio, saranno a Braccano, vicino Matelica, per realizzare murales, poi parteciperanno alla Marguttiana di Macerata e ad altre mostre».

Corriere Adriatico

2 Giugno 2003


Baglioni ha portato bene

 Il cantante romano non aveva mai visto giocare l'Ancona e come prima volta... è andata sicuramente alla grande. Sono arrivati i tre punti della quasi... A.

Corriere Adriatico

1 Giugno 2003

Il cantautore, applauditissimo, ricambia i complimenti
Baglioni, parole dolci per l'Ancona

L'accoglienza è da "Imperatore romano": lui, da sempre tifoso giallorosso, non ha voluto mancare all'appuntamento dell'Ancona con la storia. Claudio Baglioni, nella Dorica per il concerto che terrà proprio al "Del Conero" il prossimo 14 giugno, è l'ospite d'eccezione. Al suo arrivo, scatta la curiosità dei fans ed un sentito applauso. In contemporanea, dalla Nord si alza il coro dei supporter, omaggio "sui generis" per l'amatissimo cantautore, che si accomoda in "Tribuna Vip" tra sguardi indiscreti e consueto stuolo di ammiratori a caccia di un autografo. "Con tutto questo rosso mi sembra di essere a casa" confessa Baglioni, fedele romanista, ma affezionatissimo al capoluogo dorico. "Uno spettacolo eccezionale - attacca a fine primo tempo col suo consueto fare signorile - fino ad ora ho visto una squadra sola. L'Ancona ha costruito tante occasioni ed il gol credo sia strameritato". Parole d'elogio anche per Simoni. "Sono contento che l'Ancona raggiunga la A, non solo per il feeling che mi lega a questa città, ma anche per la stima che nutro verso Gigi: un allenatore capace di assemblare gruppi straordinari come questo". I ventimila presenti sono riusciti a far emozionare anche il grande Baglioni. "Uno spettacolo stupendo, la giusta cornice per una partita come questa" ... e anche per il 14 giugno, aggiungiamo noi. "Spero proprio di sì".

I riflettori sono tutti puntati su Baglioni (dopo la partita è stato vista a cena da Strabacco mare), ma la tribuna coperta ieri sera era un vero coacervo di Vip. Tra questi, anche l'arbitro anconetano Tombolini, che non si scompone neppure in veste di spettatore. "Bella partita" è il laconico commento del fischietto dorico.

Ben più loquace nel parlare Giulio Silenzi, assessore regionale ai lavori pubblici. "Se devo fare il politico dico che è una bella gara, con l'Ancona meritatamente in vantaggio... Ma a dire il vero sono entrato allo stadio proprio mentre i dorici segnavano! Mi fa molto piacere vedere un pubblico così folto per una serata così importante: l'augurio è che di queste immagini se ne vedano sempre di più e che l'Ancona raggiunga il traguardo che da marchigiano spero tagli a Livorno". Dove, non c'è dubbio, ci sarà anche il tifosissimo industriale "Palì" Giampaoli. "Festeggeremo in massa in Toscana, ora si tratta solo di avere un po' di pazienza... Stasera (ieri, ndr) abbiamo sofferto parecchio. Una vera fatica, ma l'importante è che la vittoria sia arrivata". Tra i tanti politici, c'è anche il consigliere regionale Carlo Ciccioli, in vena di elogi. "La squadra si è comportata alla grande, flessibile ed anche corretta. Mi sembra che ci siano tutti gli ingredienti per la serie A. Da apprezzare anche i ventimila presenti: c'è da augurarsi di vedere sempre un Del Conero così al top".

Corriere Adriatico

1 Giugno 2003

  Divertimento e buona tavola per Baglioni
Lo sbarco di Claudio al Centro Nautico

ANCONA - Ancora una cena affidata alle sapienti mani... "dell'oste buono". L'altra sera Claudio Baglioni  e il suo gruppo hanno scelto il Centro Nautico anzichè l'osteria Strabacco: sempre Danilo Tornifoglia sul ponte di comando. Piatti esclusivamente a base di pesce preparati dal mitico chef "Gatto": risate e brindisi come se piovesse.