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La Lunigiana premia la poesia dei cantautori

IL LUNEZIA FESTIVAL INCORONA BAGLIONI, FIVIZZANO PUNTA SU VENDITTI

 

MILANO. A pochi chilometri di distanza, in due piccole cittadine della Lunigiana, i testi delle canzoni vengono considerati alla stregua di poesie e i loro autori vengono premiati come dei letterati. I Festival sono il Lunezia, presentato ieri a Milano, e il Fivizzano, che quest’anno hanno deciso di premiare, rispettivamente, Claudio Baglioni e Antonello Venditti. Baglioni si è aggiudicato il Premio Lunezia 2003 per il valore letterario dei testi del suo ultimo album «Sono io l’uomo della storia accanto». La vittoria è stata decisa dall’organizzazione e dalla commissione direttiva del Premio Lunezia, formata da critici musicali e dalla scrittrice Barbara Alberti. Per la prima volta nella storia del premio, lunga otto anni, lo stesso artista riceverà anche il premio Antologia, per i testi di canzoni di tutti i tempi. Il riconoscimento sarà consegnato il 20 luglio ad Aulla (Massa), nel cuore della Lunigiana. Oltre a Baglioni, nella tre giorni del premio Lunezia, dal 18 al 20 luglio, sarà premiata anche Anna Oxa come miglior autrice femminile, per l’album «Ho un sogno». Niccolò Fabi ha vinto il riconoscimento della critica con il suo «La cura del tempo» e Cesare Cremonini si è aggiudicato il premio «Poesia del rock» per il testo del brano autobiografico «Padremadre» inserito nel suo primo lavoro senza Lunapop, «Bagus». Il Lunezia prevede anche una sezione esordienti, che si esibiranno nelle serate del 18 e del 19 luglio, disputandosi la produzione di un cd singolo. Sempre in Lunigiana, a Fivizzano, dal 28 agosto al 7 settembre si svolge il Fivizzano Music World, Festival Internazionale di musica e danza, che attribuisce a sua volta un premio per musica e poesia, che quest’anno è andato ad Antonello Venditti. Il cantautore romano lo ritirerà sul palco nella serata finale, il 7 settembre. Gli ospiti già confermati per quest’anno sono Matia Bazar, Andrea Mirò ed Enrico Ruggeri, Eugenio Finardi, Marco Poeta, Katia Ricciarelli (presidente onorario del Festival), Edoardo Vianello, Mal, Luca Barbarossa e le Dos y Tres. Per la danza ci saranno Emanuel Gat da Israele e Adriana Aja Jung e per il tango argentino Geraldine Rojas e Javier Rodriguez dall’Argentina. Il Fivizzano Music World sarà anticipato da una serata di gala, prevista per il 20 agosto nella Piazza Medicea di Fivizzano, in onda su Raidue il 2 settembre

 

Giovedì 10 Luglio 2003, 17:27

MUSICA: PRIMI A BAGLIONI E VENDITTI

 

(ANSA) - MILANO, 10 LUG - In due piccole cittadine della Lunigiana, le canzoni vengono considerate alla stregua di poesie e i loro autori vengono premiati come dei letterati. I Festival sono il Lunezia e il Fivizzano, che premiano Claudio Baglioni e Antonello Venditti. Baglioni si e' aggiudicato il Lunezia 2003 per il valore letterario dei testi del suo ultimo album 'Sono io l'uomo della storia accanto'. Venditti sara' premiato il 7 settembre a conclusione del Fivizzano Music World, che attribuisce un premio per musica e poesia

 

MUSICA: SBARCA A CATANIA LA ''CAROVANA DI BAGLIONI''

 

Catania, 10 lug. (Adnkronos) - Grande sbarco questa mattina a Catania della carovana del tour 2003 di Claudio Baglioni, per il concerto di sabato 12 allo Stadio Angelo Massimino, ultimo appuntamento del tournee in otto regioni. Un appuntamento che riportera' il cantautore romano nel capoluogo etneo a 7 anni dal suo primo concerto catanese, che si tenne in 21 settembre 1996. 

 

adnkronos

 

MUSICA: CATANIA, 400 PERFORMERS PER BAGLIONI

Catania, 8 lug. - (Adnkronos) - Sono scattate le 'convocazioni' per i 400 performers che sabato sera saranno con Claudio Baglioni sul grandissimo palco (120 metri) montato all'interno dello stadio Angelo Massimino di Catania, per l'unica data siciliana che chiudera' il suo tour 2003. A selezionare la 'carovana' di musicisti, ballerini, giocolieri, gruppi musicali, bande e atleti reclutati da tutta la Sicilia, sono stati Peti Morgia e Luca Tommassini, rispettivamente regista e coreografo del tour. 

 

BAGLIONI HA INCANTATO BARI

 

di Vanessa Colangiuli

Per chi con dispiacere s'è trovato ad occupare un posto non corrispondente a quello acquistato, sarà stata comunque una serata da ricordare. A volte, le emozioni sono così forti da avere il potere di cancellare amarezze e malumori. Per "l'uomo della storia accanto", di "Questo piccolo grande amore", di "Porta Portese" e "Strada facendo", si può chiudere un occhio, lasciandosi andare in un questa splendida "Notte di note e parole", all'Arena della Vittoria di Bari. Se l'aspettavano tutti, adulti e bambini, innamorati e nostalgici. Non un concerto, ma un incontro intenso, tra loro e Claudio, ballerini e figuranti, pattinatori e musicisti , performer e sogni. Tutti di nuovo adolescenti, tutti di nuovo con le labbra salate incontro alle stelle. Più di tre ore di grande show, ripercorrendo 35 anni di carriera di questo artista, capace di mettersi ancora in gioco, di creare musica, guardandosi intorno, dialogando con quelli come lui, con la voglia di diventare grandi non dimenticando le corse in riva al mare. Si è portata Bari, in quel cuore d'aliante. Ora, per l'ultima tappa del suo tour, a Catania, lo aspettano il 12 luglio. Anche lì, forse, si uscirà dalla stadio felici, di cantare che "La vita è adesso".

 

 

GIOVEDÌ, 10 LUGLIO 2003 

Insorgono le centinaia di persone rimaste escluse. Gli organizzatori: forse un errore 

"Il concerto della vergogna" 

Baglioni, stadio sporco e biglietti venduti due vol
Problemi, proteste, risse al concerto di Claudio Baglioni. Quindicimila persone hanno riempito, martedì sera, lo stadio della Vittoria, ma subito è scoppiata la rivolta: le tribune erano sporche, molti posti addirittura erano completamente ricoperti di escrementi di piccioni. Gli spettatori, per sedersi, hanno dovuto comprare delle bottiglie d´acqua e pulire le sedie con mezzi di fortuna. Ma ci sono stati anche problemi per un centinaio di biglietti "clonati". 



Botteghini chiusi, sedili pieni di escrementi. E i posti numerati non esistevano più 
Baglioni, notte di rabbia e botte "Organizzazione, che vergogna" 
In centinaia col biglietto rimangono fuori 

La difesa dei promoter "Molti tagliandi erano falsi: o forse è colpa di un errore di stampa..." 
PAOLO VIOTTI 
Hanno vietato, per giorni, di fare le pulizie allo stadio della Vittoria, perché Baglioni non voleva intrusi spioni. Ma l´effetto sorpresa è costato caro. Martedì sera il concerto ha rischiato di saltare per la rabbia degli spettatori, che dopo ore di fila, una rissa e un parcheggio caotico, hanno trovato il loro posto completamente ricoperto di escrementi di piccioni, che certo non hanno smesso di volare sugli spalti durante le prove. Ma l´atmosfera di «Ci sono anch´io tour», oltre che dalla sporcizia tra gli spalti, è stata rovinata anche da un centinaio di biglietti clonati, falsi o stampati male. È successo anche questo. Chi aveva comprato i posti in tribuna numerata (ben 41 euro a poltrona) li ha trovati occupati. «Ho protestato, ho chiesto spiegazioni ai ragazzi dello staff, ma nessuno mi ha saputo spiegare quello che era successo - dice Vittoria, una delle tante ragazze rimaste senza posto - alla fine io e le mie amiche ci siamo organizzate da sole. Io sono rimasta in piedi, qualcuna delle mie amiche è riuscita a trovare uno strapuntino nelle ultime file». Il concerto, nato sotto una cattiva stella, ha addirittura rischiato di non cominciare per le proteste degli spettatori rimasti in piedi con il biglietto in mano. Solo la prontezza di un ispettore di polizia è riuscita a limitare i danni. Il poliziotto ha calmato gli animi e ha promesso che avrebbe scritto una relazione al questore.
«Per quanto riguarda i biglietti - dice Tommaso Ventrelli della Delta Spettacoli, l´agenzia che ha organizzato l´evento a Bari - Pensiamo ad un errore telematico o addirittura di stampa, ma stiamo anche prendendo in considerazione l´ipotesi che alcuni tagliandi siano stati contraffatti». Biglietti falsi? Sarebbe la prima volta. E su questo anche le forze dell´ordine stanno indagando, per capire se a Bari esiste una centrale di falsari professionisti in biglietti per concerti e spettacoli. 
Sulla pulizia delle tribune, invece, il funzionario della ripartizione allo sport del Comune di Bari spiega che: «L´arena in genere viene consegnata chiavi in mano, cioè in condizioni di pulizia perfette e deve essere riconsegnata nelle stesse condizioni». Ma questa volta gli organizzatori hanno preteso che l´ultimo turno di pulizie fosse il 3 luglio, cioè cinque giorni prima del concerto, sembra perché non volevano che nessun estraneo assistesse o disturbasse le prove. «È inevitabile - dicono al Comune - che in cinque giorni l´Arena si sporchi, anzi bastano solo 24 ore». 
Escrementi di uccelli, biglietti falsi, risse e malumore. Eppure i concerti di Baglioni da anni, da sempre sono il simbolo dell´amore, dei sogni e del romanticismo. «Altro che sogni - dice Andrea Lattaruli - Io voglio essere rimborsato. Sono venuto da Taranto per vedere questo concerto: 70 chilometri e quarantuno euro per passare una serata schifosa. Ho visto tutto lo spettacolo in piedi, lontano dalla mia ragazza, e nella puzza. L´organizzazione era vergognosa e se sono dei professionisti come dicono ci devono rimborsare». 
E le proteste sono continuate anche nel dopo concerto, quando Claudio Baglioni e tutta la troupe si sono spostati al «Pescatore» per la cena, e decine di cittadini, che abitano vicino al castello Svevo, hanno chiamato vigili urbani e polizia per il chiasso e i gridolini dei fan, raggruppati sul marciapiede davanti al ristorante in piena notte, per avere un autografo o semplicemente stringere la mano all´amato cantante. 

I vincitori del Lunezia
Baglioni, che poeta
 
Claudio Baglioni si aggiudica l'ottava edizione del Premio Lunezia, tributo al valore letterario dei testi delle canzoni, con "Sono io l'uomo della storia accanto" (ma all'artista romano va pure il Premio Antologia). Riconoscimenti anche ad Anna Oxa, Amedeo Minghi, Niccolò Fabi, Cesare Cremonini. Premiazioni ed esibizioni di giovani autori dal 18 al 20 luglio ad Aulla (MS).
 

Mercoledì 16 LUGLIO ore 21.00 CANALE 5 ... "Donna sotto le Stelle"... ospite musicale Claudio Baglioni

 

 

La Gazzetta del Mezzogiorno

mercoledì 9 luglio 2003

 

SIN DAL POMERIGGIO LE PAZIENTI CODE DA PARTE DEL POPOLO DEI «BAGLIONI BOYS»

LA LUNGA «PROCESSIONE» DEI SUOI FAN

E la sera prima del recital, un assaggio della nostra gastronomia

 

di Lucio Palazzo

Una lunga e composta processione in omaggio al divo. Il popolo dei Baglioni Boys inizia a far rotta verso l'Arena della Vittoria fin dal pomeriggio di ieri; alla fine, gli spettatori del grande show «multi art» saranno circa 15mila, divisi fra gradinate, tribune e distinti.

Baglioni intanto continua quello che ormai è un vero idillio con Bari. Per prepararsi a dovere alle tre ore e mezza di concerto, lunedì sera, dopo il filo diretto alla Gazzetta, Claudio ha pensato bene di riunire il suo staff a cena al Pescatore, ristorante preferito da Antonio Cassano e sembra che lo stesso campione barese abbia consigliato al cantautore di assaporare le nostre specialità gastronomiche proprio in quel locale. Baglioni è molto amico del gemello di Francesco Totti. Il menù era annunciato: latticini a gogò e pesce fresco, portate che Claudio non si fa mai mancare nei suoi raid pugliesi. Prima di cena, un giro a curiosare fra i vicoli di Bari vecchia nei pressi del Castello Svevo. La voglia di conoscere a fondo la città è una costante di questi giorni di Baglioni a Bari: lunedì pomeriggio il cantautore ha voluto partecipare alla riunione di redazione della Gazzetta chiedendo (peraltro già informato) notizie su particolari di eventi di cronaca ancora in parte sconosciuti: vedi sequestro delle due farmacie baresi.

Prima curiosità della serata: più l'area si riempiva di fans, più aumentava la componente arancione fra il pubblico. Tutti con una maglietta o con un cappellino in tinta, come indicato da Vento, uno dei più famosi capi fans, notissimo sul web. È bastata una e-mail a giro e tutti sono arrivati con l'arancione addosso: dopo il tour giallo e quello rosso, questo è il colore che gli aficionados hanno stabilito, in linea con la grafica del nuovo album Sono Io, l'uomo della storia accanto.

I baglioniani iscritti al CLAB (Claudio Fan Club) hanno però storto il naso in questi giorni, visto che, come nelle altre città, per la prima volta non sono stati ammessi alle prove prima del concerto. Un colpo d'occhio spettacolare ha accompagnato tutto lo show, complesso, ma mai banale. I Baglioni Boys hanno salutato con una vera ovazione l'ingresso di Ron che ha duettato con Claudio su Amore Bello e Non abbiam bisogno di parole.

Ron, di padre tranese, aveva espresso nell'intervista di martedì con la Gazzetta la volontà di mostrare al cantautore romano la splendida cattedrale di Trani: chissà che nelle prossime ore i due non possano essere avvistati per i vicoli della splendida cittadina del nord barese.

Fra i numerosi volti conosciuti sugli spalti un sorprendentemente appassionato Antonio Stornaiolo (Tata) fan del grande Claudio, sorpreso a canticchiare alcuni pezzi d'annata. Assente Emilio Solfrizzi, vero cultore del Baglioni dei primi anni e noto negli ambienti per una imitazione del cantautore da far sfigurare anche il miglior Fiorello. Lo spettacolo non perde mai il ritmo iniziale e l'ingresso dei numerosissimi performer baresi tiene alta l'attenzione; i ballerini di tango, i karatechi, gli atleti; tutti in una successione studiata e ben orchestrata.

Concerto, evento, musical, festa multi colore fate voi: Baglioni, a 31 anni da Questo Piccolo Grande Amore, resta uno dei pochi veri divi italiani.

 

 

La Gazzetta del Mezzogiorno

mercoledì 9 luglio 2003

Ieri sera all'Arena della Vittoria.

Oltre quindicimila persone da tutta la regione per l'atteso concerto

BAGLIONI KOLOSSAL INCANTA BARI

Il gran circo del Divo Claudio: luci, canzoni ed emozioni senza fine

 

di Francesco Costantini

Eccolo, finalmente, l'uomo della storia accanto, l'uomo della maglietta fina dei vostri sogni di adolescenti, delle mille storie di te e di me. Dopo l'Homo Baglionikus Introversus, l'HB Technologikus, quello Cryptikus e il Minimal, ecco la versione Kolossal: tre ore e spiccioli di concerto, 38/39, fors'anche quaranta pezzi per raccontare trentacinque anni di storia artistica e personale che si fanno storia del costume e dell'identità collettiva del Paese.

Dicevano mancasse la Puglia, Bari in particolare, a questo suo tour 2003 fatto di sole premiere, eventi singoli irripetibili, ogni sera distanti e diversi pur su un canovaccio comune. C'eravamo solo noi della Gazzetta a dirvi di star tranquilli, che Claudio passava le notti a rigirarsi come un panzerotto nell'olio bollente al pensiero che mancasse un riferimento, uno sguardo, una lama di luce puntata verso il Petruzzelli. C'è nel nuovo album, c'è da quella notte della Befana in cui Baglioni cantò il suo grido di artista ferito al cospetto delle rovine, quella notte da cui – sono parole sue – tutto questo progetto prese le mosse. Non poteva non esserci in quest'estate bollente.

E allora, benvenuti sull'arca di gloria, sulla Baglioni Enterprise, sul ponte sterminato di questa portaerei che si perde nella notte, sulle gradinate di questo vecchio stadio ribattezzato pomposamente arena nella speranza che lo diventasse e poi abbandonato alla sua triste solitudine, bentornati al Circo di Mangiafuoco, miei cari amici, allo show che non ha mai fine…

Circondato dalle torrette dei fari, il Divo (divino, questo era l'appellativo che toccava all'imperatore Claudio) guida un traffico intenso di musici e figuranti, saltimbanchi e ballerini, ginnasti e karateki, palloncini e palloncioni, acrobati e pattinatori, busker e performer a vario titolo, tutti selezionati – come ormai già saprete – nelle scorse settimane in Puglia. Una sarabanda, una festa di piazza, una kermesse come non si è mai visto orchestrata dalla regia di Pepi Morgia e dalle coreografie di Luca Tommassini. Una prova di maturità, dice qualcuno; una strepitosa prova di freschezza creativa, di voglia di dare al pubblico qualcosa che rimanga unico, di capacità di legare in uno show i sogni di bambino e la raffinata sensibilità di un artista adulto, aggiungeremmo noi.

Musica a gogò, dicevamo. Pochi sapidi spruzzi del recente Sono io - L'uomo della storia accanto (il brano omonimo, Tutto in un abbraccio, Grand'uomo, il divertissement di Serenata in sol) e via, tutto-Baglioni-canzone-per-canzone. Subito un medley, in apertura, chitarra a tracolla, a ricordare chi era (51 Monte Sacro, Signora Lia, Tu come stai, Notte di note, Sabato pomeriggio, A modo mio, W l'Inghilterra, Poster, Porta Portese) e andiamo, incontro a questo lungo destino felice di uomo e di artista. Si pilucca fior da fiore – Strada facendo, Dagli il via, Uomini persi, Avrai (scritta quasi 25 anni fa per la nascita del figlio Giovanni).Quante volte, Cuore di aliante, Buona fortuna, Acqua dalla luna, Bolero, E tu, E adesso la pubblicità, Ninna Nanna, Noi no – sin quasi a non averne più.

Confusi e felici, i quindicimila di Bari non si perdono una nota, non saltano una battuta che è una, ottemperano al rito col massimo della sacralità. Macchie arancioni ovunque, il colore che i fans hanno scelto autonomamente per identificare questo tour, che par d'essere ad una finale dell'Olanda, che diventano una scia nel buio quando Ron si materializza per cantare a due voci Amore bello (davvero la più rosalincellamaresca delle hit del Principe d'Orange) e Non abbiam bisogno di parole. Calda la notte, caldissima la gente, bollente Claudio che sembra sfidare la sua stessa resistenza fisica per andare avanti ad oltranza, «oltre», come piace dire a lui. Mille giorni di te e di me, secondo chi scrive la perla di trent'anni e passa di canzoni, e la «famigerata» QPGA – come indicano in assoluto understatement le scalette da qualche anno in qua, una Questo piccolo grande amore con la quale il cantautore romano fa finalmente pace, che smette di scavare, ruotare, torcere, strizzare e manipolare per renderla così com'era, il più fantastico inno incantato all'amore puro, pulito, adolescente che qualcuno abbia scritto in Italia (è o non è la Canzone del Secolo?). Io sono qui, La vita è adesso, Via… Non perdiamoci di vista, che stare insieme, condividere le emozioni è la cosa più bella che ci resta.

Incredibile, generosissimo, monumentale Baglioni.

 

 

mercoledì 9 luglio 2003

IN 400 SUL PALCO CON BAGLIONI

 

di R. Cr

Febbre da Baglioni atto secondo. Ieri abbiamo visto come i fan del cantautore romano si preparano al «grande evento» di sabato. Vediamo invece adesso qualche anticipazione sugli artisti catanesi che saranno con lui sul palco.

Sono infatti già scattate le «convocazioni» per i quasi 400 performers che sabato sera si esibiranno con Claudio Baglioni sul grandissimo palco montato all'interno dello stadio Angelo Massimino, per l'unica data siciliana che chiuderà il suo Tour 2003.

Una carovana di musicisti, ballerini, gruppi musicali, performers, bande, atleti, giocolieri, artisti di strada, «reclutati» da tutta la Sicilia, che saliranno a scaglioni su un palco grande quanto il rettangolo di gioco dello stadio catanese.

A selezionarli ci hanno pensato Pepi Morgia e Luca Tommassini, rispettivamente regista e coreografo del tour, che il 23 maggio scorso sono stati anche in Sicilia, al Pala Spedini, impegnati in un'intera giornata di provini e selezioni.

I gruppi sinora convocati sono per il flamenco il Centro Studi Danza di Cecilia Guzzardi e Maurizio Muzzi (Catania), per la scherma la palestra Eurota del maestro Domenico Sperlinga (Catania), gli sbandieratori dell' Associazione Culturale Panzera di S. Anastasia, per le discipline sportive karatè e judo i giovani atleti del Comitato Regionale Judo & Karatè F.I.J.L.K.A.M., il gruppo circense Giocajouè, per il tango argentino il Fitness Busen di Catania, per il pattinaggio l' Associazione Polisportiva Winner Sicilia, per l' hip hop il Centro Studi Danza di Catania, per la danza moderna la scuola La Fenice di Catania e per la danza orientale il gruppo Jawari di Catania.

Sull'immenso palco, che misura la superficie record di 120 metri per 18 e che verrà allestito nel rettangolo di gioco dell'ex Cibali, tutti i performers siciliani, che sono stati selezionati per l'iniziativa «Ci sono anch'io», animeranno a più riprese i momenti di una serata di grande musica che si snoderà in oltre tre ore di live show.

Sul palco del concerto di Catania sarà posizionata anche un'installazione artistica progettata da Daniela Gagliano, una giovane studentessa siciliana che, sotto la direzione del professor Rosario Genovese, ha creato l'opera «Cercando la libertà».

Il progetto è nato dalla collaborazione con le Accademie di Belle Arti delle città toccate dal Tour 2003 di Claudio Baglioni.

Intanto i biglietti per il concerto di Catania sono ancora in prevendita presso la rete abituale di biglietterie sparse in tutte le province siciliane e calabresi e per tutte le informazioni sull'evento è stata istituita un'infoline, che risponde allo 095.509615.

Il costo dei tagliandi è di euro 57,50 (diritti inclusi) per la tribuna numerata coperta (ultimi tagliandi ancora disponibili) e di euro 28,80 (diritti inclusi) per il posto unico (tribuna B e curve).

 

mercoledì 9 luglio 2003

IL CONCERTO DI SABATO

IN QUATTROCENTO SUL PALCO CON BAGLIONI

 

Saranno quasi 400 i performers che sabato sera saranno con Claudio Baglioni sul grandissimo palco montato all'interno dello stadio Angelo Massimino di Catania, per l'unica data siciliana che chiuderà il suo Tour 2003. Una carovana di musicisti, ballerini, gruppi musicali, bande, atleti, giocolieri, artisti di strada, 'reclutatì da tutta la Sicilia, salirà a scaglioni su un palco grande quanto il rettangolo di gioco dello stadio catanese. A selezionarli ci hanno pensato Pepi Morgia e Luca Tommassini, rispettivamente regista e coreografo del tour, che il 23 maggio scorso sono stati anche a Catania, al Pala Spedini, impegnati in un'intera giornata di provini e selezioni. 31

 

 

mercoledì 9 luglio 2003

La rassegna.

Da Baglioni a Carmen Consoli nel calendario stilato da Comune, Provincia e Apt «Catania è...» ricca d'eventi

 

Natalie Cole, Claudio Baglioni, il duo Mogol-Lavezzi, Earth Wind & Fire, Kool and The Gang, Carmen Consoli, James Brown, Archinuè, Gotan Project, Pat Metheny, Marlene Kuntz, Fiorella Mannoia, Tiromancino, Avion Travel. Sono solo alcuni nomi degli artisti che animeranno le notti dell'estate catanese. Notti in cui musica, teatro, danza e animazione scandiranno il ritmo del divertimento. Notti in cui, dal Giardino Bellini alle Ciminiere, dal Cortile Platamone al Teatro Romano, da piazza Dante al Porto, troveranno spazio anche i disabili, ai quali verranno garantite aree attrezzate, e i turisti, che avranno dei posti riservati.

Ce n'è davvero per tutti i gusti nella rassegna "Catania è... ", presentata ieri mattina nella sala Giunta di Palazzo degli Elefanti congiuntamente da Comune, Provincia e Apt, che per la prima volta hanno organizzato insieme l'evento. Con Scapagnini c'erano, tra gli altri, il suo consulente culturale Ledo Prato, il vice presidente dell'ente di Palazzo Minoriti Angelo Sicali, l'assessore provinciale alle Politiche dello sviluppo Salvo Pogliese e il direttore dell'Apt Angelo Cavallaro. vittorio romano29

 

 

mercoledì 9 luglio 2003

CARMEN CONSOLI E CLAUDIO BAGLIONI TRA GLI APPUNTAMENTI PIÙ ATTESI

Catania, un mare di eventi

 

di Michele La Spina

CATANIA – Un milione di euro per tanti, ma proprio tanti spettacoli divisi in svariati sub-compartimenti nei quali non mancano spettacoli di alto livello. È questo il risultato di un'attenta organizzazione che, partendo da una serie di bandi sulla stampa nazionale, alla ricerca di proposte idonee, ha visto il Comune di Catania, in sinergia – forse per la prima volta – con la Provincia Regionale della città etnea e con l'Azienda provinciale turismo, balzare alla ribalta con un caleidoscopico cartellone sintetizzato in una voluminosa (anche troppo) e multicolore documentazione, illustrata ieri durante un'affollatissima conferenza stampa dal sindaco della città etnea, Scapagnini, dal vicepresidente della Provincia Regionale, Sicali, dal segretario generale dello stesso Comune, Giacalone, e da uno dei consulenti, Prati. Nell'elenco delle manifestazioni brilla soprattutto quella di chiusura, con il «I dieci comandamenti», spettacolo considerato come uno degli eventi-cult di questi primi anni del secolo e che sarà rappresentato in Piazza Duomo, sullo sfondo di Palazzo dei Chierici. Vi prenderà parte anche l'orchestra stabile del Teatro Massimo Bellini; mentre tra gli attori è probabile anche la presenza di Pamela Villoresi. Difficile, per ragioni di spazio, elencare tutti gli eventi in programma; ma occorre almeno dire che in questo enorme bagaglio di pièce c'è anche un settore chiamato La luce azzurra, dedicato ai bambini, che in dieci giorni presenterà spettacoli di varia natura, tutti ospitati dal Parco Gioieni. E, nelle altre sezioni, non mancano, naturalmente, i «colpacci», come Nathalie Cole (figlia dell'indimenticabile Nat King Cole), Carmen Consoli, Claudio Baglioni, la danza acrobatica dei Kataklò. In più, da segnalare ben 11 concerti eseguiti dagli strumentisti dell'Istituto musicale Vincenzo Bellini; alcune serate riservate rispettivamente alla disco-music, alla pop-music e al Festival «Un disco per l'estate»; una nutrita sezione di jazz che vedrà all'opera anche il complesso The blue brothers, la vocalist Marcia Maria e il Pat Metheny Trio. Nella sezione teatrale, non mancano una serie di «Inviti a cena» a cura del Piccolo Teatro di Catania e, nella Villa Pacini, numerose commedie dialettali. Gran parte degli spettacoli sarà ospitata in alcuni siti emblematici della Catania barocca, come il Cortile Platamone e il cortile di Palazzo Biscari; ma non mancheranno all'appello anche altri luoghi storici come il Porto e lo stesso cortile di Palazzo degli Elefanti. Una serie speciale di iniziative sarà inoltre dedicata ai disabili. Uno sforzo enorme, insomma, che sulla carta promette grandi cose e che, in attesa della verifica... sul campo, merita ampi riconoscimenti.

 

 

A GONFIE VELE I RAPPORTI TRA COMUNE E ALTAROMA. ...

 mercoledì 9 luglio 2003

A gonfie vele i rapporti tra Comune e AltaRoma. Collaborazione assicurata.

 

di P.P.

A vele spiegate le news sulla scalinata. Mentre arriva la notizia che forse Silvia Toffanin non sarà sulla scena, come annunciato, a presentare la seratona con Gerry Scotti e Valeria Mazza , si aggiungono nomi per Donna sotto le stelle in programma il 16 su Canale 5. E in diretta su piazza di Spagna. Per avere i biglietti è già bagarre. Vanessa Incontrada legherà la sua immagine a Byblos, Mariella Burani prepara un balletto di cui sarà protagonista Matilde Brandi. Rocco Barocco ha voluto la bellissima Simona Autieri. Celine è ospite d’onore, Krizia, Missoni , Iceberg, i bebè di Pinco Pallino, la star di Cavalli che sarà un vero e grande richiamo. E le mise di Marongiu . Riprende quota la trasmissione che aveva perso smalto, e si sa che a cantare oltre a Claudio Baglioni arriverà anche Annie Lennox . Egon Furstenberg aprirà la parte legata alla sartoria e dopo di lui si vedrà la Next couture con Molaro, Vitti, Ciambella. E’ Rosy Garbo che prepara una sorpresa, i suoi abiti ispirati al Teatro La Fenice e alle eroine della lirica saranno indossati da mogli celebri. Valeria Magalli scenderà chiamata dalla sarta veneta. Il marito Giancarlo approva. Mentre Maria Carla Boscono , top model romana, sarà premiata come ambasciatrice della belleza italiana nel mondo.

 

 

La Gazzetta del Mezzogiorno

8 Luglio 2003

 

L'incontro con Caterina, disabile

LA SOLIDARIETÀ DI BAGLIONI

 

di Lucio Palazzo

Caterina è una ragazza disabile, «pazza» per Claudio Baglioni. Appena saputa la notizia della presenza del cantautore romano alla «Gazzetta», non ha retto al sogno di poter incontrare personalmente il suo paladino. Pressioni in famiglia, pressioni sui suoi amici, i volontari del «Cedis», centro diocesano per l'integrazione sociale. Non si è data per vinta, e ce l'ha fatta. Al termine della maratona telefonica in redazione, Baglioni le ha regalato un sorriso: un incontro fugace, ma intenso. «Il prossimo inverno - le ha promesso - quando verrò a Bari per il tour invernale, voglio ritagliare un po' di tempo per venirvi a trovare al Cedis». Una promessa che ha emozionato tutti. Poi Caterina è riuscita a vincere l'emozione ed a chiedere una dedica a Claudio. «Ho firmato - ha affermato sornione l'artista - ecco qui: con affetto Gianni Morandi...». Risata. In un'atmosfera più rilassata Caterina ha sorpreso tutti con la più semplice delle domande: «Claudio, cosa hai mangiato qui a Bari?». La risposta ha svelato i gusti baresi del cantautore: «Mi sono riempito di burrata e di pesce». Caterina tappezza da sempre la sua camera con tutti i ritagli di giornale che riesce a trovare sul «suo» Claudio. Il saluto rinnova la promessa: «Non rovinare i muri di casa tua: tanto il prossimo inverno tornerò a Bari». Ogni promessa è debito.

 

 

8 Luglio 2003

 

TUTTI PAZZI PER BAGLIONI

 

di Ottavio Cappellani

Alla facoltà di Giurisprudenza è apparso il seguente volantino: «Sono una studentessa fuorisede (vengo da Vittoria) cerco esclusivamente fan sfegatati del mitico Claudio Baglioni per andare al concerto del 12, perché il mio ragazzo non mi vuole accompagnare (vuole fare il duro e si vergogna dei suoi sentimenti), io sono alta un metro e settantacinque, capelli biondi e occhi azzurri. P.S. Carmelo, ripensaci!!!».

Storie da preconcerto: è partita la caccia al biglietto, e qualcuno (come sopra) sfrutta giustamente l'evento per risolvere beghe sentimentali.

Tastando il polso a una città con la febbre da Baglioni l'impressione che si ricava è che sarà "Questo piccolo grande amore" la canzone che tutti aspettano, che scioglierà gli animi, farà piangere, riappacificare, qualcuno (speriamo) anche litigare (perché l'amore, anche se piccolo, non è bello se non è litigarello): da chi cercava i biglietti quando ancora non erano in vendita, a chi organizza pullmann, molta curiosità per la spettacolare coreografia del nuovo spettacolo, ma immancabile la voglia dei brani più classici.

L'architetto Francesca Panebianco, ha già acquistato il biglietto da tempo: «Baglioni mi ricorda la prima adolescenza, i primi innamoramenti, le prime cotte, le feste tra amici dove a un certo punto si metteva il lento, e quel lento era sempre di Baglioni, si aspettava che il ragazzo che ti piaceva ti invitasse a ballare, adesso continua a piacermi, continuo a comprare i suoi dischi, a imparare a memoria le sue canzoni, però devo ammettere che sono i ricordi a emozionarmi di più».

La gallerista Concita Di Bella è entusiasta del fatto che l'arte entri in un concerto (sul palco ci sarà un' installazione progettata da Daniela Gagliano, giovane studentessa catanese che ha creato l'opera «Cercando la libertà» nell'ambito del progetto nato dalla collaborazione con le Accademie di Belle Arti delle città toccate dal Tour 2003 del cantante): «E naturalmente l'idea non poteva che venire a Baglioni, il mio mito, oltre che di mia madre», perché la passione, Concita, l'ha ereditata in famiglia: «Ricordo le feste che organizzava la mamma negli anni Settanta, quando immancabilmente partiva Questo piccolo grande amore… La mia canzone del cuore è invece Mille giorni di te e di me, la ascolto e riascolto, ricordo che per il concerto del '96 mi misi a lavorare per raccogliere i soldi e andare ad Acireale».

E fino al 10 il concorso "Scrivete a Baglioni", organizzato dal quotidiano La Sicilia: per partecipare basta inviare una domanda per il cantautore romano a segreteria@ngweb.it con nome, cognome, indirizzo e numero di telefono, i dieci lettori sorteggiati faranno direttamente a Baglioni le loro domande e potranno assistere al concerto.

 

 

 

La Gazzetta del Mezzogiorno

8 Luglio 2003

SOSPIRI E PROPOSTE DI INCONTRI GALANTI AL TELEFONO, RAGAZZINE ANSIMANTI ALL'INGRESSO ED UNA GRADITA INCURSIONE DURANTE LA RIUNIONE DI REDAZIONE DEL ........

 

di Lucio Palazzo

Sospiri e proposte di incontri galanti al telefono, ragazzine ansimanti all'ingresso ed una gradita incursione durante la riunione di redazione del giornale. La visita di Claudio Baglioni alla «Gazzetta» è volata: tre ore circa fra ironia e cordialità a sancire un rapporto saldo e vivo con Bari e con il suo giornale. Claudio arriva in redazione qualche minuto prima delle 14 e subito indossa la cuffia per rispondere alle telefonate che «scalpitano» da tempo. Prime tre chiamate dalla provincia di Milano e da Genova. Ne seguiranno altre da tutt'Italia. La «Gazzetta» su internet fa miracoli.

Sulle prime, il filo diretto con i fan più che una serie di domande è una sfilata di avances femminili che tentano, a tratti spudoratamente, un approccio con il divo, il quale appare divertito: «sono in costume da bagno a Palese, se vuoi domani ti raggiungo così» - minaccia la prima; «posso avere un appuntamento con te, ma senza gente attorno» - ci prova la seconda.

Il tempo passa e Baglioni rifiuta persino di fare un break per l'aperitivo per quanto è preso dalla chiacchierata con gli aficionados. Fuori dalla «Gazzetta», intanto la folla comincia ad assieparsi, mentre all'interno dell'edificio l'immenso Fabione, security men «storico» e capo dei «pretoriani» al festival di Sanremo, dorme sonni tranquilli.

Alle 15.50 qualcuno prova a proporre una fine leggermente anticipata delle telefonate, ma ormai Baglioni è lanciato e pretende di finire in orario. Alle 16 Claudio accetta di salutare Caterina, disabile barese. «Se tornerò a Bari per il tour invernale avrò più tempo da dedicare a questi incontri» - promette Claudio.

Prima di andare via, però, Baglioni fa capolino nel cuore del giornale, visitando, su invito del direttore Lino Patruno, la riunione quotidiana dei responsabili dei vari settori e dei caporedattori per l'impostazione del giornale. Insieme con loro parla di tutto, a cominciare dal sequestro di due farmacie baresi perché accusate di truffa, appena avvenuto. Claudio ne è al corrente, neanche fosse un cronista di turno. Quindi chiede: «Ma la questione del Petruzzelli a che punto è?». Com'è noto, dopo l'esibizione all'interno del «cratere», Baglioni ha inserito nell'ultimo disco un pezzo dedicato al teatro barese.

La visita dura più del previsto e soprattutto assume i toni quasi di una rimpatriata fra amici. Ad aspettare Claudio - il quale ieri pomeriggio era in camicia aderente nera e pantaloni con cerniere come tendenza detta - sia all'arrivo sia al congedo, donne di tutte le generazioni, dalle sedicenni a qualche madre di famiglia. Niente di strano per un cantante che, raggiunto l'apice della popolarità, sembra vivere un'eterna giovinezza.

 

 

La Gazzetta del Mezzogiorno

8 Luglio 2003

 

FRA LE SORPRESE DEL CONCERTO-SHOW DI BAGLIONI DI STASERA CI SARÀ ANCHE RON, CHE SALIRÀ SUL GRANDE PALCO PER CANTARE CON CLAUDIO LA ........

 

di Lucio Palazzo

Fra le sorprese del concerto-show di Baglioni di stasera ci sarà anche Ron, che salirà sul grande palco per cantare con Claudio la sua Non abbiam bisogno di parole e un classico come Amore Bello.

«Non abbiamo preparato niente – racconta Ron – ho sentito Claudio ieri ed abbiamo deciso solo le canzoni su cui interverrò. Del resto per il rapporto che c'è, l'improvvisazione organizzata è la cosa migliore».

Come nasce l'idea della sua partecipazione?

«Con Claudio siamo cresciuti insieme musicalmente. Ricordo un festival di Venezia nel '70 durante il quale ci siamo conosciuti meglio. Abbiamo passato momenti di condivisione molto intensi».

Faccia un ritratto del Baglioni artista.

«Un simbolo della canzone italiana. Molti vivono su un capolavoro, lui è riuscito a scrivere tanti pezzi indimenticabili. Il suo linguaggio diretto e semplice è la sua forza».

Torna da queste parti: lei è per metà pugliese.

«Torno alla mia terra rossa. Mi piace chiamare così la Puglia, che ovviamente sento appartenermi, viste le mie radici, mio padre era di Trani. La Puglia è una regione di persone che non passano inosservate; la gente è seria, comunicativa. Ultimamente ci sono anche tanti attori noti ed artisti in genere che sono pugliesi. È un momento di forte creatività per questa regione».

Se dovesse portare Baglioni a fare un giro, dove andrebbe?

«Prima di tutto ad ammirare la cattedrale di Trani: una bellezza così, a strapiombo sul mare con il cielo blu alle spalle, merita di essere conosciuta a fondo. Sono affascinato anche da Alberobello e dai suoi trulli. Penso che se un americano vedesse la Valle d'Itria, non se ne andrebbe più».

A cosa sta lavorando adesso?

«All'ultimo disco. Ma la vera novità è che al progetto è legato un libro che sto scrivendo. Probabilmente produrrò anche uno spettacolo teatrale con mie canzoni, vecchie e nuove».

Ha scelto lei i pezzi di stasera?

«Ho espresso la mia volontà di cantare Amore Bello perché è un pezzo che ho ascoltato in un momento delicato della mia vita. Vivevo una storia particolare e, come capita spesso con i pezzi di Claudio, ho riconosciuto in quella canzone la mia vicenda personale. In questo sta la grandezza di Baglioni: riesce ad usare parole semplici per spiegare grandi sentimenti, senza mai scadere nel banale»

 

 

La Gazzetta del Mezzogiorno

8 Luglio 2003

DUE AMICI SU DUE PALCHI DIVERSI. È UNA STRAORDINARIA COINCIDENZA QUALLA CHE ACCADRÀ STASERA NEL BARESE. CLAUDIO BAGLIONI SARÀ IN ........

 

di Nicola Morisco

Due amici su due palchi diversi. È una straordinaria coincidenza qualla che accadrà stasera nel Barese. Claudio Baglioni sarà in concerto con il mega tour Sono io..., all'Arena della Vittoria di Bari, mentre il suo amico Youssou N'Dour, con Nothing in vain, sarà nel fossato del castello di Barletta.

I due artisti, oltre che dall'amicizia, sono stati legati da un vero e proprio sodalizio artistico sfociato nella collaborazione per un brano presente nel doppio album Oltre.

Baglioni, questa sera canta anche il suo amico Youssou N'Dour a Barletta. Che ricordo ne serba?

«Mi fa piacere che anche lui sia in Puglia. Peccato però, se l'avessi saputo prima, chissà... Siamo amici da diversi anni, l'ho conosciuto nel 1997 in Inghilterra e abbiamo subito fraternizzato. Poi a Roma ci siamo rivisti tante volte, e abbiamo deciso di collaborare e duettare nel brano Le mani e l'anima inserito nel disco Oltre. Ricordo anche uno straordinario concerto al Colosseo, davanti a trecentomila persone, abbiamo cantato insieme per la Fao. È stata una straordinaria performance con vocalizzi finali».

Quanto l'ha influenzata la musica africana?

«È quella che ci ha dato i ritmi, la pulsazione, la parte della musica più energetica e dinamica che ho inserito anche nella mia musica. Quelle poliritmie tipiche africane, sono ancora presenti in alcuni arrangiamenti delle nuove canzoni».

Ci parli del suo spettacolo barese. Cosa vedrà questa sera il pubblico?

«Un concerto fuori da ogni regola che regala continue sorprese a tutti gli spettatori, noi compresi. In ogni città ci sono circa quattrocento persone che si aggiungono alle novanta che sono normalmente sul palco. Il risultato è assolutamente straordinario e trasmette un'energia unica. È una grande festa».

I suoi concerti sono frequentati da migliaia di persone, cosa che accade anche a Vasco Rossi e Zucchero. Siete una generazione di fenomeni o cosa?

«È sempre più difficile trovare momenti di aggregazione, mi sono stupito di vedere che in questa stagione, in cui scarseggiano tournée, ci siano stati numeri così consistenti di pubblico. Proprio ieri abbiamo fatto un conteggio del pubblico presente a questo tour: in sei concerti siamo arrivati ad un'affluenza di oltre duecentosettantamila spettatori. Forse alla fine del tour arriveranno a trecentocinquantamila, è sorprendente. Non so se tutto questo derivi dalla lunga carriera di artisti come noi, di sicuro sappiamo di avere un pubblico eterogeneo, composto da diverse generazioni. È sempre incantevole trovarsi all'interno di uno stadio con un palco al centro ed avere l'obbligo di riempirlo. La gente ha voglia di partecipare a qualcosa che è un po' rituale, ma anche sorprendente. Mi farebbe piacere che questi straordinari momenti continuassero anche nel futuro. Musica vuol dire tendere al bello, mettere insieme la gente e non separarla».

Ha disegnato tutta la struttura del palco, le sono serviti quindi gli studi da architetto?

«Si, studiavo architettura prima di imbarcarmi in questo mestiere. Ho scoperto che gli esami sarebbero rimasti validi se avessi pagato le tasse. Dopo essere stato venticinque anni fuori corso, finalmente, ad ottobre, riuscirò ad ottenere la laurea. In questi anni, però, molta dell'esperienza universitaria l'ho utilizzata disegnando i palchi dei miei concerti ».

Durante il filo diretto con i suoi fan ha incontrato una ragazza disabile. Cos'è per lei la solidarietà?

«È la possibilità di essere utili, anche parzialmente, ad un'altra persona. Purtroppo è una moda ricorrente per molti personaggi pubblici, qualche volta risulta anche sospetta. Comunque, se si riesce a far felice qualcuno anche per qualche istante, ti fa star bene. Quando si può, si deve mettere la propria arte e la popolarità al servizio della solidarietà».

 

 

 

 

8 Luglio 2003

 

 

BAGLIONI

 

A Catania il 12 luglio. Il costo dei tagliandi è di euro 57,50 (diritti inclusi) per la tribuna numerata coperta e di euro 28,80 (diritti inclusi) per il posto unico (tribuna B e curve). A Palermo si vendono da Box Office presso Ricordi Mediatore (091.335566), Ellepi Dischi (091.323084), Disckery (091.205808) e Master Dischi (091.323151). Su internet www.ticketone.it.

 

 

 

 

 

8 Luglio 2003

L´EVENTO

Sul palco con lui Ron e un centinaio di artisti pugliesi

LO SHOW DI BAGLIONI "SARÀ FESTA GRANDE"

Stasera all´Arena della Vittoria

Nello spettacolo sarà coinvolto il pubblico

 

di Annamaria Ferretti

Tra poche ore l´Arena della Vittoria di Bari ospiterà quello che si preannuncia come l´evento di quest´estate: il mega concerto di Claudio Baglioni per il "Ci sono anch´io tour". Un esperimento musicale (tre ore intense di spettacolo) che ha già travolto ed infuocato le città di Milano, Padova, Firenze, Roma e Napoli, e che oggi arriva nel capoluogo pugliese per riportare Claudio all´entusiasmo di tutti i suoi fan più fedeli. Erano cinque anni che il cantautore romano non si esibiva negli stadi ed è per questo che ha pensato ad un "giro musicale" molto particolare. «Mentre stavo terminando il disco – spiega Baglioni – è nata l´urgenza di ritornare con un´idea festosa, di partecipazione. Non è un concerto ma uno spettacolo e non è neppure una tournée perché quella vera conto di cominciarla per la fine di quest´anno. Stasera assisterete ad uno spettacolo unico ed irripetibile in cui non sarò solo sul palco; si esibiranno con me circa cento performer tra artisti di strada, atleti, ballerini, acrobati selezionati proprio qui a Bari tra oltre mille aspiranti, trentaquattro elementi del corpo di ballo, un´orchestra di trentatré elementi, ottoni e archi, sei musicisti della band. Una grande suggestione che ha anche una motivazione colta e che si ispira ad un sogno vagheggiato da Wagner che diceva che avrebbe voluto estendere le sue composizioni oltre che ad un´orchestra totale anche ad un teatro totale, un´opera d´arte totale, dove si mischiavano tante esperienze artistiche».

In onore ai principi wagneriani allora, Baglioni coinvolgerà pubblico ed artisti cantando e muovendosi lungo un palco eccezionalmente strutturato per occupare l´intera area del prato del "della Vittoria" (120 metri per 18 metri, praticamente da porta a porta). Un´autentica opera d´arte capace di ospitare centinaia di persone. Anche le scenografie saranno perfettamente visibili da ogni ordine di posto e da qualunque angolazione grazie ad un sofisticatissimo impianto luci. «C´è anche un piccolo evento nell´evento in questo spettacolo – conclude Baglioni – per la prima volta infatti, toccherò i momenti più importanti dei miei trentacinque anni di musica per riproporre molte delle "canzoni storiche" che non suonavo più da tempo. Sulle loro note si esibiranno tanti artisti vostri concittadini che da ieri sono anche dei miei nuovi amici. A loro auguro davvero tanta fortuna. E tra tanti nuovi amici, ce ne sarà anche uno molto speciale, Ron che farà a tutti (anche a me) una sorpresa inaspettata. Anche lui giocherà con noi su questo palco che rappresenta una grande strada, una sorta di ponte perché viviamo un momento storico che è una sorta di bivacco generale che ancora non ci ha fatto passare da nessuna parte: non siamo più quelli che eravamo e non siamo ancora quelli che saremo. Noi perciò cerchiamo di dare vita. Questo è un momento di passaggio, di grande confusione...».

 

 

 

La Gazzetta del Mezzogiorno

7 Luglio 2003

 

DOMANI ALL'ARENA DELLA VITTORIA DI BARI

Baglioni, tutto pronto per il mega concerto

 

di Lucio Palazzo

Claudio Baglioni sarà alla Gazzetta oggi pomeriggio dalle 14 alle 16. Prima del bagno di folla, il cantuatore romano di Questo Piccolo Grande Amore, di Strada Facendo, di Mille giorni di te e di me, per citarne tre su centinaia, vuole sentire il contatto con fans pugliesi; quindi fuoco ai telefoni visto che basterà chiamare il numero verde 800.777.111, per parlare con lui in diretta dalla redazione del giornale.

Intanto, all'Arena della Vittoria, è quasi tutto pronto per l'evento di domani sera, 8 luglio. Non ci sarà un palcoscenico classico, ma invece un grande spazio in senso longitudinale sul prato; il concerto sarà uno spettacolo con tutti i crismi, a cominciare dall'«esercito» fra musicisti, professori d'orchestra e gli ormai arcinoti trecento – forse qualcuno in meno – artisti di varia estrazione. Nella tappa barese in scena il corpo di ballo di Mariella Lotito e Silvio De Lorusso che si esibiranno in una performance di tango su Fammi Andar Via insieme ad altri 20 ballerini; Carmelo Melleo, anche lui barese, ed i suoi karatechi che combatteranno sulle note di Ninna Nanna, ed ancora ballerine, pattinatori, schermidori, lottatori di taekewondo ed altri personaggi dalle estrazioni più diverse.

Massimo riserbo fino all'ultimo minuto sui nomi di tutti i figuranti; alcuni certi, in ordine sparso sono Silvia Cocola, Giorgia Subisco, Marida Curari, Valentina Paiotta, Roberta Rubino, Leonardo Mesto, Paolo Lorusso e Roberto Basso.

L'orchestra che accompagnerà Claudio Baglioni sarà composta da 33 musicisti più 6 per ciò che riguarda la band. Regista dello spattacolo Bepi Morgia, coreografo Luca Tommassini, già con Madonna e Michael Jackson. Il palco del concerto coprirà quasi tutto il terreno dell'Arena della Vittoria: 120 metri per 18. Le prevendite sono distribuite in tutta la regione (informazioni allo 080.50.96.931).

Questi i prezzi: tribuna numerata coperta 40,30 euro (c'è ancora qualche posto disponibile); distinti 34,50 euro; posto unico 28,80 euro. Pullman navetta da tutta la regione.

Baglioni non gira l'Italia in un tour negli stadi dal 1998; la scaletta in oltre tre ore di concerto, toccherà tutti i suoi più grandi successi, dal 1970 ad oggi. Un ritorno alla melodia ed alle radici quello che Baglioni ha evidenziato sia nello stile cantautorale dell'ultimo album Sono io, l'uomo della storia accanto, sia nella scaletta del tour.

In programma anche Requiem il pezzo dell'ultimo album che Baglioni ha scritto dopo il suo concerto all'interno delle rovine del Petruzzelli.

«È un pezzo – ci ha confidato il cantautore – che mi è venuto in mente quella sera dell'Epifania, nel freddo del Petruzzelli semiaperto, guardando gli orchestrali con i cappotti. Sembrava una metafora di una umanità che ha freddo, che suona con dita rattrappite, ma con la voglia di stare insieme ed insieme ricominciare». Fra le sorprese, ogni tappa, prevede la presenza di un cantante italiano. Domani sera a Bari con Baglioni ci sarà Ron, un altro pezzo di storia della melodia italiana.

 

 

 

Lunezia, parata di stelle

7 Luglio 2003

 

AULLA — Un «Lunezia» da record. Sono oltre 15.000 le richieste da tutta Italia per assistere all'ottava edizione della manifestazione, con una robusta carrellata di star a fare da cornice all'assegnazione del premio in programma il 18, 19 e 20 luglio ad Aulla. I riconoscimenti, secondo l'originale formula del premio, andranno alle canzoni scelte in base al loro valore letterario. Confermata la presenza di Claudio Baglioni che chiuderà lo spettacolo del 20 con un medley al pianoforte (è lui l vincitore dell'ottava edizione con l'Album "Sono io l'uomo della storia accanto "). Ufficializzate altre autorevoli presenze: il 18 luglio Anna Oxa — vincitrice della sezione "Lunezia Autrice dell'Anno" per i testi dell'Album " Ho un sogno "— si esibirà accompagnata al pianoforte, facendo così da madrina alla prima serata dedicata ai " Giovani Autori ". Il 19 luglio Niccolò Fabi canterà e ritirerà invece il Premio Lunezia della Critica per l'Album "La cura del tempo", padrino quindi della seconda serata " Giovani Autori ". Le serate saranno seguite dalle etichette AlfaMusic e Rai Trade (marchio discografico della Rai): una scelta voluta per lanciare sul mercato i migliori tra band e cantautori.

E' atteso anche Cesare Cremonini, che ritirerà il Premio Lunezia Poesia del Rock, per il brano e il testo di "Padre e Madre ", come indicato dalla Commissione Direttiva del Lunezia.

Presenterà la serata Francesca Senette, giornalista del Tg4, affiancata da Stefano De Martino (la redazione del tg di Emilio Fede darà grande risalto all'evento, così come altre le tv e radio nazionali). Un'orchestra di 20 elementi accompagnerà la recita dei testi, interpretati dal protagonista di "Vivere " Edoardo Siravo e dall'attore dello stabile di Genova Andrea Pierdicca. Già esauriti da tempo gli alberghi locali per questa ottava edizione del Lunezia che avrà come cornice ancora piazza Gramsci dalle ore 21.30 in poi.

 

 

Dalle 14 alle 16 Baglioni lunedì a telefono con i lettori del "Giornale del Mezzogiorno" Bari al n° verde 800.777.111  &nb

 

La gazzetta del Mezzogiorno 

6 Luglio 2003

MARTEDÌ ALL'ARENA DELLA VITTORIA

Tra ballerini di tango e karateki alla ricerca dei «trecento» che si esibiranno con Baglioni

RON OSPITE DELLA TAPPA BARESE.

E domani dalle 14 alle 16 Claudio risponderà dalla «Gazzetta» ai fans che chiameranno il numero verde 800777111

 

di Lucio Palazzo

Quali artisti baresi saliranno sul palco insieme a Claudio Baglioni? La domanda gira ormai da settimane e cioè da quando il cantautore romano ha confermato, a sorpresa, la tappa di Bari. Il tour prevede che in ogni esibizione l'artista venga affiancato da una serie di ballerini, performer ed artisti di strada selezionati in ogni città, 300 in tutto. In queste ore va delineandosi l'elenco dei personaggi che calcheranno il palco dell'Arena Della Vittoria insieme a Claudione martedì sera, 8 luglio. Intanto è confermata la presenza di Ron: in ogni città Baglioni ospita un'artista amico all'interno del concerto e per la tappa di Bari toccherà a Rosalino Cellammare.

Claudio Baglioni sarà lunedì 7 dalle 14 alle 16 in nella redazione della Gazzetta per rispondere alle telefonate dei fans; basterà comporre il numero verde 800777111 per parlare direttamente con lui. L'organizzazione ha allestito per la data del concerto una servizio pullman per raggiungere l'ex Stadio della Vittoria. Informazioni sui biglietti per allo 080.50.96.931.

Tra i seri professionisti o addirittura imprenditori di successo di giorno, che la sera si trasformano in artisti appassionati e che si esibiranno per Baglioni, c'è ad esempio Mariella Lotito professoressa di lettere all'Istituto aereonautico «Euclide» di Bari. Quando abbandona il registro di classe, diventa una irrefrenabile e passionale ballerina di tango argentino. Si esibirà con l'esperto istruttore barese Silvio Lorusso, commerciante di materie prime per l'impresa. «Ho sostenuto uno stage con Lorusso – racconta lei – e sono stata subito rapita da questa magia». Magia? «Sì, il tango è pericoloso. Si inizia con il formare una coppia per ballare, ma si crea una tale comunicazione fra i corpi che facilmente il legame diventa più profondo». Cerchiamo di capire meglio: «ballando il tango si può avvertire facilmente anche un'attrazione fisica verso il proprio partner; il pericolo sta nel fatto che poi le coppie si rompono per crearne altre, con la stessa facilità». Ci viene voglia di provare.

«Siamo stati contattati dalla produzione – spiega Lorusso – balleremo sul pezzo Fammi Andar Via con circa 20 ballerini di tango tutti baresi».

Poi c'è un consulente del lavoro che frequenta un master in diritto e relazioni industriali: non si direbbe a vederlo suonare insieme percussioni, chitarra, sax, armonica e strumenti vari. È Pippo One Man Band; non si sa ancora di preciso se farà parte dello staff, ma sicuramente ha vinto da tempo il premio per la proposta più originale. Carmelo Malleo sarà invece a capo di un manipolo di combattenti di karate in kimono bianco e cintura nera: saranno in 30 provenienti da Bari e dintorni. Carmelo ha 56 anni: le arti marziali mantengono in forma. Nella vita confeziona chimoni e materiale per il karate: dal produttore al consumatore. «Ci esibiremo – racconta – durante il pezzo Ninna Nanna di Baglioni (canzone con testo di Trilussa contro la guerra n.d.r.); eseguiremo delle tecniche di combattimento a ritmo di musica. Fra i 30, oltre ai professionisti, anche alcuni avvocati, molti studenti ed artigiani». «L'idea di Baglioni – conclude – è eccezionale. Una grande occasione per far salire sul palco chi non c'è mai stato e per confezionare uno spettacolo originale e completo».

Pino Vitti, 42enne barese è un imprenditore edile, ma quando sveste i panni del manager, anche lui, si trasforma in caliente tanguero. Che la Baglioni-mania spinga qualcuno a cambiare mestiere? «Non ci penso neanche – confida ridendo – però quando un hobbie come questo ti dà la possibilità di avere contatto con un artista come Baglioni, fa piacere. Alla fine però prenderemo tutto come un gioco e torneremo alle nostre occupazioni». La passione per il tango è un'epidemia che si sta diffondendo a macchia d'olio: «tutto ciò che è retrò ha un certo fascino. Da un po' di anni questo ballo passionale gode di grande attrattiva. L'idea di Baglioni è molto positiva: insieme a noi, che abbiamo un altro mestiere, ci saranno anche molti giovani che sognano di fare carriera nel mondo dello spettacolo e l'occasione è davvero grande per approcciare una realtà che vediamo solo in televisione».

Fra gli altri performer, ballerini, sportivi ed affini impegnati con Baglioni martedì sera, Silvia Cocola, Giorgia Subisco, Marida Curari, Valentina Paiotta, Roberta Rubino, Leonardo Mesto, Paolo Lorusso e Roberto Basso.

 

 

6 Luglio 2003

 

BAGLIONI, ANCORA PICCOLO GRANDE AMORE

 

di Federico Vacalebre

Napoli. L’uomo della storia accanto racconta la sua storia più kolossal, anzi più semplice, dipende se si guarda alla cornice o al quadro: la cornice è un San Paolo con i suoi trentamila fans (insomma, sembra proprio che almeno nella sua città Gigi D’Alessio abbia sorpassato l’antico maestro), è uno spettacolo lunghissimo (tre ore) e faraonico con band, orchestra e centinaia di figuranti (compresi mangiatori di fuoco, ballerine del ventre, ginnasti, maestri di arti marziali, circensi, sbandieratori) che agiscono su un palco enorme, largo 120 metri, che attraversa lo stadio da una porta all’altra. Il quadro è un ritorno alle origini, alla melodia, alle canzoni nazionalpopolari che hanno fatto di Baglioni uno di quei rari protagonisti della canzone destinato a sopravvivere alle mode, perfino alla famigerata «Qpga», come viene indicata in scaletta il momento più atteso dello show, «Questo piccolo grande amore», finalmente - per i baglioniani - restituita al suo spirito originario, senza tentare di rinnovarla, rapparla, rileggerla, ignorarla o qualsiasi altra cosa un artista possa tentare per

non restare vittima di una sua opera, la più fortunata, la più amata, la più citata.

Il ritorno al futuro dà alle baglioniane della prima ora l’illusione di vivere per una notte ancora nel regno incantato dov’è possibile immaginare che ogni cosa sia sincera, pulita, bella e soprattutto eterna. Ma i segni del tempo lasciano tracce persino sull’eterno giovane Claudio, figurarsi sul suo pubblico che intanto acclama come un novello divo il baglioncino Giovanni alla chitarra.

Si comincia contraddicendo il senso stesso di questo show costoso e imponente: il divo è solo in scena, alla chitarra per di più invece che al fido pianoforte, perché così è più semplice e persino più «intimo» condividere il medley-amarcord che ripercorre gli inizi della sua carriera: «51 Montesacro», «Signora Lia», «Tu come stai», «Viva l’Inghilterra», «Amore caro amore bello», «Poster», «Porta portese»... E non si tratta di un «trucco» simile a quello usato da Massimo Ranieri per «liquidare» all’inizio dell’ultimo concerto i suoi hit «leggeri» per dedicarsi poi alla rilettura etnica dei classici partenopei, perché la scaletta in questo caso si concentra sul repertorio storico del cantautore e pilucca appena dall’ultimo album, «Sono io»: il brano che dà il titolo al disco, poi «Tutto in un abbraccio», «Grand’uomo», il divertissement di «Serenata in sol» e «Fammi andare via». Non c’è nemmeno «Requiem», i cui versi pacifisti pure gli hanno meritato il Premio Lunezia: nello spettacolo «totale» ma leggerissimo e senza pretese di doppia lettura che Pepi Morgia (regia) e Luca Tommassini (coregrafie) hanno elaborato con lui sarebbe apparso come minimo un appesantimento fuori luogo.

Eppure Baglioni reclama il suo cambiamento di uomo e d’artista, e descrive una traettoria netta, sia pure rinunciando all’ordine cronologico: ecco «Strada facendo», «Dagli il via», «Uomini persi», «Avrai» (scritta per la nascita di Giovanni), «Cuore di aliante», «Acqua dalla luna», «Bolero», «E adesso la pubblicità», «Ninna nanna», «Noi no», «Mille giorni di te e di me».

Ecco l’apoteosi di «Qpga», con la melodia che non si nasconde più e Claudio che la canta nonostante il coro dello stadio e gli occhi persi dei ragazzi sulla maglietta fina delle ragazze, tanto stretta che s’immagina tutto, anzi si vede. Sul palco l’andirivieni scenico è impressionante, secondo solo a quello dei fans che prima e dopo il concerto vogliono salutare l’idolo della storia accanto: tra chi ci è riuscito c’è Bruno Cuomo, il napoletano vincitore di «Operazione trionfo».

In scena ecco invece apparire i Neri per Caso, ospiti davvero a sorpresa: fa piacere rivederli e risentirli, le loro voci a cappella e la loro simpatia regalano a Claudio un’altra trovata, un’altra cornice per «E tu» e la possibilità di cimentarsi con il dialetto partenopeo di «’A città ’e Pullecenella». «Io sono qui», «La vita è adesso» e «Via» chiudono la serata lasciando la platea stremata, confusa e felice.

 

 

 

La Gazzetta del Mezzogiorno

 

6 Luglio 2003

 

 

Domani chiamatelo al n° verde 800.777.111

BAGLIONI: A BARI  INCANTO E AMORE

Martedì sarà al «Della Vittoria»

 

di CLAUDIO BAGLIONI

C'è un legame particolare tra Bari, questo mio ultimo disco - «Sono io l'uomo della storia accanto» - e questo tour, che, dopo cinque anni, mi riporta nei grandi stadi. Un filo rosso importante, perché Bari è stata, in un certo senso, la molla di tutto. «Per incanto e per amore«, infatti, il brano che chiude l'album e dal quale si può dire che questo percorso abbia avuto inizio, è stato scritto in occasione di una serata in favore della ricostruzione del bellissimo Petruzzelli - una ferita ancora aperta nel cuore della città - ed eseguito una sola volta, proprio all'interno di ciò che resta di quel teatro.

Da lì ha cominciato a prendere forma questo progetto, le cui parole chiave sono, forse non a caso, passione ed emozione. Ed ecco perché questo tour - come del resto anche il disco - è un tour meno ragionato e più amato, nel quale è il cuore più che la testa a tenere il timone e fare la rotta. Ne è uscito fuori un live intenso, istintivo, estremamente suonato e non solo per il fatto che c'è un'orchestra ad affiancare il gruppo, ma per lo spirito stesso di uno show che riporta al centro quello che dovrebbe essere l'elemento fondamentale di ogni concerto: la musica. E, in fondo, la vera novità sono proprio le canzoni. So che può sembrare banale detta così, ma, credetemi, non lo è affatto.

La verità è che questo nuovo disco mi ha fatto ritrovare la voglia e il gusto di suonare e mi ha fatto capire che ci sono canzoni che mi hanno dato così tanto, che il meno che possa fare per ricompensarle è regalare loro l'opportunità di essere di nuovo parte del cortocircuito delle emozioni. Per questo, per la prima volta, ho deciso di toccare tutti i momenti più importanti di questi 35 anni di musica, riproponendo anche alcune tra le canzoni più amate, che non suono più da tempo. Da troppo tempo, forse. Ci sarà anche qualche assaggio del nuovo album, del quale presenterò quelli che mi sembrano i brani più adatti ad essere eseguiti in uno stadio. In fondo, è a lui che devo questi occhi nuovi con cui guardo il mondo.

Non che questo elimini la paura della vigilia. Non c'è niente da fare. Anche se - dopo tutto questo tempo - mi sono quasi rassegnato, non riesco ancora ad abituarmi. Allora, cerco di sfruttarne la forza a mio vantaggio e tradurre in energia la carica di adrenalina che mi percorre alla sola idea di trovarmi al centro di uno stadio. E, credetemi, di energia ce ne vuole - e tanta - soprattutto quando il palco è al centro e ti senti un granello di sabbia su una spiaggia deserta, nel preciso istante nel quale il mare indossa la sua faccia più cattiva e decide di scaricarle addosso un'onda gigantesca.

Non suono negli stadi dal '98, ma non ho dimenticato cosa significa veder ondeggiare una muraglia di corpi, avvertire i loro cuori pulsare al ritmo del tuo e sentire decine di migliaia di voci che intonano una tua canzone. È un'emozione che non si può raccontare. E proprio perché non ho dimenticato cosa significa tutto questo, sul prato dell'Arena delle Vittorie non sarò solo. Parlo di prato, perché non ci sarà un palco vero e proprio. Abbiamo cercato di costruire uno spazio scenico innovativo, che occuperà quasi tutto il prato. Uno spazio grande come la nostra voglia di musica e il vostro bisogno di sogno e che, tra l'altro, metterà il pubblico in condizione di vedere (la distanza si dimezza ed è uguale per tutti) e sentire al meglio.

Non sarò solo, perché, oltre ai trenta elementi d'orchestra, ai sei musicisti della band, e ai performer (anch'essi trenta), ci saranno un centinaio di giovani artisti di strada, atleti, ballerini, fantasisti. Una sorta di «stage on stage», che darà a loro la chance che meritano e a voi il piacere di confrontarvi con le loro idee, il loro linguaggio e la straordinaria carica di energia che li anima.

E tutto questo non perché i grandi spazi pretendano grandi numeri. Non sono affetto da mania di gigantismo e non ho in mente un kolossal, ma uno show che nasce da una pluralità di voci, linguaggi, gesti ed elementi. Come in una partitura, dove ogni nota ha un valore fondamentale, senza il quale la musica non sarebbe completa e, certo, non la stessa. E come accade con le partiture, ogni concerto sarà diverso perché ogni sera ne daremo una diversa lettura, una diversa interpretazione. Non un concerto usa e getta, quindi, di quelli che scivolano via secondo rituali collaudati, ma fin troppo consumati. Sarà uno spettacolo dinamico, ogni sera diverso e all'Arena delle Vittorie, non andrà in scena una replica, ma una vera e propria prima.

«Per incanto e per amore» non ci sarà, la melodia - che riprende una bellissima corale di Bach –

risulterebbe un po' spaesata in uno stadio, ma vi posso garantire che ce la metteremo davvero tutta perché non manchino né l'incanto che solo certe notti di note sanno dare, né l'amore per chi regala mani, voce, occhi e cuore a una canzone.

  

 

 

La Gazzetta del Sud

 

6 Luglio 2003

 

 

 

CLAUDIO BAGLIONI SI PREPARA A SBARCARE IN SICILIA CON UNA CAROVANA DI ARTISTI

 

CATANIA – Una carovana di musicisti, ballerini, gruppi musicali, performer, bande, atleti, giocolieri, artisti di strada. Quasi quattrocento uomini, «reclutati» da tutta la Sicilia, che saliranno a scaglioni su un palco grande quanto il rettangolo di gioco dello stadio «Angelo Massimino» di Catania, per l'unica data siciliana del tour 2003 di Claudio Baglioni (12 luglio); l'ultima delle otto che sono state fissate in altrettanti stadi italiani. Quello di Baglioni, come già in tutte le date del tour (iniziato il 14 giugno ad Ancona) si preannuncia come un vero «concerto-show». Il grandissimo palco, infatti, ospiterà un esercito di giovani artisti e supporter, che si «snoderanno in scena» nelle oltre tre ore di concerto. A selezionarli ci hanno pensato Pepi Morgia e Luca Tommassini, rispettivamente regista e coreografo del tour, che il 23 maggio scorso sono stati anche in Sicilia, al «Pala Spedini» di Catania – proprio accanto allo stadio etneo – impegnati in un'intera giornata di provini e selezioni. Ma i «numeri» del concerto di Baglioni sono tutti da pelle d'oca e l'imponente macchina organizzativa sbarcherà a Catania in rapida successione, a partire dal 10 luglio. Dietro la realizzazione delle otto date di un tour che si chiuderà proprio con l'unico appuntamento siciliano, c'è un esercito di artisti, collaboratori e addetti ai lavori: 33 orchestrali e 6 musicisti della band di Baglioni, 6 assistenti aiuto-coreografi per Luca Tommassini, 34 componenti del corpo di ballo fisso e quasi 400 performer, appositamente selezionati per la data siciliana; 10 addette ai costumi che affiancano Claudia Tortora, 6 assistenti per il regista Pepi Morgia, che dovrà dirigere tutti i «movimenti» di una «macchina umana» in moto per oltre tre ore di spettacolo. Per «arrivare» a tutti gli spettatori dell'«Angelo Massimino» di Catania, la voce di Claudio Baglioni avrà a disposizione 100.000 watt «guidati» dal tandem Maurizio Maggi-Alberto Butturini, mentre la «scena» del suo concerto sarà illuminata da Emiliano Morgia con 350 fari motorizzati e 150 analogici. Tutto questo arriverà in Sicilia con una carovana che viaggia su «gomma» e conta 20 tir, 3 pullman e 25 auto, che faranno sbarcare a Catania anche un catering in grado di servire 1000 pasti al giorno per tutti gli addetti al lavoro nello stadio siciliano. La sicurezza, affidata a Fabio Marsili, farà scendere in campo per il buon andamento della serata 100 security man, mentre per il makeup due responsabili saranno affiancati da 20 tra truccatori e parrucchieri. E la produzione – Bag per Friends and Partners e Barley Arts – supportata da tutto lo staff siciliano di Giuseppe Rapisarda Management, farà scendere in campo 60 assistenti e 70 tecnici che monteranno in tre giorni tutte le strutture. Sull'immenso palco, che misura la superficie record di 120 metri per 18 e verrà allestito nel rettangolo di gioco dell'ex Cibali, sarà posizionata anche un'installazione artistica progettata da Daniela Gagliano, una giovane studentessa siciliana che, sotto la direzione del professor Rosario Genovese, ha creato l'opera «Cercando la libertà». Il progetto è nato dalla collaborazione con le Accademie di Belle Arti delle città toccate dal Tour 2003 di Claudio Baglioni. Intanto i biglietti per il concerto di Catania sono ancora in prevendita presso la rete abituale di biglietterie sparse in tutte le province siciliane e calabresi, che risponde allo 095509615. Il costo dei tagliandi è di euro 57,50 (diritti inclusi) per la tribuna numerata coperta (ultimi tagliandi ancora disponibili) e di euro 28,80 (diritti inclusi) per il posto unico (tribuna B e curve).

 

 

 

 

 

6 Luglio 2003

 

 

La Cavea dell´Auditorium diventa "discoteca" per la festa conclusiva del 18

Moda, musica & star "così Roma rinasce"

Le top degli anni ´90 in pedana per il via

BAGLIONI A TRINITÀ DEI MONTI

Trattative avviate per Natalie Cole la sera del 13 alla caserma di Tor di Quinto

 

di Romana Liuzzo

La Cavea diventa «discoteca». Almeno per una sera. Con le dovute accortezze, inutile dirlo, lo spazio open air dell´Auditorium il 18 luglio dovrebbe ospitare la festa conclusiva dell´Alta Moda. Stefano Dominella, presidente di AltaRoma ha affidato l´evento a Tiziana Rocca, che sta cercando di mettere assieme un pubblico giovane e dj all´altezza della situazione. Una serata in stile newyorkese con musica e ospiti frizzanti per brindare alla couture che finisce. Con mille invitati.

Ma prima c´è da pensare all´incipit di questa maratona di classe che, a questo giro, si annuncia più faticosa che mai. Ed ecco l´altra serata quella inaugurale, alla Caserma di Tor di Quinto, il 13 a partire dalle 21. I contatti sono già ben avviati e un accordo di massima è stato preso con la cantante Natalie Cole, proprio quella sera a Roma per il concerto inaugurale del suo tour italiano. Nulla di firmato ancora, ma AltaRoma ci spera. Musica in primo piano in queste sfilate al via il 12 con i modelli di Fausto Sarli all´ex Mattatoio e Maria Carla, regina indiscussa della passerella. Anche a Trinità dei Monti per Donna Sotto le Stelle, Mediaset può sfoggiare con orgoglio la sua star canora: Claudio Baglioni. Per la gioia anche del pubblico che assisterà all´evento da dietro le transenne, come nella miglior tradizione. Smentite le voci che assicuravano la presenza pure di un altro beniamino del pubblico, Eros Ramazzotti, impegnato nel suo tour estivo in giro per il mondo.

E se a immortalare lo spettacolo del 16 luglio, presentato da Gerry Scotti e Valeria Mazza, sarà come sempre Canale 5, a riprendere la serata evento del 13 sera ci sarà RaiDue (verrà trasmessa il giorno successivo) con la conduzione di Elenoire Casalegno. La scaletta? Degna di un kolossal. Se l´accordo sarà stretto, come pare, l´apertura sarà affidata alla straordinaria voce di Natalie Cole che poi dovrà scappare via per tenere il concerto romano. E poi ecco il tema, Eva contro Eva, donne contrapposte, e dodici modelle degli anni '90 a calcare la passerella lunga 75 metri. Un´attrice giovane (Vanessa Gravina) e una affermata (ancora non scelta), due sassofoniste, due ballerine e così via dicendo. Emergenti & star. Ma quel che più conta, donne. Sessantacinque minuti dove - promettono gli organizzatori - non si avrà il tempo di annoiarsi. E visto che i padroni di casa sono i carabinieri nella lista degli invitati compaiono molti nomi di attori che della categoria si stanno occupando nelle fiction in programmazione, vedi Proietti. Un debutto eccellente? Quello di Giacomo Alvino, stilista napoletano, portatore di handicap, che esprime la sua creatività attraverso il computer con grande disinvoltura.

La settimana della Moda romana prenderà il via l´11 luglio con un appuntamento importante: il presidente della Repubblica incontrerà al Quirinale gli stilisti italiani, seguirà ricevimento nei giardini. Nel pomeriggio altro appuntamento istituzionale in Campidoglio dove il sindaco Veltroni alle 17,30 premierà Krizia. E un altro riconoscimento andrà a Missoni, forse a Trinità dei Monti. Missoni ha accettato di «vestire» una macchina per un evento il 16 alle 15,30 all´Auditorium il cui ricavato andrà in beneficenza.

Signore e signori è partito il conto alla rovescia per l´appuntamento più atteso di luglio. Mario Boselli, presidente della Camera Nazionale della Moda, lo definisce «importante», e «ad una svolta». Roma alza la testa. E comincia a guardare con meno timidezza Milano. «Nessuna sfida», assicura però Stefano Dominella. «Il cammino da fare è ancora lungo - spiega - ma molto in questi mesi è stato compiuto. Non solo Moda, ma anche cultura e performance». Il risultato? E´ tutto da vedere.

 

 

 

Fonte: “Il Resto del Carlino”

PESARO — Tanto sgargiante nel…

 

di Benedetta Iacomucci

PESARO — Tanto sgargiante nel vestiario quanto sobrio nelle abitudini alimentari. «Big Luciano» Pavarotti ha fatto il suo ingresso, ieri, nella sala della Repubblica del Teatro Rossini, sfoggiando un ampio camicione orientaleggiante verde e arancio e il consueto, immancabile, foulard colorato. Ben più rigoroso è stato nel diktat alimentare: solo pane e formaggio ha preteso per sé e i suoi ospiti, un po' di frutta e acqua Perrier, per accompagnare il tutto. Il maestro si trovava a Pesaro non solo per godersi la bella stagione nella sua villa sul colle San Bartolo, ma anche per motivi di lavoro: doveva infatti realizzare il videoclip di un brano pop melodico di cui ancora si sa poco o nulla. E' anche probabile che il luogo per effettuare le riprese sia stato scelto in virtù del fatto che il maestro si trovava nelle vicinanze.

Non pare, infatti, che l'ambientazione pesarese debba emergere in qualche modo. Anzi, la sala della Repubblica è stata allestita con un telone nero ed uno sfondo grigio. Oltre a due computer, una telecamera fissa, diversi riflettori e una decina di operatori, provenienti da Cinecittà, Inghilterra e Germania, come anche il regista. Il «Big Luciano» nazionale è apparso davanti a fotografi, giornalisti e curiosi intorno alle 12.45, a bordo di una Volkswagen Pantheon nera, «scortato» da due avvenenti ragazze: non c'era Nicoletta, che voci indiscrete davano nella villa sul colle San Bartolo con la piccola Alice, sei mesi tra qualche giorno. Alessandro, operatore cinematografico che si è occupato dell'allestimento, e che ha già all'attivo diverse produzioni importanti, con artisti come Alex Britti, Claudio Baglioni e il compianto Alex Baroni, non sa bene cosa aspettarsi: per lui, nonostante l'esperienza maturata nel corso della sua carriera, è la prima volta con il maestro: «Non lo conosco, ma ho sentito dire che è un carattere molto particolare — dice Alessandro — l'unica cosa certa è che entro stasera dobbiamo aver finito, ma potrebbero volerci tante ore. Dipende da lui, da come. Per esempio noi oggi non sapevamo nemmeno a che ora avremmo dovuto iniziare». E infatti, davanti all'entrata del teatro, i paparazzi e i curiosi insospettiti dal camioncino bianco dei tecnici cinematografici parcheggiato in piazzale Lazzarini, al centro di Pesaro, hanno dovuto attendere qualche ora prima di veder premiata la loro costanza. Quando è arrivato il maestro, sorridente e disteso come sempre, si è concesso con parsimonia ai fotografi, preferendo cominciare subito i lavori. Ha indossato gli abiti di scena, un elegante completo nero con camicia bianca, ed ha iniziato a girare, seduto: tanto le inquadrature erano per lo più primi piani, e la voce era già stata incisa.

Pare che sia previsto anche un coro, costituito da alcuni bambini, che ieri sono giunti accompagnati dai genitori, preoccupatissimi per non aver ancora ricevuto il testo. Ma evidentemente è filato tutto liscio, se alle 16 gli operatori già cominciavano a smontare attrezzi e allestimento scenografico per godersi (forse a casa Pavarotti?) il riposo. O almeno così si credeva all'inizio. Perché in serata il maestro Pavarotti, juventino di fama, si è invece affacciato nel covo pesarese dei milanisti, «bar Leonardi», in via Castelfidardo, cuore del centro storico. Ma non per divertirsi. Per girare e rigirare scene del suo video clip. «Si è fissato con questo locale da tempo — spiega il titolare del bar — e oggi (ieri, ndr) siamo tutti qui ad accoglierlo». Pronto per lui un maxi rinfresco. Dopo il lavoro, naturalmente.

Ora non resta che attendere questo nuovo hit pavarottiano: secondo alcune indiscrezioni la canzone sarà il singolo-traino di un disco di prossima uscita. E comunque vada, sarà un successo.

 

 

 

 

 

 05/07/2003

 

Baglioni presenta il concerto di stasera: più canzoni che show Al San Paolo la musica del cuore 

Claudio Baglioni 
Non c’è niente da fare, Napoli è cuore. Un cuore che, come dice un grande scrittore di queste parti “corre pure se stai fermo” perché, dentro il petto, “uno scugnizzo tira pietre contro un muro”. Arrivare al cuore non è facile. Mai. E c’è un’unica strada che si può tentare: partire dal cuore. Ed è, esattamente, quello che ho cercato di fare, sia con questo nuovo disco, “Sono io l’uomo della storia accanto”, che con questo tour che, dopo cinque anni, approda di nuovo nei grandi stadi. 
Questa volta più che mai, infatti, le parole chiave sono passione, emozione, leggerezza. 
‰SEGUE A PAGINA 8 
SERVIZIO A PAGINA 19 

STASERA IL CONCERTO KOLOSSAL
Baglioni
e l’operazione
San Paolo 
Francesco Bardi 
Napoli. Edoardo Bennato è impegnato con la registrazione di «Top of the pops», Nino D’Angelo con le prove del concerto di domani alla festa del Monacone. Gigi D’Alessio è andato a trovarlo durante le prove all’Olimpico, ma una sua presenza stasera al San Paolo sembra da escludersi. Il mistero sull’«ospite» del concerto napoletano di Baglioni non si dirada, forse non ci sarà nessun duetto. In questo megatour il divo s’è infatti concesso duetti con Bocelli e Ramazzotti, ma poi, proprio davanti ai 75.000 della sua Roma, ha fatto a meno di ospiti speciali e s’è «accontentato» di far salire sul palco i vip in tribuna: Roberta Capua, Clarissa Burt, Leonardo Pieraccioni, Fabrizio Frizzi, Teo Mammuccari, Enrico Brignano e, soprattutto, un applauditissimo Renato Zero. 
Palco al centro del prato, oltre tre ore di concerto per riassumere 35 anni di carriera, la sua band, un’orchestra e poi centinaia di artisti di strada, funamboli, giocolieri, ballerini, pattinatori, mangiafuoco, coordinati dal coreografo Luca Tommassini. I provini napoletani hanno portato ad assoldare lo schermitore Mauro Barionovi, gli sbandieratori di Cava de’ Tirreni, esperti di kung-fu e taek-won-do (Centro Sportivo Amalfitano), i circensi New Ability, i pattinatori dello Sketting Club di Edenlandia. E tanti danzatori: di flamenco (da Casoria), di tango (NapoliTango), del ventre (Sherazade Ensamble), di balletto moderno (Opera ballet Cioffi), di hip hop (la scuola Tchekowski). Si aggiungeranno alla moltitudine in scena per questo spettacolo-kolossal che racconta «l’uomo della storia accanto», l’artista di «Sono io». 
Ieri le prove al San Paolo hanno proposto un Baglioni inedito e divertito, che ha provato poche pagine del suo repertorio, preferendo brani come «Satisfaction» o «Light my fire» (di cui ha però dimenticato i versi), o anche classici della melodia napoletana. È da questo fronte che arriverà la sorpresa? 
Intanto, col popolo baglioniano (21.000 i biglietti venduti fino a ieri sera, in attesa del risultato della sfida a distanza con D’Alessio arrivato a mettere 35.000 spettatori nel San Paolo) arriveranno i messaggi baglionani: quello per il rilancio della campagna di Comieco per il recupero e riciclo di carta e cartone promossa dagli assessori Monti e Di Mezza e quello per la sicurezza stradale al fianco dell’Aci. 

 

 

 

5 Luglio 2003

 

Sulla chat del cantautore i fan dicono no a D´Alessio e spunta Rosolino

BAGLIONI AL SAN PAOLO CON IL GIALLO DELL´OSPITE

 

di Antonio Tricomi

Tutto, ma D´Alessio no. Insorgono i fan di Claudio Baglioni, che stasera sarà in concerto allo stadio San Paolo: inizio ore 21, apertura cancelli ore 18, ingresso 40 euro per i posti numerati in Tribuna Posillipo e 29 euro per i settori non numerati, venduti finora 20mila biglietti. Come per ogni data del tour Sono io, sul palco salirà un ospite a sorpresa. Un esponente del mondo spettacolo o dello sport, rigorosamente napoletana. Nelle date precedenti era toccato a Gianni Morandi, Laura Pausini, Biagio Antonacci. A Roma sul palco era salito Francesco Totti. E a Napoli? Nei giorni scorsi è stato fatto un nome che sempre mette in agitazione i fan «puri e duri» di Baglioni, il nome di Gigi D´Alessio. Sulla chat Tamburi lontani si danno appuntamento i «clabbers», gli aderenti al Clab, il suo fan club. E nasce un vero e proprio documento firmato dagli aderenti all´associazione che conta circa 20mila iscritti. Scrivono: «Caro Claudio, per la data di Napoli è spuntato il nome di D´Alessio. Pensiamo tu sappia della poca stima che molti di noi clabbers nutrono verso questo artista. E soprattutto riteniamo che vi siano artisti di maggior spessore e più meritevoli di salire sul palco accanto ad un grande come te. Ma qualunque sarà la tua scelta, il nostro affetto rimane immutato». Perché tanto astio nei riguardi del cantante napoletano che non ha mai nascosto la sua passione per Baglioni?

«Tutti sanno che D´Alessio si è diciamo così fortemente ispirato a Claudio», spiega l´imprenditore Rosario Di Lorenzo, napoletano, noto tra i clabbers con il nickname Vesuvio e da sempre sostenitore di Baglioni, nella buona e nella cattiva sorte». Ma insomma, sarà o non sarà D´Alessio l´ospite a sorpresa di stasera? L´artista napoletano in questi giorni è libero da impegni, ma fa sapere di non essere interessato. Anche lo staff di Baglioni esclude la sua presenza: «Lo avremmo già visto provare con Claudio...». Allora non rimane che l´opzione «sportiva». Che possa essere un calciatore lo escludono gli ambienti napoletani vicini al cantautore. Restano gli altri sport. E impazza il toto-ospite: Max Rosolino? Pino Porzio?. Tocca ora al Divo Claudio, questa sera, sciogliere l´enigma.

 

 

 

5 Luglio 2003

 

LA NOVITÀ

Sarà l´ospite speciale del concerto in programma martedì all´Arena della Vittoria

E RON DUETTERÀ CON CLAUDIO BAGLIONI

di Annamaria  Ferretti

Sarà Ron il compagno della magica avventura che Claudio Baglioni regalerà alle migliaia di fan in fermento ormai da settimane. Il grande evento si celebrerà martedì prossimo all´Arena della Vittoria di Bari. Una tappa straordinaria del "Ci sono anch´io tour" per uno spettacolo altrettanto straordinario e unico in cui Baglioni - diversamente da com´è accaduto sinora nei suoi concerti - non è l´unico protagonista ma il conduttore eccellente di numeri artistici imprevedibili e divertenti. Esibizioni di artisti di strada, acrobati, ballerini, sportivi, musicisti, tutti reclutati qualche giorno fa proprio in Puglia. Alle 21 si alzerà il sipario per uno spettacolo che durerà oltre 3 ore ed in cui il cantautore romano proporrà il meglio del suo repertorio (meglio ancora i brani più amati e cantati) ma anche quelli più recenti che lo hanno proposto al pubblico in una versione più intimista e mistica. Gli organizzatori dell´evento promettono un effetto grandioso: all´allestimento del palco lavorano ogni sera centinaia di persone. La struttura coprirà per intero l´area del prato dell´Arena e l´effetto sarà quello di un grande circo. Biglietti ancora disponibili: 40,30 euro la tribuna numerata, 34,50 euro i distinti, 28,80 euro gli altri posti. (ndr - biglietti disponibili: mica tanto .p)

 

 

03/07/2003


Dopo il concerto, sfida a biliardino con tanti amici, da Zero al figlio di Vasco Rossi 
Baglioni-Totti, che notte di gol 


di SALVATORE TAVERNA 


Stremati, sfiniti, senza un filo di energia, dopo il concerto, danzatori, giocolieri, musicisti... si tuffano sulla sangria. Gli amici del cuore, alle due del mattino, aspettano Claudio Baglioni che, dopo tre ore di spettacolo, sente il bisogno di un breve riposo. Attenzione: al The fans football bar , nello spazio RomaEstat e, Renato Zero coccola Susan Duncan , potente manager della Sony music e Dalia Gaberscik , famosa press-agent nel mondo della musica leggera. «Il duetto con Claudio? Mi ha preso il cuor, pura magia», sussurra il re dei sorcini . Pasta alla checca, bruschette con i pachino, torte di spinaci, spumante italiano e l’energia si risveglia, grazie anche all’improvviso arrivo del ponentino. 
Le tre. Da lontano si nota la testa calva di Fabione , angelo custode dei cantanti. E’ il segnale. Si sparge la voce: «Claudio, Claudio, Claudio». Danzatori e musicisti vanno incontro al cantautore. Tra i duecento si muove un giovanotto biondo con le basette lunghe e sottili... Chiede: «L’autografo, per favore». Baglioni, domanda: «Come ti chiami?». Risposta: « Davide Rossi ». Claudio, nonostante la stanchezza, s’illumina: «Ma sei il figlio di Vasco!». Il musicista romano stringe la mano al giovanotto che dice: «Adoro i brani di papà, ma conosco a memoria tutte le sue canzoni». Abbraccio vero, sentito, infinito. I danzatori applaudono. In questa festa, dopoconcerto, Claudio, accanto alla compagna Rossella , via via, saluta, uno per uno, tutti coloro che hanno lavorato con lui. Ecco i musicisti: Paolo Gianoglio , chitarra, Walter Savelli , piano, Giovanni Boscariol , tastiere, Lele Melotti , batteria, Danilo Minotti , altra chitarra e il bassista Paolo Costa . Quando arriva a Francesco Totti , amico per la pelle, altro lungo abbraccio. «Per venire da te ho perso un giorno di vacanza ma ne è valsa la pena. Domani raggiungo Ilary a Porto Cervo», va il goleador romanista, in compagnia della sua ombra Vito Scala . 
Al secondo tavolo a destra si abbuffano Pino Insegno ed Enrico Brignano: torte alla crema, dolci al cioccolato, bignè. In questa fauna di varia umanità non manca il famoso chirurgo plastico Marco Gasparotti : «Quante signorine famose ho ricreato? Decine. Ma adoro valorizzare le signore. Loro, dopo l’intervento, rinascono in tutti i sensi». Brignano e Insegno vanno in coro: «Meglio non guardarsi intorno». 
E Roberto Cenci , regista di Buona Domenica , che combina? «Al concerto ho messo in moto ventidue telecamere che hanno ripreso Claudio ogni istante. Diventerà uno special...». Un cenno e le danzatrici saltano sui tavoli e cominciano a ballare in maniera scatenata. Baglioni, gioca alla Fred Buscaglione: «Che notte, quella notte...». Gli applausi arrivano in Paradiso. E poi e poi? C’è chi gioca a calcetto e chi preferisce, dopo aver tirato quattro calci al pallone, il biliardino. Alle quattro, la grande sfida: Baglioni-Totti. Vola la pallina, gol di qua, gol di là. La partita termina con un pareggio: 5 a 5. Quando le luci dell’alba si affacciano, Claudio ringrazia, sale in auto con la sua bella Rossella e sparisce inghiottito dalla Città Eterna

 03/07/2003
Gerry Scotti da Piazza di Spagna
presenta "Donna sotto le stelle"


ROMA. Sarà Gerry Scotti a condurre "Donna sotto le stelle", la serata-evento dedicata al pret-a-porter e all'alta moda nazionale e internazionale che si terrà a Piazza di Spagna e che andrà in onda, diretta su Canale 5, il 16 luglio alle 21. Con la partecipazione di Valeria Mazza, il conduttore festeggerà i vent'anni della manifestazione, organizzata dall'ammiraglia Mediaset e dalla Camera nazionale della Moda. Superospite musicale, Claudio Baglioni.
Silvia Toffanin intervisterà gli stilisti al termine delle sfilate. Saranno anche consegnati un un premio speciale a Roberto Cavalli e il premio alla carriera a Ottavio e Rosita Missoni per i cinquant'anni di attività. "Donna sotto le stelle" è realizzato da Mediaset in collaborazione con Newton. Il curatore è Luca Giberna, mentre la regia è affidata a Roberto Cenci.

03/07/2003


Un’enorme scenografia ispirata alla nave di Fellini per i tre concerti del «Blasco» allo stadio Meazza; ieri Baglioni all’Olimpico
Vasco, italian rock formato kolossal 
Tecnologia, megaschermi, un milione di watt e 240mila fans

MILANO

Un palcoscenico largo cento metri, alto 30 e profondo 20, illuminato da un impianto con la tecnologia più sofisticata da un milione di watt, megaschermi e una scena ispirata alla nave di Fellini. È in formato kolossal che Vasco Rossi torna a San Siro per tre giorni: domani (venerdì), sabato 5 e martedì 8, con il «tutto esaurito» già dal 26 giugno. C on il «Blasco», una band composta da Steff Burns e Maurizio Solieri (chitarre), Alberto Rocchetti (organo H ammond), Claudio Golinelli (basso), Andrea Innesto (sax), Frank Nerola (tastiere) , Mike Baird (batteria) e Clara Moroni (cori ). Nelle prove dei giorni scorsi Vasco Rossi è parso in forma smagliante: si muoverà sul gigantesco palcoscenico percorrendo in lungo e in largo le passerelle che lo porteranno più vicino ai suoi fans. A San Siro gli appassionati arriveranno da tutta Italia: saranno 240mila, ma avrebbero potuto essere 350 mila . Le richieste di biglietti erano sufficienti a riempire cinque volte lo stadio di Milano, ma il Comune ha negato il permesso per due concerti in più. In scaletta oltre venti pezzi, alcuni dei quali raramente eseguiti dal vivo (come «Asilo republic», «Fegato spappolato», «Splendida giornata»), l’inedito assoluto «Rock’n’roll» e i classici, da «Sally» a «Generale», il pezzo di Francesco De Gregori entrato ormai nel repertorio di Rossi. Ad aprire il concerto di domani sera saranno gli Articolo 31, Irene Grandi il 5 e Anouk quello dell’8. Il «Blasco» si dichiara emozionato per il debutto a San Siro, «un luogo magico che ammalia anche gli artisti più esperti». Emozionato i l cantante emiliano, e più emozionati ancora i suoi fans. La rockstar nei giorni scorsi, manifestando un’opinione del tutto personale ed opinabile, ha lanciato un appello antiproibizionista, a favore della liberalizzazione della marijuana, al quale ha replicato il senatore di An Riccardo Pedrizzi, invitando il cantautore a non lanciare ai giovani «messaggi scientificamente infondati e irresponsabilmente nocivi». Recentemente Vasco Rossi inoltre ha rassicurato tutti a proposito delle sue condizioni di salute, smentendo le voci corse negli ultimi tempi a proposito di disturbi epatici. Il rocker di Zocca sostiene: «Il successo dà alla testa, non è facile mantenere il contatto con il cuore della gente, quel filo spontaneo che ci lega. Non è facile, ma l’unico modo per andare avanti è rimanere fedele a te stesso». Intanto anche Claudio Baglioni ieri all’Olimpico ha tenuto un concerto-evento davanti a 75mila spettatori, fra cui il capitano della Roma Totti. Sul palco con Baglioni (a cui è stato attribuito il Premio Lunezia per il valore letterario dei testi di «Sono io l’uomo della storia accanto» e che il 16 luglio sarà ospite del varietà di Canale 5 «Donna sotto le stelle»), anche suo figlio Giovanni, in veste di chitarrista. 

 

03/07/2003
Tv: Scotti, Mazza e Toffanin Per 'Donna Sotto Le Stelle'


Roma, 2 lug. - (Adnkronos) - Gerry Scotti, affiancato da Valeria Mazza e Silvia Toffanin, presentera' il 16 luglio 'Donna sotto le stelle', la serata di moda che andra' in onda in indiretta, in prima serata, su Canale 5. La prestigiosa kermesse dedicata al pret-a'-porter e all'alta moda nazionale e internazionale celebra quest'anno insieme alla Camera nazionale della moda i suoi 20 anni e porta sul palco un ospite d'eccezione: Claudio Baglioni. Ma il parterre di Piazza di Spagna si riempira' dei piu' noti personaggi del mondo dello spettacolo, mentre la scalinata di Trinita' dei Monti, si trasformera' in una passerella dove sfileranno i grandi nomi della moda e le modelle piu' famose del momento. Nel corso della serata verra' consegnato un premio speciale a Roberto Cavalli e il premio alla carriera a Ottavio e Rosita Missoni per i 50 anni di attivita'. (Sin-Ggu/Rs/Adnkronos) 


Mercoledì 2 Luglio 2003
La 'Notte di Note' che incanta Roma


Di Annamaria Capozzi per GossipNews.it

Settantacinquemila voci scandiscono in coro un solo nome: ''Claudio, Claudio, Claudio!''. Lo stadio Olimpico è gremito, l'atmosfera è calda e festante. Tutto è pronto per accogliere lui, il divo Claudio Baglioni. E il cantautore appare, immerso nel suo magnifico show, vestito di bianco e nero, sul un palco largo centoventi metri, pianoforte e chitarra, trentatré elementi d'orchestra, quattrocento comparse, e canta brani che ripercorrono il suo percorso musicale, la sua storia. Più di trenta canzoni in tre ore abbondanti di concerto. I fans sono in delirio, applaudono, ridono, cantano insieme al ''Grand'uomo''.

Ci sono tutti, ragazzi di ogni epoca e di ogni età, uomini, donne, e tanti volti noti. La tribuna autorità trasuda presenze importanti. C'è Francesco Totti, senza Ilary (bloccata per lavoro a Milano), seduto accanto all'amico Giancarlo e al fratello Riccardo, Roberta Capua, Massimo Ghini, Lavinia Biagiotti, Renato Balestra, Patrizia de Blanck, Pino Insegno, Tania Zamparo e il manager musicale Adriano Aragozzini. Tutti incantati dallo spettacolo messo in scena dall'anfitrione Claudio, canticchiano ed applaudono, aspettando la canzone preferita.

''Che serata magica'', commenta alla fine il capitano giallorosso, numero dieci della nazionale italiana di calcio. Già, una serata indimenticabile, perfetta, che si conclude ancora più piacevolmente con una cenetta per 'centocinquanta' pochi intimi al ''The fan football club'', nel vicino maxispazio al RomaEstate. Menù estivo e champagne. Baglioni si diverte insieme alla sua troupe di ballerini, trapezisti, sbandieratori, insieme ai suoi amici. C'è chi, non ancora stanco, propone una partita a calcetto. Il pallone vola sul campo finalmente fresco di rugiada, eroi di un notte gli corrono incontro. Segna Francesco Totti e tutti corrono ad abbracciarlo. Claudio sorride, è la sua notte, una notte romana veramente speciale.. 


Mercoledì 2 Luglio 2003


Claudio Baglioni vince il Premio Lunezia 2003


Di Giovanni Ballerini, redazione Scanner.it

Claudio Baglioni vince il Premio Lunezia 2003, conferimento al valore letterario dei testi delle canzoni al suo 8° anno ,per l'Album " Sono io l'uomo della storia accanto " che si consacra anche per la letteratura e la poesia dei suoi Testi. La vittoria è stata annunciata dall'Organizzazione e dalla Commissione Direttiva del Premio Lunezia, formata da critici musicali e dalla scrittrice BARBARA ALBERTI , che gli consegnerà il Premio oltre a quello 'ANTOLOGIÀ (testi di canzoni di tutti i tempi), per il primo anno conferito allo stesso artista. Claudio Baglioni riceverà il riconoscimento il 20 Luglio ad Aulla (Ms), cuore della Lunigiana. Anna Oxa vince il PREMIO AUTRICE DELL'ANNO per il suo album HO UN SOGNO ,che riceverà il 18 prima serata dei GIOVANI AUTORI di cui sarà madrina. 

AGI 

03/07/2003


MUSICA: BAGLIONI INCORONATO RE DELL'OLIMPICO


(AGI) - Roma, 2 lug. - Claudio Baglioni re dell'Olimpico. Ieri sera erano almeno in settantamila nello stadio romano per il concerto del cantante, il quinto del tour "Sono io, l'uomo della storia accanto". Un colpo d'occhio incredibile: curve e tribune piene come un abbraccio gigantesco intorno al palco, collocato al centro dell'impianto. Tecnicamente non un 'tutto esaurito', ma comunque un trionfo. Baglioni ha messo su uno spettacolo gigantesco. Oltre ai suoi sei muscisti, sulla lunga passerella (120 metri) che fa da palco di cono 33 orchestrali e qualcosa come 300 ballerini. Peccato che il tutto appaia comunque sfocato dagli spalti dell'Olimpico; la voce arriva, ma Baglioni sembra lontanissimo, laggiu' sul prato. Sul repertorio il cantante non si risparmia e, oltre alle canzoni dell'ultimo disco, regala al pubblico classici a piene mani: da 'Domani Mai' a 'Piccolo grande amore' a 'Porta Portese'. Per cantare 'Poster' in coro spuntano a sorpresa sulla scena Renato Zero (accolto da un'ovazione), insieme con un parterre di ospiti piu' o meno 'televisivi' come Pino Insegno, Roberta Capua, Fabrizio Frizzi, Clarissa Burt, Teo Mammuccari, Enrico Brignano e Leonardo Pieraccioni. Applausi per tutti e il concerto diventa una festa tra amici vecchi e nuovi. Del resto sugli spalti ci sono almeno tre generazioni di fan, tutti venuti per salutare Claudio.

SuperEva 


 02/07/2003


TV: SCOTTI, MAZZA E TOFFANIN PER 'DONNA SOTTO LE STELLE'

Roma, 2 lug. - (Adnkronos) - Gerry Scotti, affiancato da Valeria Mazza e Silvia Toffanin, presentera' il 16 luglio 'Donna sotto le stelle', la serata di moda che andra' in onda in indiretta, in prima serata, su Canale 5. La prestigiosa kermesse dedicata al pret-a'-porter e all'alta moda nazionale e internazionale celebra quest'anno insieme alla Camera nazionale della moda i suoi 20 anni e porta sul palco un ospite d'eccezione: Claudio Baglioni. Ma il parterre di Piazza di Spagna si riempira' dei piu' noti personaggi del mondo dello spettacolo, mentre la scalinata di Trinita' dei Monti, si trasformera' in una passerella dove sfileranno i grandi nomi della moda e le modelle piu' famose del momento. Nel corso della serata verra' consegnato un premio speciale a Roberto Cavalli e il premio alla carriera a Ottavio e Rosita Missoni per i 50 anni di attivita'. (Sin-Ggu/Rs/Adnkronos)

 03/07/2003
Insieme a Claudio Baglioni per la sicurezza stradale 

L'Aci accompagna il tour di Claudio Baglioni con il proprio Motorhome che ospita una mostra di fotografie e video del cantautore romano. I fan avranno l'opportunità di dedicargli videomessaggi in uno speciale box allestito all'interno del mezzo, e si potranno inoltre ascoltare i brani tratti dall' ultimo album "Sono io l'uomo della storia accanto". 
La grande mostra itinerante Aci/Baglioni ha già visitato lei Milano, Padova, Firenze e Roma; le prossime tappe saranno Napoli (5 luglio), Bari (8 luglio) e Catania (12 luglio). 
Mirabilandia gratis! 
Torna anche quest'anno l'incredibile offerta Mirabilandia "Bimbo Gratis", riservata ai Soci Aci. Presentando il coupon che si trova nelle riviste Aci dedicate ai soci, "L'Automobile Club" ed "HP Trasporti", si avrà diritto ad un ingresso gratuito valido per un bambino al di sotto dei 14 anni, purché accompagnato da un adulto che paghi un biglietto intero. 
Premio in marketing relazionale 
3.500 euro lordi è il premio di laurea che Aci assegnerà ai giovani talenti delle Università italiane per le attività di ricerca e studio sul marketing relazionale nel settore dei servizi. Possono partecipare al concorso i laureati con un voto non inferiore ai 105/110 di qualsiasi facoltà italiana. Le domande di ammissione dovranno essere inviate entro il 15 settembre a Iri Management S.p.A., Segreteria del Premio Aci, Via Piemonte 60, 00187 Roma. 

 

 

2 Luglio 2003

 

SABATO L’ATTESO CONCERTO AL SAN PAOLO

Arriva Baglioni, allarme biglietti falsi

 

Il conto alla rovescia ormai si avvia alla conclusione, sabato Claudio Baglioni arriverà a Napoli per il suo atteso concerto al San Paolo. Ma gli organizzatori denunciano: ci sono tanti biglietti falsi in circolazione, i controlli allo stadio saranno rafforzati. E raccomandano di comprare i preziosi (e costosi, esauriti quelli per la tribuna, 40 euro, rimangono solo quelli per il secondo settore non numerato, 28.80) tagliandi solo presso le prevendite autorizzate. Ventimila i biglietti ufficiali già venduti, difficile dire quanti falsi siano in circolazione.

Oltre tre ore di show live, nelle quali il musicista romano - accompagnato da un supergruppo di 6 musicisti e da un'orchestra di 30 elementi - presenterà alcuni assaggi del nuovo album «Sono io, l'uomo della storia accanto», insieme al meglio di un repertorio unico e intramontabile, che unisce e appassiona, ormai, tre generazioni e racchiude alcune tra le pagine più amate dell'intera musica leggera italiana. Uno spettacolo ideato dallo stesso Baglioni con Pepi Morgia e Luca Tommasini rispettivamente regista e coreografo del tour. Le scenografie sono state realizzate (con materiali di riciclo) in collaborazione con le Accademie delle Belle Arti di Napoli, i costumi sono di Claudia Tortora.

Uno show senza precedenti che avrà nel coinvolgimento e nell'improvvisazione due tra i principali elementi di vitalità e forza e che porterà al centro della scena (posta peraltro a centro del campo di calcio) centinaia di artisti, tra band, orchestra, performers, ballerini, atleti e artisti di strada. Un happening incandescente. Uno spettacolo imprevedibile, ogni sera diverso: ancora sconosciuto il nome dell’ospite d’onore atteso per sabato.

 

 

 

 

2 Luglio 2003

 

FEDERICO, MUSICA E CALCETTO «IL MIO TOUR CON BAGLIONI»

 

di Andrea Lombardinilo

PESCARA - Un violoncellista pescarese alla corte di Claudio Baglioni. Federico Orlando, classe 1977, ha fatto della passione per il violoncello una ragione di vita. E i fatti, dopo lunghi anni di studio al Conservatorio, gli stanno dando ragione. Dopo aver suonato nei più importanti complessi orchestrali della regione e in manifestazioni di carattere nazionale, è arrivata la chiamata di Baglioni, che lo ha voluto nel suo staff di musicisti per il suo tour in giro per l'Italia. Dovunque, neanche a dirlo, tutto esaurito. E per Federico l'esperienza è di quelle che lasciano il segno.

«Inutile nasconderlo -spiega il giovane musicista- , suonare con uno dei grandi della canzone, negli stadi più prestigiosi d'Italia, è una grande emozione. E' la prima volta che mi esibisco in uno spettacolo così articolato: il palco occupa l'intero perimetro dei campi di gioco. Le dimensioni sono giustificate dall'alto numero di presenze in scena, circa 700: sul palco, oltre ai musicisti, anche corpi di ballo. Il tutto è caratterizzato da spettacolari effetti di luce».

L'esperienza con Baglioni è, per Federico, l'ultima di una lunga serie di soddisfazioni artistiche. Iniziati gli studi al Conservatorio "Luisa d'Annunzio" di Pescara, si è trasferito poi al "Gaetano Braga" di Teramo, dove ha conseguito il diploma nel 1998 con il massimo dei voti. Ha suonato nell'Orchestra giovanile abruzzese, si è esibito sull'altare della patria a Roma, in occasione del discorso di Ciampi per l'inaugurazione dell'anno scolastico 2001-2002. Ha suonato anche per la Rai in mondovisione. Federico è anche docente: insegna infatti Teoria, solfeggio e dettato musicale alla Scuola civica di musica di Montesilvano.

L'altra grande passione è il calcetto: è una delle punte di diamante della "D'Angelantonio calcio a 5", di cui è capitano e capocannoniere. Senza nulla togliere allo sport, l'ambizione è tuttavia quella di entrare a far parte, stabilmente, di un complesso orchestrale di prestigio. «Sì, vorrei far parte di un'orchestra importante. Anche se la musica leggera mi piace. Prima di Baglioni ho lavorato per Riccardo Cocciante e Paolo Vallesi. Ma con Baglioni c'è stato il vero salto di qualità. Non capita tutti i giorni di girare l'Italia al seguito di uno dei cantautori più amati dal pubblico». Qualche preferenza nel repertorio di Baglioni? «Sì, "La via dei colori", canzone tra le più intense e poetiche della sua produzione».

 

 

La Gazzetta del Mezzogiorno

2 Luglio 2003

 

IL CONCERTO.

Martedì 8 all'Arena della Vittoria

Baglioni a Bari, ecco  i numeri dell'evento

Un palco di 120 metri per 18 e quasi 400 persone in scena

 

L'8 luglio è alle porte. Il concerto di Claudio Baglioni all'Arena della Vittoria di Bari assume sempre più la connotazione di appuntamento clou di questa prima metà di stagione. L'organizzazione ha predisposto pullman da tutta la regione per la serata: informazioni allo 080.50.96.931.

UNO VERO SHOW Il concerto che porta in tour Baglioni negli stadi dopo 5 anni è un vero e proprio spettacolo dalle dimensioni mastodontiche. A firmare lo show il regista Bepi Morgia e Luca Tommassini, coreografo di artisti come Madonna e Michael Jackson. La vera novità è rappresentata dal fatto che sul palco con Baglioni ci saranno oltre 300 fra ballerini, musicisti, atleti, lottatori, artisti di strada reclutati in ogni città visitata. Affollatissima la selezione che Baglioni ha tenuto personalmente allo Sheraton di Bari domenica 15 giugno: dai lottatori di taekewondo di Barletta alle danzatrici del ventre di Bari, compreso Pippo One Man Band, barese, che suonava insieme almeno una decina di strumenti. Il palco del Ci sono anch'io Tour 2003, si svilupperà su tutto il terreno di gioco, da una porta all'altra; il concerto durerà oltre tre ore. I costumi sono di Claudia Tortora.

UN PREMIO AI FANS Una data confermata «dopo il 90esimo» quella di Bari. Baglioni ribadisce l'affetto per la città e per la Puglia. «Nei sette concerti la tappa di Bari non era in calendario; il numero delle richieste ci ha colpito ed abbiamo aggiunto un altro concerto». «Sono legato a questa città – ha aggiunto Baglioni – da sensazioni vibranti. Il concerto provocatorio all'interno di un Petruzzelli distrutto è incancellabile: spero di aver dato una mano a muovere le cose». Requiem, dall'ultimo album Sono Io, l'Uomo della Storia Accanto, nacque da quella sera. «Nel gelo di quel concerto dell'Epifania – dice Claudio – mentre guardavo gli orchestrali che suonavano incappottati nelle rovine del teatro, percepii quell'atmosfera come la metafora degli uomini che soffrendo insistono con la voglia di stare insieme». Un rapporto forte anche con la gente di Puglia: «Questa terra è piena di gente attenta alle cose, allo scambio di opinioni, ai contenuti. Recluteremo artisti sconosciuti anche a Bari nei giorni precedenti il concerto dell'8 luglio. La musica è al centro dello spettacolo. Sul palco ci sarò io con altri 6 musicisti ed un'orchestra di 35 elementi. Insieme a noi i personaggi che selezioneremo».

I NUMERI DELL'EVENTO Il coreografo Tommassini avrà 6 assistenti, 34 elementi del corpo di ballo ed i performers locali saranno almeno 300 diversi per ogni data. L'orchestra conta 33 elementi e 6 musicisti per la band; 10 gli addetti ai costumi. Regista Bepi Morgia con 6 assistenti. Il palco del concerto dà la misura della produzione: 120 metri per 18. Il regista luci Emiliano Morgia potrà contare su 350 fari motorizzati e 150 analogici, 12 follow spot seguipersona, per 1300 kilowatt luci complessivi. L'impianto audio governato da Maurizio Maggi e Alberto Butturini comprende 50 sistemi che mettono insieme 100.000 watt. Per trasportare questo bendiddio 20 bilici, 3 pullman e 25 macchine. Il capo catering Osvaldo prepara 1000 pasti al giorno e per far questo ha bisogno di 10 persone. E come si dice dalle nostre parti… ma qui i piatti chi li deve lavare? Responsabile della sicurezza Fabio Marsili, già «capo dei pretoriani» a Sanremo, 4 i suoi assistenti e 100 uomini della security; 2 responsabili del make up, 10 truccatori, 10 parrucchieri. Le scenograife sono state realizzate in collaborazione con le Accademie delle Belle Arti di Ancona, Milano, Padova, Catania, Napoli e Roma.

LE PREVENDITE Le prevendite sono distribuite in tutta la regione (informazioni allo 080.50.96.931). Questi i prezzi: tribuna numerata coperta 40,30 euro; distinti 34,50 euro; posto unico 28,80 euro. Pullman navetta da tutta la regione.  Lucio Palazzo

 

 

 

 

2 Luglio 2003

 

PICCOLI GRANDI AMORI

Totti e vip applaudono, poi tutti a cena

 

di Salvatore Taverna

ROMA - Un tuono di voci: «Claudiooooo». Olimpico in festa, happening fantasioso: danzatori, figure circensi, anime infiammate tutte per lui. Claudio Baglioni, giocoliere delle parole, canta e incanta nella notte umida e sognante. A distanza ravvicinata si riconoscono i suoi amici. C’è Francesco Totti, in compagnia di Ilary? No. Lei, vicina col cuore ma lontana (il lavoro la chiama in Lombardia) non può canticchiare con il goleador la canzone che ama di più, Ninna Nanna . Mentre Francesco, accanto al fratello Riccardo e all’amico Giancarlo, si gode lo spettacolo e aspetta il suo brano preferito: Questo piccolo grande amore .

Voce dal fondo: «Claudio e il capitano giallorosso si sono conosciuti, due anni fa, in un villaggio turistico a Sharm El Sheik. Si vedono spesso. Francesco ha ritardato la partenza vacanziera proprio per stare in tribuna autorità e ascoltare i brani più belli di Claudio. Domani, via in Sardegna per ritrovare Ilary che lo raggiungerà».

Chi è quella simpaticona che applaude a tutto ritmo? Nessun dubbio, Roberta Capua. Lei, a distanza, ripete le parole dei brani di Baglioni. Conosce a memoria ogni canzone, canticchia di seguito, una vera baglionina doc. E poi, mentre il cantautore esegue Porta Portese, ingresso lampo di Giovanna Melandri. Cantano con l’anima, a bassa voce e con le mani verso le stelle, quel mattacchione di Pino Insegno, la dolce e abbronzatissima Lavinia Biagiotti, Leonardo Pieraccioni, lo stilista Renato Balestra, in stretta compagnia della chiambrettina Patrizia de Blanck... Applaudono con grinta la ex Miss Italia Tania Zamparo e il manager musicale Adriano Aragozzini.

Alla fine della festa in musica? Centocinquanta fortunati si dirigono nel maxispazio, di successo, RomaEstate, a due passi dallo stadio. Rossella, compagna di Baglioni, ha organizzato una cenetta nottambula, in onore del suo grande amore, sulla terrazza (dove si trovano le piscine del Foro Italico). Eccoci al The fan football club . Amici e personaggi, tutti insieme appassionatamente al re della serata, Claudio. Assaggi e assaggini: dalla tradizionale bruschetta alla classica pasta alla checca, dal vitello arrosto alla fantasia di insalate, dalle torte rustiche ai dolci di ricotta. Si brinda a champagne. Baglioni è circondato dai suoi ballerini e, naturalmente, dai musicisti: coloro che hanno faticato, sofferto con lui nel grande palco sistemato lungo lo stadio. «Che serata magica», si lascia andare Francesco Totti. «E’ valsa la pena di ritardare, per un giorno, le vacanze». Nel cuore della notte c’è chi suggerisce: «Giochiamo a calcetto!». Così un drappello di ballerini entra in azione e fa volare il pallone di cuoio. Il primo gol? Di Totti, naturalmente. Che notte da leoni!

 

 

 

 

 

2 Luglio 2003

 

COSÌ ”FAN” TUTTI

ESULTANO GLI “ARANCIONI” DELUSIONE DEI “CLABBERS”

 

di Emanuele Bellano

ROMA - Il popolo di Claudio Baglioni si tinge d’arancio e invade l’area dell’Olimpico in attesa di entrare allo stadio per il concerto. Alle sei di pomeriggio la fila agli sportelli è più lunga che alle poste alla fine della settimana. Calzoni corti, scarpe aperte contro il caldo e l’attesa, ma soprattutto magliette arancioni. Sì perché i fans di Claudio hanno deciso che anche questo tour avrà il suo colore. Dopo quello giallo e quello rosso ora tocca all’arancio. E quindi t-shirt, camicie, foulards, cappellini arancioni, meglio ancora se abbinati a pantaloni bianchi. «Sono i colori della copertina del nuovo album - dice Marco Fracasso, 32 anni di Roma - Il moderatore di una mailing list che si fa chiamare “vento”, ha avuto quest’idea e l’ha diffusa nel web. Ha invitato tutti a vestirsi di arancione e a portare tanti cartoncini dello stesso colore da alzare al cielo durante il concerto». «Noi ne abbiamo portati tre - dice Gianna Stringhetta in attesa di entrare nello stadio con una sua amica - uno per me, uno per lei e un altro da regalare».

La gente in trepida attesa, quando sente la voce di Baglioni e la musica della band che sta provando, si ferma ed esclama: «È lui, è lui! Non vedo l’ora di entrare». Camminando tra tutte queste persone agitate e contente si vede che questo non è il concerto delle giovanissime. Non ci sono solo adolescenti, è un popolo misto di ragazzi e ragazze di tutte le età. Concetta è di Napoli e ha 49 anni. «Seguo Claudio dal ’69 - dice - i concerti che ho visto non li conto più: dal ’98 non ne ho perso uno». E sull’evoluzione del suo stile: «La musica si adatta al posto dove la fai. È bello un ambiente raccolto come il teatro, ma mi piace anche lo stadio. Il concerto di tre ore dove lui ha suonato solo col pianoforte a coda è stato divino». Secondo Marco, questo «è un concerto un po’ atipico. Ci sono 300 figuranti: è uno spettacolo più visivo che canoro».

Tra le tante persone che aspettano di entrare ci sono anche molti iscritti al Clab, l’Associazione Claudio Baglioni, fan club ufficiale dell’artista. Tra di loro serpeggia una certa delusione. La nascondono un po’, «perché Claudio è sempre Claudio e in fondo l’importante è essere qui». Avrebbero voluto entrare prima degli altri per vedere le prove del gruppo, privilegio che di solito, nei concerti di Baglioni, è concesso ai “clabbers”. «Non ce l’hanno permesso, non so perché. Mi sarebbe piaciuto - dice Alessandro, al concerto con la fidanzata Maura e con due amici Maria Rita e Alfredo - è una cosa più intima. Sei a stretto contatto con Claudio e con i musicisti».

 

 

 

2 Luglio 2003

 

LA NOTTE SHOW DI RE CLAUDIO

In scena 300 ballerini. Ovazione quando sale sul palco Renato Zero

 

di Sandra Cesarale

Claudio Baglioni entra da solo nello Stadio Olimpico. Vestito di bianco, con la sua la chitarra nera, fa un giro di campo cantando pezzi dei suoi vecchissimi successi: «Signora Lia», «Tu come stai», «Sabato pomeriggio», «Notte di note», «Da me a te», «Porta Portese». Il suo concerto dispensa sorprese in continuazione. La più gradita dai sessantacinquemila che affollano gli spalti (ma ne mancano quindicimila per il tutto esaurito) è l’arrivo sul palco di Renato Zero accolto da un applauso interminabile. Con lui Leonardo Pieraccioni, Fabrizio Frizzi, Roberta Capua, Clarissa Burt, Teo Mammuccari, Enrico Brignano e Pino Insegno. E tutti, insieme all’amico Claudio, cantano «Poster». Ma prima il cantautore romano aveva presentato alla folla anche il figlio Giovanni, chitarrista in due canzoni: «Mai più come te» e «Serenata Sol». Basterebbe questo per far dimenticare agli spettatori l'ingorgo che hanno dovuto superare per arrivare allo Stadio e fa slittare l'inizio dello show di mezz’ora. Ma il tour è l’elogio della grandezza. Una passerella lunga 120 metri attraversa tutto il campo, illuminata da piccole lampadine. Come fosse una pista d’atterraggio. Re Claudio canta al centro, dove trovano posto anche i musicisti della sua band e i 33 orchestrali che lo accompagnano.

La nuovissima «Sono io», dall’album «Sono io l’uomo della storia accanto» arriva subito. Ma le ultime canzoni ritornano solo a metà show, perché Baglioni concede (a se stesso e al pubblico) un ampio sguardo al passato: «Quanto ti voglio», «Un giorno nuovo», «Dagli il via». Trentacinque anni di carriera riassunti in trenta pezzi (più di tre ore).

Perché, lo spiega prima di «Strada facendo»: «Questa è una festa che io e i miei compagni di viaggio dedichiamo a noi stessi, alla musica, alla vita, alle persone che hanno circondato questo pezzo di strada fatta insieme. Grazie a tutti voi io non sono mai stato solo». Baglioni, con il regista Pepi Morgia e il coreografo Luca Tommassini hanno immaginato un impianto colossale. Ma l’imponente spettacolo non cancella la musica. Impossibile mettere in piedi un grande show senza canzoni come «Domani mai» (in versione funky), «Quante volte», «Fammi andar via», «Piccolo grande amore», «Adesso la pubblicità». Claudio lo ha fatto di nuovo: ha messo d’accordo tre generazioni di spettatori dall’inizio fino a «Via», l’ultimo bis con i fuochi d’artificio.

 

 

 

 

 

2 Luglio 2003

E LO STADIO CANTA LE STORIE DI RE BAGLIONI

 

di Gino Castaldo

Lo stadio è una prateria dove le canzoni rimbalzano felici. L´Olimpico, lasciato alla musica, è sempre uno spettacolo da non perdere. E l´eroe di turno, Claudio Baglioni, lo riempie di contrasti. Mette in piedi un concerto che sembra un kolossal, con una scenografia di tralicci e passerelle che occupa tutto il grande prato, e poi apre da solo cantando in giro per lo stadio un medley di superclassici della prima ora. Non manca nulla, da «Signora Lia» a «Sabato pomeriggio», abile mossa che consente di metter subito via una serie di canzoni per così dire obbligate e passare oltre. Ma i contrasti sono sempre presenti. Vuole stabilire una speciale intimità («grazie a voi non sono mai stato solo» dice al pubblico), fatta di condivisioni e piccole complicità quotidiane, ma per vederlo ci vuole il binocolo. Parla di cosine piccole, di ricordi personali, e subito dopo di grandi questioni della vita, di scelte, di rapporti tra generazioni.

Baglioni è fatto così, e forse proprio dalla capacità di unire dimensioni contrastanti nasce l´amore che il pubblico gli concede da qualche decennio. Ormai i fan di allora sono diventati adulti, famiglie intere, dal nonno al nipotino, e allo stadio ci vanno tutti insieme. Lui stesso per la prima volta, ieri, ha portato sul palco il figlio Giovanni per suonare insieme. Baglioni fa di tutto per onorare lo scenario: coinvolge tecnici, musicisti e un´impressionante numero di figuranti, per non parlare di un gruppetto di vip (Renato Zero, Fabrizio Frizzi, Teo Mamuccari) trascinati in scena a cantare «Poster». Per più di tre ore l´enormità del suo repertorio, appagando il pubblico, ma anche le possibili preferenze di chi al concerto ci va per ascoltare «Tu come stai», magari perché si è fidanzato gorgheggiando «passerotto non andare via», oppure quelli che hanno apprezzato la tenacia di Baglioni nel superarsi e cercare altri orizzonti, l´epica collettiva di «Strada facendo», l´eleganza di «Fammi andar via» e «Mille giorni di te e di me» fino alle ultime canzoni. I contrasti non finiscono mai, per tutta la serata. Claudio sembra un piccolo grande re di Roma, ma alla fine pare non aver mai dimenticato il motivo per cui ha cominciato a fare canzoni: parlare alla gente, nel modo più semplice e diretto possibile.

 

 

2 Luglio 2003

 

L´incontro dei lettori di "Repubblica" con il cantautore. "Nel mio ultimo disco c´è dentro un po´ di tutto..."

"IO UN MITO? RESISTO ALLA TENTAZIONE"

Baglioni: "La musica mi ha dato tanto. E non mi fa sentire solo"

"Non bisogna mostrarsi invincibili. Mio nonno diceva sempre 'si tira a campare´, che ti dà l´idea della vita"

 

"Sordi era una persona molto simpatica. Mi piace rivedere 'La grande guerra´ e 'Il maestro di Vigevano´ i film meno comici"

 

"Non amo le cose estreme. Le aspettative dei fan nei confronti della cosiddetta star a volte diventano paradossali"

 

(a cura diFelice Liperi)

La passione per Alberto Sordi, le suggestioni dall´ultimo album "Sono io, l´uomo della porta accanto", i ricordi dei fan e le sue emozioni nei concerti, sono questi solo alcuni dei temi affrontati nel Forum con Claudio Baglioni a Repubblica. Hanno partecipato per Repubblica Gino Castaldo e fra i lettori Veronica Bucchi, Valentina Bucchi, Malgorazata Dymek, Silvio Rinaldi, Carlo Bonarrigo, Annalisa Bonarrigo, Caterina Dominianni, Cecilia Lombardino, Melissa Evangelista, Elena Salvatorelli, Maria Stanco, Danilo Liberace, Ilenia De Paola, Cinzia Ronconi, Gabriella Lomoio, Elena Posteraro, Barbara Berti.

Repubblica: La famosa laurea è arrivata o no? Ancora no?

Baglioni: Io comincio anche adesso a fare degli scongiuri, dovrebbe avvenire alla fine di ottobre ma insomma...vedremo

Repubblica: Chi di voi ha già visto il concerto? La caratteristica mi pare quella di un enorme sforzo spettacolare, ma vi chiedo non vi sembra di perdere un po´ Claudio in spettacoli così impegnativi e così grossi

Silvio Rinaldi: sicuramente sì, ma abbiamo già avuto modo di poterlo apprezzare più da vicino in tournée, nei teatri. Con questi eventi invece Baglioni si avvicina al grande pubblico che magari non l´ha visto in teatro dove ha cantato canzoni che ne hanno fatto conoscere l´anima più artistica e creativa

Isabella Piro: Vorrei dedicare a Baglioni una poesia di Boris Pasternak che dice così: «Essere rinomati non è bello, non è così che si leva in alto, scopo della creazione è il restituirsi, non il clamore, non il gran successo, ma occorre vivere senza impostura, vivere così da accattivarsi infine l´amore dello spazio, fino a sentire il lontano richiamo del futuro e occorre tuffarsi nell´ignoto e nascondere in esso i propri passi e non devi recedere d´un solo briciolo dalla tua persona umana ma essere vivo, nient´altro, fino alla fine» e poi chiedere quanto è difficile resistere alla tentazione del proprio mito e quanto conta invece essere un punto di riferimento per gli altri.

Baglioni: Resistere alla tentazione del proprio mito è difficilissimo, anzi è il primo problema che si presenta quando uno viene dichiarato o si autodichiara mito, a seconda dei rapporti che si ha con sé stesso o con gli altri. L´importante è avere poi un´occasione o di ripensamento o anche uno schiaffone in faccia dall´esterno che ti faccia riprendere la terra, insomma, che ti faccia rimettere i tuoi pensieri in un canale di normalità.

Veronica Bucchi: notavo che dai primi dischi, dal '68 fino alle ultime canzoni, pur mantenendo costante la voglia di trasmettere emozioni, sentimenti, c´è comunque un´attenzione particolare per i mutamenti generazionali. Vorrei sapere se questo risultato è frutto di una ricerca o se invece risente semplicemente di influenze che comunque ha nei confronti dei mutamenti sociali.

Baglioni No, non ci sono ricerche. Mi è capitato solo una volta, prima di un disco che si chiama «La vita e adesso» perché avevo incontrato un mio antichissimo amico che faceva il sociologo e siccome ero in un momento di grande disorientamento e mi ero prefissato di fare un album che parlasse delle persone, chiesi a lui di fare insieme delle indagini di tipo sociologico nelle periferie romane, Centocelle che era stata il nostro quartiere diciamo di crescita, Prenestino e Torpignattara. Lì abbiamo fatto un lavoro per cercare di capire cosa stava succedendo in quegli anni '80 però oggi non lo farei più

Malgorazata Dymek: Vorrei cominciare con una tua frase «Adesso c´è meno angoscia e c´è di nuovo stupore e quasi soddisfazione, continuiamo ad essere giovani e il tempo non è passato e se è passato peggio per lui. Noi ci siamo ancora e ne abbiamo di tempo». Questa frase mi ricorda due concerti di Baglioni che ho visto nella mia città Cracovia, un fatto incredibile e straordinario che mi ha spinto a desiderare di parlare la lingua e la cultura italiana, per questo sono qui anche per ringraziare Baglioni.

Baglioni Poi dice che uno si monta la testa, per forza. Grazie a lei per avermi ricordato una delle più belle notti della mia vita passata nella piazza di Cracovia, una città troppo bella

Annalisa Bonarrigo: il nuovo disco mi sembra che riveli una accettazione di come sei adesso, è un disco sereno. Comunque ora che è uscito, è un´esperienza che ti soddisfa pienamente?

Baglioni Non l´ho più risentito dopo la fine della masterizzazione, forse ora riascoltandolo rifarei alcune cose. Il fatto di averlo composto e realizzato in un tempo per me molto breve è stato terribilmente stressante che ho cercato anche di raccontare in «Sono solo sotto il sole».

Caterina Dominijanni: La mia domanda è suggerita dalla copertina del disco "Sono io" dove c´è un muro, che cosa rappresenta quel muro, un luogo in cui pensare, in cui rinchiudersi o uno scrigno in cui tenere i propri pensieri?

Baglioni: La copertina di questo disco è nata in maniera casuale l´anno scorso in un giorno di fine estate andando insieme a un fotografo a mangiare al mare dove abbiamo visto questo muro. I colori di quei grigi, quell´arancio, quella calce bianca davano un senso di non finito. Un´idea nata da una frase di Erri De Luca dove sostiene che chi fa questo mestiere creativo offre un prodotto "semilavorato" che deve essere lasciato a chi ne usufruisce, a chi lo usa.

Ileana De Paola: più volte hai detto che il momento della competizione musicale è quello che più ti rappresenta, ti soddisfa, in cui ti trovi meglio. Ha mai pensato a firmare una colonna sonora?

Baglioni. Sì. Qualche volta me l´hanno proposto. Non è facile fare una colonna sonora perché bisogna anzitutto mettersi al servizio delle immagini il più delle volte e si è sottoposti alla lunghezza delle scene, è un mestiere diverso. A me comunque piacerebbe.

Cecilia Lombardino: è felice?

Baglioni: sì, anche se in questo periodo sono molto aggravato da decisioni da prendere, scelte da fare. I saggi come mio nonno dicono «si tira a campare» che è piacevole, che ti dà l´idea della vita.

Danilo Liberace. tornando all´ultimo lavoro a quale fase della sua vita corrisponde, come uomo?

Baglioni: Queste canzoni non sono dal punto di vista degli argomenti, anche se penso di essere uno che fa appunto questo mestiere cercando di mettere se stesso il più possibile dentro le cose che fa.

Elena Posteraro: Lei ha cantato nell´Arsenale di Venezia dove il pubblico ascoltava le sue canzoni a bordo di alcune barche. Ripeterebbe quell´esperienza?

Baglioni: sì perché me la ricordo come una serata memorabile strappata con i denti alle autorità, al Comune. Anche perché luoghi così offrono grandi suggestioni alla musica.

Gabriella Lomoio: cosa ricorda di Sordi e quale film vede più spesso?

Baglioni: L´ho conosciuto e devo dire che era una persona molto simpatica, mi piace ogni tanto rivedere dei film in cui lui passava nello stesso film da una parte comica a una parte drammatica tipo «La grande guerra» o «Il maestro di Vigevano», cioè i film meno comici.

Maria Stanco «Sono io l´uomo della storia accanto» penso sia anche uno degli album più emozionanti che abbia composto, Non è un «concept-album» come gli ultimi tre, ma l´hai definita un´antologia di inediti. A me è venuto spontaneo un riferimento all´album «La vita adesso» vorrei sapere se ci sono delle analogie o delle affinità con quel disco?

Baglioni: non credo che ci sia una parentela diretta tra «Sono io» e «La vita adesso» ma c´è una parentela diffusa tra «Sono io» ed alcuni album che ho fatto, un po´ tutti forse nel senso che ci sono volutamente dei suoni riproposti che comunemente si chiamano suoni «vintage» che richiamano una partitura, una maniera di scrivere gli archi come per esempio in «Sabato pomeriggio» e in «Ci sei tu».

Barbara Berti: per molte persone a te più o meno vicine lei è stato effettivamente l´uomo della storia accanto, questa sua volontà di voler essere una storia accanto alle altre, questa incertezza a volte di non avere detto o dato tutto magari alle persone che le stanno più a cuore è un tema che è frequente soprattutto in questo album.

Baglioni: Non lo so esattamente penso che faccia parte delle regole del gioco prendere o rinunciare, la speranza di tutti sarebbe di viaggiare continuamente e di portare tutte le valigie sempre più piene di altre cose, aggiungere altre valigie con nuove cose.

Valentina Bucchi: le dico solo grazie, sono vent´anni che la conosco e la seguo. Mia figlia ha 11 anni e la adora fa nuoto sincronizzato e sta provando un singolo sulla sua canzone «Sono io». Quando farà i concerti con la piscina?

Baglioni: i giornalisti dovranno assistere dentro la ciambella!!! Meglio in piscina che in una fornace.

Melissa Evangelista: c´è un tempo più o meno remoto storico in cui avrebbe voluto vivere da artista com´è oggi?

Baglioni: ogni tanto sogno di poter essere un artista di corte perché gli artisti erano effettivamente molto privilegiati nel momento in cui c´era un tiranno, un re, un dittatore. Certe volte mi piace l´idea di un tempo come l´Ottocento quando la musica prendeva una forma popolare ed era appannaggio delle persone normali.

Cinzia Ronconi: volevo sapere se guardandosi indietro, ne è valsa la pena di mettere tutta la vita in gioco oppure se per fare questo ha lasciato indietro occasioni che non è riuscito più a recuperare.

Baglioni Purtroppo non ho la controprova, quindi non so se facendo questo lavoro o altre scelte non sarebbe successo lo stesso di dover lasciare indietro persone. Però in linea di massima io penso che sia valsa la pena perché io ho avuto veramente tanto da questo mestiere una possibilità di riscatto rispetto a una condizione iniziale che non era agiata, questo mi ha dato dei vantaggi dal punto di vista dello stato sociale.

 

 

2 Luglio 2003

 

Il Gruppo ballo spettacolo e il Victoria club protagonisti del concerto fiorentino

LA LUNGA NOTTE INSIEME A BAGLIONI

 

(f.g.)

MONTEMURLO. Una giornata lunghissima, che i 70 ballerini del Gruppo Ballo Spettacolo e Victoria Club di Montemurlo ricorderanno come la più bella giornata della loro vita. Venerdì scorso infatti il corpo di ballo guidato da Luca Bonini si è esibito allo stadio Artemio Franchi di Firenze, per la prima serata del tour di Claudio Baglioni. Un concerto in cui il Gruppo Ballo Spettacolo di Montemurlo ha diviso la scena con altri figuranti, per un totale di 300 persone. La coreografia è stata curata fin nei minimi dettagli da Tommassini, coreogrado di star del calibro di Madonna, che ha dato le direttive ai ballerini montemurlesi per dare vita al più grande spettacolo dell’anno. I ballerini hanno messo in mostra tutta la loro bravura: a loro il compito di commentare a passi di danza le grandi canzoni di Baglioni, da «Viva l’Inghilterra» a «Signora Lia», con le quali il cantautore ha apertoo il concerto.

 

 

 

 

2 Luglio 2003

Un ballo con Baglioni: «Serata indimenticabile»

 

MONTEMURLO — «Una serata indimenticabile». Così Luca Bonini commenta la partecipazione di settanta ballerini del Gruppo Ballo Spettacolo (nella foto) e della palestra Victoria di Montemurlo al concerto che Claudio Baglioni ha tenuto il 27 giugno allo stadio di Firenze. Un'esperienza che per il gruppo montemurlese ha fatto registrare anche un notevole successo personale. «Le prove per i singoli gruppi sono state eseguite a partire dalle 12 – racconta Bonini – sotto un sole implacabile, tanto che le 200 bottiglie l'ora che ci fornivano non bastavano a dissetare tutti.

Alle 14 c'è stata quella davanti a Baglioni e Luca Tommassini». Poi, solo il tempo di controllare tutti i nostri contratti e autorizzazioni per essere ripresi dalle televisioni e di tornare negli spogliatoi per mezzora di riposo e prepararsi con i costumi di scena: alle 21 è iniziato il concerto, con Claudio Baglioni che, camminando perimetralmente allo stadio con in braccio la chitarra, ha cantato “51 Montesacro” - “Signora Lia” – “I Vecchi” – “W l'Inghilterra”, con le luci che iniziavano a materializzare la scenografia: una strada con il ponte e sotto il fiume,dove tutti i figuranti si sono disposti per dare vita al più grosso spettacolo dell'anno».

 

 

     

 

MARTEDÌ, 01 LUGLIO 2003

Pagina XII

 

BREVI, SCHEDE E RICHIAMI 2

 

STADIO OLIMPICO

Alle ore 21 concerto di Claudio Baglioni in "Sono io, l'uomo della porta accanto". Biglietti 25,00 euro, 40,00 euro e 50,00 euro  

 

 

MARTEDÌ, 01 LUGLIO 2003

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BREVI, SCHEDE E RICHIAMI 5

Claudio Baglioni All'Arena della Vittoria di Bari, l'8 luglio, Claudio Baglioni. Biglietti al Ricordimediastore. Info 080.524.04.64.

 

 

MARTEDÌ, 01 LUGLIO 2003

Pagina XI

 

BREVI, SCHEDE E RICHIAMI 6

BAGLIONI

A Catania il 12 luglio. Il costo dei tagliandi è di euro 57,50 per la tribuna numerata coperta e di euro 28,80 per il posto unico. A Palermo si vendono da Box Office presso Ricordi Mediatore (091.335566), Ellepi Dischi (091.323084), Disckery (091.205808) e Master Dischi (091.323151).