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Le notizie dei primi dieci giorni di Luglio

 

 

MusicaItaliana.com

 

19 Luglio 2003

 

CHI BATTERA’ “L’UOMO DELLA STORIA ACCANTO”?

 

Da mesi ormai Claudio Baglioni è il Re incontrastato della TOP20.

“Sono io”, il primo singolo estratto dal nuovo disco, ha retto anche la sfida con “Un’emozione per sempre”, canzone con la quale Eros Ramazzotti ha lanciato il suo ultimo lavoro “9”.

Ore tutti si chiedono: “chi batterà l’uomo della storia accanto”?

 

 

 

19 Luglio 2003

 

AUTO SFRATTATE E FIUMI DI LACRIME

PECCATO che la vespa del musical sulle vacanze romane interpretato da Serena Autieri non sia potuta apparire sulla scalinata di piazza di Spagna durante la sua performance per Rocco Barocco. In fondo era successo anche a Roberto Cavalli che aveva dovuto rinunciare all’entrata in scena delle motociclette rombanti.

IL GIUDICE SVIZZERO — Ben mimetizzata tra il parterre, Carla Del Ponte, il giudice svizzero, del tribunale per i crimini di guerra che sta giudicando Milosevic.

IL MALORE DI BAGLIONI — PERFETTA L’ESIBIZIONE DI CLAUDIO BAGLIONI, NONOSTANTE I FORTI DOLORI ADDOMINALI AVUTI NEL POMERIGGIO DURANTE LE PROVE, INTORNO ALLE 15.

IL DIAMANTE DELLA CAVALLI — Sulla terrazza dell’hotel Hassler gli occhi erano tutti puntati sul diamante che Eva Cavalli, moglie dello stilista Roberto sfoggiava alla mano sinistra. La domanda era: «Ma di quanti carati sarà?»

MARIANELLA E IL TELEFONO — Da quando è uscita dalla casa del Grande Fratello e il suo amore per Luca è andato in frantumi, Marianella sembra essersi presto consolata. In giro non la si vede con altri uomini, però in compenso sta ore e ore attaccata al telefonino. Che, questa volta, voglia tenersi stretta la sua privacy?

LA CONTESSINA CANTANTE — Giada Drommi de Black potrebbe diventare cantante. Durante la festa post sfilata di Balestra il gruppo «Gli sciala popolo», di Capri, dopo aver ascoltato la sua interpretazione di «Reginella», le hanno chiesto di incidere un disco insieme a loro. La contessina avrà tutta l’estate per pensarci.

FIUMI DI LACRIME — La quantità di lacrime più grande versata dietro le quinte? Nel finale della serata «Eva contro Eva» all’ippodromo della caserma «D’Acquisto». Le veterane della passerella baciavano con gli occhi lucidi il regista Alberto Garbati per averle fatto rivivere l’emozione d’un tempo.

CUCCIOLATA IN HOTEL — La cucciolata di «Zuzù» di ben sei cagnolini ha messo ansia alla brasiliana Fernanda Lessa è rimasta nella suite dell’Hotel de la Ville al «capezzale» dell’animale.

I LAZIALI SFRATTANO LE AUTO — Il Comune di Roma allontana dai parcheggi dell'Auditorium stampa, pubblico, addetti ai lavori, modelle delle sfilate di Alta Moda per far posto ai tifosi della partita Lazio-Chelsea. La notizia ieri è giunta a Musica per Roma, la società che gestisce lo spazio al Flaminio, tramite un breve comunicato stampa. Centinaia di persone sono state costrette a smobilitare le proprie auto e i ciclomotori. Sulla piazza antistante l'Auditorium in fila i carroattrezzi e le «volanti» della polizia. Pronti a far sloggiare, loro malgrado, i forzati dell'Alta Moda.

Sal. Esp.

 

 

 

18 Luglio 2003

 

 

AULLA — Si apre stasera il sipario

 

AULLA — Si apre stasera il sipario sulla ottava edizione del “Premio Lunezia” di Aulla. Un'ouverture di grande prestigio con la presenza di Anna Oxa, vincitrice del “Premio Lunezia autrice dell'anno” per il suo album «Ho un sogno». Anna Oxa farà da madrina ad una serata dedicata ai talenti emergenti, e sarà di scena anche domani quando l'ospite di rilievo sarà Niccolò Fabi, vincitore del “Premio Lunezia Critica” per l'album «La Cura del tempo». Ma il gran finale è in programma per domenica 20 luglio, serata in cui sono attesi Claudio Baglioni, vincitore di questa edizione per l'album «Sono io l'uomo della storia accanto», e Cesare Cremonini, vincitore del “Premio Lunezia Poesia del Rock” per il brano «Padre e Madre». Baglioni, che ha ottenuto un grandissimo successo con il suo tour in otto città italiane, offrirà un “regalo” al pubblico: un medley al pianoforte delle sue canzoni più celebri. Insomma una parata di stelle per una manifestazione che si è imposta negli anni diventando uno degli appuntamenti di spicco dell'estate lunigianese. La serata sarà presentata da Francesca Senette, giornalista del Tg 4, affiancata da Stefano De Martino, patron del “Lunezia”, un premio che intende sottolineare il valore letterario ai testi delle canzoni. Un'orchestra di venti elementi accompagnerà la recitazione dei testi in gara, interpretati dal protagonista di “Vivere” Edoardo Siravo e dall'attore dello Stabile di Genova Andrea Perdicca. Le serate saranno seguite dalle etichette AlfaMusic e Rai Trade, il marchio discografico della Rai: una scelta voluta per lanciare sul mercato i migliori tra band e cantautori, mentre la redazione del telegiornale condotto su Rete 4 da Emilio Fede darà risalto all'evento, così come le tv e le radio nazionali.

 

 

17/07/03

Il Comune vieta la performance prevista a Trinità dei Monti.

SPETTACOLARE ESIBIZIONE DI CLAUDIO BAGLIONI CON TRECENTO BALLERINI

«Donna sotto le stelle» senza moto

 

di Marida Caterini

ALL'INSEGNA delle defezioni, di elementi scenografici annunciati ma assenti, in un'atmosfera di amarcord nella quale si è tentato di conciliare la modernità con l'evocazione del passato, è scivolata via l'annuale kermesse televisiva «Donna sotto le stelle», che conclude l'appuntamento estivo con la moda a Roma. Cornice tradizionale dell'appuntamento con le passerelle della Capitale è la Scalinata di Trinità dei Monti la cui preziosità ambientale non avrebbe bisogno del consueto contorno spettacolare, rappresentato, ieri sera, da colonne luminose poste lateralmente che nulla aggiungevano al fascino di un luogo tra i più noti del mondo.

Andato in onda in prime time su Canale 5, l'evento annuale è stato presentato da Gerry Scotti alla sua settima presenza a Piazza di Spagna e da Valeria Mazza. Vestita, tra gli altri, da Cavalli e da Missoni, e trasformatasi da top model a conduttrice, Valeria Mazza ha, come consuetudine, elegantemente storpiato l'idioma di casa nostra, imitata da Gerry Scotti i cui strafalcioni hanno però interessato la lingua inglese, soprattutto quando ha pronunciato le semplici parole «Save the childrens», ovvero l'iniziativa benefica inserita all'interno della manifestazione. L'ex modella, che ha esordito otto anni fa proprio a «Donna sotto le stelle», oltre a condurre accanto a Scotti, è apparsa frequentemente negli spot pubblicitari che hanno interrotto la serata, come testimonial di una nota casa di bellezza.

La serata televisiva, tra l'altro infarcita di réclame, è stata caratterizzata dall'assenza, nella passerella di Cavalli, delle moto che avrebbero dovuto conferire alla sfilata un brivido spettacolare, all'ultimo momento negato. Tra le assenze spiccava anche, nella squadra dei giovani accompagnati da Furstenberg, quella dello stilista Mozzillo che all'ultimo momento ha deciso di non partecipare.

Le quaranta bambine dai capelli rossi in passerella per Pinco Pallino, le trecento ballerine che hanno formato un quadro vivente per gli interventi di Claudio Baglioni, la chitarra di cinque metri cornice alla sfilata di Iceberg, la preziosissima collana indossata da Nina Moric dal valore di svariato milioni di Euro, hanno rappresentato alcuni dei momenti spettacolari più significativi in una serata annunciata densa di emozioni, ma priva, invece, di quell'appeal finalizzato a catturare definitivamente l'interesse di un pubblico estivo tradizionalmente distratto. Gli innumerevoli cambi d'abito (e di pettinatura) di Valeria Mazza, si confondevano nell'alternarsi delle mise dei tanti personaggi del mondo dello spettacolo approdati come testimonial delle varie griffe sulla Scalinata di Trinità dei Monti. A Valeria Magalli, moglie del noto conduttore tv, si sono aggiunte, nel corso della serata Manuela Arcuri, Elenoire Casalegno, Carla Fracci, Vanessa Incontrada, Fernanda Lessa, protagonista del momento dedicato alla moda dei capelli con Aldo Coppola.

Il filo conduttore della serata televisiva è stato senza dubbio il ricorso al passato. Non solo alcune passerelle, come quella di Iceberg, ispirata agli anni settanta, ma anche gli interventi di Claudio Baglioni ed il ricorso a filmati delle edizioni precedenti della manifestazione giunta al ventesimo anno, hanno caratterizzato una serata televisiva nella quale anche la sigla iniziale ha fatto ricorso alle notissime immagini di film del passato come «Vacanze romane». Il più significativo tuffo nel passato lo ha regalato, però, Valeria Mazza, indossando, a fine trasmissione, un abito di Gianni Versace, lo stilista scomparso nel 1997.

 

 

L’INCONTRO

Che emozione quella "vita imprudente"

 

di Paola Frighetto

Arzignano. «Claudio Imprudente è una persona speciale, quando lo vedi per la prima volta, sei un po' imbarazzato, ma dopo quando inizia a puntare gli occhi sulla lavagnetta, ti senti a tuo agio, perché è come se parlasse!». Inizia così il suo racconto, una studentessa di classe seconda, della Scuola media Statale di Arzignano, dopo aver incontrato il giornalista, che per un'intera mattinata ha fatto lezione di. «Quando siamo andati in aula magna -continua la studentessa - ci ha fatto delle domande molto interessanti: se era più emozionante avere visto la finale della Coppa dei Campioni a Manchester (Milan Juventus, vinta dal Milan), o vedere un uomo come lui, che non sa parlare, che non riesce a giocare a calcio, che non riesce a scrivere? Noi abbiamo risposto che era più emozionante guardare una persona come lui, perché non capita tutti i giorni di fare simili conoscenze, mentre la partita di calcio per quanto importante e coinvolgente possa essere, si può vedere sempre. Ci ha anche chiesto quali erano le nostre canzoni o cantanti preferiti. Molti di noi hanno risposto, Eminem, Claudio Baglioni, Fifty Cent. Eminem e FiftyCent, non li conosceva, mentre Baglioni sì come pure la sua canzone "Cuore d'aliante" che una mia compagna ha ricordato. Il suo nome preferito è Silvia, la sua squadra del cuore il Milan: non per nulla lettere della lavagnetta con cui comunica sono rosse, le vocali, e nere le consonanti». Conclude la studentessa: «È una persona che mi ha fatto felice perché è riuscito a dimostrare di saper vivere e condividere le sue emozioni, di persona diversamente abile, come noi viviamo le nostre, e per questo lo ammiro molto». Il giornalista Claudio Imprudente, disabile dalla nascita, è stato ospite ad Arzignano, nell'ambito della rassegna "Arzignano Estate Festival 2003": fondatore di un'associazione, promotore di progetti per le scuole, la mattina ha incontrato gli studenti, presentando il suo ultimo libro per l'integrazione dei "diversabili", "Una vita imprudente". In serata, agli adulti ha illustrato il progetto "Il Calamaio" per vivere bene il progetto della classe. L'iniziativa è stata realizzata in collaborazione del Gruppo Amicizia e della Cooperativa Moby Dick ed ha rappresentato un momento significativo dal momento che il 2003 è stato dichiarato l'anno europeo delle persone con disabilità.

 

 

 

 

Giovedi 17 Luglio 2003

La sfilata di Piazza di Spagna senza le 15 Ducati Monster di Cavalli: il comune le ha vietate con un’ordinanza-lampo

ABITI DA FILM, DONNE IRRAGGIUNGIBILI, CANTANTI: ROMA CELEBRA IL LUSSO

Lo show si è gemellato con «Save the children» per un progetto a favore dei bimbi etiopici

 

di Flavia Fiorentino

ROMA - Donne perfette, bellissime, irraggiungibili. Muse che brillano sotto le stelle della notte romana da guardare a trecento gradini di distanza. A piazza di Spagna si celebra il lusso con abiti da sogno e testimonial famose, più adatte a un set cinematografico che a una sfilata. La serata ha dovuto rinunciare alle quindici moto Ducati monster di Roberto Cavalli, fatte sparire in fretta e furia da un’ordinanza lampo del comune di Roma, e ai cappelli con le immagini del Papa del giovane couturier Gianni Molaro, censurate alla prima prova. Ma il mega-show di «Donna sotto le stelle», che proprio ieri sera ha compiuto vent’anni gemellandosi con «Save the children» e promuovendo un progetto per i bambini dell’Etiopia, ha fatto centro ancora una volta: un Baglioni al pianoforte, circondato da donne avvolte in bolle di plastica trasparente, ha cantato due brani tratti dall’ultimo album: «Tutto in un abbraccio» e «Sono io l’uomo della storia accanto», accompagnato da 300 ballerini. Sugli antichi gradini, scanditi da sei grandi schermi totem con giochi di luci e colori, sono scese anche Annie Lennox con «A thousand of beautiful thing» e Skin con «Faithfulness». Valeria Mazza, questa volta a Trinità dei Monti come conduttrice a fianco di Gerry Scotti: «Dopo dieci anni come modella ho deciso che la mia strada era la televisione e questa sera, presentando la moda, unisco le due passioni della mia vita». Ha alternato abiti di Cavalli, Missoni, Iceberg e Antonio Berardi. Ispirata agli anni ’70 e interpretata da Elenoire Casalegno sullo sfondo di una gigantesca chitarra di cinque metri, la collezione pop di Iceberg con pantaloni e minigonne neri o viola, punzonati di strass, giubbotti in raso fuxia con interni in pelliccia di volpe nera, ricamati con scritte scintillanti. Appena in tempo per non andare a letto troppo tardi, hanno sfilato intorno alle dieci, le trenta «roselline» dai capelli rossi del marchio per bambini «I Pinco Pallino» e gli abitini chic di «Simonetta». Manuela Arcuri, Gabriel Garko e Mario Cipollini hanno invece festeggiato Roberto Cavalli che, smontate le moto, si è dovuto accontentare dei soli centauri per proporre un mix di culture, segni e linguaggi, con abiti da sera in pelle, corsetti e modelli da diva hollywoodiana impreziositi da ricami e gioielli coloratissimi. Ancora suggestioni post-disco e influenze hip-hop per i miniabiti anni ’60 di Byblos tagliati a pennello per Vanessa Incontrada. Eteree e femminili bamboline degli anni ’20, con corpetti e gonne ondeggianti di pizzi e volant hanno seguito le danze di Matilde Brandi sulle note del musical Chicago. A Maria Carla Boscono, la top del momento, in abito «vintage» di Valentino, un premio del vicesindaco di Roma Maria Pia Garavaglia «per essere riuscita, con la sua simpatia e professionalità, a portare l’immagine dell’Italia ai vertici della moda internazionale». Riconoscimento anche alla coppia Missoni per i cinquant’anni di carriera. Maurizio Galante, con i suoi abiti onirici ha puntato su una modella che ha fatto la storia della moda come Benedetta Barzini, mentre Antonio Berardi ha vestito la «pantera nera» Alek Wek con gonna a ostrica e scialle ricamato con perline.

In chiusura Egon Von Furstenberg, principe dell’alta moda, che ha proposto mini-abiti da sera con profonde scollature e trasparenze. Nel parterre, le regine dei salotti romani, Daniela Santanchè e Marta Marzotto a fianco del giudice Carla Dal Ponte e della moglie del ministro Antonio Marzano. Per lo spettacolo, Paola Saluzzi, Katia Noventa, Alessa Fabiani.

www.corriere.it  In rete le immagini delle sfilate

 

 

 

 

Giovedi 17 Luglio 2003

 

 

Roma

NOSTRO SERVIZIO

Spenti ...

 

Spenti i fari, in silenzio gli altoparlanti: in Piazza di Spagna dopo l'ultima nota di Donna sotto le Stelle solo il rumore di qualche bicchiere di plastica schiacciato, o di qualcuna delle oltre duemila bottigliette di San Pellegrino invocate per placare il caldo torrido che nemmeno un filo di ponentino è riuscito a domare. Chi verso l'Accademia di Francia, dove la Camera della Moda ha allestito nel giardino magico di Palazzo Medici la cena di saluto per il mondo della moda, chi diretto ai piani alti sopra la piazza per riprendere lo spuntino mediterraneo iniziato prima dell'inizio di Donna sotto le stelle nello spazio show-room di Saverio Moschillo dove il vulcanico patron di Richmond con appuntamento fisso ogni anno per la sfilata di Trinità dei Monti distribuisce agli amici più intimi (che sono sempre non meno di qualche centinaio di persone.) mozzarelle doc, pachino, olio e vini di razza per celebrare la mediterraneità che serpeggia vivace in queste giornate romane della moda.Nel variopinto dopoteatro ovvero il dopo-sfilata, molti gli ospiti per quanto una selezione operata con il metro irrinunciabile delle valutazioni più mondane abbia cercato di contenerne il numero di Roberto Cavalli che ha aperto i forzieri della sua voglia di vivere e brindare sulla terrazza dell'Hassler.

Manuela Arcuri e Gabriel Garko testimonial per la discesa spettacolare dalla scalinata invitati con Nancy Brilly, Milly Carlucci, Alex Britti, Lorella Cuccarini, Maria Grazia Cucinotta, Alessandro Cecchi Paone, Emilio Fede, Lamberto Dini, Valeria Mazza e Claudio Baglioni, certamente il più applaudito della nutritissima schiera di artisti che hanno animato lo spettacolo della moda in Piazza di Spagna, giunto quest'anno alla sua ventesima edizione.

Ma lo spettacolo più divertente è sempre quello che nei due giorni di prove si svolge nel su e giù dagli scalini infiniti (un esercizio che sotto il sole di questi giorni ha rasentato il massacro con minaccia di collassi ipoglicemici soprattutto per le modelle quasi a digiuno per rispetto alle diete di bellezza).Cinquecento anime in movimento, e non solo modelle ma tecnici, parrucchieri, vestiariste, giornaliste, stilisti.Il simpatico Gerry Scotti (dichiaratamente incapace di diete) era affascinato nonostante il caldo - dai modi semplici e accattivanti di Valeria Mazza , che ha iniziato ora una nuova carriera di presentatrice in sostituzione di quella di top model che deve fare i conti con il tempo che passa, due figli, impegni diversi). La donna più leggera del mondo, Carla Fracci , è stata testimonial di Luciano Soprani.

Pettinata da Aldo Coppola dell'Oréal, e più bella che mai (con caratterino dall' ego in tensione), Fernanda Lessa, mentre - scatenata sulle note di Chicago , Matilde Brandi ha ballato per Mariella Burani. Indifferente al valore indossato Nina Moric esibiva il brillio del collier di diamanti da 47 carati realizzato da Leo Cut. Giovane il look di Byblos, indossato da Vanessa Incontrada mentre la firerissima Alek Wek, principessa in Senegal e top-model in Europa, ha interpretato il nero profondo, l'anima dark che racconta le origini siciliane dell'anglosassone Berardi.

Nonostante le affermazioni categoriche rilasciate a Parigi da Valentino (non sfileremo assolutamente a Piazza di Spagna!), la griffe del grande stilista italiano è stata indirettamente comunque presente a Donna sotto le stelle con l'abito indossato da Maria Carla Boscono (top model romana oggi star di prima grandezza, premiata ieri sera per la sua brillante carriera nella moda internazionale.

Molte le firme celebri per la serata televisiva vissuta ormai come l'evento più atteso della mondanità e della moda a Roma. Tra gli stilisti che hanno proposto abiti dell'ultima collezione, anche Rocco Barocco, Celine, Maurizio Galante, Iceberg, Marongiu, Ewa Minge. Reduce dal successo di una sfilata elegantissima presentata ieri (mercoledì) all'Auditorium, Egon von Furstenberg - intervistato - ha esaltato tutte le donne belle alle quali era dedicata la collezione tutta colori, ruches e volants. Applausi per il look di Gianni Molaro, e accoglienza da stadio per e Rosy Garbo, la stilista veneta che in pochi anni ha saputo conquistare un ruolo di primo piano .

Non sono mancati i momenti spettacolari di canto (Annie Lennox, Skin, Baglioni), di balletto. Infine il quadro charity che ha registrato a favore di Save the Children, opere benefiche, l'offerta di 30/mila Euro (circa sessanta milioni di vecchie lire) offerte delle due più grandi griffes italiane di moda per l'infanzia: Pinco Pallino, che ha fatto scendere la scalinata a quaranta bambine dai capelli rossi con abitini della collezione che Imelde e Staffano Cavalleri hanno dedicato alle rose, e Simonetta, che per la discesa di Trinità dei Monti ha affidato a Giulia Ottomello , giovane star di Amici di Maria De Filippi , le sue bambine con gli abitini fioriti.Luciana Boccardi

 

 

 

 

Giovedi 17 Luglio 2003

 

 

 

 

 

 

 

Giovedi 17 Luglio 2003

 

 

Pagina XIII

"Donna sotto le stelle", ieri in pedana Coretti, Furstenberg e Mozzillo.

IN SERATA LA DIRETTA DI CANALE 5 CON CLAUDIO BAGLIONI.

Ordinanza del Comune. Alta moda, no alle moto su Trinità dei Monti

Stop anche alle immagini del Papa e di Saddam

Veltroni premia la top Maria Carla e in mattinata una modella sviene

Oggi l´haute couture prosegue da via Veneto con la donna centauro di Renato Balestra

 

di Romana Liuzzo

«Via quelle moto dalla scalinata di Trinità dei Monti». Poco prima dell´inizio della diretta di Donna sotto le stelle, arriva l´ordinanza del Comune. E Roberto Cavalli è costretto a smontare la sua scenografia, sfondo per la Arcuri, Cipollini e Garko, i suoi testimonial. «Sembra che qui a Roma ce l´abbiano con me», sospira lo stilista. E altri sospiri arrivano anche ieri pomeriggio da Gianni Molaro che dopo aver raccontato in anteprima a Repubblica la sua idea della collezione ispirata alla Pace, si è visto oscurare a metà l´idea. «Mi hanno vietato di far scendere l´immagine del Papa, di Saddam e di Bush - dice - manterrò solo la corona, il bambino e la Gioconda». Niente altro? Una modella di Marco Coretti, ieri mattina, è svenuta durante l´esibizione probabilmente per il caldo.

Insomma tra polemiche e piccoli colpi di scena, è trascorsa un´altra giornata di haute couture. Ha lasciato senza fiato la sfilata di Angelo Mozzillo al tempio di Adriano. «Tacchi metropolitani», questo il nome della collezione di next couture presentata come spiega lo stilista, «per un donna a metà tra giorno e notte, un po´ indifesa un po´ ribelle, fiera guerriera della femminilità come una moderna principessa vichinga». In un allestimento essenziale, tra un albero dai rami di cristallo e una scultura sospesa tra cielo e terra, hanno sfilato i 21 abiti che si è ispirato alle tinte forti del punk anni ´70. C´è un cappotto in cavallino, bianco sporco, dal grande collo e piume attaccate sui profili. I pantaloni sono in pelle con disegni intagliati e decori laterali in piume. Gli stivali, decorati con paillettes, lunghi a metà coscia, sono quasi dei pantaloni. Sei abiti per raccontare il mito della marchesa Luisa Casati, descritta anche dal poeta-vate Gabriele D´Annunzio. Marco Coretti, giovane couturier, rielabora lo stile del primo ´900, con il gusto per il lusso, che si ritrova nei giubbotti di pelle e velluto, bianchi, dalle forme maschili e ispirati all´abbigliamento per automobile dell´epoca, indossati sopra abiti sinuosi, gonne lunghe con ricami fatti mano di maschere e vetrate liberty. Ma è senz´altro l´abito-Pierrot, bianco e lungo, realizzato con 120 metri di organza tutta drappeggiata e un collo elisabettiano di quattro strati di tulle plissè, ad essere il più scenografico e il preferito dallo stilista. Essenziale, con forme che coniugano il design con i dipinti del ´700, la collezione di Susanna Liso per Le Tartarughe. Gli abiti, lunghi a trapezio, e le gonne, hanno intarsi di cotone bianco stampati a mano sul velluto di seta nero o grigio. Lo chiffon nero è usato per i miniabiti cortissimi dallo scollo profondo e i corpini, abbinati a gonne di velluto asimmetrico e corte mantelle. Sofisticata, sbarazzina e volubile la collezione presentata da Egon Von Furstenberg all´Auditorium: velluti screziati, damaschi, taffetà, organze, pizzi e tulle, come pure le reti, vengono reinterpretate in chiave moderna. Colori dominanti il bianco e il nero, illuminati da aranci melangiati, verde scuro e marroni terra bruciata. Per il giorno predominano pantaloni fascianti sui fianchi che scendono poi morbidi. Abbinati sia a camicie in voile e velluto, sia a bluse morbide di rete con applicazioni di piume, nabuk o fili di lana. Gli accessori hanno colori accesi. Su tutti domina, per le calzature dal tacco vertiginoso, il rosa fuxia, ma con il nero è d´obbligo l´oro.

Alle 21 le sfilate si fermano, ma si accendono i riflettori della diretta, inizia la maratona televisiva mandata in onda ieri sera da Canale 5 con Claudio Baglioni e Annie Lennox star canore, e le 40 bambine dai capelli rossi per i Pinco Pallino a incantare mamme e nonne. Il premio? Lo consegna il sindaco Veltroni alla top Maria Carla Boscono. Dietro le transenne centinaia di romani si accalcano per vedere anche un istante modelle e cantanti. A mezzanotte tutti a casa, e per chi ha l´invito comincia la notte mondana. Tre scelte: la festa della Camera nazionale della moda all´Accademia di Francia, la cena di Roberto Cavalli nella suite dell´Hassler ad alta densità di vip, e quella privatissima organizzata da Missoni.

Ma Donna sotto le stelle non ferma l´Alta moda romana. Oggi e domani l´Auditorium sarà ancora il quartier generale di sfilate e performance, e stasera Renato Balestra, ormai divo televisivo, manderà in pedana la sua donna-centauro da via Veneto.

   

 

Giovedi 17 Luglio 2003

LO SHOW «DONNA SOTTO LE STELLE»

 IN PIAZZA DI SPAGNA

Sogni e paillettes sulla scalinata vietata alle moto di Cavalli

Ordinanza lampo del Comune per rimuoverle

 

di Flavia Fiorentino

È stata la giornata delle paillettes, del lusso, e di abiti da sogno ma anche delle polemiche per le quindici moto Ducato che Cavalli ha dovuto rimuovere in fretta e furia dalla scalinata di Piazza di Spagna dopo che il comune aveva fatto un’ordinanza ad hoc. E mentre a «Donne sotto le stelle», condotta da Gerry Scotti e Valeria Mazza sfilavano Manuela Arcuri, Elenoire Casalegno, Vanessa Incontrada, accompagnate dalla musica di Baglioni e di Annie Lennox, ad Alta Roma (con un bis in piazza di Spagna), Egon von Furstenberg ha presentato una collezione ricca e sontuosa, ispirata alla Parigi del primo '900. «Mi sono ispirato alle eroine di quel periodo come Diane de Pougy, Eleonora Duse e Isadora Duncan - ha detto il principe, nipote di Gianni Agnelli - perchè mi piace la loro austerità e leggerezza, unita a un che di volubile e sbarazzino». Per le sue cortigiane, il celebre couturier ha usato cappotti lunghissimi, in velluto rosso e arancio, ricamati in filo d'oro, con i colli e i polsi abbondanti, mentre per i giacconi ha scelto le pellicce di volpe polare e cincillà. Da gran sera i miniabiti cortissimi, in chiffon e organza ricamata, con lunghe frange a ombrello di piccole piume oppure lunghi in velluto nero, con rouches ed effetti plissè. Le gonne in velluto diventano ampie, con lunghi voile e reti di tulle. Una tuta nera di velluto rasato ha i polsi enormi bianchi in taffettà, come anche il collo.

Esordio nell’haute couture invece per Susanna Liso de «Le Tartarughe» che a Roma ha tre boutique una vicina all’altra divise in prêt à porter, alta moda e accessori, tutte in via del Gesù. Stile essenziale, con abiti, lunghi a trapezio, e le gonne con contrasti di cotone bianco stampati a mano sul velluto di seta nero o grigio. Di chiffon nero i miniabiti abbinati a mantelle che scendono appena sulle spalle.

 

 

 

 

 

Mercoledì 16 Luglio 2003, 23:28

MODA A ROMA, DONNA SOTTO LE STELLE

 

ANSA) - ROMA, 16 LUG - Star internazionali della moda e della musica a 'Donna sotto le stelle', il tradizionale spettacolo sulla scalinata di Trinita' dei Monti. La manifestazione compie vent'anni e festeggia con un' edizione speciale, all 'insegna di un grande 'amarcord'. Bellissima musica questa sera con Claudio Baglioni con trecento ballerini al seguito. Gerry Scotti e Valeria Mazza hanno condotto lo show da Piazza di Spagna. Consegnato il premio alla carriera a Rosita e Tai Missoni per i 50 anni di attivita'.

 

 AGI

ALTA MODA: DONNA SOTTO LE STELLE COMPIE VENT'ANNI

 

(AGI) - Roma, 16 lug. - Compie vent'anni "Donna sotto le stelle", la sfilata di moda che si svolge nel suggestivo scenario di Trinita' dei Monti, a Roma. L'evento, organizzato nell'ambito della kermesse capitolina dell'alta moda e' anche giunto alla sua 18esima edizione televisiva. La serata, condotta quest'anno da Gerry Scotti e Valeria Mazza, andra' in onda in diretta tv su Canale 5 stasera alle 21. "Donna sotto le stelle, con i suoi vent'anni di storia, rappresenta una tappa fondamentale della moda italiana e un patrimonio prezioso da salvaguardare - ha commentato il presidente della Camera nazionale della moda, Mario Boselli - abbiamo creduto e voluto fortemente questa edizione e ci siamo impegnati per riconfermarne l'indiscusso prestigio". Ad aprire la manifestazione sara' un ospite internazionale: Celine. Ma anche l'italianissimo Claudio Baglioni cantera' due brani tratti dal suo ultimo album: "Sono io l'uomo della storia accanto". Un premio speciale sara' consegnato allo stilista Roberto Cavalli che animera' la scalinata anche con 15 moto Ducati da lui personalizzate. Mario Boselli consegnera' inoltre un premio ai 50 anni di carriera di Rosita e Ottavio Missoni che con la loro creativita' hanno portato la moda italiana nel mondo. Dopo la trasmissione la festa proseguira' all'Accademia di Francia per l'esclusiva cena di gala con i protagonisti della serata di moda.

 

QUESTA SERA SU CANALE 5 «SERI. CO» TORNA IN TV

 

di Serena Brivio

Como Doppia presenza di Seri. co alla diciottesima edizione televisiva di «Donna sotto le stelle», la tradizionale sfilata di Piazza di Spagna e Trinità dei Monti che da parecchie stagioni chiude la settimana dell’Alta Moda romana. L’evento verrà trasmesso questa sera in diretta da Canale5 a partire dalle ore 21, protagonisti le creazioni dei più noti stilisti internazionali, conduttori Gerry Scotti e Valeria Mazza. Il primo momento dedicato al nuovo marchio di qualità del distretto è previsto per le 21.30 quando il presidente del Tessile di Como, Alessandro Tessuto, consegnerà uno speciale «Premio Seri. co» a Roberto Cavalli. La scelta è caduta su questo personaggio di spicco dell’italian fashion per la grande creatività e professionalità dimostrate nella valorizzazione del tessuto serico comasco e del suo know how. Dopo aver letto la motivazione, Tessuto spiegherà alla vastissima platea televisiva anche le finalità del nuovo marchio, nato per garantire non solo la massima qualità estetica, ma anche il pieno rispetto dell’ambiente e della salute dei consumatori. Nella seconda parte della serata, Seri. co farà da spettacolare quinta all’esibizione di Claudio Baglioni, guest star dell’evento. Il cantautore è reduce da un fortunato tour che lo ha visto presente nei principali stadi italiani, di cui anche Seri. co è stato sponsor. Tessuti “made in Como” daranno vita ad una serie di suggestivi quadri e scenografie che coloreranno la più celebre scalinata del mondo, oltre a vestire gli 80 ballerini e le 400 comparse che arricchiranno la performance musicale. Dopo l’esperienza della scorsa edizione, il Tessile di Como ha deciso quindi di cogliere nuovamente l’occasione del più importante evento mediatico dedicato alla moda per promuovere presso il grande pubblico la “label” del distretto. Dopo una campagna, durata due anni indirizzata alle aziende “clienti” (stilisti, confezionisti, grandi gruppi di distribuzione) il sistema vuole ora trasferire, con una serie di azioni mirate, i contenuti del progetto all’utilizzatore finale.

 

 

 

PIAZZA CAVOUR, RIQUALIFICAZIONE SOLTANTO A METÀ

 

di Alessandro Vacca

Piazza Cavour, riqualificazione soltanto a metà

Vorrei aggiungere all'appunto fatto dal signor Arcidiacono (La Sicilia del 4 luglio) all'assessore Santo Castiglione circa i camion che sostano in prossimità della Chiesa di S. Agata al Borgo un'osservazione senz'altro di interesse maggiore per la collettività: perché si è data sistemazione solo al lato sinistro della Piazza Cavour (quello con la fontana, per intenderci) mentre sul lato destro, laddove sorge da decenni un posteggio abusivo di auto con buche profonde metri, non si è ancora fatto nulla? Perché non liberare dalle auto quell'area, data la presenza nella stessa piazza di "legali" strisce blu, restituendola pienamente ai pedoni che devono fare pericolose gincane per evitare voragini e auto in manovra? Agata Mancini

Baglioni e il gruppo hip hop

In merito al concerto di Claudio Baglioni al Cibali preciso che il gruppo di "hip hop" ha come capogruppo coreografo il sottoscritto, precedentemente danzatore della Compagnia Zappalà Danza, e non fa parte del Centro Studio Danza di Cecilia Guzzardi ma ha una propria sede, il Dans Studio.

 

 

 

La Gazzetta del Mezzogiorno

 

Mercoledi 16 Luglio 2003

 

Egregio direttore, come era nelle previsioni il concerto di Baglioni è stato, nonostante qualche cacchina di troppo sui sedili e qualche ........

 

Egregio direttore, come era nelle previsioni il concerto di Baglioni è stato, nonostante qualche cacchina di troppo sui sedili e qualche altro problemino, un successo peraltro abbastanza prevedibile nonostante l'inutile pomposità, tipica dei quotidiani come il suo (nostro), che dalla settimana precedente ha ingigantito l'avvenimento con notizie sull'artista romano, sulle sue idee pugliesi, su come preferisce deliziare il suo stomaco quando si trova dalle nostre parti, sul fargli far pronunciare per l'ennesima volta la parola «Petruzzelli» e, dulcis in fundo, invitandolo persino in redazione per rispondere alle domande dei suoi numerosi fans.

Sgombriamo il campo da equivoci: nulla contro Baglioni, sia ben inteso, anche se i miei generi musicali pendono più verso la «noiosissima» canzone impegnata da quarant'anni. Del resto ognuno è libero di idolatrare chi gli pare, ci mancherebbe altro, ma due o tre cose vorrei scrivere per giungere ad una conclusione sulla quale sarebbe gradito il suo pensiero. Dunque è notorio che Baglioni rappresenta la musica leggera più o meno popolare che contamina quella che volgarmente va sotto il nome di «massa» ma non riesce ad attecchire su coloro i quali preferiscono i generi più impegnati (Guccini, Lolli, De Andrè, Springsteen, Bob Dylan, Patty Smith ecc. ecc.).

Tempo fa (prima ed ultima volta) ero con degli amici in uno dei centomila pub di Bari vecchia a gustarci una birra fresca in compagnia della mia chitarra che ad un certo punto ho cominciato a deliziare con alcuni pezzi «cult» della mia generazione, ovvero i suddetti cantautori, e ad un tratto due strani tipi più o meno brilli rigorosamente in sintonia con gli assurdi look baresi di questi ultimi tempi, tipici personaggi della massa, accompagnati dalle loro «belle» si soffermano un attimo e, dopo essersi presentati davanti al nostro tavolino con un paio di rutti rumorosissimi, mi fanno: «Ma cci ssò sti canzon ca' sta' fasc? Non pot s' nà Giggi D'Alessio?». La commessa del pub, sentiti i tipi, e avallando la loro proposta, di seguito mi fa: «Me, mò suon Baglioni» (mi perdoni per il barese ma non lo so scrivere, anzi, se c'è qualcuno che, avendone compreso la traduzione, lo scrive meglio le sarei grato). Segno, questo, che eravamo forse al posto sbagliato per suonare questo tipo di canzoni, come dire, più impegnate e che, evidentemente, le persone «medie» apprezzano più «Questo piccolo grande amore» che «Borghesia» (di Lolli).

Tre settimane fa mi sono recato a Trieste per trascorrere un week-end e, essendomi portato con me la chitarra, mio fratello che lavora lì mi ha proposto di andarci a sedere in una «Osmizza», una via di mezzo tra trattoria e osteria, tipiche di quelle parti, ubicate tra le fresche alture del capoluogo giuliano, sul Carso per intenderci, dove tra vino e gustosissimi tranci di salumi e prosciutti locali, ad un certo punto ho cominciato a suonare Guccini, Lolli e De Andrè e sa cosa è successo? Si è formato un capannello di gens triestina attorno a me (la locale massa, le persone medie...) che ha cominciato ad accompagnarmi nel cantare, anzi, le dirò di più: la locale omologa del pub di P.zza del Ferrarese che ci ha servito il vino ed il prosciutto si è fermata anche lei a cantare, segno questo che conosceva e, a quanto pare, apprezzava i «noiosissimi» miei generi musicali da me sommessamente proposti.

Morale della favola: appare strano come la commessa del pub di Bari vecchia e alcuni innocui ragazzi baresi (la massa...) fanno della canzonetta commerciale il loro must musicale mentre invece la stessa massa triestina, più civile, che non emette rutti, che non si sbraca sul lungomare abusivamente a consumare carne orribile e vino ignobile di bassa qualità che poi, alla fine, inzozza i marciapiedi che diventano habitat di blatte e topi, fa del suo must musicale la canzone impegnata.

Non trova che uno dei motivi della nostra proverbiale inciviltà sia dovuta alla carenza di cultura, alla radicata ignoranza della nostra massa che, volendola mettere sull'aspetto musicale, si rispecchia nei fans dei vari Baglioni, D'Alessio e similari? Io, nel frattempo rimango dell'avviso che «è facile far parte delle tante stanche pecore bianche: scusate non mi lego a questa schiera, morrò pecora nera».

Massimo Longo

Bari

 

 

Risposta sintetica: d'accordo purtroppo sul confronto (almeno quello da lei vissuto e raccontato) tra gens di piazza del Ferrarese e gens dell'«osmizza». Meno d'accordo sul confronto forzato fra Baglioni e Lolli, è come voler fare una classifica fra spumante e cocacola (e viceversa): sono due bevande diverse (e comunque, mi pare che le nostre cronache non trascurino né l'uno né l'altro).

Quanto allo spazio da noi dedicato a Baglioni, ho risposto più o meno domenica ad una lettera simile ma molto meno civile. Ma scusi, si metta nei panni di un direttore di giornale: ha un articolo di Baglioni e non lo pubblica? Chiede a Baglioni di rispondere alle telefonate dei lettori e non pubblica una pagina? Credo che qualsiasi giornale lo avrebbe fatto- Succede che qualche giornale (appunto il mio e suo) sia preferito per un milione di ragioni (e forse questo è il problema, non del nostro giornale).

 

 

Mercoledì 16 Luglio 2003

 

 

Festa in tv con «Donna sotto le stelle»

Manuela Arcuri testimonial di Cavalli

 

di Eva Desiderio

ROMA — «Sogno di scendere come modello anch'io, e prima o poi ci riuscirò», dice ridendo Gerri Scotti presentando «Donna sotto le stelle», in diretta e in prima serata stasera su Canale 5. Il conduttore presenterà l'edizione numero 20 del kolossal prodotto dalla Newton insieme alla CNMI (18ª edizione tv, 11ª targata Mediaset, 7ª presentata da Scotti) che stavolta, per la verità, conta molte defezioni tra i big della couture. Forse per colpa del prezzo di partecipazione all'evento (intorno ai 31.000 euro), forse per colpa dei metodi di scelta delle griffe (vedi la recente esclusione di un talento come Gaetano Navarra). Comunque stasera lo show decollerà dalla scalinata di Trinità dei Monti, con Gerri al timone affiancato dalla simpatica Valeria Mazza, promossa da top model a conduttrice, che vestirà abiti di Iceberg, Missoni, Antonio Berardi e Roberto Cavalli. E sarà proprio Cavalli il mattatore con 8 minuti di sfilata, un pugno di seducenti centaure vestite da sera capitanate da Manuela Arcuri (in vestito con aquile dipinte) e affiancate da Gabriel Garko e Mario Cipollini, tra 15 moto Ducati «parcheggiate» sui gradini. «Mi piace lo stile Cavalli — dice la Arcuri — anche se spesso i suoi vestiti sono troppo scollati». Per lo spettacolo attesa per i due brani di Claudio Baglioni e per le esibizioni di Annie Lennox e di Skin.

 

 

 

 

Mercoledì 16 Luglio 2003

 

 

Stasera a Trinità dei Monti la kermesse ripresa da Canale 5 condotta da Valeria Mazza e Gerry Scotti

SHOCK SULLA SCALINATA PER IL MODELLO PACE

Scenderà un angelo con in testa immagini del Papa, Saddam e Bush

La festa più mondana? Cavalli all´Hassler stasera

 

di Romana Liuzzo

Donna sotto le stelle, lo scandalo è in agguato. Stasera dalla scalinata di Trinità dei Monti scenderà un angelo in slip tempestato di cristalli e in testa un elmo. Sopra disegnata la Gioconda, che guarda il mondo enigmatica, Saddam Hussein e George Bush. E non basta: quattro modelle dalle acconciature alte porteranno impresse in bella mostra la raffigurazione del Papa, un bambino e una corona, «simbolo del potere che porta guerra e distruzione». Il messaggio di Gianni Molaro? «La pace», spiega lo stilista. «Il potere conduce alla guerra», chiarisce. Riuscirà a portare sulla scalinata il messaggio? Già un´altra volta vi fu qualcuno che aveva pensato di tirare in ballo il Pontefice e l´esibizione venne bloccata. Staremo a vedere.

Ieri la manifestazione, che quest´anno compie vent´anni, è stata presentata dai suoi conduttori (Mediaset trasmetterà in diretta) Gerry Scotti e Valeria Mazza all´Hotel Excelsior. Meno testimonial e più coreografie è la ricetta di questa edizione di Donna sotto le stelle, com´è stato spiegato da Claudio Ceroni, della società di produzione Newton che collabora per la realizzazione del programma con Canale 5 e con la Camera Nazionale della Moda Italiana. Presenti alla conferenza stampa, anche Mario Boselli, presidente della CNMI, Massimo Porta, direttore dell´intrattenimento di Canale5 e Paolo Lorenzoni direttore dell´Excelsior. «I testimonial - precisa Ceroni - cominciano ad essere troppo utilizzati in tutti i programmi». Anche gli eventi musicali in scaletta beneficeranno di questa decisione. E´ il caso di Claudio Baglioni, che interverrà con due brani tratti da «Sono io l´uomo della storia accanto», ultimo album uscito il 23 marzo scorso e in testa alle classifiche musicali delle vendite, con un coreografia di 300 ballerini, curata da Luca Tommasini. Altre due star internazionali nel panorama musicale figurano tra gli ospiti musicali: Annie Lennox e Skin.

Ma la moda rimane protagonista di Donna sotto le stelle, anche se le griffe presenti sono chiamate a presentare, oltre ai testimonial, le loro coreografie teatrali. Quattro le griffe internazionali: Celine (gruppo LVMH), Maurizio Galante, Marcel Marongiu ed Ewa Minge (con la modella polacca Renè Petrova). Il pret a porter è rappresentato da Rocco Barocco, Antonio Berardi (con la top model di colore Alek Wek), Byblos (testimonial Vanessa Incontrada), Mariella Burani (testimonial Matilde Brandi che si esibirà sulle note del musical Chicago, circondata dagli abiti della collezione ispirata agli anni ´20), Roberto Cavalli (Gabriel Garko, Manuela Arcuri e Mario Cipollini), Iceberg (Elenoire Casalegno) e Luciano Soprani (Carla Fracci). In un unico quadro, capitanati da Egon von Furstenberg sfileranno invece le promesse dell´ alta moda italiana: Franco Ciambella (Chiara Giallonardo), Rosy Garbo (un omaggio alla Fenice con Valeria Magalli), Gianni Molaro e Angelo Mozzillo. Per i bambini saranno presenti Pinco Pallino (scenderanno la scalinata 50 bambini con i capelli rossi) e Simonetta. Anche i diamanti di Leo Cut sfileranno sulla scalinata e avranno come protagonista una collana di 47 carati indossata da Nina Moric. La palma d´oro del coiffeur con più stilisti da seguire? A Marcello Montalbano che per Compagnia della Bellezza ne cura 20. E veniamo ai premi. Nel corso della serata sarà consegnato un riconoscimento speciale a Roberto Cavalli, il premio alla carriera a Ottavio e Rosita Missoni per i 50 anni di attività, ed uno alla top model italiana Maria Carla Boscono. La regia di Donna sotto le stelle è di Roberto Cenci. La serata proseguirà con una cena privata sulla terrazza dell´ Hotel Hassler. Numerosi gli ospiti attesi, tra cui, Claudio Baglioni, Nancy Brilly, Milly Carlucci, Alex Britti, Lorella Cuccarini, Maria Grazia Cucinotta, Alessandro Cecchi Paone, Emilio Fede, Lamberto Dini, Valeria Mazza, Manuela Arcuri e Gabriel Garko

 

 

La Gazzetta di Reggio

 

Martedi 15 Luglio 2003

 

E’ morta la moglie dell’avvocato Gianolio

 

E’ morta ieri all’ospedale Santa Maria Nuova Marisa Tordi. La donna, 73 anni, era la moglie dell’avvocato e critico d’arte Alfredo Gianolio ma anche la madre di Aldo, critico musicale di jazz e scrittore, e Paolo, da tanti anni chitarrista di Claudio Baglioni. La donna lascia anche altri due figli: Sergio, dipendente comunale, e Luigi, esperto di informatica.
 Marisa Tordi ha dedicato tutta la sua vita alla famiglia e, in particolare, ai quattro figli. La signora ha seguito tutta la carriera di Paolo, da quando ha cominciato a suonare nei locali della città a quando si è affermato come musicista al fianco di Baglioni.
 Malata da anni, Marisa Tordi Gianolio si è spenta ieri all’ospedale, dove era ricoverata da due settimane. I funerali si svolgeranno domani alle 8.30 con partenza dall’obitorio del Santa Maria Nuova per il cimitero nuovo di Coviolo, dove verrà effettuata la cremazione.

 

Condoglianze vivissime da Tutti noi... Paolo ti siamo vicini....                              

 

 

 

Da Venerdì 18 Luglio sul sito www.baglioni.it  saranno disponibili tutte le anteprime del Tour2003

 

 

CLAUDIO BAGLIONI: 'MI LAUREO PER FARE CONTENTA MIA MADRE'

Lo scorso 16 giugno si è svolto il Faccia a Faccia di Claudio Baglioni con i lettori di ViviMilano, a cui hanno partecipato anche i navigatori di Rockol con le loro domande (vedi news). Ecco le risposte di Claudio che la nostra redazione ha selezionato tra quelle pervenute e sottoposto al cantautore romano.

 

Floriana Demontis – Roma

Caro Claudio, nella tua canzone "Grand'uomo" dici che se non hai volato come un'aquila allora voli come un aquilone. L'aquila è libera, l'aquilone resta sempre attaccato alla terra da un filo. Cosa tiene attaccato te alla terra ferma senza permetterti di volare libero in cielo?

Claudio Baglioni: Non è una risposta facile, potrei dire la forza di gravità. Avere un filo che ti tiene a terra significa essere legati a qualcosa o qualcuno. Avere un filo che ti tiene a terra è un piacere, non mi piacerebbe essere sganciato da tutto e da tutti, per cui questo mitiga il dispiacere di non essere un'aquila.

 

Rosanna Porpora – Portici (NA)

Se fossi un tuo fan cosa faresti e cosa no, o meglio cos'è che ti piace di noi e cosa proprio non sopporti?

Barbara Ba – La Spezia

Risposta sincera: vorrei sapere da te, dal cuore, se ogni tanto questi fans (me compresa), quelli proprio "zoccolo duro", ogni tanto "pesano" un po'... (giuro, non mi offendo e ti capirei...)

Claudio Baglioni: Certo lo zoccolo duro pesa, se no sarebbe una farfalla lieve. Ammetto che ci sono stati dei momenti in cui ho avuto dei intolleranza nei confronti di alcuni fan. Ma devo dire che non sono reazioni nei confronti delle persone, ma nei confronti di me stesso, perché ci magari non ce la fai e vorresti scomparire… Poi ci sono diverse specie nello zoccolo duro, certo c'è anche un po' di mitomania, ma senza questo zoccolo duro non sarei arrivato da nessuna parte, non se ne potrebbe fare a meno. E poi troviamo un altro modo per definirlo, perché questo termine suona davvero male.

 

Angela Cantanna, - Massara (Taranto)

Caro Claudio, i motivi del tuo nuovo album, che si riconducono in gran parte ai sentimenti d'amore (amore fra genitori e figli, amore di coppia, amore per il focolare domestico), uniti al mio articolare stato d'animo di questi giorni (dato che mi sposo fra tre mesi) mi fanno -tra le altre- venire in mente una domanda. Come è cambiata, se è cambiata, la tua idea di matrimonio dai tempi di "Questo piccolo grande amore", passando per "Fammi andar via" fino ad ora che i tuoi pensieri sono rivolti a "Domani"? Per favore, non dirmi nulla di negativo o ...scapperò dall'altare (scherzo ovviamente!)...

Claudio Baglioni: Ti dico una sola cosa: non fuggire! Forse è vero che ho fatto sposare un sacco di gente, ma i veri cantanti da matrimonio sono altri, o almeno credo…

 

Biancamaria Gonano – Udine

Fra pochi mesi so che ti laurei in architettura. Cosa ti ha spinto a riprendere in mano i libri fra un capolavoro ed un altro?

Claudio Baglioni:: Ancora non mi sono laureato, ma lo faccio un po' perché mia madre sarà molto contenta quando questa avverrà… Ho fatto una lezione a Valle Giulia, ad Architettura, e da lì ho ripreso in mano i libri. Sono stato fortunato: una volta ho dato un esame di Scienze della Comunicazione, e la professoressa mi ha detto: “non voglio sapere nulla, mi dica solo come è andato il concerto all'Olimpico”. Poi mi ha dato solo 27… C'è anche qualche coincidenza con il mio lavoro, devo dire, perché i palchi un po' me li disegno io…

 

Federico Fontana – Belluno

Claudio, alcune delle tue nuove canzoni hanno incisi con tonalità altissime, che però non sempre riesci a riprodurre dal vivo (in alcuni casi lasci che sia il pubblico femminile a cantarle, in altri - come in Cuore di Aliante – sei ricorso a basi preregistrate). Come vivi questo distacco tra la versione registrata in studio e poi commercializzata, e quella proposta in concerto?

Claudio Baglioni: Certe volte si scelgono delle tonalità impervie perché si fanno male i calcoli. Si inizia a registrare in un modo, poi si cambia, perché non è umanamente possibile arrivarci. Spesso litigo con il mio autore, cioè con me stesso, proprio su queste cose: scrivo delle cose che non sempre sono in grado di cantare fino in fondo. In tour spesso si cambiano le tonalità delle canzoni perché si canta tutti i giorni, e non si è nella comodità di uno studio, e la voce si stanca facilmente. Quello di far cantare il pubblico è un vecchio trucco di mestiere che mi hanno insegnato alcuni colleghi, in altri casi si usano doppie voci… Ma nei concerti non c'è nulla di taroccato.

 

Alberto Diaferio, Bari

Quando riesci a scrivere le tue canzoni più belle, all'inizio o alla fine di un amore?

Claudio Baglioni: Le canzoni non sono degli orologi, non si scrivono in tempi precisi. L'unica canzone che ho scritto “a orologeria” è “Avrai” che ho composto per la nascita di mio figlio, e se la scrivevo dopo scadeva… Le canzoni vengono quando vengono, non arrivano in momento precisi…

 

Clelia Gelsomino – Cosenza

I tuoi detrattori dicono che hai fatto un album tutto "cuore che fa rima con amore" perché i precedenti, più impegnati, non li capiva il grande pubblico ma solo la critica. Quanto sei d'accordo con quest'affermazione?

Claudio Baglioni: Anche in questo caso dovresti chiedere a mia madre, che è un po' la mia ideologa. Qualche mise fa, prima che iniziassi a lavorare a questo album, mi ha detto “'sto disco fallo per piacere alla gente, non ai giornalisti”….

 

 

 

 

MERCOLEDÌ IN PIAZZA DI SPAGNA

Al Fayed e quattro ministri a «Donna sotto le stelle»

 Lunedi 14 Luglio 2003

di Salvo Esposito

MOHAMMED AL FAYED, suocero mancato delle sfortunata lady Diana e proprietario dei grandi magazzini Harrods di Londra, siederà in prima fila mercoledì sera durante la kermesse «Donna sotto le stelle», ospite di Roberto Cavalli. E dopo il saluto di venerdì scorso del presidente della Repubblica Ciampi agli stilisti scenderà in campo anche il mondo della politica e siederà, sullo sfondo della «Barcaccia» di piazza di Spagna.

Ad ammirare le creazioni dei couturier ci saranno ben quattro ministri: Stefania Prestigiacomo (Pari opportunità), Antonio Marzano (Attività produttive), Lucio Stanca (Innovazioni tecnologiche), Mirko Tremaglia (Italiani all’estero). Ci sarà anche il segretario dell’Udeur, Clemente Mastella. I

diplomatici saranno rappresentati dagli ambasciatori di Usa, Polonia, Georgia e Germania.

Al momento anche due icone del nostro cinema italiano, Maria Grazia Cucinotta e Nancy Brilli hanno confermato la loro presenza. Mai come quest’anno, per motivi di sicurezza, il parterre sarà così blindato. Si potrà accedere alla piazza dalle 19 e sino alle 20.15, causa diretta televisiva.

Missoni, che ritirerà il premio alla carriera, farà scendere quindici abiti tra presente e passato. Le due generazioni della famiglia Missoni saranno rappresentate da Ottavio, la moglie Rosita e la figlia Angela. Intanto oggi arriveranno nella capitale le griffe francesi Celine e Marangio. Ancora top secret le loro testimonial, probabilmente anche loro francesi. Di sicuro si sa che ad parire la serata sarà proprio Celine.

Subito dopo toccherà a Claudio Baglioni che riempirà la scalinata con ben 400 ballerini. Il tutto si concluderà entro le 23.45 per dare la linea al «Costanzo show».

Poi gli invitati si divideranno tra la festa organizzata dalla Camera della Moda nei giardini di Villa Medici e quella dello stilista Roberto Cavalli sulla terrazza dell’hotel Hassler. Ammessi solo duecento selezionati invitati. Sono attesi Renato Zero, Chiara Muti, Mara Venier, Lamberto Dini con la moglie Donatella, Fabrizio Del Noce.

 

 

 

Lunedi 14 Luglio 2003

MUSICA. IL CANTAUTORE ROMANO SI ESIBIRÀ IL 16 LUGLIO A PIAZZA DI SPAGNA PER "DONNA SOTTO LE STELLE" BAGLIONI, A NOVEMBRE IL NUOVO TOUR

RON È STATO OSPITE D'ONORE DEGLI OTTO CONCERTI NELLA TAPPA DI BARI

 

ROMA. Dopo l'ultimo degli otto concerti - evento negli stadi, che si è tenuto ieri sera a Catania, Claudio Baglioni partirà da novembre con un tour nei Palasport. E' di 250 mila spettatori il bilancio complessivo degli otto spettacoli negli stadi di Ancona, Padova, Milano, Firenze, Napoli, Roma, Bari, Catania. E a novembre parte la tournée nei Palasport italiani: facile intuire che il successo sarà uguale a quello ottenuto nel corso degli otto concerto seguiti da oltre 250 mila persone.

Le otto "feste", con un allestimento imponente, hanno visto la partecipazione di oltre 400 performer sempre diversi, selezionati di volta in volta in ogni tappa del tour. Oltre a centinaia di giovani talenti, anche grandi nomi del panorama musicale che hanno duettato con Baglioni: Andrea Bocelli ad Ancona, Gianni Morandi a Padova, Laura Pausini a Milano, Biagio Antonacci a Firenze, Ron a Bari, Neri per caso a Napoli, l'inedito gruppo di amici Clarissa Burt, Leonardo Pieraccioni, Roberta Capua, Teo Mammuccari, Pino Insegno, Enrico Brignano e Renato Zero a Roma e infine Filippa Giordano questa sera a Catania. Sarà possibile rivedere Claudio Baglioni dal vivo, con un vero e proprio tour nei Palasport italiani, da novembre. In attesa dei nuovi concerti - per i quali il cantautore ha messo a punto innovativi metodi di miglioramento dell'acustica nei palasport - Baglioni sarà il 16 luglio a piazza di Spagna per "Donna sotto le stelle", in onda su Canale 5, e il 20 luglio ad Aulla dove ritirerà il premio Lunezia, che riconosce il valore letterario dei testi delle canzoni del suo ultimo album "Sono io, l'uomo della storia accanto".

 

 

A NOVEMBRE IL NUOVO TOUR DI BAGLIONI

 

A pochi giorni dalla conclusione della sua tournée negli stadi (vedi News), Claudio Baglioni ha annunciato che tornerà presto ad esibirsi dal vivo. Il prossimo novembre, infatti, il cantante romano inaugurerà un nuovo tour nei palasport italiani.

 

MusicaItaliana.com

 

Domenica 13 Luglio 2003

 

BAGLIONI VINCE SU RAMAZZOTTI

 

Da più di un mese la sfida in top20 tra Claudio Baglioni ed Eros Ramazzotti era all’ultimo voto.

Questa settimana, invece, i fans di Baglioni, hanno avuto la meglio, seminando a lunga distanza il rivale, che appare solo in quarta posizione. Intanto si fanno strada Paola & Chiara e Amedeo Minghi…

 

 

 

Domenica 13 Luglio 2003

 

Baglioni, tour record

 

ROMA — Con il concerto-evento di Catania, tenutosi venerdì di fronte a 25 mila spettatori — oltre tre ore di musica e con la sorpresa annunciata del duetto assieme alla cantante di origine palermitana Filippa Giordano — Claudio Baglioni (nella foto) ha concluso la serie di concerti in otto stadi italiani iniziata lo scorso 14 giugno ad Ancona e che ha toccato anche Milano e Roma.

Otto date evento che hanno richiamato un totale di 250.000 spettatori. Claudio Baglioni tornerà ai concerti dal vivo con un vero e proprio tour nei palasport italiani a partire dal prossimo novembre.

 

 

Domenica 13 Luglio 2003

 

Fans giunti dalla sicilia e dalla calabria Quelle magliette fini, tanto strette che s'immagina tutto. Anzi si vede Catania. Alle nove in punto la “partita” comincia con i primi cenni di musica. Fino a questo momento, i 25 mila del Cibali non hanno fatto più di tanto per farsi sentire. Strana attesa questa per il “divino” Claudio che ci ha abituati a ben altre “entrée”. Forse sarà l'atmosfera dell'ultimo concerto, l'ottavo di questo tour nazionale, ma, non c'è dubbio, la calma regna. La gente arriva in maniera ordinata, all'apertura dei cancelli, alle 18, non c'è moltissima ressa e non ci saranno mai lunghe file ai botteghini per chi deve ancora acquistare il biglietto. Gruppetti tranquilli, qualcuno ha una sciarpa baglioniana addosso, tutta la Sicilia è rappresentata ma molti vengono anche dalla Calabria, essendo stata Napoli l'ultima data più a sud. I pullman che provengono da fuori città sono già arrivati: da Palermo arriva un gruppo i cinque autobus, organizzati dalle prevendite locali, che sfornano alcune centinaia di ragazzi. Le consegne degli autisti sono rigorose: tutti di ritorno alla base non più tardi di una mezz'ora dopo la fine del concerto (prevista intorno a mezzanotte), pena una bella nottata catanese per i ritardatari. Dall'interno dello stadio si sono spenti da poco gli echi del soundcheck che Baglioni effettua in rigoroso orario. Per lui, subito dopo il check, un piccolo pasto a base di verdure, consumato nel camerino dello stadio. Anche per chi è arrivato presto è il momento del pasto: una pizzetta al volo, la classica bottiglietta d'acqua gelata, ed il marciapiede che fa da tavolino. Il grosso del pubblico arriva intorno alle 20 ed eccoli i fans baglioniani doc, quelli che non perderebbero uno solo dei concerti del loro amato. Nel piazzale antistante lo stadio, una postazione diffonde il verbo del “divino”: canzoni, videointerviste, tutto serve a “riscaldare” gli animi e ieri sera forse ce n'era bisogno. Sfilano visi abbronzati, facce da bravi ragazzi agghindati con i look alla moda, soprattutto le ragazze. La “maglietta fina” degli anni '70 ha lasciato il posto alle striminzite canottiere di oggi che inevitabilmente lasciano in bella evidenza la schiena e, soprattutto, l'ombelico. Al pari delle coetanee di 30 anni fa, quelle che ebbero la ventura di vedere gli esordi baglioniani, indossano jeans a zampa larga ma gli strappi di fabbrica le riportano ai giorni nostri. Quelle ragazze di 30 anni fa, oggi sono ancora presenti ma sono accompagnate dalle figlie ventenni. Il look del baglioniano maschio è sempre più sobrio rispetto a quello delle amiche/fidanzate: raramente si vedono orecchini, tanto meno tatuaggi, e le magliette a polo a tinta unica prevalgono sulle variopinte t-shirt. Alle 21,09 Baglioni mette piede e anima sul green dello stadio ed il suo «ciao» di benvenuto scatena i cori. Baglioni, l'ecumenico per eccellenza, mette fianco a fianco generazioni che per una notte non si mettono a confronto ma si ritrovano accomunate da una scossa interna che non conosce il logorio del tempo. «Sai quella strana sensazione, quella fibrillazione?», dice una ragazza.Gianni Nicola Caracoglia

 

 

 

Domenica 13 Luglio 2003

 

In 25 mila sulla portaerei di Baglioni Catania. L'uomo della storia accanto racconta la sua storia più kolossal cominciando nella maniera più semplice. Vestito di bianco, si presenta da solo in scena, con la chitarra a tracolla piuttosto che seduto al fido pianoforte, perché così è persino più “intimo” condividere il medley-amarcord che ripercorre gli inizi della sua carriera. Seguito da un riflettore percorre lentamente la pista d'atletica dello stadio Massimino, quasi per salutare uno ad uno i 25 mila che assiepano gli spalti. Intona “51 Montesacro”, poi “Signora Lia”, e comincia il coro del pubblico che s'interromperà soltanto alla fine delle tre ore di uno show faraonico. Sgusciano “Tu come stai”, “Viva l'Inghilterra”, “Amore caro amore bello”, “Poster”, “Porta Portese”. Non è un escamotage per liquidarsi subito il passato. Tutt'altro. Tutta la scaletta si concentra sul repertorio storico del cantautore e pilucca appena dall'ultimo album, “Sono io”: il brano che dà il titolo al disco, poi “Tutto in un abbraccio”, “Grand'uomo”, il divertissement di “Serenata in sol” e “Fammi andare via”. Non c'è nemmeno “Requiem”, i cui versi pacifisti gli hanno meritato il Premio Lunezia. E' un ritorno alle origini quello di Baglioni. Un ritorno alla melodia, alle canzoni nazionalpopolari che hanno fatto di lui uno di quei rari protagonisti della musica destinato a sopravvivere alle mode, perfino alla famigerata “Qpga”, come viene indicato in scaletta il momento più atteso dello show, “Questo piccolo grande amore”, finalmente - per i baglioniani - restituita al suo spirito originario, senza tentare di rinnovarla, rapparla, rileggerla, ignorarla o qualsiasi altra cosa un artista possa tentare per non restare vittima di una sua opera, la più fortunata, la più amata, la più citata. Quella maglietta fina quest'anno ha raggiunto le trenta primavere. Milioni di lavaggi non l'hanno ancora lisa. “Piccolo grande amore” salì in cima alle classifiche e ci rimase per buona parte del '73, anno molto politico, non ancora di piombo ma comunque tempestoso, e intensamente segnato dai moti studenteschi e dalle lotte operaie. Quella canzone è diventata più di un classico: la vera e propria icona del cantare leggero nazionale, piccolo melodramma corale rieseguito in mille luoghi e mille forme, forse il più popolare e il più italiano di tutti i brani pop. Sulle note di “Sono io” esplode di luci e di fumi il megapalco che attraversa in diagonale come la pista di una portaerei il manto erboso del «Massimino». Un palco enorme, lungo 120 metri e largo 18, profilato di luci bellissime e grandi e da dieci tralicci su cui è posizionata la potente amplificazione: al centro un palchetto che è il regno del protagonista, ai due lati, da una parte la band pop, dall'altra un'orchestra sinfonica di 33 elementi. Ma la scena si dilata poi a tutto il campo, ospita installazioni artistiche e luminose e infine le masse: durante “Uomini persi”, scritta all'epoca del terrorismo, arrivano sul prato 400 persone in tuta bianca, che da lì in avanti saranno una specie di silenzioso coro greco con una pura funzione estetica. Si trasformano di volta in volta in specie di truppe lugubremente militari o coppie di morbidi ballerini (“Fammi andar via”), oppure sbandieratori o ballerine e giocolieri e contorsionisti (“Acqua dalla luna”) o pugili e clown e danzatrici del ventre e suore pattinatrici e ballerine di flamenco durante “E adesso la pubblicità”. Il ritorno al futuro dà alle baglioniane della prima ora l'illusione di vivere per una notte ancora nel regno incantato dov'è possibile immaginare che ogni cosa sia sincera, pulita, bella e soprattutto eterna. Ma i segni del tempo lasciano tracce persino sull'eterno giovane Claudio, figurarsi sul suo pubblico che intanto acclama come un novello divo il baglioncino Giovanni alla chitarra. Ecco “Strada facendo”, “Dagli il via”, “Avrai” (scritta per la nascita di Giovanni), “Cuore di aliante”, “Bolero”, “Ninna nanna”, “Noi no”, “Mille giorni di te e di me”. Ecco l'apoteosi di “Qpga”, con la melodia che non si nasconde più e Claudio che la canta nonostante il coro dello stadio e gli occhi persi dei ragazzi sulla maglietta fina delle ragazze, tanto stretta che s'immagina tutto, anzi si vede. Sul palco l'andirivieni scenico è impressionante, secondo solo a quello dei fans che prima e dopo il concerto vogliono salutare l'idolo della storia accanto. In scena ecco invece apparire Filippa Giordano, la cantante palermitana dalla voce sopranile. Quasi un contraltare in chiusura del tour al tenorile Andrea Bocelli, con il quale il 14 giugno Baglioni aveva cominciato questo «giro di feste» che, in novembre, avrà un seguito nei palasport. E bisogna essere grati a Baglioni: è difficile qui vedere e ascoltare la Giordano, più apprezzata all'estero che nel nostro Paese. L'ugola della cantante-soprano fa volare alto “Fratello sole, sorella luna” e “Poster”, mettendo in imbarazzo lo stesso Baglioni, che per voce non deve invidiare nessuno. «Io sono qui», «La vita è adesso» e «Via» chiudono la serata lasciando la platea stremata, confusa e felice. Giuseppe Attardi

 

 

La Gazzetta del Mezzogiorno

 

Domenica 13 Luglio 2003

 

Caro direttore, ho ancora l'età, come ha scritto più volte lei, in cui le speranze non hanno ceduto il passo ai ricordi. E anch'io, come ........

 

Caro direttore, ho ancora l'età, come ha scritto più volte lei, in cui le speranze non hanno ceduto il passo ai ricordi. E anch'io, come tutti i giovani seppur non più giovanissimi, amo la musica specie se buona. Ma francamente, mi è sembrato un eccesso tutto lo spazio che avete dedicato a Claudio Baglioni in occasione del suo concerto a Bari, quasi fosse sceso Dio in terra. L'ho vissuta come una caduta di tono di chi non ha mai visto nulla di simile e batte le mani al primo venuto.

Si dovrebbe viaggiare un po' per conoscere cose e persone, per non ragionare con la mentalità del gregario disposto a farsi calpestare come un tappeto. Dovrebbe farlo soprattutto lei, direttore, sempre pronto a difendere il Sud a parole ma a sfoderare poi un sudismo nei fatti, come in questa occasione. Pensavo che le sue frequenti apparizioni televisive nazionali le avessero fatto bene, ma è bastato il primo Baglioni ad impantanarla nella soggezione e nell'ossequio. Peccato.

Paolo Ferrante

Bari

 

Risponde Lino Patruno. 

Caro Paolo, io non so se lei sia appena reduce da Porretta Terme o da New York, se abbia pernottato alla pensione Italia o allo Sheraton, se beva orzata o Bacardi. Perché è molto probabile che osservazioni come le sue le faccia chi ogni sera si addormenta davanti al Costanzosciò piuttosto che chi è uso a percorrere le vie del mondo. Anzi la vedo trascinarsi col suo pigiamino e la sua canottiera, le sue ascelle umide e la sua fronte imperlata, il suo respiro pesante e la sua barba lunga a pontificare su questo e su quello come un reazionario che è contro tutto e tutti essendo escluso da tutto e tutti.

Fatta, come si dice, la dovuta premessa, veniamo al dunque. Non mi sembra che Baglioni sia un piripicchio qualsiasi, essendo uno fra i pochi artisti italiani in campo da trent'anni e senza che il tempo lo abbia logorato. Uno che si scrive da sé le canzoni. E che, fra l'altro, non ha mai avuto bisogno di farsi fotografare a Porto Cervo con la velina di turno o di passare per quegli infami salottini televisivi dove si volgareggia in romanesco stretto. E del resto, il suo successo non devo neanche inventarlo io, essendo basato sul pubblico di concerti che sono ogni volta un evento e sulla coda di chi lo aspettava l'altro giorno all'uscita dalla Gazzetta ai 33 gradi della controra: e non parliamo soltanto di ragazzine a caccia di autografi e di baci indelebili. E quanto infine alle telefonate arrivate al medesimo Baglioni al numero verde della Gazzetta, sono arrivate da tutta Italia per l'iniziativa di un giornale del Sud che lei accusa, se non ho capito male, di provincialismo e di sudismo «nei fatti».

Il problema è, caro Paolo, che il nostro (anzi il suo) vero sudismo è questo. Questa rancorosa autoflagellazione secondo la quale per non essere meridionali dobbiamo buttare a mare tutto ciò che è meridionale. Compreso il culto per un uomo di spettacolo che raccoglie consenso ovunque vada, anche ad Abbiategrasso o a Voghera dove immagino che, secondo la sua testolina, ci sono quelli che viaggiano, che conoscono cose e persone e che non ragionano con la mentalità di gregari disposti a farsi calpestare come tappeti. Forse lei si sente un tappeto volante spinto dal vento della sua saccenza, ma la soggezione e l'ossequio da mezza tacca se li conservi per quando non avrà più nulla da ruminare.

Lasciamo stare le mie apparizioni televisive nazionali, come lei le definisce, e alle quali lei attribuisce una sorta di promozione alla serie A del Mezzogiorno di serie B, mentre per me sono soltanto segno di attenzione per un giornale e soprattutto per i suoi lettori. Fra i quali pare che dobbiamo includere lei, benvenuto col suo senso critico che sempre avrà da noi, come ha avuto in questa occasione, diritto di cittadinanza, riservandomi io l'altrettanto legittimo, mi pare, diritto di replica. E mi permetta di ripetere il ritornello del giornale come piccola enciclopedia della vita di ogni giorno, fatta di riforma delle pensioni, di donne kamikaze, di sogni fugaci per la campagna acquisti calcistica, di orari degli aerei, di stragi familiari e di baglionate. Domani sarà un altro giorno, a Nord come a Sud, e sarà un altro giornale anche per lei, se sarà sopravvissuto all'abbraccio pestilenziale dello sterminato amore per se stesso.

 

 

 

Domenica 13 Luglio 2003

 

Davide racconta il suo giorno con Claudio Se è un sogno, allora vi prego non svegliatemi! Ho incontrato il mio idolo, il mio mito: Claudio Baglioni. Tutto è cominciato qualche tempo fa quando nella mia casella di posta è arrivato il seguente messaggio dalla redazione del giornale "La Sicilia": Iniziativa "Scrivi a Claudio Baglioni". L'iniziativa invitava tutti gli appassionati dell'artista romano a formulare una domanda che avrebbero voluto fargli se mai un giorno l'avessero incontrato. Le migliori domande sarebbero poi state selezionate da una giuria specializzata e i vincitori avrebbero avuto la possibilità d'incontrare il cantautore romano alla vigilia dell'ultima data del suo "tour kolossal" a Catania. A dir la verità all'inizio stavo per cancellare il suddetto messaggio, anche perché ho subito pensato, avendo avuto in passato esperienze di questo tipo, che sarebbero state scelte persone "interne" alla redazione del giornale: i soliti "raccom... ehm... fortunati". Poi ci ho ripensato. Non so bene cosa mi abbia spinto a partecipare; sta di fatto che ho mandato alla redazione del giornale la seguente domanda: "Caro Claudio, ti sei mai chiesto come sarebbe stata la tua carriera se non avessi mai scritto Questo piccolo grande amore, canzone che ti ha consacrato al grande pubblico?". Domanda, secondo me, non frutto di chissà quali grandi riflessioni! Da quando avevo spedito quella famosa e-mail era passato ormai un bel po' di tempo e nemmeno ci pensavo più fino a quando il 9 luglio - data che rimarrà impressa nella mia mente come lo scoppio della seconda guerra mondiale - aprendo la mia casella di posta ho letto il seguente messaggio: "Mittente: segreteria La Sicilia Web. Oggetto: Concorso Scrivi a Claudio Baglioni. Messaggio:gentile lettore, siamo lieti di comunicarti che il tuo messaggio inviato per il concorso Scrivi a Claudio Baglioni è tra i quindici selezionati dalla giuria. Sei così tra la rosa dei 15 fortunati che avranno la possibilità di incontrare l'artista alla vigilia del concerto catanese del 12 luglio e di partecipare all'evento musicale. Con una nuova mail, la redazione de La Sicilia ti indicherà domani l'orario e il luogo dell'incontro con Claudio Baglioni e le modalità per ritirare il biglietto di ingresso al concerto. Grazie per aver partecipato". La mia reazione: sguardo perso nel vuoto per almeno 10 minuti, choc, incredulità e chi più ne ha più ne metta. Non ho riletto subito il messaggio perché ho preferito andarmi a sciacquare il viso nel caso in cui la stanchezza dopo una giornata di studio mi avesse giocato un brutto scherzo. Sono riandato al computer e ho riletto il messaggio: era vero, era tutto vero! Sinceramente non ero ancora sicurissimo: pensavo che si sarebbe potuto trattare anche di uno scherzo e allora mi sono calmato un po' aspettando il giorno seguente in cui mi sarebbe dovuta arrivare l'e-mail di conferma. Il giorno dopo invece della e-mail mi è arrivata una telefonata: era la redazione che mi dava conferma. In quel momento non ho avuto più dubbi: al telefono era una certa Francesca Magrì e scambiando la sua voce per quella di un angelo l'ho ringraziata infinitamente di tutto. Chiudendo però mi sono accorto che mi ero fatto prendere dall'emozione e che non avevo capito una parola di tutte le informazioni che mi aveva dato. Ho richiamato e mi sono fatto spiegare cosa mi sarebbe capitato nella giornata in cui avrei incontrato Claudio. Giorno 12 luglio: il giorno dell'incontro! Sveglia alle 6, preparazione e via per la stazione dove avrei preso il pullman delle 8. Arrivo a Catania alle 10,40. Mi dovevo presentare alla redazione del giornale un po' prima delle 16 in quanto la conferenza con Claudio sarebbe stata dalle 16 alle 17. Avevo deciso di andare un po' in giro per Catania, tanto per ingannare il tempo, quando improvvisamente mi è arrivata una chiamata inaspettata al mio cellulare. Chi era? L'addetto stampa di Claudio Baglioni, il signor Sebastiano Timpanaro. Mi invitava a passare un giorno con Claudio perché era rimasto simpaticamente colpito dalla mia "strana" reazione alla selezione per il concorso. Mi ha detto di rilassarmi, di mangiare qualcosa, perché nel pomeriggio mi avrebbe portato da Claudio in albergo. Mi ha chiamato nuovamente verso l'una e mi ha detto di raggiungere l'albergo dove alloggiava Claudio. Mi sono precipitato immediatamente e il signor Timpanaro era davanti all'albergo che mi aspettava. Siamo entrati e ci siamo accomodati momentaneamente nel salotto dell'albergo. Dopo siamo saliti sopra al secondo piano dove Claudio a breve avrebbe tenuto due interviste: una per la Rai e una per Radio Telecolor. Verso le 14,30 è arrivato Claudio. Ero in estasi, era lui davanti a me. Si è avvicinato con il signor Timpanaro che gli ha raccontato un po' la mia vicenda, prima d'incominciare l'intervista, mi ha fatto un bellissimo autografo con dedica sulla copertina del nuovo album: "L'uomo della storia accanto", che mi ero portato; e poi anche due foto, sia con lui che con la sua compagna Rossella Barattolo. Quindi le interviste e verso le 15,50 siamo andati tutti alla redazione del giornale "La Sicilia" per la famosa conferenza. Altro sogno che si avverava: io nella Mercedes con l'autista di Claudio Baglioni! Ad aspettare Claudio fuori dall'albergo un folto gruppo di irriducibili. Claudio ha fatto fermare la sua macchina e disponibilissimo come sempre ha firmato qualche autografo. Siamo dunque arrivati alla redazione del giornale e alle 16 e qualche minuto è cominciata la conferenza. Ultimo sogno avverato: ho fatto la mia domanda a Claudio, quella che mi aveva permesso di vincere il premio, e lui mi ha risposto dicendomi che probabilmente la sua carriera non sarebbe mai iniziata se non avesse scritto "Questo piccolo grande amore". In seguito ho avuto anche la possibilità di fargli una seconda domanda, questa volta non a nome mio ma a nome della lista di discussione di cui faccio parte: Reginella. In breve è una mailing-list dove gli iscritti, più di mille, condividono la stessa passione per Claudio. Il tema portante della lista, via Internet naturalmente, è: "Claudio Baglioni e l'influenza sulle nostre vite". La domanda in questione è stata: "Claudio, io so che quando hai pubblicato l'album Oltre hai inserito solo 20 delle 35 canzoni che avevi scritto. Le altre che fine hanno fatto?". Lui mi ha risposto dicendomi che a volte non tutte le canzoni che uno scrive poi vengono inserite nell'album e che quindi si perdono inevitabilmente. Si è passati poi alla foto singola con Claudio in cui mostravamo il biglietto omaggio che ci hanno regalato per il concerto di Catania e alla foto di gruppo per la redazione del giornale. Qui è finito il mio meraviglioso incontro con Claudio e ancora emozionato mi appresto a tornare a casa già pensando al meraviglioso concerto che vedrò. Concludo dicendo che non ho mai avuto tanta fortuna in vita mia, non ho mai provato un emozione così grande e che forse mai più proverò. Come dice Claudio: "Il sogno è sempre". Davide Campione

 

 

 

MUSICA

BAGLIONI RIPARTE DA NOVEMBRE CON UN TOUR NEI PALASPORT

 

Roma. Dopo l'ultimo degli otto concerti - evento negli stadi, che si è tenuto ieri sera a Catania, Claudio Baglioni partirà da novembre con un tour nei palasport. È di 250 mila spettatori il bilancio complessivo degli otto spettacoli negli stadi di Ancona, Padova, Milano, Firenze, Napoli, Roma, Bari, Catania.

Sarà possibile rivedere Claudio Baglioni dal vivo, con un vero e proprio tour nei palasport italiani, da novembre. In attesa dei nuovi concerti - per i quali il cantautore ha messo a punto innovativi metodi di miglioramento dell'acustica nei palasport - Baglioni sarà il 16 luglio a piazza di Spagna per "Donna sotto le stelle", in onda su Canale 5, e il 20 luglio ad Aulla dove ritirerà il premio Lunezia, che riconosce il valore letterario dei testi delle canzoni del suo ultimo album "Sono io, l'uomo della storia accanto".

 

 Ansa

CONCERTO BAGLIONI, 25MILA A CATANIA

 

(ANSA) - CATANIA, 12 LUG - Sono 25.000 gli spettatori giunti questa sera allo stadio Angelo Massimino di Catania per il concerto di Claudio Baglioni. Il cantante ha iniziato puntuale ed ha aperto con un medley di brani storici tra i quali: 51 Montesacro, Signora Lia, Viva l' Inghilterra eseguiti chitarra e voce lungo l'anello dello stadio etneo. Oltre tre ore di musica con la sorpresa annunciata del duetto assieme alla cantante di origine palermitana Filippa Giordano.

 

 

 

La Gazzetta del Sud

 

CATANIA, LA NOTTE DI BAGLIONI

 

PALERMO – Sarà Filippa Giordano l'ospite speciale dell'ultima data del tour di Claudio Baglioni stasera, alle 21, nello stadio Angelo Massimino di Catania. Da tre giorni la grande carovana – composta da un migliaio tra tecnici, operai e musicisti – ha cominciato il suo sbarco a Catania. Sul palco, lungo 120 metri, Baglioni sarà affiancato da 33 orchestrali, i suoi sei musicisti, 34 componenti del corpo di ballo fisso e quasi 400 performers appositamente selezionati per la tappa di Catania dal regista Pepi Morgia e dal coreografo Luca Tomassini. I cancelli dello stadio catanese saranno aperti dalle ore 18 e il pubblico potrà accedere fino all'inizio del concerto. Baglioni ha promesso un live show di tre ore e mezza, con il meglio di tutta la sua produzione, 35 anni di successi, fino agli ultimi pezzi dell' ultimo lavoro discografico «Sono io, l'uomo della storia accanto». La cantante palermitana Filippa Giordano arriverà sul palco “a sorpresa”, e sarà coinvolta da Baglioni in alcuni dei suoi pezzi più noti. Sulla scaletta c'è ancora il top secret.

 

 

 

il concerto allo stadio

C'È BAGLIONI DALLE 16 CIBALI «BLINDATO»

 

Tutto è pronto allo stadio Massimino di Cibali che stasera ospiterà il concerto di Claudio Baglioni. Quartiere «blindato» e strade chiuse al traffico per motivi di sicurezza. Dalle 16 alle 24 non si potrà transitare (residenti esclusi) nel perimetro delimitato dalla Circonvallazione, vie Fleming, Ala, Beccaria, Aporti, Lavaggi, Rapisardi, S. M. Castaldi, Casagrandi, Cibele, S. Sofia, Circonvallazione. Sempre dalle 16 alle 24, divieto di sosta con rimozione coatta per tutti i veicoli in via Cifali, da via Cesare Beccaria a piazza Bonadies, compresa l'area antistante la tribuna B dello stadio; via Cantone, da piazza Spedini a piazza Bonadies; via Fava, da via Aporti a via Maratona, via Maratona, da via Rasà a piazza Spedini.

 

 

 

 

12 Luglio 2003

 

Il Concerto

IL GRANDE SHOW DI BAGLIONI SUL PALCO ANCHE LA GIORDANO

 

Apriranno alle 18 i cancelli dello stadio "Massimino" di Catania per il concerto di Claudio Baglioni, chiusura del tour 2003 del cantante romano. Baglioni si esibirà con un piccolo esercito di musicisti, ballerini, gruppi musicali, performer, bande, atleti, giocolieri, artisti di strada. Quasi quattrocento uomini, 'reclutati´ da tutta la Sicilia, che saliranno a scaglioni su un palco grande quanto il rettangolo di gioco dello stadio Angelo Massimino di Catania. E poi un personaggio a sorpresa che all´improvviso salirà sul palco per intonare qualche canzone in duetto con Baglioni: si tratta di Filippa Giordano, cantante palermitana che si è segnalata al festival di Sanremo. Ma si parla anche della partecipazione di Rosario Fiorello. Claudio Baglioni nelle sue oltre tre ore di musica che ripercorreranno 35 anni di successi sarà accompagnato dalla sua band. I biglietti per il concerto di Catania sono ancora in prevendita presso la rete abituale di biglietterie sparse in tutte le province siciliane e per tutte le informazioni sull´evento è stata istituita una infoline, che risponde allo 095.509615.

 

 

 

12 Luglio 2003

Brevi, schede e richiami 6

 

BAGLIONI

Oggi a Catania. Il costo dei tagliandi è di euro 57,50 (diritti inclusi) per la tribuna numerata coperta e di euro 28,80 (diritti inclusi) per il posto unico (tribuna B e curve). A Palermo si vendono da Box Office presso Ricordi Mediatore (091.335566), Ellepi Dischi (091.323084), Disckery (091.205808) e Master Dischi (091.323151). Su internet www.ticketone.it.

 

 

“ADNKRONOS”

12 Luglio 2003

 

MUSICA: BATTIATO

 IL 22 ALL'ARENA MAGNA GRECIA DI CATANZARO

 

Lamezia Terme, 10 lug. - (Adnkronos) - Franco Battiato il prossimo 22 luglio all'Arena Magna Grecia di Catanzaro Lido aprira' con il suo concerto ''Fatti di Musica 2003'', il festival del miglior live italiano ideato ed organizzato da Ruggero Pegna. Ufficializzata, infatti, la rosa dei concerti che saranno presentati e premiati in questa ottava edizione della rassegna che tra luglio ed agosto premia in Calabria alcuni dei migliori ''live'' italiani prodotti per tour nazionali. La giuria di questa edizione, composta da organizzatori e produttori di spettacoli di musica dal vivo, e' stata presieduta dal promoter Roberto Iacobino. Il premio, realizzato dal maestro orafo calabrese Gerardo Sacco, e' stato ritirato in questi anni dai piu' celebri artisti italiani, come Ligabue, Fabrizio De Andre', Biagio Antonacci, Paolo Conte, Fiorella Mannoia e lo scorso anno da Renato Zero. Il ''Premio Miglior live dell'anno'' e' stato attribuito a Carmen Consoli, che portera' la sua rock band il 17 agosto a Villapiana ed il 18 a Catanzaro Lido. Un premio speciale per la ''Miglior Produzione del 2003'' sara' trasmesso a Claudio Baglioni, il cui tour comunque non tocchera' la Calabria. Ulteriori informazioni al sito internet www.ruggeropegna.it. L'edizione 2003 di ''Fatti di Musica'' e' realizzata in collaborazione con i Comuni di Catanzaro, Corigliano, Reggio Calabria, Tropea e Villapiana. (Prs/Zn/Adnkronos)

 

 

CANTA BAGLIONI, QUARTIERE «BLINDATO»

Traffico. Strade chiuse dalle 16 alle 24 di sabato dalla Circonvallazione a piazza Spedini

 

È iniziato il conto alla rovescia per il concerto di Claudio Baglioni che si esibirà domani allo stadio Massimino.

Intanto il Comune ha reso noto l'elenco delle strade che verranno chiuse al traffico per la serata del concerto. In particolare dalle 16 alle 24 di sabato non si potrà transitare (a parte i residenti) nel perimetro delimitato dalla Circonvallazione, via fleming, via Ala, Beccaria, Aporti, Lavaggi,

Rapisardi, S. M. Castaldi, Casagrandi, Cibele, S. Sofia, Circonvallazione.

Sempre dalle 16 alle 24, di sabato è stato istituito il divieto di sosta con rimozione coatta per tutti i veicoli in via Cifali, da via Cesare Beccaria a piazza Bonadies, compresa l'area antistante la tribuna B dello stadio; via Cantone, da piazza Spedini a piazza Bonadies; via Fava, da via Aporti a via Maratona, via Maratona, da via Rasà a piazza Spedini.

I fan del cantautore romano, in occasione del concerto, potranno visitare anche una mostra di foto e video inediti e lasciare videomessaggi al Motorhome Aci del qualche Baglioni è testimonial per una campagna sulla sicurezza stradale.

Il cantante romano, infatti, dopo essere stato nel 1998 il testimonial italiano della campagna europea di sensibilizzazione pubblica «10 secondi che possono salvarti la vita» e aver dato nel 2002 il nome «Strada Facendo» alla Fondazione per la Sicurezza Stradale di Aci, Ancma, Anfia ed Unrae, quest'anno nel suo "Tour negli stadi" sensibilizzerà i giovani con lo slogan «La vita è adesso, non perderla per strada».

L'Aci ha messo a disposizione il proprio Motorhome in Piazza Europa oggi dalle 17 alle 24 che poi sarà allestito sabato a partire dalle ore 17.00, a Piazza Spedini, nei pressi dello Stadio Massimino. La mostra ospita una mostra di fotografie inedite di Claudio Baglioni e una selezione di video che ripercorrono le tappe fondamentali della sua fortunata carriera.

I fan dell'artista romano avranno, poi, l'opportunità di lasciargli dei propri videomessaggi in uno speciale box allestito a bordo, si potranno, inoltre, ascoltare i brani tratti dal suo ultimo album «Sono io l'uomo della storia accanto». La grande mostra itinerante Aci/Baglioni che ha già visitato le principali piazze di Milano, Padova, Firenze, Napoli e Roma, conclude il suo tour proprio a Catania.

 

 

Il Nuovo

CANTANDO SOTTO LE STELLE

Estate 2003. Quale sarà la canzone più cantata sulle spiagge? In pole position Ramazzotti, Vasco e Irene Grandi. Ma non solo. L'opinione dei lettori

 

di Ernesto Papasso

Accoccolati… intorno ad un falò ad ascoltare un mare di note. Un rito collettivo si rinnova: la canzone da spiaggia. Se le radio e il Festivalbar sono alla ricerca del tormentone estivo, le ballate da falò sono un genere che non conosce età. Basta una chitarra anche un po’ scordata, un filo di voce, tante stelle e l’atmosfera è garantita Se nelle ultime due stagioni estive, le canzoni più cantate sono state Salirò di Daniele Silvestri e 50 special dei Lunapop, seguite da Ti amo, ti amo di Alexia e Sei un mito degli 883, la caccia alla più suonata dell’estate 2003 è aperta. Tra le nomination, il nuovo singolo di Eros Ramazzotti: Un’emozione per sempre, Il negozio di antiquariato di Nicolò Fabi, Prima di Irene Grandi, Tutto quello che un uomo di Sergio Cammariere, 7000 caffè di Alex Britti, il nuovo hit di Edoardo Bennato, Ritorna l’estate e tante altre.

Un firmamento di astri dove fiumi di note ricoperte di salsedine e sabbia mescolano nuove emozioni con antichi cavalli di battaglia a cominciare da quelli di Lucio Battisti. La Canzone del sole meglio conosciuta con il ritornello di Oh mare nero, ha fatto da trampolino di lancio per tanti chitarristi alle prime armi che grazie alla facilità degli accordi (sono soltanto tre) hanno rotto il ghiaccio e provato l’ebbrezza dell’esibizione on the beach. “E le canzoni stonate urlate incontro al cielo lassù”, canta Claudio Baglioni nella regina dei motivi estivi: Questo piccolo grande amore. L’amore, nato da una maglietta fina, tra “lunghe corse affannate incontro a stelle cadute e mani sempre più ansiose di cose proibite”, resta uno dei motivi più amati da ragazzi e ragazze di intere generazioni che unendo voci e cuori si ritrovano accanto alle onde.

Se Baglioni e Battisti, nonostante le esitazioni degli strimpellatori più giovani, continuano ad essere amati e cantati sulle spiagge, secondo recenti sondaggi, più dagli over 25 che dai giovanissimi, soprattutto per canzoni che ben si sposano con il paesaggio estivo come E Tu, Amore bello, Acqua azzurra, acqua chiara, Un’avventura, un altro cantautore capace di unire fans di diversa età è Vasco Rossi. Brani come: Alba chiara e Vita spericolata ben si prestano, per la semplicità degli accordi, a strimpellate e acuti marini. Il rocker di Zocca risulta ai primi posti nella classifica di vendita degli spartiti italiani con: TuttoVasco, il suo canzoniere di successi, secondo i dati forniti dalla Carisch (casa editrice di libri musicali).

Oltre all’autore di Siamo soli, al vertice della hit parade dei libri di musica pop, troviamo un esponente della nuova scuola di cantautori, ossia Alex Britti con il meglio del suo repertorio da Gelido fino a 7000 caffè, il motivo con cui è arrivato secondo all’ultima edizione del Festival di Sanremo. Buon piazzamento anche per Eros Ramazzati e le sue canzoni più belle. Tra gli stranieri, ai primi posti nelle vendite degli spartiti, troviamo due pesi massimi della musica internazionale ossia Carlos Santana e i Rolling Stones. Musicisti a cui ogni artista deve molto come la coppia di regine: Giorgia ed Elisa che lo scorso anno nell’ambito delle audizioni per la trasmissione Operazione trionfo sono risultate ai primi posti nella scelta dei provini degli aspiranti trionfatori, solo terza Mina.

Tra gli uomini, i preferiti sono stati: Alex Baroni e Francesco Renga, autore del brano Tracce di te, dedicato alla madre.

Tracce delle preferenze dei giovani fans, sono individuabili anche in Rete dove, secondo le classifiche dei siti musicali più cliccati di giugno, fornite da www.canzoni.it, troviamo sul podio: Tribalistas, Gemelli diversi ed Eros Ramazzotti.

“Se bastasse una bella canzone”, cantava Eros, qualche anno fa, se ogni lettore on line esprimesse la sua preferenza sulla canzone regina dei falò dell’estate 2003, sarebbe davvero un bel concerto, tutto a portata di un click. “Dedicato a tutti quelli che……” amano cantare e commentare

 

 

La Gazzetta del Sud

Sicurezza stradale: camper dell'Aci per Claudio Baglioni

 

I fan di Claudio Baglioni, in occasione del concerto di domani, possono vedere una mostra di foto e video inediti e lasciare videomessaggi al Motorhome Aci. L'Automobile Club d'Italia ringrazia ancora una volta Claudio Baglioni per la sensibilità e l'attenzione dimostrata al tema della sicurezza stradale. Il cantante romano dopo essere stato nel 1998 il testimonial italiano della campagna europea di sensibilizzazione pubblica «10 secondi che possono salvarti la vita» e aver dato nel 2002 il nome «Strada facendo» alla Fondazione per la sicurezza stradale di Aci, Ancma, Anfia ed Unrae, quest'anno nel suo «Tour negli stadi» sensibilizzerà i giovani con lo slogan «La vita è adesso, non perderla per strada». L'Aci ha messo a disposizione il proprio Motorhome che ospita una mostra di fotografie inedite di Claudio Baglioni e una selezione di video che ripercorrono le tappe fondamentali della sua fortunata carriera. Il motorhome dell'Aci può essere visitato in Piazza Europa oggi e domani dalle ore 17 alle 24 e sarà allestito domani, a partire dalle ore 17, a Piazza Spedini, davanti allo stadio Massimino. (dc)

 

 

Il Secolo XIX

Il Lunezia a Baglioni e Oxa

Premi in Lunigiana Il 20 ad Aulla, e il 7 settembre a Fivizzano

 

Aulla A pochi chilometri di distanza, in Lunigiana, i testi delle canzoni vengono considerati come poesie e i loro autori premiati come dei letterati. I festival sono il Lunezia e il Fivizzano che quest'anno premiano, rispettivamente, Claudio Baglioni e Antonello Venditti.

Baglioni si è aggiudicato il Premio Lunezia 2003 per il valore letterario dei testi del suo ultimo album "Sono io l'uomo della storia accanto". Per la prima volta, in otto anni, lo stesso artista riceverà anche il premio Antologia, per i testi di canzoni di tutti i tempi. Il riconoscimento sarà consegnato il 20 luglio ad Aulla. Oltre a Baglioni, nella tre giorni del premio Lunezia, dal 18 al 20 luglio, sarà premiata anche Anna Oxa come miglior autrice femminile, per l'album "Ho un sogno".